"Quell'uomo non era grigio, non era spento, non era l'ennesimo quarto piano in ascensore. Sembrava diverso, piacevole."

Louis è un chirurgo plastico trentenne e padre di una bellissima bambina, Sophia. Il destino ha segnato
la sua vita in una maniera tragica: Il 15 giugno 2013, la moglie Madison muore sul colpo dopo un incidente in strada durante il ritorno verso casa dalla clinica in cui lavorava come infermiera. Tutti conoscono la famiglia Tomlinson a Holmes Chapel,
ancora i telegiornali parlano della tragica morte della sposa di Louis Tomlinson, il chirurgo più famoso nei dintorni.
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Sono già passati due miseri anni dalla perdita di Madison e Louis continua ad essere un padre affettuoso e amorevole per Sophia,
prossima ai quattro anni.
Ma che cos'è che il futuro ha in serbo per Louis? E se... qualcuno entrasse nuovamente a far parte della sua vita? Se questo qualcuno riuscisse a cambiarlo?
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Dal capitolo 28:
"Credevo davvero che questa notte durasse per sempre"
"Ci abbiamo creduto come i bambini che credono a babbo natale"

L'ultima cosa che Harry avrebbe voluto è spendere l'intera estate bloccato con la nuova fidanzata di suo padre e i suoi figli. Non vuole sapere altro quando capisce che lei è una dittatrice molto religiosa, che sta crescendo una sedicenne come se fosse una suora e un'educata versione di un potenziale prete leccaculo.
Tutto prende una piega leggermente diversa, comunque, quando Harry scopre che il suo futuro fratellastro è effettivamente il maleducato sconosciuto che aveva trovato a fare un pompino ad un ragazzo in un pub, molto diverso dal riservato cristiano che sua madre pensa che sia...
AU dove Harry è un nerd sexy, Louis è un bravo attore, ed entrambi pretendono di odiarsi a vicenda per convincersi di non star provando cose che dei futuri fratellastri non dovrebbero provare.
Nerd!Harry, Stepbrothers!AU

Louis Tomlinson e Zayn Malik, lavorano entrambi all'Hotel Valle Verde e questa è la loro terza stagione estiva insieme. Si sono conosciuti in un caldo giorno di Giugno, è da allora sono diventati inseparabili. Entrambi fanno i camerieri e sono sottopagati e sfruttati, ma i loro stipendi, considerato il fatto che il proprietario dell'albergo fornisce loro vitto e alloggio, sono abbastanza per tirare avanti durante l'inverno. Condividono la stessa camera dall'anno precedente.
Cosa succederebbe se arrivasse qualcuno a rompere il loro equilibrio?

≪"Decideremo, okay? Comunque, Lou..." sciolgono l’abbraccio per guardarsi negli occhi, l'azzurro delle iridi del diciottenne contro il verde prato di quelle del maggiore. "Cos'è successo in questi giorni?"
"Niente, sto benissimo, perché?" si appresta a spiegare, capisce subito di non aver convinto Harry solo fissandolo.
"Dimmelo, ti prego."
"Ho detto che non ho niente!" ora è già più secco di prima, si alza dal letto e si circonda la vita con le braccia, come se potesse tenere tutti i suoi pensieri dentro e non lasciar loro modo di uscire.
Torna ad essere il solito vecchio Louis Tomlinson: acido, freddo, distaccato, triste. Torna a fare il menefreghista. Torna ad odiarsi.
"So che ti è successo qualcosa, dai, guarda che mi preoccupo... perché sei così?" il diciannovenne ci riprova ancora, suscita solo un moto di rabbia dall'altro ragazzo.
Come fa a non capire cosa è preso a Louis?
E' ovvio e palese che una delle ragioni della sua malinconia è proprio lui stesso.≫
[Larry!AU]

Manhattan, vigilia di Capodanno: il cadavere di rent boy viene trovato in un vicolo. Romeo è certo si tratti del migliore amico Mercutio, androgina marchetta dai clienti pericolosi.
Inizia così, nella notte che precede il Nuovo Anno, una dolorosa presa di coscienza costellata di marchettari di dubbia reputazione, drag queen di colore dall'accento di New Orleans e lei, Juliet, autodistruttiva figlia del boss della prostituzione maschile Capulet, e apice di un triangolo morboso e masochistico portato alle estreme conseguenze.
Dal Primo Capitolo:
"Ti chiamavano tesoro,
unghie finte e smalto scadente sgraffignato al Seven-Eleven.
Ti chiamavano bellezza,
tacchi vertiginosi e paillettes colorate, calze a rete smagliate.
Ti chiamavano puttana,
marchette a poco, e scopate di gruppo con lo sconto comitiva.
Ti chiamavano dolcezza,
sedili reclinabili in finta pelle e deodoranti sul cruscotto.
Ti chiamavo,
pomeriggi oziosi di pioggia battente che rimbalzava sul marciapiede.
E tu non rispondevi"