Emily Allen, 18 anni, appena arrivata a Londra da Los Angeles. La sua vita è perfetta, nonostante il suo passato leggermente tormentato. Bella vita, famiglia benestante, tanti amici e tutto quello che una ragazza può desiderare. Tranne l'amore. Emily non ne ha bisogno, l'amore rende deboli e lei è tutto tranne che una debole. Femminista fino all'osso, bella, seducente e maliziosa, è lei la cacciatrice. Tutto sembra perfetto finché lui non entra nella sua vita. Lui, il suo sguardo profondo e i suoi occhi color dell'ambra, ribalteranno tutte le sue certezze. Siamo certi che non abbia bisogno dell'amore di qualcuno?

«La ami, ma non riesci ad ammetterlo a te stesso.»
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Mi scrutò attentamente, allontanandosi di qualche centimetro dal mio viso «Cosa vuoi che faccia?» Sfiorò con naso il mio, facendo scontrare i nostri corpi.
Gli morsi il labbro inferiore «Baciami.» Sillabai. Non rispose, sorrise appoggiando le sue labbra sulle mie, legandole in un bacio profondo.

Le luci, la musica alta e l’alcool mi avevano frastornata quella sera. Sapevo che se andavo a casa Styles per la festa organizzata da Harry e i suoi amici sarei ritornata a casa ubriaca fradicia, ma ne valeva la pena.

“Hazza, sono a casa.” sento dire dalla porta d’ingresso.
Merda, è Claire.
E se mi ammazza? O magari mi strangola? O peggio mi taglia a pezzetti e poi mi mangia?
“Amore, mi sei mancata” le dico sfiorandole le labbra con un bacio tenero e casto.
“Oh, Harold, a cosa devo tutta questa dolcezza? Cos’hai rotto? Sappi che se hai rotto il vaso cinese di mia madre ti faccio una statua, è orrendo.” dice sospetta.

Deb cercò di non farsi prendere dal panico appena realizzò quello che stava facendo il ragazzo sul letto. Si era slegato l’asciugamano che aveva in vita coprendosi solo il sedere, quel gesto diede inizio ai numerosi pensieri perversi che stavano prendendo vita nella mente di Deb.
***
Harry si dimenticò di tutto concentrandosi sulle mani di Deb e su se stesso. E ciò lo rilassava abbastanza da farlo andare quasi in trans....
... “Continua ti prego!”- esclamò lasciandola spiazzata. Deb non sapeva ciò che stava accadendo e anche se sapeva che sarebbe successo qualcosa di cui si sarebbe pentita fece ciò che gli fu implorato.
***
“Ti prego, toccami!”- sussurrò Harry implorandola...
Aveva sempre desiderato fare l’amore con lui ma avrebbe voluto farlo nel caso anche lui l’amasse. Per lui sarebbe significato solo sesso mentre per lei era qualcosa di più, molto di più...
***
“Mi ami vero?”- gli chiese con la voce tremante fissandolo in quei zaffiri splenditi.
Di tutta risposta lei continuò a guardarlo negli occhi mentre altre lacrime gli offuscavano la vista. In quel momento lui vide tutta la sua sofferenza e non sapeva che fare.
Si sentiva un mostro ad aver fatto soffrire la sua migliore amica.

Dal testo:
"Cosa…" Provò a dire. Lo interruppi.
"In che anno è nato Alessandro Magno?" Chiesi nuovamente. Sembrò capire il mio gioco.
"359 Avanrti Cristo?" Ansimò. Era sbagliato. Ghignai. Gli slacciai il bottone dei jeans, e li abbassai lentamente, dando un bacio alla stoffa dei boxer, che sembravano poter esplodere da un momento all’altro. Si irrigidì.
"Sbagliato. In che anno è morto Alessandro Magno?"
"317 avanti Cristo." Rispose. Questa volta sembrava sicuro, ma era ancora una risposta errata. Mi stavo divertendo tantissimo. Strusciai una mano sulle sue mutande, e trattenne un gemito.
"Sbagliato. Su, Styles. Applicati, non è poi così tanto difficile. Questa è facile. Come si chiama la madre di Alessandro Magno? "
***
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'Cazzo Cher potresti anche muovere il culo! Sai com'è, c'ho da fare dopo!' disse il riccio, che continuava a lavare le tazze.
Mi chiamo Cher Lloyd, ho quasi diciassette anni, e vivo ad Holmes Chapel.