Drunk on Love
Membro dal: 09/06/13
Nuovo recensore (26 recensioni)
Kill the ghost that hides in your soul.




“Avevi un'amica a cui hanno fatto del male?” azzardò un'ipotesi; avrebbe voluto dirne un'altra, quella che gli sembrava la più probabile, ma non ne aveva il coraggio nemmeno lui.
“No” rispose Amelia, con la voce sempre più debole. Tutta quella situazione non le piaceva.
“Hanno fatto del male a te?” chiese Brian, tentando di sembrare il più calmo possibile, quando in realtà gli tremavano le ginocchia: aveva paura. Aveva paura perché aveva capito cosa era successo ad Amelia, e non sapeva come gestire la cosa; non sapeva se cavarle le rispose di bocca o aspettare che lei si sciogliesse, anche a costo di attendere anni.
La ragazza respirò profondamente e alzò lo sguardo.
“No” rispose nuovamente, tentando di liberarsi dalla presa di Brian con uno scossone, ma senza successo: il ragazzo continuava a tenerle stretti i polsi. Amelia stava iniziando ad andare in panico.
“Dimmelo” le ordinò, perché nonostante la compassione che provava iniziava a spazientirsi: lui voleva aiutarla, e lei nemmeno provava a parlare.
Autore: Euachkatzl | Pubblicata: 05/06/15 | Aggiornata: 01/09/15 | Rating: Arancione
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Capitoli: 9 | In corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Categoria: Fanfic su artisti musicali > Avenged Sevenfold |  Leggi le 15 recensioni

Una stalker psicopatica ha funestato i primi anni della carriera di Eddie Vedder arrivando a tentare il suicidio lanciandosi con l'auto contro i cancelli della sua casa di Seattle qualche mese dopo il ritrovamento del cadavere di Cobain. La cronaca storica finisce così, della donna non si saprà più nulla. O Forse no.
WARNING: Minor Character Death.
[...]Madeleine era sempre stata una ragazza chiusa, talmente timida da sembrare praticamente tonta – e forse un po’ lo era davvero – e senza particolari attrattive se non, appunto, quella di essere una ragazza, una femmina adolescente. E a Grayland era già tantissimo. Era una cittadina orribile, Grayland, grigia come suggeriva il nome, nemmeno il verde dei campi e del bosco che la circondava riusciva ad emergere nell’appiattimento
triste di quel microscopico agglomerato urbano. Ed era piovosa, cupa, povera. Piccola soprattutto, troppo per contenere qualunque cosa: meno di mille anime incastrate tra un pezzo ferroso d’oceano e i campi, nemmeno la statale arrivava in quel buco.
La 101 si fermava ad Aberdeen, proseguiva per Raymond, ma nessuno aveva mai pensato fosse necessario collegare Grayland al resto dello stato, come se nemmeno fosse parte
Autore: Angeline Farewell | Pubblicata: 03/09/10 | Aggiornata: 03/09/10 | Rating: Arancione
Genere: Drammatico, Slice of life, Triste | Capitoli: 3 | Completa
Tipo di coppia: Nessuna | Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Categoria: Fanfic su artisti musicali > Pearl Jam |  Leggi le 4 recensioni

Pearl Jam.
[...]Eddie gli aveva fatto un cenno di saluto abbassando gli occhi sulle scarpe, non aveva nemmeno tentato di darsi un tono. Stone scosse la testa con un mezzo sorriso e gli si avvicinò invitandolo a sedersi sull’asfalto davanti al cancello d’ingresso, tanto per stare più comodi. Tentò anche di imbastire una conversazione di un qualche tipo, ma con Eddie non era tanto facile. Per lui almeno: Jeff gli aveva detto al contrario che il cantante era un gran chiacchierone, se ingranava poteva andare avanti a parlare per ore dimenticando persino di respirare. Ma con il bassista Eddie sembrava aver sentito un’intesa particolare da subito, probabilmente doveva solo dargli un po’ di tempo per sciogliersi. Anche sul palco.
Avevano già fatto qualche serata insieme, la prima dopo appena una settimana dall’arrivo del cantante a Seattle: a Mike era quasi preso un colpo, ma un po’ tutti avevano fissato Stone come se fosse impazzito. Solo Eddie era stato zitto e non aveva fatto nemmeno un’obiezione.
All’inizio aveva pensato quello fosse un punto a suo favore, aveva fegato ad accettare di mostrarsi così presto ad un pubblico sconosciuto che poteva risultare persino ostile visti i trascorsi e la dipartita recente di Andy. Ma dovevano pur cominciare, rimandare sarebbe stato inutile.
Eddie su quel palco all’Off Ramp gli aveva fatto ancora più tenerezza, però. Era più grande di Stone di quasi due anni, persino più prestante, ma gli faceva tenerezza comunque.
La prima cosa che aveva notato di lui quella sera era stata l’immobilità quasi totale. L’asta del microfono - regolata all’altezza minima, ma che lo sovrastava comunque di un paio di centimetri - quasi non la sfiorava neppure: cantava e basta. Guardava un punto imprecisato sopra le teste del pubblico con quei suoi incredibili occhi in cui il grigio e l’azzurro si fondevano per regalarti solo la pienezza del vuoto ancestrale della tristezza, e cantava.
Quella bella immagine non era del chitarrista però.
Era stato Jeff a suggerirgliela quella notte stessa dopo il concerto, mentre lo riaccompagnava a casa con il suo scassatissimo pick-up: era in quei momenti che Stone realizzava quanto era costato al bassista dover abbandonare i suoi studi e quel sogno di dipingere la vita con l’acido degli acrilici. [...]
Autore: Angeline Farewell | Pubblicata: 25/08/10 | Aggiornata: 25/08/10 | Rating: Giallo
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Capitoli: 2 | Completa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Nessuno
Categoria: Fanfic su artisti musicali > Pearl Jam |  Leggi le 5 recensioni

A volte apri gli occhi ed è come se non avessi mai visto il mondo prima.
[ Curt Wild ]. Attenzione: linguaggio colorito ed accenni d'incesto.
Autore: Sorella_Erba | Pubblicata: 30/07/08 | Aggiornata: 30/07/08 | Rating: Rosso
Genere: Triste, Song-fic, Introspettivo | Capitoli: 1 | Completa
Tipo di coppia: Yaoi | Note: Nessuna | Avvertimenti: Nessuno
Categoria: Film > Velvet Goldmine |  Leggi le 6 recensioni