Il trono inglese in cambio di un figlio maschio, è questo il patto che un angelo propone ad Ambrose Killingworth.
Ambrose, distrutto dalla perdita del terzo figlio, non può che accettare; l'ambizione, il folle desiderio di portare sul capo la corona di uno dei regni più cristiani d'Europa e di vedere un proprio figlio crescere sano e forte, lo spingono a sporcarsi le mani di sangue.
Ma un tradimento lascia profonde cicatrici sia nel tradito che nel traditore e se il tradito è il Divino, allora la punizione è ancora peggiore.
La maledizione dei Killingworth rimbalzerà generazione dopo generazione, fino a che la famiglia non verrà distrutta e i superstiti non potranno fare altro che strisciare sul ventre come serpi tra la cenere degli antenati ridotti in polvere dal fuoco.
*
«Siamo figli di dio, nati quando le fiamme della febbre bruciavano l'Inghilterra» disse Ursula passando la spazzola d'argento tra i boccoli color ebano, «Ma i cieli non avranno pietà di noi: moriremo come cani rabbiosi.»

[Merthur][1500 AU]
La corte di Uther Pendragon non conosceva danze e masque; non conosceva festività che venissero festeggiate con abbondanti banchetti; non conosceva l'eccitazione di osservare un torneo né di parteciparvi.
La corte di Uther Pendragon era in lutto da ormai un decennio e mezzo, da quando il principe Arthur, il legittimo erede al trono d'Inghilterra, era stato accompagnato in Francia dal fratello della regina perché potesse salvarsi dall'epidemia di sudore anglico che aveva ucciso la sovrana e buona parte della popolazione inglese.
Con il cuore spezzato, il re aveva obbligato i suoi sudditi a condividere con lui il dolore di quella perdita improvvisa.
Ma il cielo inglese sembrava essere rischiarato da una nuova luce per la prima volta dopo anni: Arthur, l'erede al trono, il bambino sfuggito alla pestilenza, il principe, sarebbe tornato in patria per il Calendimaggio.

Se avessi l'unica possibilità di vivere un'ultima volta, come sfrutteresti quest'ultima occasione?
Un ragazzo si sveglia su una spiaggia. Non conosce il suo nome, la sua identità gli è stata strappata e non ha idea di dove si trovi in quel momento. L'unica persona che gli viene incontro è Frank, un ragazzo di quasi diciannove anni con la pelle abbronzata e le braccia coperte dai tatuaggi. Frank gli regala un nome e gli offre tutto il suo aiuto iniziando a condividere con lui vitto e alloggio.
Eppure, nonostante questa nuova vita sia particolarmente piacevole, vuole ricordare quella precedente ed è certo che la risposta si trovi oltre la nebbia che circonda l'isola sulla quale si trova. Ma Frank non sembra intenzionato a lasciarglielo fare.
[Seguito di Smoke Gets In Your Eyes]

Cambiare scuola all'ultimo anno è una cosa orribile per tutti, ma per Gerard Way lo è ancor di più: nuove persone che lo disprezzano ancor peggio di quello che accadeva nella sua vecchia città.
Ma... a Newark... non c'era Frank.
E nemmeno la sua ragazza Jamia.
Eppure, per una volta, la fortuna sembra essere dalla parte di Gerard finché...
***
Esistono tre parole che negli ospedali vengono ripetute fino allo sfinimento: “ma”, “forse” e “se”.
Ma: “Certo, ora sei in remissione, ma potresti avere una ricaduta ed essere qui tra qualche mese”; forse: “Forse riuscirai a tornare a casa per Natale. Non ti va di vedere i tuoi cugini?”; se: “Se inizierai a fare la chemioterapia domani, ti assicuro che avrai buone probabilità di andare in remissione durante il secondo ciclo”.
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[Frerard][Rating Rosso][Slash][Tematiche Delicate]
[fanfiction già letta mille volte (:]
PDF disponibile su fioridiveleno.blogspot.it