[Omegaverse] [ViktorxYuuri]
Yuuri, appena tornato nel suo paese natale, dove la condizione degli omega è decisamente migliore che in altre zone del mondo, si ritrova d'avanti il suo idolo Viktor, che, senza apparente motivo, si proporrà di fargli da coach.
Quanto può resistere un omega ad un prestante alpha? E l'alpha al delizioso omega?

Phichit e Celestino passano molto tempo assieme.
Forse non è sono il rapporto Coach-Allievo ad averli legati così tanto.
Una cosa perversa scaturita dalla mia testa.
Non sono una scrittrice perciò evitate di farmi romanzine assurde grazie!!! :)

I campionati del mondo erano imminenti, e Londra si era riempita di fans del pattinaggio artistico, nonché dei pattinatori e dei loro allenatori al seguito.
Quel giorno Victor aveva deciso di passarlo da turisti, per far riposare sia fisicamente che mentalmente Yuri; così si erano avviati, nel freddo pungente di dicembre, verso l’interno di Hyde Park, a passeggiare… ma Yuri non avrebbe mai indovinato dove il suo compagno lo avrebbe trascinato…

«Adesso è tutto finito…»
«Ma cosa dici Yuri! Vedrai, ci alleneremo insieme io e te, ti farò imparare un programma molto più bello».
«No no no! Papà non mi pagherà più le lezioni… è tutto finito! La canzone era perfetta, il vestito era bellissimo… e io ho rovinato tutto! E il nonno non tornerà questo pomeriggio dall’ospedale, lo so che la mamma mi ha detto una bugia…!»
Yakov lo sapeva che prima o poi sarebbe esploso. Lo sapeva che tutto quel silenzio non poteva durare. Perché Yuri non era un bambino che rimaneva congelato nelle proprie paure. Yuri si sfogava, Yuri si sbloccava, proprio come stava facendo ora. Per questo, Yakov era sicuro che sarebbe diventato un campione.
Per questo era sicuro che sarebbe diventato grande, no, anzi: il più grande.

"Volevo essere la cotoletta di maiale più seducente e la più ambita che tu abbia mai desiderato.
Volevo conquistarti con le mie movenze sensuali e farti cadere in preda dal panico del piacere davanti alla mia suadente vista.
Volevo dimostrarti del mio cambiamento e dei miei sforzi per cui ho pagato solo per farti restare accanto a me.
Volevo semplicemente farmi ammirare da te, farmi saziare dai tuoi sguardi carichi di malizia e per tutto ciò ho abbandonato la mia indole timida e insicura e sedotto la mia personalità sfrontata.
Solo per te.
Volevo semplicemente che guardassi me."
VictorxYuuri

PORNFEST #10
Isabella Yang/Jean Jacques Leroy: "Every King needs a Queen" (bonus: lo scettro di Isabella è un dildo).

Vale la pena morire continuando ad amare o continuare a vivere dimenticando di aver mai amato?
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"Patologia di Hanahaki-- malattia causata da un amore non ricambiato.
Colui che ne è affetto tossice petali e fiori.
Questi possono essere rimossi tramite operazione chirurgica ma i sentimenti spariscono insieme ad i petali, può anche essere curata quando l'amore è corrisposto."

Perché le tue labbra dovevano essere così buone? Il sapore dello champagne era così intriso su di esse che io, pur volendo smettere non riuscivo a non assaporare quella delizia.

[...] Spalanco gli occhi, senza nascondergli il mio stupore. Victor non me l'ha mai detto, e non ho mai pensato che avrebbe potuto farlo. Non l'avevo messo in conto. E non sapevo come avrei potuto sentirmi fino ad oggi.
Non sono capace di risponderti, Victor. Non sono capace di descrivere esattamente il miracolo che sei. Non so più come parlare. Vorrei usare le tue stesse parole, ma forse non ne sono ancora in grado.
"Grazie."
E chiudiamo gli occhi, pronti ad un altro giorno assieme.

Mettere il Re in ginocchio

[Michele + Emil]
È alquanto insolito che Michele si sia fermato proprio nel negozio che meno preferisce, eppure è là, a curiosare tra gli oggetti.

Avevo sempre avuto paura che la distanza potesse in qualche modo essere capace di spezzare il nostro legame, per questo io mi tenevo in contatto con te non appena il fuso orario ci permettesse di telefonarci ad orari abbastanza ragionevoli.
Partecipa alla decima edizione del p0rnFest

« No, » è la risposta pronunciata contro la sua guancia che viene sfiorata con il naso « Tu sei Victor Nikiforov, tre volte campione del mondo e stella del pattinaggio internazionale. Un Re può essere spodestato sempre. Una leggenda rimane immortale. »
« E tu credi che io sia una leggenda? »
« La domanda è un'altra Vitya: vuoi essere una leggenda? »
Cosa si nasconde dietro la maschera che una leggenda ha ormai imparato ad indossare? Dietro quel sorriso magnetico, dietro quegli occhi di ghiaccio apparentemente impossibili da spezzare? Cosa succede quando quella leggenda è chiamata a fare i conti con se stessa?

Durante una semplice cena di riunione tra i diversi pattinatori, Jean Jacques Leroy fa una proposta a Yuri Plisetsky. Una scommessa. Yuri sarà pronto ad accettarla? [JJ/Yurio] [Pliroy]

Inizio col dire, cara professoressa, che trovo che fare questo tema sia una totale perdita di tempo. Del resto, però, ha tutto il diritto di conoscere almeno in parte i ragazzi che torturerà per un anno (o anche più) e non è colpa sua se ogni insegnante di inglese che ho avuto ha chiesto alla classe di descrivere la propria famiglia.
In ogni caso è inutile discutere, quindi inizierò con il presentarmi: Mi chiamo Wynter Nikiforov-Katsuki, ho quattordici anni, i capelli rossi, gli occhi verdi e le lentiggini, magari si ricorda di me.
La mia famiglia, come probabilmente già sa, è piuttosto particolare, infatti io non ho una mamma e un papà ma un papa e un otosan.