Jadis!
Allafine arrivo anche io a recensire questo ultimo, meraviglioso capitolo!
Mi ha fatto così piacere leggerlo,, è stato un capitolo pieno di eventi e di dettagli interessantissimi, mi è proprio piaciuto!
Molto bello il modo, delicatissimo ma intenso, in cui hai descritto come Elrohir si sia abituato e non abituato alla vita tra gli uomini: nonostante si sia ormai abituato alle loro tradizioni e al loro stile di vita, imparando ad apprezzarlo, non riesce e non riuscirà mai ad abituarsi allo scorrere del tempo, alle brevi vite degli uomini, e persino degli animali...
E gli esempi di Manadh e Maedir sono quelli che più rendono questo sentimento.
La morte di Manadh lascia dietro di se un vuoto che Elrohir non aveva mai conosciuto, una scomparsa che per lui è inaspettata, improvvisa, e che, ai suoi occhi, sembra ingiusta e troppo rapida proprio come una morte in battaglia, nonostante sia in realtà una serena morte per vecchiaia, come raramente succede a un cavallo da guerra….
Mi ha colpita veramente tanto vedere Elrohir così afflitto, così in difficoltà difronte a queste sensazioni che questi eventi gli procurano.
Per quanto riguarda invece Maedir, ho adorato il modo in cui hai delineato il rapporto tra lui ed Elrohir in questo capitolo!
Si vede quanto Elrohir faccia fatica ad abituarsi all’idea che l’uomo che si trova difronte è la stessa persona che, per lui solo pochissimo tempo prima, era un ragazzo timido…. Questo però non gli impedisce di approfondire sempre di più l’amicizia con Maedir, anzi tutt’altro: finisce per apprezzarlo ed affezionarsi a lui sempre di più, fino a considerarlo un po’ un fratello minore.
Dal canto suo Maedir sembra aver trovato in Elrohir quella figura di amico che, dopo Gelion, penso non avesse più ne trovato ne cercato: dopo un episodio orribile come quello che ha vissuto, penso per lui fosse difficile affezionarsi sul serio a qualcuno, e l’inizio un po’ timido della sua relazione con Hanneth ne è un ulteriore conferma.
Questo rende l’amicizia che lo lega ad Elrohir ancora più preziosa,e sono sicura che Elrohir se ne renda conto.
Ho amato la conversazione tra i due, in cui è proprio Maedir, così infinitamente più giovane di Elrohir, a mostrare a quest’ultimo una prospettiva diversa di una parte così importante della sua vita.
Elrohir, che ha vissuto sempre in mezzo agli elfi e alle loro tradizioni, non aveva mai pensato al fatto che altri tipi di sentimenti, provenienti dalla sua parte umana, o da chissà quale altro caso della vita, potessero influenzare la sua vita, e invece forse è proprio così…
Forse il suo amore per Thiliel, per quanto sincero e intenso, non era quello destinato a durare, ne per lui ne per lei….
Mi è piaciuto tantissimo il modo spontaneo con cui questo discorso, così personale e delicato per Elrohir, sia sorto e si sia sviluppato con serenità, grazie soprattutto altatto e alla saggezza tipici di Maedir.
Non posso smettere di dire quanto amo l’amicizia che è sorta tra questi due personaggi!
Ma la prima grande sorpresa del capitolo è stata la piccola Edeniel!
Dopo la descrizione del matrimonio, non mi aspettavo che ti saresti soffermata così tanto anche sul primo figlio di Maedir, e invece si!
Carinissima la descrizione dell’attesa, con Elrohir, Maedir e Melwen costretti ad aspettare fuori, con tutte le conseguenze del caso…
Mi ha fatta sorridere Elrohir che nell’ansia di Maedir rivede suo padre mentre attendevano la nascita di Arwen, e mi è piaciuta la discrezione con cui Melwen accenna alla sua abilità per tranquillizzare il fratello, senza esagerazioni o grandi promesse, semplicemente con quella piccola ma fondamentale conferma in più che sarebbe andato tutto bene.
Maedir con in braccio la sua bambina è l’immagine più dolce di tutto il capitolo, in assoluto la mia preferita!
E lo scambio di battute tra lui e Hanneth, nonostante sia scherzoso, mi ha commossa tantissimo: sono troppo belli!
E a proposito di Hanneth: l’abbiamo vista appena, in questo capitolo, eppure ciò che ho visto mi è piaciuto: mi da l’idea di una persona con un bel carattere, e spero di conoscerla meglio nei prossimi capitoli!
La battaglia ti dirò mi ha messo un po’ d’ansia, perché temevo succedesse qualcosa a Maedir…. E invece no, per fortuna no!
E’ stata comunque un ottimo modo per reintrodurre il personaggio di Arador, e soprattutto quello di Arathorn, che finirà per diventare sempre più importante mano a mano che passerà il tempo.
E a proposito di Arathorn, piccola parentesi: che bello che è stato vedere Gilraen, e altrettanto vedere Ivorwen!
Mi hanno sempre incuriosita i genitori di Gilraen, ogni volta che leggevo la storia di Arwen e Aragorn, e sono felicissima che tu abbia dato un posto nella tua storia anche a Ivorwen!
Tornando alla battaglia…..
Hai reso in maniera straordinariamente vivida tutta la tensione che si doveva percepire in città al momento del raduno dei soccorsi: tutta l’incertezza e la paura che può suscitare il venire a sapere che un viaggio che si prospettava sicuro si è trasformato in un disastro.
E all’arrivo di Elrohir e gli altri le condizioni disperate di Arathorn e dei suoi sono fin troppo evidenti, purtroppo….
Nonostante sapessi che era troppo presto, non vedere subito Arathorn mi ha spaventata…. Mi tornava di continuo alla mente il modo in cui muore…
Per fortuna invece Arathorn è vivo.
Questo previsto sollievo però non poteva mitigare in alcun modo la scoperta di Daven ferito a morte.
Immagino che, appena iniziata la battaglia, Daven non abbia esitato un momento a buttarsi nella mischia.
Primo perché è nel suo carattere, nella sua indole di guerriero, secondo perché ha sempre voluto morire come ha vissuto.
Non penso avrebbe mai tollerato una morte per vecchiaia, e forse in cuor suo sperava di riuscire, in qualche modo, ad avere una morte in battaglia, difendendo la sua gente…. E la avuta.
Lo scambio di sguardi tra lui ed Elrohir, con tutto il profondo significato che racchiude, mi ha commossa: secondo me già Daven aveva iniziato a perdonare Elrohir al tempo del matrimonio di Maedir, ma ha avuto comunque bisogno del suo tempo per rifletterci, per accettarlo lui per primo.
Daven mi sembra una persona profondamente sincera e onesta, e non penso avrebbe mai concesso un perdono in cui non credeva totalmente, a nessuno.
E in quel momento, in punto di morte, ha deciso che era arrivato il momento.
So che probabilmente è stato spinto anche dalle circostanze, ma mi da l’idea che fosse un gesto molto consapevole.
Stupenda la scena tra Melwen ed Elrohir: il legame che si èformato tra questi due personaggi mi ha commossa, questa amicizia discreta eppure sempre più profonda, ed infinitamente sincera:
Una delle cose che più amo di questa amicizia sono quei piccoli, spontanei gesti d’affetto che i due si scambiano, come quello di Melwen di appoggiarsi ad Elrohir, un modo per fargli sentire, anche fisicamente, che non è solo… sono veramente dolcissimi!
Attraverso questo dialogo tra i due inoltre ho avuto modo di apprezzare ancora di più la profonda saggezza di Melwen: già non deve essere facile conoscere una persona e sapere il giorno in cui morirà, ma altrettanto difficile e coraggiosa è la scelta di portare da sola questo peso, senza cercare di togliersene una parte condividendolo con qualcuno. Melwen è troppo consapevole delle conseguenze, grandi o piccole, che una sua rivelazione prima del tempo potrebbe provocare, e ha deciso che in confronto il portare questo carico da sola le pesa meno che vedere queste conseguenze cambiare la vita di chi la circonda, o peggio ancora ferire le persone che ama.
La forza e la calma con cui porta avanti questa decisione mi ha davvero colpita.
Non posso che farti mille complimenti per come hai caratterizzato questo meraviglioso personaggio, che nel corso di questi ultimi capitoli ho imparato a conoscere e ad ammirare sempre di più, fino ad affezionarmici proprio come è successo con Maedir!
Nella parte finale però i protagonisti assoluti ritornano a essere i gemelli, che non potrebbero essere più diversi di così, in questo momento: Elrohir appena uscito da una battaglia, in cui si è lanciato con quella ferocia che sperava di aver lasciato indietro, ed Elladan che viaggia solo, convinto di apprezzare quel modo di vivere,convinto di aver trovato la serenità, persino quando deve combattere per dare il suo contributo alla difesa dei villaggi degli uomini…
Ma inrealtà quella serenità non è totale, come non lo era quella di Elrohir… e ora si stanno entrambi rendendo conto del perché non può esserlo.
Rivedere Elrohir nuovamente preda della rabbia, vederlo rendersi conto che aveva avuto nostalgia delle battaglie, mi ha ricordato quanto male gli aveva fatto rendersi conto che ormai uccidere orchi era diventato l’unico scopo della sua vita, e posso immaginare la sua paura nel vedersi di nuovo sull’orlo di quell’abisso….
Grazie a questo però si ritrova a ricercare, come non faceva da anni, il legame con Elladan.
E se per Elrohir è diventato troppo sottile, tanto da fargli sentire, come se non bastasse, anche il dolore della solitudine, per Elladan è il contrario.
Per Elladan, forse per la differenza di carattere, o per il modo in cui hanno deciso di allontanare questo legame, è rimasto in qualche modo più robusto, anche se altrettanto dimenticato.
E ora ritorna, prepotente.
Mi ha commossa il modo in cui Elladan lo percepisce all’improvviso, e come basti il miscuglio di sensazioni che sente provenire dal fratello per fargli decidere che non può più ignorare il richiamo di quel legame, che non vuole più rimanere solo, e soprattutto che non vuole ignorare la richiesta d’aiuto che sente arrivare da Elrohir.
Anche il fatto che intuisca che questa richiesta del fratello è inconsapevole mi ha fatta gioire, perché è stato come tornare al passato, quando veramente i due gemelli intuivano anche ciò che l’altro non riusciva a vedere.
Ora non mi resta che aspettare il prossimo capitolo!
E non vedo l’ora, davvero!
Tantissimi complimenti davvero, Jadis: non mi stancherò mai di dirti quanto sei abile nel tratteggiare i sentimenti dei personaggi, nel raccontarci di loro a tutto tondo, nel riuscire a farceli conoscere veramente: è qualcosa di meraviglioso!
E altrettanto belle sono le ambientazioni, le descrizioni, e tutte le atmosfere delle varie scene: tutto descritto alla perfezione.
A prestissimo!
Tyelemmaiwe |