Recensioni per
La leggenda dei principi di Imladris
di Jadis96

Questa storia ha ottenuto 129 recensioni.
Positive : 127
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
13/09/15, ore 12:59

Eccomi qua, mia cara Jadis!
Mi avevi detto nella risposta alla scorsa recensione che avrei compreso appieno la ragione di quel "mi dispiace", e infatti eccola qui. Beh, mi aspettavo avesse a che fare con la faccenda della profezia e della morte di Arador, però diamine, è veramente una scena straziante.
E' straziante vedere tutta la sofferenza di Melwwen che conosce il destino degli uomini, fa sforzi immensi per non rivelarlo e, qualora si ritrovi costretta a farlo come in questo caso, non può far altro che sentirsi costantemente in colpa.
Eppure io trovo che le parole di Elrohir siano veritiere: conoscere il proprio destino è stato, per Arador, un motivo in più di lungimiranza e attenzione in battaglia. E forse, nel suo destino c'era anche il fatto che Melwen gli rivelasse tutto? Ok, sto cadendo in discorsi contorti... E rischio pure di finire a parlare di destino e libero arbitrio e altre cose che non c'entrano, e bon, quindi la chiudo qui.
Dirò solamente che adoro Melwen, in tutto.
Ho apprezzato tantissimo il modo in cui si siano chiariti, lei ed Elrohir... Benché possa apparire profondamente amaro, era forse l'unica cosa possibile da fare. E quel loro addio finale, quel ricordarsi per sempre con il sorriso... Beh, è semplicemente bellissimo.
Mi piacerebbe sperare che, nonostante ciò, a Melwen fosse dato trovare qualcuno da amare... Ma credo che ciò non sarà possibile, e che anzi lei lo sappia e, forse, le vada anche bene così, in un certo senso. Le basterà il ricordo di Elrohir.
E quell'idea che forse si rincontreranno, quel presentimento un po' nebuloso... Beh, mi fa pensare che, almeno Elrohir, sceglierà la vita mortale... Ho sempre più l'idea che i due gemelli non condivideranno lo stesso destino dopo la morte... Mannaggia a Saeliel! :P Scherzo, Elladan, scherzo... Lascia stare quell'arco! XD Ok, torno seria.
La morte di Arathorn era ahimè tristemente in attesa dietro l'angolo, tuttavia non ha potuto che provocare dolore. Ed è stato straziante vedere la reazione di Elrohir, Elrohir che uasi non si capacita di ciò che è avvenuto, della rapidità degli eventi... E' sempre particolarissimo il rapporto degli Eldar con la morte, e tu lo rendi sempre in maniera impeccabile.
E poi Gilraen... Come sai la adoro, e tu l'hai resa perfettamente: fiera, dignitosa, bellissima. E ora non vedo l'ora di vederla a Imladris alle prese con il piccolo Estel... Sìììì, voglio vedere il piccolo Aragorn con "papà" Elrond! In altre parole, credo di aspettare il prossimo capitolo con parecchia curiosità e impazienza XD.
Ne ho già parlato sopra, almeno per quel che riguarda Melwen, ma gli addii sono strazianti... Anche perché credo che non vedremo mai più Maedir. Oddio, Jadis, mi mancherà da morire Maedir! L'abbiamo visto crescere, maturare, diventare padre, ne abbiamo viste le sofferenze, le gioie... E' in questi momenti che mi accorgo di quanto sia fugace la vita umana e pesante l'immortalità elfica!
Spero però che Edeniel si recherà prima o poi a Imladris, sarebbe davvero una gran bella cosa... E lei promette di diventare una donna saggia e intelligente e di fare grandi cose. Sì, sì, ce la vedo proprio intenta a cogliere erbe a Imladris, o ancora meglio a leggere nelle biblioteche di Elrond!
E il pensiero dei gemelli che finalmente tornano a casa.... Beh, non possono che fare una tenerezza infinita... Ne hanno vissute così tante, sono cresciuti, hanno sofferto, hanno appreso... E ora sì, hanno decisamente bisogno di casa. E del loro papà, a cui sicuramente mancano tanto. E io necessito leggere di Elrond... Adoro Elrond, già lo sai...
Ok, chiudo qui, che mi rendo conto di continuare a far la sentimentale in modo patetico e non è cosa.
Complimenti anche per qesto nuovo capitolo con cui, se non si era capito, sei riuscita di nuovo a commuovermi, spero davvero di rileggerti presto!
Un appraccio, e in bocca al lupo per l'esame (che sarà domani, se ho ben capito?)

Melianar

Recensore Veterano
24/08/15, ore 17:22
Cap. 26:

ciao Jadis, finalmente riesco a recensirti, scusa davvero il ritardo >>
 è stato una piacere vederti con questa bella storia, davvero, mi ha fatto molto piacere leggerti, mi sei mancata :D 

innanzitutto: molto bella la scena iniziale, che si rifà a quegli avvenimenti che ci vengono accennati in LotR, cioè i genitori di Gilraen che discutono del suo matrimonio con Arathorn. l'ho trovata resa perfettamente, e mi fa molto piacere vedere che tu abbia inserito anche avvenimenti di vita quotidiana all'interno della scena, che ci ricordano che i Dunedain sono un popolo fiero malgrado il decadimento.
e mi fa tantissimo piacere anche vedere Elrohir che insegna alla piccola Edeniel l'elfico *////* è una scena davvero dolcissima, e mi è piaciuta davvero tanto, e fa piacere vedere Elrohir nei panni di un fratellone maggiore XD e mi fa piacere anche vedere Maedir nei panni di papà, nonchè sapere che abbia dato il nome dell'amico morto al suo secondogenito, è una cosa molto dolce <3
e mi ha fatto piacere anche vedere il matrimonio tra Arathorn e Gilraen, mi è piaciuto davvero tanto e mi ha riempito di feels, specie perchè sapendo come va a finire non si può fare a meno di commuoversi, poveretti ç________ç
mi è piaciuta anche la descrizione di Melwen, lei come OC mi piace davvero tanto, e tu l'hai caratterizzata molto bene (so di ripetermi, ma è così u_u) e l'ammirazione che Elrohir prova per lei mi piace tantissimo :D

ma la parte che più mi è piaciuta del capitolo è stata soprattutto quando è avvenuta la riconciliazione con Elladan, finalmente!<3 è stato davvero un bel momento, mia cara, tu sai quanto io l'abbia atteso *///* è stata una bella scena, breve e semplice ma al contempo molto dolce <3 
ed è anche stata bella la parte successiva, quando loro parlano di tutto ciò che hanno vissuto lontano l'uno dall'altro, di come ora non siano più il riflesso l'uno dell'altro, e che riflettono che questa lontananza in un certo senso è servita loro ... è stata davvero una bella scena, così come quando decidono di tornare dalla loro famiglia ... davvero, non ti nascondo che sono felice di rivedere Elrond XD
e mi è piaciuto anche quando Elladan conosce Melwen e rivede Maedir, sono stata contenta che anche lui la trovi una donna da ammirare :D
mi ha commosso il momento in cui Arador dice ad Arathorn di restare indietro ...sapendo come va a finire, non possiamo fare a meno di approvare ciò che fa, e non può che far stringere il cuore quando Arathorn decide di fare diversamente, sapendo come andrà a finire ...
e infatti la morte di Arador è stato un momento tremendo ç____ç la scena di azione però è descritta perfettamente, così come il momento in cui Arador perde la vita, e il suo senso di smarrimento quando s'accorge che ormai per lui è finita ... e mi danno da pensare le sue ultime parole, possibile che abbia sfruttato Melwen per tutto questo tempo? se è così, sono curiosa di vedere come la cosa si evolverà ..
d'accordo, scusa per questa recensione priva di senso (sono un po' incasinata al momento @___@) ma davvero, il capitolo mi è piaciuto tantissimo :D
ciao, ci sentiamo :-*

Feanoriel 

Recensore Veterano
16/08/15, ore 18:20
Cap. 26:

Ciao Jadis!
Che bello, sono così felice di rileggerti, davvero!
Complimenti, è un capitolo meraviglioso, mi è piaciuto proprio tantissimo!
E si, è un capitolo parecchio importante, e immagino che scriverlo non sia stato semplice, con tutti gli avvenimenti e le scene emozionanti che ci sono.

Innanzitutto: il matrimonio tra Arathorn e Gilraen! Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai raccontato, in maniera breve ma efficacissima, tutti i dubbi e le premonizioni dei genitori di Gilraen in merito a questo matrimonio: Dirhael è più protettivo, per niente convinto da questo matrimonio che già avverrà tra due persone con una grande differenza di età, ma si prospetta anche breve… Ivorwen invece prova ad essere più lungimirante, e, in qualche modo, più ottimista, e sa che è impossibile preservare Gilraen dalla sofferenza come vorrebbe fare suo marito.. Infondo, visto quanto Gilraen e Arathorn si amano, già impedire questo matrimonio sarebbe provocare una sofferenza a Gilraen. E oltre a tutto ciò c’è quella premonizione di qualcosa che avverrà e per cui quel matrimonio è fondamentale.

Il matrimonio stesso è meraviglioso, lo hai descritto in maniera davvero suggestiva!
E come per il matrimonio di Maedir e Anneth, l’atmosfera di gioia che hai creato era quasi contagiosa!

E tanto per restare in tema di amori…. Elrohir e Melwen.
Mi ero vagamente chiesta se potesse esserci qualcosa, tra i due, oltre all'amicizia, ma poi avevo accantonato l’idea pensando di correre troppo, e che infondo era meraviglioso anche vederli semplicemente legati da un’amicizia sempre più profonda.
Ma dopo aver visto Elrohir farle complimenti l’idea mi è tornata, e le parole di Elladan mi hanno definitivamente convinta.
Lo ammetto, un po’ tifo per questa coppia, anche se so che dovrò presto riaccantonare l’idea di nuovo, e sta volta per sempre, perché temo non potrà mai succedere nulla… Però mi dispiace comunque!
E rimango curiosa di vedere cosa succederà nel prossimo capitolo, perché questa vicenda ha l’aria di non essersi ancora conclusa.

Sempre a proposito di Melwen, amo sempre di più questo personaggio, che, come hai fatto con Maedir, ci stai mostrando in ogni sua sfaccettatura, caratterizzandola in modo perfetto. L’abbiamo vista come sorella, a volte anche un po’ troppo apprensiva, l’abbiamo vista fare uso del suo dono, spesso caricandosene lei sola per evitare che altri lo subissero, l’abbiamo vista fronteggiare Arador, fino ad arrivare a rifiutare un suo ordine.. E ora, com’è giusto, la vediamo innamorata. E come negli altri casi, Melwen rimane discreta nel mostrare i suoi sentimenti, eppure questa sua discrezione non li rende più freddi o meno significativi.
Melwen la sua vita la vive appieno, sentimenti compresi, e si vede.
Sono certa che sta vivendo appieno anche questo nuovo sentimento che prova per Elrohir, indipendentemente da ciò che il suo dono potrebbe averle mostrato.
Spero davvero che ci racconterai altro di questo personaggio, in tutte le sue sfumature, perché mi piace veramente veramente tanto.

Così come continuo ad adorare Maedir e la sua famiglia: la piccola Edeniel è dolcissima, mi sta davvero simpatica quella bimba!
E' meraviglioso vedere quanta sete ha di imparare, e le sue scene con Elrohir che le fa da insegnante sono stupende!
Spero di ritrovarla anche nei prossimi capitoli!
E ora finalmente possiamo iniziare a conoscere anche il nuovo nato, il piccolo Gelion: credo e spero anche io che lui potrà vivere tutta la gioia che il suo omonimo non ha potuto vivere.

Ma veniamo alla parte più bella del capitolo, quella che più aspettavo: il momento in cui Elladan ed Elrohir si ritrovano!
Complimenti, Jadis: hai saputo gestire questo momento, tanto atteso e tanto complesso, in maniera eccezionale.
Semplice ma commovente, è un momento in cui i gemelli non hanno bisogno ne di parole ne di lunghe attese: si conoscono troppo bene e hanno riflettuto e si sono pensati, a volte anche inconsciamente, troppe volte durante quegli anni, per aver bisogno di grandi manifestazioni di gioia o grandi discorsi di scusa. Basta un solo sguardo, una sola parola, e il lungo abbraccio di gioia e affetto che non vedevano l’ora di scambiarsi, forse… Un abbraccio che rinsalda in qualche modo anche il legame particolare che esisteva tra loro, che ritorna intatto, così com’era prima.
Veramente meravigliosa, Jadis, complimenti ancora!

Molto molto bella anche la parte finale, anche se inevitabilmente la più triste, dato l’episodio che tratta… Il sapere che prima o poi sarebbe successo non mi ha preparata alla tristezza che mi ha fatto provare la morte di Arador…
Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui, ancora una volta, hai mostrato le differenze tra padre e figlio, tra l’esuberanza di Arathorn, pronto a gettarsi in battaglia per quanto rischioso sia, e il carattere più saggio e riflessivo di Arador, reso tale dall’esperienza.
Arador sa essere inflessibile nelle sue decisioni, ma ha anche la saggezza necessaria per fare un passo indietro, se necessario.
In questo caso però, più che fare un passo indietro, ha dovuto confrontarsi col fatto che lui e suo figlio sono al punto di non riconoscersi quasi più, tanto hanno vissuto lontani a causa dei troppi impegni che hanno tenuto Arador lontano dal figlio proprio quando aveva bisogno di lui e della sua approvazione. E ora Arador non riesce, non può negare al figlio il permesso di partecipare a quella battaglia, per quanto desideri tenerlo lontano da quella missione pericolosa con tutto il suo essere, a maggior ragione ora che Arathorn ha anche una famiglia a cui pensare.

Vedere lo scontro con i trol dal punto di vista di Arador è stato interessantissimo, e ha reso il momento della sua morte ancora più straziante… Ci ha permesso di sentire tutta la disperazione, tutta la forza che Arador ha messo in quegli ultimi atti di coraggio che hanno sortito il loro effetto, ma hanno richiesto il loro prezzo.
E mi ha colpita il momento in cui Arador, in punto di morte, ha estremamente chiaro in mente a chi rivolgere le sue ultime parole: al figlio, di cui è fiero e che ora deve succedergli, e, inaspettatamente, a Melwen. Perché proprio a lei?

Meraviglioso capitolo anche questo, Jadis, davvero complimenti!
Non c’è una singola scena che non mi abbia coinvolta, a volte fino a commuovermi, e non c’è un singolo dettaglio, dai più piccoli ai più importanti, che io non abbia adorato.
Sei veramente bravissima a gestire ogni tipo di scena, dalle più romantiche a quelle di battaglia, senza tralasciare nulla e soprattutto calandoti nell’atmosfera e nei pensieri dei personaggi attraverso cui le stai raccontando, cosa che non è afatto facile.
Complimenti ancora!

Aspetto con grandissima curiosità il prossimo capitolo, non vedo l’ora che arrivi!

A prestissimo,
un bacio!

Tyelemmaiwe

Recensore Master
12/08/15, ore 11:17
Cap. 26:

Ehilà!
Mi stavo giusto chiedendo che fine avessi fatto, iniziava seriamente a mancarmi questa storia! XD Seriamente, hai fatto benissimo a prenderti tutto il tempo del mondo per gestire questo capitolo denso e ricco di eventi ed emozioni, e ti sono grata per averlo, come al solito, reso in maniera tanto vivida e curata.
Ma andiamo con ordine... Almeno, ci proverò!
La prima scena mi è piaciuta tantissimo: come già ti ho detto io apprezzo veramente tantissimo Ivorwen e vorrei le venisse dato più spazio, se non altro nelle fanfiction, perciò il fatto che tu ti preoccupi di mostrarcela mi dà una gioia che non puoi immaginare! E il fatto che tu abbia raccontato quella scena solo accennata nelle appendici, che a me ha sempre fatto una gran tenerezza, con Dirhael indeciso e un po' intimorito (timori legittimi, dopotutto Gilraen è giovanissima... Urgh, sono più vecchia di Gilraen... Ok, lasciamo stare i miei complessi XD) e Ivorwen, invece, ben conscia che questo matrimonio "s'ha da fare" e che, in virtù di ciò, placa le ansie del marito. Tra l'altro anch'io ho sempre immaginato la scena con Dirhael che spacca la legna... Oddio, non è che c'è scritto nelle appendici e io non lo ricordo? Non leggo spesso la storia di Aragorn e Arwen... O forse abbiamo i cervelli collegati? XD. Sta di fatto che ho davvero, davvero apprezzato!
E mi fai venire una voglia matta di scrivere di Dunedain... Se il mio cuore non fosse nella prima era magari ci farei un pensierino!
Elrohir che insegna il Sindarin a Edeniel è tenerissimo, e lei è proprio una bambina splendida: la sua voglia di apprendere incanta e conquista, la adoro!
E il nuovo nato... Beh, sì, non poteva che chiamarsi Gelion.
E sì, Melwen ama Elrohir. Ora è più chiaro che mai, ed Elrohir è un bravo pollo, che le fa complimenti, è tutto gentile e galante e poi pretende di non essersi reso conto di niente. Meno male che è tornato Elladan a farlo ragionare! Ok, di questo parlerò più seriamente tra poco. Però quel che mi spiace è che di sicuro tra Melwen ed Elrohir non potrà accadere niente, e se Melwen lo sa starà certamente malissimo... Però no, non credo proprio stia utilizzando la sua preveggenza per tener legato a sé Elrohir. E' troppo onesta per farlo, piuttosto andrebbe contro i suoi stessi desideri ma non lo farebbe mai. Almeno, credo... Chissà poi cosa ci aspetterà! XD
Ok, sapevo che sarei andata troppo avanti. Torniamo indietro *riavvolge un immaginario nastro* bellissimo anche il matrimonio, adoro come tu sia in grado di raccontare simili eventi che hanno segnato la storia della Terra di Mezzo da punti di vista inconsueti, soffermandoti anche su piccoli dettagli. E spero (ma immagino di sì XD) che nei prossimi capitoli avremo modo di approfondire anche la figura di Gilraen, è una donna che ammiro molto e, come nel caso di Ivorwen, apprezzo sempre vedere belle storie su di lei.
E dopo le nozze... Il tanto agognato ricongiungimento! Assolutamente intenso e commovente assistere al legame che si rinsalda, all'unione di nuovo forte, di nuovo piena tra questi due gemelli. Non vedevo l'ora che ciò accadesse e, lo ammetto, ho rischiato seriamente di commuovermi. Molto bello e verosimile che un simile ricongiungimento non abbia bisogno di grandi manifestazioni d'affetto o grandi dimostrazioni esteriori: chi è davvvero unito da un grande legame è capace di colmare grandi distanze in pochi istanti. Almeno, questa è la mia esperienza.
E ora diviene sempre più chiaro il motivo della separazione tra i due: ora che camminano tra i Dunedain e non sono più l'immagine speculare l'uno dell'altro. Si può dire che questi anni in solitudine siano serviti come una sorta di "percorso di formazione" (che termine infelice, perdonami) in cui Elladan ed Elrohir hanno compreso di essere diversi, e allo stesso tempo più simili che mai.
Ancora una volta, ottima introspezione, approfondita e perfettamente verosimile, almeno per quel che mi riguarda.
E poi, il finale: io sono scema, e avrei bisogno di rileggermi le appendici, e bene anche. Quando Arathorn premeva per voler combattere ero lì a dire: oh, ma sei scemo? Ti sei appena sposato, non te ne frega niente?
Ci ho messo un po' a capire cosa doveva verificarsi, e quando l'ho capito mi son data della cretina XD. Ciò che più mi ha commossa, circa la morte di Arador, son state le parole riferite a Melwen... Non so se ci sia dell'altro dietro, io credo che quel "mi dispiace" si riferisse al modo in cui ha sfruttato il suo "dono" (ammesso che di dono si possa parlare) senza tener conto di lei e del suo sentire. Sono felice se ne sia reso conto, alla fine. Se invece il mi dispiace cela altro... Beh, non vedo l'ora di scoprirlo!
E nel prossimo capitolo vedremo Aragorn.. Oddio, io adoro Aragorn da piccolo! Non vedo l'ora, non vedo l'ora!
Di nuovo mi complimento per il bellissimo lavoro che stai facendo, e attendo con trepidazione il prossimo capitolo... Che bello sapere che è già in lavorazione!
Un abbraccio
Melianar
P.S.: solo un appunticino: proprio all'inizio scrivi "intervenì", quando "intervenne" sarebbe decisamente più corretto.
(Recensione modificata il 12/08/2015 - 11:20 am)

Recensore Veterano
11/07/15, ore 16:10

Jadis!
Allafine arrivo anche io a recensire questo ultimo, meraviglioso capitolo!
Mi ha fatto così piacere leggerlo,, è stato un capitolo pieno di eventi e di dettagli interessantissimi, mi è proprio piaciuto!

Molto bello il modo, delicatissimo ma intenso, in cui hai descritto come Elrohir si sia abituato e non abituato alla vita tra gli uomini: nonostante si sia ormai abituato alle loro tradizioni e al loro stile di vita, imparando ad apprezzarlo, non riesce e non riuscirà mai ad abituarsi allo scorrere del tempo, alle brevi vite degli uomini, e persino degli animali...
E gli esempi di Manadh e Maedir sono quelli che più rendono questo sentimento.
La morte di Manadh lascia dietro di se un vuoto che Elrohir non aveva mai conosciuto, una scomparsa che per lui è inaspettata, improvvisa, e che, ai suoi occhi, sembra ingiusta e troppo rapida proprio come una morte in battaglia, nonostante sia in realtà una serena morte per vecchiaia, come raramente succede a un cavallo da guerra….
Mi ha colpita veramente tanto vedere Elrohir così afflitto, così in difficoltà difronte a queste sensazioni che questi eventi gli procurano.

Per quanto riguarda invece Maedir, ho adorato il modo in cui hai delineato il rapporto tra lui ed Elrohir in questo capitolo!
Si vede quanto Elrohir faccia fatica ad abituarsi all’idea che l’uomo che si trova difronte è la stessa persona che, per lui solo pochissimo tempo prima, era un ragazzo timido…. Questo però non gli impedisce di approfondire sempre di più l’amicizia con Maedir, anzi tutt’altro: finisce per apprezzarlo ed affezionarsi a lui sempre di più, fino a considerarlo un po’ un fratello minore.
Dal canto suo Maedir sembra aver trovato in Elrohir quella figura di amico che, dopo Gelion, penso non avesse più ne trovato ne cercato: dopo un episodio orribile come quello che ha vissuto, penso per lui fosse difficile affezionarsi sul serio a qualcuno, e l’inizio un po’ timido della sua relazione con Hanneth ne è un ulteriore conferma.
Questo rende l’amicizia che lo lega ad Elrohir ancora più preziosa,e sono sicura che Elrohir se ne renda conto.

Ho amato la conversazione tra i due, in cui è proprio Maedir, così infinitamente più giovane di Elrohir, a mostrare a quest’ultimo una prospettiva diversa di una parte così importante della sua vita.
Elrohir, che ha vissuto sempre in mezzo agli elfi e alle loro tradizioni, non aveva mai pensato al fatto che altri tipi di sentimenti, provenienti dalla sua parte umana, o da chissà quale altro caso della vita, potessero influenzare la sua vita, e invece forse è proprio così…
Forse il suo amore per Thiliel, per quanto sincero e intenso, non era quello destinato a durare, ne per lui ne per lei….
Mi è piaciuto tantissimo il modo spontaneo con cui questo discorso, così personale e delicato per Elrohir, sia sorto e si sia sviluppato con serenità, grazie soprattutto altatto e alla saggezza tipici di Maedir.
Non posso smettere di dire quanto amo l’amicizia che è sorta tra questi due personaggi!

Ma la prima grande sorpresa del capitolo è stata la piccola Edeniel!
Dopo la descrizione del matrimonio, non mi aspettavo che ti saresti soffermata così tanto anche sul primo figlio di Maedir, e invece si!
Carinissima la descrizione dell’attesa, con Elrohir, Maedir e Melwen costretti ad aspettare fuori, con tutte le conseguenze del caso…
Mi ha fatta sorridere Elrohir che nell’ansia di Maedir rivede suo padre mentre attendevano la nascita di Arwen, e mi è piaciuta la discrezione con cui Melwen accenna alla sua abilità per tranquillizzare il fratello, senza esagerazioni o grandi promesse, semplicemente con quella piccola ma fondamentale conferma in più che sarebbe andato tutto bene.

Maedir con in braccio la sua bambina è l’immagine più dolce di tutto il capitolo, in assoluto la mia preferita!
E lo scambio di battute tra lui e Hanneth, nonostante sia scherzoso, mi ha commossa tantissimo: sono troppo belli!

E a proposito di Hanneth: l’abbiamo vista appena, in questo capitolo, eppure ciò che ho visto mi è piaciuto: mi da l’idea di una persona con un bel carattere, e spero di conoscerla meglio nei prossimi capitoli!

La battaglia ti dirò mi ha messo un po’ d’ansia, perché temevo succedesse qualcosa a Maedir…. E invece no, per fortuna no!

E’ stata comunque un ottimo modo per reintrodurre il personaggio di Arador, e soprattutto quello di Arathorn, che finirà per diventare sempre più importante mano a mano che passerà il tempo.
E a proposito di Arathorn, piccola parentesi: che bello che è stato vedere Gilraen, e altrettanto vedere Ivorwen!
Mi hanno sempre incuriosita i genitori di Gilraen, ogni volta che leggevo la storia di Arwen e Aragorn, e sono felicissima che tu abbia dato un posto nella tua storia anche a Ivorwen!

Tornando alla battaglia…..
Hai reso in maniera straordinariamente vivida tutta la tensione che si doveva percepire in città al momento del raduno dei soccorsi: tutta l’incertezza e la paura che può suscitare il venire a sapere che un viaggio che si prospettava sicuro si è trasformato in un disastro.
E all’arrivo di Elrohir e gli altri le condizioni disperate di Arathorn e dei suoi sono fin troppo evidenti, purtroppo….

Nonostante sapessi che era troppo presto, non vedere subito Arathorn mi ha spaventata…. Mi tornava di continuo alla mente il modo in cui muore…
Per fortuna invece Arathorn è vivo.

Questo previsto sollievo però non poteva mitigare in alcun modo la scoperta di Daven ferito a morte.
Immagino che, appena iniziata la battaglia, Daven non abbia esitato un momento a buttarsi nella mischia.
Primo perché è nel suo carattere, nella sua indole di guerriero, secondo perché ha sempre voluto morire come ha vissuto.
Non penso avrebbe mai tollerato una morte per vecchiaia, e forse in cuor suo sperava di riuscire, in qualche modo, ad avere una morte in battaglia, difendendo la sua gente…. E la avuta.

Lo scambio di sguardi tra lui ed Elrohir, con tutto il profondo significato che racchiude, mi ha commossa: secondo me già Daven aveva iniziato a perdonare Elrohir al tempo del matrimonio di Maedir, ma ha avuto comunque bisogno del suo tempo per rifletterci, per accettarlo lui per primo.
Daven mi sembra una persona profondamente sincera e onesta, e non penso avrebbe mai concesso un perdono in cui non credeva totalmente, a nessuno.
E in quel momento, in punto di morte, ha deciso che era arrivato il momento.
So che probabilmente è stato spinto anche dalle circostanze, ma mi da l’idea che fosse un gesto molto consapevole.

Stupenda la scena tra Melwen ed Elrohir: il legame che si èformato tra questi due personaggi mi ha commossa, questa amicizia discreta eppure sempre più profonda, ed infinitamente sincera:
Una delle cose che più amo di questa amicizia sono quei piccoli, spontanei gesti d’affetto che i due si scambiano, come quello di Melwen di appoggiarsi ad Elrohir, un modo per fargli sentire, anche fisicamente, che non è solo… sono veramente dolcissimi!

Attraverso questo dialogo tra i due inoltre ho avuto modo di apprezzare ancora di più la profonda saggezza di Melwen: già non deve essere facile conoscere una persona e sapere il giorno in cui morirà, ma altrettanto difficile e coraggiosa è la scelta di portare da sola questo peso, senza cercare di togliersene una parte condividendolo con qualcuno. Melwen è troppo consapevole delle conseguenze, grandi o piccole, che una sua rivelazione prima del tempo potrebbe provocare, e ha deciso che in confronto il portare questo carico da sola le pesa meno che vedere queste conseguenze cambiare la vita di chi la circonda, o peggio ancora ferire le persone che ama.
La forza e la calma con cui porta avanti questa decisione mi ha davvero colpita.
Non posso che farti mille complimenti per come hai caratterizzato questo meraviglioso personaggio, che nel corso di questi ultimi capitoli ho imparato a conoscere e ad ammirare sempre di più, fino ad affezionarmici proprio come è successo con Maedir!

Nella parte finale però i protagonisti assoluti ritornano a essere i gemelli, che non potrebbero essere più diversi di così, in questo momento: Elrohir appena uscito da una battaglia, in cui si è lanciato con quella ferocia che sperava di aver lasciato indietro, ed Elladan che viaggia solo, convinto di apprezzare quel modo di vivere,convinto di aver trovato la serenità, persino quando deve combattere per dare il suo contributo alla difesa dei villaggi degli uomini…
Ma inrealtà quella serenità non è totale, come non lo era quella di Elrohir… e ora si stanno entrambi rendendo conto del perché non può esserlo.

Rivedere Elrohir nuovamente preda della rabbia, vederlo rendersi conto che aveva avuto nostalgia delle battaglie, mi ha ricordato quanto male gli aveva fatto rendersi conto che ormai uccidere orchi era diventato l’unico scopo della sua vita, e posso immaginare la sua paura nel vedersi di nuovo sull’orlo di quell’abisso….
Grazie a questo però si ritrova a ricercare, come non faceva da anni, il legame con Elladan.
E se per Elrohir è diventato troppo sottile, tanto da fargli sentire, come se non bastasse, anche il dolore della solitudine, per Elladan è il contrario.
Per Elladan, forse per la differenza di carattere, o per il modo in cui hanno deciso di allontanare questo legame, è rimasto in qualche modo più robusto, anche se altrettanto dimenticato.
E ora ritorna, prepotente.
Mi ha commossa il modo in cui Elladan lo percepisce all’improvviso, e come basti il miscuglio di sensazioni che sente provenire dal fratello per fargli decidere che non può più ignorare il richiamo di quel legame, che non vuole più rimanere solo, e soprattutto che non vuole ignorare la richiesta d’aiuto che sente arrivare da Elrohir.
Anche il fatto che intuisca che questa richiesta del fratello è inconsapevole mi ha fatta gioire, perché è stato come tornare al passato, quando veramente i due gemelli intuivano anche ciò che l’altro non riusciva a vedere.

Ora non mi resta che aspettare il prossimo capitolo!
E non vedo l’ora, davvero!

Tantissimi complimenti davvero, Jadis: non mi stancherò mai di dirti quanto sei abile nel tratteggiare i sentimenti dei personaggi, nel raccontarci di loro a tutto tondo, nel riuscire a farceli conoscere veramente: è qualcosa di meraviglioso!
E altrettanto belle sono le ambientazioni, le descrizioni, e tutte le atmosfere delle varie scene: tutto descritto alla perfezione.

A prestissimo!
Tyelemmaiwe

Recensore Veterano
24/06/15, ore 21:44

ed eccomi, recensisco anch'io! :D

non preoccuparti assolutamente per il ritardo, un calo di ispirazione è perfettamente comprensibile ed è qualcosa che mi capita spesso (purtroppo ... >__>)
ma veniamo al tuo bel capitolo! il salto temporale mi è piaciuto tantissimo, è un'occasione per vedere come si evolvono le cose e come cambiano i personaggi, e trovo che tu abbia reso tutto perfettamente!
mi è spiaciuto per la morte del cavallo di Elrohir, povero (ma sarebbe accaduto comunque, sigh)! però, al contempo, è bellissimo vedere come certi personaggi crescono e si evolgono, ad esempio Maedir che si sposa e che ha dei figli! è stato un momento molto dolce vederlo confidarsi con Elrohir, e con il mezzelfo che si confida a sua volta con lui (anche se da parte mia devo dire che trovavo parecchio credibile che Elrohir lasciasse "in stallo" per così dire, la sua relazione con Thiliel, d'altronde dopo  quel che è accaduto a sua madre è comprensibilissimo che voglia vendetta e che lasci perdere i legami sentimentali, non credo sia stato perchè in qualche modo non andavano bene l'uno per l'altra, dopotutto le difficoltà in una coppia capitano ... scusa il discorso contorto, è che mi ha dato da riflettere :S)
ed è stato bellissimo anche il cameo della nonna e della madre di Aragorn, davvero, è perfetto e direi che mi ha quasi commosso! bellissima anche la scena in cui nasce la piccola figlia di Maedir, è stata molto tenera e delicata, senza sdolcinatezze di sorta, perfettamente realistica e verosimile! e mi ha intenerito tanto anche vedere Melwen che si approccia alla nipote :D
la scena della battaglia è descritta molto bene, in modo scorrevole e senza che pesi sull'andamento dell'azione, e mi è spiaciuto vedere Daven morto, anche se immagino che è così che uno come lui avrebbe voluto morire: con la spada in pugno, resistendo contro un nemico: quindi in un certo senso è stato anche giusto vederlo morire così, ma la sua morte mi ha fatto intristire, specie per come si sente Elladan, ed è stato definitivamente straziante vederlo pensare al gemello senza poter nuovamente sentirlo accanto a sè.
ed è stato tristissimo anche il discorso di Melwen, è infinitamente straziante il pensiero che lei sapeva ma che comunque non ha detto nulla per non far soffrire gli altri ... mi piace come la caratterizzi, è un personaggio verosimile e non una Mary Sue. quindi brava, i miei complimenti ^-^
mi è piaciuto tantissimo anche il discorso di Elrohir, la sua presa di consapevolezza sulla vecchiaia e sulla mortalità umana, su come rifletta sul fatto che ha visto tanti commilitoni elfici morire in battaglia, ma non aveva mai assistito da vicino nel vedere un amico umano invecchiare, e come si renda conto della scelta che, un giorno, dovrà compiere ...
e sono stata contenta di vedere anche Elladan, alla fine, sono felice che abbia deciso di tornare! <3 
davvero, cara, questo qui è stato davvero un bel capitolo, mi è piaciuto tantissimo, e mi ha lasciato con tante domande in sospeso col futuro, e ora sono più curiosa che mai! <3
grazie mille dunque, è sempre un piacere leggerti <3
un abbraccio,

Feanoriel 

 

Recensore Master
19/06/15, ore 22:40

Eccomi qua!
E' tutto il pomeriggio che tento di recensire questo bellissimo capitolo, forse adesso ce la farò! :-).
Adoro sempre più la tua capacità di tratteggiare le differenze che caratterizzano Eldar ed Edain, è una cosa, questa, che ti riesce perfettamente e ogni volta riesci ad aggiungere dettagli che riescono a toccarmi il cuore.
Qui vediamo il tempo che, attraverso gli occhi di Elrohir, sembra quasi correre troppo in fretta, lasciando segni indelebili sui suoi compagni Dunedain.
Fa uno strano effetto vedere Maedir divenire uomo, sposo e padre... Per me lui non è che un ragazzo e vederlo camminare agitatissimo in attesa che la moglie dia alla luce la loro primogenita mi ha commossa quasi si trattasse davvero di un mio amico, di un fratello, di qualcuno a me caro e che conosco da sempre.
Ed è così bello vedere il suo legame con Melwen, la sicurezza che lei gli trasmette... Insieme sono splendidi!
E poi la piccola Edeniel... Mi chiedo se la piccola avrà un ruolo rilevante nella storia.
Facendo un piccolo passo indietro, poi, mi ha colpita e commossa il fatto che Maedir abbia voluto Elrohir come testimone alle sue nozze... Un gesto bellissimo e significativo. E... Oddio, Ivorwen! Qualcuno che si ricorda di lei! Io ho sempre voluto scrivere qualcosa su questa donna, ma sappiamo così poco che ho sempre temuto di stravolgerne il carattere, quindi temo che non ne farò mai niente :-).
E Daven... Fa stringere il cuore Elrohir con uel suo "ci sarà tempo", pensiero che troppo spesso abbiamo tutti... Non bisognerebbe mai rimandare le cose importanti, specialmente se riguardano chi ci vuole bene. Lo so, sembro catastrofista, ma è così... E la morte di Daven lo dimostra.
Straziante quell'ultimo incontro tra i due, quei pochi significativi gesti che valgono più di mille parole.
Delicatissima, ancora una volta, la figura di Melwen... Melwen che, di nuovo, fa mostra di una forza d'animo incredibile nel padroneggiare la propria preveggenza. Tanti altri al suo posto sarebbero impazziti, orse. D'altra parte, preveggenza e pazzia da sempre vanno a braccetto! Ma lei no, lei tiene duro, e lo fa con una forza d'animo invidiabile. E' un personaggio meraviglioso, lo ripeto una volta di più
Ed ecco che alla fine Elladan riesce a percepire i sentimenti di Elrohir... La sua richiesta d'aiuto, seppur inconsapevole.
Attendo il loro ricongiungimento, così come hai preannunciato, nel prossimo capitolo... E non vedo l'ora che ciò accada!
Lo so, lo dico sempre, ma questa storia si fa sempre più intensa e ricca, i personaggi sempre più sfaccettati e profondi, e tu sei sempre più brava.
Complimenti vivissimi!
A presto, spero!
Melianar
P.S.: il discorso che Elrohir pronuncia al funerale di Daven è molto bello e toccante, anche se mi chiedo quanto i gemelli esternassero in merito alla questione mortalità e immortalità... Non so, leggendo mi ha lasciata un po' perplessa la semplicità con cui ne ha parlato così liberamente dinanzi a tutti. In ogni caso le mie sono opinioni strettamente personali, e il discorso resta meraviglioso e incredibilmente toccante!
(Recensione modificata il 20/06/2015 - 12:01 am)

Recensore Veterano
02/05/15, ore 00:07
Cap. 24:

Eccomi Jadis!
Un capitolo molto particolare anche questo, pieno di riflessioni importanti ma anche di piccoli avvenimenti.

Mi ha colpita il modo in cui hai reso l'atmosfera del regno di Bosco Atro, con gli elfi resi più silenziosi e schivi dalla situazione in cui si trovano, come se l'oscurità esterna avesse incupito anche l'interno della fortezza.
Continua a piacermi molto come descrivi gli elfi silvani, con quel loro carattere combattivo quando si tratta di battaglie, ma più diffidente quando si tratta di affrontare un estraneo, o una situazione sconosciuta.
Li ho proprio visti, mentre li descrivevi, soprattutto durante l'incontro di Elladan e i guerrieri con il gruppetto in perlustrazione.

E alla fine è comparso anche Legolas: me lo aspettavo, e, per quanto non mi sia mai stato simpatico, mi ha fatto piacere ritrovare lo stesso Legolas che ho conosciuto leggendo il Signore degli Anelli, con le sue tipiche frasi e quella sua particolare attenzione verso coloro che incontra.

Ma il personaggio che più mi aspettavo e allo stesso tempo temevo di incontrare in questo capitolo è il padre di Saeliel.
Anche io, come Elladan, mi sono immaginata il carattere di questo elfo molto simile a quello che è effettivamente: severo, e sprezzante verso coloro che ritiene inferiori a lui.
E tu sei riuscita come sempre a descrivere, in poche parole, questo personaggio a tutto tondo, dall'aspetto fisico al carattere, dalle sue convinzioni ai suoi gesti e atteggiamenti tipici: complimenti!

Lo scontro tra Saeldir ed Elladan è stato davvero interessante, ed è stato bello vedere che le taglienti accuse di Elladan abbiano avuto l'effetto di incrinare anche solo per un momento la mascherà severa che a quanto pare Saeldir indossa sempre, e che utilizzava anche con Saeliel.
Penso che Saeldir amasse la figlia adottiva, altrimenti non penso che l'avrebbe presa con se, eppure forse per carattere, forse per troppo affetto e desiderio di proteggierla, o forse perché aveva accettato di crescere da solo una figlia senza in realtà sapere bene come fare, Saeldir ha commesso degli errori, e ora finalmente grazie alle parole di Elladan ci si è scontrato e ha compreso del tutto dove e cosa aveva sbagliato.
E una volta accettato questo, è riuscito a apprezzare pienamente la figlia e ogni aspetto del suo carattere, e di conseguenza anche il fatto che avesse amato Elladan e fosse stata ricambiata.
Il dono che Saeldir fa a Elladan mi ha commossa, non solo per il gesto in se, ma anche per il dono, semplicissimo ma per questo ancora più prezioso, dato che è appartenuto a Saeliel.

Parlando invece di Elrohir, mi è piaciuta molto la tua descrizione della sua vita tra i Dunedain!
Elrohir ha vissuto a lungo con gli Uomini, ma quasi esclusivamente in contesti di guerra o comunque di vigilanza contro gli orchi e simili, ed è bello vederlo alle prese anche con attività di pace, di cui si accorge di sapere ben poco....

Ma soprattutto mi ha fatto piacere vederlo stringere amicizia con Melwen: mi piace la particolare intesa che si è sviluppata tra i due, che già dal primo incontro si erano osservati con attenzione e che ora ne approfittano per confrontarsi.
Non hanno un carattere ne troppo simile ne troppo diverso, e forse è questo che li aiuta a confrontarsi su così tanti temi, anche molto delicati.
E penso sia grazie a questa intesa particolare che si è creata che Melwen ha deciso di accantonare per un po' il suo orgoglio ed accettare l'aiuto di Elrohir: si vede che Melwen apprezza la sua compagnia, e che è pronta a consolidarla anche con questo gesto di fiducia.
Mi è piaciuto davvero tanto il modo in cui hai descritto questo gesto di Melwen e la gioia mista a timore di Elrohir nel momento in cui la donna accetta il suo aiuto: dopo la rottura del legame col fratello, e soprattutto dopo tutto ciò che ha provocato quella rottura, penso ci stia benissimo che Elrohir abbia paura di non ricevere mai più fiducia da nessuno, e nel caso di non riuscire a ripagarla.
Elrohir apprezza molto anche lui la compagnia di Melwen,ed è evidente che la apprezza ogni giorno di più dato il modo in cui la osserva e cerca la sua compagnia, e quindi questo gesto da parte di lei diventa ancora più significativo per lui.

E' stato un po' angosciante vedere che, se da una parte Elladan tiene ancora a bada le sensazioni date dalla rottura del legame col gemello perché ancora preso dal dolore per la perdita di Saeliel, Elrohir addirittura si chiede se non sia meglio che lui ed Elladan rimangano per sempre separati... sono contenta che sia arrivata subito la smentita di Melwen ha scacciare questi pensieri dalla mente di Elrohir.

Ora non mi resta che aspettare il prossimo capitolo per vedere dove andrà Elladan una volta partito da Bosco Atro, e se Elrohir resterà ancora ad Annuminas.

Tantissimi complimenti, Jadis, un altro capitolo intensissimo e curatissimo, in cui l'intreccio della trama e le sensazioni e i sentimenti dei protagonisti diventano ancora più profondi e interessanti!

A prestissimo!
Tyelemmaiwe

P. S. Sono felicissima anche che, nonostante non compaia nel capitolo, abbiamo saputo qualcosa anche su Maedir! spero di rivederlo nei prossimi capitoli, e magari di vedere anche questa misteriosa ragazza. E che Melwen non si metta a fare la sorellona chiocia XD!

Recensore Veterano
01/05/15, ore 21:26
Cap. 24:

eccomi qui. sono in ritardo ma ci sono, e grazie per il bel capitolo, non importa per il ritardo o altro <3

allora, all'inizio descrivi gli elfi silvani, e mi piace come li descrivi, coerenti con la caratterizzazione che abbiamo di loro, schivi e riservati ma anche rispettosi nei confronti di Elladan. e (Lego)Las per una volta, miracolo!, mi è stato anche simpatico, per quanto sia biondo (ma sono l'unica al mondo a immaginarmi Legolas coi capelli castani? mah! XD), dal momento che, pur mantenendo il riserbo, riesce anche a intuire il dolore di Elladan e in parte, se non a lenirlo, almeno a comprenderlo appieno. e mi piace anche come descrivi Thranduil, rispettoso nei confronti di Elladan e che condivide le posizioni di Elrond sui rapporti tra gli Eldar (odio quelle ff dove gli autori mettono gli elfi della terza era in ostilità gli uni con gli altri, perché? la prima era non è stata sufficiente?XDXD)
la scena in cui Elladan si trova nelle vecchie stanze di Saeliel mi ha intenerita tanto, specie quando si rende conto di non averla conosciuta appieno, di sapere ben poco di lei, tanto che quasi si sente un estraneo al cospetto della vecchia vita di lei. e mi è piaciuto anche l'incontro/scontro col padre di Saeliel, l'ho trovato assolutamente coerente con ciò che ci avevi detto di lui nei precedenti capitoli, nonché con l'opinione che mi ero fatta di lui. anche se è tutt'altro che indifferente al destino della figlia, come invece Elladan pensava! e a proposito del padre di Saeliel, ha poco da fare lo spocchioso col sangue umano di Elladan, il sangue umano gli viene da Beren e Tuor, mica bruscoli u___ù

e poi torni ad Elrohir, e lo vediamo lentamente abituarsi alla compagnia degli uomini, nonché alle loro abitudini, e ad apprezzare il lavoro fisico e la fatica (che essendo un principino elfico immagino non abbia avuto molte occasioni per tastare XD). e mi piace anche il modo in cui descrivi il rapporto tra lui e Melwen, questa amicizia che si forma tra loro, con lui che si ritrova ad apprezzare la sua intelligenza e il suo orgoglio, la sua volontà di essere indipendente e di dimostrare che la cecità non l'ha sconfitta, anche nelle più piccole cose.e mi piace il loro rapporto, le loro confidenze, anche le loro affinità di carattere, dato il modo in cui si confidano l'un l'altra a proposito dei rispettivi fratelli .. è stato un momento molto dolce.

e mi è piaciuto anche quando finalmente, nell'ultimo paragrafo, il padre di Saeliel "cala la maschera"  e dà a Elladan un piccolo dono, ma importante, grazie al quale finalmente scopriamo che non è menefreghista come pensavamo! e trovo che il salto temporale sia perfetto, finalmente giungiamo alla conclusione della vicenda ... 
francamente, spero Elladan ed Elrohir tornino assieme presto, mi stringe il cuore al vederli separati ;__; (in realtà so che a rigor di canon torneranno assieme, ma mi preoccupo ugualmente XD)
grazie mille per il bel capitolo, dunque! un bacio,


Feanoriel
(Recensione modificata il 02/05/2015 - 04:37 pm)

Recensore Master
24/04/15, ore 18:48
Cap. 24:

Non solo son la prima a recensire il capitolo, ma, a meno che qualcuno non mi preceda, la mia recensione è la novantesima!
Ok, a parte queste quisquilie: gran bel capitolo, mia cara Jadis. Intenso, pronfondo, e particolarmente vivido nelle descrizioni (la neve di Annuminas la vedevo proprio, leggendo).
Effettivamente sì, la scena di Elladan che incocca una freccia contro Legolas sarebbe stata senza dubbio epica... Ma la tua, di scena, è certamente molto più bella e credibile.
Ti dirò, e forse te l'ho già detto: io non amo particolarmente né Legolas né Thranduil, personaggi che, a mio giudizio, vengono fin troppo idolatrati a causa delle due trilogie jacksoniane.
Mi accosto, perciò, sempre con una certa titubanza alle fanfiction che parlano di loro, poiché la resa che ne è stata fatta nella trasposizione cinematografica (e che va per la maggiore tra le autrici di fanfiction) mi irrita profondamente.
Sapendo quanto tu sia una brava autrice, però, non potevo certo rimanere delusa... Del resto, ne ero sicura!
Legolas e Thranduil qui sono figure discrete, assolutamente ben gestite, non rubano la scena a nessuno e occupano il loro ruolo in maniera perfetta, armonizzandosi con tutto il resto della storia.
Se ben ricordo, poi, tu ami parecchio Legolas, e, dalla descrizione che ne fai, direi che la cosa si coglie... Di nuovo, sei stata bravissima.
Quanto ai Silvani in generale... Ho una visione molto strana di questo popolo, e non so se e qanto la mia e la tua coincidano... Non di meno, apprezzo molto come li hai resi, e il modo in cui hai saputo rendere il contegno e il riserbo di questo popolo tanto schivo è, a mio parere, perfetto.
Ancora non so dire se portare Elladan nella stanza di Saeliel sia stato positivo, da parte di Legolas... Posso però dire con sicurezza che il sentimento opprimente, soffocante, dei ricordi che assalgono prepotentemente Elladan è palpabile. Non te lo ripeto mai abbastanza, ma davvero, tu hai una capacità d'introspezione fantastica.
E questo vale anche per Saeldir: la figura del classico padre tiranno, despota, che dalla figlia ha sempre preteso il massimo e che per lei pretende il meglio (anche in fatto di partner) qui viene completamente smontata.
Saeldir è sofferente, adirato, utilizza parole aspre e offensive, ma non può che riconoscere i propri errori e guardare con rispetto (mi piacerebbe anche con affetto) colui che sua figlia ha amato tanto. Leggendo questo capitolo mi rendo conto di sperare davvero che Elladan scelga la vita degli Eldar, così da poter riabbracciare Saeliel una volta che quest'ultima sia tornata dalle Aule di Mandos! Oddio, lo spero veramente.
Oddio... "ancora più diversi, ma ancora più uniti"... Così ha detto Melwen a Elrohir. Ora Elrohir è tra i Dunedain, Elladan è tra i Silvani. Si sta forse per compiere il loro destino? Stiamo forse per assistere, di nuovo, a ciò che accadde a Elrond ed Elros? Mi auguro sinceramente di no, anche in virtù delle parole di Celebrian.... Va bene, non mi resta che attendere paziente e scoprire, con calma, ogni cosa.
Mi piace il rapporto tra Elrohir e Melwen (aiuto, continuo a scrivere Maelwen... Mi vien spontaneo unire i nomi dei fratelli! XD) entrambi sono accomunati dal grande amore per i loro fratelli, e la figura di Melwen va delineandosi sempre più. Mi piace davvero questa donna orgogliosa e caparbia e, allo stesso tempo, gentile e materna... Davvero, la apprezzo tanto.
Sai, se non ci fosse stata di mezzo la storia con Thiliel mi chiederei se tra quei due non ci sia del tenero... E qesto mi fa pensare: non sarà per ricongiungersi alle rispettive amate che, un giorno, i gemelli si separeranno?
Ma di nuovo, precorro i tempi... Devo smetterla! XD
E così, Maedir ha una ragazza? Sapere, sapere! Mi piacerebbe proprio vederlo metter su famiglia!
A questo proposito, Melwen mi ricorda un po' me... Mio fratello ha quasi otto anni in meno di me, e non sai quante volte mi son sentita dire: "sei mia sorella, non la mia mamma!" Certo, la storia di Melwen e Maedir è completamente diversa, ma leggendo alcuni suoi commenti a proposito del fratellino non ho potuto fare a meno di sorridere.
Mi rendo conto che questa recensione sta diventando un lungo e confuso sproloquio, quindi la chiudo qui: tantissimi complimenti, Jadis, per tutto: ma soprattutto per la tua caratterizzazione dei personaggi originali che, davvero, non finiscono mai di stupirmi. Bravissima!
Nel prossimo capitolo dunque avremo un salto temporale... E immagino che vedremo i gemelli ricongiungersi! Non vedo l'ora!
Spero davvero di rileggerti presto, un abbraccio!
Melianar

Recensore Veterano
09/04/15, ore 18:23

mia cara,  che bello che tu sia tornata! mi mancava questa storia <3
non preoccuparti assolutamente per il ritardo, capisco che il tutto si sovraccarichi e renda difficili le cose, sta capitando qualcosa di simile pure a me D: (anche se il computer non ha ancora cancellato niente, spero, vecchio bastardo ! D:)

ma veniamo a noi! ho davvero apprezzato la descrizione della cavalcata dei Raminghi, con tanto di racconto di Arador. non so perché ma il Regno del Nord e Angmar mi affascina! ed è anche bello che Arador per così dire "si sciolga" rivelando che non è solo il comandante tutto d'un pezzo di un esercito.
Elrohir mi ha fatto tanta tenerezza, povero caro! gli uomini del nord tornano alle loro famiglie, sì, mentre lui si allontana sempre di più dalla sua. sono curiosa di vedere come si evolverà il tutto in futuro, anche se per ora mi limito a gustarmi il capitolo ^^
bella la descrizione di Annuminas, un tempo regno glorioso, ora nient'altro che un ammasso di rovine che però conserva l'antica grandezza ... l'hai descritta egregiamente e sono riuscita a visualizzarla molto bene. così come sono riuscita a visualizzare molto bene la gente che vive lì, dal modo in cui l'hai descritta.
ma la mia parte preferita del capitolo è quella in cui si incontra la sorella di Maedir! saprai che ho un'avversione a pelle per i personaggi originali, ma come credo di aver già detto, non si può fare a meno di affezionarsi a quelli da te creati, dal momento che sono verosimili, esattamente come persone vere, autentiche, e si inseriscono perfettamente nel contesto, andando a "riempire i buchi" e a presentare tutta la gente di cui ci viene parlato nei romanzi. e la sorella di Maedir è uno di questi: mi è piaciuto tanto il modo in cui l'hai descritta, una giovane donna segnata dalla sofferenza data dalla morte dei genitori e dalla cecità, ma sicuramente pacata e saggia, e tu l'hai tratteggiata molto bene, senza cadere nel dramma facile o in inutili pietismi, e ancora una volta, senza cadere nel clichè della giovane veggente cieca. ed è poi interessante avere un modo per esplorare la questione della preveggenza così come la intendevano i Dunedain.
mi ha intenerito tanto il modo in cui i bambini e gli uomini dei Dunedain gli chiedano di Glorfindel, e come biasimarli? pure io ho sempre adorato Glorfindel! XD comunque, direi a Elrohir di non preoccuparsi, perché anche essere un figlio di Elrond non è male! XD
e l'ultima riga su di lui mi ha messo tanta tenerezza. altro non può fare che adeguarsi a questa nuova situazione, alla lontananza del suo gemello, ed ad accettarla quasi come una cosa "quotidiana"

passando ad Elladan, mi è piaciuta molto la descrizione che dai di lui, che si sente quasi un "fuggitivo", ma da cosa non lo sa nemmeno lui, e che è quasi con sollievo che accoglie la gravità e la fatica del viaggio, perché lo possono distogliere dai pensieri che lo tormentano. e anche gli elfi silvani sono, ancora una volta, descritti perfettamente: silenziosi, schivi, e abituati a stare sul chi va là.
e ora non posso fare a meno di chiedermi chi incontreremo nel reame boscoso ... sarà mica Legolas? spero di no, non lo sopporto! :P ma pazienza, farò volentieri un'eccezione per te e sopporterò Las, allora! XD
ciao, ci sentiamo presto allora!
un bacio,

Feanoriel 

Recensore Master
07/04/15, ore 18:30

Fa strano vedere i 2 fratelli separati, ma forse è necessario all'evolversi del loro rapporto e della loro vita .
M'incuriosisce il dono di Melwen (che possa in futuro prendere il posto di Saeliel nel cuore di Elladan) e spero che non accada nulla di spiacevole a Maedir.
Arador vorrà chiedere alla veggente qualche notizia sulla prossima battaglia ed è per questo che lei è contrariata o c'è dell'altro?
Aspetto il prossimo aggiornamento
a presto
Krys

Recensore Veterano
04/04/15, ore 22:12

Ciao Jadis!
Sono così felice di rileggerti, mi mancava davvero tanto la tua storia!

Sei tornata con un altro capitolo stupendo, davvero molto particolare.
E’ il da me tanto temuto primo capitolo che racconta dei gemelli separati, ed ero allo stesso tempo preoccupata e curiosa… e come sempre tu sei riuscita a gestire il tutto in maniera perfetta!

Non mi aspettavo che Elrohir rimanesse con i Dunedain… dopo tutto ciò che è successo e dopo la fuga di Elladan, mi ero fatta l’idea che se ne sarebbe andato anche lui per conto suo, forse addirittura che sarebbe comunque tornato a casa.. e invece no, ha scelto di rimanere con i Dunedain, continuando a ricoprire l’incarico che si erano scelti lui ed Elladan quando si erano messi al servizio di Arador.

Penso che Elrohir non possa sopportare di fare solo un viaggio di ritorno che aveva progettato tante volte assieme al fratello, e, forse, non se la sente nemmeno di affrontare tutte le domande che gli farà Elrond vedendolo tornare solo… per quanto discreto sia Elrond, in quanto padre vorrebbe sicuramente sapere il motivo di quella separazione.

Tra i due, Elrohir mi è sembrato quello che ha preferito provare a non guardarsi indietro, a dimenticare per un po’ ciò che è successo, aiutandosi anche con la vita tranquilla tra i Dunedain.
Ha deciso di non cercare di colmare la solitudine che già inizia a sentire, ma di provare ad accettarla, in attesa del momento giusto per tornare a casa, e cercando di non pensare a quanto tempo dovrà passare prima che quel momento arrivi.

Mi ha fatto tantissimo piacere poi ritrovare il personaggio di Maedir!
Speravo proprio di ritrovarlo, soprattutto quando ho scoperto che Elrohir sarebbe rimasto con i Dunedain, e speravo anche che finalmente avremmo conosciuto la sorella di Maedir.
La figura di Melwen mi piace davvero tantissimo: sei riuscita ad evitare completamente il cliche della fanciulla cieca ma con il grande dono della preveggenza, che vive in casa con la fila dei concittadini in cerca di risposte come solo contatto umano, e hai creato una figura davvero interessante. Complimenti!
Ho amato subito la forza di carattere di Melwen: lei ha preso in mano la sua vita, e ha deciso cosa farne senza che niente e nessuno si mettesse in mezzo.
Non ha permesso alla cecità di toglierle nessuna possibilità, ha voluto crescere da sola Maedir dopo la morte dei genitori e ci è riuscita, ma soprattutto non ha lasciato che il suo dono fosse il centro della sua vita, ne tanto meno che la mettesse a disposizione di chiunque (mi ha colpita il modo in cui ha rifiutato la pretesa di Arador, per esempio).
In più mi sembra una persona estremamente sensibile e intelligente, due caratteristiche che l’hanno di sicuro aiutata a gestire una capacità non semplice come quella di prevedere il futuro, e anche a farne buon uso, soprattutto quando questo futuro riguarda altri.
Mi piace, mi piace davvero, e spero di rincontrarla anche nei prossimi capitoli!

Tornando poi a Maedir, il dialogo tra lui ed Elrohir è davvero interessante: mi è piaciuto il confronto tra le prospettive diverse dei due a proposito dell’episodio di Dareon.
Maedir conosce la preveggenza per l’esperienza che ha accumulato vivendo con Melwen, ed Elrohir la conosce grazi al padre e alla sua esperienza personale col sogno, e vederli confrontarsi con queste premesse è stato bellissimo.

E mi ha colpita anche la visione di Maedir: lui ha già un suo pensiero preciso riguardo il concetto di perdita e riguardo il destino e tutto ciò che può onon può influenzarlo, e questa sua visione decisa penso dipenda anche dall’aver assistito alla morte del suo migliore amico.
Maedir sa cosa vuol dire perdere qualcosa e sa come equanto influenza il futuro anche il più piccolo cambiamento, e da questo si è fatto una sua idea, idea che non viene scalfita da nessuna falsa speranza o illusione.

Molto bella infine anche la scena in cui ritroviamo anche Elladan, in un’atmosfera che non potrebbe essere più diversa da quella in cui si trova il suo gemello.
Elladan si trova anche lui in mezzo a persone che stanno facendo ritorno a casa, ma se i Dunedain erano allegri, i silvani mantengono invece il loro carattere più discreto e circospetto,anche quando sono ormai vicinissimi alla loro foresta.
Si vede che la battaglia appena vissuta con le relative perdite ha lasciato il suo segno, e lo si vede non solo dal silenzio ma anche da quella fretta di ritornare a casa.

In questa scena poi ho ritrovato la differenza di comportamento dei gemelli che avevo imparato a conoscere durante i capitoli precedenti: se Elrohir è stato più netto nell’andare avanti, Elladan, che pure con la sua fuga ha spezzato il legame, ancora lo cerca, contento di vedere che comunque un minimo contatto è rimasto, quel poco che gli consente di sapere che il fratello al sicuro.
Questo Elrohir non lo fa, almeno non ancora, e la cosa misembra significativa.
In più, Elladan ancora si sente confuso al punto di avere la sensazione di scappare da qualcosa, sensazione che però sparisce appena arriva a Bosco Atro, forse soffocata dal fatto che si trova all’improvviso in un reame che non conosce, tra usi, costumi e abilità che non conosce (la scena dell’arco ne è un esempio).

Tantissimi complimenti, Jadis: anche questa volta hai dimostrato un’attenzione e una sensibilità eccezionali, sia nel gestire la lontananza dei gemelli e il loro diverso modo di affrontarla, sia nel presentare gli ambienti e le persone che li circondano, caratterizzandoli senza lasciare nulla al caso.
Davvero complimenti!

Aspetto con curiosità il prossimo capitolo, e intanto ti faccio tantissimi auguri di buona Pasqua!
A presto!
Tyelemmaiwe

P. S. A proposito di cura dei personaggi e delle ambientazioni, mi è piaciuta molto la tua resa di Annuminas vista dagli occhi di Elrohir, e il modo in cui hai descritto gli abitanti!
Molto bello poi anche il modo in cui hai reso l’approccio degli uomini con i racconti del passato: dai bambini che non si stancano mai di ascoltare le storie sui loro eroi ( tra cui non può che spiccare Glorfindel), agli adulti che ne parlano con orgoglio, pur essendo nati secoli dopo quei fatti. Una descrizione davvero realistica della vita e dei pensieri dei Dunedain di quell’epoca, secondo me! Complimenti ancora!

Recensore Master
03/04/15, ore 12:38

No, Jadis, non devi assolutamente scusarti!
Comprendo perfettamente i problemi universitari, i pc capricciosi e il blocco da pagina bianca. Prenditi tutto il tempo che ti serve, io ti aspetto fiduciosa!
Anche perché l'attesa viene ampiamente ripagata... Che bel capitolo è questo!
Leggere dei gemelli separati non è stato affatto facile, come, del resto, credo non sia stato facile scriverne.
Ma hai gestito il tutto splendidamente, sempre con la tua solita cura e attenzione per ogni dettaglio.
Bellissima la descrizione della citta di Annuminas, ormai in rovina... Ed ecco la prima comparsata di Arathorn! E già io guardo avanti... Non vedo l'ora di vedere i gemelli, riuniti e pacificati, alle prese con il piccolo Estel... Ma torniamo al presente.
Di nuovo, sei bravissima a gestire personaggi originali interessanti, sfaccettati e, soprattutto, credibili.
Il cieco profeta è talmente abusato da diventare un cliché, ma Melwen è quanto di più lontana da un cliché possa esistere.
Non è una profetessa invasata (stile pizia delfica), non è la donna senza età dagli occhi lattiginosi che compare in svariati romanzi.
Melwen è, prima di tutto, una donna. Una donna cieca, sì, tratteggiata senza pietismi, ipocrisie o melensaggini di sorta. E' una donna a cui il suo "dono" pesa, e che per questo tenta di tenerlo il più possibile sotto controllo, vivendo una vita il più possibile ordinaria, senza cercare l'aiuto o l'elemosina di nessuno.
Mi piace, a questo proposito, questo tuo soffermarti su personaggi non "perfetti", se così si può dire. Tu riesci a dar spazio a un'umanità dalle mille sfaccettature e a renderla vera, viva, reale.
Tornando a Melwen, poi, ho paura che Arador tenda a sfruttare le sue doti di profettessa e che la cosa la indisponga. A ogni modo, sembra sappia farsi valere.
Il sentimento d'orgoglio che Maedir prova nei suoi confronti, poi, è bellissimo: mi piace come egli abbia appreso tanto da lei, e non la consideri un peso a causa della sua cecità. Certo, la cosa lo rattrista... E come non potrebbe? Ma non la compiange, perché sa che la vita di Melwen è piena e ricca, nonostante tutto.
Tra l'altro penso che, a volte, "vedere oltre" sia una condanna superiore al non vedere.

Vedere Elrohir sereno un po' mi rincuora: verrà il tempo per pensare di nuovo al fratello e per sondare maggiormente la situazione in cui i due ora si trovano.
Nel frattempo, raccontare le storie ai bambini è un ottimo passatempo... Eh già, Glorfindel è un vero eroe... Anche io da piccola ho avuto una cotta per lui! XD

E veniamo a Elladan: mi ero un po' rasserenata nel vedere Elrohir tra i Dunedain, ma il senso di vuoto costante provato da Elladan mi ha fatta sprofondare di nuovo nella disperazione: sono separati, non ce ne si può dimenticare.
Il legame tra i due è ancora percepibile, e questo è confortante.
I Silvani all'interno della propria dimora mi affascinano sempre: hai saputo descrivere perfettamente il profondo rispetto che mostrano nei confronti degli alberi e delle creature dei boschi.
E... Elladan, non stavi per attaccare Legolas, vero? Poi chi lo sente Thranduil? XD
Attendo con trepidazione il seguito, sono veramente curiosa di vedere lo sviluppo degli eventi!
Un abbraccio cara, e tantissimi auguri di buona Pasqua anche a te! Son proprio contenta che tu sia tornata!

Melianar

Recensore Veterano
19/01/15, ore 23:13
Cap. 22:

Ciao Jadis!
Anche se col mio solito ritardo, voglio onorare questo tuo traguardo: l'anniversario della pubblicazione del primo capitolo di questa tua meravigliosa storia!

Prima di leggere e recensire questo capitolo, sono andata a rileggere il primo, e il pensiero di tutto ciò che è successo da quel primo capitolo a questo mi ha fatto venire le lacrime agli occhi, un po' per la comozione, un po' per la tristezza data dagli eventi tragici che sono avvenuti ai gemelli nel corso dei vari capitoli che si sono susseguiti (E a proposito, 22 capitoli non sono poi così pochi, in un anno, visti tutti gli impegni importanti a cui hai dovuto far fronte!)

Parlando di questo capitolo: mi sono piaciute davvero tantissimo le scene dedicate a Elrond!
Sono scene tra loro diverse, anche se collegate, e in ognuna riesci come sempre a raccontare alla perfezione tutti i lati del carattere di questo personaggio.

E' quasi come se Elrond si aspettasse il contenuto della lettera ricevuta da Elrohir, e che quindi a soffocarlo non sia tanto il suo contenuto, quanto la sofferenza e la paura del figlio che scorge dietro le sbavature dell'inchiostro.
Il fatto di conoscere tutto di suo figlio, e il fatto di essere anche lui un gemello, non può che rendere ciò che sente Elrond ancora più terribile.
Eppure continua a sapere che non può fare nulla se non aspettare, col pensiero sempre rivolto ai suoi due figli.

Molto bella anche la descrizione dei suoi sentimenti durante la battaglia: la sua determinazione nel volersi rendere utile a qualcuno, e la soddisfazione di scoprirsi ancora abile a combattere nonostante i tantissimi anni trascorsi dalla sua ultima battaglia.
Il modo in cui hai descritto queste due sensazioni dominanti provate da Elrond è vividissimo e davvero interessante!
Un misto molto particolare di determinazione e soddisfazione, con cui il signore di Imladris cerca di tenere lontana la preoccupazione, che però si continua a sentire, in un lontano sottofondo (almeno questa è la mia impressione).

Passando hai gemelli: il titolo del capitolo rende perfettamente l'idea della loro situazione (e della mia dopo aver finito di leggere il capitolo...).
Elladan ed Elrohir non si sentono più, non si cercano più, non riescono più ne ha sostenersi ne ha comprendersi.
Resta una traccia del loro legame, tenuta insieme da un affetto che comunque rimane, ma non è più sufficiente.

E' appena sufficiente ad avvertire Elrohir della partenza di Elladan, e a permettergli di raggiungerlo appena in tempo....
Anche se visto ciò che è successo mi sono ritrovata a pensare che mi sarebbe piaciuto che Elrohir non arrivasse in tempo.
E' stato straziante vedere i gemelli ferirsi a vicenda, sfruttando la conoscenza che hanno delle paure e i rimorsi dell'altro...
Elrohir che si ritrova a rivolgere la sua rabbia contro il gemello, ed Elladan che sceglie la peggiore tra le accuse che potrebbe rivolgere al fratello e gliela scaglia contro, consapevole di quanto profonda sarà la ferita che provocherà.

Ma altrettanto angosciante è il subitaneo pentimento dei due fratelli, che però si presenta solo quando si ritrovano soli, completamente soli con il rimorso per ciò che si sono fatti e con la paura del futuro chedovranno affrontare separati.

Non posso che aggrapparmi all'immagine dei gemelli nel Signore degli Anelli, in cui sono di nuovo uniti in quel modo particolare che conosciamo, e aspetto di sapere cosa succederà nei prossimi capitoli....

Stupendo infine il momento in cui i Dunedain e i Silvani si dicono addio: le immagini di questi guerrieri che si salutano, quasi con timidezza, e si promettono di rivedersi e si scambiano piccoli doni mi ha davvero commossa: una casuale alleanza per una battaglia ha permesso l'origine di quei legami, ed è meravigliosa la tua descrizione di come sia gli uomini che gli elfi desiderano portare avanti questi legami, ed è bellissimo come tentano di dimostrarselo ancora di più con quei piccoli doni.
E' davvero un'immagine stupenda, che mi è rimasta impressa per l'intensità e l'atmosfera di sincerità che sei riuscita a creare!

Tantissimi complimenti, Jadis, non solo per quest'ultimo capitolo, ma per tutta questa storia, per la tua abilità nel rendere ogni capitolo intensissimo, interessante e pieno di dettagli significativi, per la cura che metti in ogni dettaglio, nei personaggi, nelle descrizioni, in tutto.
Sei diventata ogni capitolo più brava, sempre più attenta ai più piccoli particolari e sempre abile a inserire riflessioni davvero meravigliose.

Ti faccio tantissimi auguri sia per la "vita reale", sia per i prossimi capitoli di questa splendida fanfiction!

Al prossimo capitolo,
un fortissimo abbraccio!
Tyelemmaiwe