E di cosa? Il capitolo è fantastico!*^*
Sono giorni che tengo d'occhio la tua pagina da quando hai avvertito sul tuo profilo fb che avresti presto aggiornato e mi compiaccio finalmente di essere di nuovo tra le prime file, a recensire questa perla di passato e eterno. Sì, perché se l'argomento che tratti è la vita di Takeko e Chiakako, è anche vero che una parte fondamentale ce l'hanno i sentimenti e i pensieri, e quelli fanno parte dell'infinito mondo della tua immaginazione e appuramento storico, nonché sensibilità che tu infondi in questo magnifico racconto.
La storia è scritta in maniera impeccabile, come tuo solito, e ci regala delle scene dinamiche per un ritorno con il botto.
Ciò che mi è piaciuto di più, però, è il modo realistico con cui descrivi anche le scene più... disgustose, se mi permetti. Per esempio l'odore di vomito e chiuso che aleggia all'interno della portantina quando Takeko vi ci si infila.
Ma non è l'unica scena che mi è piaciuta, anzi. Devo girarti i complimenti che tu hai fatto a me, perché la scena dello scontro è stata resa perfettamente, fluida e pulita tanto che ho potuto immaginarla alla perfezione. Molto bella anche la parte in cui Okita si preoccupa per la nostra naginata^.^ Quest'uomo, all'apparenza sbruffone e un po' spensierato, ha mostrato un cuore sensibile e affettuoso oltre che un'amicizia non da poco. Anche se comincio a sospettare che ci siano altri sentimenti che covano sul fondo e di cui vediamo i primi sintomi. Peccato che Takeko continui a pensare al suo capitano, il quale mi è dispiaciuto non ritrovare qui. Spero che il loro saluto, questa separazione, non sia definitivo.
Una scena è stata molto toccante: quando la principessa si abbassa a chiudere gli occhi di una sua guardia, con quel tono stanco e pieno di dolore e compassione. Questa figura, all'apparenza annoiata e rinchiusa in una vita di etichetta e obblighi reali, si presenta sempre più come un angelo in terra, a cui devono ancora spuntare le ali. Chissà se quando arriverà a Edo finalmente potrà volare al fianco del suo sposo. A tal proposito, i regali dello shogun sono molto mirati e sempre di una certa sensibilità, però mi chiedo quanto possano essere attualmente sinceri. Vedremo come si evolverà il loro rapporto quando saranno finalmente insieme.
Un'altra battuta che mi è piaciuta è stata quella del pensiero di Takeko nei confronti del bambino: ha ragione, quei piccoli monelli sanno sempre come darti speranza e una bellezza a cui aggrapparsi nei momenti di sconforto e orrore.
E passiamo finalmente a Takeko: lei è stata coraggiosa, sempre più forte e determinata, e sopratutto sempre più donna e samurai. La vediamo sempre alle prese con il suo intuito e le sue incertezze, ma anche e sopratutto con le sue debolezze. E qui mi riferisco alla sua shamisen: posso dire che ha i paraocchi? Il suo bisogno di avere accanto qualcuno di gentile e premuroso con lei non le fa vedere quello che ha sotto gli occhi - almeno che io non stia prendendo un abbaglio.
Per ultimo ma non ultimo devo soffermarmi anche sulla sua reazione a tale duello. Takeko ha il suo primo scontro vero, e non ha niente a che vedere con l'onore e il rispetto. E' una carneficina senza quartiere né regole, e il corpo reagisce con quella sua natura insita di predatore e cacciatore qual'è,
come un animale se possiamo dire, un animale elegante e addestrato.
L'atto finale è stato sorprendente e non vedo l'ora di scoprire cosa accadrà in seguito. L'idea di questo piano schematizzato dietro le quinte mi piace molto, è strategia e tu l'hai resa benissimo.
Ti faccio ancora una volta i miei complimenti.
A presto! (Recensione modificata il 21/10/2017 - 10:19 am) |