Ledah! Che piacere rivederlo...anche se in un contesto tutt'altro che piacevole, eh? Poveraccio, non se la passa affatto bene tra tutte quelle catene e quegli incontri sgradevoli D: Senza contare che adesso è pure convinto che Airis sia morta! Ma chissà, magari questa idea lo spingerà a ribellarsi ancora di più...spesso la disperazione porta all'inimmaginabile.
Arghail non mi dispace per ora. Sembra ci si possa fidare di lui! Hallende invece già la adoro, poi io me la immagino bellissima dalla descrizione! Scommetto che è una tipa tosta.
Ma adesso Airis deve sbrigarsi, il tempo stringe! Ansia in spalle e via! :D
Mi chiedo se il prossimo capitolo sarà drammatico come questo o più "sereno", come quello precedente. Sei imprevedibile!
Nel frattempo, ti mando un abbraccio!

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Ledah, resisti! Airis non è morta! (più o meno)
Vorrei sperare che Aesir non riesca a impadronirsi del corpo di Ledah ma temo che le mie speranze siano vane :(. Se hanno dato un anno di tempo ad Airis per sistemare tutto, non è possibile che riesca a farlo in sole sei settimane.
Sono con te Airis, ammazzali tutti!

Ok, adesso momento serietà. Bel capitolo. Ci vediamo al prossimo.
Baci,
Easter_huit

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Povero Ledah. Non solo è finito in una cella buia e puzzolente, ma deve anche avere a che fare con quel bel tipo di Aesir. Che dire...sembra davvero una personcina simpatica. Lui e Lysandra fanno proprio una bella coppia. Certo, sono malvagi fino al midollo, ma stanno proprio bene assieme, anche se solo come soci. Spero che la cara Airis faccia in tempo a salvare l'elfo, perchè altrimenti la vedo nera.

Ah, un'ultima cosa: è solo una mia impressione, o alcuni dei nomi che stai usando in questa serie provengono dalla mitologia vichinga?

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Ciao…
Iniziare questo capitolo è stato doloroso. Continuarlo è stato doloroso. Finirlo è stato doloroso. E’ stato un continuo strazio dei miei poveri feels, che sono stati duramente torturati e decimati.
E Ledah non è nemmeno il mio preferito. A parte le vocine, quella parte l’ho sempre adorata (of course).

Voglio dire, oltre alla mega-mega-mega rivelazione sull’identità di papino (che vabbè, conoscendo mammina, non poteva certo essere un normale umano/elfo innocuo e dolcioso), l’unica cosa che ti viene da pensare per tutta la sua parte è “non è giusto!” carattere duecento grassetto, sottolineato, in colore fosforescente. E’ una grandissima ingiustizia, come tutto il resto della sua vita, d’altra parte. Speranza? No, grazie, sono figlio di una Lich e del dio delle tenebre.
Davvero non ho la minima idea di come farà a uscire da una situazione del genere, di come Airis potrà liberarlo dalle catene e salvarlo. Ma, al tempo stesso, non posso fare altro che ammirarlo, perché, anche dopo che gli viene rivelata la “morte” di Airis e si rende quindi conto di essere rimasto da solo, non si perde comunque d’animo e si fa forza, cerca di trattenere a tutti i costi le lacrime e di resistere al dolore della prigionia.

Poi, finalmente si torna ad Airis, che non sembra stare particolarmente bene, finzione a parte. Deve essere dura per lei (e lo sarà sempre di più, in quest’anno che ha davanti), costretta a nascondere sempre chi è veramente e, per questo, a doversi fidare delle persone senza conoscerle, come nel caso di Arghail. Alla fine, l’unico indizio che ha su di lui è l’incredibilmente somiglianza con lo spirito nella Casa della Cenere (nome stupendo, fra l’altro, e molto evocativo). Per ora, comunque, lui sembra un soldato onesto e leale come è sempre stata lei prima di diventare una Risvegliata (anche dopo, ma c’era sempre il problema etico).
Fra l’altro, ho notato che sia Airis che Ledah pensano spesso l’uno all’altra, in questa parte di Fuoco, molto più di quanto abbiano mai fatto prima, come se l’ultima battaglia li avesse cambiati, avvicinandoli e facendo emergere sentimenti sopiti.
Aspetto con curiosità di conoscere Hallende, la fidata alleata di Arghail.

Infine, una piccola riflessione sul tempo: Airis ha solo un anno a disposizione, ma, alla fine, si gioca tutto nel corso di tre settimane, prima che si compia il rito di Aesir. Nessuna pressione, giusto?

Mi rendo conto che questa recensione mi è venuta incredibilmente sarcastica. Credo sia il mio modo di far fronte al dolore e di ribellarmi alla tua infinita crudeltà.

Viviana

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Eccomi eccomi! Ormai sei talmente regolare con gli aggiornamenti che quasi non riesco a starti dietro!
Alabastria...che meraviglia! Adesso voglio trasferirmi anche io in una roccaforte nanica, l'atmosfera che si respira nella prima parte di questo capitolo è veramente...rilassante. Ogni tanto ci vuole un momento di pace, tra un colpo di scena e l'altro, e direi che rivedere un po' di quei personaggi che in Fuoco nelle Tenebre erano "secondari" fa molto, molto piacere. Certo, di conseguenza ho ripensato anche a tutti quelli che purtroppo non ci sono più, e mi sono ritrovata anche io a guardare fuori dalla finestra con aria malinconica (quanto mi manca Copernico) ç_ç
Sono anche curiosa di scoprire di più riguardo al "mago". Un nuovo personaggio che sicuramente potrà dare risvolti interessanti alla trama.
Per ora è tutto, ho scorto solo un errore di battitura, una sciocchezza. Il resto è scritto, come sempre, benissimo.
Alla prossima!! :)

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Ciao Hime (sì, avevo letto il tuo messaggio ma sono stata troppo pigra per risponderti :)
Non mi ricordo niente. Accidenti.
Credo che dovrò andare a rileggermi gli ultimi capitoli di Fuoco.
In ogni caso questo primo capitolo è molto accattivante. Il prologo non mi ha entusiasmata, forse è un po' stereotipato, o forse semplicemente l'immagine di copertina, così pop e poco fantasy, mi ha un po' infastidita. Comunque ti sei ripresa alla grande con questo capitolo dedicato ad Airis, personaggio che ho gia avuto modo di apprezzare e che promette bene anche per questa storia. Un piccolo consiglio: non ricordo esattamente quale sia la sua età, ma a tratti sembra che Airis sia una ragazzina, e non la donna formata che è in realtà. Te lo dico perché è da anni che aspetto un personaggio femminile forte che non sia anche troppo giovane e ti consiglio di investire molto su questo aspetto! È molto interessante.
Arghail mi incuriosisce, anche se non mi ispira molta simpatia al momento. Forse nella sua descrizione avrei aggiunto qualche dettaglio in più, un qualche tratto distintivo che lo distinguesse meglio dalla schiera di giovani bruni dalle spalle larghe. Scusami, ti sto dicendo quello che avrei fatto io piuttosto che veri e propri consigli...
In ogni caso complimenti, non vedo l'ora di leggere altri capitoli e di vedere come va avanti la storia. E magari rivedere Ledah :3
TaliaBaratheon.

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Ciao! In questo capitolo abbiamo visto che Mirya e i bambini sono salvi e che stanno vivendo una vita relativamente tranquilla anche se ho la sensazione che non durerà a lungo... nei due precedenti capitoli invece hai raccontato la storia attraverso Lysandra e Airis, non è che nel prossimo capitolo vedremo finalmente che fino ha fatto Ledah? Mi chiedevo se inoltre ci saranno sempre questi più punti di vista nella storia o rimarranno in gran parte solo quelli di Airis e Ledah? A presto!

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Ciao!
Fatico ancora a credere che siamo tornati agli aggiornamenti periodici e (più o meno) regolari. Spero di non aver perso la mano a scrivere recensioni, dato che non mi capita più spesso di farlo. Di sicuro, la pausa a te non ha fatto perdere lo stile; anzi, anche se so che non mi credi perché mi ritieni di parte, è evidente che è cambiato, maturato in questi ultimi mesi/anno. Forse sei cresciuta tu, forse prendi la scrittura molto più seriamente di quanto non facessi prima, o forse un po’ tutte queste cose e altre, ma migliori sempre di più, riesci a scavare sempre più in profondità e a raggiungere vette che prima parevano impossibili sia nelle descrizioni che nella caratterizzazione.

Passiamo al capitolo prima di diventare troppo dolce e far smussare la mia piccola, deliziosa falce?
E’ con piacere e sollievo che accolgo il ritorno dei bambini. Myria & c. non mi hanno mai entusiasmato troppo, personaggi secondari un po’ sullo sfondo necessari solo per la trama, così come il sacrificio di Alan di cui non sento la mancanza, malgrado le mille riflessioni scaturite dal suo gesto. Tuttavia, fanno comunque parte del microcosmo di Fuoco e sono pur sempre un ritorno “a casa” dolceamaro. Inoltre, erano una delle incognite del famoso trentesimo capitolo mancante, una scelta che, come ben sai, continuo e continuerò sempre ad approvare.
Con un sorriso sulle labbra, invece, ho accolto il ritorno del rude (ma dolce) Baldur (delle storielle divertenti su di lui e i suoi soprannomi xD) e sono molto contenta che attualmente questo filone della storia si svolga ad Alabastria, una roccaforte nanica, perché questo (immagino) sarà un ottimo pretesto per parlare di questo popolo che finora è rimasto ai margini. Dopotutto, perfino Tolkien lo sottovalutò un po’, limitandosi a quegli accenni, spesso indiretti e attraverso i dialoghi, necessari alla storia e alla guerra dell’Anello. E sempre citando il Maestro mi ricollego al topos della città inespugnabile che poi tanto protetta non è (vedi Fosso di Helm e relativa battaglia). Anche se è curioso che una città dei nani sia all’aperto e non sotto le montagne dove l’ho sempre immaginata e dove la tradizione l’ha spesso collocata. Ma, d’altra parte, fin dal primissimo capitolo della prima parte ci hai fatto capire che non ti piace seguire i passi di chi ti ha preceduta e che sei la regina dell’arte del reinventare materiale trito e ritrito (mi verrebbe da citare Saba, qui).

La seconda parte, invece, si concentra esclusivamente sui bambini (mi sembra giusto, dato che la prima se la sono presa gli adulti) e qualcosa mi dice che il loro viaggio nel sottosuolo con relativo furto si rivelerà importante, prima o poi, e non solo per i poteri straordinari (ma anche straordinariamente pericolosi) che sta rivelando sempre di più Melwen, degna figlia di quel grand’uomo di Copernico (e proprio per questo, ovviamente, trapassato malamente in un ultimo, disperato gesto eroico). Forse proprio questa bambina si rivelerà essenziale per Airis quando dovrà cercare il modo di neutralizzare Lyssandra, ripercorrendo la storia della sua trasformazione?
Il cliffhanger finale è probabilmente solo il primo di una lunga serie a cui, comunque, so che non mi abituerò mai.

Mi rendo conto che questa volta la mia recensione è tutto fuorché divertente, anzi, è più un’accozzaglia di citazioni e deliri con cui solo io potrei tediarti. Ma, d’altra parte, non sono il tipo che si ripete in lodi sperticate o vaneggi sul tuo talento. Questi mi basta ripeterteli ogni giorno per altre vie.
Un carissimo saluto,
Viviana

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NON PUOI CONCLUDERE I CAPITOLI IN QUESTO MODO!!!! ç.ç

Non mi mancavano i tuoi capitoli lasciati in sospeso, proprio sul più bello, quando l'ansia è ormai alle stelle, e tu temi per quei poveri bambini (che poi si sono ficcati loro nei guai a causa della loro curiosità e avventatezza...). Sei riuscita a catturarmi e poi a scinvolgermi, tenendo sempre un clima costante di fremente attesa e preoccupazione, pian piano hai svelato la città sotteranea, ne hai mostrato tanto la gloria perduta, quando la devastazione presente, ammaliando il mio spirito romantico che va matto per le rovine abbandonate...
Come sempre, il tuo stile di scrittura è meraviglioso: il modo in cui hai descritto la città, lasciando trapelare tanto la magnificenza e la grandiosità del passato quanto la desolazione e la distruzione del presente. Il luogo mi ha ricordato tantissimo Erebor (forse perché ho appena finito di vedere "Lo Hobbit"...) *.*
E poi la biblioteca piena di documenti e libri antichi, abbandonati...se avessi potuto gli avrei portati via tutti. Possibile che nessuno si sia arrischiato per andare a recuperarli? Si tratta pur sempre di un tesoro inestimabile di sapienza e cultura...quando vorrei poterli avere sotto mano e poter sfiorare le loro pagine *.*

Spero vivamente che quei poveri bambini stiano bene e riescano ad uscirne vivi, mi hai veramente strappato il respiro con l'ultima parte e adesso non so se sono più curiosa di vedere come se la caveranno o di scoprire qualcosa di più su Ainis e il soldato...quindi vedi di aggiornare in fretta o assaggierai la mia ira

 

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Questo capitolo mi ha mandato in sollucchero piu' degli altri due. Innanzitutto perche' abbiamo visto qualche altra parte di questo allegro mondo, ma soprattutto perche' e' ricomparso il mitico Baldur, il mio nano preferito. Quando ho letto che il suo soprannome e' Pugno d'Acciaio mi sono quasi messo a ridere, poi ho riflettuto e ho capito che era appropriato. Il finale e' stato una sorpresa. Mi sarei aspettato qualcosa di allegro, e invece devo dire che mi hai sorpreso. Spero solo che non gli capiti nulla di brutto, mi ci sto affezIonando.

E per oggi e' tutto. A presto!

Uh..capitolo da brividi e colpo fi scena finale..Arghail è un principe? Capitolo interessante con tutte quelle profezie che ovviamente non prospettano nulla di buono.
Dove sei Ledah???? <3<3<3
Non vedo l'ora di leggere il seguito (W Airis)

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(Piccola parentesi: da quando c'è l'html anche per le recensioni?? O.O)

Come, al solito, mi sorprendi senza mai deludermi.
Sia il prologo che l'inizio del primo capitolo sono stati inquietanti e misteriosi, animati da profezie (tra l'altro complimenti: non è da tutti creare una profezia misteriosa ed evocativa al punto giusto, capace di creare aspettativa e frenesia per scoprirne il compimento; di solito o sono troppo banali o talmente astruse che uno rinuncia a capirle) e strani luoghi maledettamente affascinanti dove riposano morti che non sono morti e tutto è avvolto da nebbie e incognite...ed ecco che facciamo appena in tempo ad immergerci in queste atmosfere sospese che veniamo improvvisamente catapultati nella realtà, dove ci sono altri misteri e altri eventi scioccanti e interessanti accidenti a te, uno fa in tempo ad abituarsi ad una situazione che tu lo getti a capofitto in un'altra ugualmente bella!: Lyssandra è diventata regina e il suo piano sembra procedere senza intoppi (mi domando che cosa abbia in mente per il futuro) mentre Airis fa conoscenza con nuovi personaggi (yay!). Come sempre il tuo stile è catturante (esiste come parola?) e coinvolgente sebbene abbia notato, da un paio di mesi, una leggera modifica dello stesso. 
Correggimi se sbaglio, ma con le ultime storie pubblicate, hai acquisito una vena più poetica, eterea e vocativa che io A-D-O-R-O!
Ho come l'impressione che il tuo stile si sia affinato ancora di più, migliorando e maturando (nei limiti del possibile) e arricchendosi di più sfaccettature che lo rendono ancora più interessante e piacevole.
Non sai quanto tu mi abbia fatto contenta rendendomi nuovamente partecipe di questo magnifico universo, e se il resto del racconto si rivelerà bello anche solo la metà di queste prime parti, puoi star certa che invaderò la storia di recensioni grondanti bava, arcobaleni e stelline, oltre che di bile ed invidia per il tuo stile così bello e le tue trame così avvincenti e i tuoi personaggi maschili così maledettamente fighi...perché io non riesco a scrivere così bene!! ç.ç
Credo di aver concluso il mio sproloquio e spero di essere riuscita a trasmetterti almeno una parte di tutta la passione, l'incanto e la meraviglia che le tue parole riescono a trasmettermi ogni volta.
Attendo con ansia i prossimi capitoli e soprattutto la comparsa di quel gran pezzo di bonazzo da paura di Ledah.
Ayr
(Recensione modificata il 14/04/2017 - 07:24 pm)

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Eccomi! In ritardo di soli due giorni!
Allora...ho adorato tutta la sequenza in corsivo, tanto per cominciare. Quell'atmosfera tetra ha davvero qualcosa di affascinante, riesco ad immaginarmi perfettamente la navata, le statue dall'aria severa, le torce. Decisamente un luogo delizioso dove fare una bella riunione di famiglia con i propri antenati, no?!
Povera Airis, non so se sarei riuscita ad arrivare alla fine di tutte quelle visioni orribili senza impazzire.
La "premonizione" accenna a diversi personaggi che non abbiamo mai incontrato, ma alcuni di essi mi sembrano davvero interessanti, non vedo l'ora di saperne di più!
Ah, e ammetto che quando Airis si è svegliata accanto al suo cadavere ho temuto, per un attimo, che il suo corpo fosse mutato per davvero! Sarebbe stato traumatico, sono contenta che, nel complesso, sia sempre "lei".
Che dire? Pronti ad iniziare una lunga avventura!!
Non faccio accenni alla forma perchè come sempre sei molto brava a curare l'uso delle parole, non fai ripetizioni, non vedo errori di battitura.
Buona continuazione e alla prossima, quindi!

BlueSapphire

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Uh, le cose vanno di bene in meglio. La cara Airis che si risveglia da un bel sogno/allucinazione (mi chiedo se abbia fumato qualcosa di strano...), perdipiu' con un corpo nuovo (potenza della magia. Vorrei averlo io un potere cosi') e circondata da cadaveri. Davvero, questa storia non poteva iniziare meglio. Mi viene l'acquolina al pensiero dei prossimi capitoli.

A presto!

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Ciao!
Aspettavo con molta ansia e curiosità il primo capitolo, perchè, alla fine, è quello in cui inizia davvero la storia e, viste le premesse, c'era abbastanza materiale per qualcosa di epico, di quelli da ricordare per tutta la vita.
Fra l'altro, inizi con una specie di flashback/allucinazione/qualcosa-in-un-limbo-fra-la-vita-e-la-morte che mi ha ricordato tantissimo i Frammenti di Memoria della prima parte che ho amato e che spero torneranno.
Passando alla trama... continua, in fondo, dove ci aveva lasciati, con Airis che ha scelto di diventare un Guardiano e che, prima di quanto pensasse poiché il tempo incombe, ne deve subire tutte le conseguenze. Con l'armatura è bellissima e tutto il pezzo ha un'aria epica che fa taaaanto fantasy vecchio stile alla Tolkien, come quando Aragorn percorre il Sentiero dei Morti prima della battaglia finale **
Anche le visioni mettono i brividi, quelle parole e immagini incomprensibili, ma che racchiudono al loro interno il destino di Esperya, o, meglio, uno dei destini possibili, che solo Airis potrà far compiere o cambiare, con le parole del vecchio (anche se lei le comprenderà solo dopo un po') a incomberle sulla testa. Giusto perchè non ha già abbastanza problemi.
Alla fine, comunque, si risveglia nel suo corpo, perfetto, apparentemente invincibile. Se non fosse per quel piccolo problemino del tempo. Ma minuscolo, eh.
Interessante, però, che la cicatrice della ferita mortale sia rimasta. Bello, invece, anche il modo in cui hai introdotto Arghail, il nuovo personaggio e quello in cui hai descritto il paesaggio reale in cui si è mossa Airis dopo la sua Rinascita, in modo da farci tornare nelle atmosfere di Fuoco dopo tanto tempo. E alla sua ironia, che forse mi è mancata più di tutto il resto.
Mi chiedo se l'essere stata riconosciuta le creerà dei problemi, visto che, a un occhio attento, non sfuggiranno le differenze fra la sua "vecchia lei", piena di cicatrici, e quella "nuova".

Ah! Riguardo i bardi: sarà la loro preferita, un giorno. E tutti vorranno sentire mille e mille volte la storia di come è nata e risorta due volte e del suo amore per Ledah.
Me compresa.
Viviana

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