Ciao!
Quando pensi di essere al sicuro dalle mire di Lyssandra, ecco che lei ritorna in scena in grande stile, da brava regina quale è (cosa che devo sempre ricordarmi, perché, per qualche misterioso motivo, la confondo/sovrappongo spesso alla regina Vittoria di Slayers). E finalmente iniziamo a scoprire qualcosa della vita alla corte di Sershet e degli alleati che l’hanno aiutata a tramare nell’ombra per lunghi anni. Alleati redivivi, ovviamente, visto che la nostra carissima villain ha qualche problema a interagire con la gente che ha ancora un’anima.
Prima, però, c’è l’incontro con l’ambasciatore, una formalità noiosa, ma necessaria per mantenere le apparenze. Bisogna concederle, però, che in questa storia gli esseri umani sono quasi sempre gretti, meschini, opportunisti. Persone decisamente spiacevoli anche solo per passarci qualche secondo, figuriamoci “lavorarci” insieme. In questi casi, persino certi sensi di colpa si accentuano.
Comunque, devo farti i complimenti per le descrizioni del palazzo, perché sono…. fantastiche. Danno proprio l’idea di un edificio barocco che auto-celebra i tempi che furono, forse sperando in un loro ritorno. Un luogo che, però, sta virando sempre di più verso la decadenza, come immagino si vedrà alla fine, durante la guerra, quando Sershet cadrà.
Kvothe è…. semplicemente inquietante, quel genere di individuo che solo una come Lyssandra può sopportare senza provare un profondo disgusto. E’ l’alleato perfetto, anche se, comunque, io non lo sottovaluterei. Per quanto legato alla regina, chi può assicurare che non la venderebbe al miglior offerente se questa dovesse dimostrarsi debole e sul punto di cadere? Per quanto mi riguarda, potrebbe tranquillamente essere il suo amante, il che farebbe molto “Elisabeth I”, però.
Mi piace come hai inserito il riferimento ad Airis che collega questi due filoni, così come quello a qualche “malcontento”, di cui immagino sapremo di più man mano che la storia procederà. Dopotutto, sarebbe stato poco realistico se fossero stati tutti felici della sua ascesa al trono, no? Per quanto amata dal popolo, ovviamente.
Bellissima la partita a scacchi, assolutamente realistica e il finale… oh, il finale l’ho semplicemente adorato, per quanto terribile. Perché quello che nessuno sa o ricorda mai è che la carta peggiore dei tarocchi non è la Morte, ma la Torre. E, più precisamente, una torre spezzata avvolta dalle fiamme, ispirata all’episodio di Babele, uno dei più cruenti della Bibbia.
Morte, morte e distruzione ovunque. E dolore, molto dolore, mentre sopra tutto si sente la risata cristallina e terribile di Lyssandra.
*trema nascosta sotto il letto *
Viviana
P.S. lasciami dire, però, che Wecilia Mallus è un nome terribile. Però, anche lei a ogni identità cambia nome. E’ proprio una caratteristica di Fuoco! |