Recensioni per
Il viaggio per il Bunker
di evelyn80

Questa storia ha ottenuto 182 recensioni.
Positive : 182
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/06/17, ore 23:45
Cap. 4:

Buonasera cara!
Volevo, prima di ogni altra cosa, dirti che ho letto finora tutte le recensioni che hai lasciato alla mia long fantasy, stimandole tutte tantissimo. Ahimé, troverò prima o poi il tempo di rispondere a tutte nel modo più adeguato possibile; ad ogni modo, ci tenevo a dire che anch'io sto apprezzando tanto questa tua storia, e il fatto che vada a rilento è dettato dal semplice motivo che ogni giorno è troppo breve per me (24h non bastano mai!)
Ma passiamo a noi: in questo capitolo ho trovato davvero ben scritta tutta la descrizione dell'ambiente italiano in seguito all'esplosione di H7-25, una desolazione di luoghi in cui è evidente che lo stato d'animo di Evelyn si palesi. La nostra donna pare essere stata, ovviamente, sfiancata da tutto l'avvenimento disastroso, ma nonostante ciò non demorde affatto, anzi si fa forza ripensando al suo bambino e continua il suo percorso imperterrita. Ella è costretta a sopportare il peggio del cataclisma: si tratta infatti dell'inverno nucleare, una minaccia probabilmente più elevata dello stesso H7-25, a cui si aggiunge una non indifferente pioggia acida. I pericoli sono dietro l'angolo, e ci rimarrei davvero male se qualcuno si ammalasse gravemente.
In tutto ciò è iconico e simbolico l'incontro di Evelyn con gli altri tre - forse quattro con il piccolo Tobia - viaggiatori in giro per quel suolo completamente rovinato. I tre poveri viaggiatori uomini - Andrea, Fausto e Luca - sono altrettanto distrutti da quella serie infinita di intemperie: due di questi, però, sembrano essere abbastanza positivi, perciò spero che riescano a dare un po' di gioia - che mai dispiace - al percorso. Già il semplice fatto che ora Evelyn non si trovi più da sola in giro in un mondo deserto e fatto di detriti rocciosi mi infonde speranza. Inoltre, si sa, in quattro si viaggia sempre meglio che in uno... e speriamo che sia davvero così! E' toccante notare come ognuno dei nostri protagonisti stia ora viaggiando per uno scopo personale, sì, che personale non può più essere definito. Adesso lo scopo di raggiungere Leonardo è diventato anche l'obiettivo di Luca, Fausto ed Andrea, poiché si è tutti uguali nel momento in cui eventi tanto dannosi ci toccano. E' molto umano, dunque, il gesto dei quattro, il fatto che vogliano sostenersi e mettersi in marcia tutti insieme, al fine di evitare il peggio e salvaguardarsi uno ad uno.
Sotto questi punti di vista, il viaggio può anche avere una giusta interpretazione: ognuno dei viaggiatori che desidera il bene di un familiare o di un amico da ritrovare nel Bunker si immette in un viaggio da cui sa che sarà completamente stravolto: sono sicuro che, infatti, questi quattro protagonisti saranno altre persone una volta che la storia arriverà alla sua conclusione, praticamente demoliti come lo è stata la terra dopo la caduta di H7-25.
Testo curato, fluido e sempre in grado di incuriosirmi... ribadisco i miei complimenti! ;)
Makil_
 
(Recensione modificata il 19/06/2017 - 11:48 pm)

Recensore Veterano
16/06/17, ore 12:05

E menomale che è arrivato Franco altrimenti Luca ed Evelyn avrebbero fatto proprio una brutta fine. Mi piace che fai raccontare a Luca una parte del suo passato e del passato dei suoi amici, riconosco Andrea nell'amore per i suoi cari che ha sempre dimostrato e riconosco anche Fausto ovviamente :-) :-) Una domanda mi è passata per la mente: ma se Andrea era sposato e avevano una figlia non dovevano essere tutti e tre di diritto al Bunker? Dubbio amletico :-) Scherzi a parte speriamo che con Franco i nostri due trovino un po' di pace oltre alle sigarette così desiderate da Luca e della musica che potrà migliorare la salute della sua anima. Continuo a leggerti a presto :-)

Recensore Veterano
15/06/17, ore 17:49
Cap. 3:

Buonasera, cara autrice!
Quindi è H7-25 il nome del maligno corpo celeste che ha scombussolato in toto le vite della povera gente in Italia. Non conosco la fonte da cui hai estrapolato il nome, per un omaggio ho inteso, ma comunque trovo che sia una dicitura completamente coerente ai termini d'uso scientifico. Ribadisco i miei complimenti per la tua scrittura fluida, leggera e allo stesso tempo accattivante: ogni capitolo che leggo conquista sempre di più la mia attenzione, portandomi ad affermare che questa storia ha tutte le carte in regola per poter essere considerata ben costruita. Nella tua opera - cosa che non ho ancora detto in nessuna recensione, nonostante lo avessi appuntato da qualche parte - abbiamo due protagonisti di particolarissima rilevanza. Non si tratta né di Evelyn né di Leonardo né di Daniele, quanto invece dello stesso H7-25 che, ammettiamolo, almeno in questa parte della storia sembra giocare il ruolo - in modo perfetto, aggiungerei - di antagonista. E un altro protagonista delle vicende è sicuramente il suolo italiano, con le caverne scavate all'interno delle catene montuose e con le sue piane dannosamente rovinate dall'impatto dell'asteroide. Il suolo dell'Italia gioca un importante ruolo di alleato con i suoi abitanti, difendendoli a spada tratta dalla minaccia dei cataclismi e, come un personaggio a tutti gli effetti, è anche lui in grado di essere distrutto ed abbattuto dalla loro potenza. In questo caso, dunque, apprezzo molto l'utilizzo dello spazio narrativo come elemento attivo della narrazione, capace di condizionare - agevolare, nel caso specifico - le intenzioni degli effettivi protagonisti della vicenda. A proposito di scelte stilistiche, ho apprezzato anche qui - cosa che ho notato nei capitolo precedenti - l'uso della focalizzazione zero per interpretare - da narratrice - gli stati d'animo della totale porzione di popolazione italiana, quella che, ahimé, è stata anche uccisa. 
Passando allo specifico del capitolo: come al solito non ho trovato alcun tipo di errore, a dimostrazione della tua peculiare attenzione posta nel rileggere il testo e non farti sfuggire nulla. Davvero, non ho trovato nemmeno un errore di battitura da segnalarti; complimenti vivissimi!
Il personaggio di Evelyn pare iniziare a delinearsi un po' ora: rivedo l'Evelyn spinta dagli impulsi di protezione materna che avevo intravisto anche all'inizio del primo capitolo, quella donna che farebbe di tutto pur di ricongiungersi con il proprio figlio e pur di tenerlo lontano dal disastro con un suo caldo abbraccio; quella donna che non ha paura di maneggiare un'arma da fuoco, un coltello, una pietra focaia. E quella donna che non ha paura a farsi valere, anche di fronte ad uomo che la condiziona come Daniele. Devo dire che, a proposito di lui, il suo personaggio mi puzza un po'. Non so, effettivamente, quali intenzioni abbia, nonostante comprenda il suo atteggiamento impulsivo - sicuramente dettato dalla permanenza forzata in un luogo buio e stretto, nonché dal terrore e dal senso di protezione nei confronti della donna che ama, seppur invano - ma c'è in lui qualcosa che mi fa dubitare della sua posizione. Spero di sbagliarmi, vedremo!
Per Evelyn pare proprio ora di rimboccarsi le maniche, stringere una lama tra i denti e rendersi autonoma... ora, in fin dei conti, ha una promessa da rispettare: deve tornare dal piccolo Leonardo che, ahimé, chissà come avrà preso le infinite scosse di magnitudo una volta ritrovatosi in compagnia della sola sconosciuta Deborah. 
Lodo particolarmente anche il tuo lavoro di ricercatrice di fonti circa gli effetti dell'impatto: è terrorizzante il pensiero che tutto ciò, secondo calcoli specifici - come tu dimostri - possa accadere veramente. Quanto varrebbe in quel caso la forza dell'uomo, reso impotente dinanzi alla disarmante potenza di un cataclisma come quello?
Ad ogni modo, finite le scosse, sedati i maremoti e gli impetuosi venti... a nessuno è venuto in mente che, ad attenderli, ci sarà un famelico inverno nucleare là fuori? 
Per il momento è tutto; alla prossima!
Makil_
(Recensione modificata il 15/06/2017 - 05:53 pm)

Recensore Veterano
14/06/17, ore 23:12
Cap. 2:

Buonasera autrice!
Non ho ancora risposto alle tue recensioni presso la mia storia, nonostante le abbia lette tutte con immenso piacere. Purtroppo, al momento, ho davvero poco tempo da dedicare alla lettura/scrittura, ma volevo ringraziarti per la tua preziosa presenza assidua nella mia long. E per farlo, be', eccomi qui, in questo breve lasso di tempo libero!
La tua storia, come già ti avevo detto, mi ha subito incuriosito molto: oggi posso ribadire questa frase. Il capitolo appena è letto è ricco di tensione, ben farcito di quel grado di suspense in grado di farti temere il peggio ad ogni riga letta. Mi hai chiesto di essere il più preciso possibile nelle recensioni e mi hai anche chiesto di essere il più critico possibile, proprio perché apprezzi il fatto che i tuoi lettori ti facciano notare determinati ipotetici errori. Ecco, proprio riguardo a ciò, devo dire alcune cose: a differenza di quello che hanno detto in molti - te compresa in mp - non ho trovato affatto sbrigativo questo capitolo. Io non penso che si debba obbligatoriamente descrivere ogni dettaglio della storia che ci proponiamo di mostrare, questo perché molti passaggi potrebbero risultare fastidiosamente pleonastici e prolissi - un inutile allungamento del brodo che, se non controllato, degenera in qualcosa di dannoso per la lettura. In narrativa esiste un'importante organizzazione circa l'estensione da dedicare ai vari elementi del racconto; il cosiddetto ritmo della narrazione. Il ritmo prevede che l'autore si soffermi su atti determinanti per la narrazione e che sorvoli quelli ininfluenti attraverso l'uso di ellissi e sommari. In questo caso, certamente, il Tempo della Racconto è pari a 0, tanto che il TS (Tempo della Storia) risulti maggiore. Tale squilibrio può non essere apprezzato, ma non è un errore. Sta all'autore decidere, infatti, come bilanciare l'equilibrio TS<=>TR. Spero di essere stato il più chiaro possibile, ma come esempio ti riporterò ciò che adesso mi passa in mente. Prendi un Manzoni e proponiti il passo in cui viene narrata la morte di Don Rodrigo; come ben noterai, il suo decesso è scritto con grande solerzia, passo dopo passo, tanto da cederti un minimo del suo dolore mortale. Poco dopo, come ben sai, arriva la morte del Griso, il suo fedele servitore: ecco, la morte del bravo vigliacco è rapida e concisa, senza alcuna dispersione. Lì il TS diminuisce notevolmente, poiché l'autore non vuole concentrarsi sull'evento della morte del bravo. Ciò significa che sta sbagliando? Assolutamente no! In quanto autore, ribadisco, può scegliere se e come dar peso alle cose che pone nella sua storia... dopotutto, gli appartiene! ;)
Tornando alla trama; la narrazione riparte dal prologo, addentrandosi, però, nello specifico della popolazione colpita dal dolore per l'imminente caduta del meteorite sul loro territorio. Le righe trasudano lo sconcerto e l'angoscia di Evelyn, che sembra non dare a vedere il suo tormento solo in presenza del piccolo Lorenzo. Il personaggio della giovane madre mi sembra ben fatto, per adesso, e coerente con i suoi pensieri. Nonostante ciò, ahimé, devo segnalarti un qualcosa che mi ha fatto storcere il naso, passo in cui questa caratteristica materna vien meno. Evelyn, una volta sul velivolo, decide di cedere il suo posto al figlio di una donna sconosciuta, affidando il suo a Deborah. Questo ci sta; Evelyn è esattamente il prototipo di una madre amorevole, disposta a tutto pur di salvaguardare suo figlio... figlio che rivede anche nella gracile figura del bambino sconosciuto. Pur tuttavia, ho trovato il passaggio poco realistico: insomma, va contro il personaggio di Evelyn - e contro quello di ogni madre che si rispetti, mi auguro - il non rivolgere neppure un saluto o un cenno al proprio figlio prima di lasciarlo tra le braccia di una sconosciuta... e per di più uscire fuori dal velivolo ed andar via a grandi falcate. Magari approfondirai meglio il suo dolore nel prossimo capitolo, o magari il tutto è stato giustamente voluto... chissà!
Ad ogni modo, avrei una domanda: piuttosto che creare uno scompiglio del genere con posti riservati in un Bunker, perché non crearne diversi in differenti punti dell'Italia? O ancora, perché non organizzare una serie di voli diretti verso l'estero per evitare il peggio e cercare di salvare, se non tutti, magari gran parte degli abitanti? Pura curiosità di un lettore a cui la tua storia sta piacendo molto!
Per il momento è tutto, cara autrice. Complimenti per il tuo stile fluido e leggero - rarissimo - e alla prossima! Spero di poter essere nuovamente qui al più presto :)
Makil_


 
(Recensione modificata il 14/06/2017 - 11:18 pm)

Recensore Veterano
11/06/17, ore 15:10
Cap. 1:

Ciao cara autrice!
Come promesso, eccomi qui a leggere questa tua storia, un'opera che si prospetta davvero ben fatta!
Devo dire la verità, il genere in questione non è quello che prediligo nel momento in cui scrivo... anche se adoro sentirne parlare e/o leggerlo. In tutto ciò, la tua storia non è stata da meno. 
Il tuo stile è molto fluido e scorrevole, coerente in toto con l'ambito in cui lo poni. Non ho notato, almeno in questo prologo, alcun errore di battitura, né una particolare svista (se non per "ed alle" che io scriverei come "e alle", giusto per renderlo più udibile), e pertanto posso intuire che hai messo davvero tanta solerzia nello scrivere questo breve capitolo (e sicuramente anche il resto della storia!).
Da un punto di vista della trama, per il momento, non ho proprio molto da dire. Abbiamo un'introduzione a ciò di cui leggeremo; un'Italia devastata dal terrore per la caduta di un corpo extra-terrestre pronto a precipitare sul suo suolo... già, perché penso sia più spaventosa la paura stessa del non potersi salvare, piuttosto che il cataclisma in sé. La trama mi incuriosisce davvero tanto, e mi ricorda un paio di racconti o film a stampo fantascientifico, con lievi sfumature di pura influenza apocalittica. Insomma, una bella dose di suspense e azione... di cui sono certo la tua storia non sarà priva! 
Mi hai colpito... aggiungo la storia alle ricordate, perché - a partire da lunedì - vedrò di continuare la lettura! :)
Complimenti vivissimi, cara autrice, e a presto!
Makil_
 
(Recensione modificata il 11/06/2017 - 03:13 pm)

Recensore Master
05/06/17, ore 20:39

Eccomi qui!
Avevo già letto il capitolo qualche giorno fa, ma ero troppo stanca per lasciarti una recensione decente; così, piuttosto che scrivere qualcosa di fretta, ho preferito aspettare.
Povero Andrewa, mi dispiace che si sia fatto così male! Non mi sono mai rotta niente, ma ho avuto tre slogature alle caviglie e altrettante ai polsi, quindi so che il dolore è forte e immagino che per una frattura sia ancora peggio.
"Fausto approvò la mia idea, anche se fu subito chiaro che non si fidava ancora completamente di me.
«Va’ con lei, Luca, così sono sicuro che tornerete… almeno uno dei due.»
Fui tentata di mandarlo a quel paese ma mi trattenni appena in tempo. In fondo aveva ragione, ci conoscevamo appena e non poteva certo sapere quali erano le mie intenzioni."
Hai descritto benissimo i sentimenti di Evelyn in questo momento. Insomma, è normale che lei abbia avuto un momento di, passami il termine, incazzatura, perché quando una persona ti risponde cosìè ovvio che ci stai male. Lei vuole solo aiutare Andrea e trovare un riparo per tutti loro e Fausto non si fida. Ci dovrebbe essere spirito di squadra, tra loro, ma d'altra parte, come lei stessa dice, siconoscono ancora troppo poco ed è ovvio, quindi, che Fausto non si fida di Evelynn. Sarebbe infatti strano il contrario. Per lo spirito di squadra, beh, credo che lo vedrò più avanti, ora è troppo presto, sicuramente.
Comunque, è molto bello il fatto che tra Luca ed Evelyn ci sia stata tutta questa collaborazione. Si sono datiu una mano l'uno con l'altra e non si sono mai persi d'animo, una cosa molto ammirevole vista la situazione che si trovano ad affrontare.
"«Non mi piace affatto quello che sto per fare» disse afferrando un grosso mattone scheggiato, pronto a lanciarlo contro il vetro. «Mi sembra di essere un ladro!»
«Devi solo pensare che lo fai per sopravvivere» gli risposi, dandogli una pacca sulla spalla."
Rubare un'auto, o qualsiasi altra cosa, o comunque aprire qualcosa che non è tuo e portarlo via è sempre una cosa brutta, ma c'è chi lo fa per necessità, come nel loro caso. Quindi non posso essere arrabbiata con loro o dire che hanno fatto qualcosa di sbagliato, perché appunto, come dice Evelyn, lo fanno per sopravvivere.
"Il calore del corpo di Luca, stretto contro il mio, mi imbarazzava e rincuorava al tempo stesso. Era bello avere finalmente di nuovo compagnia, riflettei, trattenendomi a stento dall’appoggiargli la testa sulla spalla."
Come ho già detto in una precedente recensione, e come tu stessa mi hai risposto, sarebbe stato praticamente impossibile, dal punto di vista fisico come psicologico, affrontare quel viaggio da sola. In più, essendo una donna, avrebbe potuto incorrere in pericoli maggiori che se fosse un uomo; e sì, hai ragione anche sul fatto che una presenza femminile aiuterà sicuramente il gruppo. Del resto, noi donne siamo superiori XD.
Comunque, posso solo immaginare la gioia che hanno provato Andrea e Fausto nel vederli tornare con il mezzo di trasporto.
Finalmente poi hanno trovato un riparo. Tobia è fantastico. E' un cane veramente molto dolce, simpatico, affezionato a tutti, anche ad Evelyn di cui ora si fida. Gli animali aiutano sempre, ma soprattutto nell e situazioni difficili, nei momenti in cui si hanno dei problemi; e il cagnolino rende le difficoltà un po' più sopportabili.
La gioia che tutti hanno dimostrato perquel riparo e per il fatto che nella casa ci fosse cibo per giorni è stata immena. Questa è una storia che fa capire quanto, in certe situazioni, ci si renda veramente conto che anche le cose più piccole e semplici sono importanti, anzi, che sono le più importanti.
Il fatto che gli uomini abbiano lasciato il bagno in disordine mi ha fatta sorridere. Noi donne ci lamentiamo sempre che gli uomini sono disordinati e, benché ovviamente ci siano delle eccezioni, di solito è così XD.
Mi piacerebbe tanto sentire il suono della chitarra di Luca. Dev'essere qualcosa di fnatastico e quasi magico, da come l'hai descritto. Veramente, quella scena è stata meravigliosa!
E' stato un capitolo bellissimo, sul serio! Mi è piaciuto davvero tanto.
Giulia

Recensore Master
02/06/17, ore 08:56
Cap. 4:

Che capitolo! E' stato... intenso; e immagino che ce ne saranno altri molto più intensi, in futuro.
Partiamo dall'inizio.
La descrizione che hai fatto di come la terra si sia trasformata è stata davvero fantastica, nel senso che sei stata molto precisa e mi sembrva proprio di essere lì, di vivere quella situazione come Evelyn. Inoltre è stato commovente il fatto che lei abbia pensato a suo figlio e quindi abbia deciso di partire, nonostante avesse molta paura. Il saluto alla sua terra è stato altrettanto toccante. So che non c'entra niente, ma in quel momento mi è venuta in mente una parte del romanzo "I Promessi Sposi", di Alessandro Manzoni. L'ho studiato e letto tutto alle superiori; e ricordo molto bene il momento in cui Lucia è dovuta andare via dalla sua terra e ha fatto tutto quel discorso (o l'ha pensato, se non sbaglio) per dirle addio. Evelyn ovviamente non ha detto niente a riguardo, ma sicuramente, nella sua testa ha avuto moltissimi pensieri e ricordi di tutto quanto aveva vissuto lì, della nascita di Leonardo, ella loro vita insieme prima che l'asteroide cambiasse, inesorabilmente, tutta la loro vita per sempre. Inoltre si è scoperto che suo padre è morto ed è stato bello che lei abbia portato con sé un suo ricordo. Mi ero dimenticata di dirlo, prima. Mi domando dove sia sua mamma, ma immagino che nemmeno lei ci sia più.
Un'altra cosa che mi è piaciuta è stata questa: le persone che ha incontrato, nonostnate le grandisime difficoltà che stanno vivendo ogni giorno, non ci hanno pensato due volte e l'hanno aiutata. C'è una grande solidarietà tra gli abitanti. Dopo tutto quell oche hanno passato, alcuni orse pensano solo a loro stessi, alla loro sopravvivenza; ma altri sono comunque ancora generosi e disposti ad aiutare chi ha bisogno. Questa cosa è commovente e davvero bellissima, meravigliosa! In ogni caso, non posso immaginare come sia stato, per Evelyn, viaggiare tutti quei giorni, sotto il cielo che si è completamente trasformato, sotto quella pioggia che Dio solo sa quante radiazioni o sostanze nocive e pericolose porta con sé... Ho pensato subito:
Speriamo che nessuno si ammali, in futuro.
Ho riflettuto sul fatto che, magari, questi detritir potrebbero portare radiazioni e che queste ultime potrebbero far venire dei tumori, o altre malattie del genere. Magari sto dicendo una sciocchezza, se è così ti chiedo scusa, ma è stato un pensiero che mi è venuto spontaneo. Certo non è importante per la storia, ma non ho potuto fare a meno di rifletterci.
Ritornando al discorso che stavo facendo, Evelyn deve essersi sentita molto sola. Insomma, ha un obiettivo che la manda avanti e questo è fondamentale; ma comunque, affrontare questa situazione così complicata per giorni e giorni dev'essere stata davvero durissima. Credo che, in questi casi, rimanere positivi sia importantissimo e che la mente giochi un ruolo fondamentale. Certo, però, on è facile essere ottimisti. Lo dico io che sono molto negativ e pessimista. Comunque Evelyn continua a dimostrarsi forte e sono colpita dal fatto che non sia ancora crollata psicologicamente. Il pensiero di suo figlio l manda avanti, ma il fatto che non si sia mai lasciata andare ad un pianto, o che insomma non sia mai crollata in alcun modo mi fa capire che è davvero fortissima. Certo, comunque, piangere non è affatto un sgno di debolezza, anzi.
E' stata molto gentile con Luca, Fausto e Andrea. Sia perché ha aiutatoquest'ultimo al meglio che poteva, sia perché l'ha consolato facendolo piangere, aiutandolo a liberarsi dal suo grandissimo dolore. Non mi sorprende che stia ancora soffrendo immensamente per la morte della moglie, In fondo sono passati pochissimi giorni e per superare un lutto ci possono volere anni. Io ne so qualcosa. Come Andrea, sto ancora combattendo per tentare di superare il mio dolore, benché nel mio caso sia passato qualche anno; e poi, comunque, sono convinta che un lutto non si posa mai superare completamente. Il dolore pr la perdita di una persona cara non passa mai. Si può imparare a conviverci, ad andare avanti soffrendo di meno. Ma resterà sempr un po' di dolore nel cuore e si proverà un senso di nostalgia almeno ogni tanto.
Mi ha ftto piacere che Andrea, Luca ed Evelyn abbiano parlato del motivo per cui vanno al Bunker e di ciò che li spinge a farlo. Inoltre, è stato molto bello ciò ch ha detto Fausto in questo passaggio:
"«No, io non ho nessuno che mi aspetta nel Bunker, se è questo che ti stai chiedendo. Ma loro» – con un cenno del capo indicò gli altri due – «sono la mia famiglia.»"
Leggendo la trama avevo gi capito che i quattro avrebbero viaggiato insieme, comunque, anche se lo sapevo, dico che sono molto contenta che lo facciano, così Evelyn non sarà più sola.
I tre uomini sembrano molto simpatici, generosi e gentili ed è bello che l'abbiano accolta nel loro gruppo. Sono sicura che Andrea non ha niente da obiettare a riguardo.
Tobia è molto simpatico, allegro nonostante tutto lo stress a cui è stato sottoposto. Sicuramente anche gli animali hanno sofferto visto tutto ciò che è accaduto. Io credo che anche loro abbiano dei sentimenti, benché li dimostrino in maniera diversa da noi. Non sto parlando solo deicani, ma anche dei gatti. Anche loro hanno delle emozioni, come tutti gli animali, chi più chi meno.
C'è solo un errore, che ti segnalo. Quando hai descritto il primo uomo, hai scritto:
"Il padrone del cane, quello che a prima vista mi parve il più anziano del piccolo gruppo, aveva i capelli castano scuro venati da qualche filo grigio, raccolti in piccolo ciuffo sulla parte alta della nuca."
La correzione è:
"in un piccolo ciuffo"; ti sei dimenticata l'articolo, ma è una piccolezza, puoi correggerlo in un attimo. Non ho trovatoaltri errori.
Vado al prossimo capitolo per comprendere come proseguirà questo viaggio.
Giulia

Recensore Master
02/06/17, ore 08:24
Cap. 3:

Eccomi qui, di nuovo! Ho intenzione di recensire almeno tre capitoli, oggi, così mi porto avanti.
Allora, ciò che non mi ha convinta molto è stata solo una cosa: il fatto che, quando Evelyn è tornata nella grotta, nessuno della comunità le ha chiesto nidnte, né del bambino, né su come mai non foss partita per il Bunker. Okay, lei sicuramente l'ha spiegato, ma secondo me questo sarebbe stato un dettaglio importante; come lo sarebbe stato, a mio avviso, descrivere, nel capitolo precedente, il fatto che tutti (a parte forse Daniele) si sono sentiti traditi dal fatto che lei è partita per il Bunker, o meglio, non traditi, questa parola non mi piace. Quello che intendo dire è che, siccome appunto la situazione era complicata, avrebbero potuto arrabbiarsi, prendersela ingiustamente con lei e dirle:
"Tu sei fortunata, vai a star meglio, noi invece resteremo qui chissà per quanto tempo!"
Immagino che, in momenti di tensione così acuta, si dicano e si faccianocose che non si direbbero e non si farebbero mai.
Credo che, per quanto tu volessi concentrarti sul viaggio di Evelyn, come dice il titolo stesso della storia, questi, come altri dettagli che ti ho segnalato nella precedente recensione, avrebbero reso il tutto più realistico e compatto. Ribadisco: non prendere queste cose come critiche, perché non lo sono. Si tratta di consigli, di precisazioni che mi sono sentita di farti. non voglio esere dura con
te. :)
Ora passiamo a parlare del capitolo.
Mi fa piacere che tu abbia svolto delle ricerche, come hai scritto nell'angolo autrice. E' sempre giusto documentarsi quando si scrive, è una cosa importantissima e apprezzo chi lo fa per rendere le proprie storie migliori. Quindi, ti faccio i miei complimenti più sinceri per questo!
Il fatto che, quindi, succederebbe davvero ciò che hai scritto, mi ha fatta tremare da capo a piedi; ma immagino chequesto sia solo l'inizio e che Evelyn, in futuro, dovrà affrontare cose molto peggiori, quindi mi sto preparando psicologicamente alla cosa. Il che non significa assolutamente ch voglio smettere di lggere la storia, anzi! Sono curiosa di proseguire e di vedere come continua!
La descrizione che hai fatto del terremoto, del vento, dello tsunami e di ciò che è accaduto alle persone mi ha fatta stare malissimo. E' terribile pensare che potrebbesuccedere davvero. Quel che hai scritto mi ricorda alcuni film che ho visto, che parlavano dell'apocalisse, o di forti temporali che creavano danni gravissimi alle città, o di terremoti... Hai presente quei film ad alta tensione, in cui si parla di ciò che succederebbe alla Terra e alle persone in particolari situazioni? Ecco, io non ne ho visi molti, ma devo dire che mi piacciono. Al di là dell'ansia che mi provocano, è sempre tato interessante, per me, guardarli (o meglio, ascoltarli, visto che non ci vedo, ma dico guardarli perché mi piace di più usare questotermine, come fate tutti insomma). Ecco, leggere questo capitolo, in particolare la prima parte, mi ha ricordato quei film; ma poi ho pensato che, ogni volta che inizio una nuova storia, mi immedesimo così tanto nei personaggi che è come se le cose che accadono loro stessero succedendo davvero, nella realtà. E' questo l'effetto che mi provoca la lettura; e quindi sono rimasta ancora più colpita, appunto per questo motivo, pensando a come sarebbe il mondo, a quanto diverso sarebbe, a tutta la terribile situazione di distruzione e morte che troverei... Sarebbe davvero orribile!
Daniele ha ragione a dire che tutta quella ituaizone sta facendo diventare utti pazzi! Lo posso solo immaginare, ma non posso assolutamente dargli torto. Io stessa credo che diventerei matta.
E ha fatto bene a non far uscire nessuno poco dopo lo tsunami. Sarebbe stato troppo pericoloso.
Evelyn è stata coraggiosa a voler partire subito. Posso comprenderla. Non sono una mamma (anche se esserlo, un giorno, è uno dei miei desideri più grandi potenti!), ma so che l'amore di una madre è la forma di amore più grande che esista al mondo. Lei ha un obiettivo, cioè quello di raggiungere suo figlio, di fargli capire che non voleva abbandonarlo, che lo ama più della sua stessa vita! E questo, indubbiamente, la aiuta a non impazzire, a non lasciarsi sopraffare da tutto quanto sta succedendo. La ammiro moltissimo perché ha una forza incredibile, che io non so se avrei.
"Mi liberai con uno strattone, allontanandomi da lui di qualche passo. «Mio figlio è da solo nel Bunker ed io devo raggiungerlo! Non voglio che pensi che l’ho abbandonato a se stesso!»
«Ma l’hai già fatto!» replicò Daniele con astio. «L’hai abbandonato nel momento stesso in cui sei scesa da quell’aereo!»
Strinsi i pugni, colpita nel profondo da quella frase. Provai a protestare ma lui mi afferrò di nuovo tra le sue braccia, baciandomi con prepotenza.
«Rimani qui con me,» sussurrò subito dopo, «formeremo una nuova famiglia, io e te!»
Con un grido di rabbia lo spinsi via, facendolo scivolare sul fondo umido della grotta. I suoi stivali persero la presa ed andò a sbattere con la schiena contro una roccia. L’impatto lo lasciò per qualche istante senza fiato, boccheggiante come un pesce fuor d’acqua. Non appena ci riuscì, si rimise faticosamente in piedi. 
«E allora vattene, ingrata!» mi sibilò. «Avrei potuto lasciarti fuori dalla grotta, a morire, ed invece ti ho accolta nuovamente nella comunità anche dopo che avevi commesso la pazzia di rinunciare al tuo posto nel Bunker! Non hai ancora capito che ti amo e che ti voglio tutta per me?!»
Lo fissai, disgustata: fino ad allora non avevo mai imparato a conoscerlo veramente, ed ora che lo vedevo per ciò che realmente era provai solo un’immensa delusione. 
«Il tuo non è amore… Lo è, invece, quello che provo per mio figlio!» gli risposi, voltandogli nuovamente le spalle. «Ho pensato solo a salvare la sua vita, senza badare alla mia. Ed ora tornerò da lui, punto e basta!»"
Ho citato questo passaggio perché credo le parole di Evelyn siano la chiave di lettura di tutta la storia. Come ho già scritto Evelyn sta stringendo i denti e lottando corpo e anima spinta dalla forza dell'amore per il suo piccolo Leonardo; e Daniele, almeno in questo passaggio, sembra non averlo capito. Okay, lei l'ha abbandonato. Okay, forse è stato un gesto sbagliato, non lo so onestamente. Ma lei non voleva farlo, è stato tremendamente difficile per Evelyn prendere quella decisione. E Daniele si è permesso di chiederle di formare una nuova famiglia? Come ha potuto? A me quello impazzito sembra proprio lui! La ragazza ha fatto bene ad allontanarlo e a fargli capire come la pensa a riguardo.
Per fortuna poi lui si è scusato ed è stato anche gentile. In fondo la ama e si preoccupa per lei, anche se il suo mi sembra più un amore malato, un'ossessione.
Hai descritto benissimo i preparativi dellaragazza con dovizia di particolari e questo mi fa davvero molto piacere. L'elenco delle azioni che fa e delle cose che porta con se non è affatto pesante, anzi! Ha reso il tutto molto più vero.
Avresti potuto descrivere uno dei sogni di Evelyn prima della partenza, ma non importa. E così, alla fine, la ragazza è partita.
Ah, mi ha fatto anche piacere che tu abbia parlto della strada che vuole percorrere. Ha pensato a tutto e si è organizzata davvero bene. Brava, Evelyn, stai facendo la cosa giusta! (Devisapere che io sono molto empatica e spesso parlo con i personaggi delle storie, quindi non ti sorprendere se lo farò in futuro).
Vado al prossimo capitolo!
Giulia

Recensore Master
01/06/17, ore 22:13
Cap. 2:

Eccomi qui! Scusa per il ritardo, ma è arrivata mia mamma con le pizze, abbiamo mangiato e poi ho studiato un altro po'. Comunque, ora sono qui.
Allora, devo dire che di questo capitolo ci sono cose che ho apprezzato e altre che, invece, non mi hanno convinta moltissimo. Non tendo ad essere critica nelle recensioni e ti dico subito che questa sarà assolutamente positiva. Non mi piace criticare, soprattutto non pesantemente, perché lo ritengo scorretto, ma appunto vorrei cercare di farti capire in cosa, secondo me, questo primo capitolo ha avuto qualche (e ripeto, solo qualche) mancanza.
Parto da questo, per arrivare poi alle cose positive, che sono molte di più.
Allora... speravo che dedicassi un capitolo solamente alla descrizione dei sentimenti di Evelyn dopo la notizia e alla descrizione più dettagliata di come si sentono le altre persone, del fatto che si organizzano, di come lo fanno (l'hai descritto, sì, ma secondo me un po' sbrigativamente, quando probabilmente la cosa avrebbe meritato più spazio). Poi, pensavo che ci fosse una scena in cui Leonardo vede la mammap piangere; invece, sembra che lei riesca sempre a nascondere i suo isentimenti al bambino, non mostrandogli praticamente mai la sua ansia; e se succedesse una cosa del genere, per quanto una madre voglia proteggre con tutta se stessa il suo bambino, non credo che sarebbe molto realistico il fatto che lei riesca a resistere tutto quel tempo senza crollare maiuna volta davanti al figlio. E' come se il piccolo Leonardo non si rendesse conto, ndemmeno un pochino, della situaione di tensione che c'è. Non dico ache avresti dovuto scrivere che ne capisce il motivo, assolutamente. Un bambino dee restare un bambino e non soffrire, se questo è possibile e se la vita con lui non è troppo crudele. Ma forse, la descrizione che hai fatto di Evelyn che si unisce a questo gruppo e che sembra essere osì energica, non è proprio perfetta. Inoltre non nomini quasi le altre persone. Per esempio, aparte Daniele... Evelyn non ha una famiglia? Una mamma? Un papà? Dei fratelli? E' completamente sola? Mi sono posta queste domande enon ho trovato risposta, ma forse lo scoprirò nei prossimi capitoli.
Insomma, in questo senso secondo me c'è proprio un buco, nella storia, non molto grande, ma c'è.
Un'altra cosa che non ho apprezzato molto èstato il fatto che non hai decrittomolto il dolore di Evelyn nell'abbandonare il bambino. Okay, ha fatto una scelta coraggiosissima, che onestamente io non so se sarei in grado di fare (e lo dico pur non essendo ancora madre). D'altra parte, mettendomi nei panni xdi quella mamma, le sarei stata molto grata anch'io. Insomma, ha slvato la vita di un bambino! Tuttavia aveva un figlio anche lei, quindi al suo posto non so cos'avrei fatto. Ma non è per questo che la critico. La critico perché sembra quasi che non abbia sofferto nell'abbandonare il figlio. Hai detto che è scesa dall'aereo dopo aver tratto un profondo respiro e si è diretta via. Non ha nemmeno pianto! Io mi sarei sentita distrutta dopo una cosa del genere, psicologicamente, fisicamente nell'anima! Okay, magari non ci ha pensato visto che doveva correre di nuovo sulle montagne, però... avrà comunque sofferto, no? Magari potresti aggiungere qualcosa su questo. Rendrebbe il tutto più coinvolgente.
Oppure, può essere che tu ne abbia parlato dopo e quindi, appunto, io ho appena scritto una marea di cavolate.
mi scuso anche perché so che sto sembrando dura, ma ti giuro chenon vogio assolutamente esserlo. I miei sono consigli, suggerimenti, non sono imposizioni, né critiche negative. Non prenderle come tali, ti prego!

Vene, ora passiamo alle cose positive.
Leonardo mi è piaciuto moltissimo. E' di una dolcezza strordinaria e l'hai descritto benissimo, nel senso che sicomporta come farebbe qualsiasialtro bambino, che giustamente prende la vita con spensieratezza, come dovrebbe sempre essere per un bimbo.
Evelyn lo ama da morire e questo si vede fin dall'inizio. Inoltre la ammiro moltissimo per il suo gesto, per il fatto che non ha bortitoe ha deciso di tnere il bambino. E' staa bravissima, veramente! E poi è una madre meravigliosa, ripeto.
Daniele secondo me è fantastico. Si preoccupa moltissimo per entrambi ed è n po' come un padre per Leonardo; e poi quello che ha detto ad Evelyn è stato... beh, direi che "emozionante" è dire poco. Mi hai veramente commossa in quel passaggio.
NOn posso non capire comunque la rabbia dell'uomo quando ha capito che evelyn aveva abbandonato Leonardo. Non so da che parte stare, inq questo caso (anche see parlar di "parte" non mi piace). Non so davvero cos'avrei fatto, veramente!
Comunque hai descritto molto ene le emozioni della ragazza uando apprende la notizia, quindi tutta la sua paura, poi la sua gioia nel sapere che andrà nel Bunker con il bambino e infine quanto le è costat la sua decisione. Hai reso il tutto (a parte alcune cose che ti ho segnalato9 molto realistico, sia con i dialoghi, che con le descrizioni, che con i sentimenti della protagonista.
Sono cufriosa di fare con Evelyn questo viaggio e inoltre mi intriga molto la storia dei due finali. Sperocomunque che madre e figlio possano ricongiungersi, prima o poi, perché se si perdessero per sempre sarebbe veramente orribile!
Di solito cito dei passaggi delle storie, quando ce ne sono che mi hanno colpita particolarmente. Siccome, però, in questo capitolo ce ne sono stati vermanete tanti, ti basti sapere che ho apprezzato molto questo scritto nonostante le cose negative che vi ho trovato; e che, comunque, tantissimi passaggi mi hanno colpita. Non liricopio perché altrimenti dovrei farlo con quasi tutto il capitolo hahaha.
Spero di riuscire a passare domani!
Comunque si percepisce che ci tenevi molto a questa storia, si vede che ci hai messo il cuore e l'anima!
Giulia

Recensore Master
31/05/17, ore 20:36
Cap. 1:

Ciao Evelyn.
Generalmente ricambio sempre chi mi lascia delle recensioni, quindi sono venuta nel tuo account, ho letto le trame delle storie e, beh, questa mi ha colpita in particolare. Non so bene perché, visto che questo non è il genere che leggo di solito, ma come dico sempre, c'è una prima volta per tutto ed è bello leggere cose diverse, eneri differenti, perché magari poi si scopre che possono piacere.
Innanzitutto ti faccio i miei più sinceri complimenti, perché scrivi davvero molto bene. Lo stile è leggero e scorrevole, il lessico semplice, ma non troppo e nemmeno banale. non ho trovato nessun errore, né di battitura né altro, quindi veramente, bravissima!
(Se in questa recensione ci sarà qualche errore è perché scrivo veloce e di solito prima di inviare non ricontrollo mai. Perdonami).
Ora passiamo al contenuto del capitolo.
Devo ammettere che, quando sento parlare di asteroidi, meteoriti che cadono ecc., mi prende sempre un senso di panico. La prima domanda che mi pongo è:
"Cosa faremmo tutti se succedesse anche qui?"
E poi penso che non voglio perdere chi amo, che ho già perso troppe persone per motivi diversi; e insomma, per un po' vado in paranoia. Sono fatta così. Una cosa che mi aiuta molto è la preghira, ma ora non stiamo parlando di questo e io sto divagando.
Quel che intendevo dire è che ocn questa storia, secondo me, sei riuscita a descrivere una paura che forse non sono io l'unica ad avere.
Mi ha fatto piacere che tu abbia descritto il fatto che il Premier si ferma comeper ascoltare le esclamazioni dei citadini. Questo fa capire che, comunque, anche se non voule drlo a vedere, anche lui è rimasto molto colpito dalla situaizone e che la cosa lo preoccupa non poco, così come angoscia il Presidente.
Insomma, il destino che si prospetta a molti degli uomini è davvero terribile e a me, onestamente, fa venire i brividi solo pensarci.
La tua storia finirà subito nelle mie seguite e tornerò il prima possibile, già domani mattina spero, per poterla continuare. Non vedo l'ora di continuare, di conoscere Evelyn e il suo bambino.
Giulia

Recensore Veterano
18/05/17, ore 08:33

Perchè? No io dico ....perchè? Perchè far morire Fausto proprio adesso che stavo iniziando ad apprezzarlo e lui ed Evelyn avevano fatto la pace?? :-( :-( Certo capisco che tu mi dirai che la storia è drammatica, ma ti assicuro che ci vorrà del tempo per accettare che Fausto non romperà più ;-) Quanto è dispiaciuto Tobia....e' proprio vero gli animali sentono e capiscono tutto. Luca poi che fa la dichiarazione ad Evelyn? Tenerone!! Addirittura si vede padre di due figli :-) Evelyn ovviamente subisce un crollo psicologico ( e chi può biasimarla) praticamente le è crollato il mondo addosso, ha incontrato l'amore della sua vita e sta viaggiando in un mondo pieno d'ostacoli per raggiungere il figlio e nonostante tutto non aveva mai mostrato questa parte vulnerabile (che devo ammettere mi piace molto). Continuo a leggere, un bacio cara

Recensore Master
17/05/17, ore 12:36
Cap. 3:

E anche qui voglio lasciarti un breve commento: ho riconosciuto il nome di H7-25 nel momento in cui l'ho letto! Anch'io sono cresciuta con il mitico Bud, e l'ho amato molto, sia da solo che in compagnia di Terence Hill!
Per un attimo ho odiato Daniele, poi per fortuna ha saputo farsi perdonare.
Complimenti per le descrizioni dell'impatto. Da pura, davvero! Che ti dicevo che con Internet si impara tanto, soprattutto se si vuole scrivere in modo plausibile?
Brava! Appena posso, proseguo!
Un abbraccio!

Recensore Master
17/05/17, ore 12:22
Cap. 2:

Ciao cara, eccomi qui! Che dire? Davvero un inizio all'insegna del dramma, dell'ansia, e anche dell'eroismo. Abbandonare il proprio figlio pur sapendolo al sicuro è una scelta davvero difficile, ma immedesimandosi nell'altra mamma non posso fare a meno di capire Evelyn.
Anche il prologo è, nella sua brevità, assolutamente chiaro ed esplicativo, rendendo benissimo l'idea di ciò che sta per accadere e del conseguente caos.
Quindi non posso far altro che farti i miei complimenti, anche per il tuo stile di scrittura pulito, senza troppi dilungamenti o divagazioni, senza errori di battitura nè (soprattutto) di grammatica o sintassi. Fa piacere leggere cose scritte bene e correttamente.
Quindi... mi appresto a rintanarmi con Evelyn, Daniele e gli altri nella grotta, in attesa di partire con la tua protagonista verso il bunker, il pensiero fisso a Leonardo.
Ah, sappi che io sono una che ama i lieti fini, ma so che i tuoi finali li leggerò entrambi. Probabilmente prima il drammatico, per togliermi il pensiero, e poi il felice per "rifarmi"...
Come ti ho detto in privato, non so se riuscirò a recensire tutti i capitoli, ma ogni tanto mi ritroverai...lungo la strada per il Bunker.
Un bacio! Marina.

Recensore Veterano
15/05/17, ore 12:54

Un capitolo davvero carico di azione.... La descrizione del mondo pieno di devastazione è scritta in maniera impeccabile ed è molto calzante e.... Giuro che mi hai fatto stare davvero in ansia durante la traversata del fiume 😂😂 menomale che alla fine è andato tutto bene. Finalmente Evelyn e Fausto si sono chiariti e mi ha fatto molto piacere, in questo capitolo scopro un Fausto nuovo e molto interessante, un nuovo vero amico sia per Luca che per Evelyn. I due piccioncini non posso stare separati a quanto vedo?? 😂😂 romantici e teneri.... Alla prossima 😘

Recensore Veterano
12/05/17, ore 14:07

Povero Luca.....Non mi farai morire anche lui vero?? Non potrei sopportarlo. Comunque la storia si fa sempre più interessante e il tuo narrare è sempre più espressivo e carico di significato. Questa parte è molto più accurata e coerente rispetto ai primi capitoli. Idea geniale che Evelyn conoscesse quei piccoli trucci tramandati dalla nonna e speriamo che il frassino faccia il suo effetto. Fausto inizia quasi a piacermi.....non è il mio personaggio preferito, ma mi piace che sia così pratico, in queste situazioni bisogna sempre agire e agire velocemente. Luca, ovviamente, anche se malato non riesce proprio a rinunciarci :-) un 'altra scena di passione descritta con eleganza e senza volgarità, brava :-) Continuo a leggerti, è un piacere :-)