1998, Battaglia di Hogwarts.
Quando Hermione Granger decide di soccorrere Draco Malfoy, in fin di vita, non sa ancora dove la condurrà quella scelta: forse più lontano di quanto abbia mai potuto immaginare, forse fin sotto la pietra. Un nuovo mondo attende la strega, un mondo dove potrebbe scoprirsi più sola di quanto lo sia mai stata...oppure no?

Qualcuno dice che i bambini preferiscono il seno sinistro per sentire sulle labbra il cuore della madre.
Hermione seguì lo sguardo spiritato della signora Tonks: si perdeva sul pizzo di una collina, che sovrastava le nicchie e le tombe di marmo lucente.
Li aveva visti anche lei.
Ma Draco Malfoy e sua madre erano già scomparsi.

Alessandro e Silvia sono migliori amici, da molto tempo. La vita non è stata semplice, per nessuno dei due. Sono il porto sicuro, l'uno per l'altro,dove ritirarsi quando le ferite bruciano e i problemi sembrano non avere soluzione.
-Silvia, perdonami. Sono uno stupido. Non so come ho fatto a proporti una cosa simile. Perdonami-, dice e fa per alzarsi, ma lo prendo per mano e lo trattengo.
Dovrei riflettere ancora. Dovrei analizzare meglio le implicazioni della mia decisione, ma non c'è tempo. Lo voglio. Lo voglio adesso.
-Va bene-, gli dico. E lo tiro verso di me.
Lascio che le sue labbra si posino di nuovo sulle mie. Assaporo il suo profumo famigliare.
La sua bocca sa di fragola.
Lascio che le mie labbra intrappolino il suo inferiore e lo succhio dolcemente. Sospira. Adoro i suoi sospiri. Sanno di desiderio,di dipendenza.
Faccio scorrere le mie mani sulla sua nuca. Incontro i suoi capelli. Li accarezzo. Sono morbidi, perdo le mie mani in quella seta.
Ale si ferma, mi guarda, senza però allontanare il viso dal mio.
-Siamo sicuri?-, mi chiede e mentre lo fa sfiora le mie labbra con le sue.
No, io non sono sicura. Ma cosa importa?La sicurezza è una stabilità effimera. Meglio la certezza dell'insicurezza. Non si conoscono i limiti, non si conoscono le regole, ma si è coscienti dell'instabilità.
Non rispondo. Non voglio rispondere. Sia con sì che con un no mentirei. Perché non lo so se siamo sicuri. Ma non me ne importa. Non voglio che me ne importi.
Abbasso gli occhi e accarezzo il dorso della sua mano. Fatico quasi a respirare, tanto sono emozionata. Li rialzo e lo bacio.
Torno a sentire il sapore di fragole.
Seguo il contorno delle sue labbra con la punta della mia lingua e mi ritraggo. Respiro.
Ricomincio.
Appoggio di nuovo le labbra sulle sue e le faccio di nuove prigioniere tra le mie. Le nostre lingue si sfiorano,si toccano, si accarezzano, mentre le nostre labbra continuano ad accavallarsi l'una sull'altra e i nostri respiri si fanno sempre più affannati, si rincorrono, si cercano, si desiderano,anelano la presenza l'uno dell'altro.
[STORIA CONCLUSA]

L’unica cosa che gli passò per la testa fu che
Bookman, Senior ovviamente, aveva ragione: non bisognava affezionarsi a nessuno,
i Bookman non avevano bisogno di un cuore per lavorare bene.

-Yu-chan- una voce petulante salì dalla strada sotto il bordello.
[...]
-Yu-chan- chiamò ancora una volta la voce petulante e Kanda sentì scattare una vena di irritazione. Tentò comunque di ignorare il fastidioso ragazzino che ogni sera si piantava sotto la sua finestra e lo chiamava incessantemente, come se solo vedendolo avrebbe potuto raggiungere l’apice della gioia –Guarda che lo so che sei nella stanza, è inutile che mi ignori. Resterò qui fino a quando non mi degnerai della tua attenzione-.
Attenzione:MPreg, ovvero gravidanza maschile

-Fa male...
-Shhh... Ora passa, otouto. Ora passa...
Dalle labbra di Sasuke, in basso...
[Raccolta drabbles Uchihacest]
[110 parole esatte]

3 drabbles, titoli da 2x5obsessions di LJ.
[Untouchable] Le sembra di essere l’unica in torto.
[Eighth wonder of the world] affonda due volte dentro di lei, nel collo e nella pancia, in fiamme
[A silver chain] quelle ciglia chiare l’avevano ancora intrappolata come catene d’argento
Akatsuki/Ruka.

Su una cosa, Lavi e Yuu filavano d’amore e d’accordo.

Raccolta di flash-fic, con colonna sonora consigliata. Possibili Spoiler.
12. Voice that comes to me tonight [Ren/Reira]
La ragazzina cantava nel retro di un bar di periferia, brillando alle luci del neon e assaporando l’aria della notte in piccoli, tremolanti ansiti.
Non aveva la voce energica di Nana; era un suono bassissimo, da farfalla, che avrebbe potuto schiacciare prendendo il basso che portava sulla schiena e strimpellando qualche nota un po’ troppo tonante. Eppure aveva l’impressione di avere qualcosa di viscoso nelle orecchie, come sangue.
[We are broken, Paramore]

"Avevo scelto di morire, invece un angelo mi aveva salvata e mi aveva concesso una vita eterna. Non solo: mi aveva donato una famiglia, ma io non riuscivo a sentirmene parte. Perché io avevo scelto di morire... Mi chiamavo Esme Ann Platt e adesso sono solo una vampira" NdA: I pensieri e le scelte di Esme, nei primi anni della sua nuova vita da Vampira. Fanfiction partecipante al Pre-Twilight Contest indetto da Queen_of_sharingan_91: Prima classificata

Molte volte mi chiesi come poteva essere Edward da umano...

Edward torna a Forks vent'anni dopo aver lasciato la sua Bella. Allora perchè lei è uguale a prima?
Nei meandri di un amore peccaminoso.

« Papà, ma perché tu e la mamma non invecchiate? »