Piccola one-shot che descrive gli ultimi istanti di vita di Elia Martell, la fragile sposa di Rhaegar, legata solo alla sua terra, a suo fratello, ai suoi figli, costretta a un matrimonio con un uomo per il quale provò solo simpatia... O forse ci fu qualcosa di più?
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{per Aerys non erano dei veri Targaryen, non abbastanza da meritare una difesa armata; per i suoi nemici lo erano a sufficienza per essere giustiziati}
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{Sarebbe stato l’ultimo [...] Elia non avrebbe più potuto dare alla luce un figlio vivo [...] e c'era una sola donna [...] l’unica che sarebbe stata in grado di dare alla luce il figlio del ghiaccio e del fuoco}
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{Nessuno si sarebbe mai ispirato a loro per una canzone d’amore, nessuna coppia di amanti si sarebbe paragonata a loro}

Jon e ygritte nella caverna, lui e lei e nient'altro di cui abbiano bisogno... Solo i loro cuori intrecciati in un'ombra ambrata, e nulla. Eppure nulla era andato come aveva desiderato.

Cosa sarebbe successo a Sansa Stark se Joffrey non avesse avuto occasione di rompere il suo giuramento e l'avesse sposata prima della battaglia delle acque nere, e quindi, prima della proposta matrimoniale dei Tyrell?
Chi avrebbe protetto una fanciulla tanto fragile una volta nelle grinfie del giovane re, se non la persona più inaspettata e apparentemente crudele e sadica tanto quanto il suo padrone?

[...] Quel giorno il sole di Dorne abbandonò il suo trono. Cessò di irradiare la volta celeste. E si nascose il più lontano possibile dalle malelingue, per lasciar spazio alle lacrime di intraprendere il loro corso.
«La pioggia farà germogliare i fiori, Oberyn.»

{Terza classificata al Contest 'Non esiste rimedio all'amore se non amare di più' indetto da aturiel sul forum di Efp}
Doran non era là quando Ellaria è morta con Oberyn, urlando di orrore.
{Oberyn/Ellaria ♥ Doran/Ellaria}

Sandor e Sansa vivono nello stesso appartamento, con un balcone in comune, ma c'è un divisore che blocca la vista l'uno dall'altro. Parlando e aprendosi con l'altro, confessando cose che non avevano mai detto a nessuno, dopo due mesi, finalmente, decidono di incontrarsi faccia a faccia.

{Modern!AU}{Sandor!Centric}
{Sandor/Sansa ♥}
«Sì, davvero molto divertente, piccola... dove avevi detto che era la pasta?»
Subito dopo avere pronunciato la frase, può sentire chiaramente la risatina di Jeyne Poole in sottofondo alla chiamata, e il rumore della mano di sua moglie scontrarsi con la propria fronte. [...]
«Ah, eccola. Trovata!... Vanno bene gli spaghetti, le pennette, i rigatoni, le maniche, le mezze maniche, i maccheroni, le fettuccine, i fusilli, le linguine, i conchiglioni, o devo usare le trofie?»

Cieca ormai da sette anni, Rajani Mertyns nasconde un passato chiuso tra le mura del proprio castello, fatto tesoro da un maestoso gufo bianco che sempre l'accompagna, dopo la morte dell'amata madre. Cessata la guerra che per quattro anni ha insanguinato le terre dell'intero Westeros nella ribellione dei Blackfyre, la donna ha lasciato la propria dimora di Bosco delle Nebbie per scoprire cosa vi è oltre le proprie mura. Giunto il momento per lei di comprendere cosa vi sia in quel mondo sconosciuto, di comprendere chi sia lei realmente, di far tesoro di quella che è la Vita, ella ha percorso un viaggio insidioso, conoscendo persone di ogni genere. Scoperta, nuda, al mondo, vede oltre le vesti degli altri, dentro la pelle di sé stessa. Donna la cui pelle arde di Desiderio, Desiderio nel Vivere.
Ciò che andrete a scoprire nei veli del mistero, è l'anima di una donna cieca, delle sue percezioni, del suo modo di vedere il mondo, del suo tentativo di ritrovarsi in questo. I sentimenti di lune bianche, immerse in un mondo d'ombre, riflesso nella loro anima, di luce.

Raccolta di flashfiction Renly/Loras, scritte principalmente durante vari Drabble Event organizzati sul gruppo "We are out of prompt".
1)Segreti sussurati tra il caldo delle lenzuola
2)Mi piacerebbe tenerti per mano

Dal testo:
"Ditocorto fissa insistentemente le labbra di Sansa. Per gli dei come gli piacerebbe baciarla.
Lì, così, senza un vero e proprio perchè."

One-shot dedicata alla distruzione di Sala dell'Estate
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{Da molti lui era sempre stato considerato un re contadino, esageratamente magnanimo più che giusto [...] lui Aegon l’Improbabile avrebbe messo a tacere tutti i suoi nemici, grazie al principe… e ai draghi}
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{In pochi secondi l’incendio verde sarebbe divampato all’interno, bruciando, incenerendo, partorendo i nuovi draghi}
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{Il rombo tuonante della distruzione. Una seconda Valyria si abbatté sui Targaryen, questa volta annientando uomini molto più miseri e draghi di pietra}
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Dal testo:
"Arya guarda Gendry lavorare, è una cosa che fa spesso di recente.
Spesso resta affascinata dalla maestria con cui crea spade ed armature, la precisione con cui ricama la coccia e l'impugnatura per le armi dei nobili. Spesso rimase affascinata dal guizzare fluido dei suoi muscoli imperlati di sudore."

SanSan
Dal testo:
"Sansa lo bacia, un bacio casto che il Mastino approfondisce. Le sue mani salgono oltre le cosce, fino ad arrivare a stringersi attorno ai fianchi stretti."

SansaxPetyr
Dal testo:
"Petyr conquista Sansa nello stesso modo in cui conquista ogni cosa: con l’inganno e l’astuzia.
Non la corteggia come un cavaliere innamorato, non è un cavaliere innamorato. Non la ama, non la vuole sposare, non gli importa di lei."

SansaxPetyr
Dal testo:
""Ti stai per sposare Sansa, ti stai per sposare con un uomo malato e sadico che non gioirà nel trovarsi una moglie Stark, tanto meno una moglie Stark ed inesperta; ma ti aiuterò io."
Era così che Petyr li giustificava.
Era con quelle poche parole che ogni sera si presentava alla porta della stanza di Sansa.
La prima volta che se l'era trovato davanti, la giovane non aveva capito."