Il protagonista si chiama, almeno secondo ciò che stabiliscono i suoi documenti, Kyle Lester, un individuo che agisce nell'ombra e si guadagna da vivere scoprendo informazioni altamente riservate di tutti i tipi e vendendole al miglior offerente.
Un giorno gli capita di trovare per caso un'intercettazione video di due delle più grandi personalità dello stato che potrebbe cambiare per sempre la sua carriera e la sua vita.

la storia di un ragazzo odiatore di scarpe e calzini in fuga dalla pena di morte per un crimine non suo incontra una potenziale vittima...
o forse no?

Ognuno di noi ha dentro di sé una parte buona e una parte cattiva. Cosa succede quando la buona prevale e la cattiva sparisce? E, soprattutto, DOVE sparisce la parte cattiva?
Questo testo mi ha permesso di vincere il secondo posto del concorso letterario scolastico: il nome della protagonista è lo stesso della protagonista della mia storia, qui pubblicato, Dominick (o Dominique), poiché l'avevo pensato come finale alternativo della storia stessa.
Sia questo racconto che la storia sopracitata sono per me fonte di grande orgoglio e spero che leggiate entrambi.
Grazie in anticipo.

Ciao ragazzi...questa è la mia prima fanfiction...
Questa parla di una killer sadica,Giò,che vive con un "corvo"in un appartamento isolato del quartiere di Whitechapel,dove tante sparizioni e sangue segnano il filo logico della FF...
Beh,che dire...spero che vi possa piacere!

Odo solo Lei, ascolto solo Lei.
Obbedisco, consumato dal desiderio di accontentarla.
Per non sentirla più.
Scritta anni fa per un contest, ma mai pubblicata. Ispiratami da un giochino che andava tanto sui cellulari anni fa e che, a dirla tutta, mi angosciava pure un po'^^

A chi non è mai stata detta la frase ''Non fidarti di...''?
Io me la sono sentita ripetere mille volte da mia madre, da mia sorella, da mio fratello, dalle mie amiche..da chiunque in pratica. Ma quando arrivi al punto in cui non sai più chi sei, quando la tua mente si dimostra il territorio più inesplorato proprio da te stessa, forse qualcuno di cui ti fidi e confidi potrebbe essere utile. Mi chiedo solo perchè nessuno mi ha mai detto di non fidarmi di me stessa; io non so di cosa sono capace.
-Delia.

Un giovane pianista, la sua passione per la musica e una carriera stroncata sul nascere.
La notte del 12 novembre 1935, il cadavere di William Rowington venne trovato riverso in una pozza scarlatta, dalla sorella Emma di soli sette anni.
Accanto al suo corpo, gli spartiti di una marcia funebre, erano sparsi sul pavimento impregnato di sangue.
Gli stessi spartiti che, il suo amico Abel, si affrettò a bruciare prima dell'arrivo della polizia.
Dal Prologo:
"Non salutai Abel, né mi voltai per dirgli addio con uno sguardo.
Il mio risentimento nei suoi confronti cresceva passo dopo passo, più mi avvicinavo alla mia nuova casa più sentivo di odiarlo e più quella mesta sinfonia si faceva più intensa e acuta mormorando la sentenza della nostra condanna.
William era morto ed entrambi eravamo inconsapevolmente colpevoli.
Colpevoli e allo stesso tempo vittime di una maledizione che avrebbe cambiato le sorti del nostro destino e di chi ne avesse fatto parte."

I pensieri di un assassino che non prova alcun rimorso per quello che ha fatto. Pensieri che lo portano alla pazzia e ad essere felice.
(Spero che vi possa incuriosire! :)

Oslo 24 dicembre 1996 Notte della Vigilia di Natale
Un segreto che nessuna si aspetta , un mistero assoluto che coinvolge mogli, mariti e figli
Una storia travolgente che rivela la faccia della verità delle persone , i lati più oscuri di persone buone, simpatiche , che soccombono i loro più nascosti segreti.
Un segreto inestimabile che farà i lettori rimanere con gli occhi attaccati a questo mio racconto .
Nella Vigilia di Natale La Famiglia Ovienf riceve una strana chiamata ( tutti pensano che siano parenti che mandano gli auguri di Natale ) ,Invece no la voce al telefono è fredda e rilassata , quasi minacciosa , per quale motivo ? per quali ragioni ?
Preocupati chiamano la polizia che però dopo pochi interventi dice che era solo un falso allarme , quando dopo il telefono risquilla ,stavolta era la centrale di polizia a chiamare in causa il detective Marthian per risolvere uno dei casi più difficili della sua vita , salvare le persone innocenti rapite e uccise dal misterioso Ulber un serial killer molto famoso per essere riuscito ad ingannare le menti più esperte della polizia ,ma dovrà vedersela con Marthians che al contrario dei colleghi non si fa certo ingannare facilmente da Ulber ,un serial killer pericoloso e feroce .

Ar-dè-sia [ar'dɛzja]
s.f. {mineralogia}
Roccia argillosa grigio-nerastra che si sfalda in lastre sottilissime.
[...] Sangue. Sangue ovunque. Sul pavimento, sulle pareti, sui vetri delle finestre, su di lei. La penombra le permise di guardarsi le mani e le braccia, luride di sangue non suo. Un altro urlo le attanagliò la gola, graffiandole le corde vocali.
Non aveva trovato la luce, la via d’uscita, la via di salvezza.
Aveva trovato la morte.
[...] In un primo istante qualcosa le fece pensare – sperare – che quello fosse soltanto l’ennesimo, orribile incubo, ma col passare dei minuti quella convinzione si sgretolò.
Per quelle che sembrarono ore e ore non accadde assolutamente nulla. Il dolore ai polsi e alle caviglie aumentava con il trascorrere del tempo. Per qualche assurdo motivo, Tekla riusciva a sentire il ticchettio di un orologio lontano, la cui velocità diminuiva sempre di più, quasi come se stesse condensando il tempo, o come se questo l’avrebbe presto soffocata dopo un’angosciosa agonia.
Terza classificata al contest Watercolor indetto dal gruppo facebook A Panda piace fare le bolle di assenzio ⌠EFPfanfic⌡ con il prompt: le Maschere.

(Ispirata dalla canzone In the Dark, dei The Birthday Massacre) la cantante Chibi si ritroverà in un bosco, e farà un fatale incontro, e la chiave che porta al collo deciderà il suo destino...

Questa storia nasce dalla mia irrefrenabile voglia di scrivere e nello specifico di unire narrazioni dettagliate a descrizioni puntuali di ragionamenti e trame complesse.

"E chiamò ancora il mio nome. Mai l’avevo sentito pronunciare così, un sussurro ma allo stesso tempo un urlo, una voce stridula, una voce familiare. Sentii ancora quel brivido e sudore freddo scorrere sulla mia fronte. Non riuscii a muovermi."

Uno sguardo può dire tutto, eppure così poco.
Come possiamo essere certi che chi ci lancia un'occhiata nello scorrere lento della vita non abbia, in realtà, altre intenzioni, altri fini, oppure piani ben precisi nei nostri confronti?
State attenti allo sguardo che incrocerete domani in treno, in autobus, nella metro. Nulla è certo.

Homer era un omaccione: molto alto, robusto ma non grasso, dalla barba non curata e capelli corti. Aveva gli occhi azzurri che, come gli facevano notare tutti i colleghi, poco si addicevano al suo lavoro. Era il complice di Garrish praticamente da sempre, il primo giro di estorsione l’avevano gestito insieme.
Homer era sposato. Aveva una bimba, Ashley, e un cane da compagnia.
Garrish era divorziato. Aveva una decina di bambini con altrettante donne, e ogni tanto faceva compagnia al cane di Homer.
L’unica compagnia di cui ho bisogno, diceva quando alla base alzavano il gomito, è una donna la sera e una bottiglia di birra di giorno.
Stamane, quando si erano alzati dal letto, si erano affrettati a vestirsi e prepararsi. Dovevano portare a termine un lavoro facile, un lavoro che credevano di finire in velocità e senza intoppi.
Ma un intoppo può capitare anche quando vai sul cesso a cagare, era solito dire Garrish.
A Homer quella frase era sempre piaciuta: la rima era perfetta, sembrava una frase fatta apposta. Realistica.
Oh, così realistica che i due ci stavano sguazzando.
Dentro al cesso.