Torsti decide di mandare un messaggio a Risto lasciandolo nel dubbio fino al suo ritorno a casa. Cosa vorrà dire?

Eravamo arrivati ad un bivio cruciale: trovare un cantante che sapesse l’inglese e quindi cercare di portare la nostra musica anche all’estero oppure limitarci al mercato finlandese tenendo il nostro vocalist, Jussi, ragazzo molto bravo e con ottima presenza ma con la pecca di non essere per niente ferrato sulle lingue straniere?
Stavamo discutendo senza posa da ore e mi era venuto mal di testa: il problema tormentava me in maniera maggiore degli altri, specie perché ero il primo che voleva che ci facessimo conoscere all’estero; Jussi, poi, non era solo uno dei cantanti migliori che si potessero trovare a Tampere, ma era anche il mio ragazzo, e mi sarebbe dispiaciuto molto mandarlo via dal gruppo.

“Io non sono gay, sorella. E poi è un discorso troppo delicato, meglio se ne parliamo un altro momento ora devo andare a lavorare e sono già in ritardo!” - affermo incalzante sperando capisca, infatti mi saluta raccomandandomi di chiamarla al più presto.
Non ho voglia di lavorare, pensando che il mio ragazzo sta facendo una visita per verificare le condizioni di salute; ma devo stare qui, e non sarà una mattinata leggera.
Speriamo passi presto.
[Vivian/Theon] [Chrason e Sulian, narrate ma non approfondite]
Con la partecipazione straordinaria di: imspeakingtoyou.
Grazie per gli spunti e le idee, mia cara Toiva.

Ci sono passi, nell’esistenza di alcune persone, che le fanno sentire come dei bambini che hanno appena imparato a camminare davanti ad una salita impervia. Ci possono essere aiuti sulla strada, così come possono mancare, ed è probabile anche incontrare delle ostilità.
I più fortunati trovano supporto ed il loro viaggio diviene comodo, gli attriti col mondo esterno minimi e messi facilmente a tacere. I meno fortunati, invece, sono abbandonati a loro stessi: traditi dalle persone a cui vogliono bene e bersagliati anche da gente che vuole dire la propria a tutti i costi anche senza essere interpellata.
Io mi posso reputare mediamente fortunato, quando ho affrontato la mia chimera.

“Ho degli amici di Tampere che cercano un batterista, ti andrebbe di provare?”
Così, a ciel sereno.
“Ok ma… che genere fanno? Età? Li conosci bene?”
“Certo: conosciamo tutti molto bene il bassista, inoltre il tastierista viene al conservatorio con me.” – Un tastierista? Che studia al conservatorio? Roba seria allora.
“Quindi sono tutti più grandi?
“Sì, il tastierista è il più giovane ed è dell’83. Poi ci sono due chitarristi che si passano un anno d’età, inoltre hanno un cantante che è arrivato da poco e si sta trovando bene con loro.”
Due chitarristi… quindi faranno rock, o metal. Ci sono un po’ di anni di differenza, ma se con questo nuovo cantante sono ospitali, può essere che lo siano anche con me. Solo, spero che non mi trattino come un bimbo… non ho ancora la maggiore età ma mi auguro che non pesi troppo, il mio essere nato nel culo degli anni ’80!
“Va bene, Sammye. Dammi un loro contatto, che li chiamo.”

Credo di aver appena assistito al mio più grande trionfo di tutta la vita: non solo ho vinto due biglietti per dieci giorni ad Aruba in un concorso sponsorizzato dal K-Market, ma sono anche riuscito a convincere la persona a cui tengo di più ad andarci, per quanto lui non ne sia affatto il tipo.

Lui era sempre stato al centro dell'attenzione di moltissime donne ed uomini ma non era stato in grado di amare nel migliore dei modi.
[Vivian/Theon]

Va bene lo ammetto, un po' sono geloso, ma che cavolo mi pare anche comprensibile! Non fa altro che sgobbare dalla mattina alla sera, non stiamo uscendo con gli altri, tanto meno da soli! E' come se fosse entrato in un tunnel e non bastavano tutti i casini che già ci perseguitano pesantemente, mancava solo lui e la fissazione di lavorare e far bella figura con la nuova direttrice.
[Christian/Jason]

Ti lascio l'appartamento solo perché abbiamo una bambina.
Non venire a cercarmi e non pretendere che ci sia sempre per Ainikki.
[Sammy/Julian] [Vesku/Julian]

Mi ricordo quante lacrime versai quel giorno.
Mi ricordo quanto soffrii in quei giorni.
Ma ricordo anche di come uno dei miei band-mates mi stette talmente accanto da farmi perdere la testa.
[Christian/Jason]

Fin dalla Notte dei Tempi, la purezza ed il peccato erano impegnati in una lotta senza esclusione di colpi: da millenni, santi e demoni cercavano di tirare gli inermi esseri umani ognuno dalla propria parte, garantendo o la salvezza spirituale dopo la morte o una vita piena di piaceri materiali, salvo poi la condanna alle fiamme dell’Inferno. Attualmente, sul versante delle relazioni amorose, la quotidianità delle coppie veniva sconvolta per mano di Theon, angelo della castità, e Vivian, diavolo della lussuria.

“Che cazzo stai facendo?!” - gli dico cercando di liberarmi dalla sua stretta, ma ogni tentativo è vano perché non faccio altro che bloccarmi di più: non so come siamo finiti dalla porta principale del bagno, ad un angolo di esso, dove per altro c'è una specie di tubo in acciaio, messo qui non so per quale motivo strano. Improvvisamente mi ritrovo ammanettato e non ho alcuna via di fuga.
[Vivian/Theon]

D'altronde quando Sammy viene a farmi visita si siede al mio fianco sul letto, cominciando a disegnare e parlare, ma non posso paragonare le due persone ognuno è fatto a modo suo.
Teppo si siede sul bordo del letto, zitto e concentrato, cominciando a scrivere con il suo portatile mentre io lo guardo di sottecchi: perché? Mi da davvero fastidio questa lontananza-non lontananza.
[Christian/Jason]

“Beh, spero che non succeda come con Watch Out!” commento innervosito, stringendomi nelle spalle. No, a distanza di anni non mi è ancora passata l’amarezza per quella volta… quel che è peggio, ogni volta che dobbiamo riunirci per pianificare un album, la sgradevole sensazione si impossessa di me e non riesco a cancellarla. In fondo, perché mai dovrei? State of Mind è stata solo la continuazione di quello che è stato con l’album precedente, con la differenza che io non ho fatto un beneamato cazzo. Il risultato? Lo stesso.

Alla fine, il giorno che meno desideravo nella mia vita, è arrivato. Vorrei essere altrove, non incatenato ad una realtà che non mi piace e che ha distrutto ogni barlume di speranza che avevo, di coronare il sogno della mia vita; non a questo tavolo imbandito a festa in un’eccezionalmente calda giornata di luglio, mentre sono insaccato in questo completo nero recante sul taschino della giacca il badge testimone di nozze.