Come avrebbe potuto smettere di annusare quell'incredibile fragranza? Atobe se lo chiedeva mentre continuava ad immergere le proprie narici fra quell'aroma che tanto lo stava estasiando.
Aveva fatto bene a regalargli quel profumo per il loro anniversario. Aveva pensato che fosse perfetto per l'amato appena in quel negozio aveva avuto modo di provare quel flacone: aveva delle sfumature così intense, decise e passionali che aveva subito collegato a Tezuka. Si era perfetto per quella pelle e riusciva ad esaltarne il sentore naturale che da sempre lo aveva affascinato.
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Nello specchio c’è una persona che Bunta non riconosce.
Guarda, Marui. Guarda come Jirou ti rende perfetto.
[Akutagawa - Marui ] {Per il pornfest}

Era da così tanti anni che aspettava quel momento...
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Non sapeva dove avrebbe trovare la forza per smettere di baciare Yukimura, Sanada non sarebbe riuscito a staccarsene nemmeno volendo: aveva un forte debole per gli scolpiti muscoli del suo adorato buchou.
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Perché Kunimi doveva essere così incantevole? Non sapeva quante volte Atobe se lo fosse chiesto, ma nemmeno una singola volta era riuscito a ottenere una risposta.
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Cosa c’era di più rilassante di un caldo e sensuale massaggio alle spalle? Dopo tutte quelle ore di allenamento, alle quali si dovevano sottoporre ogni santo giorno, non esisteva nulla di meglio soprattutto se le mani che davano sollievo a quei muscoli appartenevano ad Atobe Keigo.
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Per arrivare da lui, deve prendere tre aerei e cambiare quattro aeroporti [...]
Ma ne vale la pena, ne varrà sempre la pena
[Atobe - Tezuka]

Atobe e Tezuka erano stretti l’uno all’altro, uniti in un intenso abbraccio.
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Come poteva porle delle domande senza battere ciglio? Era terribilmente imbarazzante.
Non rispose, non ne aveva la forza.

Come facevano quelle mani a essere sempre così lisce e perfette?

Tutti in città sempre definito Atobe una vera mangiatrice di uomini, di quelle che desideravano una sola cosa: il sesso.
Non erano delle dicerie campate all’aria.
Quella ragazza era sempre circondata da uomini e ragazzi che cambiano ogni volta: solo quel mese era stata vista uscire con ben dodici tipi diversi.

«Kunimitsu…» in quel momento non riuscì a resistere alla tentazione di chiamarlo per nome e sperava che anche il compagno potesse fare lo stesso. «pronuncia il mio nome.»
«Keigo…»

«Tezuka mi sei mancato così tanto.» sussurrava ogni volta Atobe interrompendo quel bacio e incominciando a guardare l’altro negli occhi.
«Anche tu mi sei mancato. » rispondeva ricambiando lo sguardo per poi ribaciarlo di nuovo,
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Era completamente in balia di quel meraviglioso ragazzo che riusciva a fargli perdere la testa solo con due tenere labbra.
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