[Questa storia non tiene conto dell'ultimo episodio della serie.]
Loki e Sylvie hanno deciso di vivere una nuova linea temporale tutta per loro. Ma le cose non possono andare sempre bene, soprattutto se il passato chiede la resa dei conti.
Dal testo:
« Cosa ci fa quello lì? » domandò guardando Sylvie negli occhi e indicando l'oggetto. « Avevamo detto che non lo avremmo mai più usato. »
« Teoricamente sì, se non fosse che i sensi di colpa ti stanno distruggendo. »
Loki rimase spiazzato. Cosa voleva dire?
« Se continui ad ignorarli presto prenderanno il sopravvento. E finirai per soccombere alla parte più oscura di te. » continuò lei osservandolo attentamente.
Loki si sentì morire. Piuttosto che rivivere tutto quello che aveva passato si sarebbe fatto uccidere da Thanos mille e altre mille volte.
Non era pronto per affrontare tutto di nuovo. Il suo passato stava tornando per chiedergli la resa dei conti e lui non era pronto.
Ma lo sarebbe stato mai?
[Questa storia la trovate anche se wattpad]

Raccolta di drabble, flashfic e one-shot fluff e umoristiche dedicate a spaccati di vita quotidiana con protagonisti Loki e Sylvie
#1. "Non sono adorabili?"
#2. "Senti, tu non piaci a me e io non piaccio a te, ma se vuoi far funzionare questa convivenza devi collaborare chiaro?"
#3. "Scusa, puoi ripetere?"
[Questa raccolta partecipa alla "Headcanon Challenge" indetta dal forum Siate Curiosi Sempre]
[Il capitolo 3 partecipa agli Oscar della Penna indetta dal forum Ferisce la Penna]

Questa storia partecipa alla challenge “Una parola al giorno toglie il blocco di scrittura di torno!” del gruppo Facebook Prompts are the way
PROMPT 11.10
"X incontra il suo doppelgänger, ma del sesso opposto al proprio. I due sono bizzarramente attratti l'un dall'altr"
Unici
Loki aveva sempre avuto molta fiducia nelle proprie capacità, non per niente lasciava che gli altri lo appellassero come “Dio degli inganni”, semplicemente sapeva che nell’essere meschino, malvagio, attraente, carismatico non aveva rivali.
E quando Mobius aveva detto che lui, per essere un malvagio, una “variante” era piuttosto loquace e intelligente, non lo aveva smentito, anzi contrariamente ai suoi “gloriosi propositi” di vendetta e di potere aveva accettato di aiutare quel sistema folle e assurdo chiamato “TVA” a trovare la variante pericolosa, la sua stessa variante, quella che sfuggiva a ogni ricerca dei “minute man”.
Loki era un uomo scaltro, un Asgardiano scaltro, qualcuno la cui mente sempre macchinava possibili soluzioni, strategie e intrighi, ma di tutti questi suoi pensieri, tra tutte queste possibilità, Loki non aveva considerato la più assurda, e cioè che, una volta scoperta l’identità della pericolosa minaccia, lui ne sarebbe rimasto sconvolto…

Il piccolo negozio di musica era diventato una sorta di ‘rifugio’ ogni volta in cui i ricordi degli eventi recenti minacciavano di prendere il sopravvento.
[Questa storia partecipa alla Themed Challenge – Spring Edition (II Edizione) indetta dal forum Siate Curiosi Sempre.]

Loki e Sylvie si concedono un momento di riposo e ne approfittano per conoscersi meglio.

Thor e Loki sono da sempre in conflitto per via delle loro scelte. Thor e Loki, seppur lontani, continuano ad agire in modi differenti. Sono complicati, perplessi, ma, nonostante tutto, fratelli.

Dopo aver riorganizzato le ramificazioni del tempo in una struttura che ricorda l’albero dell’Yggdrasill, Loki veglia sul multiverso dalla fine dei tempi.

[Loki]
"Non importa il come, il dove… non importa nemmeno il perché" è tutto maledettamente chiaro nella mia testa.
Quando ho visto sparire uno dopo l'altro i miei amici, quando ho visto scomparire Silvie… è stato come se tutta la mia vita avesse teso ad oggi, ad ora.
"Importa il chi"
La mia versione leggermente modificata di come sarebbero dovute andare le cose.
Spoiler finale 2x05

[Loki]
"Guardami, testa matta. Sono uno sdoppiamento laterale. Sono un’alternativa. E tu chi accidenti sei?"

[Loki]
"Ha vinto e non prova nulla."
[Loki/Sylvie]

[Loki]
Lascio tutto.
È l’unico modo per farle capire che non la ferirò, io non lo potrei mai fare.