Harleen Quinzel è una giovane e brillante psicologa ritrovatasi a lavorare nel manicomio criminale Arkham Asylum. Durante una delle sue tante sedute fa la conoscenza di Jack Napier, criminale di eccezionale fama che risponde al nome di Joker, e finisce con l’istaurare un rapporto particolare con quell’uomo che, malgrado tutto, esercita un forte ascendente su di lei.
Dal testo:
- Sai, Harley Quinn, mi piaci. –
Dal modo in cui lo dice sembra che non sia necessariamente una cosa buona. Infatti, subito dopo, aggiunge: - Prometto che, quando deciderò che sarà meglio ucciderti che chiacchierare con te, lo farò in fretta. –
Ecco fatto, e tanti saluti all’andare d’amore e d’accordo.

Sono paludi di speranze morte i tuoi giorni a Gotham. [...]
Sono amori sfioriti e promesse bruciate, parole taciute - nascoste - e memorie sbiadite.
[Prima classificata al contest "My last breath" indetto da Stareem sul forum di EFP]

In una città di sangue e polvere è strano come non ci si abitui mai agli addii. Alfred lo sa bene.
[...]Gotham resterà una ferita infetta e putrescente, un ricordo marchiato a fuoco nella carne – la puzza di bruciato dell’esplosione ancora nelle narici. [...]

E' più una sorta di poesia che una fanficton vera e propria...
"Poesia" su Batman e sulla sua "caduta", perchè tutti i grandi eroi cadono prima o poi...
Dal testo:
"Sei un eroe caduto in disgrazia,
una leggenda lasciata morire sul ciglio della strada.
[...]
Tu, pipistrello mascherato,
assuefatto al brivido della morte."

Selina stira le labbra in una piega durissima e rabbiosa, scivolando sul suo corpo morto con la solida soddisfazione del gatto.
Ti sfiora le dita Selina, in una muta richiesta.
Quando ti bacia, capisci cosa significhi davvero la disperazione della speranza.
[Sesta classificata al contest "La torre di Babele" indetto da GenGhis sul forum di EFP]

"Batman non è nulla per me. E’ solo un fanatico, convinto che il mondo debba essere salvato a tutti i costi.
Bruce Wayne non è nulla per me. Un ricco depresso che ha avuto bisogno di costruirsi una maschera per sfuggire al mondo
Bruce Wayne non è nulla per me. Ok. E’ carino e allora?
Ci sono milioni di ragazzi carini in giro per il mondo.
L’ho baciato, si, è vero. Per rubargli la macchina. Tutto qui!
Ho baciato Batman, è vero. Per regalargli un’ultima sensazione piacevole prima della morte.
In fondo sono una ragazza generosa.
Bruce Wayne non è nulla per me …. Nulla"
Così Selina Kyle dice addio al Cavaliere Oscuro, dopo che egli si è sacrificato per Gotham. Ma sarà veramente un addio?
Una gatta in pericolo costringerà il pipistrello a mostrare in anticipo le sue carte ....

Bruce tacque.
Per un attimo la sua espressione si fece incerta, quasi dubbiosa, prima di lasciarsi andare ad un sorriso diverso dal solito.
Un sorriso amaro.
Il sorriso di chi, messo più volte a confronto coi propri demoni interiori, finisce altresì per accettare tacitamente e riconoscere dove cominciano le sue ragioni e dove finiscono i limiti imposti dal suo stesso corpo...

[Bruce/Selina]
Quando Bruce si sveglia, Selina non c'è già più, ma lui ha la certezza di averla mancata di pochissimo.
Le lenzuola sono ancora tiepide sul lato vuoto del letto, mentre Bruce fa scorrere il palmo di una mano sul tessuto, come a sfiorare l'assenza di lei in una carezza inconsapevole.

Gotham City è grande... troppo grande!

Tragicommedia in tre atti e due cuori: mancarsi, scontrarsi, amarsi.
A Nocturnia.

(...) Dev’essere bello sorridere ai morti: vuol dire non avere rimorsi, solo ricordi.
Why so serious? mi chiederebbe il Joker.
Non ho più sedici anni e conosco la risposta: perché esserci è un affare serio, serissimo.
Come la memoria (...)