Shoshanna Dreyfus e Frederick Zoller ancora una volta insieme in sala proiezioni e non è detto che il finale sia scontato.

Landa alle prese con la formulazione di uno dei più grandi complotti del Terzo Reich, qualche tempo prima dagli eventi narrati nel film Bastardi senza gloria. Vecchie e nuove conoscenze incontreranno il più temuto colonnello dell'SS, che si mostrerà in tutta la sua complessità.
"Napoleone era di bassa statura, pensai. Napoleone non era esattamente quello che si considera un bell’uomo. Napoleone era temuto, Napoleone era crudele. Una volpe. Napoleone era un conquistatore.
Napoleone era però, un eroe. Ecco in cosa Hans Landa si distingueva da Napoleone. Oltre alla nazionalità. Eppure guardandolo non riuscivo a pensare ad altro che “Napoleone”."

[ modern!AU ] ( . . . ) il sangue bagna le dita del tedesco, ed il labbro brucia. E' lesto a premere il bicchiere gelido contro di esso — un gemito che lascia le labbra sottili; la voce di Hugo lo distoglie dal sordo pulsare che si propaga attraverso le ossa e rimbomba tra le orecchie. Gli occhi azzurri si alzano dal lavandino, incrociandone altri altrettanto chiari. « Prima che tu dica qualcosa — », inizia, alzando il bicchiere come se si trattasse di corpo contudente, « — io sono una povera vittima, e tu lo sai, Stiglitz. »

Se Fredrick Zoller si trovava seduto nella sala proiezioni di quel cinema mediocre, non era di certo per rivivere le sue imprese di guerra attraverso il grande schermo. Non gli importava molto della première; lui era lì per Emanuelle.

– Ehi, Tenente – lo apostrofò Donnie, quando Aldo si affacciò dalla porta aperta per metà.
– Che c'è?
– Devo sfogare l'adrenalina e là c'è un letto.
[Scritta per il P0rn Fest #8 di fanfic_italia]

Aldo Raine, questa notte, ha sognato il cinema esplodere.
Mancano pochi giorni al Natale e quattro mesi fa è nata sua figlia, e ha sognato il fottuto cinema saltare in aria – il ticchettio nei pressi della sua caviglia, il silenzio, il vuoto e poi il fuoco.[...]
E così, mentre nell'altra stanza sua figlia dorme e in soggiorno sua moglie guarda la televisione, inizia il sogno a occhi aperti che col tempo ha perfezionato.
In cui si toglie qualche soddisfazione in più, perché l'OSS e l'America hanno lasciato a lui l'onere e l'onore di occuparsi un po' dell'affascinante e scaltro Colonnello Hans Landa.
[Scritta per il P0rn Fest #8 di fanfic_italia]
[Partecipante al contest I'll look after you indetto da Chloe R Pendragon sul forum di Efp]
[Prima classificata e vincitrice del Premio Stile al contest Shock Me Now! indetto da RedLolly sul forum di Efp]

“Non ti sei ancora stancato di fare il cretino??! L'intero esercito sovietico si sta mobilitando sulle nostre tracce!!”
“Ah davvero, Anita??” giusto il tempo di abbottonarsi i pantaloni, poi di nuovo un sorriso smagliante. “Non vedevo l'ora di tornare in azione!!”
(...)
Adesso dovevano soltanto raccogliere le forze, sviluppare il piano d'azione che li avrebbe condotti verso il trionfo: presto, avrebbero avuto la loro vendetta. Presto, sarebbero riusciti finalmente a rovesciare quella sporca dittatura.

Mi risponde dopo un tempo infinito mia madre, con una voce così bassa che quasi non la sento, anche perché nello stesso momento la giovane che lottava contro i pennuti perde l’equilibrio e il suo corpo si schianta a terra con un tonfo sordo, come quello che fanno i nostri vitelli quando la febbre dei bovini li colpisce all’improvviso.
Il cannone spara.
Meno una.
Ne restano solo più quattro e i Favoriti rappresentano il problema maggiore visto che sono in gruppo, ma sono certo che mio fratello ce la farà, perché mi ha promesso che sarebbe tornato, anche se… “Che senso ha tornare da quelli che ti hanno condannato a morte?” Le parole di Donnie mi vorticano in testa in una sorta di macabra cantilena.
***
Piccolo AU con Hunger Games, spero vi possa piacere come è piaciuto a me scriverlo! ^^
(Seconda Classificata al Contest: "E possa la Buona Sorte essere sempre a vostro favore" indetto da ,Bad A p p l e)

La fama dei Gemelli Trotsky si era rapidamente sparsa in tutta Europa, giungendo persino alle vigili orecchie del tenente Raine. In particolare, si trattava di una coppia di oppositori politici ricercata dai sicari di Stalin e per questo motivo costretta alla fuga. I due si erano distinti per una certa tendenza al trotskismo, ma ancora di più per la ferocia con cui erano soliti vendicare le vittime della dittatura.. Ferocia e vendetta. Un binomio che combaciava perfettamente con le idee di Aldo Raine, incapace di farsi scappare dei così validi alleati.

Il finale di Bastardi Senza Gloria ha raccolto l'entusiasmo di molti e l'idignazione di molti altri. Sentiamo cosa ha da dire il diretto interessato.
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Il Fuhrer è stravaccato sul divano, una smorfia di puro disgusto illuminata dalla luce azzurrina dello schermo. Il suo ministro della propaganda dà un’occhiata: ah bene, siamo già ai titoli di coda.
Una scritta bianca in grassetto recita: SCRITTO E DIRETTO DA QUENTIN TARANTINO
‘Mein Fuhrer,’, esordisce Goebbels. ‘Visto che il film è finito, che ne direste di…’
‘Una porcheria.’, ringhia Adolf. ‘Una vera porcheria.’
‘Mein Führer…?’
[...]
‘Passi fare la figura del pazzo, dell’assassino, del cattivone dei cattivoni.’, sibila Hitler. ‘La Storia è scritta dai vincitori, e poi fin qui è solo roba che, diciamocelo, mi sono andato a cercare. Ma del cretino no, per Dio!’

Fredrick Zoller: un nome, una garanzia.
Non si accontentava di averle rovinato la vita costringendola a stringere amicizia con i nazisti, doveva farsi notare anche il giorno della sua bramata vendetta.
Era nato per essere perennemente al centro dell’attenzione, e perché no, pure della sua vita, vedendo come si impegnava per farne parte a tutti i costi.
[Shosanna/Fredrick]

Momenti rubati dopo la proiezione di un film scadente e qualche sigaretta.
E dei pensieri di Shosanna sulla distruzione del Terzo Reich.
Poi c'è Hans. Hans Landa; con la sua spontanea crudeltà e un concetto deviato dell'amore se di amore si tratta.
- Quel contatto fisico fu una tortura per Shosanna, ma aveva un retrogusto dolceamaro che Hans percepì del tutto.
La tratteneva a se con forza, non voleva lasciarla scappare.
Perché lei era Shosanna Dreyfus e lui lo sapeva.
Perché, pur facendo parte dell'elité, pur essendo un Colonnello delle SS, provava gusto nel baciare un'esemplare di quelli che chiamava ratti.
E perchè non c'era niente di più affascinante dell'ego ferito di uno splendido angelo. -

Ogni nazista ha un'amante. Hans Landa ha Leonie, una giovane cabarettista.
Sono uniti da terribili segreti, ma Leonie lo sa, mentire ad Hans Landa significherebbe rischiare.
- Il colonnello spostò il corpo della ragazza. Vide gli ultimi spasmi di vita e poi la sua morte... Il suo viso continuava ad essere bello, immortalato in un'adolescenza perenne.
Landa rise del gioco di parole; era proprio così. Immortalato.
Il sangue si espandeva sul suo petto, macchiando il vestito. Sangue rosso come le sue labbra truccate.
Hans Landa sorrise compiaciuto.
Hai giocato a gatto e topo, bambina. E hai perso, per il semplice motivo, per la semplice ragione naturale, che i ratti non sfidano le aquile, se no si fanno male. -
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AVVERTENZE:
Questa NON è una storia che parla solamente di sesso tanto per farlo. Nelle mie fanfiction in questo fandom voglio provare a analizzare tutte le possibili sfaccettature dei personaggi che non sono state trattate nel film. Questo, quello erotico/romantico è un lato di Hans Landa che non è stato esplorato, per questo ho voluto farlo.