Anthony J. Crowley non ha mai pensato al futuro.
Si è perso così tanto in arte, musica e giardinaggio che non ha notato lo scorrere degli anni intorno a sé, abbandonato in un universo fatto di piaceri della carne, alcool, annebbiamento ed oblio dei sensi. Si è sempre annoiato terribilmente, al punto che si potrebbe quasi dire che soffra di noia, come fosse una malattia.
Lord Azriel Z. Fell, invece, è ancorato al passato.
Storia, filosofia, mitologia e letteratura sono tutte cose che lo avvolgono in un mondo fatto di carta rilegata e copertine rigide e antiche. Chiuso fra le pareti della sua tenuta, passa il suo tempo perso in un mondo che non esiste più, incapace di rapportarsi all'insostenibile essenza dell'oggi.
Dio, d'altro canto, si sa che non gioca a dadi con l'universo.
Quindi non è un caso se Crowley cerca lavoro.
E decisamente non è un caso se Lord Fell ne ha uno per lui.
Galeotto fu il giornale, la fortuna e quel pizzico di pessima figura che non guasta mai.
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[HUMAN!AU – !SLOW.BURN! – Aggiornamenti ogni lunedì e giovedì.]

[Human!AU] - [shibari] - COMPLETA
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Con l’immaginazione e con le sue conoscenze tornava indietro fino a quando in quei luoghi non esisteva altro che acqua. Oceani interi, o magari spiagge, o luoghi incantevoli che Crowley appena riusciva ad immaginare. Centinaia di milioni di anni incastonati in un unico fossile, in un singolo pezzo di pietra.
Aziraphale guardava le montagne e ci vedeva le profondità del mare.
[***]
Crowley amava guardare le valli che si stendevano ai suoi piedi quando era in cima ad picco, amava la sensazione di essere in cima al mondo. Amava il vento e, ogni tanto, il brivido di rimanere aggrappato con una sola mano.
Crowley scalava le montagne e sognava di volare.

La vita è fatta a scale: c'è chi scende, c'è chi sale.
Aziraphale e Crowley hanno un po' abusato di questo concetto, però.
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ATTO I (1-6): E' un sì, Crowley?
ATTO II (7-12): Sei un vigliacco!
ATTO III (13-18): Avrei dovuto baciarti allora, sulle mura dell'Eden.
ATTO IV (19-24): Mi sono sempre fidato di te. Ora fidati tu di me.
ATTO V (25-30): Io e te non siamo fatti per stare insieme nonostante tutto.
ATTO VI (31-36): Non è come cambiare, è più come ritrovarsi.
ATTO VII (37-42): Non è ancora finita: è appena l'Inizio.
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Ci sono un angelo e un demone.
Beh, a volte ci sono due angeli e delle volte ci sono due demoni.
Il punto è che c'è una domanda.
C'è anche un sì strappato con forza.
Ovviamente ci sono tutte le conseguenze del caso.
Ma a quelle ci siamo abituati, giusto?
La cosa importante è che soprattutto ci siano loro, sempre e comunque.
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[ALTERNATIVE ENDING | POST FINALE 2° STAGIONE | COMPLETA]

ATTENZIONE: Contenuti sensibili, se siete facilmente impressionabili forse non fa per voi.
Aziraphale è un libraio squattrinato di mezza età gentile e disilluso. Proprio nel momento in cui la sua vita sembra impantanata in una quiete esistenziale statica e insipida, fa il suo ingresso nel negozio un uomo misterioso e avvenente: Crowley.

[SPOILERS SECONDA STAGIONE]
Le loro separazioni non erano mai per sempre. In fondo lo aveva detto anche Aziraphale stesso: "Nulla è per sempre".
Eppure la loro ultima lite era sembrata una ghigliottina: li aveva divisi così profondamente da lacerarli, così duramente da far mettere ad entrambi il punto su una relazione che pareva essere appena cominciata - o che era morta ancor prima di cominciare davvero.
Crowley si era sentito tradito, così tanto da dirsi che non sarebbe tornato dall'angelo nemmeno se gli fosse piombato davanti - in ginocchio, per giunta.
Peccato che fosse solo tutta una stupida storiella che si ripeteva per non ammettere quanto in realtà sperasse in un ritorno. Sperava in un chiarimento. Sperava in una svolta.
E adesso la svolta era arrivata così, di colpo, senza preavviso.
Dopo un anno intero da quel disperatissimo bacio.

[Raccolta di fanfiction ispirate alla challenge "Writober" di Quelli di fanwriter.it]
Un capitolo al giorno.
Giorno 31: Libertà

"Per iniziare, ogni partita necessita che i pezzi vengano disposti sulla scacchiera. I bianchi da un lato, i neri dall’altro. I bianchi muovono per primi."
.
"Spesso si dice che le cose vanno come devono andare. Che seguono un'immateriale volontà superiore. Eppure questa è solo una parte della verità. Una pennellata, un ritocco sporadico nel complesso dipinto dell'universo; un piccolo aggiustamento strategico sulla scacchiera del mondo."
.
Crowley e Aziraphale fanno i conti con le loro scelte, mentre il mondo si prepara al Secondo Avvento.
Tentativo parecchio personale, e decisamente più drammatico, di proseguire la storia da dove si è interrotta, immaginando la trama di un'eventuale terza stagione.
[spoiler seconda stagione / tematiche delicate]

Da fiore all'occhiello di una grande concessionaria londinese degli anni '30 ad auto di uno dei demoni più attivi sulla Terra. Le vicende dell'ultimo secolo di Crowley e del suo Angelo narrate da un punto di vista privilegiato: la Bentley.

[#Human!AU #WorkplaceRomance]
*
Aziraphale si è appena trasferito negli Stati Uniti per iniziare un nuovo lavoro a Mide, una prestigiosa agenzia di design di Chicago. Lasciandosi alle spalle un passato complicato e doloroso, Aziraphale è pronto per un nuovo inizio, e niente sembra potergli mettere i bastoni tra le ruote. Il primo giorno di lavoro, però, Aziraphale sarà costretto ad affrontare la prima di molte complicazioni: l'affascinante sconosciuto incontrato in un club la sera precedente è in realtà il suo nuovo collega Crowley.

Il signor Fell è un amabile professore di letteratura inglese in un college di Oxford che possiede un negozio di libri rari che vende nel weekend. Un bel giorno riceve l'email da un cliente interessante.
o
Crowley è un grafico pubblicitario che cerca di trovare la pace all'interno della sua frenetica vita Londinese.
(AU - Commedia romantica che purtroppo devo classificare sotto il rating rosso per alcuni argomenti che andranno ad essere trattati e per le scene esplicite.)

[Spoiler!S2][Ipotetica S3]
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Aziraphale ha cambiato nome e ruolo, e questo gli è costato tutto: persino se stesso.
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Crowley è rimasto davvero solo per la prima volta in seimila anni e, forse, il destino dell’Universo che ha contribuito a generare e che tanto ha amato non gli interessa più molto.
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La Seconda Venuta è alle porte e, mentre qualcuno trama nell’Ombra, qualcun altro non è disposto a vedere la Luce della speranza spegnersi: la Terra è troppo bella per sparire prima che possa trascriverne ogni aspetto nel suo taccuino.
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Dal capitolo 11:
"Ancora con gli occhi chiusi a seguito della caduta, Muriel sentì una voce metallica e leggermente ovattata dire: “sto chiamando il numero in rubrica selezionato: Anthony J. Crowley”.  Poi, dei segnali acustici gracchianti e cadenzati."

Good Omens cast!AU
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Dal testo:
Aprì il file del ventitreesimo capitolo, sciorinando a mente gli eventi riportati nel ventiduesimo. Gli occhi fissi sulla stanghetta che lampeggiava in cima alla pagina, in attesa di generare parole.
Finché quella stanghetta non iniziò a ricordargli qualcosa.
La sottile, scura, perfettamente dritta linea di peli in mezzo al torace di David.
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Michael Sheen e David Tennant non sono legati da nulla, fatta eccezione per le rispettive figlie che vanno a scuola insieme. Sono sposati con altre persone, finiscono con l'insultarsi ogni volta che si vedono, in verità non si sopportano.
Ma quando il marito di Michael scopre di avere un cancro terminale, gli lascia scritto in una lettera che lui e David sono fatti l'uno per altro, e che dovrebbero stare insieme.

Crowley è il nuovo Duca Infernale, rendendo l’inferno più efficiente che mai.
Il suo cuore spezzato ha promesso di non battere mai più, nemmeno per l’Arcangelo Supremo.
O
Aziraphale e Crowley hanno una storia d’amore clandestina, nonostante i loro ruoli di potere.

Aziraphale è un violoncellista di prestigio presso la London Symphony Orchestra, appassionato di musica classica e letteratura. Un bel giorno una vecchia conoscenza riappare nella sua vita, scombussolandola.
O
Crowley è una rockstar di fama internazionale che, travolto da una crisi artistica ed esistenziale, torna sui suoi passi decidendo di ricominciare ad ascoltare i suoi sentimenti e la musica di un certo violoncellista.
Music!AU

Aziraphale e Crowley si trovano a dover affrontare una volta per tutte le conseguenze della loro relazione.
La storia qui narrata è il compimento del mio precedente racconto "La scelta" ed è ambientata due anni dopo quegli avvenimenti

«Sapete, la gente tende a cacciare i demoni per vedere esaudito qualsivoglia desiderio. Credono che confinarli sia abbastanza da poter chiedere loro ciò che desiderano ed ottenerlo, ma non c'è niente di più sbagliato. Un po' di gesso per terra e qualche parola ben pronunciata non sono abbastanza; inoltre, i demoni sanno sempre come fregarti una volta che hai deciso di fare patti con loro. Gli angeli, invece? Oh, loro sono così difficili da trovare ma così facili da intrappolare. Non possono mentire ad un essere umano, sono fatti per proteggerci e consigliarci, feriscono solo i demoni e i loro stessi simili se Dio glielo chiede. Ma quando sono dentro quegli stessi cerchi è come se sparissero: i ponti con l'Altissima vengono tagliati, e per chiedere loro qualcosa basta strappargli una sola, candida piuma.»

Un ballo è sempre stato un'occasione speciale per Aziraphale. Il suo demone Antony J Crowley lo sa bene.
Ora che nessuno li controlla, lontano dagli sguardi di Paradiso e Inferno, sono pronti a scoprire i limiti delle loro essenze immortali, ma non è detto che li trovino davvero.
Un'occasione speciale, una lunga notte tra ricordi, paure e certezze. Una sfida con soli vincitori.

Bene e Male non possono toccarsi, letteralmente. Se angeli e demoni provassero ad avvicinarsi gli uni a gli altri, si ferirebbero a vicenda fino a consumarsi: è un dato di fatto. Per questo i Regni del Bene e del Male - con le loro rispettive armate - vivono e lavorano a distanza di sicurezza, affidando a gli umani il compito di combattersi a vicenda in una serie infinita di battaglie.
In questo mondo nettamente diviso e basato su tali certezze - un guardiano distratto, una bestia casinara e un gruppo di umani poco convinti, scopriranno cosa significa stare giusto nel mezzo.

(HUMAN AU)
Aziraphale Fell è un noto archeologo e autore di opere storico/divulgative di successo. Anthony Crowley è un ex pugile professionista che negli ultimi anni si è dedicato alla scrittura di romanzi e racconti noir, rivoluzionando il genere.
Entrambi pubblicano per la casa editrice Alpha Centauri, al cui vertice vi sono Gabriele Angeli e Bella Zebu. Proprio quest'ultima propone una collaborazione tra i due autori, per far superare a Fell il suo primo blocco dello scrittore.

"Crowley, niente dura per sempre..."
Queste erano le parole che il demone si portava dietro da quella che a lui pareva un'eternità - e ai comuni mortali pareva un anno. L'Innominato, così ora NON si riferiva un certo angelo, era asceso Quel giorno e non si era più fatto vedere. Non che gli importasse, ovviamente. Crowley era rimasto del tutto imperturbato. Aveva solo mandato tutti al diavolo, o all'angelo, in base alle non preferenze, e aveva cambiato stato. Il nord Italia, con tutto quel vino e quella gente blasfema, era diventato il suo posto preferito. E il demone Crowley ci stava pure abbastanza bene, nella sua villetta in mezzo ai vigneti, se non fosse stato per l'apparizione di quel maledetto libro che tanto gli ricordava un passato non troppo lontano: "Le Discrete e Aspecifiche Profezie di Sibilla Cumina, Strega Amatoriale".
*** NOTE: i personaggi citati avranno il proprio nome inglese. Lo stile narrativo è ispirato a quello del libro, mentre le vicende sono ambientate dopo la seconda stagione della serie TV. ***

La storia è un tentativo di continuazione degli avvenimenti della seconda stagione di Good Omens.
Un viaggio, principalmente introspettivo, nei turbamenti che assalgono Crowley ora che sembra essere rimasto solo sulla Terra e nelle indecisioni di Aziraphale tra l'andare e il restare.

"Salve e benvenuti nel “Second Coming 2.0”. Non abbiate paura, il vostro messia è pronto a donarvi la migliore delle esperienze per la vostra vita ultraterrena.
Se lo meriterete.
Altrimenti, ci dispiace, ma sarete dannati per l’eternità. Buona fortuna!"
Aziraphale è il nuovo arcangelo supremo e si sta impegnando duramente per apportare i cambiamenti che ha progettato dopo tanti anni sulla Terra. La concezione della Seconda Venuta, però non lo entusiasma, scoprendo ben presto che nemmeno l’eclettico Gesù ne ha davvero voglia e che il Paradiso è molto più freddo di quanto ricordasse.
O
Crowley decide di mollare tutto e darsi all’allevamento di capre, ritrovandosi per l’ennesima volta immischiato in eventi divini del quale non voleva davvero più fare parte.

Quanto era Angelo e quanto Demone in quel momento?
Quanto l'essenza è in realtà schiava della forma?
Si chiese se fosse mai esistito uomo o una donna in grado di resistere a Crowley.
E quel corpo aveva volontà propria. Seduceva, attraeva, stuzzicava... Ma ora Aziraphale non si sentiva in grado di contrastare il potere di quei capelli, quei muscoli tirati e sottili, quegli occhi famelici.
E se Aziraphale invece di chiamare un Taxi per incontrarsi subito con Crowley, fosse salito nell'appartamento del suo amico? Quali pensieri lo avrebbero colto ritrovandosi da solo, schiavo (o padrone?) di un corpo demoniaco?

°°°
Brevissimi frammenti sparsi, scritti dopo la seconda stagione di Good Omens.
Cercando di trovare un senso.
°°°
SPOILER per la seconda stagione, naturalmente.
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| Ipotetica post season 3
“Ne senti mai la mancanza?”
“Di Dio, intendi?”
“Mmh-mmh.”
“Inizialmente credevo di sì: non sentire più la Sua voce mi ha fatto male, quasi fisicamente, intendo. Poi, però, mi sono reso conto che in realtà devo solo cercarLa in maniera diversa, ora che siamo umani.”
“Ossia, dove?”
“In ogni cosa buona, Crowley. In ogni cosa bella.”
(Ineffable Husbands || Happy ending)
[Storia vincitrice del premio "Miglior Trailer" agli Oscar della Penna 2024 indetti sul forum Ferisce più la penna]

"Non avrei mai pensato di riuscire a mettere su carta ciò che provo.
Ciò non di meno, il bisogno è diventato così forte ed i sentimenti così travolgenti da non poterli contenere tutti dentro di me."
Sfogliando a caso le pagine dei diari di un angelo.
Una nuova pagina ogni domenica.
Alert: SLASH M/M - SMUT - GAY SEX

Vi ricordate del Demone Crowley e del suo migliore amico Angelo Azraphel? No! Bene; allora mettetevi comodi nelle vostre case e godetevi la vostra cioccolata calda che vi racconto la loro storia. Tutto è cominciato all' incirca 6000 anni fa; Azraphel e Crowley erano entrambi degli Angeli al servizio di Dio ma appartenevano a due gerarchie diverse: il primo ossia Azraphel, era un Principato mentre Crowley era un Dominio. La loro amicizia era iniziata ancor prima della Creazione; ma mai nessuno lo avrebbe immaginato ne tanto meno lo avrebbe creduto che in un lontano futuro, le loro strade si sarebbero divise separandoli per l' Eternità.

Crowley compare dal nulla, come un gioco di magia ben riuscito – un serpente uscito dal cilindro, che Aziraphale guarda scivolare tra particelle di pulviscolo, portando la notte nel suo mondo di luce.
Cammina claudicante, gambe lunghe e skinny jeans, una biscia su due piedi che danza seducente sul filo del peccato.
{ ineffable husbands | wing!fic, canon divergence | scritta per la Corsa delle 24h - XII Edizione @Torre di carta }

Questa è una raccolta di one shot (a carattere leggero/comico) spin-off della mia long precedente “Quattro stagioni”. Dunque sono immesse in quell’universo narrativo e sono rivolte solamente a chi quella storia l’ha seguita e apprezzata (e, banalmente: la conosce).

Gli angeli sono sempre rilucenti anche se il più rilucente fra loro è caduto; se le più turpi cose assumessero il volto della grazia, la grazia resterebbe sempre grazia;
-William Shakespeare, Macbeth, 1606
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Molto rispetto al loro passato ci è naturalmente sconosciuto, e ci basiamo soltanto sui loro fugaci incontri per fantasticare sul come e sul quando siano effettivamente diventati amici. Ma c'è davvero un momento preciso? E sul loro futuro, sul come e quando si sono innamorati, forse, ne sappiamo ancora meno.
Insomma come ha preso Crowley la fissa per le piante? Perché Azi è così tanto attaccato ai suoi libri?
Tutto andava ricostruito, ed è ciò che noi abbiamo fatto partendo dall'antica Grecia.
-Una storia di Giulia e Arianna.-

Crowley invita Aziraphale a un appuntamento. Che non è un appuntamento, ma lo è.
Tra una bottiglia di vino e l’altra… e l’altra ancora, capiscono entrambi che, forse, è arrivato il momento di essere sinceri l’uno con l’altro.
E che c’è qualcosa di umano che ancora non hanno provato a fare insieme.
Ma non è così facile come sembra. Anche la Bentley lo sa.
Per fortuna un demone è capace di tentare. E un angelo possiede la grazia divina.
E c’è questo immenso amore che non ne vuole proprio più sapere di starsene in silenzio.
Tutti e due vogliono sentire cos'è l’amore. Tutti e due vogliono mostrarselo.

|Ineffable Husbands
«Anthony J. Crowley, prova a macchiare di vino il mio divano nuovo e giuro su di noi che a quel punto sarò io a macchiare te. Di sangue, intendo.»
Di fronte a quella, quantomeno insolita, minaccia, nel cervello di Crowley si avvicendarono diversi pensieri.
Da quando il suo angelo teneva così tanto all’arredamento?
Avrebbe tenuto fede a quanto detto?
E perché, più che sentirsi spaventato, improvvisamente Crowley si sentiva invece parecchio eccitato?
Il demone sfoderò uno dei suoi caratteristici ghigni e optò per tutt’altro approccio.
«Oh, angelo, sei decisamente troppo adorabile per il tuo bene.»
(Un tentativo di soft-p0rn di fine anno, ché gli Ineffabili sono sempre il rimedio contro ogni male. Da considerarsi post season 1 o season 3, a vostro piacimento.)

Se volete contattare un angelo, dovete chiudere gli occhi e chiedere un segno.
Crowley non vuole nessun segno, né parlare con un particolare angelo.
Ma per qualche assurda ragione, il nuovo Supremo Arcangelo insiste a comparire nella libreria.
Il primo problema è riuscire a ignorarlo quando se lo ritrova seduto vicino.
Il secondo è provare a non aiutarlo come ha sempre fatto.
Il terzo è evitare di guardarlo, di sentire la sua mancanza, di volerlo, di amarlo.
Perché Crowley non può smettere di fare tutto quello.
E, soprattutto, non può smettere di stringergli la mano.

[Ineffable husbands]
“Vieni a guardarlo con me.” Gli dice, il volto luminoso e la mano protesa.
“Guardare che cosa?” domanda Crowley, confuso.
“Il mondo. So che hai paura di cadere ma accanto a me non ti accadrà niente. Vieni a guardare giù, anche solo per un secondo.”

Raccolta di missing moments e slice of life di genere vario.
(...)
Quarto capitolo: "ultima cena?" Crowley e Aziraphale nella Firenze del 1478, tra strani osti e inaspettati soggetti pittorici

Roma, 41 d.C, Aziraphale prova a tentare Crowley invitandolo a cena.
Ma prima che il gioco delle parti s'inverta, un secondo fortuito incontro ristabilisce i ruoli.
Un angelo in guerra non riesce a resistere alla tentazione inconsapevole di un demone in pace.
I marmi, i mosaici, le statute e i dipinti delle prime Terme di Roma sono spettatori di uno spettacolo piuttosto peculiare.
Ma è lontano da occhi indiscreti che due esseri eterni arrivano a scoprire un germoglio di conessione sovrannaturale.
Un segreto inspiegabile che aleggerà tra di loro tra i secoli, unendoli nell'anima senza concedersi il permesso di farlo con i loro corpi.

Questa è una storia su persone reali, su Michael e David nella serata in cui Michael è andato a vedere Macbeth, e abbiamo quelle meravigliose foto di loro che si guardano tra la folla. Se non vi piacciono le rpf non leggete. Si trova nella sezione Good Omens perché non esiste una sezione apposta su efp.
dead dove don't eat!!

Crowley e Aziraphale scorprono che il loro non è l'unico Universo creato dall'Onnipotente.
Ma nel multiverso, chi è angelo e chi è demone?
(in parte Rerverse Angel!Crowley - Demon!Aziraphale ma sempre Ineffable Husbands)

«Quindi-» iniziò Aziraphale, e Crowley lo osservò mentre si torceva le mani. La fronte era aggrottata, come se stesse cercando il modo adatto per iniziare.
Crowley sospirò e si sporse per versarsi un altro bicchiere di vino.
«Ah, ne parleremo davvero?» la domanda apparì più come un’affermazione. Appoggiò il gomito sul bracciolo del divano e ci fece ciondolare il capo. «Va bene. Diamoci dentro. Chiedi.»
«Non essere così drammatico.» replicò Aziraphale, e Crowley sibilò un lamento, sottolineando, di grazia, quanto ancora potesse esserlo.
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Due volte in cui Crowley riscopre i piaceri della carne e una in cui ricambia il favore.

Un racconto di sole e un racconto di pioggia.
Forse esitazione. Forse dolore. Sicuramente amore.