Recensioni per
Terzo Atto
di AncientDust

Questa storia ha ottenuto 46 recensioni.
Positive : 46
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 4 [Prossimo]
Recensore Junior
27/03/24, ore 20:29

"Forse sarebbe stato strano, ma anche familiare; magari soddisfacente. E, di sicuro, sarebbe stato un disastro. Quel tipo di stronzata che rovina ogni cosa e da cui non si torna indietro. Che azzera il punteggio di una vita intera, lasciandosi dietro solo il rimpianto di aver ignorato il buonsenso.

Perché lei e Nirmala si conoscevano da tanto; da troppo. Perché erano state vicine di casa, compagne di scuola, poi amiche, sorelle, coinquiline, e persino colleghe, in quel lavoro fatto di compromessi. Perché erano state ogni cosa, eppure non erano mai state niente di più. E forse era così che doveva rimanere, in un equilibrio sottile che non andava disturbato."

che dolore immenso questo passaggio, ampliandolo ad altri personaggi. Bellissimo, perfetto, tagliente come una lama.

Perfetto il finale di capitolo. Che bello questo passaggio della foto di mano in mano.

E vabbè, personalmente mi prendi per la gola con la Bentley che torna a casa da sola ;)

Mi è piaciuta molto questa digressione su questo personaggio, fondamentale per comprenderla al meglio.
(Recensione modificata il 27/03/2024 - 08:44 pm)

Recensore Junior
27/03/24, ore 19:58

Che bel colpo di scena scoprire chi sia realmente Beth!
Sempre più curiosa.
E adoro sempre più anche Shax

Recensore Junior
27/03/24, ore 19:56

che tenerezza Muriel! Speravo tanto di leggere anche il suo pov.
Dolcissimo il suo rapportarsi al baule (adoro questo baule, il fatto che Az abbia nascosto delle, quelle, cose!), prima la curiosità, poi il rispetto.
Bellissimo il rapporto col demone, la dolcezza di lui che la chiama Angioletto e la allontana, i dubbi di lei e i suoi pensieri a voce alta. Spero di leggere ancora di lei.

Recensore Junior
27/03/24, ore 19:54

Aziraphale ti costa fatica, ma quanto ti viene bene!
I suoi pensieri, i ricordi, le piccole magie, le paure... è tutto così perfettamente in character.
Eleonora mi terrorizza, leggo le scene con lei con le mani a coprirmi parte degli occhi come durante un film horror XD
La canzoncina... non poteva che essere lei +_+
di simbolismi ancora ne devo captare, solo i due petali separati della margherita mi hanno dato da pensare <3

Recensore Junior
21/03/24, ore 09:39

Interessantissimo il punto di vista di un nuovo personaggio su un personaggio che conosciamo così bene. E poi la tua Beth mi incuriosisce molto. Ho sempre pensato che la sua datrice di lavoro potrebbe avere un ruolo meno marginale nella s3, ma anche una sua dipendente mi affascina come teoria :)

Recensore Junior
20/03/24, ore 19:09

Mi è piaciuto molto l'inizio, Crowley serpente che via via riprende la forma umana.
Ma Shax! Altro che OOC, io la trovo perfetta!

Recensore Junior
20/03/24, ore 18:58

Nella recensione precedente ho lodato il tuo entrare nella testa di Crowley.
Qui non posso far altro che applaudire.
E' Aziraphale. E' decisamente lui, ape operosa che col lavoro cerca di non pensare a quel pensiero fisso. Quel pensiero con cui avrebbe lavorato meglio, con cui sarebbe riuscito, dal suo punto di vista, molto meglio a portare a termine questo arduo compito.
Perfetta la descrizione del paradiso e anche degli atteggiamenti del Metatron.

Recensore Junior
20/03/24, ore 18:43

Mi scuso per il ritardo. Piano piano arrivo anche io.
Sto rileggendo in questo periodo varie storie che mi ero autosegnalata quando non avevo nemmeno un profilo su efp. E questo tuo terzo atto era tra queste. E finalmente posso e riesco a recensire :)
Che dire, un incipit col botto.
Adoro la padronanza che hai non solo della tastiera, ma anche del personaggio di Crowley. E' davvero lui, nel mio headcanon svolge esattamente cose simili, dalla distruzione della casa al vino al sonno.
Due immagini mi hanno colpita particolarmente.
La libreria come centro di gravità, buco nero.
Il letto dalle lenzuola nere pieno di piume bianche <3
Curiosissima di proseguire in questa lettura

Nuovo recensore
17/03/24, ore 19:03

Io non sono una persona che ama le attese – non quando sono imposte dai ritmi altrui, almeno, perché se sono io a dettare i tempi: ah, quanto cambiano le cose allora!
Tuttavia alle volte aspettare vale proprio la pena: lasciami dire che tu rientri a pieno titolo nell’insieme di ciò che è giusto attendere. Avrai i tuoi tempi (biblici quanto vuoi) ma se quello che alla fine restituisci è questo, Cristo, prenditi tutti i mesi che ti servono (scherzo, non prendermi alla lettera…)!
C’è un ritmo in questo capitolo che mi ha fatta impazzire; anzi, “ritmo” al singolare non funziona in quanto si tratta di “andamenti ritmici”. Si parte con un movimento sostenuto per inquadrare chi sia Ed e chi è la persona a cui sta confessando un amore ubriaco (io ho adorato questa prima scena; letteralmente adorato per la ragione che, in realtà, abbraccia il capitolo nella sua interezza e che esporrò alla fine); poi il tempo si arresta e si dilata nella scena del bagno; una nuova sferzata sveglia e scuote il lettore non appena esce assieme a Beth dall’edificio e il sospetto di un’ulteriore presenza, oltre a quelle dichiarate, si affaccia; e, infine, ecco che torna disteso, senza smanie, quando ci ritroviamo ad accompagnare Crowley, sano e salvo, a Mayfair assieme alla nostra cara ragazza. Dosi tutto sempre con estrema sapienza: attese e rivelazioni, dissemini enigmi e, nell’esatto momento in cui necessitano risoluzione, dai le risposte. Mai troppo presto, mai troppo tardi: solo nel momento squisitamente perfetto (a livello narrativo, s’intende, lasciando lo “spettatore” – e uso questo termine perché chi legge le tue scene VEDE i personaggi e i loro ambienti – avvinghiato fino all’ultima parola senza che sopraggiunga noia o frustrazione).
Cosa mi fa impazzire, cosa ho adorato? Il ritratto della normalità, della quotidianità di una vita apparentemente misera (e di una professione che i più vorrebbero penosa, ma poi, se è una scelta ed è regolamentata, perché mai…?). Il ritratto di una Beth alle prese con un’esistenza (fino ad ora) anonima, e il momento nel bagno assieme all’amica e alle colleghe (il mio preferito per la sua autenticità e dichiarata normalità) elevato ad arte. Mi ha ricordato, per la sua “superfluità” (tra mille virgolette sarcastiche), la celeberrima scena del risveglio della servetta Maria in “Umberto D.” (grande film neorealista, che non so se hai mai visto, diretto dall’immenso Vittorio De Sica) su cui molto la critica cinematografica ha scritto a suo tempo e continua a scrivere tutt’oggi: l’affresco di un momento banale, comune, “inutile”. E vero. Vero come è la tua scrittura; veri come sono i tuoi personaggi; vere come sono le situazioni in cui li cali; veri come sono i loro sentimenti, i loro dubbi, le loro forze e le loro fragilità. E, perdonami davvero, per un’amante della Verità sopra ogni atra cosa, per una che si batterà sempre ogni giorno un po’ di più per dar diritto di cittadinanza all’onestà di un vivere comune, alla poeticità del (almeno in apparenza) non-poetico, che condanna gli strilloni, gli imbonitori, le metafore inutili, i pietismi e quant’altro, trovare la mia intera filosofia esistenziale nella tua scrittura è un regalo per cui non posso che dirti grazie. Umilmente, chinando il capo, in un sussurro – ché a urlare c’è tanta gente e noi parliamo piano, per chi sa e vuole ascoltare.
Sei brava. Brava in modo raro.
“Perché erano state ogni cosa, eppure non erano mai state niente di più”: su questa frase ci potrei scrivere un romanzo intero… Immensa.

Recensore Junior
14/03/24, ore 10:07

Allora niente, io sto ancora ridendo, ma non è legato al capitolo in sè, quanto ad un mio flusso di pensieri.
Non so se sia successo a molt* dei lettori/lettrici o comunque fan di GO, ma ho iniziato a leggere i libri scritti da Terry Pratchett, in particolare tutta la serie di Mondo Disco (che consiglio a tutt*).
Tra l'altro ci sono moltissimi punti di incontro tra il libro di GO e alcune parti dei libri di Mondo Disco (ovvio, metà è stato scritto da Terry).

Beh...long story short, uno dei personaggi dei libri di Mondo Disco è "Baule", un baule, per l'appunto, che è dotato di gambe e denti, e che segue inesorabilmente il proprio padrone e lo difende sempre e comunque, appena gli pare che l'incolumità del proprietario sia in pericolo, oppure, se qualcuno tenta di aprilo senza il permesso del proprietario, questo apre il proprio coperchio, che è dotato di denti, tira fuori la lingua, e inghiottisce la persona che stava per aprirlo.

E quindi nulla...all'inizio del capitolo, dove parla di Muriel che tenta di aprire il baule dei segreti, mi sono immaginata Baule di Mondo Disco che se la mangia.

Recensore Master
12/03/24, ore 19:41

Mi è piaciuto *tantissimo* questo capitolo. Davvero molto, molto bello.
Hai una capacità rara secondo me, ed è quella di riuscire a dare vita a personaggi credibilissimi, veri, assolutamente realistici. Così come Eleonora nel capitolo precedente, qui Beth ha fatto davvero breccia nel mio cuore. È buona, profonda, piena di compassione. Sembra una persona che per quanto si trovi a fare un lavoro che sospetto non le piaccia, comunque sembra non aver perso del tutto la fiducia negli esseri umani. Ho amato il suo battibecco con Nim. E allo stesso tempo ho visto attraverso i suoi occhi il desiderio di essere amata, quello che abbiamo un po' tutti, ricacciato dentro da qualche parte perché visto come qualcosa di lontano e impossibile forse. Quelle che hai descritto sono dinamiche molto presenti in un'amicizia così di vecchia data e così stretta, che nasconde forse qualcosa di più ogni tanto. O forse no. Comunque, anche se in poco tempo, anche Nim ha il suo carattere ben delineato. Non è per niente facile far amare degli OC in una storia con Crowley e Aziraphale, almeno per me, considerando che loro sono sacri.
Molto, molto bello il dialogo con Crowley ubriaco di Laudano. Mi è piaciuto molto il riferimento, tra le altre cose. Crowley è davvero uno straccio, ed è terribilmente tenero che Beth si preoccupi per lui. Così come è tenero Crowley a lasciare che lei si prenda cura, anche se per un tempo breve, di lui. Anche Crowley ha bisogno di essere amato e compreso, e se non c'è Aziraphale, almeno che qualcuno gli carezzi la fronte ogni tanto. Volevo inoltre menzionare il riferimento di Crowley alla madre, alla voce arrochita, alla sua espressione distante. La Caduta non è certo un ricordo sbiadito per lui, anche se non ne parla.
Ha tanto dentro Crowley. È per questo che lo amo così tanto. E il tuo Crowley mi convince moltissimo. Anche se un po' diverso dal mio ha comunque un fascino su di me.

Brava brava brava. Davvero.
Grazie di questa storia.

Gladia

Recensore Master
12/03/24, ore 15:42

Questo capitolo è davvero molto particolare. Sono molto incuriosita da Eleonora, che sembra avere il dono della conoscenza che sconfina leggermente nella pazzia. In fondo tanti cosiddetti "folli" erano chiamati tali solo perché dicevano verità in modo inusuale... Il suo dialogo con Aziraphale sembra sconclusionato ma non lo è. Soprattutto ho apprezzato la parte finale, in cui è lei stessa ad interrogare Aziraphale, che si trova spiazzato di fronte a delle verità che nemmeno lui vuole ammettere.
La figura di Eleonora è davvero molto bella e piena di simbolismi, si percepisce fortemente il suo legame con il sovrannaturale. Solitamente non mi piace da impazzire, ma lo hai trattato molto bene, e in questo contesto che hai creato mi fa molto tornare con la mente ad un concetto quasi "medievale", anche se non so esattamente come spiegarti il perché di questa sensazione.
Fa tenerezza come Aziraphale si senta perso per qualche momento, aggredito da questo desiderio inconfessabile di stare ancora insieme a Crowley. È una scelta dura la sua...
Sono estremamente curiosa di leggere il seguito, e spero di non dover aspettare troppo ❤️
Gladia

Recensore Master
11/03/24, ore 11:16

Non so come mai non abbia recensito prima questo capitolo, visto che lo avevo letto da tempo. Comunque, eccomi qui.
La tua Muriel è deliziosa, esattamente come quella della serie tv. La trovo anche perfettamente IC (che come sai per me è molto importante)... fa molta tenerezza il modo in cui si approccia al mondo, così delicata e così piena di entusiasmo infantile. È una cosa che per me è davvero bella da leggere, perché mi fa un po' pensare a come sarebbe leggere l'esperienza di un bambino in una mente che comunque è adulta, quindi in grado di ragionamenti complessi, ma totalmente priva di ogni malizia. Non so come spiegarmi meglio, ma è un mix di caratteristiche che mi rendono veramente piacevole la lettura di un capitolo come questo.
Trovo anche plausibile il comportamento di Crowley nei suoi confronti, visto che, si sa, ama i bambini. Inoltre il fatto che la chiami "angioletto" è molto tenero, mentre sarebbe iper cringe se lo dicesse ad Aziraphale (brrrr). Soprattutto adoro che alla fine le dica "sei stata brava". Mi si stringe il cuore a pensare come possa essere per Crowley vedere il posto che per 200 anni e passa è stato occupato da Aziraphale che ora ha un nuovo "gestore"... probabilmente avrebbe odiato chiunque ne avesse preso il posto, ma non può odiare una come Muriel. E quindi questo sicuramente gli porta in qualche modo ancora più sofferenza. So come si sta nei suoi panni, e non lo invidio. Crowley è proprio parte della mia anima.
Sono preoccupata del fatto che le cose andranno (molto) peggio ma allo stesso tempo sono curiosa. Spero di leggere presto nuovi aggiornamenti.
Un abbraccio

Gladia

Recensore Master
22/02/24, ore 19:32

Mhhh!! Sono sì molto curiosa degli sviluppi di questa storia! Ho amato moltissimo che Beth sia parte della progenie di Elsphet! Trovo che sia un'idea bellissima, che lega il tuo personaggio originale alla LORE di Good Omens in modo delizioso.

La tua scrittura è sempre bella, scorrevole e descrittiva nel modo che mi piace di più. Mai troppo, mai troppo poco. Mi piacciono le piccole incursioni nei pensieri di Crowley e mi piace come la narrazione esterna usi il personaggio di Beth. Secondo me hai fatto davvero una gran mossa ad inserirlo, e sono molto curiosa di come lei riuscirà a far muovere le fila di quello che succederà.

Shax anche mi piace un sacco. Angeli e demoni nel mondo di Good Omens non sanno davvero NIENTE del mondo, e questa cosa mi fa immancabilmente ridere. Basterebbe pochissimo per sapere un po' di più, ma nessuno si impegna nemmeno un po' per capirci qualcosa.

Ti cito una frase che ho amato in particolar modo: "Ignari di ciò che si agitava sopra le loro teste e sotto i loro piedi, a boriosi cieli e gironi di distanza." Gli umani sono piccoli ed ignari in effetti, e mi piace molto come hai gestito il paradiso e l'inferno con delle belle parafrasi.

Torno a leggerti presto, promesso... e tu mi raccomando continua a scrivere <3

Gladia

Recensore Master
20/02/24, ore 12:04

Questo capitolo mi è piaciuto moltissimo. Forse il mio preferito dall'inizio della storia. Dici che Aziraphale è più difficile e sono d'accordo con te, è molto complesso calarsi nei suoi panni.
Mi piace molto come hai descritto la pressione sotto cui si trova Aziraphale. La si sente, schiacciante sulle sue spalle. Però allo stesso tempo lui si fa forza di quello che crede giusto, e mi fa tenerezza da morire.
Mi ha colpito tantissimo questa frase:
"Aziraphale assentì a bocca chiusa. Nella sua testa vagò per un istante il ricordo di un perdono amaro di fiele, e di una chioma rossa, che si allontanava sulla strada oltre i vetri di un ingresso"
È splendida, evocativa, pittorica. Davvero non sarei mai riuscita a scrivere meglio. Li vedo così, e vedo Aziraphale ricordare quel momento con dolore. È terribile.

Per il resto sono ovviamente molto curiosa di questa ragazza che promette la nascita di un nuovo redentore.... Non vedo l'ora di leggere il resto. Grazie per questa bella storia ❤️
Gladia

P. S. Adoro anche la descrizione del monastero... Dov'è? Esiste?

[Precedente] 1 2 3 4 [Prossimo]