La sorpresa di Hongbin si chiamava Sanghyuk.
- Mi capitava di vederti dietro la porta quando io e tuo fratello eravamo in camera.-
La pelle nivea di Hyuk si fece a dir poco paonazza sul viso imbarazzato.
- Mi dispiace, non avrei dovuto spiarvi. -
Hongbin si voltò a guardarlo, braccia intrecciate sulle ginocchia e il viso appoggiatovi sopra con delicatezza.
- Eri solo curioso, a quell'età è normale e poi...è un po' imbarazzante da dire, ma credo che mi piacesse sapere che eri lì a guardarmi. -
[...]
La sorpresa di Wonsik si chiamava Haekyeon.
- Penso che Dio, o chi per Lui, stia cercando di dirmi qualcosa. Magari mi manda tanti ragazzi carini e tante ragazze troie per farmi capire che è arrivata l'ora di sperimentare un po'...-
E Wonsik sperimentò per la prima volta cosa si provava a baciare le labbra di un ragazzo
[...]
La sorpresa di Taekwoon si chiamava Jaehwan...
...e aveva una scadenza...
-Secondo te hyung, un amore che ha una data di scadenza vale la pena di essere vissuto? -

Hackyeon non era mai stato un tipo ubbidiente, inoltre la voglia di seguire gli ordini di suo “padre” era praticamente evaporata da quando aveva conosciuto Wonsik.
Si incontrarono la prima volta il giorno in cui Hackyeon si era involontariamente tagliato via il braccio sinistro. Voleva aiutare i meccanici con la costruzione di un nuovo modello e una delle trivelle aveva finito per tranciare il suo arto poco sopra il gomito.
Wonsik aveva costruito per lui un braccio completamente nuovo e gli aveva sorriso mentre lo rimetteva al suo posto.
[...]
In realtà Jaehwan non era un fanatico del romanticismo e dell'amore, ma aveva da poco inaugurato la sua teoria “Stimola il sorgere di sentimenti in Taekwoon mediante lungo-metraggi di dubbio gusto”.
Era convinto che anche un modello difettoso come Taekwoon sarebbe stato in grado di imparare ad emozionarsi tramite l'esempio visivo, o almeno era quello che sperava.
[...]
- Hai fatto belle foto? -
Sanghyuk cercò di sistemare i suoi capelli d'ebano, completamente devastati dal vento.
- Alcune, ma nessuna è bella come quelle di te che dormi. -
Hongbin si voltò, sorridendogli intenerito.
- Ti stancherai mai di fotografarmi quando siamo a letto? -

Si svegliò all'improvviso. Era tutto sudato, aveva un respiro affannato, le mani che facevano male per averle strette troppo, gli occhi gonfi, le guance segnate dalle lacrime di quel sogno maledetto che lo accompagnava ogni notte.

« Hyung... »
« Mh-hm? »
« ... grazie. »