Recensioni di Dea Elisa

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Recensione alla storia Ritorno al passato - 30/11/15, ore 01:47
Capitolo 11: Dillo ... con i fiori!
Cioèèèèèèè booooooh! Martaaa! Ma che opinione ti devo dare, eh??? Che c'ho gli occhi a cuoricino? Che è tutto così perfetto che non saprei da dove iniziare?
No, sì, inizio dalla fine, va', che almeno ci diamo un punto di riferimento.
Dopo tutta questa caccia al tesoro che Gaetano si è inventato tra casa e scuola, l'ultima parola della serie di messaggi è parlare.
Ma è... cioè, è tutto così incastrato nella perfezione.
Adesso ci provo, eh, a dire ciò che sto pensando, e spero di riuscire a farmi capire.
Dunque.
Gaetano ha orchestrato un sistema per riassumere tutto ciò che ha vissuto in questi anni, tutto ciò che pensa di Camilla, che ha provato, che prova, siano questi sentimenti positivi o negativi. E dopo così tante cose scritte, tanti fiori diversi, studiati nei loro significati, il gioco termina con la cosa più semplice del mondo. Ecco cosa voglio dire: la complessità dell'architettare un modo per cogliere l'attenzione di Camilla e svelare la più quotidiana delle azioni, parlare.
Banalizzando: non ci voleva poi tanto, a limitarsi direttamente all'ultimo dono davanti alla porta di casa.
Eh no! La realtà è che quella donna ha reso tutto così complicato che anche Gaetano deve comunicare con lei in modo complicato, enigmatico. Nel caso c’è il caos, in Camilla c’è la precisa e schematica didattica e la logica analisi dei delitti, contrapposta al casino della sua vita sentimentale. E, ribadisco, solo una parte di questo casino è da imputare a chi le sta intorno. Certo, Livietta ogni tanto la fa uscire dai ranghi, Renzo ha mandato in pezzi il matrimonio trentordici volte, i suoi alunni hanno dei problemi che noi in confronto giocavamo coi Pokémon, quindi è logico che la sua vita abbia un minimo di destabilizzazione. Però ecco, ci mette un bel po’ del suo, per intrecciarne i fili.
L’ha scritto Gaetano, che è troppo tardi, che Camilla si è lasciata sfuggire chiavi, camomille, tazze, colazioni, camicie, cuore, fiori, neuroni, ma tanto la ama lo stesso. Spesso nella vita è così, no? Auto-convincersi che non si debba (DEBBA! #Ceppistyle) mangiare il gelato e poi lo si mangia. Certo, è un esempio stupidissimo, ma, almeno finché gli sceneggiatori di PAP6 non si erano dati alla grappa, potevamo almeno circa forse immedesimarci in questi personaggi. Credere che fossero situazioni rappresentabili anche nel mondo della gente vera. Ecco, Gaetano ha dato sempre l’idea di appartenere a questa categoria… e poi ci si chiede perché stiamo trattando Camilla in tutti i modi pur di soddisfare la nostra sete di vendetta. Coma, intossicazioni alimentari, rapimenti alieni, etc.
Ma perché non è più una di noi, ecco perché! Dai, è fuori da ogni buon senso. Ami uno che ti ama come fossi santa Camilla protettrice dei vicequestori e lo lasci perché t’è partita la pre-pre-menopausa e il cambio d’assetto ormonale ti ha bucato il cervello (e rosicchiato le vie ottiche perché quanto sia bello e interessante il fioraio lo sai solo tu). Insomma, finalmente hai dato una svolta a questa storia, finalmente Camilla ha capito che ha sbagliato, e anche se probabilmente è ancora mezza convinta che la vittima in tutto questo sia lei, ci passeremo sopra, perché più di tanto non può cambiare. E adesso sarà lei a dovere andare da Gaetano, sarà lei a doverlo strappare dalla “fidanzata”, e chissà se Gaetano manterrà questo gioco ancora per un po’, facendole invertire i ruoli. Che sia lei, ora, a recitare la parte di chi cerca di avere chi è già impegnato.
L’ultima cosa che ti dico è semplice come semplice deve tornare ad essere Camilla: ti faccio i complimenti perché questo per me è il miglior capitolo della storia – tra i capitoli sinora pubblicati s’intende!
Un saluto, carissima, e alla prossima!
Recensione alla storia Ritorno al passato - 23/11/15, ore 07:23
Capitolo 10: Una fine ed un inizio
Mah, guarda, le parole di Camilla sarebbero state bene anche dette da Gaetano, che adesso sembra tanto diventato il cattivo della situazione solo perché lei gli ha chiesto scusa ed è pronta a ritornare tra le sue braccia... il rispetto a casa mia sarebbe anche non buttare una camicia solo perché si è macchiata di sugo, e, anzi, in questo caso non si è macchiata proprio di niente, se non dell'egocentrismo di Camilla, che da sola ha deciso di non portare in lavanderia la loro storia (e in discarica quella con Renzo e Michele, giusto per essere chiari), così da ricominciare da capo da SOLI e consapevoli di non essere appesi ad un filo. Della serie: mettiamo 4-5 mattoncini Lego e costruiamoci sopra qualcosa, altrimenti per forza che ci chiediamo ogni 10 minuti come facciamo ad andare avanti, se stiamo correndo troppo, quali rapporti ancora intercorrono con tutto il quartiere, etc.
Tornando alla storia, la reazione di Camilla ci sta, la vedo comportarsi così, perché lei ha la parlantina facile, ed è anche precisa, non le manda a dire, e lo sa fare con le giuste parole, data anche la professione che fa. È con il personaggio che non ho ancora fatto pace, perché una scena così potremmo ritrovarcela anche nella serie prossima, estrapolata senza gli eventi precedenti, e di nuovo non mi piacerebbe che, da vittima, Gaetano ora passi da chi manca di rispetto ad una donna. Quando invece lui l’ha sempre portata in alto come una santa, intoccabile; ha sempre manifestato il desiderio di averla per sé senza (quasi) mai passare ai fatti, e anche di fronte ad attimi di debolezza (mi viene l’orticaria quando sento o leggo questo termine) sapeva tirarsi indietro, perché “c’è Renzo”. C’era sempre Renzo, e c’è anche adesso. Ma adesso c’è anche Michele. Tombola. A questo punto doveva tornare Marco, almeno ci rifacevamo gli occhi.
E poi prende in mezzo suo figlio. Ma Camilla, vuoi anche l'aureola? Non so, Livietta quante volte ti ha vista in atteggiamenti strani, in malinconie che non c'entravano niente col padre, in attenzioni smodate nei confronti dei casi investigativi tali da trascurare la famiglia? Potremmo allargare allora il confine di rispetto. Rispetto per Livietta che ve la dimenticate a scuola e a lezione di ballo, rispetto per il marito che ok lo odiamo, ma anche ok, quando lui non c'è tu ti incazzi, ma, quando non ci sei tu, lui deve sempre accettare la tua seconda vita da detective, che tra l'altro non è il tuo mestiere, ed è solo fortuna che non ti abbiano messo dentro per esercizio abusivo (qui ci starebbe un parallelismo con Ceppi e il suo laboratorio ma lasciamo perdere sennò mi partono i 5 minuti hehehe).
Stamattina sono un po' così, yogurt inacidito, e ovviamente tutto questo non ha nulla a che vedere con il fatto che non mi sia piaciuto il capitolo, perché tanto lo sai a prescindere che la storia mi piace. Anzi, proprio perché, nonostante fosse corto, racchiudesse molti spunti, mi ha portato a fare un'analisi un po' trasversale e scoordinata, ma quando inizio a dar di matto non mi ferma più nessuno!
E niente, attendiamo allora il prossimo capitolo!
Recensione alla storia Ritorno al passato - 18/11/15, ore 08:33
Capitolo 9: Non č mai ciņ che sembra
Ah-ah! Ma allora come dicevi è proprio vero che Camilla stava girovagando turbata per casa!

Per un attimo (anzi, per tutto il capitolo) ho creduto che questa volta Gaetano avesse realmente intenzione di andare fino in fondo, ma non sono delusa che non sia successo, anzi, mi piace sempre di più questo suo tenerla sulle spine, che si merita all'inverosimile, e la piccola bugia di Gaetano certamente non va messa in conto sulla bilancia del chi si è comportato peggio con chi. Tanto Camilla stravince, sciarpa o non sciarpa!
E quella porta, che è sempre più o meno stata nei nostri sogni, aperta d'un colpo, chiusa sbattuta, o piuttosto la schiena di qualcun'altra sbattutaci sopra, separa di nuovo questi due, le labbra a mezzo metro a cercarsi, a volersi, ma a non trovarsi. C'è ancora da capire, da ragionare, c'è ancora da far passare del tempo, perché Gaetano ha aspettato troppo tempo senza lei, e adesso bisogna ribaltare l'estrema tortura nel resistere. Tocca a lei, e il tuo Gaetano è un maestro in questa cosa!
Recensione alla storia Ritorno al passato - 12/11/15, ore 18:21
Capitolo 8: Gioco di ruolo
Se questa roba ti è venuta di getto, tesoro mio, gettati più spesso, perché è un signor capitolo!
La trovata di Gaetano sa del geniale – cioè la tua trovata, quindi geniale è da attribuire a te –, ma lui sarebbe anche un po’ così, nel senso che i casi almeno se li risolveva per l’80% lui, fino quasi a ieri. Poi qualcosa gli ha inibito i recettori per i neurotrasmettitori del sistema nervoso e PAF, improvvisamente gli serve la calcolatrice anche per fare 3x8, che in base alla degenerazione della sceneggiatura stai a vedere che non fa più neanche 24. Ecco perché sogniamo questo Gaetano, il tuo Gaetano, e anche il Gaetano che secondo me a Camilla farebbe più piacere avere intorno. Non cagnolino, non tappetino con scritto WELCOME HOME che ti accorgi di avere solo quando ti fa comodo perché fuori piove e hai le suole infangate.
Non lo voglio più concepire mentre si trascina aggrappato ad una caviglia di Camilla, a spazzare il pavimento, ok? E tu ci sai fare, a restituire la dignità a questo poveretto.
Mi immagino Camilla a girare per casa chiedendosi se per caso non avesse avuto un’allucinazione da overdose di camomilla o se effettivamente dovesse prendere appuntamento da un analista per capire perché d’un tratto si baciasse con gente a caso.
Per non sbagliare, prolunghiamo la prima ipotesi assumendone un’altra tazza, va’!
Recensione alla storia Ritorno al passato - 10/11/15, ore 07:07
Capitolo 7: Galeotto fu il buio
Ribadisco il concetto: questa storia più va avanti più mi piace!
Era proprio Gaetano il furbetto che ha architettato questa messa in scena per testimoniare una volta ancora il suo potere nei confronti di Camilla. Arrivati a questo punto si è capito che, a prescindere da cosa lui faccia, la prof è pronta a capitolare, ad arrendersi, a rassegnarsi all'attrazione, in tutte le sue forme (attualmente maggioritaria quella fisica, e sono d'accordo lo sia, visto il tempo che è passato).
È solo una delle tante possibili strategie da applicare per tenerla sulle spine, e, come già detto, non sa di cattiveria, ma non lo deve neanche sapere, anche perché Gaetano non è così. Però è tutto il resto, e nella tua storia è anche questo, e credo che a un po' tutte sia passato il pensiero ogni tanto di un Gaetano così... Camilla compresa.
Sono curiosa di leggere cos'altro architetterà il nostro Berardi!