Recensioni di _aivy_demi_

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Recensione alla storia Una lunga estate - 26/02/21, ore 17:57
Capitolo 6: Confidenze fra estranei
Cara, che piacere essere qui! poteva sembrare la classica scenetta scema, quella super divertente per stemperare un po’ di tensioni dei capitoli precedenti, eppure qui dall’essere divertente a trasformarsi in un attimo di seria condivisione di sensazioni, beh, è bellissimo. Lisa che passa dalla preoccupazione all’imbarazzo per un Bart completamente ubriaco che non sa se ridere, collassare, dormire, fumare, chissà, e Nelson che si fa serio e sensibile: pensavi davvero, ragazzo mio, che il tuo amico non se ne accorgesse? La graffiante affermazione del fratello comunque ha lasciato male anche me, e forse Nelson pure. Sono tutti convinti che Lisa sia lì solo per breve tempo e per un certo senso di costrizione, perché sembra lei odi tutto della sua vita in quella città.
Ma a questo punto della storia, davvero è così? Ho i miei dubbi ora.
Gli ha chiesto di stare lì con lei, uuuuuh Lisa normalmente non avrebbe fatto una cosa simile, ma se prima la ship era lì tranquilla in un angolino ad aspettare di uscirsene con il botto, il momento è arrivato. Lei lo vuole con sé, e dentro di me urlo “sììììììì” mannaggia, ci sta tutto!
Le parole di Nelson sono così dolci nei suoi confronti, rinfrancanti, meglio di una dichiarazione cazzarola: li sto letteralmente amando in questo momento fluff tra loro, fuori, di sera, mentre aspettano e parlano. La situazione si fa più intima a livello di comprensione e d’interazioni, davvero, qui sembrano su un altro mondo, un altro pianeta dove esistono solo loro e dove finalmente possono parlare dei loro problemi e delle loro scelte. Questa parte mi aiuta anche a capire come fondamentalmente siano tanto diversi e di conseguenza anche le scelte fatte. Perché è così, perché vengono da due concezioni differenti e soprattutto scelte fatte per motivi spiegabili sì, ma tristi comunque e sofferti. E che hanno aiutato a renderli c’sì come sono ora.
La parte con Meggie è interessante: davvero è un tipo tosto, ha preso parte della sorella e del fratello e che lingua lunga oserei dire! Il fatto che Nelson si sia messo in mezzo di modo da mettere in chiaro la faccenda fin da subito: me lo sono immaginato con il suo sarcasmo a sottolineare certi particolari con il ragazzetto che tenta di fare il figo con lei. Bravo! E quanto cambia quando lei sa che Ellie è la sorella, insomma, deve volerle parecchio bene. Sembra cresciuta bene Meggie, nel senso buono e non sempre buono però, ma scommetto che è una figura che potrebbe avere i risvolti più disparati. Cara, essere qui con questo pairing che ormai sto sognando di vedere realizzato, è rilassante: nonostante quello che accade, mi aiuta a stendere nervi e tensioni, perché mi diverto, mi faccio prendere dalla trama e dai personaggi, sono coinvolta da ogni singolo capitolo. Questo per me è un piacere davvero! Alla prossima e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Una lunga estate - 19/02/21, ore 19:41
Capitolo 5: Problemi
Cara buonasera, eccomi qui per continuare la lettura. Ok, sono partita tranquilla con la lettura ma mi sento sconvolta a essere sincera, perché sto simpatizzando tantissimo per i tuoi personaggi e ora che ho letto di Ellie, mi sento così tenera nei suoi confronti. La situazione certamente non è facile, anzi, direi che è una cosa molto delicata, ma lei è una di quelle persone fortunate che hanno trovato dei bravi genitori ai propri figli. Immagino sia una cosa così difficile da portare avanti, ma lo fa con la grinta ed il sorriso, e sono sicura che la madre di Nelson l’abbia aiutata molto in tutto questo; ecco, riguardo a lei, hai dato nuova luce a questo personaggio che in passato aveva una nomea non da poco, e sono contenta di questo. L’hai rivalutata e valorizzata qui.
Ogni volta che compare Milhouse (Miloser, mi piace il soprannome, mi piace assai) mi sale il crimine, credimi, e tutte quelle risatine che si fa Nelson me le sono fatte e godute pure io, sono sincera: imbranato era e imbranato rimane, lo rimarrà sempre come rimane il mio odio nei suoi confronti. Certo è a Munz diverte ancora pigliarlo per i fondelli, come ha mantenuto ancora quell’accenno di ironia che lo contraddistingueva, anche se il carattere si è smussato un po’ con il corso degli anni.
Lisa penso si stia rendendo conto di conoscere ben poco della sua famiglia a livello attuale, e questo è normale, in fondo è stata al college lontana da casa, di conseguenza non si può pretendere sia in pari con tutto. Avere a che fare con Meggie dunque non deve essere proprio facilissimo, è un’adolescente insomma che avrà i suoi cazzi e mazzi, e vedrà la sorella maggiore come una che non può comprenderla e che può continuare a fare la comparsa marginale. Potrebbe essere.
Certo è che Nelson non è proprio in grado di mandare giù l’idea di Lisa e Milhouse assieme – e chi sarebbe in grado, in fondo? – e noto che sfogare la rabbia cieca nella fisicità è ciò che lo fa stare meglio, per fortuna oserei dire. Incanalarla è la cosa migliore, non tanto per lui, quanto anche per la salute degli altri: Lisa l’ha toccato dentro, non c’è altra spiegazione al suo insieme di reazioni. Certo che continua a stupirmi lui, anche perché sembra che avrà un incontro con qualcuno con cui vuole assolutamente avere a che fare nel ring. Chi sarà costui?
Chiunque, potrebbe essere quasi chiunque.
L’ultima parte mi ha fatta ridere, credimi: ridere amaramente per ciò che Lisa è diventata, l’insicurezza che si porta, le passioni scemate, l’estraneità verso la sorella minore, ma ridere di gusto quando era andata fuori per fumarsi una porra di suo fratello e se lo vede piombare addosso completamente sbronzo. EPIC FAIL, sul serio, e la scena rimasta lì a metà, con lei che si sente colpevolissima, lui che si è reso estremamente ridicolo e Nelson che è l’unico che sicuramente avrà travisato le parole dell’amico.
Ahh, questa storia è continuo saliscendi tra l’ironia, la serietà, le cose dolci e la stupidità di certi personaggi e azioni. Ce n’è per tutti i gusti, ma non stona mai: il tutto è equilibrato nella storia generale, così come le interazioni dei personaggi sono coerenti con ciò che mi aspetterei da loro, anche se a volte vengono fuori con piccole sorprese – tipo in questo capitolo. Non riesco a fare a meno di pensare quanto sia divertente e appagante per me leggere una fanfiction su questo fandom, qualcosa comunque di profondo e ben studiato come questa storia. Il top? Dialoghi e reazioni, questi mi conciliano sempre la lettura. Alla prossima cara, buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Una lunga estate - 13/02/21, ore 16:15
Capitolo 4: Segreti
Buonasera cara, eccomi qui con il mio entusiasmo vivo e saltellante a poter continuare la lettura di questa storia. Continua la conversazione tra Lisa e Nelson, e qui sento toni più maturi rispetto ad altri dialoghi presenti in capitoli precedenti: c’è di mezzo vita, studio, galera, tante cose, e fanno intendere che Nelson deve rigare dritto per la fedina penale non immacolata, ma che in compenso va in palestra per sfogare rabbia e stress – piuttosto che picchiare gli altri, anche se immagino la soddisfazione non sia la stessa. Lisa invece, Lisa mi ha sollevato un grande dubbio: la borsa di studio davo per scontato l’avesse, e scopro che se n’è andata in vacca perché? Non mi è dato saperlo in questa prima parte a quanto pare, piuttosto sembra ci sia stato un grande problema al liceo. Nelson cerca sempre di cogliere le cose e con fare impulsivo e innocente, ma direi che entrambi nascondono qualcosa di non detto che ha fatto parecchio male.
Nelson rimane comunque protagonista del capitolo arrivando ad incrociare prima Bart e dopo Milhouse, è bello il rapporto che si è creato tra i primi due: loro continuano comunque a darsene di santa ragione ma in modo legale, sembrano più uniti e anche dopo la fine degli studi (fine, nessuno dei due li ha finiti, ma ci siamo capite) sembrano aver mantenuto un buon continuo. Si sente quando si parlano, solo che poi arriva quel rompipalle di Vanhouten e chi lo sopporta? L apiccola scena tra i tre mi ha riportata indietro nel tempo alle loro elementari, quando si facevano gli scherzi, e noto con stizza che la reazione del ragazzo corrisponde a quella di quando era piccolo. Non è lui ad essere in torto qui, ma mi sta sulle balls ugualmente, non ci posso fare nulla. Il finale top, Bart che ha avuto la riconferma di un appuntamento finito alla collina del pomiciamento, fa pagare di più a lui, e sono convinta non per sbaglio, sicuro no.
L’anima di questa storia è fatta di dialoghi, battute, parole dette e non dette, un uso del discorso diretto molto abbondante e che non mi spiace affatto: lo sostituisci a spiegazioni in terza persona, di modo da rendere in modo rapido e concreto concetti, ricordi e osservazioni. Mi piace come sta evolvendo, c’è tanto da dire ancora su Nelson e Lisa, io spero solo prima o poi finiscano assieme perché se lo meritano secondo me, si migliorerebbero a vicenda. Il modo frizzante ed entusiasta con cui scrivi di loro si nota in ogni frase, mi piace perché sei coinvolta in questa storia, spero tu la continui sempre con questa carica; il testo è ben steso, molto scorrevole e mai lento, è un rapido susseguirsi di scene e di affermazioni, di gesti e di risate, eppure seminati qui e là ci sono piccoli hint di qualcosa di profondo e non positivo che rimane incastrato nel passato dei personaggi. non vedo l’ora di saperne di più cara, alla prossima e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Una lunga estate - 05/02/21, ore 15:19
Capitolo 3: L'uscita con Milhouse
Buongiorno cara, eccomi qui con piacere, oggi ho proprio bisogno di tornare a Springfield! Già il titolo del capitolo un po’ mi fa venire i brividi, brrr, sopporto poco Milhuose ahahha, non ci posso fare nulla. Noooo non essere insicura della storia,come hai scritto a fine capitolo: stai procedendo benissimo, stai portando avanti una trama su un fandom decisamente originale per delle fanfiction, stai mantenendo caratteristici i personaggi così sbandati e particolari di un cartone animato conosciuto in tutto il mondo, senza rendere banale trama, interazioni e avvenimenti. Non è da poco, anzi! Milhouse è un viscido polipo che ha mantenuto la debolezza di carattere esattamente come avremmo potuto aspettarci, è pessimo sotto ogni punto di vista, geloso, invidioso, incapace di ascoltare, e un provolone che manco un Don Giovanni di ultima categoria… mi ha dato un fastidio immenso veder mancare di rispetto così Lisa, e non solo lei, anzi: a parte che la madre si vergogna di lui a quanto pare, ma questo dubbio ce l’avevo già prima (del tipo “cicci, io ti tengo qui ma non rompere il c***o). Ciò che mi fa imbufalire maggiormente è il fatto che ha trascinato avanti una petizione a caso perché dai, mica Nelson vive così, o almeno non così male, solo perché non riesce a mandare giù i rapporti di amicizia di Bart. Che odio, che odio!
Lisa qui è un alternarsi di emozioni contrastanti molto ben bilanciate, dal fastidio alla ritrosia, dal disgusto allo stupore: la sua mente è attraversata da continui dubbi, e credo sul serio che l’unico motivo per cui è contenta di essere a Springfield infine, sia… Nelson. Quel Nelson che ha rispetto per lei, che riesce a capirla anche con uno sguardo, che non la tocca, che sa mantenere le distanze… quello stesso Nelson che la riaccompagna con una punta di ironia sulla lingua ma che la rispetta, e soprattutto, che è sempre sincero, terra terra, e capace di farla sorridere. Migliora qui l’umore di lei, si fa trascinare dal racconto della vita passata del ragazzo, dalla scoperta di Ellie che è sua sorella, di come tutto stia cambiando intorno a lei, e non solo in peggio.
Hai fatto un bellissimo lavoro su di lui, lo sai? Sono stupita,stai dando molta profondità ai tuoi personaggi: hai ricreato un passato credibile, dei trascorsi interessanti e verosimili e soprattutto hai dato qualcosa a lui che non aveva avuto da molto, troppo tempo. Una parvenza di famiglia, nuova dignità per la madre, una figura paterna di cui potersi fidare.
Sono davvero curiosa di vedere come procede tutto, perché le dinamiche sono sempre più interessanti e mai scontate, e soprattutto, i personaggi negativi migliorano e diventano protagonisti – a parte Milhouse, lui proprio no. Non vedo l’ora di leggere i lprossimo capitolo cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Una lunga estate - 29/01/21, ore 23:15
Capitolo 2: Inviti
Buonasera cara, perdonami il ritardo ma è stato un periodo delirante: troppe cose tutte assieme si sono messe contro di me, e solo ora sto riprendendo la lettura delle storie. Ne sono contenta perché così ho avuto modo di tornare su questa storia che mi ha particolarmente colpita. Uhhhh una certa Ellie, dunque Nelson sembra essere impegnato e avere una certa routine, allora perché in questa routine si è immaginato Lisa? Mhhhh direi che l’incontro precedente gli ha scombussolato tutto quanto.
E Lisa non è da meno, perché poi si ritrova a pensare a Nelson anche in riferimenti alle proprie storie. Qui mi hai dato una panoramica sui vari personaggi e sull’attuale rapporto che hanno tra loro; li ho ritrovati cresciuti ma sempre con le stesse indoli di un tempo, e soprattutto il legame che si è creato tra Bart e Nelson cozza con quello storico e fastidioso tra il primo e Milhouse. Mi stupisce invece che Lisa sia stata con lui infine – mamma mia, il coraggio direi – ma mi fa tanto rattristare la serie di esperienze e ricordi che ha delle superiori. Non solo alle elementari dunque, è sempre stata messa da parte anche nell’adolescenza. Sembra che poi all’università il tutto sia andato per il meglio finalmente, e ora è il momento di prendere in mano la sua vita.
Chissà che a Springfield trovi qualcosa di meglio rispetto a quando l’ha lasciata l’ultima volta, potrebbe essere interessante.
Io ce li vedo tantissimo Lisa e Nelson, sappilo, secondo me è tipo una slow burn la loro storia, e ci sta tutta perché con i caratteri che hanno, e che hai maturato e sviluppato bene, possono ricreare situazioni e momenti intriganti ed interessanti. Mi piace come muovi nella scacchiera tutti i personaggi, l’IC è presente nonostante gli anni passati e i dialoghi sono ben strutturati e naturali, dando quel senso di nostalgia e famigliarità.
Sono molto curiosa di vedere dove andrai a parare, con un simile scenario le soluzioni sono molteplici; alla prossima, buon lavoro e buona ispirazione! :3