Recensioni di Nembayo

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Recensione alla storia The last vogue. - 23/05/13, ore 22:03
Capitolo 51: Capitolo cinquantuno.
LO SO, AVEVO DETTO CHE TI AVREI RECENSITA DOMANI.
MA NON POTEVO ASPETTARE, QUESTO CAPITOLO È.. È..
ma diamo tempo al tempo: per prima cosa, parlo di te (ohw come sono tenera ¿)

ALLORA.. SALVE RAGAZZA (?)
TU NON DEVI SCUSARTI DI NIENTE, CAPISCI?
DI NESSUN RITARDO, DI NESSUN ERRORE, DI NESSUNA DELUSIONE CHE È SOLO NELLA TUA TESTA.
PERCHÈ COME HAI DETTO "ho fatto del mio meglio", E L'HAI FATTO VERAMENTE.
PERCHÈ CON QUESTA STORIA HO CAPITO COSÌ TANTO:

"Forse il fatto di pensarci, prima di criticare un tossicodipendente o di prendere in giro una ragazza in sottopeso. Forse il fatto di vedere oltre una semplice rivista di moda e sfogliare la vita di quel faccino sbattuto in copertina. Il fatto di sapere cosa c’è dietro la passerella, cosa c’è dietro quei vestiti ben fatti, cosa si nasconde insomma."

QUESTE COSE, SONO UNA COSA BELLISSIMA. E SEI STATA TU A INSEGNARMI TUTTO, A FARMI CAPIRE COSÌ TANTE COSE, A RIDARMI UNA FORZA CHE SOLO I MIEI IDOLI ERANO RIUSCITI A DARMI, E NESSUN UMANO NON "IDOLO", APPARTE TE, E LA TUA STORIA. HAI IDEA DI QUANTA GENTE POTRESTI AIUTARE, CON QUESTE PAROLE?
QUANTE COSE POTRESTI FARE, CON IL POTERE DELLA TUA SCRITTURA.
PERCHÈ TU SAI SCRIVERE. E SAI SCRIVERE COSÌ BENE CHE OGNI TUA PAROLA TI FA RIMANERE INCOLLATO ALLO SCHERMO (O ALLA PAGINA, PERCHÈ TU DOVRAI ANCHE SCRIVERE LIBRI, CAPISCI? LIBRI PROPRIO COSÌ, LIBRI PER AIUTARE LA GENTE. MAGARI UN LIBRO ANCHE SIMILE A QUESTO, MA PIÙ ACCURATO, E CON PERSONAGGI DIVERSI.. PERCHÈ POTRESTI FARE LA DIFFERENZA, CREDIMI. SONO UNA CHE DI SCRITTURA CI CAPISCE, ANCHE PARECCHIO. QUINDI CREDIMI SERIAMENTE, SE TI DICO QUESTO, OK?)

Ora finisco di ringraziarti in fondo, passiamo alla storia.

Sono stata qua con ogni personaggio quasi dall'inizio. Ho visto Miley andare a casa dei Jonas e sniffare robaccia non troppo pesante con loro e Demi. Ho visto Miley realizzare il suo sogno, poi vedere sfumare via via tutto (da Nick, a tutta la sua famiglia, a ogni amico, al suo peso..). L'ho vista grandiosa e splendente sulle sue prime passerelle, e poi distrutta e sull'orlo della morte su quel lettino d'ospedale. L'ho vista ridere di gioia con Luke e piangere per gli altri stilisti. L'ho vista stringere nuove amicizie. L'ho vista sulla vetta, e poi nell'abisso. E poi alla sua grandiosa ultima voga. E posso solo dirti che ho amato questa storia e questi personaggi capitolo per capitolo, parola per parola, lettera per lettera.
Anche quando ti dicevo "Ti odio, fai stare male Miley, o Demi, o Nick", in realtà non potevo odiarti, per tutto quello che scrivevi e che scrivi posso solo amarti ( <3 )

QUESTO CAPITOLO È UNA COSA ASSURDAMENTE SPLENDIDA, E NON TI STUPIRAI SE TI DICESSI CHE HO PIANTO, VERO? PERCHÈ, EBBENE SÌ, HO PIANTO COME UNA DANNATA.

Quando Miley all'inizio si descrive, descrive come si sta truccando, e che cosa rappresentano quei colori, è una cosa splendida, e già lì sono in lacrime ( capiscimi ).
E poi la frase che ti ho citato prima. MILEY HA IMPARATO COSÌ TANTO DALLA MODA, E IO HO IMPRATO COSÌ TANTO DA TE.

"Adesso è davvero finito tutto. Addio alle copertine, addio alla bellezza, addio alla perfezione, addio sfilate, viaggi, fotografi, flash, occhi addosso. È una cosa brutta. Ma gli addii sono anche delle cose belle. Perché non c’è niente di più bello che dire addio alla droga, all’alcool, alla solitudine, ai ricatti, agli abusi. Un giorno, fra venti, trenta, quarant’anni, o magari domani, tutta questa bellezza, questa che vedo allo specchio, sparirà. Per sempre. E avrei detto comunque addio a tutto ciò.
È tutta una fregatura e, si, sembra tutto così perfetto ed elegante eppure così falso, assassino, stupido." 


E finalmente ha capito, però lei sapeva che sarebbe stato tutto così stupido, e falso. Ma era il suo sogno, era quello che voleva, e ci è rimasta malissimo, lo so.

TU NON PUOI FARMI RIVIVERE TUTTI I SUOI RICORDI, COSÌ.
TU NON PUOI FARMI PIANGERE COSÌ.
TU NON PUOI ESSERE COSÌ STRAMALEDDETAMENTE PERFETTA ANCHE QUANDO SCRIVI COSE COSÌ TOCCANTI.

"Ricordo ogni offesa.
«Sei grassa, Miley.»
Davo troppo peso a queste parole e, quando vedevo quello stupido numero sulla bilancia, mi accorgevo che il peso che davo a quelle parole, era mio.
 
Ricordo tutto.
«E quale sarebbe il tuo sogno? Camminare davanti un gruppo di tossico-dipendenti con la speranza di finire su qualche rivista da quattro soldi? Oppure quello di morire di bulimia a vent’anni?»
Ricordo quando ho creduto di non farcela. Ogni parola, ogni inutile tentativo di mandare giù parole troppo pesanti, più di me forse.
 
Ricordo quando sentivo le mie mani tremare, mentre reggevo a malapena il telefono.
«Vogue Agency, cosa posso fare per lei?»
«Vorrei entrare a far parte dell’agenzia.»
 
Ricordo la prima sfilata, la prima volta, la prima voga. La prima volta che ho sentito le mie gambe tremare per qualcosa di bello, non per il digiuno –cosa molto frequente. La prima volta che mi sono sentita perfetta. Buona a qualcosa. Bella. Importante. La gioia che provavo guardando le luci dei flash accavallarsi non era niente a confronto con quello che poteva farmi provare un uomo.
Stavo mettendo in secondo piano anche Nick.
 
Ricordo la prima volta che ho visto la mia malattia negli occhi di Demi.
«Tu non hai idea di quanto ti invidiavo, eri così bella con le tue curve sottili e delicate, mentre io ero una grassona che ti aiutava. Una stupida grassona che ti dava i consigli giusti e ti osservava mentre ti complessavi allo specchio!»
Lì mi sono resa conto di averla trasformata. Lei soffriva. Ed era per colpa mia.
 
Ricordo la prima volta che ho assunto quello schifo e la prima volta che ho sniffato, tutte impresse nella mia mente.
“Succhio il polpastrello, asciugandolo poi sull’abito. Non è niente di che, fino a quando non sento il mio cervello vibrare. Una leggera scossa che mi ricorda che fuori di qui, mi hanno appena insultata.”
 
Ricordo la prima volta in copertina, su Vogue. Tecnicamente quello era il mio obiettivo, il colmo. Appunto, la Voga.
“È in assoluto la giornata migliore della mia vita, sono così felice, non riesco a non piangere, davvero. Finalmente qualcosa di buono, finalmente qualcosa di cui essere felice, finalmente il mio sogno. Devo ammettere che un pò anch’io sono fiera di me.”
Ero talmente contenta che non ho pensato a quello che sarebbe potuto accadere dopo, quando la magia finisce, quando devi pagarne il prezzo. Se tutto questo fosse stato una sfilata, quello sarebbe stato il momento in cui una modella da le spalle al pubblico, rientrando nel suo spiacevole mondo, che si presume sia quello più viscido.
 
Ricordo quando ho sniffato. Sniffato davvero. Droga, droga vera, non roba da adolescenti. Quella era roba seria. Roba da modelle e insieme a quell’orrendo vizio, c’era la mia inseparabile ombra, la mia tipica ossessione, a quello c’ero abituata. Ma giuro, mi sentivo male al solo pensiero che mi avevano imposto di perdere peso e non ero io quella che aveva deciso.
«Cos’è? È un fottutissimo numero che supera i quarantacinque, hai presente? È lì, davanti a te, e devi farlo scomparire!» inveisce, mentre io rimango impassibile, stranamente. «Hai scelto di fare la modella, bene, le modelle non aprono bocca.»
 
E poi ricordo quando sono arrivata al limite. Al limite di tutto. Limite di bugie, limite di peso, limite della pazienza. Era come se mi rimanessero pochi giorni di vita. Poche ore, anzi. Come se stessi cercando di prolungare la sofferenza, consapevole che la morte sarebbe arrivata a momenti.
«Miley, dobbiamo parlarti.» aggiunge il dottore dispiaciuto. «Ma credo che certe cose le sai meglio di me.» prende un respiro profondo e ricomincia a parlare, «Hai digiunato per più di cinque giorni, questo ha fatto molto male al tuo organismo ma la cosa peggiore è stata l’incredibile quantità di cocaina che abbiamo trovato nel sangue.» ogni parola, un pugno al petto. Credo di non essere mai stata peggio di ora. La mamma di Jessie abbassa lo sguardo, immaginando sua figlia al mio posto. Non è bello. «Devi rimanere per qualche settimana qui, dobbiamo risolvere alcune cose e poi andrai in un centro di riabilitazione mentale per tossicodipendenza.»
 
Fine.
"


Ricorda tutto.
DIO, QUESTI RICORDI SONO STAI IL COLMO, QUASI.
HO PIANTO COSÌ TANTO!
HO PIANTO PER TUTTO, IN QUESTO CAPITOLO, MA QUESTO È STATA LA COSA CHE PIÙ MI HA FATTO PIANGERE, CRISTO SANTO! çç

E poi arriva lì, sale sulla passerella, splendende, bellissima, forte, dopo aver realizzato il suo sogno, dopo essere caduta, e essersi rialzata, dopo tutto, HA DIMOSTRATO VERAMENTE, COME LEI VOLEVA, CHE LEI È PIÙ FORTE DELLA MODA, CHE È PIÙ FORTE DI DROGA E ANORESSIA, PERCHÈ HA COMBATTUTO TUTTO. ERA BULIMICA, DROGATA, E ORA.. GUARDATELA: È LÌ, SU QUELLA PASSERELLA, PER DIRE CHE LA MODA PUÒ ABBATTERTI QUANTO VUOLE, MA ALLA FINE HA VINTO LEI.

IL SUO SOGNO È DIVENTATO REALTÀ




___________________________________________________________________



Bene, ho finito.
Scusami se ti ho annoiata con questa recensione infinita, ma non ho potuto fare altrimenti.
TI POSSO RINGRAZIARE, ADESSO? POSSO RINGRAZIARTI PER TUTTO, PER TUTTO L'IMPEGNO CHE CI HAI MESSO, PER OGNI RINGRAZIAMENTO TUO, PER OGNI PIANTO E RISATA? POSSO? SÌ.

GRAZIE.

One.



(continua a scrivere, ti prego)
Recensione alla storia The last vogue. - 16/05/13, ore 21:36
Capitolo 50: Capitolo cinquanta.
CIOÈ, POSSO ROTOLARMI DAL PIANGERE? POSSO? *l'ultima voga..*

ma iniziamo dall'inizio (?), sks.
Allora, Miley è così.. Miley.
Mentre cammina, dicendo che lei è finalmente se stessa, che se ne fotte degli sguardi schifati, e di tutta la merda che le dicono con delle occhiate. E lei sorride, sorride perché finalmente sta bene, perché finalmente è contenta.
Ma non del tutto.. perché lei voleva cambiare la moda, vero?
TI PREGO, FALLE CAMBIARE LA MODA, TI PREGO.


È la prima volta che percorro le strade più famose di Times Square con le vesti da Miley e non da Miley Ray Cyrus detta Vogue. Da cosa riesco a notarlo? Dalle facce –schifate- della gente che mi squadra dalla testa ai piedi, come per dire “Che brutta fine che ha fatto!”. Io mi limito a sorridere, provando a parlare con lo sguardo, come fanno loro: “Almeno la mia faccia è su una copertina, coglione!”.
Mi precipito nel bar prestabilito da Lucas, che dovrebbe essere qui a momenti. Osservo le cosce, più grandi dell’ultima volta. Passo una mano su una di esse, non avverto più quell’osso sotto sotto il mio palmo. Adesso è tutto più normale ma, sinceramente, non so ancora se esserne felice oppure no.



E ecco Lucas, oddio, quanto mi era mancato!
Sì, va bene, all'inizio mi stava sulle palle.. non mi ricordo nemmeno perché sks, MA LUCAS È L'UNICA ANCORA DI MILEY, LÀ DENTRO. È IL SUO UNICO AMICO NELLA MODA, QUELLO CHE L'HA FATTA DIVENTARE VOUGUE, LA MODELLA CHE TUTTI AMAVANO.
E ora sono lei, lui e la sincerità..

«Solo che…io ho puntato in alto tutta la mia vita, speravo di poter essere diversa, di poter essere conosciuta come “la modella pulita”, quella che non avrebbe mai toccato niente. Io volevo essere ricordata, non volevo passare inosservata come le altre e seguire la massa. Volevo davvero cambiare il modo di guardare la moda.» in questo momento, ci siamo solo io, lui e la sincerità. Volevo davvero essere ricordata per quello, per non aver mai fatto quello che la moda ti imponeva. Volevo che le ragazze che avevano il mio stesso sogno dicessero “Voglio essere una modella, voglio pesare quando devo e la mia unica droga deve essere la passerella. Proprio come Miley Ray Cyrus”. Ecco ciò che volevo.
«Tu verrai ricordata per quello che sei e quello che hai fatto. Tu hai avuto la forza di smettere. Tu hai dimostrato quanto è duro essere ciò che si sogna di essere. Nonostante tutto, non importa: sono comunque fiero di te.» provo dispiacere. Come ho fatto a deluderlo? E perché l'ho fatto?


Sto piangendo, cazzo, cazzo, cazzo. Il sogno di miley era questo, PERCHÈ SEI COSÌ CRUDELE? *lancia pomodori* lolly çç

«Lucas…» incontro il suo sguardo. «Sono ancora una modella. Non del tutto. Ma lo sono.»
In un attimo, i suoi occhi si illuminano e il sorriso compare nuovamente sul suo volto, e poi, inaspettatamente, pronuncia delle parole, parole semplici, parole inquietanti, parole che mi fanno capire di essere arrivata al colmo, come se fosse arrivata la mia fine, una fine scritta dall’inizio: «La tua ultima voga.»
Brividi.
«Ultima…voga?»
«Si, il tuo ultimo momento, l’ultima sfilata.» ancora. Altri brividi. La prima sfilata dopo la riabilitazione, la prima sfilata in salute, la prima sfilata senza ossa barcollanti, la prima sfilata in cui sono io, non un corpo. La prima sfilata dopo tutto questo, eppure, la mia ultima sfilata.


ULTIMA VOGA?
ULTIMA SFILATA?
cioè, miley ha finito tutto? non potrà mai più cambiare la moda, come ha sempre sognato?

TI UCCIDO, ALTRO CHE SPOSARTI.
(no, scherzo, ti sposo uguale, lol)


*MI SENTO CHE QUESTA SFILATA SARÀ UNA COSA ASSOLUTAMENTE ECCEZIONALE. MILEY REALIZZERÀ IL SUO SOGNO. LEI CE L'HA FATTA, HA CAMBIATO LA MODA. È LÌ, SU QUELLA PASSERELLA, CON QUEI CHILI IN PIÙ, DOPO TUTTO IL DOLORE E LE IMPOSIZIONE CHE LA MODA LE HA FATTO, DOPO TUTTO È LÌ SOPRA, E SORRIDE* fammi sognare, va bene? va bene.


MUOVITI AD AGGIORNARE, CAZZOBUDDA, OK?
VOGLIO SAPERE CHE SUCCEDE ALLA SFILATA, OK? OK.

ti lovvo, babe.
one
Recensione alla storia The last vogue. - 10/05/13, ore 21:03
Capitolo 49: Capitolo quarantanove.
IO. TI. SPOSO.
ADESSO.

POSSO PIANGERE? POSSO CORRERE AD ABBRACCIARTI, COME HA FATTO MILEY CON LA SUA VERA FAMIGLIA? POSSO URLARE DI DOLORE E CONTENTEZZA INSIEME?
sì, posso.

cioè, jessie che le dice che deve restare forte, perché lei è la persona più bella del mondo. quella bellissima bambina con le labbra sottili e il corpo da quattordicenne, ma con la mente di una trentenne.
e poi miley rimane sola, triste, sola, abbattuta, sola.
quattro mesi di bugie, di medici che le dicevano "stai benissimo" "domani esci" "stai guarendo". CHE RAZZA DI MERDA. DEVONO DIRLE LA VERITÀ, DIO BELLO!
e poi.. poi.. IO PENSO CHE TI SPOSERÒ SERIAMENTE, DOPO QUESTA SCENA.

MILEY ESCE DA QUELL'INFERNO DI OSPEDALE DOPO QUATTRO MESI, DOPO PIÙ DI CINQUE MESI CHE NON PARLA CON I SUOI GENITORI, CON DEMI, CON JOE, CON NICK.. ESCE E LORO SONO LÌ, E NESSUNO SE NE FREGA PIÙ DI TUTTO QUELLO CHE È SUCCESSO.
miley salta al collo di sua mamma.
miley abbraccia suo padre.
miley abbraccia forte joe.
miley stritola demi.
miley bacia nick come se ne dipendesse della sua vita.
miley saluta i signori jonas.

e poi torna nella SUA CASA.
la casa che ama.
con LA SUA FAMIGLIA.
la famiglia che ama.

E NON QUELL'INFERNO DELLA MODA, DOVE DISTRUGGONO TANTISSIME RAGAZZE FACENDOLE DIVENTARE PEGGIO CHE VIVE, FACENDOLE MORIRE.

e poi.. jessie è morta.
ECCO, ANNULLO IL MATRIMONIO, ADESSO. ORA TI UCCIDO.
COME HAI OSATO FARLA MORIRE?
DOPO TUTTO QUELLO CHE HA FATTO PER MILEY DI BUONO (non guardare alla droga), DOPO TUTTO.. TU LA FAI MORIRE?

vabbene, ti perdono solo perché miley è tornata dai suoi amici, dalla sua famiglia.. E LUCAS.
lucas che vuole?

TI PREGO, CONTINUA.

PERCHÈ CAZZO NON HAI NESSUNA RECENSIONE? POSSO UCCIDERE QUALCUNO, VERAMENTE? SONO MATTI?

QUESTA STORIA È L'UNICA, SECONDO ME, CHE TI FA CAPIRE VERAMENTE I PROBLEMI DELLA MODA, DELL'ANORESSIA, LA BELLEZZA DI UN ABBRACCIO O DI UNA PAROLA SINCERA.
È LA COSA PIÙ BELLA DEL MONDO, E NON SI MERITA DI NON RICEVERE RECENSIONI!




adesso mi dileguo, sorry.
alla prossima bellissimissima,
one
Recensione alla storia The last vogue. - 29/04/13, ore 21:54
Capitolo 48: Capitolo quarantotto.
OMMIODDIO, TI POSSO IDOLATRAODIARE? è un misto tra idolatrare e odiare, seriamente.
TI ODIO PER COME STAI CONCIANDO MILEY, E TI AMO PERCHÉ L'HAI LIBERATA, FORSE..

ok, iniziamo dall'inizio..
Dio, è così.. perfetto come scrivi, che non ho parole, non ho più parole, seriamente.
APPARTE CHE QUELLO STILISTA È UN GRAN PUTTANO!
ha osato veramente toccare miley? ha osato veramente?
IO LO UCCIDO, NOW.
Ok, lasciando perdere lo stilista bastardo puttaniere coglione viscido senza cuore.. parliamo della cosa più toccante: il bar.
demi, joe, nick, mamma e papà.. tu mi vuoi far rotolare tra le lacrime, vero? vero?
miley è lì, sola, triste, usato, torturata dagli altri e da se stessa, e loro sono là felici e contenti, tutti insieme.. si sono dimenticati di lei.
è una cosa orribile, e miley ha sbagliato così tanto a scegliere la moda a loro, l'anoressia all'amore, la droga ai sentimenti.
e poi torna dalla sua amica bastarda che le dà altra droga, ma va bene, almeno la ospita e poi.. poi..
IO PENSAVO CHE TU L'AVESSI UCCISA, SE L'AVEVI UCCISA VERAMENTE TI STUPRAVO.
miley diventa la morta, pelle e ossa, è uno scheletro vivente..

PERCHÈ NON HAI 5438965384 DI RECENSIONI PER QUESTA STORIA? NON SI RENDONO CONTO DI QUANTE COSE INSEGNI? cazzo!

ok. comunque.. centro di reabilitazione, proprio come demi nella realtà, ma la miley di qua è molto peggio.
la miley di qua adesso deve guarire, ok? ok.

bene, adesso mi dileguo.
IO TI AMO TROPPO, QUINDI CONTINUALO PRESTISSIMO, OK? non resisto senza questa meraviglia ultraterrenea!
bacioni,
one
Recensione alla storia The last vogue. - 19/04/13, ore 20:10
Capitolo 47: Capitolo quarantasette.
Ti impauriscono le mie minacce? Bene, ora allora non ti minaccio babe, nooo.. solo..
TU BRUTTA ZOZZA, COME HAI OSATO, COME OSI FARE TUTTO QUESTO AL MIO IDOLO EH?
no, scherzavo, io ti lovvo forevah end evah, ma in questo capitolo ti strangolerei.

Apparte questo.. capisci quanto insegni con le tue parole nere su questo schermo bianco? (come sono poetica) Tutto quello che scrivi, sulla bulimia, tipo.. come hai descritto il primo momento della storia. Il vomito, gli occhi rossi, tutto così orribile che faresti venire in mente a tutti quelli che lo fanno che devono smettere.

E poi, va bè, c'è la parte che esce dal bagno, talka (?) e ok e poi la sfilata.
QUELL'INFERNO DI SFILATA!

"E adesso c’è il desiderio che questa sfilata non finisca mai, che duri per sempre, che mi faccia vivere per sempre quel sogno che ho sperato di poter realizzare dall’età di cinque anni. Perché quei pochi secondi, quel momento insignificante, in cui il mondo sembra tuo, i riflettori sono puntati su di te e puoi leggere lo stupore negli occhi della gente che vuole essere esattamente come te. Momenti così belli destinati a durare così poco. E per quel momento le ragazze fanno di tutto. Vale la pena perdere chili, passare ore allo specchio, demoralizzarsi, trattarsi male solo per quell’attimo? Pur sapendo che dopo è peggio? Pur sapendo che la tua vita è rovinata per sempre per colpa della bellezza? No. Perché dopo di te, ce n’è un’altra, forse più bella e più magra di te. Il mondo che un attimo fa era tuo, ora diventa suo. Gli occhi che un momento fa erano puntati su di te, ora sono puntati su di lei. La tua voga è finita. Un attimo splendi, l’attimo dopo ritorni nel buio della tua vita a collezionare disperazioni.
Ed è sempre così. Fino alla fine. Per sempre. "


È L'ESEMPIO SOPRA IL MOTIVO PER CUI TI AMO TANTO.
 
 Adesso farei bene a stare zitta e subire una volta per tutte. Provo a tranquillizzarmi da sola, pensando che non sono l’unica a cui capita. Ma la paura è troppa e il solo pensiero che quest’uomo possa toccarmi con le sue mani –o che possano toccarmi mani che non sono di Nick- mi fa venire da vomitare.
Non sono l’unica. Non sono l’unica. Non sono l’unica.
Ma sono l’unica che se la cerca. Solo adesso mi rendo conto di quante persone pregano Dio di non avere mai una vita come la mia, sono davvero stata così stupida da desiderarla? Come si può desiderare l’inferno? Come si può volere il male per se stessi?
Entrando nell’ascensore, faccio un respiro profondo, trattenendo i conati di vomito che mi assalgono.



E QUESTO È IL MOTIVO PER CUI TI ODIO, LOLLINO

ok, basta, you're my love, e devi continuare, nooooow çç

Beeeene, adesso vado a mangiare, lol c':

CIAO TESORO, COTNINUA, TI SUPPLICO.
NON VIVO SENZA QUESTA STORIA.

baci,
one