Recensioni per
Viso stupendo e animo in tormento
di NirvanaYin
Questa storia è bellissima, eppure è terribile! |
Capitolo inizialmente roseo e poi di nuovo drammatico. A quanto pare, Anna ha contribuito materialmente a peggiorare le condizioni di salute di Veronika, tenendola lontana dal fratello ed isolandola. Non l'ha uccisa ma è stato come se lo avesse fatto perché questi disturbi non possono essere appioppati solo ad una clinica, per poi lavarsene le mani. Veronika era malata perché anche la famiglia era malata. Il rimorso di Ivan è a più livelli perché con la sua detenzione ha lasciato la sorella in mano a due megere che meritavano solo uno come il caro zio di Marika. |
Allora, ammetto che mi mancava questa storia e sì, ho visto qualche scivolone grammaticale, nella parte iniziale e ti conviene sistemarlo. Mi pare che fosse un verbo...ma passiamo alla storia che, per il resto, è ok. |
Che dirti? ogni volta che leggo un capitolo di questa storia, mi trovo a desiderare che sia infinito, ce non debba interrompere la mia lettura! MI piace troppo come scrive, e mi piacciono troppo i tuoi personaggi, che ormai hanno preso vita nel mio immaginario, più concreti della realtà! Continua al più presto, altrimenti avrai sulla coscienza la mia morte! volevo anche farti i miei complimenti per come tratti certe tematiche! se non ci fossero storie come questa, il mito del anoressia come breve crisi adolescenziale che può essere risolta in un lampo, continuerebbe a dilagare su questo sito! Grazie, per il tuo impegno :) ( scusa gli eventuali errori) |
Ivan è esilarante. Le sue maniere nel raccontare le cose sono davvero divertenti, soprattutto quando racconta della nuova amica di Jessica. La famiglia di questa nuova conoscenza è abbastanza inquietante e mi devo complimentare con lo stomaco dell'amico di Ivan. Un simile sottofondo per fare sesso davvero molto suggestivo. In ogni caso, Ivan ha le antenne in azione e sente puzza di bruciato. Naturalmente si distrae un po' con il turpiloquio verso sua madre e con lo sturare i rubinetti. Divertente la vendetta che si prende verso l'amico. No, sul serio, è stata una parentesi esilarante ma, come per ogni buon drammatico che si rispetti, dopo questa parentesi relativamente serena, torna il dramma...ed ha l'aspetto di Rosalia. |
Hai ragione, il sistema del punto di vista dei personaggi va usato con cautela e fai bene a limitarlo a questi capitoli. Marika non sa cosa ha fatto allo zio tossico, a cui vuole bene, malgrado tutto, e mi chiedo come la prenderà quando verrà a sapere del suo tentato omicidio (si sarà salvato, comunque?). Ha visto che, egoismo e bastardaggine a parte, c'è del buono in Ivan, unito ad un micidiale spirito misogeno che Anna ha fatto crescere, con il suo comportamento falso. Marika nota tutte queste stranezze e, mentre è preda dell'anoressia, si accorge che, sotto sotto (scavando con una trivella da petroliere) Ivan, in modo molto deviato, è buono. Lo capisce mentre ha a che fare con Anna e le sue clienti. Il fatto di venire dallo Zen, autorizza le donne citate sopra a trattarla con estrema maleducazione ed un pizzico di cattiveria. Marika, anche se il luogo in cui è cresciuta per alcuni anni, è malfamato, ha vissuto con una zia onesta (e speriamo che non si sia fatta nulla)...ma questo non importa a nessuno, men che meno ad un'accozzaglia di pettegole che spara a zero su chi non può difendersi, perché crede di essere nel giusto. Ivan è meno ipocrita su questo punto. Lato oscuro e menefreghismo a parte, non ha questa ipocrisia cucita addosso. Questo non gli impedisce di ferire Marika, soprattutto perché Ivan è l'unica persona che si sia davvero preoccupata di lei, sia pure nelle distorte maniere che sappiamo. Ancora non sappiamo chi ha tentato di ammazzare...ma lo vedremo...e la ritrosia di Ivan nel raccontare tutto la dice lunga sul fatto che teme che l'anoressica a cui ha imposto la sua presenza possa allontanarlo da lui. Non gli interessa nulla di lei ma vuole dimostrare, salvandola, di essere capace pure lui di fare del bene, visto che il contorno in cui è cresciuto è squallido e immorale. Vuole dimostrare a sé stesso che, anche se ha fatto il riformatorio e vive con una madre che ha usato i suoi figli solo come polizza per avere un certo tipo di benessere, può essere una persona migliore una persona migliore...per questo sta zitto con Marika. Teme che scappi e che lo giudichi, come fanno un po'tutti. Vedremo un po'come andrà a finire. |
Sinceramente, non c'è uno stile che preferisco. Mi piace lo stile di Ivan perché mi fa sentire più 'vicina' alla storia, ma amo lo stile 'normale' perché è ricco in tutti i sensi. |
Per come la vedo io, questo stile va benissimo. E'abbastanza lineare sul piano della narrazione ma è meglio non esagerare comunque. Ivan è decisamente fuori controllo. Avendo sofferto in passato, pensa di essere onnipotente e che tutto gli sia consentito. Intanto, continua a sparare a zero sui suoi amici, anche su Totò, perché pensa che si è impicciato di cose che non lo riguardano. In ogni caso, alla lunga, tutto questo potrebbe ritorcersi contro. Il fatto che abbia sofferto non lo autorizza a sentirsi intoccabile ed il fatto che, fondamentalmente, abbia una morale personale decisamente distorta, lo rende assai perspicace quando si tratta di non fidarsi degli altri, e cieco nel vedere davvero il dolore altrui e nel capire i loro sentimenti. Ivan sta camminando per una strada pericolosa ed il tentato omicidio dello zio ne è una prova. Pensa di fare un favore a Ika ma questo non è vero. Per quanto sia un uomo orribile, imbruttito dalla droga, è pur sempre lo zio, il marito della donna che l'ha accolta in casa dopo la morte dei suoi genitori. Marika ha perso le persone a lei care ed ha solo loro come famiglia, e sente per loro un debito di riconoscenza. Ivan invece, pur avendo una casa, è stato guastato dal comportamento di sua madre, sulla quale ha riversato tutto il suo odio, lasciando Jessica allo sbando e senza fare in fondo niente di concreto per scuotere questa situazione. Dà della poco di buono a sua madre ma, per quanto l'insulto sia pesante, è come una spada spuntata. Se vuole, potrebbe ferirla davvero. E'come lui e quindi può colpirla a parole senza problemi...ma non lo fa. Preferisce la violenza verbale ma è un debole, anche perché se facesse in questo modo, dovrebbe riconoscere davvero che anche lui ha dei problemi. Questa è l'ultima cosa che vuole Ivan ed i suoi perversi modi di aiutare Ika lo dimostrano. Qualcosa di buono forse ce l'ha...ma finché continua a sminuire i suoi problemi...riconoscere i suoi difetti è un'operazione inutile. Le sue vendette su Ika sono decisamente infantili e, comunque sia, malgrado non gli interessi niente di questa estranea, vuole essere presente nella sua vita. |
Sono molto in ritardo con la lettura di questo capitolo, ma devo dire che, come tutti gli altri, lo amo, anche se credo che tra tutti sia quello che mi piace di meno. Il carattere di Totó mi ha delusa, mentre il fatto che Ivan sia così protettivo e geloso anche se in maniera insana, mi piace molto. |
ciao sono nuova e la prima storia che sto leggendo è la tua e devo dire che mi piace molto! il titolo è intrigante e la storia la trovo coinvolgente bhe che dire... brava! |
Magnifico esempio di non comunicazione. Il carattere indefinibile di Ivan non merita sconti e mi viene da dire che Marika, con il suo silenzio, tira fuori il peggio di lui. Anna ha fatto un magnifico lavoro con suo figlio. Sembra quasi che siano venuti fuori con lo stampino per dolci, tanto è identico il loro carattere. Marika non dice la ragione per cui è uscita e si è prostituita, ovvero comprare la droga per tenere buono lo zio...e dobbiamo dire che è sfortunata. L'unica persona che può darle la roba ha dei principi morali e non vuole correre rischi, temendo qualche denuncia, da parte della famiglia. Peccato che, nel caso in cui ciò avvenisse, nessuno della famiglia di Marika farebbe davvero una cosa simile. Lo zio ha reso la vita delle due donne un vero incubo, al punto che l'unica cosa che spinge la moglie a rimanere con lui è solo la paura. Marika non ha detto niente a Ivan, anche se forse ci potrebbe arrivare, se si sforzasse di guardare agli altri e non a sé stesso. Ha visto Vincenzo e un'idea potrebbe farsela...ma Marika non si fida, anche perché, finora, Ivan non si è mai preso la briga di conoscerla...e lei non dice nulla. Totò ha ragione su una cosa. Così non possono andare avanti. |
Io amo Salvatore. Questo capitolo mi è piaciuto molto perché ho capito come ragiona Ivan e si mostra leggermente ma proprio leggermente (lol) più gentile con Ika. Amo questa storia, stop. Scrivi perfettamente Dio. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! |
La scelta di cambiare il POV usando quello di uno dei protagonisti spiazza un po' ma non molto, almeno secondo me. Hai scelto questa strada, credo, perché Ivan è un personaggio ermetico, anche più di Marika. In ogni caso, non credo che si banalizzino le cose più di tanto perché sono personaggi molto stratificati. |
Hei ciao! |
Ciau! |