Recensioni per
Have you seen my childhood?
di Mana Sputachu

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 35
Neutre o critiche: 0


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Ecco qua che siamo arrivati alla fine, questo capitolo è stato davvero pieno di emozioni, ma in generale tutta la storia mi ha suscitato tanto, riesci a smuovere questo nel mio cuore, così si capisce quando si ha davanti una vera autrice, quando con poche parole riesce ad entrare nel cuore e nella mente dei suoi lettori e tu davvero ci sei riuscita, complimenti per la tua bravura, continua a scrivere perché è una cosa davvero bellissima a noi ci regali davvero tanto. A presto!!

Recensore Veterano
03/04/16, ore 04:38

Ma che tenerezza a che qui dimostri di avere una sensibilità che pochi possiedono, mi fai davvero commuovere. Ranma è anche questo, quando non è il solito spaccone e arrogante, sa essere dolce e tenero, come in questi momenti che pensa alla ninna nanna della sua mamma. Davvero fantastica a descrivere tutto ciò così perfettamente bene.

Oddio mi fai piangere e contemporaneamente sorridere di tenerezza, piango quando leggo di un Ranma bambino che un 'infanzia non l' ha avuta, non ha nemmeno avuto un piccolo oggetto a cui affezionarsi, già da piccolo ha capito che bisognava pensare alle cose più indispensabili che a queste futilità, in questo davvero penso che la vita di Ranma sia stata davvero brutta anche a causa dell'idiota di suo padre, per questo motivo penso che a volte i suoi comportamenti infantili siano legati a questo, lui non ha mai avuto la possibilità né di essere e nemmeno di fare il bambino, per cui è giustificabile. Bello anche quando dice che custodirá gelosamente quella foto della sua Akane che è riuscita a strappare a Ryoga, una foto dolce e tenera come il suo sorriso che lui vorrebbe ci fosse sempre, ma deve rendersi conto che questo dipende esclusivamente da lui. Davvero brava non so cosa altro dirti per farti capire che sei il meglio del meglio!!

Recensore Veterano
03/04/16, ore 04:09

Bello anche questo capitolo, si vede prima un ranma triste che si accorge già da piccolo come questo viaggio sia più lungo di quando lui credeva e che non tornerà così presto dalla sua mamma, ovviamente suo papà non lo può capire e mai lo farà. Poi nella seconda parte,,il nostro codinato è felice perché finalmente ha una casa, una famiglia e addirittura una fidanzata, si sente amato e protetto, si sente finalmente una persona come le altre circondato dall'affetto dei propri cari. Molto divertente anche la parte finale, ormai il povero Soun ci ha fatto i calli e sa bene che in fondo Ranma non cambierà mai...
Anche questo capitolo aggiunge continuità e scorrevolezza a questa storia, sempre più brava...

Recensore Veterano

Esattamente Ranma è ancoraun bambino, diventa maturo e forte quando c'è da sconfiggere un avversario o quando deve imparare una nuova tecnica, ma davanti i sentimenti verso la sua Akane è ancora un bimbo, immaturo che non ha il coraggio di dire la verità e si nasconde dietro uno stupido orgoglio. Ottima introspezione di Ranma, perfetta, riesci davvero a descrivere se stesso come se lo conoscessi bene o addirittura come se lo hai creato tu, non è che sei amica di Rumiko?? Che so magari ti ha dato qualche consiglio, no ma che dico forse nemmeno lei è riuscita a inquadrare così bene il codinato. Nuovamente brava!!

Recensore Veterano
03/04/16, ore 03:52

Ciao carissima, sono di nuovo io a stressarti di commenti per una nuova tua storia che sto leggendo, questa ovviamente come le altre, mi piace molto, sembreró forse un po' banale e scontata ma ti giuro che mi piacciono davvero tutte le tue storie per questo le sto leggendo quasi tutte, almeno quelle che attirano la mia attenzione. Questa poi mi è nuova, è la prima volta che leggo qualcosa sull'infanzia di Ranma, poco presente e poco narrata in molte ff, infatti è la prima che leggo... Per descrivere il carattere di Ranma è difficile, molto direi , soprattutto quando si tratta di descrivere i POV di un bambino come lui, in generale per me il codinato ha una personalità particolare per cui l'autore deve essere il top, almeno affinché la storia riesca bene,ma certamente queste raccomandazioni sono inutili, perché tu rispecchi perfettamente questi canoni. Allora corro subito a leggere i prossimi capitoli, quindi ci sentiamo prestissimo!! Io al solito faccio una maratona notturna, ihihih, a tra poco!!

Un ottimo ultimo capitolo, e si avverte davvero tanto il sapore della conclusione, della chiusura del cerchio, alla fine della lettura rimane un retrogusto molto dolce. ^^ Ranma è riuscito a trovare la sua strada, viene proprio da dire "nonostante" Genma ce l'abbia messa tutta perché non fosse così. Sappi che sfondi una porta aperta quando parli di un codinato la cui vita è stata per intero imposta dagli altri, le stesse arti marziali in lui sono un compito, una missione, non qualcosa a cui si è avvicinato spontaneamente (e mi verrebbe quasi da dire: al contrario di Akane). Ranma non poteva (doveva) essere che il migliore dei combattenti, perché solo quello aveva a disposizione... almeno prima di arrivare a casa Tendo e conoscere la sua seconda famiglia ;) Scusa se straparlo, ma avviene quando ciò che leggo mi coinvolge e scatena le mie riflessioni, e davvero questa raccolta è stata sia coinvolgente che densa di significato. E naturalmente non ho potuto non apprezzare la chiusura tutta dedicata a Ranma e Akane, ottimamente caratterizzati anche nel loro momento di quiete (cosa tutt'altro che facile) e con questa piccola intensa riflessione verso il futuro, un'altra strada ma da percorrere insieme. Tutto bellissimo, e per nulla sdolcinato, ti assicuro. Congratulazioni. E grazie per questa lettura.

Recensore Veterano
25/06/13, ore 22:15

Rieccomi a leggere questa raccolta, anche se noto che non mi mancava molto alla sua fine e un po' me ne dispiace, mi ero davvero molto affezionato a questa particolare struttura narrativa dedicata a passato e presente di Ranma. Anche dal momento che adoro gli approfondimenti sul codinato, specie quelli che tendano a farcelo vedere in maniera più tridimensionale e non per questo distante dal personaggio del manga... insomma un po' come questo, che magari cammina lungo i bordi estremi dell'ICness ma almeno a mio parere (per quel che possa contare ^^') non li supera. Il lato fragile di Ranma c'è, esiste, la Takahashi ce lo ha mostrato più di una volta. E quindi, dai, ci sta che di nascosto da tutti e praticamente a far dispetto a suo padre e ai suoi insegnamenti (oltre che per combattere la nostalgia e la malinconia) si canticchi sottovoce una certa melodia.
E comunque il modo in cui hai sviluppato questo spunto sarebbe stato già degno di per sé, soprattutto quel ripetere più e più volte il discorso del "vero uomo" - altra cantilena ma ben più odiosa, e che alle orecchie del giovane Saotome deve suonare come una continua beffa. Bello, bello, mi è piaciuto tanto, come il resto della tua narrazione.

Questa raccolta si è rivelata una meraviglia. Dall’inizio alla fine, in ogni sua parte. E questo capitolo finale è qualcosa di... di... *__________*
Hai chiuso il cerchio: Ranma ha completato il viaggio, in tutti i sensi possibili immaginabili. Sia perché, letteralmente, lui e suo padre hanno finito di trascinarsi in lungo e in largo per l’Asia in cerca delle più strampalate tecniche di lotta. E sia perché, nonostante non sia stato lui a scegliersi il percorso, ha scoperto di aver raggiunto ugualmente un traguardo in cui poter essere felice... in cui potersi sentire a casa.
Quanto dev’essere irritante scoprire che, alla fine, gli sta bene proprio la vita che gli aveva imposto suo padre! Sono sempre stata convinta che il vero ostacolo, nella relazione tra Ranma e Akane, non siano stati i svariati pretendenti ma il loro stesso fidanzamento. Scoccia ammettere che, in fondo, va bene anche così: è un brutto colpo per il loro orgoglio dover soccombere ai piani dei loro genitori... ma, alla fine, continuare a combattere qualcosa che in realtà si desidera, sarebbe stupido, ed è bello che non ci siano dei gran discorsi da fare per riuscire ad esprimerlo. È meraviglioso che tu li abbia resi capaci di condividere un silenzio sereno, perché "tutto è al suo posto".
E perché quello che ha detto Nodoka era vero: la cosa che conta è trovare quello che ti piace davvero fare, che ti fa stare bene, perché quello sarà il tuo percorso. Anche se è iniziato nel peggiore dei modi, anche se è cominciato come un’imposizione, anche se lungo la via è stato difficile e doloroso e anche un po’ odioso. Ora, però, Ranma non vorrebbe fare niente di diverso. Soprattutto adesso che ha anche trovato qualcuno con cui condividere il resto della strada.
Mana, grazie! Già dalle premesse, questa raccolta si prospettava fighissima, ma tu hai superato tutte le mie più rosee aspettative *__*

Sono rimasta davvero colpita dalla tua scrittura, su di me ha davvero un effetto rilassante...mi disp solo ora recensire i tuoi lavori, ma ho intenzione di leggerli tutti.
Raramenti mi ritrovo a leggere storie che vanno a ricalcare così minuziosamente l'interiorità del Codinato...anche perchè nn è un operazione così semplice, mentre Akane in più di un occasione lascia chiaramente trapelare le proprie emozioni tradendo la sua "maschera" le riflessioni di Ranma sn così poche...che ho dovuto leggere più e più volte il manga per poter capire meglio che alla fine dietro alla sua spavalderia si cela un ragazzo dal cuore tenero...con tutta la sua fragilità e insicurezza nei confronti della vita...rileggendo questi capitoli mi sono ritrovata dinanzi proprio quel Ranma...le  riflessioni sul suo percorso e sulla sua vita fatta di lunghi tragitti e mete sconosciute messe a confronto cn il calore e l'amore che ha ritrovato in quella che per lui ormai è la sua famiglia e per Akane non potevano essere descritte e analizzate in altro modo...il finale è stato la ciliegina sulla torta che ha definito il tutto!!!! Complimenti davvero...è stato un piacere leggere i tuoi capitoli!!! =)
(Recensione modificata il 15/01/2013 - 11:08 pm)

Straordinaria come one-shot finale!! E in realtà mi sono piaciute tutte. Hai saputo scavare a fondo la personalità di Ranma con un'abilità degna di una psicologa!! XD
Questa è tenerissima! ranma ha trovato la sua strada in qualcosa che fino a poco tempo prima rifiutava (almeno in parte). :P
Spero continuerai a scrivere opere come queste!! Unica, bravissima!! :D

L'ultima? ç__ç
Sommo dispiacere!

Ma non potevi concludere in modo migliore di questo. E' sicuramente la migliore della raccolta!
C'è Nodoka, c'è Ranma, c'è Genma... E ovviamente c'è Akane.

Tutti gli amanti di questo mondo sbilenco hanno sempre riflettuto su come l'imposizione, per i due, sia nata prima copme tale, per essere poi apprezzata... E desiderata.
Tu però non ti limiti a questo. Ah, no! Colleghi tutto a un passato già fatto di imposizioni. E' vero: qualcuno ha mai chiesto a Ranma: "Ehi, ma che ne pensi di questa vita? Vuoi davvero essere un maestro di arti marziali?" (Scusa il il duplice ":" di pascoliana memoria)
E Nodoka, donna delle ferree e nipponiche leggi d'onore, è qui una mamma dolce, che culla e conforta. In tutti i suoi viaggi, in qualche modo, Ranma aveva probabilmente questa forza nel cuore, seppur offuscata dal tempo passato lontano da lei.

Torni nel presente con leggiadria. Ranma sembra apparentemente star facendo ciò che tutti volevano da lui. Ma il segreto non sta mai nel semplice fare! E' una cosa su cui ultimamente rifletto molto. Siamo tutti così fissati con questo dannato fare, fare, fare, che ci dimentichiamo del tutto che per essere vagamente felici (parolone, eh), occorre molto di più. Il fare può qualificare una persona nel suo essere, in toto? Dio mio, spero di no.
Ranma ha trovato la sua strada in un dojo di Nerima, insegnando a dei bambini. Ma non è solo. E questa volta, quindi, sa che non può scappare, dovrà dirlo ad Akane, al più presto.

Il dialogo fra i due è stupendo, sai? Poche frasi che celano un mondo -il loro. Un mondo che, come scrivi poi, non è fatto di tante parole, ma di gesti concreti e sguardi profondi. Dunque un po' di silenzio non fa paura, anzi. E' la quiete per cui tanto hanno lottato.
Ce la vedo Akane ad insegnare. A volte dimentichiamo che anche lei è una combattente niente male. E quale miglior ruolo per uno sbruffone come Ranma? Insegnare le sue tecniche... Sì, penso proprio che la sua strada sia molto bella.

Sai cosa hai creato con questa piccola saga? Un mondo nuovo. Tu e Kaos avete questo dono, anche singolarmente.
Sono d'accordo con te. Ranma ha avuto le sue beghe e i suoi problemi, e a volte ci si concentra su personaggi in cui questo aspetto è invece più palese -plateale. Entrare nella testa di Ranma è molto difficile. Burbero, orgoglioso e timido com'è! Scrivere dei suoi sentimenti profondi è un rischio.
Non riguarda te questa riflessione. Sei entrata nella sua anima in punta di piedi, e ci hai donato qualcosa di meraviglioso.

Tutti i miei complimenti, mia cara.

K

PS: Sai che mi piacerebbe vederti alle prese con la nebbiosa Kasumi?

Ciao! Mi dispiace imbucarmi solo ora tra i recensori ma ho letto ieri questa bellissima raccolta e non ho potuto fare a meno di lasciarti un commentino appena ho potuto ^^ Che dire..non trovo neanche le parole giuste..e molte mi sembrano scontate...ma non posso non dirti che sei riuscita a emozionarmi davvero tanto! Questo Ranma bambino che soffre interiormente per la mancanza di casa e della mamma e non capisce bene il perché di quell'allontanamento brusco (anche se all'inizio lo prende come un gioco, prima che la nostalgia si facesse sentire) è davvero toccante, soprattutto se siamo abituati a vederlo quasi sempre in situazioni di tutt'altro genere. La parte che mi è piaciuta di più è proprio quella della ninna nanna del capitolo precedente e anche il 2° sulla verità..che dire, bellissimo! Con poche righe riesci a esprimere tantissimo e a scatenare emozioni non da poco ^_^ Poi beh, il finale..come un classico (e calzantissimo, a mio avviso) cerchio che si chiude: Ranma che finalmente riesce a dare un senso alle parole della mamma che all'inizio non riusciva e non poteva capire e trova non solo la sua strada, ma anche una persona importante con cui percorrerla!
Un capolavoro, bravissima!! E non provare ad allontanarti da questo fandom :D Vuoi forse privarci di queste perle??
Alla prossima!

ke carino qsto capitolo!!!!ranma da bambino vede tutto qllo ke fa cm qlcs ke gli viene imposto ed è per questo ke inizialmente rifiuta il suo fidanzamento cn akane e il suo futuro impiego nel dojo....poi però qualcosa cambia....crescendo si rende conto ke in realtà lui ama le arti marziali e capisce ke il suo posto è proprio li accanto ad akane.....e bhè quel "prima o poi glielo dirà"è proprio tipico di ranma anke se nn sempre c è bisogno delle parole per far capire una cosa!bravissima complimenti davvero spero ke continuerai a scrivere su ranma!!!!
a presto(spero) un abbraccio

Recensore Junior
18/12/12, ore 16:13

Siamo anche abituati a vederlo spavaldo e non riflessivo, eppure ci sono svariate vignette in cui tiene il broncio nella classica posa del bambino emo, con le ginocchia piegate e il mento appoggiato sulle rotule a fare la faccina triste. Quindi non mi risulta così difficile immaginare che anche lui abbia avuto delle notti in cui abbia faticato a prender sonno. Accoccolandosi nel futon perché non è una cosa da veri uomini, quindi non deve essere visto.
E cercando consolazione canticchiando una ninna nanna, l’unico ricordo che ha di una madre da cui è stato allontanato troppo presto.
Era una canzone che lei cantava per lui... una ninna nanna, ovvero uno di quei gesti gratuiti e inutili e non da veri uomini che dubito Genma gli abbia riservato con una certa frequenza...
E ormai quella mancanza, tutto ciò di cui questo viaggio l’ha privato, la sua infanzia, è una cosa che non potrà essere "guarita". Ed ecco che, in queste notti insonni, Ranma cerca di cantarsi quella melodia con cui qualcuno che lo amava cercava di consolarlo, “Sognando di allontanare la nostalgia, almeno per un po’.” Perché questo gesto non lo consola abbastanza da allontanare la nostalgia, semplicemente gli consente di poter sognare di allontanarla. E soltanto per un po'. Un pensiero tristissimo. Un pensiero che evoca tantissime altre riflessioni... perché come al solito riesci a trasmettere così tanto in così poche parole. Io invece se anche mi dilungassi per altre 74 righe, non riuscirei a farti capire quanto mi è piaciuto quel che leggo... accontentati dei miei sconclusionati commenti entusiasti >_<

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