Recensioni per
Il futuro è una terra straniera
di margheritanikolaevna

Questa storia ha ottenuto 54 recensioni.
Positive : 54
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
23/02/13, ore 15:18

Ho bisogno di un attimo per riprendermi...
...
Questo capitolo è più di un pugno nello stomaco. Mac, ma cos'hai fatto?! Sto malissimo... lo scenario che descrivi è terribile; quando ho se letto le parole dei due uomini mi sono sentita davvero disgustata ed orripilata. E, la cosa più grave di tutte, è che tutto questo schifo (passami il termine) avrebbe potuto succedere.
Questa storia è veramente incredibile ed intensa. E credo che tutti dovrebbero passare a leggerla; motivo per cui andrò a pubblicizzarla.
E Stella... non posso nemmeno immaginarla a fare il saluto nazista; no, non voglio crederci. Mi sembra di essere precipitata in un incubo terribile e senza senso. Sono in stra-ansia per il prossimo capitolo.
Bravissima. È tutto molto potente e ben scritto.

Recensore Junior
18/02/13, ore 20:26

Ti ho mai detto che sei una maestra nelle descrizioni? Beh, in caso contrario lo ripeto: tu sei una vera maga con le parole. Leggendo mi sembrava di essere lì, in mezzo alle macerie, ormai sentivo l'odore acre della polvere da sparo e dello zolfo e mi è parso di sentire quelle voci imperiose e autoritarie che urlavano nella nebbia mattutina.
Mi rimane solo un dubbio: perché questi che sembrano tedeschi danno addosso a Mac? Nel senso, sono vestiti da tedeschi, ma sembrano soldati degli Alleati. C'è forse qualche mistero sotto? Non è che forse tra di loro c'è anche il padre di Mac?
Aspetto ulteriori sviluppi ^^
Un bacio, a presto.

Recensore Veterano
17/02/13, ore 17:14

Ho letto gli ultimi due capitoli con il cuore in gola, completamente angosciata.
Il secondo perchè immaginavo che stessi preparando qualcosa di poco piacevole per Mac e il terzo perchè, la cosa poco piacevole, era accaduta in pieno.
Sai...è uno dei miei incubi peggiori: Svegliarmi in un luogo che non conosco, nella semioscurità...e non sapere dove sono nè che ci faccio li.
Quindi non invidio affatto Mac.
Come sempre è scritto bene e precipita il lettore, immediatamente, nell'atmosfera inquietante e tesa che tu volevi.
Complimenti.
Adesso vediamo come prosegue...e mi sa per niente bene per Mac ^^''
Un bacio

Recensore Master
17/02/13, ore 15:06

Ciao Margherita, bel capitolo, mi è piaciuta molto la descrizione dell'ambiente che rende molto bene lo sbigottimento del personaggio catapultato in un luogo e tempo sconosciuti in un modo che né lui, né io riusciamo a immaginare.
Sei sicura della descrizione dell'uniforme del gendarme? Potrei sbagliarmi, ma nel film sulla Rosa Bianca mi parevano diverse. Credo poi che le svastiche fossero nere su un cerchio bianco su una fascia rossa.
Mi stupisce la reazione dell'inseguitore. Cos'ha combinato il nostro Mac Taylor?
Alla prossima
MaxT :)

Recensore Junior
17/02/13, ore 13:27

Bello! Questa storia è veramente coinvolgente ed io non vedo l'ora di sapere cosa succederà. Non posso che inchinarmi di fronte alla tua originalità; mai, a me, sarebbe venuto in mente tanto. Molto d'atmosfera la prima parte: ti getta immediatamente nella situazione che sta vivendo Mac e ti fa percepire il suo sconforto e senso d'inquietudine.
La mia parte preferita, però, è quando si nasconde dalle due SS, dopo aver scoperto in quale frangente storico si trova. Credo che sia terribile scoprire di trovarsi nel bel mezzo di una guerra così terribile, in cui moltissimi uomini si sono macchiati di reati così abominevoli (leggi: genocidio) e sapere già tutto quello che è successo o succederà. Dev'essere annichilente. E credo che tu riesca a renderlo molto bene con poche parole.
Interessante anche la parte finale, più d'azione, che lascia il lettore confuso ed in cerca di risposte (che troveranno nel prossimo capitolo, vero?)
(Però, povero Mac: precipita da una balaustra, finisce a Berlino durante la WWII, ed alla fine di questo capitolo gli causano anche un trauma cranico...)
PS: Sì, sì, Razionale-Mac è solo tutto un sogno, non preoccuparti...
PPS: Anche nei sogni Mac è sempre Mac a difesa degli innocenti. Bravissima! Molto IC!
(Recensione modificata il 17/02/2013 - 01:29 pm)

Recensore Master
17/02/13, ore 11:33

Mi sono dimenticata, nelle scorse recensioni, di farti i complimenti per tutti i riferimenti, letterari e non, che stai infilando in questa storia: calzano a pennello e la arricchiscono.
Questo capitolo è forse ancora più inquietante di quello in cui racconti la storia di Hanne: lo scenario in cui Mac si trova immerso basterebbe a scatenare il panico nell'uomo dai nervi più saldi del mondo, accompagnato com'è dal non sapere qual è il confine tra la realtà e l'incubo. E' proprio il dubbio a pervadere l'intero capitolo, a dargli linfa vitale e a inquietare il lettore! Non ho idea di come tu stia gestendo la cosa e non voglio fare ipotesi: sono curiosa di leggere gli sviluppi e sono sicura che mi sorprenderai.
Al di là del dubbio sulla realtà o meno di ciò che sta vivendo Mac, che mi ha pungolato durante tutta la lettura del capitolo, ciò che mi ha colpito è stata l'atmosfera che hai tratteggiato. Questo misto di oscurità, decadenza e passato crea uno degli scenari più belli in cui mi sia mai imbattuta!
Chi è questo ragazzo biondo? E come mai i due militari in borghese conoscono così bene l'inglese? Ahi, questa è la seconda botta che prende Mac! Sono curiosissima di conoscere l'identità di questo terzo soggetto.
Tantissimi complimenti, tutta questa suspense mi tiene avvinta alla storia in modo quasi morboso XD

Recensore Master
17/02/13, ore 11:10

Questo capitolo prolunga l'atmosfera angst del precedente, ma l'intervento di Stella è una nota luminosa in un'atmosfera tanto tesa. Mi piace il modo in cui evidenzi sempre il rapporto complice che lei ha con Mac. La storia che lui le racconta è narrata in modo tale da far venire i brividi anche a me. Neanche in questo caso ci sono tracce di moralismo vago a generico, ma tutto è ben contestualizzato e acquista un profilo di realtà e concretezza.
D'un tratto, la svolta! Il capitolo cambia completamente, da cardiopalma. Presto leggerò anche il prossimo e mi rimetterò in pari :)

Recensore Master
17/02/13, ore 11:00

Carissima, perdonami il ritardo ma sono stata a combattere tra esami, tesi e cose di questo genere. Ora che posso tirare il fiato, mi dedicherò finalmente ai tuoi capitoli!
Questo era davvero da brividi, ha parlato direttamente con l'angolo più recondito della mia coscienza. E' stato terribilmente angst, e sapere che certe cose sono realmente accadute rende il tutto ancora più commovente. Nello stesso tempo, non è stato mai scontato, e questa è una cosa che ho apprezzato moltissimo. Quando si parla di certi argomenti spesso si scade nel moralismo e nel buonismo più falso, il che a mio avviso è un altro modo per insultare la memoria. Tu non hai fatto niente del genere, tutt'altro. Hai saputo prendere diversi elementi e presentarli nel modo giusto, quello che sa far male e far riflettere insieme, senza sporcarsi di commenti inutili a una tragedia che parla già da sola.
C'è stata una frase in particolare che mi ha provocato i brividi: "Ci sono notti in cui giaccio sveglia fissando la parete bianca di fronte a me e penso alla nostra promessa che si consumava lentamente dietro al filo spinato di un campo di concentramento". La storia di Hanne, raccontata con la sua voce e soprattutto filtrata attraverso i suoi ricordi di bambina, è davvero toccante. Innanzitutto ho apprezzato l'inizio del capitolo, così dettagliato che sembra che tu abbia visitato più volte la Germania e preso parte alle sue tradizioni. Poi credo che lo sbigottimento e il senso di panico che hanno invaso Hanne dopo le parole accorate del maestro siano perfettamente coerenti con una bambina di quell'età. Mi piace molto come tu abbia messo in evidenza l'aiuto del signore di mezza età, perché amo e trovo molto significativi questi racconti non troppo lontani dalla realtà di persone qualsiasi che con un gesto tanto spontaneo hanno salvato una o più vite. E' in casi come la guerra che esce il mostro che c'è nell'uomo - e la sorpresa e l'interpretazione in chiave fiabesca di Hanne sono ben descritte -, ma è a causa del mostro più nero che si verificano i gesti più luminosi.
Altra cosa che mi ha stretto il cuore è stato il rapporto tra Hanne e la madre, l'abbraccio di quest'ultima che è stata l'unica cosa in grado di calmare la bambina, e poi la loro separazione, che non doveva essere un addio, ma un arrivederci. Invece è stato davvero il loro ultimo saluto.
Ho trovato straordinariamente angst la volontà di Hanne di credere fino alla fine che un giorno si sarebbe ricongiunta con la madre, una volontà così ferrea che è stata piegata dalla notizia della morte di questa. Un'altra cosa terribilmente commovente è in questo caso il ruolo della memoria: la madre ha detto alla figlia che, finché la ricorderà, non saranno mai davvero separate, ma è fisiologico che il ricordo di una persona che non si vede da tanto, per quanto questa sia stata una persona fondamentale, tenda a sbiadire.
Straordinaria, davvero!

Recensore Master
17/02/13, ore 10:33

Margherituccia! la domenica comincia bene, trovando il tuo atteso aggiornamento!
Dunque, comincio col dire la mia: secondo me non è un sogno, visto che orami ci hai onorati con la tua presenza in diversi "settori del paranormale", quindi sarà un viaggio nel tempo, magari dovuto al coma per la caduta, quello che sia, ma propenderei per la storia reale.
La descrizione della Berlino sotto attaccco, col coprifuoco, l'odore degli esplosivi (che non sapevo fosse zolfo e fosforo..sarà un caso che sono quelli associati a presenze demoniache e larve? un buon accostamento, purtroppo, amnche se casuale. più 'veri mostri' degli umani, quando ci si mettono, non c'è nessuno)l'angoscia della città abbandonata arrivano tutti con forza, come sempre nelle tue accuratissime descrizioni, pare di vederselo davanti questo scenario, con tutti i suoi toni smorti, grigio, marrone, il colore del buio. Una perfetta angoscia.
ma ecco che arriva l'azione: il caro Mac non fa in tempo a darsi una minima regolata che assiste ad un inseguimento, quello di un povero ragazzino perseguitatto dai soldati nazisti.
ma, aimè...mi sa che ha preso una cantonata, e noi con lui!
temp che abbia fatto fuggire un nazista inseguito da due spie americane travestite, cavolo, che sfortuna! adesso dovrebbe potersi spiegare, ma cosa fa, esibisce documenti del 2013? non credo...
solo tu potevi trasformare la trama più semplice in un colpo di scena così, cara amica giallista! non sei mai scontata.
non vedo l'ora di leggere ancora, sai che questo è il tuo effetto collaterale: provochi dipendenza! : )
baci dolci, tua Setsuna

Recensore Junior
16/02/13, ore 15:59

Ed ecco Stella, miracolosa medicina per le depressione di Mac Taylor! Ovviamente non c'è nessuno meglio di lei che può capirlo... anche se come al solito non si dichiarano mai (è forse per questo che lei è scappata via, lasciando campo libero a Jo?).
Oddio, l'episodio in cui Mac cade giù dalle scale (per modo di dire)... E' forse quello in cui torna anche Peyton? Al momento ho un vuoto... o.O Comunque, chiariscimi un dubbio: ma Flack da dove è saltato fuori? Era già nel palazzo oppure arriva dopo?

Nuovo recensore
16/02/13, ore 15:57

Devo dire che questo primo capitolo conferma le ottime aspettative che avevo avuto leggendo il prologo: una stesura fluida e appassionante impreziosita da un vero e proprio bouquet di citazioni frutto di un lavoro di ricerca minuzioso ed accurato. Ho apprezzato non meno l'argomento trattato e il perfetto tempismo con il quale hai pubblicato questa storia ovverosia in concomitanza col giorno della memoria. Mi intriga molto immaginare quali sorprese hai ancora in serbo e soprattutto sono curioso di scoprire come hai "cucito" addosso a Mac Taylor il resto della storia e come questa poi si allacci alla commovente storia di Hanne sopravvissuta da bambina gli orrori della Kristallnacht. Ma a quanto vedo non dovrò aspettare molto per scoprirlo. Complimenti!

Recensore Junior
16/02/13, ore 15:43

Finalmente riesco ad avere un po' di tempo per lasciarti una recensione degna di questo nome!
Come ho già detto nel prologo, tu sei una vera maga nelle descrizioni: per un momento mi è parso di trovarmi lì, in mezzo alla strada, a vedere l'orrore che si stava lentamente consumando. E' strano immaginare che tutto questo sia successo veramente, nonostante le testimonianze siano schiaccianti. Eppure è tutto vero, ma l'uomo non se n'è ancora reso conto e non ha ancora imparato a migliorarsi a partire dai propri errori.
Veramente un bel capitolo, mi sono emozionata!
Ancora complimentoni!

P.S: Io adoro i lebkuchen ** Quando sono andata in Germania li ho mangiati insieme al tè alla ciliegia ed erano fantastici **

Recensore Junior
16/02/13, ore 15:11
Cap. 1:

Come descrivi tu la storia non c'è paragone! Se fossi la mia prof di storia ti adorerei! XD
Comunque, come al solito il prologo promette bene, e credo proprio che non rimarrò delusa nei prossimi capitoli (che vado di corsa a leggere!)

P.S: So che non è un granchè come recensione, però spero di fre qualcosa di meglio per gli altri due capitoli ;)

Recensore Master
16/02/13, ore 09:47

Ciao Margheritanikolaevna,
ho letto il tuo post sul forum relativo all'effetto farfalla e a una storia alternativa, e mi sono fiondato a leggere questa storia. Da parte mia, sono sempre molto interessato a tutto ciò che ha a che fare con il tempo e con il principio di causalità.
Personalmente penso che la famosa frase sull'effetto farfalla sia un modo a effetto per distorcere il significato profondo del principio che tutto dipende da tutto: se il battito della farfalla fa parte della catena causale dell'uragano, il battito stesso è stato determinato da tutto ciò che lo ha preceduto. Chiedersi cosa sarebbe successo se.... è un esercizio intellettuale molto interessante che facilita la comprensione dei rapporti causali, però se davvero gli avvenimenti sono il risultato delle loro cause, niente può essere diverso da com'è. Altrimenti il miglior modo per impedire gli uragani sarebbe strappare le ali alle farfalle.
Fin qui le considerazioni pseudofilosofiche. Passo alla tua storia.
Io non ho conoscenza del fandom, ma visto il soggetto ho l'impressione che si riesca a seguire benissimo anche senza conoscere i precedenti. E qui devo farti i più grandi complimenti per la chiarezza e l'eleganza della scrittura, per i riferimenti colti a documenti storici, a testimonianze toccanti e a romanzi interessanti, e per l'eleganza nell'amalgamare il tutto. Naturalmente questo racconto va direttamente tra i favoriti, e spero che la prossima puntata non si farà attendere.
P.S. hai letto Fatherland?
MaxT :)

Recensore Master
12/02/13, ore 16:44

Mia carissima, che dici Mac mi arresta se scopre che ti leggo dall'ufficio, invece d produrre? è grave?
ecco un altro perfetto capitolo.
Sai, quel dettaglio della tavoletta di cioccolato mi è subito balzato alla memoria.
E non come parte di un racconto, ma di un documentario...anche se credo sia stato ripreso in moltissime produzioni artistiche.
e mi ricordo i miei zii e nonni raccontarmi storie simili, dei militari americani che regalavano la cioccolata ai bambini, o storie avventurose di fucilazioni mancate, di marce dalle città bombardate.
ma questo ragazzino maledetto da dove è uscito?
più che il superstite del nazismo sembra uno che abbia qualche pretesa da avanzare, anche se avendo tanta differenza di età non capisco che sospeso possa esserci tra loro.
e ti pare che ne fa le spese il povero Mac, un uomo a cui ami sparare! Margherituccia, sei pericolosa!
i fondi del caffè greco..anni fa sapevo leggere quelli del caffè turco, (che non è identico è macinato molto più finemente) poi ho perso la mano (ed il vero caffè turco è finito!) però ho sentito nostalgia
il ogni modo riesci a toccare qualche tasto speciale, dono della vera romanziera.
sai che sei un esempio assoluto per me!
aspetto presto il seguito, anche perchè ora dovrei esserci normalmente...
baci dolci, tua Setsuna