Recensioni per
Nato il 28 gennaio
di Fanelia

Questa storia ha ottenuto 93 recensioni.
Positive : 93
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
25/10/13, ore 01:41
Cap. 20:

Che bello un nuovo capitolo!!!!ma avevi detto che avevi perso dei fogli !!!!scusami sono rintronata devo smetterla di leggerle così tardi le storie non capisco + niente a certe ore..... comunque tornando a noi capitolo toccante Terence al funerale si è comportato da gran signore considerando che non prova niente x Susanna. E che dire dell'incontro col padre non deve essere stato facile x lui parlagli dopo che si erano lasciati in malo modo ai tempi della scuola e pio non l'ha mai perdonato anche x aver abbandonato sua madre se poi si considera che pure lui si reputa tale x aver abbandonato Candy. brava come sempre sai coinvolgerci sempre +-

Recensore Junior
24/10/13, ore 14:59
Cap. 20:

Questo capitolo mi ha veramente ammaliato. Leggere dell'incontro di Terence col padre, del modo in cui lo racconta, dei pensieri e stati d'animo che lo hanno accompagnato, è stato appunto ammaliante, avrei voluto che il racconto non finisse mai. E' evidente che Terence non avrebbe potuto risolvere i suoi enormi atavici problemi col padre "tutto e subito", anzi, come egli stesso ha confessato, non ci riuscirà mai completamente. E questo è comprensibile, e realistico. L'importante è che si siano incontrati, e abbiano iniziato in qualche modo un dialogo. E' bello pensare che "Sua Grazia" non si è arreso e ha continuato a prendere iniziative nei confronti del figlio, sino a riuscire ad avere, se non altro, la sua attenzione. Ora però il Duca non può esasperare ulteriormente Terence continuando caparbiamente e ottusamente a propinargli vuoti sermoni sull'onore, il dovere ecc. Spero che al prossimo incontro riusciranno a comunicare e a chiarirsi un po'. Non vedo l'ora di leggere il seguito. Mi piace il modo in cui Terence ha affrontato la morte di Susanna, il funerale e tutto il resto. Un modo garbato, onesto e sincero, senza mascherarsi dietro falsi e retorici sentimenti di dolore e di perdita, e senza esagerare dal lato opposto, pur non nascondendo l'amarezza per la passata prigionia, da lui stesso impostasi, e il sollievo per la ritrovata libertà e voglia di vivere. Veramente Susanna non merita più di questo. Credo di aver capito che molti anni sono passati, perchè Terence dice che il padre è "morto ormai da anni", e questo è forse il primo indizio temporale "preciso" che dai, o forse è il primo che io percepisco chiaramente (mi pare di ricordare ora che in un capitolo precedente avevi detto, pardon, Terence aveva detto qualcosa di simile anche a proposito della madre). E' strano, perchè io continuo a percepire e immaginare il "Terence narrante" come un uomo "giovane", o comunque non vecchio, un uomo che ha ancora un futuro, non solo un passato. Lo sento così vivo, vibrante, pieno di energie, con una mente agile, sveglia, attiva. Il tempo soddisferà la mia curiosità. Per ora ringrazio il cielo che il pericolo (riguardo alla ff) è scongiurato, e ti saluto. Ciao.

Recensore Master
24/10/13, ore 11:42
Cap. 20:

Una storia così bella non merita scarsa attenzione! Il momento difficile ma decisivo del rapporto di Terry con suo padre non poteva essere rapido ed indolore. Tutti i nodi sono venuti al pettine, anche Terry ha capito di avere commesso gli stessi errori che odia così tanto, e il duca inizia a scalfire la propria corazza raccontando del suo colloquio con Candy. Per quanto riguarda Susanna, spero possa avere trovato pace, dopo essere morta di autoconsunzione praticamente.

Recensore Junior
23/10/13, ore 18:56
Cap. 2:

struggente mia cara, è proprio il Terence che conosciamo passionale e tormentato, è bello rivedere la storia dagli occhi di lui

Recensore Junior
23/10/13, ore 14:35
Cap. 19:

La poesia che poni all'inizio del capitolo è veramente molto triste e disperata, e molto bella. Quest'anima desolata, senza speranza, che invoca la morte per uscire da una sofferenza insopportabile, e la invoca come un premio. E' Terence immagino l'anima sofferente che sente di non farcela più. Non racconta molto Terence della sua vita con Susanna, ma dice abbastanza per farci immaginare quegli anni bui, fatti di giorni tutti uguali, senza speranza, senza una gioia che riscaldi il cuore. E poi la morte di Susanna, che Terence non esita a riconoscere come la sua "liberazione", il ritorno alla vita. Il destino (che ha nome e cognome giapponesi) l'ha posta sulla sua strada come ostacolo per la realizzazione dei suoi sogni e della sua felicità, e poi l'ha tolta di mezzo, cinicamente. Senza riscattare il personaggio, secondo me. Terence dice di averle concesso il perdono, da lei richiesto, con grande sforzo. Forse sarò cattiva, ma a me dispiace che gliel'abbia concesso, perchè secondo me non lo meritava. Una confessione, e una richiesta di perdono, in punto di morte, quando ormai non si può rimediare a niente, e non c'è niente da perdere, dopo avere fatto del male coscientemente, per anni, a due persone (non solo a Terence, che diceva di amare), giusto per liberarsi la coscienza, mi sembra un altro ricatto più che un riscatto. Porgere le scuse a Candy, augurare a Terence di essere felice, dopo tanto egoismo e tanta cattiveria, mi sembra una grande ipocrisia. Il comportamento di Susanna non lo trovo toccante, ma disgustoso, come sempre. Sono contenta che un personaggio tanto sgradevole esca di scena. E ora Terence che farà? Ricontatterà Candy? Ormai il tunnel buio e doloroso dovrebbe essere finito. E la visita inaspettata? E' il padre che si rifà vivo? Ci saranno altre sofferenze in agguato sul suo cammino? ... Vivement la suite!!!

Recensore Junior
23/10/13, ore 00:32
Cap. 19:

Ciao! Bentornata,è da un pò che non aggiornavi questa EFP e mi ha fatto piacere leggere un nuovo capitolo. Susanna è proprio MALATA OSESSIONATA POSSESSIVA nei confronti di Terence e rubando molte lettere è stata di una meschinità pazzesca. C'è di buono che prima di morire abbia avuto il coraggio di confessare quello che ha fatto. Xò sai mi sono sempre chiesta xchè lui non ha mai osato un po' di + x cercare di uscire da quella situazione di prigionia che si è creato. IO adoro Terence ma l 'unica cosa che non gli ho mai perdonato è la sua mancanza d'orgoglio. abbiate venia non voglio tirarmi critiche è solo un mio parere.

Recensore Master
22/10/13, ore 14:13
Cap. 19:

Terence è tornato libero.. e Susanna ha trovato pace, finalmente! Certamente la sua azione di nascondere a lui le lettere di Candy è stata molto meschina, anche se dettata da un amore disperato; però mi piace molto il fatto che Terry si sia mantenuto casto per Candy, non l'abbia tradita, dovrebbero esserci più uomini così! Complimenti per la bellissima poesia; attendo il seguito, non farci aspettare troppo!

Recensore Junior
22/10/13, ore 12:48
Cap. 1:

inizia alla grande, così intenso da darmi i brividi. è emozionante leggere Terence che analizza la sua vita anni dopo, i sentimenti sono così intensi e pulsanti da mostrarsi ancora vivi al lettore,un amore e una passione che vince lo scorrere logorante del tempo

Recensore Junior
13/10/13, ore 22:31

Questo capitolo, meno concitato del precedente, meno drammatico, dal tono pacato, discorsivo, è ancora più triste, e molto amaro. L'amarezza profonda di Terence deriva dalla consapevolezza che ormai tutto è successo, tutto è perduto. Ormai gli resta solo da vivere la vita che ha "scelto", o che gli è toccata in sorte, e a cui non ha avuto la forza (la volontà?) di sottrarsi. La forza di dire NO a ciò che gli veniva richiesto da più parti (la sua coscienza, le pressioni delle Marlowe, la stessa Candy). Ora è solo con se stesso, i suoi pensieri, le sue speculazioni, i suoi rimpianti. Susanna è accanto a lui, chiusa nel suo mondo, nel suo egoismo, incapace di toccare in qualsiasi modo il suo cuore. E' accanto a lui, ma è come se non ci fosse, perchè per lui Susanna è niente, non ha mai avuto niente in comune con lei, niente da condividere se non il lavoro, il teatro, non c'è mai stato feeling tra loro, e non ci sarà. Terence parla di senso di colpa, di responsabilità, di gratitudine, di dovere, non parla mai di affetto, o della parvenza di esso. Terence si chiede se Candy lo amasse veramente, se lo amasse abbastanza, vista la "facilità" con cui lei ha rinunciato a lui, a"loro". Ed è naturale che se lo chieda. Si sente abbandonato da lei, che, conoscendolo così bene, avrebbe dovuto sapere che lui non ce l'avrebbe fatta ad andare avanti da solo, senza di lei, con Susanna. Ma Terence non può dubitare "veramente" dell'amore di Candy, perchè allora dovrebbe dubitare anche di se stesso. Se è vero che Candy ha rinunciato in fretta, con apparente facilità, se è vero che se n'è andata senza mai voltarsi (e questo porta Terence a dubitare), è altrettanto vero che lui non ha fatto niente per cercare di fermarla, di parlarle, di trovare una soluzione diversa. E di questo Terence è pienamente consapevole, e ne prova rabbia, una rabbia impotente, rassegnata, e non lo abbandona il rimpianto. Incapace di affrontare la situazione, incapace di conciliarsi co se stesso, incapace di vivere ciò che forse è invivibile, Terence precipita inesorabilmente, sino a toccare il fondo. Sino a quando quella che lui crede un'allucinazione, un prodotto della sua mente ebbra e sconvolta, non gli dà la forza di riprendere in mano la sua vita. Terence ritorna alla vita, al teatro (l'unica cosa che può dargli ormai qualche consolazione, anche se...), al suo "dovere" (e Susanna è pronta ad accettarlo, a perdonarlo, a rinchiuderlo nella sua prigione, nella quale lei stessa è intrappolata). Terence torna a vivere, ma la felicità è bandita, per sempre. Che tristezza, che amarezza, che desolazione. Che rabbia vedere un essere umano tanto meraviglioso vivere una simile vita, spegnersi un poco alla volta. Mi viene da piangere. Ciao AlbionMay, vivement la suite!

Recensore Veterano
11/10/13, ore 00:10

Sai, caro il mio terence in gonnella, anche se indubbiamente il kilt è un vezzo di anthony o albert!, è ora che dopo le mie tacite e silenziose ri e riletture di queste tue confessioni io mi decida pubblicamente anche qui a esprimerti ancora una volta quanto davvero tu rappresenti per me, tutto ciò che lui è, dice, pensa, fa...
E' sempre più stupefacente rendersi conto di quanto tu riesca a personificarti in questo personaggio, sei lui!,  a volte ho proprio l'impressione che sia lui a parlare per te, che tu sia un mero tramite....
questa tua formidabile capacità di aver compreso a fondo, senza esitazioni la sua essenza, il suo intimo è una esperienza così emozionante tutte le volte... E sai che è ormai da tempo che ho letto queste pagine e continuo a leggerle... Con misura e calibrazione finissima sei sempre così abile a renderlo vivo, nelle sue pulsioni forti, i suoi pensieri, la sua impulsività e la sua disperazione, il dolore, la solitudine, e poi lei... la sua unica luce sempre e comunque..  Lui che è il personaggio più vero della mizuki, quello che si lascia andare alle pulsioni, alla disperazione e alla rabbia... è un uomo con i suoi difetti e i suoi grandi pregi, il più grande è l'onesta verso se stesso, perché a parte tutto, terence non si è mai raccontato delle bugie... Le ha raccontate agli altri ma a se stesso no, ha sempre avuto il coraggio di sapere e vivere la sua verità. Certo ha scelto di recitare al di fuori di se stesso per sopravvivere ma intimamente ha sempre saputo le sue risposte. E tu magistralmente ci consegni e ci regali i suoi pensieri, il suo intimo come nessuno sa fare, tu lo conosci così bene e così a noi la fortuna di percepirlo e di amarlo sempre di più attraverso ciò che gli fai rivelare rendendolo sempre più umano e reale... 
Non posso che concludere dicendo che questa candy... Ragazze che fortuna!!!! 
Spero egoisticamente che tu non perda mai completamente la voglia di raccontarcelo... Un bacione vero a te, anima di terence!

Recensore Master
10/10/13, ore 20:10

Hai proprio ragione, bisognava passare attraverso questo momento, anche se è doloroso; ci hai mostrato cosa è accaduto a Terence dopo la separazione dalla sua Candy, che nell'originale non abbiamo visto; è una situazione complicata, lo ripeto: Terry razionalmente vorrebbe mantenere la promessa strappatagli da Candy, anche per dedicarsi a chi gli ha salvato la vita; ma come si può comandare al cuore? E' vera anche un'altra cosa: Candy ha deciso senza tenere in conto l'autodistruttività di lui, che avrebbe invece dovuto conoscere bene; e si comprende benissimo il desiderio di stordirsi perennemente per tacitare un dolore che non può placarsi altrimenti!

Recensore Junior
09/10/13, ore 02:58
Cap. 17:

Non ho parole, hai descritto questa puntata in modo sublime! Quanta tristezza e che bellissime parole hai usato . adesso sono curiosa di leggere come si evolve il seguito. A presto.

Recensore Junior
08/10/13, ore 17:27
Cap. 17:

Appena finito di leggere questo nuovo capitolo (e non l'ho letto tutto d'un fiato, ma interrompendomi spesso per rifletterci, fare considerazioni, rivolgendomi direttamente a Terence come se esistesse veramente e mi potesse sentire. Devo preoccuparmi?) ero talmente sconvolta che non sono riuscita a riordinare le idee per poter scrivere una recensione. E forse questa è già una recensione, positiva, perchè ti dice quanto il tuo lavoro riesca a toccare la mente e il cuore di chi lo legge. Almeno a me ha fatto questo effetto. Hai ragione May/Terence, questo dev'essere stato il capitolo più difficile da scrivere, e ti confesso che è stato difficile anche leggerlo, per le forti emozioni evocate, i forti sentimenti, la sofferenza, il senso di ribellione ad una "realtà" inaccettabile. E questa, di nuovo, è la prova di quanto sia scritto bene, di come leggere queste tue righe ed entrare nel mondo di Terence, nel suo cuore straziato, nella sua mente dilaniata da terribili dubbi, e ora da dolorose certezze, sia la stessa cosa. Non temere il confronto con la serie animata, o con il manga, riguardo a questi avvenimenti. L'analisi che tu fai/che fai fare a Terence di quanto successo, di come lui ha vissuto quella tragedia è talmente completa, articolata, complessa, lucida e consapevole, e impietosa, che non lascia niente di vago, di non detto. Dici tutto, anche quello che nella storia originale non viene detto. E lo dici bene, talmente bene da lasciare senza fiato. Il "tuo" Terence è consapevole che ciò che lo ha schiacciato e condannato, e che lo ha portato a condannare anche Candy all'infelicità, è stato un malinteso senso di colpa, del dovere e della gratitudine, amplificato dal ricatto di Susanna e di sua madre, un senso di colpa assurdo, che gli ha impedito di offrire a Susanna ciò che "onestamente" era in grado di offrirle, senza sacrificare la propria vita e il proprio amore, e quelli della ragazza che amava, che diceva di amare e di voler proteggere dalla sofferenza. E' sconvolgente realizzare come Terence abbia mancato nei confronti di Candy, verso la quale pure aveva degli obblighi, avendo suscitato in lei tante speranze e aspettative di amore e di felicità. Quale misera performance ha dato Terence, in quella dannata situazione, del suo amore per Candy! Il "tuo" Terence (adulto, maturo, vecchio, fantasma? Ancora non l'ho capito) si rende conto di questo, anche se non lo ammette con parole chiare. Sa che i suoi sensi di colpa, i suoi dubbi, il suo insano senso dell'onore (peraltro nuovo in lui in quella forma) lo hanno reso irresoluto, codardo, una marionetta nelle sapienti mani delle Marlowe, lo hanno reso incapace di essere sè stesso, di essere il Terence che avevamo conosciuto sino ad allora e che ci aveva affascinato, lo hanno reso incapace di un "vero" atto d'amore nei confronti di Candy, al di là dell'amore declamato. Vedrà mai la luce Terence? E noi vedremo la luce con lui? Ciao May, mille volte brava!!!

Recensore Master
08/10/13, ore 14:01
Cap. 17:

Cosa strana, il capitolo più bello è anche il più toccante e triste; non si può biasimare Terry per non avere avuto il coraggio di dire subito la verità a Candy, tutti abbiamo diritto alla felicità; non si può biasimare volendo neppure Susanna, a cui della sua vita ancora all'inizio rimane solo l'amore per Terry; ha ragione lui, è il destino il colpevole di tutto, aiutato molto da quella vipera di Iriza!! Candy dimostra un'abnegazione senza pari, rinunciando per sempre al suo amore, ma lui non è forte allo stesso modo, è più umano, e la sofferenza lo porterà su una brutta strada. Struggenti tutte le descrizioni delle emozioni tormentate di Terry, complimenti davvero: secondo me, sei un'autrice eccome!

Recensore Junior
04/10/13, ore 03:06
Cap. 16:

Ciao AlbionMay, mi piace il tono discorsivo, quasi "leggero", dimesso, con cui racconti questa storia,seguendo il filo dei pensieri, senza mai diventare veramente drammatico. C'è una sorta di distacco emotivo in chi parla, come una presa di distanza dalle emozioni violente e intricate vissute in quei momenti. Non c'è disperazione, c'è amarezza, rimpianto per le scelte fatte, e anche per quelle che non ha avuto la forza di fare, c'è il rammarico per il fatto che le cose siano andate in quel modo, e non come lui avrebbe desiderato. Aleggia in tutto il racconto, sin dal primo capitolo, ed anche in quest'ultimo, un sentimento che assomiglia in qualche modo alla rassegnazione, ma che rassegnazione non è, è forse una strana lucidità, una capacità di analizzare pacatamente un vissuto che, pur essendo così totalmente e drammaticamente personale, sembra quasi appartenere alla vita di un'altra persona, o a un'altra vita, come se il Terence che ci racconta la sua vita avesse cambiato scenario. Tuttavia non lo sento "vecchio". E' una sensazione che non so spiegare chiaramente, è la sensazione che le sue parole non siano quelle di chi ha ormai la vita alle spalle, ma di chi semplicemente non è più immerso in "quella" vita. Ho ammirato molto il modo in cui, attraverso le parole di Terence, analizzi il nodo, il groviglio della situazione Candy-Terence-Susanna-incidente-amore-ricatto, l'onestà con cui affronti l'argomento in ogni suo aspetto, dal punto di vista di ognuno dei tre protagonisti. Finalmente Terence ha la lucidità di capire, ha la consapevolezza di come sono andate veramente le cose in quei giorni terribili, così pieni di conseguenze devastanti. E' in grado di valutare le proprie azioni, le proprie decisioni, e le proprie indecisioni, le motivazioni di Candy, e anche quelle di Susanna. Il "tuo" Terence mi ha trasmesso tutto questo, e molto altro (ma ora è meglio che mi fermi, o scriverò un libro). Ma non riesco, coi tuoi "indizi" che spargi qua e là, con le tue frasi "non dette", coi discorsi appena accennati e subito troncati, a immaginare quale possa essere il tempo, il luogo, e soprattutto la situazione in cui Terence si trova ora. Anche in questo sei bravissima. Hai detto che segui la traccia indicata dalla Mizuki in "Final Story", quindi... Ma anche così non mi ci raccapezzo. Complimenti! Ciao, a presto.