Recensioni per
Astrolabio
di Francine

Questa storia ha ottenuto 70 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/08/14, ore 14:25

Feeeeels in ogni dove! 
Visivamente questo capitolo è bellissimo, un divenire di bianco, azzurro, arancione e mille altre sfumature che hai saputo rendere benissimo con l'uso delle parole. 
Si sente l'estate, la sua calura, i suoi pigri pomeriggi e quegli occhi socchiusi di Milo, un'espressione che un po' tutti assumiamo in quelle circostanze. 
Mi è piaciuta la presenza del Gatto, un felino che in due frasi ha saputo esprimere bene la sua presenza - sonno e fastidio per questi umani molesti - e Milo... OH, MILO. 
Carissima, non poteva esserci regalo più bello per le vacanze: grazie di cuore. ♥♥♥♥♥♥♥♥

*porge gelato e sdraio per spettegolare*

Recensore Veterano
08/08/14, ore 14:22

Ok.
Credo di essere in iperglicemia.
Se devi farmi MUORIRE così, dimmelo subito, che almeno mi metto l'anima in pace.

Phi non lo sa che non si prende il sole nelle ore centrali della giornata? Milo lo fa solo per il bene della sua pelle...!
*Mu e Dohko mi stanno guardando con compassione. Vedi a cosa mi riduci?*

L'adorazione per questo spaccato di estate, fluff e cuscinate (le cuscinateee! Fangirl mode ON) va al di là della mia stessa comprensione. A parte il fatto che Phi gli ha tirato i capelli e NON SI FA!

*Camus sta cercando di strangolare Milo. Diamine, non mi ero accorta di lui! Vado a chiamare Al, prima che me lo ammazzi!*

The freddo?
JudithlovesJane

Recensore Master
16/06/14, ore 08:12

Ahahaha che ventata di aria fresca! Era un po' che non ti lasciavo commenti (per mancanza di tempo, purtroppo) ma dopo aver letto questa fic le dita si muovono da sole. Seiya l'elefante-nel-negozio-di-cristalli non si smentisce mai e resta sempre il solito ingenuo, nonostante le cento battaglie in dieci dimensioni diverse che dovrebbero far diventare uomini fatti e finiti pure i sassi. E Miho... semplicemente straordinaria! Vive sospesa fra romanzi rosa e realtà, con il cuore a tamburo mentre ascolta la voce di Seiya e già si vede correre al tramonto con lui mano nella mano sulla spiaggia. Congratulazioni per come riesci a farci sentire il suo ormone impazzito. Benché l'abbia sempre apprezzata come sabbia nelle mutande, un po' il finale me la rende simpatica. Poverina, che batosta. Ma da buona shipper della coppia Seiya-Shaina aspetto compiaciuta che tu estragga qualche coniglio (appunto) dal tuo prolifico cilindro. Torno alla mia caverna. Alla prossima!

Recensore Veterano
12/06/14, ore 18:00

All'inizio, quando ho visto il titolo e letto chi erano i personaggi, il mio primo pensiero è stato: "O Zeus, che combineranno 'sti due?!"

Ma a quanto pare, a fare più danni è stata la Salsiccia americana! Kanon (o Viktoras, perché quando si va in ferie non si usa il nome da lavoro, giusto?) è stato anche gentile ad aspettare a mettersi a ridere...io non credo ci sarei riuscita! *si sberega dalle risate*
Saga che patisce i viaggi in autobus, povero caro...Comprensibile, in fondo, considerando che quei posti lui li ha già visti e-perché-diamine-non-potevamo-andarci-da-soli-Kanon!

Nadja e Kanon? Antennine del sospetto che si drizzano! *Saga mi guarda male. Non vuole che metta in testa altre idee al gemello*

Riesco già immaginarli raccontare l'aneddoto a mezzo Santuario in un momento di noia...

La storia dei nomi di battesimo mi sembra più che plausibile. Anche perché, parliamone, chi mai oserebbe chiamare Aphrodite un bimbo MASCHIO? O peggio, Death Mask?!

Mi congedo con un ringraziamento e una coppa di gelato, nella speranza di ritornare a temperature più consone alla sopravvivenza umana...Ma dove diamine sono Hyoga e Camus quando serve?!
JudithlovesJane

p.s.: sono INNAMORATA del tuo nuovo avatar! :3

Recensore Junior
12/06/14, ore 16:34

Cara, carissima! Innanzitutto grazie GRAZIE, perché il mio piccolo gemellino più tanto piccolo non è, e ha tutte le carte in regola per diventare un ragazzo. Paraculo, permettimi il termine, come solo un Gemelli può essere (sigh..).
In questo scorcio di vita, così quotidiana da risultare addirittura concreto, posso sentire e ricordare odori e sapori. Il caldo del pullman scomodo (l'ultimo che ho preso per andare ad Olimpia ad un certo punto ha cominciato a sparare fumo grigio dal condizionatore...), la vicinanza fisica e psicologica dei due gemelli, che alla fine, tornano ad essere semplici fratelli, svestiti titoli ed armature.
E poi la star, il mio uomo, Salsiccia! Grandissimo, immenso, come solo i turisti americani possono essere.
Quando arrivavano a fiumane giù a Santorini, i primi di novembre con le felpe e il cappuccio calato sugli occhi.
Perché è novembre, poco conta che a Santorini ci siano ancora trenta gradi!
Quindi, amica mia grazie!
Di cuore. Di pancia. Di anima.

Recensore Master
12/06/14, ore 15:19

Feeeels. ♥♥♥
Soffro per il caldo e per questa bellissima flashfic, fattelo dire. ಥ_ಥ

Io sono stata in gita organizzata con la scuola in Grecia e poi sono tornata a Cipro per i fatti miei e MUOIO alla tua descrizione della Salsiccia vivente, perché ne hai dato un ritratto perfetto.
Nelle tue storie c'è sempre tutto, particolari che non sfuggono mai a una logica e scene sentite che si dispiegano davanti agli occhi.
Un tratto peculiare della tua prosa (anche se te l'avrò già detto centordici volte) sono questi periodi brevi che fanno da contrappunto per tutto il testo, frasi che ricordano un flusso di pensieri, una chiacchiera in cui l'interlocutore aggiunge particolari mano a mano che risponde all'altro.
Ovviamente, manco a dirlo, mi piace moltissimo questo stile, perché non si perde ed è autentico, reale - non si arrampica sugli specchi e nemmeno compie voli pindarici per arrivare dove deve.
A Saga e Kanon, un momento tutto loro e sul quale io mi sono mangiata tutte le pellicine dai feels... #colpatua #sappilo.
Bravissima, davvero. ♥♥♥♥♥♥♥

*porge vasca gigante di sorbetto freddo*

Recensore Junior
11/06/14, ore 16:38

Che bel quadretto, ad Aphrodite serve di tanto in tanto un bagno d'umiltà, e quale modo migliore per risvegliare il suo appetito (in tutti i sensi) per le nuove situazioni.
Sei riuscita a dare al santo dei Pesci una caratterizzazione perfetta, senza cadere nei soliti macinati stereotipi ma concentrandoti sulle sue condizioni salienti. E qui ce lo presenti in tutta la sua umanità.
Non Plus Ultra è un Mito, con la M maiuscola. Grandissima anche Francesca, ma se così non fosse, non sarebbe l'attendente di DM, nes pas?
Baciotto!!

Recensore Veterano
11/06/14, ore 16:01

Aaaaahhhhh!!!!! *la voce si disintegra in un urlo isterico da fangirl*

Ommioddio questa cosa è fantastica! Non riesco a smettere di ridere! *squittisce come un chipmunk*
Riesco proprio a vedermelo, Phro, che occhieggia con sospetto il pacco come se non ne avesse mai visto uno in vita sua e poi lottare con se stesso perché ha l'acquolina in bocca ed è una cosa così poco nobbile, ma in fondo ha fame...!
Mi sconvolge il fatto che DM abbia tanta buona creanza in corpo da ricordarsi dei compleanni delle altre persone...forse Francesca gli attacca i post-it sulle maschere per ricordarglielo! Fossi nel pescetto avrei un po' paura di farmele cantare dall'attendente del Cancro!

Posso shippare Death Mask e Non Plus Ultra? Per favore? *fa occhioni stile Gatto con gli Stivali di Shrek*
Il micione ha capito tutto dalla vita...i gatti sanno qualcosa che noi umani non sappiamo, altrimenti perché loro farebbero la vita da pacchia e noi no? ;)
La mia mente sta immaginando un sequel in cui Phro insegue DM per tutto il Santuario urlando come un isterico e Kanon che raccoglie scommesse su chi dei due crepa per primo...*Kanon approva l'idea e comincia a calcolare le quotazioni. Saga scuote la testa con aria rassegnata.*
Grazie per avermi rallegrato la giornata! Granita?
JudithlovesJane

Recensore Master
11/06/14, ore 13:34

*emette uno squittio acuto e prolungato*

No, vabbé, e io adesso come recensisco una tale meraviglia? *W*
Mi è piaciuto TUTTO: da Francesca (donna che metà invidio e che l'altra metà mi chiedo come faccia a convivere con Cancer) ad Astrid sul finale (che conosce i propri polli) alla meravigliosa descrizione che si dispiega tra gli eventi del Cavaliere dei Pesci e, per ultimo ma non meno importante, IL MIO CARISSIMO NON PLUS ULTRA.
E quell'amorevole di Death Mask che si è ricordato il suo compleanno - dopo avergli badato un'intera estate - e lui - gatto e, per questo, più furbo del proprio padrone - che ha già capito tutto - e miagola perché molla quel maledetto piatto che ho FAME.
No, basta, mi ritiro nel mio angolino a spargere risate e gggioia per questa perla. ♥♥♥♥♥♥

*porge sorbetto al limone*
(Recensione modificata il 11/06/2014 - 01:34 pm)

Recensore Veterano
22/05/14, ore 13:36

Questa storia è bellissima. Sarà che sono digiuna di Phi e di tutti loro da troppo tempo (e delle tue atmosfere con loro), sarà che in questo periodo ho voglia di mare - e ho optato per una vacanza in montagna - sarà che semplicemente il Kallisté è magico. Di questa storia ho amato particolarmente i caratteri, in special modo la maestria con cui hai saputo tratteggiare la Sirena. Si, ho un debole per Sorrento per cui brindo a come l'hai reso, alla tensione palpabile che si respira nel suo incontro con Phi. E c'è il contrappasso tra Melpomene e Saori, un lascito che sa di un amore astratto, di una dolcezza materna da parte di Saori che mi spiazza, rispetto alla dea che siamo abituati a conoscere, tutta presa dal Pegaso.
Ho amato le interazioni tra Kanon e Milo, come sempre perfetti e in perfetta sincronia. 
Se dovessi definire i tuoi personaggi, direi che sono armoniosi, una sinfonia d'archi perfetta che funziona e funziona e funziona, senza stonare mai.
Bellissima l'apparizione di Julian, immensa e maestosa.
Possente, nonostante il dio dorma.
Credo tu abbia fatto un eccezionale lavoro di cesellatura su questi personaggi, rendendoli tuoi ma senza snaturarli. Gli dai aria nuova, rendendoli vivi e umani, quando nella serie risultano macchiette da quattro soldi. 
Grazie per l'orgoglio con cui ce li offri, con i loro lati umanissimi che li rendono vicini al lettore.
Mostrando anche ciò che resta al di là delle battaglie.
Grazie per avermi riportata sotto il pergolato del Kallisté.
E' sempre un piacere <3

Recensore Junior
22/05/14, ore 13:33

Parlare di dei è difficile.
Lo è sempre stato. Si rischia di porli su di un piedistallo, e restare lì a guardarli, senza più nemmeno il coraggio di rivolger loro lo sguardo. Oppure si antropomorfizzano in eccesso. Si donano loro quegli atteggiamenti e quelòle moralità così umane e quotidiane da dimenticarsi che la loro, di moralità, è altra. Non migliore ma di certo nemmeno peggiore dalla nostra. E' una linea che precipita nell'abisso, tanto sottile quando loro voglio quanto invalicabile anche solo pr capriccio.
Ecco. Gli dei sono capircciosi. Come il mare; come gli sprazzi di luce fra le foglie; come i limoni, che più sono gialli e invitanti più hanno quel sapore acre che non ti vorresti aspettare.
Saori è capricciosa; come lo è Atena. E lo è Julian come lo è Poseidone.
Ma questo non è un randez-vous a quattro; al contrario. E' il dilatarsi raffinato della dua drabble in un gioco stupendo di complicità e quotidianità, sottesa nel mito.
Ci sono tanti personaggi, in questa drabble. Tanti personaggi che ormai ci sono conosciuti, ma non per questo risultano stucchevoli o banali. Al contrario.
C'è un'eco dell'Ecale di Callimaco nella nonna Melpomene, in una donna che ha la semplicità e la saggezza dei vecchi, e nello guardare Atena negli occhi non teme le conseguenze. Gli occhi di Melpomene che sono gli occhi di Milo, con la stessa forza e la stessa visione del mondo, senza incanti e senza troppe illusioni. Ed è dolce questa staffetta generazionale fra due donne (perchè Atena è anche questo: donna) per un uomo che di stare in piedi da solo è capace, ma non sarebbe sufficiente.
E poi c'è Kanon, con i suoi rimbrotti e la sua aria perennemente imbronciata, come un gatto appena caduto nell'acqua (appunto!). E immaginarselo a sfacchinare pieno di borse e borsette, insofferente, e per poi rimpiangere quella peripato di indolente shopping è stato impagnabile. Perchè diciamocelo: che Atena incontri Posideone, a Kanon, non fa granchè caldo nè freddo. Che sia lui, poi, a doverlo di conseguenza incontrare, ecco: questo è tutt'altro discorso.
Ho amato lo sguardo che si sono scambiati, la rigidità di Kanon stemperata dalla battuta sottile di Posidone e in quella conversazione che si intuisce che ci sarà dietro, fra Milo e Kanon. E il sorriso sottile che ci deve essere, lì da qualche parte, a quel è stato divertente che per Gemini può tanto avere il sapore di una medaglia la merito.
Poi c’è Phi e la sua indagine, con un Sorrento che presentato come lo presenti tu dà la distanza fra l’apparenza e la sostanza non solo del cavaliere delle Sirene, ma del mondo di Saint Seiya tutto, così incastrato senza che nessuno se ne accorga fra la realtà umana e quella autentica. Sembra quasi sentire lo strappo di quel “velo di Maya” che intercorre sottile come una nebbiolina a primavera, una cortina d’acqua pronta ad incresparsi in ogni momento.
C’è quell’attante senza nome, lì all’inizio della storia, la vox populi che fa da perfetto contraltare alla consapevolezza della famiglia di Milo riunita al Kallistè. Ed è ironica la dovizia quasi turistica in cui questo anonimo si profonde, spiegando a Julian, a un greco, ad un dio greco che quella terra l’ha vista nascere e che l’ha desiderata tanto da giocarsela in battaglia con la nipote amata (e forse amante).
Di questa Atene viva, palpabile e saporita, descritta in poche rapide pennellate, l’affresco più bello è tutto lì, in quel lungo (in sé) discorso iniziale, in quelle parole rotolate fuori veloci e lente assieme, di chi ama la propria città e la conosce.
E poi ci sono loro. Gli dei.
Posidone e Atena.
C’è il loro antico gioco di seduzione, quell’amici che sembra la concessione all’amante respinto, una porta lasciata socchiusa. C’è l’ombra dell’Australia sulla pelle di Julian, del sovrano in perenne esilio e il riflesso di Posidone nei modi, nella voce, nel timbro forte e vigoroso e negli occhi. In quegli occhi azzurri di mare, irriverente e dispettoso.
Perché in fondo Posidone è magnanimo come solo gli dei sanno essere, ma altrettanto sadico. Di un sadismo di certo diverso da quello umano, che si compiace delle schermaglie che riesce a tessere. Con Atena in particolare.
E se dietro c’è la seduzione di amanti mancati ( o forse passati, come il mito ama immaginare in una sua remota declinazione), accanto c’è la diplomazia di due sovrani che sanno e devono ben calibrare ogni azione e ogni pensiero.
Sa di necessità quell’amici. Della profonda solitudine di dei esiliati in terra che ricercano la propria passata identità, una memoria storica nel sangue, che però rischia di naufragare in quell’umanità anelata e costringente.
E alla fine quella battuta, quel rigirare il mito a proprio ironico vantaggio (o svantaggio).
Perché è innegabile che con quel cavallo la mente corre al cavallo di Atena per eccellenza (o ce lo vedo solo io?).
È come se Posidone dicesse ad Atena: “Ecco, allora mi hai battuto con una piantina; ma in battaglia è stato il mio cavallo a concederti la vittoria. Lo neghi forse?”
E nell’accetto di Atena il riconoscimento del legame che da sempre li lega e l’onore delle armi allo sconfitto (di quelle armi che, immagine stupenda, se ne intravvede il riflesso fra i limoni).
 
P.S.
Io ricordavo il mito, meno noto, dell’ulivo e della polla d’acqua salata (e vai a capire perché, sull’Acropoli, dovrebbe servire una fonte di acqua di mare), ma devo ammettere che la scelta dell’altra versione del mito, qui, è più che azzeccata.
Complimenti come sempre!
E continua pure a spremerli, i limoni! Montale non avrà a offendersi, al contrario.
E io di certo aspetterò altri quadretti ellenici come questo!

Recensore Veterano
21/05/14, ore 20:37

Ah, allora è questo che è successo prima che arrivasse Mr Solo!
Kanon che fa il facchino per Athena nel quartiere dello shopping è esilarante! Non mi dispiacerebbe averlo anch'io per una giornata...Forse soffrirebbe un po' meno, visto che preferisco fare incetta di libri più che di vestiti! Gli lascerei persino comprare qualcosa!
L'Ennosigeo si fa ancora sentire, di tanto in tanto...giusto quanto basta a dare carisma ad un rampollo con pessimo gusto in fatto di guardaroba!
Buona fortuna con Athena, amico...non si chiama Parthenos per niente! Che poi, a voler essere pignoli, è pure sua nipote! Dettagli, dettagli...
Sorrento, caro lui con i suoi colori improbabili! Avrà tante cose da dire a Françoise...
Visto che siamo in tema di agrumi, limoncello?

(Giusto per fare la polemica: Poseidone agli Ateniesi non gli aveva donato un cavallo, ma una pozza d'acqua salata in cima all'Acropoli...Ti credo poi che scelgono l'olivo, bello mio!)

Recensore Junior
21/05/14, ore 19:03

E in una giornata come oggi, mi ci voleva! Mi ci voleva proprio tanto. Quindi prima di tutto grazie!
Chè mi sembra di sentirlo, il profumo dei limoni e di giocare con il sole che ammicca tra le fronde. Mi vedo a parlare con Lui di quello che sai, sorseggiando il caffè alla greca che racchiude tutti gli aromi dei mercati e delle persone che hanno costruito la storia.
Perché dicono che quando il mare è calmo lo è anche Poseidon, dagli occhi chiari e ammiccanti come il sole.
Dicono che anche le Moire di fronte a lui siano clementi e io voglio crederci, perché quel richiamo va avanti ormai da più di due anni, per mio figlio.
Sai quanto creda gli dei possano esser capricciosi, che un ulivo ed un cavallo possano essere pietre dello scandalo ne è prova sufficiente, ma credo anche che, forse, loro, sì, loro lo sapevano già.
E credo che, più che trattare con le moire, ci diano quella scintilla per far sì che, quando i nostri fili si dipanano per quello che sono, noi abbiamo la forza di poterci camminare sopra, senza esitare.
Un abbraccio, carissima, ancora!!

Recensore Junior
21/05/14, ore 18:27

Ancora Kallistè, ancora Kallistè! Così poche parole per così tanti spunti.
E con un linguaggio impeccabile, azzeccato per ogni personaggio. Senza scordare l'abilità di tratteggiare qualcuno con pochi, sapienti tocchi (un esempio su tutti, nonna Melpomene, che non esita a guardare Athena dritta in faccia e che per questo merita un bacio in fronte).
Chapeau!

Recensore Master
21/05/14, ore 17:41

*rotola* ♥

Perla delle perle, non c'è niente da fare.
Anche in questo piccolo spaccato ci offri moltissimi riferimenti buttati qua e là e che, alla fine, si uniscono nel comporre un'unica immagine.
Si scivola come tra le montagne russe e non te ne accorgi fino a quando il giro non è finito ed esclami "Bè? Già finito? Ma come?"
E allora torni indietro, ricominci tutto daccapo, rileggi la storia e le sue emozioni, te ne lasci cullare un'altra volta, seguendo un flusso di pensieri che sembrano semplici, eppure li scopri di una profondità inaspettata.
Le tue storia mi attraversano ogni volta con una leggerezza unica, salvo poi guardarmi dentro e scoprire che lasciano sempre qualcosa, la malinconia di due divinità che si cercano perché sono simili, il profumo dei limoni e la descrizione di una terra che rimane nel cuore e tra le mani.
Lavoro incantevole, come sempre. ♥♥♥♥

*porge caffé e offre una sedia per quattro chiacchiere*