Recensioni per
Pagine di uno spirito distrutto
di Watashiwa
Sono MESI, mesi che non passo da te. |
Salve! |
Ciao! Continuo, com'era prevedibile, con la tua bella raccolta di poesie. |
Ciao! Eccomi a continuare la tua bella raccolta. |
Ciao! Finalmente mi sono decisa a passare e ovviamente ho deciso di continuare la raccolta. |
Ciao Watashiwa! Come ti ho anticipato poco fa, rieccomi su una delle tue stupende poesie. |
Ciao Watashiwa, eccomi, come promesso! Ti lascerò due recensioni che varranno come una delle tue, perché non mi sento in grado di tirare fuori tante parole tutte assieme. Farò comunque del mio meglio per essere il più esaustiva e completa possibile! |
Eccomi qui :-) Allora ho deciso di recensire questa poesia attratta dal titolo, ovvero Edera, come la pianta rampicante che avvillupa tutto in un caldo e soffocante abbraccio, in un abbraccio che è protezione e sofferenza nello stesso...in questa poesia hai descritto in maniera sublime i sentimenti di una persona che vorrebbe mettersi in gioco ma nello stesso tempo ha paura di farlo, che vorrebbe avvolgere una persona ma non lo fa perché nessuno lo ha mai conosciuto veramente, nessuno ha mai scavato per conoscerlo fino in fondo...sono rimasta molto colpita e posso farti i miei complimenti, davvero molto bravo :-) |
Ciao! |
Ciao! |
Heilà! |
Eccomi qui :)innanzitutto mi scuso se ci ho messo tempo a passare. |
Caro Watashiwa, la trovo un'interiorizzazione portata dall'esperienza piuttosto "cruda" ma terribilmente reale. Quel "miserere" ripetuto due volte da un tono grave all'opera, un tono di ricerca di speranza e di una serenità cercata nel profondo, scosso dal sisma dei sentimenti. Tuttavia il verso finale, la consapevolezza dell'esistere, "l'esser reale" non più come ricerca ma come punto fermo dal quale ripartire, lascia quel gusto di vittoria in bocca, cancellando l'amaro della negatività e dell'autodistruzione ( o della distruzione indotta ). trovo l'opera scorrevole, piena, la paragonerei ad un fiume tracimante sugli argini, nella quale prima si è in balia della corrente e poi ci si salva, materialmente diventando consapevoli del dono ricevuto, della possibilità ottenuta per un nuovo inizio e, soprattutto, di esistere. grazie per questa perla. Con affetto. Mauro |
Salve! |
Buonasera. |