Confermo quanto detto in precedenza, la poesia prosegue! Questa storia è scritta in uno stile aulico ma efficacissimo, non delude; Oscar ha attraversato il periodo peggiore della sua esistenza, quando ha perso quasi contemporaneamente la possibilità di essere ricambiata dal conte, e la sicurezza fedele dell'amico di sempre: ho sempre pensato che fosse stato questo tremendo stress psichico la vera causa della sua tisi; il rapporto con i genitori mi piace come lo hai descritto: il generale dimostra il suo affetto, pur senza scendere dal suo piedistallo di divinità antica, e madame è una silenziosa ma perspicace figura che vede lungo! Ottima anche la presentazione di Alain, il gigante dal cuore buono; Oscar ha davvero attraversato la tempesta peggiore della sua esistenza, ma l'ha combattuta come fosse una battaglia di quelle che le sono state presentate da bambina, e ne è uscita vincitrice. Bella la scena finale del ballo, e sublimi le spiegazioni di André sulle radici delle disuguaglianze!

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Ciao, complimenti questa storia è davvero profonda, mi piace tantissimo il rapporto madre - figlia che hai creato in questo capitolo, e anche il tuo modo di scrivere è molto bello :-)
Aspetto il seguito a presto

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Mamma mia, che meraviglia!!
Io sono sempre più impressionata dalla tua mostruosa bravura, e sei anche veloce ad aggiornare, ma come fai? Io tra un aggiornamento e l'altro ci metto una vita. Ma parliamo di questo capitolo che definire strepitoso è poco. Non so da che parte iniziare.
Oscar l'hai colta benissimo, ed è lei senza dubbio il personaggio più complesso e difficile; tu ci hai trasmesso la sua dualità, i suoi conflitti interni che alimentano le sue contraddizioni, dura e severa, rigida, onesta e idealista, ligia al suo dovere, alle regole che l'hanno formata, eppure in certe situazioni tenera e anche un po' goffa, insomma femminile, quando il suo cuore prende a galoppare da solo, senza che lei riesca a controllarlo come fa da una vita, nel momento in cui inizia a scoprire i suoi sentimenti per André... quel dialogo sul balcone tra loro due è straordinario in tal senso, mi è piaciuto veramente tanto.
Mi è piaciuto questo rapportarla ai genitori, sopratutto questo rilievo che hai dato al confronto con la madre, figura che fai emergere in maniera insolita dandole una consistenza, un' impronta forte che raramente ha; tratteggi una donna intuitiva e profonda che conosce la figlia forse più del generale stesso.
E forse sbaglio, ma mi è sembrato di cogliere qualcosa di attuale nel dialogo acceso che sfocia in duello tra Oscar e André, con quel accenno all'Italia; mi pareva che volessi parlare dell' oggi, della nostra contemporaneità, ma forse esagero io.
Splendidi i ribaltamenti delle situazioni; Oscar che attende di vedere André tirato a lucido e ne resta affascinata (come lui quando la vede vestita da donna). E poi quella scena stupenda, di quel loro ballare insieme davanti a tutti, generando stupore e scandalo... sai che nel manga esiste una situazione simile, ma non identica, e non ti dico di più per non toglierti il piacere di scoprirlo da sola.
Che altro posso dire? Io sono stregata dalla tua storia e dal tuo modo di scrivere.
Il linguaggio è ricco, ricercato (ma non lo definirei barocco come è stato detto) generoso di metafore, colori, arabeschi, odori e suoni, forse esageri solo in alcuni punti dove si appesantisce un po', - scusami la piccolissima critica - ma è un' inezia nel contesto di tutto.
Mi ha sorpreso la definizione di Alain "scienziato scapestrato" e mi sono chiesta se non fosse un errore di battitura, ma nel contesto della frase legata alle teorie del nostro soldataccio preferito può starci.
Complimenti di vero cuore. Sei grande!!!

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Buobgiorno, 

Ieri ho iniziato a leggere questo capolavoro e, per cause di forza maggiore, ossia : giga pranzo dai nonni da cui sono uscita disfatta e grassa, mi sono dovuta interrompere perché avrei dovuto leggere in fretta e furia e sinceramente non avrei mai e poi mai potuto fare un oltraggio simile a questa creatura e a te. 

Io non so davvero cosa dire. Cioè, a parte il fatto che il genere è totalmente nelle mie corde. Questo è, come sai, un aspetto personale della faccenda. Nonostante la mia predilezione per tale genere, la mia capacità critica non viene assolutamente offuscata dai sentimenti che mi ha mosso leggere queste tue assurde e magnifiche righe. O meglio, i sentimenti che TU hai mosso in ME attraverso il TUO testo, sono stati una guida e una spinta enorme a continuare a leggere e a farlo con la testa. Me l'hai letteralmente liberata, grazie alla dolcezza di questi personaggi. Io obiettivamente devo riconoscere che hai talento, e qui credo tu l'abbia seriamente gridato al mondo. Se alla fine della lettura desidero abbracciare con tutta me stessa André, arrivo ad ammirare Fersen e mi piacerebbe diventare come Oscar, non pensi di essermi arrivata? 
La descrizione finale di lei Donna con la D maiuscola, bella come una dea, e i sentimenti che tutto questo generano nel nostro povero André , sono qualcosa di struggente. Lo vedo immensamente in gabbia. E se non sapessi come va il cartone, la prenderei malissimo a vederlo cosi. Tra l'altro non possiamo nemmeno avercela con Fersen, se non per essere COSI perfetto. Oltre alla bellezza indiscutibile che emana ogni centimetro del suo corpo e della sua anima, possiede un'integrità e lealtà d'animo e spirito che sono invidiabili in ogni uomo. Ama fedelmente la regina e non si è lasciato scomporre - o meglio, non più del dovuto - da Oscar. Sicuramente una come lei non può che influenzare qualunque uomo - anche qualche donna, secondo me, dato il fascino quasi maschile che la divisa le conferisce, oltre alla sua rettitudine e al suo orgoglio - e anche Fersen, chiaramente. NONOSTANTE ciò, la regina, lui, l' ha sempre nel cuore. E Oscar adora la regina, nonostante il suo amore sia rivolto a colui che ama indescrivibilmente proprio la sua amica. Una situazione assurda, in cui non vorrei mai trovarmici. Ma in fondo sappiamo che, come tu giustamente hai messo metaforicamente in luce, Oscar è fedele e legata al suo nido, alla sua casa, al suo rifugio più grande: André. Forse ha solo timore di ametterlo a se stessa, come suggerisce saggiamente il bel Fersen. Che nel momento del dialogo conferma ancor di più la sua perfezione. 
Io ti assicuro che qui hai dato il meglio di te. Oscar è assolutamente come io me la sono sempre ricordata e immaginata. Ti assicuro che è cosi. André a tratti sembra infantile, nei pensieri. Nel senso che il dolore per l'impossibilità di possedere colei che da sempre ama, lo trascina nei pensieri più cupi, nei capricci. Ma il suo animo, ben presto, lo eleva da tutto quanto. E arriva persino a provare dispiacere e dolore nel vedere Oscar distrutta dalla consapevolezza che Fersen ha il cuore ancora e per sempre altrove. André si reprime. Fa una pena infinita. Nelle parole è durezza pura, integrità. Nei pensieri e nello sguardo è debolezza e tenerezza. A Oscar questo , ovviamente, non sfugge. La adoro e passerei volentieri dall'altra sponda, per lei. ( Ahahahah.. un pò di leggerezza ci voleva!! ) Insomma, sei stata fenomenale, non so cosa dire.. spero di avertelo comunicato.. ti seguo da molto e posso affemare che leggere questo inizio di storia, è stato un vero piacere. E sai benissimo che, come ti elogio, ti dico anche quando qualcosa mi frena nella lettura o quando una trama non è nelle mie corde e fatico a proseguire. QUI non vedo l'ora di continuare. Complimenti, hai talento. 
(ps. " questo cuore che hai AVANTI" e "Esco in AVA scoperta.. " sono due frasi che contengono errori piccolini, volevo segnalartele! Baci) 

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Ciao, piacere di leggerti !!
Mi hai regalato dieci minuti di sublime estasi nella lettura. Complimenti !!
Che dire, fantastica l'attenzione che hai dedicato ai due personaggi maschile; Oscar in questo capitolo, seppur oggetto del desiderio, mi sembra passare in secondo piano, mentre ho trovato eccezionale l'introspezione dei pensieri di Andrè.
Impulsività e pacatezza, rabbia e amore .... sei riuscita ad esprimere i contrasti interiori del bel moretto a meraviglia.
E Fersen ??? una delle poche Fic in cui mi piaccia . ...... e questo per me, ha dell'incredibile !!
Brava davvero, benvenuta su Fandom
 

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Ben arrivata, questa storia è incredibilmente bella.
La tua capacità è fuori discussione così come anche la tua cultura e per noi lettori questo è un gran bel regalo.
Hai iniziato a delineare la storia da un momento cruciale della storia, quello in cui Oscar cerca l'amore e ne esce sconfitta, ma il tuo Fersen mi piace. Ho sempre pensato che il conte svedese tenesse troppo ad Oscar, non poteva ingannarla dato che il suo cuore apparteneva ad un'altra persona, non poteva dargli solo un pallido amore, Oscar è una donna da amare completamente.
Molto bello il dialogo tra Andrè e Fersen con quest'ultimo che elargisce consigli d'altronde è un uomo di grande esperienza.
Intenso anche il momento tra Oscar e Andrè alla fine del ballo con lei che inconsapevolmente si appoggia a lui come uomo e non certo come ad un fratello.
Resto in attesa del tuo prossimo aggiornamento, ciao.

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Hai una padronanza lessicale da paura! Davvero i miei piu sentiti complimenti, perché questo modo particolare di esprimersi rende ciò che dici come particolari pennellate che rendono un quadro un'opera d'autore. Inutile dire che seguirò con molto piacere questa storia di qualità , dunque sapere che aggiornerai abbastanza presto é una ottima notizia.
Io adoro sempre il momento in cui hai lasciato i nostri due, é finito vero che Oscar é emotivamente distrutta, ma é da questo preciso istante che il suo cuore comincia a liberarsi, a divenire il cuore che apparterra in tutto è per tutto al suo Andrè .

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Oh mamma! Che ricchezza nel tuo stile! Come ha già scritto qualcuno siamo in pieno "barocco" che, se opportunamente contestualizzato, a me non dispiace affatto.
Mi sono piciuti molto i dialoghi, quasi un po' formali, molto adatti all'epoca e molto ritmati!
Sì, continuerò a leggerti di sicuro!
A presto,
Trilli

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salve!
sappi che per scrivere questa recensione sto trascurando tommaso d'aquino ed altri eroi che devo portare all'interrogazione domani, quindi sentiti pure in colpa!
.....scherzo. non farlo. xD
non potevo aspettare troppo tempo prima di leggere questo capitolo, ero troppo curiosa di leggerlo!
e infatti, anche questa volta, come sempre, non mi hai delusa :)
trovo il capitolo davvero ben fatto e poetico, introspettivo e narrativo allo stesso tempo.
le scene proposte sono ben assortite, e riescono ad esplicare i vari stati d'animo del povero adrè...
bellissimi i riferimenti a guinizzelli e dante alighieri... anche se vedere andrè che legge di paolo e francesca mentre si tortura con analoghe immagini di fersen e oscar mi è dispiaciuto!
ho trovato davvero interessante il confronto tra fersen ed andrè, prima attraverso le considerazioni di andrè, poi nel loro dialogo notturno.
entrambi innamorati di una donna bionda con gli occhi chiari...
peccato che per il momento andrè nn sia ricambiato dalla sua agognata rosa bianca.
un'altra scena che mi è piaciuta molto è stata quella con la nonna di andrè che deve aiutare oscar a preparsi per il ballo e la faccia da stoccafisso che fa andrè quando vede oscar finalmente vestita da donna...
bella anche la scena finale con andrè che si tormenta e quasi usura con lo sguardo il metallo del cancello...
hai dipinto un superbo ritratto di andrè usando tutti i colori della tavolozza dei suoi stati d'animo... complimenti! :)

che altro dire?
aspetto con impazienza il prossimo capitolo :D

a presto
lady dreamer

ps puoi emigrare in qualsiasi fandom... non ti libererai facilmente di me xD

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Che bel racconto, complimenti. Si credo proprio che calma tempesta sia un ossimoro azzeccatissimo per Andrè descrive benissimo il suo animo inquieto. Direi che hai descritto in maniera eccellente, per rimanere in tema, il silenzio assordante dei suoi pensieri. Quale ossimoro sarà riservato ad Oscar ghiaccio bollente?
(Recensione modificata il 23/01/2014 - 02:27 pm)

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Pura poesia: nient'altro da dire!! Scritta benissimo ed efficace nel rendere i pensieri di André, che nell'anime sono appena accennati; quei giorni meravigliosi per Oscar devono essere stati una vera tortura per lui; eppure, l'affinità tra lui e il conte, inaspettata fino a un certo punto, potrebbe preannunciare la nascita di un'amicizia indissolubile, perché cementata dallo stesso dolore; amori che si inseguono e soffrono e amicizie da non potere rinnegare, come anche quella tra Oscar e la regina; ma non si può decidere chi amare, purtroppo!

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Accidenti,benvenuta nella sezione Oscar.Devo dire che hai delle capacità veramente notevoli.Hai un'introspettiva interessante e un modo di narrare veramente fluido e piacevole.Questo mi piace molto emi incurisisce. Ti aspetto presto,Sabry
 

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Caspita, mi hai davvero impressionato - in positivo, s'intende - e ti assicuro non è facile.
Complimenti, perchè la storia è stupenda. Sei riuscita a restare fedele ai fatti originali, mettendoci molto di personale e senza stravolgere nulla. Hai colto perfettamente l'animo di André, lo hai messo a nudo mostrandoci quello che cova sotto la maschera, quella calma tempesta che sono i suoi pensieri e sentimenti, la gelosia nascosta verso Fersen, l'amore e il desiderio soffocato per Oscar che lo sfibra e quasi lo annienta, e la sua dolcezza che emerge in rapporto a lei, solo a lei, nonostante tutta la sofferenza che prova. Nelle tue note finali dici di conoscere solo l' anime, ma il tuo André ha qualcosa in comune anche con quello del manga, ha la stessa passionalità sofferta e lacerante.
Il tuo stile mi sembra perfetto; poetico, ricercato ma semplice e non ridondante. Insomma efficacissimo nel dare corpo alle immagini che rappresenti benissimo con le parole. Che dirti di più? Sei bravissima, davvero. Questa storia finisce dritta tra quelle che preferisco. Aspetto di rileggerti presto. Benvenuta nel fandom... e spero tanto che a questa storia se ne aggiungeranno altre.

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Ciao carissima,
molto bella questa ff è scritta bene, mi piace come hai dato voce ai pensieri di Andrè ed anche a quelli di Fersen.
bella anche la scena dove Oscar dopo il ballo torna a casa con Andrè, seguirò la tua storia, mi piace :) 
ah e benvenuta!
alla prox
un abbraccio
ladymary

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ok, dalle note dell'autore ho meglio capito lo stile... più che sul tardo rococò, siamo proprio nel barocco pieno ;-)

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