Recensioni per
Sarà il nostro segreto
di Princess of Dark

Questa storia ha ottenuto 114 recensioni.
Positive : 112
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Nuovo recensore
08/10/14, ore 10:58
Cap. 9:

Spero presto lo continuerai perche`mi sono innamorata come molti dei tuoi personaggi specialmente Alexander. Per me dietro tutto ce la zampa del fratello cattivo : D. Ti prego scrivi presto il continuo lo aspetto con ansia bacioni e soprattutto complimenti

Recensore Junior
06/10/14, ore 11:56
Cap. 9:

Ciao capitolo eccezzionale avevi ragione un po di azione si voleva proprio.. mi e piaciuto molto questo lato del carattere di Alexander.. non sempre duro e controllato.. ma anche lui é un essere umano con i suoi alti e bassi..
Cmq secondo me il bigliettino e stato il fratello a mandarlo.. darren.. non so se le mie supposizioni siano giuste ma spero di scoprirlo presto..:)
Un bacio..
Le Uchiha

Recensore Master
06/10/14, ore 10:30
Cap. 9:

Credo che l'unica soluzione a questo punto sia che i due si facciano beccare in atteggiamenti intimi magari nell'ufficio di lui...perchè una settimana per rimanere incinta è un po' poco...però siamo sicuri che chi ha scritto le minacce non sia il fratello?
Aspetto il nuovo capitolo per gli sviluppi...

Recensore Junior
06/10/14, ore 00:26
Cap. 9:

Alexander il perfettino che si scompone è da segnare sul calendario! Mi piace che tu abbia mostrato questo aspetto più umano di lui, anche se un semplice bigliettino non mi sembra tanto scoinvolgente e forse perdere il sangue freddo cozza un po' col suo solito modo di essere. Non è una critica, è solo la mia impressione personale ^^ Se ci fosse stata qualche prova più evidente a sostenere la tesi del bigliettino anonimo sarebbe stato più naturale che Alexander trovasse nell'alcool una valvola di sfogo, così sembra che abbia solo intuito che chi lo minaccia ha già qualcosa in mano, quindi mi sembra poco da lui allarmarsi tanto in fretta. Spero d'essermi spiegata. Ciò non vuol dire che non apprezzi aver visto un aspetto di lui insolito, più normale -se così si può dire XD-... anzi *-* Ho gongolato quando ha mostrato il suo desiderio di avere Sara di nuovo fra le sue braccia (che non eri in te, non ci crede nessuno Alex!) *__* Comunque, a me la prima persona che viene in mente che possa sapere la verità su loro due e trarre vantaggio dalla loro separazione è Darren! Però forse così è un po' troppo scontato ahahah Speriamo che questo mistero si risolva più tardi possibile... magari Alexander si ubriaca di nuovo... XDD
A presto! <3

Recensore Junior
05/10/14, ore 21:13
Cap. 9:

Oddio sto per morire *.*
capitolo veramente sensazionale e ti ringrazio per avermelo dedicato, è un onore aiutarla miss u.u
però ti devo fare una critica che te la dovrai ricordare per tutta la vita: PERCHE' CAVOLO NON LI HAI FATTO CONTINUARE???!??!?!?!!? T.T non ti perdonerò mai per questo y.y
tipo avevo gli occhi a cuoricino in quel momento ma dico ... Sara non si poteva stare zitta per una volta?
Alexander ormai lo amo, non ci posso fare nulla! è più forte di me *.*
e immaginarlo in box... okay basta u.u
ahahha capitolo favoloso e non metterci troppo per il prossimo. INTESI? O.o
bacioni :*

Recensore Junior
05/10/14, ore 12:29

Eccomi ;)
Allora… questo capitolo mi è piaciuto TANTISSIMOOOOOO!!! ;) *____*
A quanto pare ai optato per i piccoli gesti… Sono perfettamente d’accordo!!! *____*
Stavo per aprire la mia portiera quando Alexander mi anticipò, aspettando che scendessi. Alexander Wilson che faceva addirittura il galante con me? Faceva parte della messinscena?
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«Prego, scegliete una maschera, vi servirà per il ballo finale». I miei occhi si illuminarono dall’entusiasmo e una maschera rossa dalle decorazioni argentee e una piuma rossa catturò la mia attenzione. Scelsi quella, mostrandola tutta gongolante ad Alexander che alzò gli occhi senza nascondere un sorrisetto divertito, tenendo per le mani una maschera nera e argento che mi chiese di infilare nella mia borsetta. Mi porse il braccio e io mi aggrappai ad esso per entrare.
Povera Sara, quel Patrick dev’essere davvero inquietante, mamma mia!!! >_< Il pizzicotto sul sedere, comunque, è stata una trovata GENIALE!!! XD =P ;)
«Potresti gentilmente non darmi pizzicotti sul sedere?», ringhiai sottovoce, facendo subito dopo un sorriso estremamente falso alla coppia che ci stava salutando.
«Alexander»
«Mr Taylor», ricambiò lui educatamente, senza fermarsi. «Beh, tu giochi alla bella statuina», replicò poi sottovoce, divincolandosi da un gruppo di signore che lo stava letteralmente investendo. «Quello era Patrick Swan, il proprietario di questa reggia. Ed è con lui che devo stringere un accordo, quindi svegliati un po’», fece bruscamente, arrivando al bancone delle bibite.

Questa parte mi ha fatta morire dal ridere!!!!! XD XD Ehehehehe!!!!! XD XD
«Quella vestita di oro è la moglie di Swan». Ovviamente, mi venne da aggiungere: tutta sbrilluccicante e piena di gioielli costosi e diamantini tra i suoi capelli corvini non poteva essere che lei. Ed era anche una donna piuttosto affascinante e piuttosto giovane: arrivava a stento ai trent’anni mentre Mister Bicolore ne doveva avere una sessantina!
«Ma potrebbe essere sua figlia», sussurrai incredula. Lui emise un grugnito.
«L’ha sposato per i suoi soldi… lo vedi quell’uomo accanto a Mr Swan?». Mi indicò con un cenno della mano che reggeva il bicchiere un uomo che chiacchierava con lui ed io annuii. «Brandon Cooper, il suo amante», fece enigmatico. Non riuscii a trattenere una risata divertita e Alexander mi fissò perplesso, sbattendo le palpebre.
«Wow, non credevo che ti dedicassi agli inciuci da signora, Alexander Wilson», lo presi in giro, senza smettere di ridere. Lui parve imbarazzato e si passò la mano libera sul collo, grattandosi la nuca.
«Lo sanno tutti», borbottò in sua difesa, facendo spallucce.

Anche questa parte mi è piaciuta TANTISSIMOOOO!!! ;) *____* Non ho scampo quando si tratta di uomini con occhi azzurri… =P ;)
«Se posso dirlo, invidio con tutto me stesso Alexander». Mi voltai di scatto verso un uomo che si era appoggiato spavaldamente al bancone, fissandomi con i suoi occhi azzurri. Era giovane quanto Alexander, alto, dalle spalle larghe, i capelli neri elegantemente pettinati all’indietro e aveva un sorriso smagliante.
«Per la sua carriera?», lo punzecchiai io, ricambiando un sorriso imbarazzata.
«Per sua moglie», replicò lui schietto, sfilandosi una mano dalla tasca. «Vincent Sharman, al suo servizio», si presentò con un inchino fin troppo plateale. Scoppiai a ridere divertita.
«La faccio ridere, miss?», fece rallegrato, facendo un cenno al cameriere dietro al bancone che capì al volo, neanche avessero un linguaggio in codice.
«Mi scusi», mugolai, mordendomi le labbra.
«Lo prendo come un complimento», fece spallucce fingendosi paziente, mettendomi davanti un bicchiere di liquido trasparente.
«Grazie», sorrisi, assaggiando il drink. Era così forte che feci una smorfia, facendolo ridere.

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«Ma piantala! Posso assicurarti, Sara, che le mie intenzioni erano tra le più caste». I suoi occhi maliziosi e il suo tono di voce ironico la dicevano lunga sulle sue intenzioni.
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«E la tua maschera dov’è?», fece Vincent. Mi voltai e notai che indossava una bellissima maschera dorata. Pescai la mia dalla borsetta e cercai di annodarla.
«Girati, ti aiuto io», si offrì lui quasi prepotentemente, circondando le mie mani per afferrare i nastrini. Lasciai che mi aiutasse.

Jeremy, comunque, è sempre dolcissimo!!! *____* Lo ADOROOOO!! *___*
Queste parti le ho semplicemente ADORATEEEE!!!!! *___* Per prima cosa, Alexander qui è terribilmente geloso e poi… c’è Darren!!!!! *___* Che belloooooo!!!! *___* Grazie di averlo inserito!!!! *_____* Sexy come sempre!!!!! >_< *___*
«Sara». La voce di Alexander mi fece voltare di scatto e lo osservai che mi stava porgendo la mano per esortarmi ad andare con lui. Mugolai un “grazie” a Vincent, che fece un cenno prima di salutarlo e presi la mano di Alexander che mi strinse forte, conducendomi a grandi passi verso la pista.
«Non indossi la maschera?»
«L’hai conservata tu»
«Oh». Sfilai la mano dalla sua presa forte e mi fermai per prendere la maschera dalla borsetta. La indossò velocemente e mi tornò ad afferrare, scegliendo un posto tra le tante coppiette.

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Alexander mi poggiò una mano sul fianco e mi prese l’altra con fare esperto mentre io, impacciata, non potevo fare altro che assecondarlo. Incrociai il suo sguardo incorniciato dalla maschera nera che gli dava l’aria da cavaliere oscuro e capii che c’era qualcosa che non andava: mi guardava con freddezza anche se le sue mani erano bel salde su di me. O forse era la maschera ad ingannarmi e lui era come sempre.
«Questo ballo è proprio necessario?»
«Sì», tagliò corto.
«Ma io non so…». I signori Swan diedero l’inizio alle danze e Alexander iniziò improvvisamente a muoversi non appena partì la musica. «… ballare», mi morì sulle labbra, mentre lui mi trascinava con sé facendomi volteggiare. Era una strana sensazione sentire le sue mani contro di me, essere così vicina al suo viso, muovere i nostri passi in sincronia. Mi riusciva un po’ difficile stargli dietro ma lui, con la sua solita prepotenza, mi stava quasi obbligando a stare al suo passo. Chissà quanto sembravo goffa…
«E così hai conosciuto Vincent», fece all’improvviso, strappandomi dal mio mondo di sogni, musica, giravolte. Lo fissai perplessa, cercando di interpretare il suo tono di voce indifferente. Stava solo cercando di conversare o c’era dell’altro?
«Sì, lo conosci?»
«Un amico di infanzia», si limitò a dire. Se Jeremy lo conosceva era quasi scontato che lo conoscesse anche Alexander, dopotutto.
«Mi è sembrato un tipo simpatico», osservai e dalla sua smorfia intuii che Alexander non nutriva una certa simpatia per il suo vecchio amico “di infanzia”. Non l’aveva nemmeno salutato…
«Come sei stupida e ingenua, Sara. Ti stava spogliando con gli occhi», bofonchiò con tono accusatorio.
«Da quanto, Alexander Wilson, ti importa qualcosa di me?», lo punzecchiai, scettica.
«Da quando sei mia moglie».

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Mi concentrai su chi avevo davanti, che mi stava stringendo un po’ troppo a sé per essere uno sconosciuto. Aveva una maschera bianca che gli copriva l’intero viso e faceva contrasto con i suoi occhi e i capelli neri. Mi fissava senza dire nulla e, attraverso la fessura della maschera, lo vedevo sorridere lievemente. Aveva anche lui un’aria familiare, probabilmente era un altro degli amici di Alexander che avevo visto tanto tempo fa.
Sperai che parlasse, che dicesse qualsiasi cosa: era imbarazzante continuare a fissarci negli occhi senza far nulla. Mi fece fare due passi a destra, due a sinistra, facendomi poi volteggiare. Quando finisce questo ballo?! Mi riprese al volo e il dorso della sua mano iniziò ad accarezzarmi la guancia lentamente, salendo sullo zigomo e scendendo giù.
«Ehm», mugolai imbarazzata, cercando Alexander con lo sguardo nella speranza che venisse a salvarmi come aveva fatto prima con Vincent. Ma il signorino era troppo preso a ballare con la smorfiosa col vestito bordeaux. La gola mi si era seccata, il suo sguardo stava diventando davvero opprimente. Chi diavolo era?
Avvertii il ritmo familiare della musica e capii che stavo per cambiare partner. Lui andò contro tutte le regole e gli schemi del ballo e mi allacciò le mani dietro la schiena, costringendomi ad aderire al suo petto, fermandosi in mezzo alla pista e andando quasi addosso alle altre coppie.
«È stato bello rivederti, cucciolo di Bambi», sussurrò al mio orecchio, facendomi volteggiare.
«Darren!», esclamai, ritrovandomi di nuovo tra le braccia del mio cavaliere.
«Cosa c’è?», sussurrò Alexander perplesso. Restai a fissare scossa la folla, in cerca di Darren, senza riuscire a trovarlo. Non l’avevo riconosciuto. Se non fosse stato per il soprannome non l’avrei mai capito… e quel bastardo non aveva aperto bocca apposta per non essere riconosciuto.
«Di che stavamo parlando? Ah, sì, ti da fastidio il comportamento di Vincent?», sorrisi maliziosamente e lui serrò le mascelle rimanendo impassibile.
«Mi da fastidio se gli altri guardano che mia moglie ci sta provando con un altro. O viceversa. Ci mettono due secondi ad inventarsi storie e a farmi passare per il cornuto della situazione». Poi il ballo finì, proprio quando iniziavo a divertirmi nel punzecchiare Alexander.

E la scena successiva?! Semplicemente PERFETTA!!!! XD XD Mi ha fatta morireeeee!! XD XD In ogni caso, ha fatto molto bene!!!!!! Tiè!!!!!! ;) =P Quella tipa era davvero insopportabile!!!!
Che teneraaaa la figlia di Patrick!!!!! *___* DOLCISSIMAAAAA!!! *___*
Un’altra parte che ho adorato è questa!! *___* Anche se Alexander fa la ramanzina a Sara, traspare comunque qualcos’altro!!! ;) *___* Tante piccole cose, ma moooolto INTERESSANTI!!!! ;) *___* =P
«Deborah, ti dispiace lasciarci soli?». La voce minacciosa di Alexander mi fece impallidire. La ragazza si voltò a fissarlo e diventò del colore del mio vestito. Cosa le era preso?
«Alexander! Ma certo», fece imbarazzata, voltandosi poi verso di me. «È stato un piacere conoscerti, Sara», aggiunse lasciandomi una carezza sul braccio prima di andare via.
No, ti prego, non lasciarmi qui da sola… qualcuno dei due potrebbe rimetterci la vita!
Alexander mi afferrò le spalle, costringendomi a voltarmi per incrociare i suoi occhi.
«Sei completamente impazzita?». Il suo tono di voce estremamente calmo era preoccupante. Aveva già architettato la sua vendetta o stava solo cercando di controllarsi per non commettere un omicidio?
«Lo so, è stato un gesto stupido, ha iniziato a parlare male di me e mia madre e… c’era il bicchiere pieno davanti a me e non mi sono controllata», feci tutto d’un fiato, abbassando il capo mortificata ed imbarazzata.
«Ti sei messa a fare la gatta morta con Vincent, non hai fermato Darren che si metteva a fare il coglione in mezzo alla pista e hai versato un Bloody Mary su uno degli invitati. Non sai proprio cos’è l’autocontrollo!». La sua voce andò man mano ad aumentare, fino a terminare in uno sgrido come un padre che rimprovera sua figlia per una marachella.
«Non ho fatto la gatta morta con nessuno. E Darren non l’avevo riconosciuto!», replicai capricciosamente, imbronciandomi.
«Sembra sempre che cadi dalle nuvole», sbottò, passandosi una mano per i capelli mentre si allontanava leggermente da me per darmi le spalle. Restò a fissare il vuoto per qualche secondo e quando si voltò nuovamente aveva assunto di nuovo la sua espressione contegnosa e distaccata.
«Io non lo so se fai finta o sei veramente così». Lo disse così a bassa voce che sembrava una confessione.
«Così come?», feci esitante. Si strinse le spalle.
«Sei… non lo so. Tutti sono stati a farmi i complimenti, passi per la donna perfetta e poi ti comporti come una bambina. Ma sei cresciuta?»
«Ora non esagerare», borbottai infastidita, stringendo la borsa tra le mani. Se il discorso continua così lo prendo a pugni, altro che Bloody Mary.
«Non fraintendermi», scosse il capo, «mi riferisco al fatto che tutti ti vedono così innocente… non ci hanno provato spudoratamente perché sapevano con chi eri ma tutti avevano gli occhi su di te», sussurrò scrutandomi per valutare la mia reazione. Deglutii, divincolandomi dai suoi occhi azzurri per fissare in basso.
«Non mi è sembrato che mi guardassero…»
«Vedi che cadi dalle nuvole?», fece in tono di cantilena.

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Alexander mi spinse contro il muro e si spiaccicò letteralmente contro di me per nascondersi dietro la siepe e non farci vedere dalla donna.
Non vedevo nulla se non il suo corpo contro il mio che mi schiacciava fino a togliermi il fiato. Il mio cuore andava a mille all’ora, le mie gambe indolenzite stavano per cedere. E Alexander, dall’alto, mi stava fissando insistentemente, portandosi l’indice alle labbra per mimare di fare silenzio.

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«Stai sorridendo», gli feci notare con tono accusatorio, osservando l’espressione divertita di Alexander. La sua rabbia sembrava essere svanita. «Non negare che ti sei divertito pure tu»
«Non lo nego». Si staccò da me e mi sentii quasi incompleta ora che non c’era più il suo calore. «Forse è meglio che ce ne andiamo»
«Sì, lo penso anch’io», mugolai. Lo seguii in silenzio lungo la strada, aspettai che l’uomo in divisa ci desse le chiavi e ci infilammo in auto.
Non era stata la serata che mi aspettavo ma potevo dire che era stato molto utile, oltre che divertente: aver scoperto tante nuove sfaccettature di Alexander.
 
Tranquilla,il capitolo non era assolutamente pesante, anzi!!! ;) *___* Bellissime le foto!! *__*
Sono già in ansia per il prossimo capitolooo!!!! *____* Dalle tue parole, deve essere una bomba!!!!! *___* Non vedo l’oraaaaaaa!!!!! *___*
A presto!!! ;)

Recensore Junior
05/10/14, ore 12:26

Ciao =) Finalmente ho trovato un po’ di tempo per recensire ;) Purtroppo non sto passando un bel periodo, ma le tue storie mi aiutano molto a distrarmi ;) *___* Quindi, GRAZIE *____*
Ora passiamo al capitolo ;)
Allora… Capitolo mooolto INTERESSANTE, come sempre ;) *___*
Beh, devo dire che è vero che ci ero andata vicino con la mia ipotesi… ;) Yeeeee!!! =P XD
L’inizio mi ha fatta morire!!!! XD XD Mamma mia che ridereeee!!! XD XD Immagino la faccia di Sara!!! XD XD
All’inizio pensai che Alexander Wilson fosse sonnambulo. O che facesse uso di droghe. O ancora che fosse un gran burlone. In realtà ero seriamente spaventata da quella figura dalla bellezza mozzafiato che mi stava stringendo a lui con delicatezza, senza perdere la sua compostezza.
Qualche attimo dopo spuntò dal salone un altro uomo, anche lui vestito in modo elegante, dai capelli brizzolati e l’aria contegnosa, che mi sorrideva nella stessa identica maniera di Alexander.
E questo chi è? Il suo complice per lo scherzo?

Per non parlare di tutti gli stratagemmi che si inventano per fare in modo di sembrare una coppia perfetta!!!! XD XD Le comiche, proprio!!!! XD XD
Con il cuore in gola per l’ansia mi rinchiusi in cucina e iniziai a pensare a cosa cucinare mentre il chiacchiericcio di Alexander e il signor Tudor si faceva più intenso. Cosa avrei dovuto cucinare? Cosa preferiva l’ispettore? E, soprattutto, cosa sapevo cucinare?  Aprii il ricettario riposto sulla mensola in alto.
Pollo al curry. Piace a tutti il pollo al curry.
Presi tutti gli ingredienti e li osservai prima di iniziare a cucinare. E se poi non gli piace? Forse è meglio chiedere.
«Mr Tudor, gradisce del pollo al curry?», chiesi imbarazzata, affacciandomi dalla cucina. Li osservai seduti al divano che sorseggiavano chissà quale liquore e lui mi sorrise.
«Diamoci del tu e chiamami Joseph. E, sì, il pollo al curry andrà benissimo». Tirai un sospiro di sollievo.

Povera Sara!!!!! =P Anche io al posto suo sarei andata nel pallone!!!!! =P Parte BELLISSIMA, comunque ;) *___*
Qui mi è dispiaciuto un sacco per lei =( Si stava impegnando così tanto… =( Anche se devo dire che lui era seriamente preoccupato quando lei si è fatta male… ;) *____* Un punto a suo favore!!! ;)
Mi immersi nei miei pensieri tra pentole e fornelli, ripensando a quello che era successo mentre tagliavo le verdure. Mi aveva fatto uno strano effetto vedere Alexander sorridermi e abbracciarmi, chiamandomi “tesoro”. Non era da lui, non l’aveva mai fatto in vita sua, mi ero accorta subito che c’era sotto qualcosa. Solo che per un attimo… mi era sembrato reale. Cosa avevo desiderato e sperato in quel momento?
«Ci vuole tempo?!». Sobbalzai e mi girai di scatto e per poco non feci cadere con il gomito tutto il brodo. Mi voltai a guardare Alexander che si stava sporgendo dalla porta e mi fissava in cagnesco. Avevo tagliato tutte le verdure e, senza accorgermene, le stavo tagliando a pezzettini ancora più piccoli: quanto tempo ero stata incantata a fissare il vuoto mentre riflettevo?
«Tutto bene lì?», si interessò Joseph che probabilmente aveva sentito il rumore della pentola che strusciava lungo il piano da cucina.
«Tutto ok! », esclamò Alexander venendomi vicino. «Sta iniziando a cacciare fuori storie di come ci siamo conosciuti, il primo bacio e stronzate varie… non so più cosa dire!», aggiunse a bassa voce con aria esasperata.
«Sì, sì, ho finito, tranquillo», feci nervosamente. Lui si voltò dandomi le spalle per tornare in salone.
«Sara non è un asso in cucina, mi stavo preoccupando», fece rivolto a Joseph.
Cretino.
Tagliai la cipolla con così tanta foga, immaginando che fosse la sua testa, che la lama scivolò sfiorandomi il dito. Mi ritrassi istintivamente, gettando via il coltello.
«Ahi», mugolai stringendo il dito e osservando un rivolo di sangue scivolare lungo il dito. Alexander si voltò distratto dai miei rumori.
«Che hai fatto?»
«Mi sono tagliata». Aprii il rubinetto e misi il dito sotto l’acqua fredda facendo una smorfia di dolore. Non sembrava abbastanza profondo.
«Fammi vedere…». Non mi ero accorta che Alexander era venuto di nuovo accanto a me e mi stava osservando.
«Non è niente, può capitare», feci con noncuranza.
«Dammi la mano», replicò lui autoritario, stringendo le dita intorno al mio polso. Non riuscii ad oppormi al suo modo di fare rude e dispotico. Odiavo quando voleva fare il dittatore e mi dava ordini. Si allontanò un secondo per ritornare con un pacchetto di medicazioni. Ne scartò una e me la posizionò sul taglio.
«Sei un disastro, Sara». Il suo tono parve a metà tra un’accusa esasperata e un commento sprezzante.
«Era solo un taglio», borbottai ferita nell’orgoglio, tirandomi indietro la mano di scatto e guardandolo in cagnesco.
«Porta il vino a tavola, ci penso io qui». Afferrò il coltello e spaccò la cipolla in due. Lo osservai incredula: voleva farmi sentire una nullità? Voleva dirmi che non ero nemmeno in grado di tritare una cipolla?!
«No, ci penso io», replicai testardamente, strappandogli il coltello da mano. Lui indietreggiò spaventato, tirando il capo all’indietro per evitare che la lama gli sfregiasse il volto.
«Non lo sai usare con quel coltello!», esclamò sgranando gli occhi, realizzando che gliel’avevo appena passato sotto il naso. Glielo puntai contro.
«Oh, sì, invece. Quando voglio so usarlo benissimo», ringhiai minacciosa.
«Sei pazza», borbottò sciacquandosi le mani nervosamente. «La prossima volta tagliati la lingua, non il dito», aggiunse.
Chiusi gli occhi, cercando di cacciare indietro le lacrime per il nervosismo. Perché doveva sempre farmi sentire uno schifo?
Spensi il fornello, misi tutto nei piatti e servii la cena. Guardai in cagnesco Alexander, sedendomi accanto a lui, e Joseph fissò il mio dito incerottato.
«Incidente di percorso?», ridacchiò facendo un cenno col capo al dito. Sorrisi imbarazzata, infilzando un cubetto di pollo. Nonostante il litigio con Alexander era venuto buono. «Mmh, non è male come voleva far credere Alexander», aggiunse mangiando con appetito. Evitai di commentare. In realtà se avessi aperto bocca si sarebbe accorto che ero incazzata nera, così mi limitai a sorridere.

Devo dire che anche io mi sono rimasta un attimo disorientata quando si è capito che l’ispettore in realtà sapeva tutto!! O.O Brava, riesci sempre a stupirmi! ;) *___*
Questa parte mi è piaciuta un sacco!! *___* ;) Più che altro perché si sono aggiunti dei nuovi tasselli!! ;) *___* Mi piace quando semini indizi!!! ;) *____*
«Come va col dito?». Mi voltai per fissarlo confusa e meravigliata: cosa gli importava del mio dito?
«Bene», mentii, voltandomi dall’altro lato per distogliere lo sguardo. Tirai un sospiro, giocando con il bordo della medicazione, poi presi coraggio per parlare. «Avresti potuto evitare di dirgli che sono un disastro in cucina. Perché devi sempre mettermi in imbarazzo?!»
«Perché è la verità», si limitò a dire, facendo spallucce con finta innocenza.
«Che poi hai fatto una pessima figura perché era buono»
«L’ha detto per gentilezza»
«L’ha detto perché non crede che io faccia schifo», replicai, voltandomi nuovamente verso di lui per guardarlo con aria accusatoria. «Perché vuoi farmi sentire un disastro?», aggiunsi in un sussurro quasi lamentoso. Lui ridusse gli occhi a due fessure e pareva che mi stesse analizzando.
«È così che ti sei sentita?»
«Sì», mi limitai a dire, abbassando il capo. Era stata davvero una brutta sensazione.
«All’inizio sembravi felice. Infondo… hai sempre desiderato tutto questo, no?». Quando alzai il capo aveva cambiato espressione, assumendo il suo solito tono impertinente. Dio, quanto mi irritava!
«Togliti quel sorriso malizioso dal viso, Alexander. Non è giocando alla coppia perfetta che svanisce il mio odio per te»
«Dovrei essere io ad odiarti, dopo quello che mi hai fatto», borbottò. Sgranai gli occhi, balzando in piedi. Non ci credo. Ha appena pronunciato quelle parole? Sta cercando di scaricare tutte le colpe su di me?
«Quello che IO ti ho fatto? Ma ti senti quando parli?!», urlai isterica. Si alzò anche lui e mi mise con prepotenza le mani sulle spalle, stringendole. Ora sì che faceva paura. I suoi occhi erano diventati di ghiaccio, i suoi capelli scomposti gli donavano un’aria da perfetto pazzo.
«Non l’ho dimenticata quella notte», sussurrò irritato.
«Io non ho dimenticato gli anni successivi». Il mio tono non ammise repliche: ero riuscita a trasmettergli abbastanza odio da farlo ammutolire. La sua espressione cambiò e rilassò la presa delle mie braccia, allontanandosi.
«Se vuoi vivere con me, non alzare il tono di voce. Te l’ho già detto, mi irrita», fece con tono pacato.
«Dove hai lasciato la corona, re dei miei stivali?», feci ironica, dandogli le spalle per andarmene in stanza. Non mi seguì e gli fui grata di aspettare che almeno mi addormentassi. Per quanto ero arrabbiata, avrei continuato a litigare con lui all’infinito.
Sognai quella notte, quella alla quale alludeva Alexander, quella che aveva cambiato per sempre le nostre vite.
Mi svegliai di soprassalto, con ancora vivida l’immagine di Alexander che si avventava su Darren. Sognare Alexander… quello sì che poteva definirsi un vero e proprio incubo.

L’ultima parte mi ha intrigata moltissimooooo!!! ;) *____* Di solito ai party succede sempre qualcosa di interessante!!! ;) *___*
Questa parte l’ho ADORATA!!! *___* Semplicemente perfetta!!! ;) *___* E il finale mi ha fatta morire dal ridere!!! XD XD E immagino anche che Sara ne combinerà una delle sue!!! ;)
Ci era voluto un bel po’ e Julia aveva quasi dovuto costringermi per farmi acquistare quello che stavo indossando. Stesi un velo di rossetto rosso fuoco e mi osservai allo specchio: non mi sentivo me stessa con quel lungo vestito rosso dallo scollo a V che mi lasciava la maggior parte della schiena scoperta e avevo paura di cadere da un momento all’altro su quei tacchi argentati che neanche si vedevano sotto la stoffa.
Dopo aver comprato il vestito Julia mi aveva accompagnato dal parrucchiere, che mi aveva accontentato lasciando i capelli sciolti, rendendoli solo più voluminosi e a boccoli.
«Julia ti ha scelto l’abito perfetto», fece Alexander serio. Incrociai il suo sguardo nello specchio e lo guardai scettica. «Per la serata intendo», aggiunse imbarazzato, voltandosi per afferrare la cravatta. Indossava uno smoking che gli stava d’incanto, probabilmente anche lui aveva qualche consulente in fatto di abbigliamento. Risi, facendo oscillare i pendenti di perline, senza smettere di fissarlo.
«Evita i complimenti. Non sei abituato, non ti vengono bene»
«Non volevo farti un complimento», borbottò sulla difensiva, stringendosi quasi con stizza il nodo alla cravatta. Alzai gli occhi al cielo, decidendo di restare in silenzio.
Per qualche strano motivo ero comunque grata a Julia per avermi convinta a comprare quell’abito: quando Alexander mi aveva vista aveva cambiato espressione. A quanto pare avevo superato il test di ammissione ai party da ricconi.
«Sei pronta? Si sta facendo tardi». Afferrai la borsetta argento e lasciai che mi conducesse alla sua auto. Era la prima volta che ci entravo dentro ed era anche abbastanza imbarazzante sedermi accanto a lui. Lo osservai sedersi e sistemarsi.
«Allaccia la cintura», mi ordinò accendendo il motore.
«Ma si sgualcisce il vestito», replicai lamentosa. Si voltò e mi rivolse un’occhiata davvero terrificante. «Ok, ok!». Alzai le mani al cielo in segno di resa e feci come mi aveva ordinato. Lui parve soddisfatto e uscì dal nostro vialetto.
«Cosa devo fare?»
«Assolutamente nulla. Meno parli, meno danni farai», si limitò a dire, senza staccare gli occhi dalla strada. Lo ammazzerei anche solo per la sua arroganza. Poco importava se con lo smoking stava una bomba.

A dire il vero, mi sentivo abbastanza nervosa, ora che vedevo in lontananza la grande villa illuminata dove si sarebbe tenuta la serata… non ne sapevo nulla di balli e comportamenti eleganti, potevo solo improvvisare. Se avessi fatto una brutta figura macchiandomi il vestito, inciampando o dicendo qualcosa di inopportuno? E se avessi fatto perdere ad Alexander la grande opportunità che era tanto ansioso di ricevere?
«Se combini guai, ti uccido». Nel suo tono c’era una punta di ironia ma mi diede ugualmente i brividi.
Tranquillo, Alexander, ti prendo alla lettera!

Rispondendo alla tua domanda… Secondo me non è troppo presto per inserire “questi piccoli gesti” ;) Ci stanno tutti!!! ;) *___*
A proposito… Anche a me piace quel genere di dolcezza “rude… Eh, sì!!!! =P *___*
Al prossimo capitolo!!! ;)

Recensore Junior
01/10/14, ore 15:02

Ho ancora gli occhi a forma di cuoricini <3.<3
Non ho capito più niente da quando Alex e Sara si sono nascosti per non farsi vedere dalla piccola ochetta marziana xD
oddio che bello *-*
Già si stanno avvicinando eh? :] ahahahah non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo quindi ... muovi il culo sorella! xD
scusa per la finezza u.u
ahahhaha bravissima come sempre teeeessssssoroo!!!!! ahahahah :*

Recensore Junior
30/09/14, ore 22:54

CaPitolo bellissimooo!! Sembrava proprio come se stessi vivendo um film.. mi sto innamorando seriamente di Alexander.. anche jeremy mi piace molto, vincent e pure darren .. anche se fa un po paura.. ahahah.. apparte gli scherzi.. ho adorato tutto di questo cap .. il fatto che tutti sono rimasti invaghiti di lei. La comparsa di darren , vincent che ci provava spudoratamente , la gelosia di Alexander.. poi la doccia con il blody mary fatta a quella arpia..:)) ma soprattutto quando per nascondersi Alexander intrappola sarA tra il muro e il suo corpo.. ^.^ .. bellissimo..
Aspetto con ansia il seguito spero arrivi presto.
Un bacio
Le Uchiha

Nuovo recensore
30/09/14, ore 08:03

Oddio credo proprio che questo sia il mio capitolo preferito...finalmente Alexander inizia un pochino a sciogliersi e Darren si fa vivo...che altro posso dire se non il fatto che amo Sara sempre di più. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo

Recensore Veterano
30/09/14, ore 00:55

oddiooo quella si che se lo e meritato io avrei fatto di peggio

Recensore Junior
29/09/14, ore 18:50

Un capitolo davvero interessante! Diciamo pure che ci voleva una parte dove si da un'occhiata anche al "mondo esterno", poi aiuta anche a capire il tipo di società che frequentano Sara ed Alexander ;) Povero il signor Swan, gli occhi di due colori diversi non devono per forza essere inquietanti XD ma che a Sara non piacciono per niente, s'è capito! Di sicuro i personaggi nuovi comparsi a questa festa in maschera sono un po' subdoli, il che rispecchia l'ambiente che frequentano... un po' come l'ha descritto Alexander parlando degli ospiti, all'inizio del capitolo. Il posto che hai preso come fonte d'ispirazione per il ballo è davvero stupendo, ma sei stata bravissima a descriverlo perché l'ho immaginato esattamente come in foto *-* Mi è piaciuto molto anche il momento in cui si sono svolte le danze -Darren era sgamatissimo comunque XD- perché mi sentivo girare come una trottola, in preda alla corrente proprio come Sara, quindi anche questa parte l'hai gestita davvero bene, secondo me almeno ^^
Date le premesse, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo *-*

Recensore Junior
25/09/14, ore 23:16

Ciao! Arrivo sempre in ritardo, ma arrivo XD Il capitolo è venuto fuori molto scorrevole ed è stato carino scoprire che l'amico del padre dei ragazzi li abbia presi in giro... Alexander deve aver rosicato tantissimo per esserci cascato XD Strano a dirsi, ma mi piace come lui e Sara si odiano, lo scambio di battutine acide è molto naturale, ma da un altro punto di vista mi sembrano anche molto impacciati perché fra loro non sanno relazionarsi bene. Immaginarli esausti sul divano è stato molto carino anche perché lui si è interessato di lei :3 magari la medicazione poteva risultare come una macchinazione per conquistare l'ospite, ma l'interesse che ha mostrato poi mi ha fatto cambiare idea. Può darsi che l'abbia detto tanto per chiedere, però non era di certo tenuto a farlo. Vorrei tanto sapere che ha combinato Darren la fatidica notte, ma lo so che ogni cosa verrà a suo tempo XD Lascia che ti dica che adoro la parte del complimento, sembra proprio che ad Alexander gli sia scivolato di bocca, come se avesse pensato ad alta voce e poi abbia recuperato, salvandosi, all'ultimo <3
Complimenti! Al prossimo capitolo!

Recensore Veterano
24/09/14, ore 21:13

Povera Sara, si sentirà sicuramente sottopressione e al suo posto però un calcio nelle parti basse ad Alexander non lo toglieva nessuno, non ovviamente troppo doloroso o deleterio, non si sa mai :P
Comunque capitolo davvero carino, non vedo l'ora esca il prossimo! *_*
Bellina davvero la scenda del mezzo complimento e lo sarebbe stata anche quella del cerotto se poi lui non faceva il cretino, ma è Alexander vah... lo accettiamo così com'è. u.u
Comunque attualmente a mio parere non stai correndo, mantieni un buon ritmo.
A presto,
LittleSun

Recensore Master
24/09/14, ore 17:17

Ciao,
spero che questo ricevimento segni un po' una svolta nel loro rapporto, magari un bicchierino in più e qualche sguardo di troppo che faccia ingelosire Alexander....secondo me tutta questa loro frustrazione potrebbe attenuarsi con un po' di "palestra orizzontale" Ah ah ah
Va bene smetto di vaneggiare e aspetto con ansia il prossimo capitolo...