Recensioni per
Come anelli di una catena...
di sabre
Una lettura effettivamente impegnativa, quella di questo anello, ma che vale un viaggio nel tempo come mai mi era capitato di fare. |
Ciao Sabre, è la prima volta che recensisco questa tua storia, stavolta non potevo esimermi davvero! Questo tuo lavoro, perfetto nei dettagli, accurato, attinente con tutto quello che si vede e che viene detto nell'anime, mi ha "catturata" letteralmente...Spero non debba aspettare troppo tempo per il quarto capitolo, anche se fai bene a "centellinarli" , visto che sono una decina, mi pare...Ah, mi è piaciuta molto la"nota" in cui parli di Girodelle..è uno dei miei personaggi preferiti, a cui non è stato dato abbastanza spazio nell'anime, che , come dici tu, non è il "predestinato", per Oscar, ma è leale e coerente fino alla fine, oltre ad essere cinico ( quel tanto che basta) e dandy e alla moda ( tanto!). |
Ben tornata. Con questo lungo capitolo ci hai risarcito della tua assenza. Molto molto bello. Pieno di particolari storici, che io amo, sei riuscita in pieno a riportare a noi il mondo in cui Oscar e Andrè devono muoversi e che influisce sulla la formazione del loro carattere e del loro modo di agire. |
E adesso che cj ho preso davvero gusto, due righe le scrivo pure per te, con somma soddisfazione! Innanzitutto: finalmente! Già, la tua lunga assenza dal fandom mi aveva indotto a pensare che ti fossi ritagliata solo il ruolo di preziosa consulente storico scientifica di una nosta amatissima scrittrice. Ed invece, per fortuna, fai nuovamente la tua comparsa per allietarci con queste nuove sapienti "pennellate" ricche di descrizioni precise e dettagli storici competenti e pertinenti, senza comunque, credimi, risultare pedante in quanto vengono inseriti nel contesto narrativo con leggerezza attraverso i dialoghi che intercorrono fra i vari personaggi. Detto questo volevo complimentarmi per come, in questo capitolo, affronti il passaggio del complesso universo emozionale di Andrè ed Oscar dalla prima adolescenza fino alla giovinezza. Tieni sempre comportamenti ed emozioni dei Nostri su due piani: da una parte l'assoluta complicità e naturalezza vissute dai due tra le mura del palazzo avito che li ha visti crescere in simbiosi; dall'altra la forma ed il rispetto dell'etichetta che impongono loro l'obbligo di "mettere la maschera" per uniformarsi alle regole assurde di una società profondamente finta e malata. Bellissimo quindi anche il parallelismo tra la finzione vissuta di continuo dagli abitanti di Versailles, siano essi aristocratici o membri della servitù, e la vita vera, le emozioni autentiche, la quotidianità intrisa di semplicità degli abitanti di palazzo Jarjayes. E così, intanto, li stai "traghettando" dall'assoluta fratellanza e familiare condivisione alla prima, inevitabile "crepa"( se così possiamo chiamarla) nel loro "dialogo" dovuta alla sempre crescente presa di consapevolezza di Andrè del suo tormentato amore verso Oscar, sentimento che diventerà sempre più divorante per lui man mano che nell'unicità del loro rapporto entreranno a far parte anche altri "elementi" indesiderati(vedi Fersen). E dopo essermi "ingineprata" ben benino per dimostrarti la mia somma approvazione, ti saluto e ti invito caldamente a non farci attendere più così tanto per un tuo aggiornamento! Ps: la lunghezza dei capitoli non rappresenta affatto un problema a mio parere anzi, in qualche modo, compensa la tua "assenza temporale"( in più, forse l'avrai capito, nemmeno io posso vantarmi del dono della sintesi)! Ps del ps: un meritatissimo plauso anche alla tue fanarts, davvero splendide! |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Penso di annoiarti, ma debbo ripetermi: sei bravissima! I complimenti a te ed alla tua storia non sono per nulla sprecati, innanzitutto per l'accuratezza e la veridicità storiche mischiate alla finzione dell'anime con estrema naturalezza; i dettagli storici sono davvero molto precisi e veritieri: purtroppo, l'intera Versailles era un gigantesco teatrino di marionette che gravitava intorno al re, e tutti erano un po' carnefici un po' vittime di questa eterna farsa. Il mondo artificiale creato da Luigi XIV ha, secondo me, accelerato ciò che la situazione avrebbe portato presto o tardi: la Rivoluzione. E' evidente che il gretto e rapace sistema feudale (retaggio della "gratificazione" ai legionari dell'antica Roma, che anche per questo non ho mai apprezzato) era una macchina tesa solo ad impadronirsi della roba altrui e sfruttare i più deboli, anche se dalle tonache di velluto dell'epoca di Carlo Magno si è passati alle parrucche e crinoline di Luigi XIV, la sostanza è rimasta la stessa; il Re Sole voleva nelle intenzioni arginare la prepotenza dei nobili, ma ha finito solo con l'esasperarla (se tutto, intendo tutto, era valido per ottenere potere, innanzitutto la vendita del proprio corpo e della propria dignità, è tutto dire! E non c'era differenza tra la posizione delle nobildonne e quella delle popolane prostitute come la Du Barry, dato che ahimé, le donne sono sempre state le vittime predilette di queste cosiddette "civiltà" guerresche!); il suo meccanismo ha finito per ritorcersi contro la monarchia; c'è chi ha detto che la Rivoluzione sia in realtà iniziata con Luigi XV, che non ha saputo cogliere le grida di dolore del suo popolo; io invece penso che la Rivoluzione sia iniziata con la Fronda! Belli e interessanti davvero i "missing moments" di André ed Oscar, che mostrano spaccati di vita quotidiana dell'epoca, senza per questo impedirci di vedere tutti i momenti salienti della storia, momenti che ci mostrano che loro restano sempre loro, e che Oscar era avanti di almeno un secolo sui suoi tempi! |
Mi piace il tuo gusto per il dettaglio, la descrizione minuziosa degli ambienti, il calare i personaggi nel loro mondo e nel loro tempo che è fatto anche di luoghi, oggetti, abitudini, modi di fare, che tu ti soffermi a descrivere con dovizia di particolari. Una scelta la tua che non mi sembra fine a se stessa ma a servizio del vero elemento centrale del tuo racconto, la storia di due anime che si cercano e si trovano. Bellissimo il momento in cui Oscar ritorna dopo tanto tempo in camera di Andrè, i loro giochi infantili che adesso fanno nascere nuove e sconosciute sensazioni, le loro gambe intrecciate, il turbamento di lei, lo sguardo imperscrutabile di lui quando la lascia andare. Bello, veramente. |
Carissima Sabre, ti sei fatta attendere, è vero, ma il risultato è stato assolutamente superiore alle già altissime aspettative!!! |
Quello che tu chiami guazzabuglio è un capitolo chiaro e lineare. A noi lettori sono arrivati pienamente i pensieri l'emozione di Oscar e del suo dibattersi nel cercare la vera se stessa e la sua essenza con un unico punto di riferimento il suo Andrè. È un ragazzo ma c'è già in lui tutta la consapevolezza del l'assurdità della situazione e la sua capacità di dissimulare i suoi veri sentimenti |
Questo secondo anello mi e' piaciuto anche più del primo. Scrivi bene, i riferimenti storici sono colti e piacevolmente arricchiscono la lettura creando un affresco attorno alla narrazione. I sentimenti emergono da gesti, parole e situazioni con una forza comunicativa pregevole e piuttosto rara. Adoro i personaggi cosi come li fai muovere nei momenti che ne' anime ne' manga ci hanno permesso di conoscere, perché sono coerenti con la storia originale, ma arricchiti di spessore. Anche io ho apprezzato la scena delle fasce e ammetto di avere ancora sulla guancia la scia umida della lacrima che mi e' sfuggita... Cosi come mi ha affascinato l'interruzione della lotta sul letto di André. Ah! Quanto tempo perso, per quei due! Grazie per la tua ff... Aspetto i prossimi anelli! |
Adesso siamo pari: a te colpiscono i versi di Auden e a me, allo stesso modo, il passaggio che hai scelto dei "Sei personaggi..." di Pirandello. Mi ricordo che sono le stesse parole che ho trascritto sul diario in quinta liceo, perchè mi erano piaciute tantissimo. |
Ciao carissima Sabre, |
Ho adorato tutto di questo secondo capitolo! Dallo scambio di battute scherzose nell'orangerie, ai discorsi sulla strategia del Generale per sistemare le figlie attraverso matrimoni di pura convenienza per la famiglia Jarjayes. Dalla noiosissima cena di famiglia, alla sofferta scelta di vita di Oscar. E poi la tenerezza di rifugiarsi nella stanza dell'amico di sempre, per poi accorgersi di come le cose stessero, in qualche modo, cambiando tra di loro, anche se non c'è la piena consapevolezza, almeno da parte di Oscar, in che cosa consistesse tale cambiamento! |
Questa storia è, secondo me, una missing moments un po' diversa, in meglio: i momenti descritti non solo sembra di vederli perfettamente, ma sono correlati tra di loro e con l'anime da un filo logico; le descrizioni storiche dell'epoca sono davvero accurate, ti rinnovo i miei complimenti; concordo sul fatto che Oscar abbia scelto di accettare il ruolo di uomo per restare una donna vera e libera, non una bambola come le sorelle; ciò che mi stupisce è che André non capisca che dicendole "fermati e diventa una donna!" l'avrebbe persa. |
ah la scena nell'orangerie mi è piaciuta in modo particolare,via via che leggevo vedevo realmente davanti agli occhi i personaggi e "sentivo "anche le loro voci (e no, non sono impazzita)tutto il capitolo mi ha catturata è semplicemente........bellissimo e chissà come saranno i prossimi...... complimenti per come riesci a scrivere,veramente brava |