Recensioni per
Più forte di prima
di Anonimadaicapellibiondi

Questa storia ha ottenuto 43 recensioni.
Positive : 43
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/10/14, ore 11:46

Hi dear! :)
Ok, lo ammetto. Non mi sarei mai aspettata che Dylan non solo conoscesse, ma fosse addirittura amico di Leo: anzi, già immaginavo una scazzottata fra i due per conquistare Amber! :P
Mi sembra di capire dai suoi discorsi e dai suoi odiosi sorrisetti, che Dylan è il classico ragazzo "bello e bastardo" (per non dire un'altra parola!). Amber, non dirmi che ti piace ancora... Leo è così diverso: è bello, simpatico, gentile, intelligente... è praticamente la somma di tutti i lati positivi che Dylan non ha! Ormai mi sembra ovvio chi mi piaccia fra i due... :P
Cosa farà ora Amber? Fra due giorni il ragazzo tornerà in America e, con un ego smisurato, le ha detto che la convincerà a tornare con lui. Leo, invece, glielo impedirà oppure rimarrà a guardare mentre gli viene portata via la ragazza che - presumo - gli piaccia almeno un po'? Inoltre, siamo proprio sicuri che Dylan non abbia rivelato nulla sul passato di Amber? Non so, ma non mi fido!
Hai scritto un capitolo abbastanza corto, ma non c'è assolutamente nulla di male, anzi! Crea la giusta suspance. Stiamo per entrare nel "clou" della storia dove Amber verrà messa di fronte ad una scelta importante: l'America o Parigi? Passato o Futuro? Dylan o Leo? ...se fossi in lei, saprei già la risposta! :P
Ti faccio due piccolissimi appunti che potranno esserti utili (e non solo su EFP):
1 - nella frase "Che cosa centrava Leo in quella storia?", hai utilizzato il verbo "centrava", ma è sbagliato e ti spiego perchè: "centrava" è l'imperfetto del verbo "centrare" che significa "colpire in mezzo, andare a segno" (es: "hai centrato il bersaglio/il punto); quando invece ti riferisci ad un qualcosa o, come in questo caso, a qualcuno che s'inserisce in una data situazione, si scrive così: c'entrava, nel senso che rientra in quel contesto (infatti "c'entrare" viene dal verbo "entrare", usato in senso figurato). Spero di essere stata chiara!
2 - i verbi della frase "Che siano belle o brutte, erano pur sempre emozioni" sono concordati male: la frase dovrebbe infatti essere "Che fossero belle o brutte, erano pur sempre emozioni". Parli al passato e di conseguenza anche i congiuntivi vanno utilizzati in questo tempo!
A parte questi due appunti che ti ho segnalato solo perchè sono solo una grande logorroica rompi scatole, è tutto perfetto. Sei migliorata tantissimo, sai? Io ho impiegato anni per imparare a scrivere in modo abbastanza decente!!
Complimenti!!


p.s.: ho dimenticato di chiederti... Ma il disegno finale l'hai fatto tu? è bellissimo! :D Anch'io amo disegnare!!

un bacione,
Ele
(Recensione modificata il 06/10/2014 - 11:51 am)

Recensore Master

Ciao cara! :)
Lo sapevo che Dylan era a Parigi! Ma che problemi ha, questo ragazzo? Prima manda ad Amber una lettera minatoria da perfetto stalker psicopatico e poi scoppia a piangere davanti a lei supplicandola di perdonarlo/tornare insieme! Amber, non fidarti: prendi Dylan dal colletto della maglia e dalla cintola dei pantaloni e buttalo fuori casa (o, meglio ancora, direttamente su un aereo diretto a Timbuctù!).
Bene, magari è meglio andare con ordine: come era ovvio, la nostra protagonista si lascia prendere dallo sconforto e dalla nostalgia, ma per fortuna la cara Amelie (ho già detto che adoro questo personaggio? No? Allora lo dico adesso: lo adoro!) l'ha già perdonata e le ha promesso di proteggerla (e qui, immagino Amelie vestita da wonder woman mentre prende a manganellate sulle gengive Dylan!).
Accidenti, Amber ha pensato alla droga e, ti giuro, per un attimo mi sono lasciata prendere dal panico. Meno male che è stato solo un pensiero come un altro e, una volta tornata a casa e visto Leo (ah... Leo!), è andata dritta a dormire. Mi chiedo, effettivamente, che fine le due ragazze abbiano fatto fare alla droga contenuta nella busta... possibile che non se ne siano sbarazzate? E se la trovassero i genitori di Amelie?!
Tengo a dirti che la frase finale mi è piaciuta davvero molto e mi ha emozionata. Ho sentito Amber molto vicina e sono riuscita a percepire la sua nostalgia e la sua voglia di chiudere una volta per tutte con il suo passato. In fondo, vuole diventare "più forte di prima", no?!
Come sempre - ormai ti sarai rotta le scatole dal mio comportamento da "maestrina", chiedo scusa - ho degli appunti da farti:
1 - Nella frase "quella notte non riuscii a dormire tanto che verso mezzanotte [...]", dopo la parola dormire, io aggiungerei una bella virgola per creare una pausa che, secondo me, è necessaria.
2 - I verbi della frase "Per quanto volevo farlo, non riuscii a piangere" sono concordati male: nel primo periodo, infatti, al posto dell'indicativo imperfetto sarebbe meglio inserire il congiuntivo volessi.
3 - anche nella frase "[...] e magari si stava chiedendo dov'ero, cosa facevo, perchè me ne ero andata" userei il congiuntivo per dare più risalto all'ipotesi (in fondo, Amber non sa se ci sia davvero qualcuno in America che la sta pensando). Dunque la frase diventerebbe: "e magari si stava chiedendo dove fossi, cosa facessi, perchè avessi deciso di andarmene" (ho cambiato la fine della frase per non ripetere di nuovo "fossi"!).
4 - Nella frase "Pensai a quel cielo blu pieno di lucine e pensai se i miei sogni [...]", al posto del secondo pensai, io metterei mi chiesi.
5 - La frase "pensai ai suoi ricci che tanto desideravo passarci le dita" è grammaticalmente scorretta. Rendila, ad esempio, così: "pensai ai suoi ricci, fra cui desideravo tanto passare le dita" oppure "pensai ai suoi ricci e provai il grande desiderio di passerci le dita".
6 - Nella frase: "Quella sera pioveva, c'era pure freddo [...]" sostituirei quel c'era freddo con faceva freddo.
Ho finito - e penserai (a pieno dirittto): "meno male! Sei una rompi balls!". Voglio solo dirti che mi piace un sacco come hai cambiato l'impaginazione (ora è molto più piacevole leggere la storia di Amber, soprattutto per me che ci vedo poco... eh, la vecchiaia (?)!) e soprattutto desidero farti sapere che questa è una delle storie più belle che sto seguendo. Ti confesso anche che all'inizio non credevo che mi sarei appassionata tanto... direi che merita di finire diritta, diritta fra le preferite! ;)
p.s.: sono curiosa di sapere cosa le ha detto Dylan e, infine, che decisione ha preso la nostra protagonista: tornerà con lui? Oppure correrà da Leo? E, soprattutto, come cavolo ha fatto Dylan a scoprire che era a Parigi? Lo sa anche qualcun altro oltra a lui, ad esempio, la madre di Amber?
Aspetto con ansia il prossimo capitolo! :)

un bacione,
Ele 

Recensore Master

Ciao cara!
Non mi è sfuggito nemmeno questo aggiornamento fresco, fresco! :)
Direi che per quanto riguarda l'impaginazione, ci siamo! Ora è molto più piacevole leggere, brava!
Bene, bene... anzi, male. Povera Amber! Non credevo che Dylan potesse essere una specie di stalker psicopatico! Ammetto che questo colpo di scena non me lo sarei mai aspettata... Cosa accadrà, ora? Perchè Dylan ha deciso di tormentarla? Che anche lui si trovi a Parigi?
Amelie ha scoperto nel peggior modo possibile il passato di Amber, ma se vuole davvero bene alla sua amica, capirà - a differenza di Jennifer - che è davvero cambiata e che ormai quel capitolo della sua vita è ormai concluso. Amelie è un personaggio che mi piace molto... spero di non dovermi ricredere! :P
Credo che a questo punto Amber sarà costretta a dire tutto a Leo... sempre se il loro rapporto di amicizia si sia approfondito a tal punto da rendere necessaria la "confessione".
Complimenti, davvero complimenti per questo capitolo. Ribadisco che non mi aspettavo un colpo di scena simile! Inoltre, è anche scritto molto bene. Ho solo due piccoli appunti da fare:
- la frase "Mercoledì, dopo il lavoro tornata a casa per il pranzo trovai [...]" secondo me sarebbe più scorrevole scritta in questo modo: "Quando Mercoledì tornai a casa dopo una giornata di lavoro, trovai [...]" oppure "Mercoledì, dopo una giornata di lavoro, tornai a casa e trovai [...]".
- nella frase "[...] che mi facevano paura da quanto erano seri", cambierei quel "da quanto" con "per quanto".
Di nuovo complimenti!!

un bacione,
Ele

Recensore Master
26/09/14, ore 22:50

Ciao cara!
Accipicchia, non mi sono accorta dell'aggiornamento: ti chiedo scusa per il ritardo!
Ma parliamo di questo meraviglioso capitolo! Finalmente Amber ha iniziato a lavorare, dando davvero un senso al suo trasferimento a Parigi, dimostrando concretamente di essere davvero cambiata in meglio.
Ed ecco che veniamo a sapere, anche, che Leo prova un certo interesse nei suoi confronti: ormai è palese, no? Lui si è confidato, si è aperto, mostrandosi anche molto diverso da lei: infatti, mentre per Amber Parigi è sinonimo di felicità e rinascita, per Leo rappresenta una "prigione", almeno nei primi tempi.
Adesso però io mi chiedo: la nostra protagonista, gli confiderà il suo passato? Certo, per ora è decisamente presto e inopportuno andare da lui e dirgli: "Ehi Leo, sai che mi drogavo?", perchè come minimo il poveretto scapperebbe via. Ma mi chiedo fino a che punto Amber riuscirà a nascondere questo segreto e soprattutto se non sarà il suo "passato" ad andare da lei e costringerla così a "vuotare il sacco"... L'ultima frase "Era tutto troppo perfetto", infatti, mi ha messo addosso un bel po' di angoscia... cosa vuol dire? Forse che questo sogno perfetto sta per finire? Chissà...
Anche in questo capitolo, vorrei farti dei piccoli appunti (spero ti facciano piacere!!):
1 - prova ad andare accapo quando cambi "scena", rende tutto molto più scorrevole. Ad esempio, avresti potuto andare accapo alle frasi: "Le giornate si stavano allungando..." e "Tornate a casa, io e Amelie...".
2 - "ma poi, con il tempo, si rese conto che niente di tutto ciò non avrebbe più rivisto e vissuto". Questa frase non è molto chiara e il significato è ambiguo. Vuoi dire che Leo si sbagliava, giusto? Allora scrivi semplicemente: "ma poi, con il tempo, si rese conto di essersi sbagliato".
3 - "e ogni volta che tornava da sua madre gli sembrava sempre che Parigi aveva qualcosa di nuovo". In questa frase è sbagliata la coordinazione fra i tempi della principale e della subordinata. La frase corretta è questa: "e ogni volta che tornava da sua madre gli sembrava sempre che Parigi avesse qualcosa di nuovo".
4 - nella frase "il giorno dopo mi sarebbe aspettata una giornata di duro lavoro"  c'è un palese errore di distrazione: "il giorno dopo mi sarebbe spettata una giornata di duro lavoro".
Spero di esserti stata utile! ^^
Complimenti per il capitolo, cara, è bellissimo! La storia mi incuriosisce sempre di più... :)

un bacione,
Ele

Recensore Master
22/09/14, ore 20:25

Ciao carissima!
E finalmente hai aggiornato! Ogni tanto venivo qui a controllare! :)
Che bel capitolo, forse ancora più bello del precedente! Amber è cambiata e ha iniziato a (ri)vivere! Eh, quel Leo... chissà se anche lui è interessato alla nostra protagonista! Da come ce ne parla Amber, sembra che anche lui apprezzi la sua compagnia e in più hanno anche delle passioni in comune.
Sai, mi rispecchio un po' nella protagonista perchè, per vari motivi, anch'io desidero "fuggire" e vivere la vita che desidero... :)
Il tuo stile è migliorato tantissimo, complimenti!
Ti faccio solo degli appunti da nulla da farti:
1 - all'inizio, la frase "il padre di Amelie riuscì a farmi contattare con Corinne" è grammaticalmente sbagliata. Secondo me andrebbe meglio così formulata: "il padre di Amelie riuscì a farmi parlare/a mettermi in contatto con Corinne".
2 - c'è una ripetizione che mi fa storcere il naso: "io non potei che ridere. Io non capivo...". Non ripetere sempre io, è sottinteso, visto che a parlare è Amber.
3 - il significato della frase: "Io non capivo come nessuno si potesse innamorare di un viso..." è un po' oscuro. Forse volevi dire questo: "Io non capivo come nessuna non si fosse mai innamorata [...]", nel senso che Leo ha un viso talmente bello che è impossibile non invaghirsene.
Sono "errori" irrilevanti, ma ci s'imbriglia proprio nelle stupidaggini! E io lo so bene, purtroppo...
Hai scritto un capitolo bellissimo, cara, è stato un vero piacere leggerlo!

un bacione,
Ele

Recensore Master
09/09/14, ore 20:57

Brava, brava, brava, brava. Posso dirlo un'altra volta? Brava.
Questo capitolo è impeccabile! Inoltre, è quello che segna per Amber un "nuovo inizio". Finalmente la sua rinnovata vita a Parigi può iniziare e grazie ad Amelie ha già fatto la conoscenza di persone nuove (quel Leo ... chissà che risvolti avrà il loro rapporto di amicizia appena nato :P ). Dovrei chiedermi cosa accadrà se e quando Amelie scoprirà del passato "turbolento" di Amber, ma ti confesso che in questo capitolo non ci sono proprio riuscita: è troppo pieno di sogni, prospettive e aspirazioni e nonostante nel finale la nostra protagonista si sia lasciata un po' trasportare dalla tristezza, ho comunque avuto la sensazione che nella sua vita fosse finalmente riapparso il Sole dopo giorni e giorni di pioggia.
Voglio darti solo dei consigli "tecnici" per rendere più piacevole la lettura:
1 - cerca di andare accapo quando cambi "scena", ad esempio: "Per me queste persone (se parli al passato, meglio usare "quelle" al posto di "queste"!) erano parte della mia famiglia. Parigi mi piaceva ogni minuto di più.", ecco prima di scrivere il secondo periodo ("Parigi mi piaceva ogni minuto di più"), io andrei accapo.
2 - inizi i dialoghi con il trattino e, secondo me, sarebbe più ordinato andare accapo. Ad esempio: "-Jean, potremmo presentarle Corinne, tua sorella ... - disse la madre di Amelie. - Corinne? ...", lo scriverei così:
"- Jean, potremmo (...) ... - disse la madre di Amelie.
- Corinne? (...)".
Bene, a parte queste stupidaggini (e visto che lo sono davvero, avrai sicuramente capito che sono a dir poco logorroica), ti faccio di nuovo i miei complimenti: la lettura è scorrevole e piacevole e anche il capitolo è molto più lungo e permette di conoscere meglio la protagonista. Amber inizia a "sciogliersi" anche con il lettore e questo è un bene ;)
Bravissima, cara!

un bacione,
Ele

Recensore Master

Ciao cara!
Finalmente sappiamo qualcosa su questa Amelie, che mi pare un vero e proprio "angelo" se paragonata a tutte le persone egoiste e cieche con cui ha avuto a che fare Amber fino ad ora. Inoltre è un capitolo molto dolce che mi ha strappato un sorriso, ti faccio i miei complimenti!
Ho dei piccoli appunti da farti che, spero, possano esserti utili:
1 - "Riflettei a lungo cosa dirgli", è una frase grammaticalmente scorretta e dovrebbe essere così: "riflettei a lungo SU cosa dirLE". Quando ci si riferisce ad un soggetto di genere femminile (in questo caso Amelie), si usa il "le" finale (dirle, parlarle, ecc).
2 - "Di lei sapevo di potermi fidare, sapevo che [...] non mi avrebbe mai abbandonata ma non volevo ...": prima del "ma", ci va la virgola così da creare una pausa necessaria fra la proposizione principale e la subordinata.
3 - "Infondo", in questo caso deve essere "in fondo". "Infondo" scritto attaccato è la prima persona presente del verbo "infondere".
A parte queste piccolezze da nulla, il capitolo è veramente ben scritto. Ci tengo a dirti che la frase "Sentii le sue parole come una carezza al cuore", mi ha fatto venire i brividi: è a dir poco meravigliosa e descrive alla perfezione i sentimenti di una ragazza come Amber che di carezze non ne ha più ricevute da nessuno ...
Bravissima!!

un bacione,
Ele

Ciao cara!
Sì, eccomi di nuovo a rompere le scatole! :P
Allora, ammetto di aver storto un attimo il naso alla frase riferita alla madre: "Forse non ci aveva ancora guardato", perchè è grammaticalmente scorretta: sarebbe meglio scriverla così: "Forse non l'aveva ancora vista [la lettera]". Un ultimo appunto (stupido, ma lo faccio ugualmente perchè può sempre risultare utile non solo per questo sito), evita di scrivere "mia mamma" perchè, anche nel parlato, è più corretta la dicitura "mia madre".
Per il resto, va tutto benissimo!
In questo capitolo ci sono due scene davvero tristi che mi hanno commossa: la prima, Amber che aspetta speranzosa sua madre e alza gli occhi ad ogni donna che vede; la seconda, Amber che ricorda suo padre (il particolare della foto, con il contrasto di espressione fra i due soggetti rappresentati, è davvero bello e commuovente).
E alla fine, Amber arriva a Parigi e viene ospitata dalla sua amica Amelie. Ecco, forse questo personaggio lo avrei presentato nel capitolo precedente, anticipando l'idea di recarsi a Parigi ... messo così alla fine, mi sembra un po' "frettoloso". Spero che lo approfondirai nel prossimo capitolo, magari dando più dettagli sul rapporto che lega le due ragazze!
Stai dando sempre più spazio ai pensieri di Amber e questo mi piace molto. Sono anche felice che tu diverta nello scrivere questa storia perchè vuol dire che ci metti il cuore.
Alla prossima!

un bacione,
Ele

Nuovo recensore
05/09/14, ore 12:11

Come promesso ho accettato il tuo invito e devo dire che ne è davvero valsa la pena!
Riesci a trattare di argomenti piuttosto delicati con naturalezza e realismo. La storia è ben impostata e non ha vistosi errori grammaticali (cosa rara al giorno d'oggi!).
Che dire? Complimenti e continua cosi :)

Recensore Master
05/09/14, ore 09:58

Ciao cara!
Ed eccomi di nuovo qui.
Ti faccio i miei complimenti, riesci a migliorare molto velocemente! Hai dato più spazio ai pensieri e ai sentimenti di Amber, così da permettere a chi legge di comprenderla e apprezzarla di più (ed è un fatto non da poco, visto che parli in prima persona!).
Hai mischiato i tempi verbali solo in una frase e sono certa che già dal prossimo capitolo non lo farai più. Un consiglio che mi sento di darti è di fare attenzione alle ripetizioni: all'inizio utilizzi il verbo "ripensai" due volte nella stessa frase ... cerca dei sinonimi come ad esempio "la mia mente tornò ai giorni ..." oppure, essendo la seconda frase coordinata alla prima dalla congiunzione "e", il secondo "ripensai" puoi sottintenderlo (non so se sono riuscita a spiegarmi xD).
Amber vuole fuggire e, poverina, è da comprendere. Vuole ricominciare da zero, in un'altra città, addirittura in un altro Paese, in mezzo a persone nuove che non potranno giudicarla per il suo passato.
I suoi pensieri su Dylan sono stati molto delicati e degni di una persona "matura" e, perchè no, ancora innamorata.
Cosa attenderà Amber nella nuova città? Riuscirà a riprendere a vivere e a diventare "più forte di prima"? Imparerà ad amare davvero, ad aprirsi con gli altri? E sua madre, la cercherà?
Ti faccio nuovamente i miei complimenti :)

un bacione,
Ele

Recensore Master
04/09/14, ore 11:00

Ciao! :)
Accidenti, che cattiveria! Povera Amber, nessuno ha più fiducia in lei. Posso solo immaginare come si possa sentire una persona che non riesce a scrollarsi di dosso l'etichetta "drogata". Lasciami spezzare una lancia in suo favore: che forza ha questa ragazza, altro che debole! Dopo la sofferenza che deve sopportare, è un miracolo che non sia ricaduta nel tunnel della droga!
Per quando riguarda Jennifer ... che cattiva (per non usare un altro termine poco elegante)! Era una sua amica e l'ha abbandonata nel momento del bisogno ... le costava tanto a dirle anche solo "fatti forza"?!
L'ultima frase racchiude tutta la disperazione della povera Amber, mi ha colpita.
Ti faccio i miei complimenti, è un bel capitolo ed è scritto bene (fai ancora un po' di confusione con i tempi verbali, ma va molto meglio, brava!).
Volevo darti solo due consigli:
1 - dato che tratti una tematica abbastanza delicata come quella della droga, non sarebbe meglio aumentare il rating da verde a giallo? Ovviamente, dipende da che piega vuoi far prendere alla storia!
2 - prova a scrivere dei capitoli più lunghi, sarebbe bello conoscere meglio i pensieri di Amber! :)

un bacio,
Ele

Recensore Master
01/09/14, ore 20:10

Ciao! :)
Appena ho letto il titolo "più forte di prima" e la frase dell'introduzione "Una decisione presa perchè vuole tornare ad essere forte, vuole tornare ad essere felice", ho subito aperto questa storia.
Accidenti, ci sono solo due capitoli (fra l'altro brevi) e già è bella intensa! Hai deciso di trattare un argomento molto delicato e, da quello che ho potuto leggere, sei riuscita a farlo molto bene, tanto da aver resto Amber "reale". E infatti mi sembra di vederla, lì, mentre si ubriaca per cercare di dimenticare la droga, il passato, il presente, il futuro, sua madre e forse anche sè stessa!
Una ragazza come tante, che potrei benissimo essere io, cerca di riappropriarsi del sorriso e della sua vita, prova a far sentire il suo "ruggito" al mondo. Già, ruggito, perchè la forza di Amber mi ha fatto pensare a quella di una tigre.
Posso permettermi un piccolo appunto? Ho notato, soprattutto nel secondo capitolo, che sei passata dall'utilizzo del passato remoto a quello del presente ... forse l'hai fatto intenzionalmente, ma se così non fosse ti consiglio di utilizzare un tempo solo! :)
Per il resto, complimenti davvero perchè hai una bella proprietà di linguaggio e la storia promette bene!

Ele

Nuovo recensore
30/08/14, ore 22:56

L'idea mi ispira e il tuo modo di scrivere è semplice e chiaro. Mi piace!
Leggerei volentieri un capitolo successivo.

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