Recensioni per
L'Amore accade
di Amantea

Questa storia ha ottenuto 90 recensioni.
Positive : 90
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/11/15, ore 22:21

Beh....sei la solita ottima scrittrice! Ho letto solo perché l'hai scritto tu che anche nella descrizione delle parti più tragiche e impossibili da reggere, riesci a catturare l'attenzione. Brava Luciana, veramente. ....peccato la tristezza che mi ha invaso e che mi distruggerà nel prossimo capitolo. L'ho fatto e lo farò solo ed esclusivamente per te!
Un abbraccio forte forte!
Sandra
(Recensione modificata il 03/11/2015 - 10:22 pm)

Recensore Master
03/11/15, ore 22:16

La morte risulta sempre " tematica delicata", la esorcizziamo in continuazione per tutta la nostra esistenza, non se ne vuole sentir parlare...ma fa parte della Vita. E' il monito ultimo che ci permette di scandire il bene più prezioso che ci è stato dato in dono: il Tempo.
Siamo fatti di fiato. Oscar qui nella tua e sua narrazione, lo sa...finalmente. E riesce a dare il significato più vero e profondo al "loro" tempo, che avrebbe potuto compiersi già da molto, è vero, ma stavolta, davanti a quel quadro, alla conferma di quella devastante rivelazione, avviene in modo più intensamente "pieno"...
La morte con i suoi lugubri artigli ci fa sentire tanto freddo, qui, perché è l'insopportabile antagonista di tutto quanto si è compiuto in quell'angolo di Cielo a palazzo. Stride ancor di più e graffia e lacera perché "fare l'Amore" ( e quando penso a loro, lo penso con la A maiuscola, non c'è verso..) è un inno alla Vita. E' declamarla, pretenderla, decantarla..anche se sei cieco o malato: sei ancora "vivo".
E adesso taccio. L'epilogo di questo capitolo che tutti conosciamo è ancora più "perforante" del colpo che divora gli umani respiri di Andrè...per questo mi preparo.
Riesci sempre e comunque ad operare un incantesimo, anche nei momenti sofferti: la "sospensione" dei nostri battiti vicino ai loro.
Ti abbraccio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
03/11/15, ore 21:58

Il momento non è dei migliori per l'amore, ma i ricordi indelebili della notte trascorsa scaldano l'anima.

Recensore Master
03/11/15, ore 21:37

Stavolta non andrò a rivedere l'episodio. Stavolta è troppo difficile, anche se il momento peggiore deve ancora arrivare.
Personalmente credo che questa tua versione della loro prima volta non abbia niente da invidiare alla trama originale. Nel loro risveglio c'è dolcezza, tenerezza, paura e un amore immenso. Ma soprattutto c'è la felicità.
Li ho sentiti invincibili. Sappiamo gia che non sarà cosi.
Ma è l'insieme di questi gesti confidenziali che fa la differenza e che tu racconti con la tua solita sensibilità che ti contraddistingue: rannicchiati uno contro l'altro, i morsi della fame avvertiti dopo tanto tempo, il legendario appetito di Andrè, la sontuosa colazione, il buio che non fa paura perche cosi familiare anche perchè compagno di vita di colui che è vissuto all'ombra di colei che era la luce piu intensa della sua vita.
In quella lista che Tu conosci, a questo punto dovrei inserire anche un "Ciao" e un "non mi guardare cosi". Io le ho sentito pronunciare da Andrè, con una voce così sensuale e profonda alla quale non si può di certo restare indifferenti. E questo grazie alla tua bravura mia cara.
Ma il dovere chiama. Il dovere e il volere.
Tutto il resto è storia...anche con la esse maiuscola.
Qualche lacrima sei riuscita a rubarmela lo stesso, nonostante fossi preparata...mannaggia!!!!
il viaggio si fa insieme... ma teniamoci per mano.
Bravissima.  

Recensore Master
03/11/15, ore 21:15

Cruda, fedele all'originale (a parte l'inizio che si regge su un malinconico missing moment, solo in apparenza romantico), senza fronzoli e diretta. Ti ho trovato così in questo capitolo, dopo l'aura lirica ma non meno drammatica dei primi tre. Dico la verità, non è mai facile per me affrontare questa parte, sia nel ruolo di scrittrice che di lettrice, ho una specie di orticaria per l'argomento (che poi...in fondo parliamo di un anime, non certo di vita reale!), quindi inizialmente mi hai spiazzato, pur sapendo che non è un what if, poi un po' amareggiato...potenza della tua scrittura che sa evocare immagini note in maniera tuttavia vivida e nuova al tempo stesso. Non so se dipende da un mio eventuale meccanismo di autodifesa (!) , ma paradossalmente ho avvertito un certo distacco da parte di Oscar nella tragicità della sua narrazione, quasi cercasse di rimanere razionale, di non perdere la testa... mi confermerai se è stata solo un'impressione! ;) In ogni caso ottima prova, brava cara...soprattutto per essere ultimamente così eclettica e piena di sorprese! Un bacio

Recensore Master
03/11/15, ore 15:21

Una versione estremamente originale e romantica della notte delle lucciole.
la loro prima e unica notte insieme.
Ci regali un Andrè estremamente bello e una Oscar innamorata che non ha più paura di vivere questo amore. La loro unica paura era che l'altro scoprisse i problemi di salute che li attanagliavano.
Perchè Andrè non vuol far soffrire Oscar.
Perchè Oscar non vuol far soffrire Andrè.
Uniti, Uguali, Unici. Lo stesso abbigliamento, la stessa uniforme una vita in simbiosi.
la parte finale, quel "Ti voglio...." è qualcosa di spaventosamente forte.
Desiderio allo stato puro. "DESIDERIO" secondo Amantea.
Arrivata in exstremis, ribadisco che questa storia tocca l'anima e che tu sei Bravissima...e che il viaggio si fa insieme... TUTTO fino in fondo.

Recensore Veterano
03/11/15, ore 13:44

Sento molto nelle mie corde questo tuo racconto, ci leggo la mia stessa interpretazione: note malinconiche, a tratti cupe, senso incombente di tragedia nonostante la felicità dell'amore appena scoperto e vissuto.
Bellissimo.
Un abbraccio
Rose

Recensore Master
02/11/15, ore 21:14

Eccomi finalmente Luciana!
Come sempre poesia pura la tua. Ci hai descritto la loro notte con la dolcezza che ti contraddistingue e facendoci sentire tutta l’emozione.
Purtroppo si “sente” anche la triste consapevolezza di Oscar sul fatto che sarà per poco, perché la malattia incombe, mentre si illude di contro che la vista di André non sia così male....
Complimenti Luciana.
Peccato che tu mi chieda di sopportare nuovamente un lutto mai risolto...
Ma sei proprio convinta di volerci fare del male così??
Un bacione. Lucia

Recensore Master
02/11/15, ore 12:01

Ciao,
a volte accade che il mondo venga capovolto.
Accade che un destino avverso non lasci molto spazio all'amore,alla felicità.
Accade che il tempo scorra troppo velocemente e che la felicità duri lo spazio di una notte.
A volte, semplicemente, la vita accade.
Il tempo per i nostri sta scadendo,l'unica consolazione è, che se pur per poco,siano immensamente felici.

Recensore Master
02/11/15, ore 09:24

Oscar si è scoperta audace perché innamorata profondamente; le stelle sono le sentinelle del loro amore che sta nascendo.

Recensore Master
02/11/15, ore 01:01

Bellissima questa storia. All'inizio avevo creduto che fosse una one shot, ma che deliziosa scoperta scoprire che la storia è continuata.
Ci mostri quello che forse non abbiamo visto, i momenti prima di andare a Parigi, l'amore scoperto e vissuto qualche ora prima tra le paure di Oscar, la sua malattia e la rinnovata voglia di vivere l'amore con André. Ora mi chiedo come finirà e se seguirai la storia così come la conosciamo, o se hai previsto altro. L'amore accade, e noi diciamo, per fortuna.
Molto brava.

Recensore Master
02/11/15, ore 00:22

Sappi che con questo capitolo mi hai trafitto a morte, Amantea...sarà che hai toccato vette di lirismo e di profonda malinconia paragonabili solo alla prima volta del Peccato o di Ricordati di me...Quella poesia finale (perché solo di poesia si tratta) è di una bellezza infinita nella sua brevità intensa e struggente. Pochi termini che fanno fremere, emozionare, rabbrividire, declinando quel "mi sento di vivere" arcinoto in mille sfaccettature. Basterebbe questo a far affermare che hai scritto una perla di rara bellezza... ma c'è anche il resto: l'aggancio con la storia originale (l'arrivo dei soldati, la tisi), quel loro correre verso la soffitta, zona franca ieri e oggi, in cui isolarsi dal mondo e rifugiarsi in un mondo fatto di stelle e ricordi. Mi piace immaginare il loro 12 luglio lì, nel luogo che li ha visti un tempo complici e forse sereni, anche se strazia l'anima quell'anelito di vita che prova Oscar tra le sue braccia, la consapevolezza che potrebbe essere la loro ultima notte...brava a dar voce a quello che deve aver provato nella tritemente dolce notte delle lucciole. Concludo dicendo...brava, come sempre Silvia

Recensore Master
01/11/15, ore 23:30

Come ti ho già detto una volta, è tutto così naturale: il tappeto, le stelle, i ricordi...la vita vissuta insieme che torna, che li accompagna ancora una volta, verso l'ultimo passo, quello che li unirà anche come amanti. E c'è la passione che dilaga e li travolge, ed è bella, come sempre, quando la racconti tu. Un abbraccio, carissima, e a presto.

Recensore Master
01/11/15, ore 16:07

...è proprio come dici tu Amantea, ci sono sensazioni che non si possono descrivere, solo vivere. E questo capitolo, devo ripetermi, mi lascia un buco al cuore...nella migliore delle accezioni.
Perché dopo che Alain comunica il crudele dispaccio, riesco a vederlo André che prende Oscar per il polso e la trascina con sé per i corridoi bui di palazzo. Riesco a seguirli in questa corsa sfrenata, liberi, con lui che la guida, ancora e ancora... Apparentemente senzaalcun domani ed in realtà così intensamente bisognosi di crederci, di pensare che davvero sia ancora tutto possibile. In quell'angolo abbandonato del palazzo ritrovano sé stessi, ritrovano la loro dimensione, quello di "prima". "Prima" di tutto il male, delle incomprensioni, delle malattie del corpo e dello spirito, prima di perdersi un attimo di vista....
Adesso che conosce e comprende tutto l'Amore di lei, Andrè smette il suo ruolo "ombra" cui si era rassegnato durante l'arruolamento nella Guardia, diventa "guida", riparo, protezione e speranza, anelito di Vita. Non c'è un letto morbido o accogliente, nemmeno il folto di un bosco ove trovare riparo, ma lui la porta via dall'abisso che le si sta aprendo sotto i piedi,facendole toccare il Cielo. Entrambi sono l'uno l'universo dell'altra, il principio e la fine, dove appunto uno dei due termina, inizia l'altro...diventano carne attraverso l'innocenza di un sentimento "fanciullo", puro come la loro infanzia.
E questa "appartenenza" si coglie persino nel rapido sguardo "indagatore" di Alain, consapevole di tutto, ma ora che li vede per la prima volta fuori dalle mura della caserma, capace di percepirne il cambiamento dato dalla condivisione assoluta.
Solo questo. Mi ero ripromessa "sobrietà" di riflessione, ma proprio non riesco. Specie quando qualcuno ti consegna sincero certi scorci di meraviglia.
Un bacio grande.
Tamara Alessandra.
(Recensione modificata il 01/11/2015 - 05:52 pm)

Recensore Master
01/11/15, ore 13:49

Capitolo maestoso e lirico a iniziare dal titolo...frammenti di infanzia condivisa e la passione dell'età adulta..la quiete prima della tempesta, di Parigi. ...a presto.