Recensioni per
Il lupo ed il falco
di mikimac

Questa storia ha ottenuto 30 recensioni.
Positive : 30
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
27/09/16, ore 17:39

Adoro questo film e sono piacevolmente colpita che quando leggevo la storia, sono riuscita a ricordarmi alcuni spezzoni visto che è da un pò di tempo che non lo guardo.

Sei stata bravissima a caratterizzare i personaggi: per me hai fatto una bella fusione con i personaggi del film con quelli di Sherlock, trasmettendo poi le emozioni che provano (dal "volo della liberazione" di John quando era nel rudere di Mike, al urlo straziante di Sherlock e di John quando per poco non riescono a toccarsi - per citare quelli che mi hanno colpito di più).

Sherlock e John, Navarre e Isabeu: pensandoci, sì, hanno delle caretteristiche quasi simili (il carattere freddo e distaccato, ma che per l'amato/a farebbero di tutto (Sherlock/Navarre) - ma senza lasciare quei particolari come la deduzione o l'indole preferita del consulente investigativo nel cancellare cose basilari ("come hai scritto nell'ultimo capitolo, Sherlock ha cancellato completamente l'argomento "Eclissi Solare" ^_^''' ) il carattere dolce e di speranza di John/Isabeu, il mestiere di medico, ma anche la pazienza nello stare vicino al Cavaliere con il suo carattere burbero e il coraggio di John.

Pensavo in un primo momento che il ruolo del Vescovo fosse "interpretato" da Moriarty, ma invece ho avuto una bella e piacevole scoperta con la Strega Irene. (e no, non sono affatto dispiacuta dalla fine che ha fatto ;))
Magistrale scelta perchè tutto, ha avuto un filo logico dall'inizio alla fine anche per la scelta di Mike "Imperius".

Ti dirò che il personaggio che mi è piaciuto di più è stato quello di Mary, il "Philipe" della situazione. Come nel film, ho avuto sempre simpatia per il personaggio, ed è stato quello che ha avuto un cambiamento radicale nel corso della storia: prima ladra che pensava solo a se stessa, è arrivata a pensare di sacrificare la sua stessa vita per spezzare l'incantesimo che infligge due innamorati che non conosceva affatto. Proprio come nel film.

Come ho detto, amo il film e tu con questa storia hai azzaccato tutto. Dalla descrizione dei luoghi (dal castello di Londra e le sue segrete, il bosco, fino il sorgere e il tramontare del sole e ovviamente dell'eclisse), dei personaggi, e delle loro emozioni.

I miei più sinceri complimenti.

(Recensione modificata il 27/09/2016 - 05:48 pm)

Recensore Master
27/09/16, ore 15:47

È finita, peccato, c’è del dispiacere, in fondo, come per tutte le cose belle che terminano. Ma ne valeva la pena visto che il lupo ed il falco sono tornati ad essere Sh e John. Una bella trasposizione, la tua, non c’è che dire, sia considerando la fedeltà alla storia che ti ha ispirata sia dal punto di vista dei personaggi, mantenuti IC anche a distanza di secoli e di migliaia di km. Interessante la collocazione di Mary in quel ruolo, che potenzia quel barlume di positività che riuscivamo a scorgere nella Mary della III Season. Un esperimento riuscito, il tuo, senza interferenze nel legame unico tra i due protagonisti e rendendo concreti quei segnali di connessione tra lei e Mycroft che avevamo subodorato nella serie BBC. “…Mycroft si frappose fra John ed Irene…”: hai fatto un ottimo “uso” di Mycroft e del suo affetto per Sh, scolpendolo come un personaggio falsamente defilato rispetto a tutti gli altri. In questo capitolo ha ripreso il suo giusto ruolo di “io ci sarò sempre per te, anche se non avverti la mia presenza” nei confronti del fratello minore.
Le ultime frasi con cui concludi la storia sono efficaci ma abbastanza comuni. Io non voglio vada persa, invece, quella che è il vero suggello di questo splendido racconto“…E si perse nel profondo oceano, che erano gli occhi azzurri di John…”. Grazie per i momenti magici che ci hai fatto vivere per un po’.

Recensore Veterano
26/09/16, ore 21:17

Ahwww che fine poetica ♥
AdoroH! Che dire? Il film è stato ripreso perfettamente, le parti date con capacità incredibile e sei migliorata molto a narrare, fattelo dire. La tua scrittura è migliorata davvero tanto e questo è molto positivo, davvero davvero.
E insomma.. Anche questa è finita, da te sto ancora aspettando un'altra omegaverse, sai? E non scherzo <<
A presto ♥
~Aka

Recensore Veterano
26/09/16, ore 11:40

Ciao, siamo già al capitolo finale ;( mi mancherà questa storia!

Tutto bellissimo, romantico e avventuroso, con anche un pizzico di humor.
Mi sono sciolta quando Sherlock ha detto "Tu puoi trascorrere del tempo con John. Vederlo sorridere. Osservare le stelle nelle sue iridi." Tristissimo, immaginare quello che prova Sherlock nel pronunciare quelle parole.
Poi Irene fa la giusta fine che merita, perché qui era davvero odiosa oltre ogni misura.
Perfetto l'intervento di Mycroft e l'entrata in scena di John, teatrale come Michelle Pfeiffer ;)
Il pizzico di humor arriva, in maniera geniale, con l'ignoranza di Sherlock in fatto di astronomia, grandiosa!

Brava come sempre, alla prossima avventura!
(Recensione modificata il 27/09/2016 - 10:58 pm)

Recensore Master
25/09/16, ore 20:38

Ciao, beh devo ammettere che pensavo che sarebbe stata più lunga e che ci sarebbe stato almeno un altro capitolo, ma l'evoluzione della trama - vedendola ora che è completa - è stata molto ben calibrata e quindi mi è piaciuto vederla finire adesso. Anche se forse lo avevi accennato, ma a me era sfuggito! Ad ogni modo... il finale è l'ammore e io l'ho amato come sapevo sarebbe stato. Devo dire che quello che mi ha strappato il cuore è stato il vedere Sherlock correre perché terrorizzato dall'idea che Mike potesse aver ucciso John. Per fortuna che Mike non gli dà mai retta (e meno male...) e penso che fin da subito Mike avesse in mente di non dare ascolto a Sherlock perché credeva troppo e fino in fondo alla profezia ed era certo che si sarebbe avverta e così è successo. Giuro che ho quasi gridato quando si sono visti e poi accarezzati e infine baciati! Penso sia una delle cose più romantiche (e non stucchevoli) che abbia mai letto. E mi è piaciuto il modo in cui hai descritto il loro amarsi perché è così vero e così da loro. Sono pronti a morire per salvare l'altro, ma anche a fare di tutto per far sì che l'altro sia felice. Mi è piaciuto molto anche il piccolo richiamo finale alla serie in cui si scopre che Sherlock non sapeva niente perché gli astri e il cielo non sono importanti, ora scommetto che se ne interesserà di più (anche se per ora ha altro da fare).

Ho solo due annotazioni da fare. Ciò che dicevi riguardo l'evoluzione del personaggio di Mary, e che forse è (assieme a Irene) il personaggio che più riporta a Lady Hawke, è chiarissima e molto ben fatta. Mary cambia, forse matura e lo fa per via di quello che ha visto e di quello che ha potuto fare per due persone che nemmeno conosceva. Se in un primo momento ciò che la muove è la compassione, poi questa diventa generosità e Mary si ritrova a gioire per la felicità di altri. E questo è straordinario per un personaggio che ha vissuto sempre e soltanto per se stesso. Insomma, la sua evoluzione si è vista e mi è molto piaciuta. Forse ricorda più Philipe che Mary stessa, ma solo perché di Mary ancora non ne sappiamo abbastanza.

L'altra cosa riguarda Mycroft. Non so come ma non mi aspettavo di vederlo, anche se era molto logico. Ma la sua apparizione mi ha fatto tanto piacere perché Mycroft è un personaggio che amo e che mi piace sempre trovare. Devo dire che in un primo momento sono rimasta colpita dalla caratterizzazione che ne avevi dato, perché l'immagine distaccata e fredda, celava perfettamente la speranza per ciò che (lo sapeva) sarebbe successo da un momento all'altro. Eppure Mycroft non fa una piega, ma agisce ugualmente interpretando il ruolo di "campione" di Irene e questo è proprio da lui. Lui agirebbe così per il bene di Sherlock. E soprattutto lui è un uomo che farebbe un qualcosa che non vuole e soltanto perché lo si deve fare. Mycroft è un uomo razionale, profondamente controllato e che ha la capacità di vedere le cose con obiettività. Pertanto agisce per il bene dei molti, e lo fa nonostante tutto. Quindi sì, sono rimasta colpita e felice di trovarlo così simile alla serie.

Ah, no... la morte di Irene non mi è affatto dispiaciuta ^.^

Spero di ritrovarti presto.
Koa

Recensore Veterano
25/09/16, ore 20:28

Per prima cosa, apprezzo moltissimo l'accenno al fatto che Mary lavorerà per Mycroft. È qualcosa che ritengo più che probabile, e trovarlo anche in questa storia è stato gradevolissimo!

Venendo alla storia in sé, ed a questo capitolo in particolare: meraviglioso. Tutto. La morte di Irene (quanto amo Mycroft!), la sfida tra i fratelli (pura crudeltà) finita fortunatamente bene, l'accenno al fatto che il maggiore morirebbe per proteggere Sherlock, l'ingresso di John e la gioia di Mary (che mi ha fatta ridere di cuore!).

Insomma, ho amato molto la storia e in modo particolare questo capitolo. Sono felice che tu abbia avuto questa idea, e l'abbia tradotta in una cosa così bella.

Grazie.

A presto,
B.

Recensore Master
19/09/16, ore 22:31

Anche qui ritrovo piacevolmente la cura nel circostanziare le vicende, con precisione ed efficace “sceneggiatura”. Ritorna quell’atmosfera magica e carica di tensione emotiva che scaturisce da quella storia d’amore così tragicamente incompiuta. Se ne sta, in realtà, dipanando un’altra, dovuta all’attrazione che Mary si accorge di avere per John. Descrivi in modo efficace la scena movimentata della lotta per evitare l’intrusione dei nemici che si conclude con un tocco di leggerezza e di magia quando John, per fortuna, almeno in questo frangente, si trasforma in falco, alle prime luci del giorno (“…Fu in quel momento che il primo raggio di sole…”) e riesce a salvarsi dalla caduta con un tocco d’ali. Questa scena, molto ben costruita, lascia, comunque, un senso di malinconia perché, con Mary, comprendiamo che la morte non fa paura a John, sarebbe una liberazione da quell’incubo senza fine. Il capitolo si chiude con un momento veramente toccante, che traduci con parole adeguate e pervase quasi da un senso di rispetto e dolore per il dramma che si ripete ad ogni sorgere del sole, quando i due innamorati riescono a guardarsi, da uomini, negli occhi e sembra che la maledizione sia vinta. Ma tutto torna come sempre, un lupo, un falco, un’eterna rincorsa. A conclusione dei miei appunti, annoto questo passaggio, tra tanti, che mi ha colpito perché è come un vero e proprio quadro d’autore, in cui tu rappresenti, con eleganza, il senso di quegli affetti che esprimono la loro unicità e l’abisso della disperazione “…Le loro dita stavano finalmente per toccarsi, quando il primo raggio di sole illuminò il cielo…John sparì, mentre il falco volò via, stridendo per il dolore.…”. Splendido.

Recensore Veterano
19/09/16, ore 20:14

Allora, mi son troppo immaginata la scena e manca poco scoppio in lacrime. Possibile che tu tenti ogni giorno di farmi piangere come una bambina? c.c Ovvia. Cattiva, ecco.
Comunque il trovare un capitolo è sempre una gioia, che sia un capitolo triste o meno, poco importa, quindi per questo ti ringrazio davvero ♥
E niente, aspetto ovviamente il seguito, voglio troppo arrivare alla parte in cui finalmente si reicontreranno, di nuovo umani entrambi **
~Aka

Recensore Master
19/09/16, ore 14:30

Mi sta piacendo molto come stai caratterizzando Mary. In un primo momento avevo un po' storto in naso quando mi sono resa conto che si chiedeva come sarebbe stato baciare John, ma poi più andavo avanti a leggere e più mi dicevo che la sua "cotta" (perché per ora non me la sento di chiamarlo innamoramento) per John sia in realtà molto fedele alla serie. Io credo che una persona che fa una vita come quella di Mary (nella serie) non abbia messo in conto di fermasi e innamorarsi di un qualcuno. Penso che non lo avesse previsto, il che è un po' quello che accade qui. Mary vive una vita in solitaria, ha uno strano rapporto con Dio e uno ancora più inesistente con le altre persone. Non può permettersi di innamorarsi di qualcuno perché con la vita che fa, che fine farebbe chi gli sta attorno? E poi che vita farebbe fare a un marito o a dei figli? Eppure, nonostante tutto, si infatua di John perché John è affascinante e indubbiamente attraente ed è buono e Mary prova quasi pena per lui. Mi sono piaciute le sfaccettature che hai dato ai pensieri di Mary, la quale si domanda se addirittura arrivando a baciarlo non lo aiuterebbe in qualche modo. Spezzerebbe la maledizione? Lo classificherebbe come una cosa da niente? O magari lo farebbe innamorare di lei, facendolo smettere di soffrire per la lontananza con Sherlock? I pensieri che ha e le domande che si pone sono quasi egoisti, ma sono tutti verosimili e molto credibili affinché il personaggio venga caratterizzato a tutto tondo e che abbia uno spessore. Ciò che è bellissimo è che sì, Mary si infatua di John e pensa a tutto questo forse per la prima volta in vita propria, ma dopo che vede la trasformazione di Sherlock e John e il loro non potersi toccare, si commuove convincendosi che li vuole aiutare. Trovo straordinario il concetto, naturalmente ripreso tanto dal film, che una persona che ha sempre badato soltanto a se stessa venga conquistata dalla tragedia di due amanti come Sherlock e John, condannati a stare insieme in questo modo. Mary non è una persona generosa e buona, eppure sta cambiando e lo sta facendo per ciò che crede giusto. Probabilmente dopo tornerà a essere la stessa di prima, ma intanto si fa delle domande sull'amore. Si chiede come facciano a capirsi Sherlock e John, come riescano a stare insieme lo stesso amandosi ancora e quanto grande possa essere il loro amarsi per sopportare una maledizione del genere.

In tutto questo ci sono un paio di frangenti davvero molto intensi. Su tutto, il volo di John che mentre cade nel vuoto per un attimo è sereno, perché sta mettendo fine alle proprie sofferenze ma al tempo stesso è triste perché sa che Sherlock soffrirà. E poi l'urlo di Sherlock dopo che John diventa palpabile e si trasforma in falco. Su tutto, e non me ne stupisco dato che mi sento più in empatia con gli Holmes, è sempre l'amore di Sherlock a colpirmi e lo è anche nella tua storia.

Alla prossima.
Koa

Recensore Veterano
18/09/16, ore 20:43

Che scena finale triste, malinconica, romantica, struggente.. devo dire altro? 😭 Poi sei talmente brava che a volte mi dimentico di aver già visto il film e sono in ansia per quello che accadrà.
La storia scorre via in perfetto equilibrio tra il romanticismo e l'avventura che caratterizza la trama.
Sempre brava, alla prossima!

Recensore Veterano
18/09/16, ore 18:17

Hai trattato questa parte della storia in modo splendido: Mary che si sta infatuando di John, l'assalto, lo stato d'animo di Mike e la scena dell'alba (bellissima e straziante insieme) sono punti di vera maestria.

Le tue parole sono descrittive ed evocative assieme, cosa non facile da gestire senza rischiare di togliere ad una delle parti spessore.
Invece qui è tutto perfetto, una vera gioia per chi legge.

Come sempre brava, e ancora grazie per aver avuto questa idea magnifica.

A presto,
B.

Recensore Master
14/09/16, ore 13:15

Di questo capitolo ho molto apprezzato il ruolo di Irene. Penso tu abbia, come ho già forse accennato, adattato molto bene i ruoli. E trovo che la scelta di Irene sia particolarmente adatta. Certo c'erano molti nomi, Moriarty su tutti (e sarebbe andato bene ugualmente), ma ho apprezzato l'idea che hai avuto perché credo che Moriarty avrebbe forse dato dei toni più dark al racconto e forse per il peso che ha il personaggio. Vedere Irene nei panni del vescovo, come manipolatrice, come dominatrice che s'innamora (sempre se possiamo chiamarlo "amore") di Sherlock e che raggira Mike per poter ottenere ciò che gli serve... ecco è assolutamente IC con la Adler. Ce la vedo anche piuttosto bene nei panni della strega, non so il motivo. In sostanza non hai di che preoccuparti, questo è pur sempre un adattamento e far combaciare due opere così diverse per trama, contenuti e personaggi è tutto tranne che facile. In questo hai la mia ammirazione, perché il risultato è fluido e verosimile e penso che sia questo l'importante.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
14/09/16, ore 12:55
Cap. 2:

Una delle cose più interessanti che sto notando nella tua storia, è il fatto che tutto venga filtrato dagli occhi inconsapevoli di Mary. Il fatto che il pov sia il suo e che tutto quanto venga raccontato in base unicamente a ciò che vede, segue sì il film ma non significa che sia semplice da gestire. Soprattutto secondo me quando si scrive Johnlock, c'è sempre il rischio di commettere un qualche errore di coerenza narrativa, cosa che non ho trovato. La caratterizzazione di Mary si amplifica capitolo dopo capitolo, diventando più solida e allargandosi anche grazie a un'introspezione adeguata. Il suo personaggio cresce e impara delle cose, eppure rimane comunque se stessa. Ciò che trovo interessante è il fatto che la storia di John e Sherlock venga vista con occhi esterni, e ciò non è usuale tra le fanfiction che ho letto.

Per quanto riguarda il lupo e il falco. La loro storia colpisce e per quanto Mary sia in totale confusione, per chi conosce la trama è perfettamente chiaro ciò che sta succedendo. Sono rimasta colpita da alcuni passaggi riguardanti Sherlock. Questo Sherlock è diverso da quello che si trova nelle Johnlock, e per il semplice motivo che non stai costruendo una storia d'amore. Lasci supporre che ciò sia già avvenuto, che sia successo in passato, ma non vediamo il suo evolversi. E quindi Sherlock e John sono sicuri dei propri sentimenti e al punto che Sherlock si ritrova a dire frasi come: "senza il falco niente ha più senso", che pare una frase buttata lì, ma se si sa chi è il falco assume un tono del tutto diverso. Senza John niente ha senso, non a questo punto della storia e soprattutto non ora che Sherlock sta combattendo contro tutto e tutti per poter stare con chi ama.

Come dicevo, sì, la storia è filtrata dagli occhi di Mary, ma ti posso assicurare che l'amore che unisce il lupo e il falco è perfettamente chiaro.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
13/09/16, ore 21:58

Molto efficace l’apertura di questo terzo capitolo con la precisione nel ritrarre i personaggi presenti e l’atmosfera del luogo, ora apparentemente più tranquilla, anche per il silenzio non più rotto dall’ululare disperato del lupo. E’ un ritratto d’ambiente, quello della Torre, che tu rendi con accuratezza ed attenzione anche al clima psicologico che si è creato tra i presenti. Mike, infatti, già sa che deve parlare a Mary della storia di Sh e John, affinchè comprenda i particolari di una vicenda che le rimane oscura. Più che storia, è la scoperta reciproca di “…Due anime che trovano l’altra parte di se stessa...”, cioè è quello che succede nel cortile di addestramento delle guardie del Re, a far scaturire, poi, la corrente impetuosa di vicende che hanno il triste esito di un grande amore impossibile. Un’annotazione che altrimenti dimentico di scrivere, riguarda il personaggio di Mike: lo trovo assolutamente fondamentale nella vicenda, non ricordo di chi fosse il ruolo nel film, ma lui è perfetto qui. Lo hai costruito in maniera credibile. Altra figura azzeccata è quella di Irene, con tutto il suo fascino e la sua carica malefica (“….I suoi occhi brillano di una gioia malsana e spietata…”). Il fatto che ci siano delle differenze rispetto all’originale non è un elemento negativo, secondo me, non ti deve pertanto preoccupare perché io non sto leggendo la sceneggiatura di “Lady Hawke” ma “Il lupo ed il falco”. La tua storia, che continua, avvincente e ben scritta.

Recensore Master
13/09/16, ore 12:57

Ciao, ho iniziato a leggere questa storia soltanto domenica e per una questione di salute (ieri strisciavo letteralmente) arrivo soltanto ora a lasciare un commento. Ho aspettato tanto perché fondamentalmente ho la memoria brevissima. Non so per quale ragione, ero assolutamente convinta di non conoscere Lady Hawke e di non averlo mai visto, perché il titolo non mi diceva nulla. Poi, però, quando sono andata a googlarlo, mi sono resa conto che la storia la conoscevo piuttosto bene e, anzi, mi sono detta che forse non c'è anima viva al mondo che non può non conoscere quel film. Avrò milioni di cose da dire nel corso delle recensioni che ti lascerò, ma in questa prima (dato che sono di corsa) mi concentrerò su un paio di concetti che voglio sottolineare e che ritengo importanti. Poi, il massiccio "resto" che voglio farti presente te lo dirò nei capitoli a venire.

La prima cosa è un grazie. Perché spesso mi spiace non leggere le tue storie, in passato è capitato che tu trattassi tematiche anche di violenza o con scene molto forti, e io faccio molta fatica a seguire il genere e mi è sempre dispiaciuto dover lasciarle da parte. In questo caso hai preso forse una delle storie più romantiche mai concepite dopo Cenerentola! E sono felice tu l'abbia fatto. Mi piace l'idea di una trasposizione in chiave Johnlock di questa storia, la trovo originale per questo fandom in cui (a memoria) non credo d'aver mai letto storie di questo tipo. Io non sono una che ama le fic in cui uno dei due diventa un animale o viene trasformato in tale, o è tale, ma questo è un caso tutto diverso. Credo che tu abbia avuto un'ottima idea e che l'abbia anche curata molto bene, per quello che ho letto.

L'altra cosa che mi sento di dover sottolineare, è che hai fatto molti miglioramenti. A iniziare dall'impaginazione che ora è meno frammentaria e che aiuta molto ad avere una lettura scorrevole. Noto che anche il testo è più fluido e curato, e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Hai fatto molti miglioramenti rispetto ad altri tuoi lavori che ho letto in passato.

Per quel che riguarda l'assegnazione dei personaggi, avrò molto da dire nelle parti a venire, ma per ora mi concentrerò su Mary. Non mi sarei mai aspettata che tu calassi lei nel ruolo di Philippe e confesso che in un primo momento sono rimasta stordita perché faticavo a riconoscerla. Poi però mi sono detta che non dovevo soffermarmi sulla superficie, ma andare più a fondo. E infatti, pensandoci, i due personaggi hanno qualche affinità. E non solo per la tendenza a violare la legge (particolare che con Mary possiamo soltanto dedurre), ma l'essere fondamentalmente buoni, cosa in cui credo, e dal cuore grande nonostante le apparenze o nonostante il primo impatto (per Mary dopo lo sparo a Sherlock) lasci a intendere tutt'altro. Io non sono una che apprezza mai troppo i casi in cui Mary viene eletta a villain della situazione, alla stregua di Moriarty. Per questa ragione ho finito con l'approvare a pieni voti la tua decisione. Nel film Philippe aveva una chiave più leggera, rispetto al personaggio Mary, ma questo è normale dato che Sherlock è un drama ed è trattato da drama, mentre Lady Hawke pur parlando di una separazione e di due amanti che patiscono pene d'amore, ha al suo interno personaggi e situazioni che rendono il film più leggero. Per questa ragione il riadattamento di Mary e tutti quei dettagli che la fanno assomigliare molto a Philippe, come parlare con Dio per esempio, mi hanno convinta al cento per cento.

Credibile anche l'ambientazione in cui l'hai calata e che in questo primo capitolo ha molto spazio.

Per ora è tutto, anche se ho certamente scordato qualcosa.
Alla prossima.
(Recensione modificata il 13/09/2016 - 01:02 pm)

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