Ciao! :) |
Ora entro nella storia e glielo levo io l'altro occhi se continua a sostenere questa idiozia. |
Una volta guariti da una lunga malattia, una che ti ha impedito di vivere per molto tempo, quello che resta da fare è, appunto, ricominciare a vivere. Nel caso di Vegeta questo significa tornare a fare il soldato, perché è quello che ama. Bulma, la cui capacità di comprensione è offuscata dalla paura di soffrire ancora, non riesce a capire perché l’esperienza che ha passato Vegeta non gli ha tolto la voglia di fare ciò che gli piace, che lo rende se stesso; e che, anzi, proprio la sua voglia di tornare nell’esercito è un sintomo inequivocabile della sua guarigione. Certo, senza un occhio nessuno si aspetterebbe che Vegeta possa correre il rischio di essere sbattuto ancora in prima linea o in una qualche missione suicida. Probabilmente la paura di Bulma è tanta che non ci pensa nemmeno, così come non si rende conto che, forse, Vegeta è disposto a mettere da parte perfino un po’ d’orgoglio per poter tornare a vestire la divisa (le difficoltà per iscriversi in palestra ho idea che in confronto non erano niente^^’’’) e che quello a cui tiene davvero, arrivati a questo punto della storia, non è più soltanto il suo lavoro. Ma dove non arriva la razionalità, arriva l’amore e la voglia di assecondare i desideri del compagno; una delle regole non scritte per un funzionale rapporto di coppia, giusto? ^_* |
Ciaooooo Beh che dire, questa fan-fiction è veramente bella e coinvolgente. Ieri per caso ho notato il tuo aggiornamento e così ho letto puntino capitolo non potendo fare a meno di cominciare dal principio. Ho letto tutti e 23 i capitoli uno dopo l'altro, anzi i 24 se consideri che l'ultimo l'ho letto due volte. Detto ciò non vedo l'ora di leggere gli altri. Bravissima veramente. |
Ciao!^^ |
Ciao taisa!! Beh questa decisione di Vegeta è molto "mai una gioia" 😭😭😭 testardo, caparbio, cocciuto e perchè no, anche un po' egoista, è una perfetta riproduzione IC che mi ha fatto tornare in mente il Vegeta di Cell nel canon. Insomma quello che avremmo preso volentieri a schiaffi un po' tutti. Accanto a lui c'è la solita Bulma che accetta tutte le scelte del suo uomo, anche se non le condivide sapendo che reagire con la rabbia sarebbe inutile quando hai un uomo di fronte come Vegeta che ha già preso una decisione. Qualunque altra donna al suo posto si sarebbe per lo meno infuriata di fronte al fatto compiuto, ma lei no, perché lo ama ed è disposta ad assecondare le sue scelte...anche lei perfettamente coerente con l'originale seppur in un contesto diverso. |
Assafà a Maronn! Detto nel miglior dialetto campano. |
Non sono particolarmente amante delle long fic, solitamente aspetto ad addentrarmici a lavoro ultimato: sono una persona impaziente e mi piace leggere tutto d'un fiato una storia e il più velocemente possibile, non riesco ad aspettare. Eppure stamattina, dopo aver disertato questo sito per lungo tempo, non sono riuscita a trattenermi e ho divorato questa tua creazione. |
Ciao taisa, sto seguendo questa storia che mi appassiona sempre di più soprattutto per la grande dimestichezza che hai nel trattare la psicologia di un uomo che è stato piegato dalla vita e dagli eventi e di una donna che vuole sconfiggere i suoi demoni e finalmente con questo capitolo sembra che Bulma sia riuscita a condividere l'odio e il disgusto di Vegeta per quello che gli è stato fatto e Vegeta finalmente è riuscito a riavvicinarsi completamente alla sua donna, l'unica che guarda l'uomo e non il Tenente... I miei complimenti!!!! Sei bravissima ❤ |
Ciao^^ |
Mancava giusto quest’ultimo passo; ritrovare l’intimità fisica oltre che emotiva. Vegeta deve superare l’imbarazzo e il disagio di farsi vedere con tutte quelle cicatrici addosso e di sentirsi di nuovo inerme e indifeso di fronte a qualcuno. Bulma deve superare l’imbarazzo e il disagio di lasciar trasparire le sue difficoltà e di fargli capire che cosa prova ferendo i suoi sentimenti. Lui ci riesce comprendendo una volta per tutte (se mai avesse ancora qualche dubbio^^) che Bulma non è come gli altri e di lei si può fidare. Lei ci riesce calandosi definitivamente nei panni di Vegeta e provando la rabbia e il dolore che lui non ha mai dimostrato esplicitamente. Le circostanze aiutano e completano il quadro, col piccolo Trunks che lascia il campo libero, e finalmente il cerchio si chiude. Vegeta torna ad essere quello di prima… o forse no, perché le cicatrici restano lì dove sono. Adesso però forse sono finalmente solo cicatrici, e non è più come se fossero ferite fresche e ancora sanguinanti. |
Basta sapersi organizzare. Sembra il titolo della storia di un personaggio e del suo disturbo ossessivo compulsivo XD. Considerato che in questa storia a Vegeta hai affibbiato anche un bel disturbo post traumatico da stress, sembra che tu non voglia fargli mancare proprio niente. Meno male che c’è Bulma e un guardaroba abbastanza capiente. Forse la scienziata sarà anche una persona disordinata, se pensiamo al suo armadio, ma quando si tratta di mettere a posto Vegeta, l’iniziativa e la voglia non le mancano, così come il metodo. Così in questo capitolo ci viene raccontato, ancora una volta accuratamente e nei minimi dettagli, come non solo lei abbia sempre continuato a credere che Vegeta sarebbe tornato, ma anche come ha fatto materialmente in modo che, tornando, avrebbe trovato la sua vita ancora lì ad aspettarlo. Se sia stato solo per scaramanzia poco importa, visto che non ha mai smesso di farlo e si adopera ancora cercando palestre e andando ad informarsi per conto di Vegeta, intuendo alla perfezione i suoi bisogni. Se il criterio con cui Vegeta organizza il proprio armadio per Bulma resta ancora un mistero (chissà, forse prima o poi potrebbe arrivarci il piccolo Trunks^^’), ci sono cose di lui invece che ormai conosce benissimo. Probabilmente sono quelle più importanti. |
Direi che le cose stanno andando per il meglio! |
Ciao^^ |
Il racconto di ciò che ha passato Vegeta ha turbato Bulma più di quanto lei non avesse voluto o immaginato e si ritrova nella spiacevole condizione di volersi isolare ed evitare ogni contatto con lui, nel tentativo di metabolizzare tutte le informazioni che non avrebbe mai voluto sapere. Questo modo di fare non passa inosservato nemmeno con suo padre, l'uomo più svagato e distratto del pianeta, figuriamoci con Vegeta, che pure con un occhio solo ci vede benissimo. |