Ma ciao Polly!
Un altro momento tragico e romanticissimo insieme, questo che racchiudi nella shot. Il Natale è un momento terribile e bellissimo assieme, perché nell’ansia imposta dalla società che sia tutto perfetto, ci ricorda anche quello che abbiamo perso. Alcuni non possono proprio essere felici a Natale, non completamente, almeno, e, nel caso di Tony e Denise, questa assenza terribile corrisponde ai loro genitori, morti in entrambi i casi tragicamente, con una similitudine che rende più facile comprendersi, soprattutto in base alle vicende della long che non spoilererò XD. Denise è molto realistica e umana nel suo sentirsi perennemente incompleta fin quando non incontra un uomo con cui condividere la sua perdita, certo, ma anche l’idea di un futuro insieme.
E questa nostalgia che la prende c’è a prescindere dall’affettuosa presenza degli zii e della cugina, anzi il fatto che la psicologa abbia un nucleo adottivo disposto ad aiutarla e a sostenerla rende ancora più dolceamaro il fatto che, prima d’allora, Denise non poteva essere comunque totalmente felice. E c’è una ricchezza infinita in tutto questo, una ricchezza di contenuti che ti accompagna non solo nella long, dove il dolore dei vari personaggi è sviscerato in un contesto più corale (penso al lavoro fatto su Nat, su Wanda e sugli altri) e viene risolto grazie alla volontà di essere una famiglia e una squadra, ma anche in questi piccoli missing moments che approfondiscono alcuni dei più intensi momenti della storia madre stessa. Leggerti è sempre un piacere, mia cara! Un abbraccio e a presto,
Shilyss |