Amore mio.
Tutto ciò ha dell’assurdo.
Perché tu non lo sai ma io l’anno scorso, nei bellissimi momenti in cui la nostra relazione stava muovendo i primi passi, e io mi scoprivo ogni giorno sempre più innamorata di te e di Tony e Peter, credo di essermi consumata gli occhi su questa OS, e sulle altre che compongono la serie “Tales about a Spider Kid and an Iron Guy”. Mi mettevo la sera a letto e d’un tratto mi veniva voglia di leggere qualcosa di tuo, e allora mi ritrovavo sempre qui, a perdermi nel dolore straziante di questi attimi di cui all’epoca sapevo poco o nulla – d’altra parte, è stato solo grazie a te che io ho smesso di confondere la sigla MCU da una qualsiasi, boh, squadra di basket\emittente televisiva\inserisci tu quello che vuoi basta che si tratti di qualcosa di americano. Voglio dire, non è che vivessi su un’isola deserta e non sapessi chi erano Spider Man o Iron Man o Loki o tutti gli altri, semplicemente nella mia testa era tutto molto vago. E sinceramente, prima di conoscere te e Shilyss, nemmeno mi era mai interessato più di tanto fare chiarezza. Ora, a distanza di dodici mesi, da vera madre consumista quale sono, compro ai miei figli magliette e merchandising vario ed eventuale a tema Marvel, e il Piccolo Padawan va all’asilo con la maglietta di Iron Man e la canottiera e le mutande (abbiamo il completo XD) di Spider Man. Ne abbiamo fatta di strada. Tutto questo per dire che – e ritorno alla considerazione iniziale sull’assurdità della cosa – IO LA TUA PRIMA STARKER NON L’HO MAI COMMENTATA.
Come è stato possibile che ciò accadesse, io mi domando.
Mi rendo conto di essere imperdonabile per cui cerco di rimediare al meglio delle mie possibilità (che come ben sai ultimamente sono scarsine, causa stanchezza e scazzi vari). Ma io sono impavida e ci provo lo stesso, a dire qualcosa di sensato.
Innanzitutto, quella scena, quella stramaledettissima scena che io nemmeno riesco a guardare, senza sentire un nodo stringermi la gola. Figuriamoci tu. Il tutto, ovviamente, con la terribile consapevolezza che ad essa ora se ne è aggiunta un’altra, ancora più straziante, perché se un anno fa ancora c’era un barlume di speranza che le cose sarebbero andate a posto, adesso, dopo Endgame, ogni cosa ha l’amaro sapore dell’ineluttabile (alé, anch’io sono caduta nel tranello di questa parola, che ormai è diventata una vera e propria persecuzione).
In questa OS ci trascini nella mente di Peter, facendoci vivere i terribili minuti immediatamente antecedenti alla sua scomparsa. I sensi di ragno di Peter, estremamente sviluppati, fanno percepire a lui l’intero processo come se lo stesse vivendo al rallentatore. Cerca Tony, prima di qualsiasi altra cosa, i suoi occhi, e quando li trova è un sollievo e uno strazio insieme, perché se da una parte l’uomo che ama è un appiglio cui aggrapparsi, dall’altra Peter è consapevole della devastazione che la sua scomparsa comporterà nella vita di Tony. I suoi occhi sono un tremante abisso di terrore, lucidi e sgranati su di te e ti dicono di restare, di non andar via, “Non lasciarmi”, dicono. Vorresti tanto. Questa frase, se si fosse trovata su un libro, l’avrei sottolineata in qualche modo, avrei segnato la pagina da qualche parte per poterla ritrovare in fretta, tanto è bella e perfetta. Tony non vuole lasciare andare Peter, vuole averlo vivo al suo fianco e Peter vorrebbe tanto restare con lui, per proseguire su di un percorso che è appena all’inizio ma che la follia di Thanos ha già cancellato di netto. Tony e Peter si amano, si sono appena trovati e già sono costretti a perdersi. Tutto questo è straziante, tanto più perché ora sappiamo benissimo cosa Tony sarà disposto a fare per riportare indietro il suo “ragazzino”… i due si rivedranno, sì, per pochi secondi, il tempo sufficiente a permettere ad Iron Man di indossare il guanto e riportare, finalmente, l’equilibrio nell’universo. Quanta sofferenza, tesoro, quanta sofferenza.
Spero di essere riuscita a mettere insieme qualcosa di sensato, non dico un commento decente ma almeno scritto in italiano… non sono sicura nemmeno di questo.
Ti stringo fortissimo perché so che la ferita è ancora aperta e brucia da morire. Ma ricordati che finché ci sei tu, per loro c’è speranza.
Un bacio, e a presto :*
Tua
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