Recensioni per
Empty Hands
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 37 recensioni.
Positive : 37
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 [Prossimo]
Recensore Master
12/07/20, ore 21:24
Cap. 1:

Ciao, cara, dovevo ovviamente passare da questa, partendo dal presupposto che tu puoi presentare qualsiasi cosa nel gruppo perchè crei sempre meraviglie. <3
Immaginavi allora, visto che è stata la prima Starker, che ne avresti scritte tante altre (anzi, tanti altri capolavori)? <3
In questa fic ho sentito ogni paura di Peter, in ogni frammento di istante. Peter, non si sente, ma soprattutto non si percepisce, caspita. Sei riuscita a far identificare il lettore in una sensazione... legata al genere fantastico, io davvero non ho parole.
E' bellissimo come troviamo la baraonda dei suoi pensieri in quei momenti, e il leggerissimo velo amoroso/erotico che riguarda il ricordo dei loro momenti d'amore, che, caspita, hai toccato con una maestria che solo tu puoi avere e mi è sembrato di avere pezzi di loro scene davanti agli occhi.
Bellissimo. Bellissimo come gli occhi di Tony siano quasi una supplica per non lasciarlo, bellissima la riflessione sul supereroe che salva perchè deve e non perchè vuole, quando in realtà Tony lo salverebbe anche e soprattutto perchè vuole, perchè alla fine credo che Tony sarebbe esattamente così.
La caratterizzazione che dai ad entrambi è incredibile! Incredibile e sempre fedele a sè stessa, Peter è un cucciolo <3
E il rimando alle mani di Tony, oddio, che prima sono piene di Peter e poi Peter sparirà e saranno piene di vuoto, oh, questa è poesia. Prima o poi farò leggere questa fic al mio ragazzo, eh, è troppo bella e dice tutto del loro essere e di loro come coppia pur essendo poca. Sono poche parole, ma un concentrato di amore ed emozioni.
Vuoi sapere se mi è piaciuta? Immensamente, come sempre, traspare ogni loro sentimento, ogni nota di amore che li riguarda. Crei poesia, insomma.
Complimenti di cuore anche per questa.
Che signor esordio che hai fatto nel fandom, con questa prima Starker, aggiungo <3
Alla prossima, una megabbraccio!

Recensore Master
09/07/20, ore 14:07
Cap. 1:

Ciao!
Come promesso nel gruppo Caffè e Calderotti sono passata a leggere questa storia, benché il fandom non lo bazzichi affatto. Tuttavia, la tua presentazione mi aveva incuriosita e quindi ho fatto il grande salto. Fortunatamente conosco quel poco che basta Tony Stark per riuscire a seguire la storia.
Sicuramente avrò perso molti dettagli sulla caratterizzazione del personaggio di Peter, ma posso dirti che hai un bello stile, scorrevole, semplice (non però banale o piatto) e in grado di creare empatia con il personaggio senza risultare melenso.
La fine è struggente con la disintegrazione di Peter e viene voglia di leggere anche le altre storie della raccolta.
È stato un piacere leggerti.
Sev

Recensore Veterano
22/03/20, ore 12:30
Cap. 1:

Ciao tesoro mio grande!!
Scusami infinitamente per tutto il ritardo con il quale passo qui da te, ma, come dice mio padre, “la realtà supera sempre ogni nostra fantasia” ed è impossibile immaginare quante sorprese ti riserva la vita anche quando sei costretta a non uscire di casa.
Ma basta divagare e parliamo della storia.
Ho deciso di leggere proprio questa qui perché mi sono resa conto che è la prima che hai scritto per questo fandom e questa coppia e volevo proprio vedere quella che fosse “l’origine”, “la storia madre” da dove sono scaturite tutte quelle meravigliose storie che ci hai fatto leggere in questo tempo. Ovviamente, l’ho adorata.
Penso di non dirtelo spesso, ma adoro sempre i tuoi disegni che inserisci nelle tue storie, sempre così ben curati e attinenti con la trame che segue. Questo qui, per giunta, lo trovo davvero molto toccante, visto che rappresenta proprio il momento in cui Peter inizia a scomparire.
Infatti la storia ci parla proprio di quelli che sono i suoi pensieri in quegli ultimi istanti. Penso che siano tutti davvero molto verosimili: infatti pensa alle sensazioni che sta provando, alla “pelle delle braccia che si alza”, il fatto di iniziarsi a sentirsi scomparire, ma, soprattutto, inizia a pensare a Tony.
Non vuole lasciare quel uomo che lo fa sentire così bene, non vuole terminare quella loro storia che si trova solo all’inizio; vorrebbe che il loro rapporto avesse la possibilità di evolversi, vuole tornare a fare l’amore con lui.
Comprendo perfettamente il suo “non voler andar via” perché lo pensato tante volte anch’io durante la malattia.
Capisco perfettamente anche “l’odiarsi”; in questi casi è normale sentirsi in colpa per far soffrire le persone amata, perché gli si lascerà con un grande vuote nel cuore. È normale sentirsi così, ma purtroppo è inevitabile.
In tutto questo però, gli occhi di Tony diventano la sua unica ancora in cui aggrapparsi e si rende conto che, forse per lui, è meglio che tutto questo stia accadendo di fronte ai suoi occhi, così può salutarlo e stagli accanto in questi ultimi istanti.
È tenerissimo che, l’ultima cosa che dice Peter prima di scomparire, è quel “mi dispiace”, due semplici parole che invece portano in loro tutto il carico dei pensieri e delle emozioni che lo hanno accompagnato fino alla fine.
Mi piace che finisce con quel “Magari un giorno vi vedrete di nuovo, quando sarà il momento.O forse, Peter, magari no” questa sospensione, questa domanda, per un loro futuro incontro, chissà in quale luogo e tempo.
Penso sia stata una storia davvero emozionante e davvero molto realistica, presentandoci pensieri davvero coerenti per una persona molto giovane che sta “scomparendo” di fronte agli occhi del uomo che ama.
Ho apprezzato molto la tua decisione di utilizzare una narrazione alla seconda persona singolare perché la trovo sempre la più adatta per le storie introspettive e per parlare di pensieri e emozioni provate da un personaggio.
Se è vero che “il buongiorno si vede dal mattino”, questa tua prima storia su gli Starker era stata proprio un ottimo preannuncio di tutte quello che sarebbe arrivato dopo.
Continua sempre così, mi raccomando.
Un mega abbraccio virtuale mia cara,
Jodie

Recensore Master
08/03/20, ore 13:00
Cap. 1:

Ciao tesoro!
Eccomi qui per lo scambio a catena.
Allora, questa storia mi ha fatto scendere una lacrimuccia che - mannaggia a me - non sono proprio riuscita a trattenere.
Il tutto è così pieno di amore e nostalgia e dolore che è impossibile non immergersi e emozionarsi leggendo ciò che hai scritto.
Il fatto che tutto presenti un'alternanza di ricordi e presente, quel presente doloroso che è il finale di Infinity War (io son sempre lì che piango incredula) rende la tua storia ancora più dolceamaro.
La tua scrittura morbida la paragonerei, ora più che mai, a una ballerina in punta di piedi che danza su un palco, oppure a una mamma che, sempre in punta di piedi, esce dalla camera del neonato che ha appena addormentato. Non sei mai invadente, non sei mai troppo: racconti sempre storie come se tu fossi stata lì, presente nei momenti che descrivi, presente nella mente di Tony o di Peter, capace di capire e raccontare a noi che leggiamo la marea di emozioni - negative e positive insieme - che attraversano i protagonisti.
Nel caso di Empty hands è tutto meraviglioso e delicato e perfettamente bilanciato, a partire dal titolo.
Come sempre, leggerti è un piacere <3
A presto cara
Un bacio grande, Lagertha

Recensore Master
24/02/20, ore 19:04
Cap. 1:

Ciao!
Ancora una volta le tue storie sono un concentrato di emozioni e sentimenti che ripercorrono tappe della saga da un punto di vista molto più emotivo. Ritrovare Peter in quelle condizioni, a un passo dallo svanire, è sempre infinitamente doloroso, e come sempre riesci a rendere visibile il mondo interiore di questo personaggio, che come credo di averti già detto in qualche recensione precedente è quello che credo tu gestisca meglio, anche più di Tony, che caratterizzi sempre a meraviglia!
Non so se questa sia la tua storia più datata che leggo, però ho riscontrato uno stile un po' diverso dal solito, un pizzico più acerbo nella gestione della narrazione che, pur essendo in seconda persona, appare molto emotiva, quasi fosse un flusso di coscienza mascherato – come se fosse stata scritta di getto, tutta in una volta. Ad ogni modo, percezioni mie a parte, devo dire che questo testo, nonostante il momento narrato sia cristallizzato nell'attesa, mi ha comunicato frenesia. La frenesia di vivere, di esserci, di non essere parte di quella metà destinata a svanire.
I pensieri di Peter sono tutti aggrovigliati lì, in questo desiderio sfrenato di restare vivo, per se stesso e per Tony, che lo osserva impotente, incapace di difenderlo. Molto bello, inoltre, il fatto che parte della sofferenza di Peter sia dettata dalla consapevolezza che Tony non si perdonerà mai per non essere riuscito a salvarlo. Triste e spietata, invece, la riflessione sull'impossibilità di restare al sicuro, che racchiude tutta la crudeltà di quello schiocco di dita: se anche Peter non fosse stato su quella navicella, se anche non avesse combattuto quella guerra, sarebbe morto ugualmente, per una mera scelta del caso. Terribile.
Come già ti ho detto in passato, non riesco a vederli come coppia, questi due personaggi, però le tue storie sono molto belle e si lasciano leggere anche al di là dei gusti personali. Inoltre, mi piace il grande affetto che emerge, che riesci sempre a mettere in mostra.
Sono storie molto emotive, le tue.
Bellissima l'immagina di una mano che resta vuota, che non può più stringere nulla. Bellissima e dolorosa.
Brava come sempre, alla prossima!

Rosmary

Recensore Master
22/12/19, ore 14:11
Cap. 1:

Ciao!
Ho pensato di iniziare questa serie partendo dall’inizio. E non credevo sarebbe stato così triste!
Però è giustissimo, perché è una serie, una specie di percorso, e per “guarire” (dalla tristezza per la loro storia) bisogna affrontare il dolore. Si apprezza maggiormente il fluff se si passa prima dall’angst, giusto?

Le storie in seconda persona mi piacciono tantissimo, e tu l’hai usata bene, mostrandoci Peter, la sua vita e il modo in cui Tony ne ha fatto parte. Ci hai mostrato un Peter legato alla vita, proprio perché aveva appena trovato Tony, e Tony aveva trovato lui.

Sappiamo che hanno avuto una relazione, che sono stati insieme, che c’era qualcosa di potente, qualcosa che rende Tony incapace di lasciar andare Peter. Sappiamo che per Tony non sarà più lo stesso, che avevano un futuro (o almeno, avrebbero potuto avere un futuro), e che non si sa, non si sa se si rivedranno o meno.

Peter sta morendo, ha paura, eppure è a Tony che pensa. A come starà lui, e a come dovrà affrontare tutto questo. Il senso di colpa, il dubbio (Peter si sarebbe salvato se fosse rimasto a casa? Sicuramente no), il vuoto.

Sappi che mi hai resa molto triste! Quindi dovrò passare presto dalle altre storie per tirarmi su il morale. A presto e buone feste!

Recensore Junior
19/12/19, ore 21:22
Cap. 1:

Prima di leggere le tue ff loro due non li avevo mai shippati, non perché non mi piacciano come coppia ma perché semplicemente nemmeno avevo mai pensato alla ship! Tu me l'hai fatta scoprire e decisamente apprezzare. Scrivi in un modo così coinvolgente che è difficile non farsi trascinare dal vortice di emozioni che ogni volta riesci a creare, che sia nell'ambito dell'angst o nel più leggero fluff. Li rendi semplicemente in un modo così profondo e sfaccettato che è impossibile non amarli insieme.
Ho apprezzato molto in questa os l'uso della seconda persona che la rende più diretta, d'impatto. Catapulta il lettore direttamente nella mente di Peter, come uno spettatore che ascolta i suoi pensieri, i dialoghi interiori che ognuno fa con sé stesso.
Si percepisce il suo essere perennemente insicuro, nonostante le continue rassicurazioni di Tony. Il modo in cui hai descritto la loro intimità, velatamente e accennata appena, è davvero dolce.
Un'altra cosa che mi è piaciuta è come Peter in tutto ciò che sta succedendo si preoccupi principalmente per Tony più che per sé stesso. Sa che lui rimarrà dilaniato da questa perdita, che sarà un colpo durissimo e riprendersi potrebbe essere addirittura impossibile. Non c'è una traccia di egoismo nei suoi pensieri; solo il dolore per la consapevolezza che Tony soffrirà come un cane. Tutto ciò è davvero da Peter, almeno io lo vedo come personaggio esattamente così come tu lo descrivi. Forse anche per questo mi piace tanto leggere le tue storie con loro come protagonisti.
Davvero una bella ff!
Complimenti e alla prossima~

Recensore Master
02/12/19, ore 00:09
Cap. 1:

Ogni grande saga ha un’origine. Quella di Miryel che scrive sulla Peter/Tony nasce qui, e non poteva essere altrimenti: il film che ha donato l’elemento tragico al loro rapporto, che ha portato via uno dei due dall’abbraccio dell’altro e messo in forse la possibilità di essere felici. La scelta del POV di Peter e la prima persona creano un’atmosfera molto melanconica, con un’intimità che contrasta con la dose massiccia

Esordisci con le parole che devastarono i fan del MCU di tutto il mondo – “Signor Stark? Non mi sento tanto bene” – e sin da subito si capisce che tipo di storia ci attende. Il dolore si alterna con la dissociazione, la realtà è lontana e allo stesso tempo dirompente: solo Tony rappresenta un contatto con la realtà, e a lui Peter si aggrappa nel momento più orrendo della battaglia dell’Infinito. Ancora una volta, più che mai, si sente inadeguato e inadatto per il lavoro e la responsabilità che porta su di sé, si sente un bambino e nemmeno la presenza di Tony allontana la sensazione. Quello che apprezzo di queste storie è la dolcezza di Peter nella sua posizione, il suo onnipresente senso di inadeguatezza e di non arrivare al suo livello, di causargli dolore. Sono sensazioni che tutti conosciamo, abbiamo provato almeno una volta, e Peter ne è sommerso. La sua morte lo conduce via, si “sente dissolvere” e scompare sussurrando una scusa, l’unica cosa di cui si sembra sentire degno.

Questo ragazzo dolcissimo fa una fine indegna, e la cosa peggiore è che non finirà bene. L’Endgame si porterà via il suo mentore e amato e lo devasterà ancora di più, con un dolore persino più forte che morire, ma sempre saturo di senso di colpa.
Ma questo sarebbe stato l’inizio di una grande tradizione: le tue fanfiction sulla Starker e il dolore, le emozioni, l’affetto e la bellezza che essa porta.
Pertanto complimenti, ancora. Un bellissimo inizio.
Ti abbraccio, e alla prossima.
Lady R

Recensore Master
24/11/19, ore 18:39
Cap. 1:

Ciao ^^
Visto che "Almeno tu nell'universo" era la conclusione di questa raccolta, sono venuta a leggere tutte le storie precedenti (perhé sia mai che io riesca a cominciare una serie dall'inizio XD). Comunque, questa shot è molto carina, il modo in cui descrivi le emozioni di Peter e di Tony, attraverso gli occhi del ragazzo, è molto intenso e triste, anche sapendo come poi sono andate a finire le cose.
Il titolo, ripreso poi nel finale, lo trovo molto azzeccato, dal momento che effettivamente Peter scompare, non lasciando traccia di sè.
Come sempre riesci a descrivere in modo magistrale questi due bellissimi personaggi e non vedo l'ora di leggere la prossima parte di questa raccolta ^^
Baci, pampa

Recensore Master
15/10/19, ore 12:51
Cap. 1:

Ciao carissima!
Eccomi per lo scambio goloso...
Ero convintissima di aver già letto e recensito questa tua chicca invece no, quindi sono qua per rimediare subito...
Ah che momento doloroso dev’essere stato, io non ho visto il film, ma leggendoti e leggendo di loro mi si stringe il cuore...
Come deve essere difficile sapere di stare per morire, per dissolversi, ed aver vicino proprio le persona amata che soffre perché sa che resterà, ma il cuore si spezzerà...
Peter qui è molto coraggioso e molto altruista, perché pur essendo consapevole della propria fine, non esita a pensare a quanto male starà Tony ed è felice però di sapere che lui gli sopravviverà...
Questo è il fine più alto dell’amore, l’amore incondizionato: mettere l’altro prima di se stessi.
Peter ha paura forse, ma non lo dice, guarda fisso Tony perché sono i suoi occhi l’ultima cosa che vuol vedere e ripensa alla loro storia, complicata, troppo breve, troppo ingiusta...
E poi chiudi con quella speranza dolce amara, di rivedersi, chissà, di ritrovarsi... come due anime che si cercano al di là di tutto...
Bella, bellissima e molto malinconica.
Complimenti cara!
A presto!
Ladyhawke83

Recensore Master
19/09/19, ore 17:06
Cap. 1:

Amore mio.
Tutto ciò ha dell’assurdo.
Perché tu non lo sai ma io l’anno scorso, nei bellissimi momenti in cui la nostra relazione stava muovendo i primi passi, e io mi scoprivo ogni giorno sempre più innamorata di te e di Tony e Peter, credo di essermi consumata gli occhi su questa OS, e sulle altre che compongono la serie “Tales about a Spider Kid and an Iron Guy”. Mi mettevo la sera a letto e d’un tratto mi veniva voglia di leggere qualcosa di tuo, e allora mi ritrovavo sempre qui, a perdermi nel dolore straziante di questi attimi di cui all’epoca sapevo poco o nulla – d’altra parte, è stato solo grazie a te che io ho smesso di confondere la sigla MCU da una qualsiasi, boh, squadra di basket\emittente televisiva\inserisci tu quello che vuoi basta che si tratti di qualcosa di americano. Voglio dire, non è che vivessi su un’isola deserta e non sapessi chi erano Spider Man o Iron Man o Loki o tutti gli altri, semplicemente nella mia testa era tutto molto vago. E sinceramente, prima di conoscere te e Shilyss, nemmeno mi era mai interessato più di tanto fare chiarezza. Ora, a distanza di dodici mesi, da vera madre consumista quale sono, compro ai miei figli magliette e merchandising vario ed eventuale a tema Marvel, e il Piccolo Padawan va all’asilo con la maglietta di Iron Man e la canottiera e le mutande (abbiamo il completo XD) di Spider Man. Ne abbiamo fatta di strada. Tutto questo per dire che – e ritorno alla considerazione iniziale sull’assurdità della cosa – IO LA TUA PRIMA STARKER NON L’HO MAI COMMENTATA.
Come è stato possibile che ciò accadesse, io mi domando.
Mi rendo conto di essere imperdonabile per cui cerco di rimediare al meglio delle mie possibilità (che come ben sai ultimamente sono scarsine, causa stanchezza e scazzi vari). Ma io sono impavida e ci provo lo stesso, a dire qualcosa di sensato.
Innanzitutto, quella scena, quella stramaledettissima scena che io nemmeno riesco a guardare, senza sentire un nodo stringermi la gola. Figuriamoci tu. Il tutto, ovviamente, con la terribile consapevolezza che ad essa ora se ne è aggiunta un’altra, ancora più straziante, perché se un anno fa ancora c’era un barlume di speranza che le cose sarebbero andate a posto, adesso, dopo Endgame, ogni cosa ha l’amaro sapore dell’ineluttabile (alé, anch’io sono caduta nel tranello di questa parola, che ormai è diventata una vera e propria persecuzione).
In questa OS ci trascini nella mente di Peter, facendoci vivere i terribili minuti immediatamente antecedenti alla sua scomparsa. I sensi di ragno di Peter, estremamente sviluppati, fanno percepire a lui l’intero processo come se lo stesse vivendo al rallentatore. Cerca Tony, prima di qualsiasi altra cosa, i suoi occhi, e quando li trova è un sollievo e uno strazio insieme, perché se da una parte l’uomo che ama è un appiglio cui aggrapparsi, dall’altra Peter è consapevole della devastazione che la sua scomparsa comporterà nella vita di Tony. I suoi occhi sono un tremante abisso di terrore, lucidi e sgranati su di te e ti dicono di restare, di non andar via, “Non lasciarmi”, dicono. Vorresti tanto. Questa frase, se si fosse trovata su un libro, l’avrei sottolineata in qualche modo, avrei segnato la pagina da qualche parte per poterla ritrovare in fretta, tanto è bella e perfetta. Tony non vuole lasciare andare Peter, vuole averlo vivo al suo fianco e Peter vorrebbe tanto restare con lui, per proseguire su di un percorso che è appena all’inizio ma che la follia di Thanos ha già cancellato di netto. Tony e Peter si amano, si sono appena trovati e già sono costretti a perdersi. Tutto questo è straziante, tanto più perché ora sappiamo benissimo cosa Tony sarà disposto a fare per riportare indietro il suo “ragazzino”… i due si rivedranno, sì, per pochi secondi, il tempo sufficiente a permettere ad Iron Man di indossare il guanto e riportare, finalmente, l’equilibrio nell’universo. Quanta sofferenza, tesoro, quanta sofferenza.
Spero di essere riuscita a mettere insieme qualcosa di sensato, non dico un commento decente ma almeno scritto in italiano… non sono sicura nemmeno di questo.
Ti stringo fortissimo perché so che la ferita è ancora aperta e brucia da morire. Ma ricordati che finché ci sei tu, per loro c’è speranza.
Un bacio, e a presto :*

Tua

padme

Recensore Master
19/09/19, ore 00:06
Cap. 1:

Forse è perché bazzico più spesso nella sezione Captain America che in quella degli Avengers e quindi non mi sono mai saltate all’occhio tutte le tue fanfic, ma visto che è da un po’ che mi sto interessando alla coppia Tony/Peter, non potevo certo lasciarmi sfuggire l’occasione di iniziare a leggerle tutte!
A dire il vero volevo partire da Protocollo Speranza, ma ho visto che fa parte di una serie più ampia e quindi eccomi qui, alla prima fic di una serie che, con calma e sangue freddo, recupererò interamente. Quindi sì, sappi che ti sei fatta una nemica potente (?) e che sicuramente per un po’ ti starò con il fiato sul collo.
No, a parte gli scherzi, in realtà ho buttato un occhio alle tue fic e mi sono semplicemente innamorata del tuo stile e visto che è sempre così raro trovare bravi fanwriter che scrivono su coppie che piacciono anche a me, non potevo certo far finta di niente.
Ma veniamo alla fic.
Inizio con il dire quanto trovi bella visivamente l’impostazione delle tue storie. Quando si dice: anche l’occhio vuole la sua parte.
Leggendo la storia non ho potuto fare a meno di sentirla narrare dalla voce di Peter, nonostante il narratore si stia rivolgendo a lui, ma l’ho presa come la voce della sua coscienza, gli ultimi pensieri che ha avuto prima di scomparire. E con quest’idea ho sentito il fiume in piena di quella che è sempre stata la fretta di Peter, un flusso di parole frenetico di chi ha poco tempo ma tanto, tanto da dire. Ed è dolcissimo e drammatico come i primi pensieri di Peter siano rivolti alla paura di star sparendo, come subito cerchi gli occhi di Tony (e li trovi immediatamente) e come nell’incontrarli i pensieri si concentrano su Iron man, sul fatto che sa che l’uomo si incolperà di quello che gli è successo, sui suoi occhi che dicono più di mille parole.
Ho apprezzato tantissimo anche lo spaccato di quella che è stato il loro rapporto nell’intimità, ho adorato le descrizioni e la semplicità con cui sei riuscita a portare alla luce non solo i caratteri dei due (Peter che non si sente mai all’altezza, impaziente di crescere, bramoso dell’approvazione di Tony e Tony che nasconde – come al solito – il suo gran cuore e i suoi sentimenti dietro alla scusa di essere “costretto” a proteggere e preoccuparsi per Peter perché è il suo compito), ma anche le loro diversità e la differenza di anni che li divide. E nonostante uno di loro sia praticamente un ragazzino, tu li hai trattati con la maturità della fanwriter che conosce perfettamente i personaggi e sa scavare nella loro psiche e il risultato è una combinazione di Angst e IC che mi ha semplicemente distrutta.
Di tutta la fic, di tutto il ricordo che IW mi ha lasciato, di tutta la tristezza che mi ha messo quella scene e di tutte le lacrime che ho pianto, questa frase [O forse, Peter, magari no. ] penso sia quella che mi faccia più male. Forse è anche perché dopo IW, viene Endgame e con Endgame Peter torna, sì, ma il tempo in cui può rivedere Tony è così breve e alla fine viene segnato dalla morte di questi e quest’idea mi rende ancora più dolorosa il finale della tua storia.
Complimenti davvero. E dopo questa splendida lettura, puoi scommettere tutto quello che vuoi che passerò prima o poi a leggere anche il resto delle fic!

Recensore Master
18/09/19, ore 21:10
Cap. 1:

SENTI MA LA SMETTI?
No, seriamente, ma che ti ho fatto di male per farmi soffrire così? ç_________ç
Devo riprendermi! Giuro!
Okay, parto... allora, come sempre riesci a dimostrare una sensibilità che sfiora l'inumano... sei capace di cogliere ogni sfumatura, ogni tocco celato e nascosto, ogni sospiro, ogni carezza e bacio fra loro anche senza descriverli. Qui non c'è che un accenno lieve del loro amore consumato... loro in mezzo a un letto, Tony che fa cose con le labbra e con la lingua (lol) tra le cosce di Peter, le loro mani che s'intrecciano... il resto sono pensieri di Peter che rimbalzano nel suo cervello nel giro di pochi secondi, mentre il suo mondo sta per finire e il suo corpo per disintegrarsi in una cascata di frammenti, eppure TUTTO E' VIVO E TANGIBILE COME SE NE AVESSI PARLATO! 
So che non si urla, ma what the hell, baby! Da ogni tua parola trasuda l'amore che provi per questi personaggi e l'amore che essi provano fra di loro (e sono sicura anche quello che loro provano per te <3) e ogni volta mi spezzi, giuro. Mi spezzo sotto la potenza del loro amore, sotto i loro sospiri e i loro sguardi di detto-non detto così tipici, e tutto perde valore e restano solo loro due... in ogni sfumatura, in ogni attimo. Sono loro anche qui, tantissimo, mentre Peter afferra le spalle di Tony e nei suoi occhi c'è tutto il terrore di vedersi portare via la persona che ama, di scomparire e la consapevolezza di lasciare Tony solo, con quel suo senso di colpa già presente nel suo petto. Solo, lì senza di lui, a crogiolarsi di averlo infilato in una situazione troppo grande e troppo pericolosa... non che questo potesse esentare Peter dallo sparire lo stesso, ma sappiamo tutti che lui rimarrà lì a colpevolizzarsi lo stesso. Perchè alla fine è questo che fa, è questo il modo in cui ama - soprattutto Peter - ed è questo che lo rende il supereroe migliore di tutti: dal suo senso di colpa riesce a trovare soluzioni. Come infatti avverrà in AV EG.
Mi rendo conto che questa recensione non abbia alcun senso... d'altra parte mi fai sempre questo effetto - e poi ieri l'altro ho rivisto Endgame e la morte di Tony fa male come la prima volta T___T
Rinnovo i complimenti tresor, ormai già sai **
A presto
Alice

Recensore Master
17/09/19, ore 12:32
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi come detto a cominciare la serie dall'inizio. Qui è dove comincia tutto e guarda un po' proprio dalla scomparsa di Peter in quella struggente parte finale di Infinity War dove Peter svanisce disintegrato dal potere delle Gemme dell'Infinito. I suoi pensieri, che nel film erano palesemente quelli di un figlio adottivo che riceve l'ultimo abbraccio di quel padre che non ha mai avuto, qui sono quelli di un ragazzo che si consuma di un amore struggente e che anche Tony non vuole lasciar andar via. Ma come direbbe Thanos, il momento è "ineluttabile". Bene bene, non vedo l'ora di vedere come proseguirà questa ship (managgia a me che ho cominciato con protocollo speranza).
Un caro saluto e a presto!

Nuovo recensore
19/08/19, ore 18:40
Cap. 1:

Ciao, eccomi di nuovo. Avevo aperto la storia "Protocollo Speranza" e volevo leggerla perché c'era scritto che era un dopo EndGame e mi incuriosiva ma ho visto che è la quarta parte di alcune altre storie così ho deciso di passare dal principio, spero non ti dispiaccia se sono andata così indietro.
La storia mi piace molto, è sofferente e mi riporta a Infinity War che ancora mi causa dolore. Mi piace tantissimo il tuo modo di scrivere e questa vedo che è la prima storia che hai scritto su di loro. wow. complimenti, li hai subito fatti tuoi. La sofferenza di Peter si sente tutta anche sulla sua pelle hai descritto sensazioni bellissime e forti. mi veniva quasi da piangere e quando hai descritto loro momenti intimi sono rimasta così.
sei davvero bravissima e amo le tue impaginazioni.
Anita.

[Precedente] 1 2 3 [Prossimo]