Recensioni per
Cala novembre e le inquietanti nebbie, gravi, coprono gli orti
di tixit

Questa storia ha ottenuto 91 recensioni.
Positive : 91
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/10/18, ore 22:19

Ciao Tixit!

Allora, da dove comincio… Ci sono molti elementi che ho trovato interessanti, in questo primo capitolo, a partire dall’introduzione leggermente ammiccante e dal titolo evocativo e in italiano, cosa che apprezzo molto. In genere gli autori scelgono introduzioni accattivanti e pompose per i loro scritti; tu, invece, ti limiti a due righe stirate con un accenno brevissimo che mi ha incuriosita e quindi…Eccomi qua. Ho amato Versailles no Bara e la sua trasposizione animata e le sue due sigle, ma non bazzico molto sul fandom: senza indugi ti dico che questa è la prima recensione che lascio in questa sezione. Ma iniziamo.
L’idea che il conte Fersen, corteggi in maniera spudorata Oscar e che lei sia così sfacciata, mi piace moltissimo. Ora, questo corteggiamento poteva essere reso in tanti modi, ma tu hai scelto di raccontare una tenzone verbale che richiama i duelli a colpi di spada propri dell’anime e del periodo. Ecco dunque frasi che si rincorrono, battute dette a tono e ammiccamenti vari. Questo continuo alludere e sedursi riferendosi al ciclo arturiano delle Chanson de Geste, ma con un occhio attento alla contemporaneità della situazione francese, ecco, quello mi è piaciuto, anche perché lo hai lasciato come breve accenno (Luigi XVI potrebbe fare qualcosa di più) senza però scadere in spiegoni politici con l’occhio di chi sa cosa accadrà nel 1789. Ma torniamo alla storia: Fersen lamenta che l’amore dell’autrichienne sia svanito, che lei non lo ami e cerca consolazione in Oscar. Ed eccolo, il parallelismo che ho amato.

Il re giusto Artù viene paragonato a Luigi XVI, la fedifraga Ginevra a Maria Antonietta e lui, Fersen, a Lancillotto. Il triangolo tradizionale, però, si presta a un’interpretazione salvifica e benefica dove si inserisce lei, Oscar. Che non ha nulla dei tratti dell’Eloise che cura e salva Lancillotto, eppure può – potrebbe – essere se non l’amore, almeno l’amante. E questa presa di posizione di Oscar che vuole il sesso e si spoglia mi piace, la trovo anche coerente con il personaggio nonostante l’indicazione dell’OOC, che credo tu abbia messo per Fersen. Una donna cresciuta come un uomo, una donna appartenente alla Guardia Reale, un comandante, non ha bisogno di essere sedotta. Prende ciò che vuole con una modernità imbarazzante sfilandosi la camicia, così come, più tardi, provocherà deliberatamente André, perché sa di essere intoccabile e conosce il suo valore e il suo potere.

Ma passiamo ad André Grandier. L’episodio della sua morte è una delle cose più struggenti e belle di sempre e vederlo in questa veste, pazzo di gelosia per Oscar, è meraviglioso. Beninteso, non mi struggo di fronte agli amori tormentati a tutti i costi, non vado cercando storie di questo tipo, ma il suo modo di disturbare Oscar e Fersen e il suo rendersi conto di essere lui disturbato da loro, ecco, quello l’ho trovato molto azzeccato, così come tutto il suo PoV è ben gestito.

A proposito di PoV e dettagli, vorrei spendere due parole anche sul conte di Fersen. L’idea della lista credo sia una tua invenzione, ma è assolutamente in linea col periodo e mi ricorda molto “Le relazioni pericolose” di de Laclos, che dovrebbe essere coevo (no, a quest’ora non ce la faccio ad aprire Wikipedia e il romanzo è inaccessibile, troppo in alto nella libreria. Sono devastata, ma ho letto il primo capitolo di questa storia e ci tenevo a scriverti un parere, le ricerche a quest’ora no) e, tornando a noi, fa molto nobiluomo a zonzo per l’Europa che si diverte. Nobiluomo con un accento scandinavo, terra di lupi e di giganti. Ogni riferimento alla mitologia norrena è per me fonte di gioia enorme e il fatto che tu abbia inserito questi elementi nella descrizione del conte di Fersen mi è molto piaciuto, così come ho apprezzato il dettaglio dell’accento. Troppo spesso nelle fanfiction sembra di stare a Babilonia prima della caduta della ben nota torre, con tutti che capiscono tutti. Bah.

Per lo stile: nel dialogo tra Fersen e Oscar c’è una ridondanza dell’uso del pronome possessivo lui/lei che non mi è dispiaciuto perché, proprio con il suo ripetersi costante, dava un senso di ritmo al testo scritto, incalzando il palleggiarsi virtuale tra i due “contendenti.” Fluido e scorrevole, hai gestito bene soprattutto i dialoghi sia nella forma che nei contenuti.

In conclusione: bell’inizio, bella storia e… non odiarmi per questo papiro gigantesco! Un caro saluto e al prossimo capitolo,
Shilyss

Recensore Master
04/09/18, ore 00:33

In questo capitolo André sembra a un passo dal cosiddetto ''botto'': la storia della lista, Oscar e Fersen che continuano con le loro schermaglie (difficile non pensare che possano preludere a quello che André in effetti teme), fino all'arrivo di Girodelle, che se da una parte si rivela un insperato alleato cercando di far aprire gli occhi a Oscar (e non solo!), dall'altra, seppur non volendo, con la storia del miele e dello zucchero intinge il dito nella piaga del povero Grandier. Alla fine, piuttosto che implodere, il poveretto si arrende e quasi prova a giustificare Fersen dinanzi a Oscar, forse perché si è reso conto che anche lo Svedese è a corto di zucchero... ma dimentica di non avere per sé, a differenza sua, almeno un po' di miele! Le cose sono due anzi tre: o André continua sulla strada della depressione come in questo capitolo, o si ribella e va a trovarsi un alveare oppure... scoppia! Non so perché, ma propendo per la tre 😂
Un bacio e a presto!
(Recensione modificata il 04/09/2018 - 12:36 am)

Recensore Junior
03/09/18, ore 01:09

Ciao tixit,
mi ha lasciata un pò perplessa questo capitolo...
Mi è piaciuto e scrivi molto bene solo non riesco a capire cosa passa davvero per la testa ai vari personaggi.

Beh Fersen, per quanto non sia mai stato il mio personaggio preferito per lo meno mi pare abbia sempre stimato e trattato con riguardo Oscar, mentre quì ci prova e basta ! Sta sempre ad allungare le mani ! E' terribile ! Ha ha ha !

André continua a mortificarsi. Da un lato lo capisco, quando pensa che lui non può permettersi di parlare di bambini come invece fa quell'altro perchè sennò ne andrebbero di mezzo Oscar e il bambino,  ma dall'altro lato ... Mi piacerebbe ci fosse già Alain accanto a lui a piazzargli quattro schiaffoni e farlo rinsavire ritrovando un pizzico di amor proprio!

Girodel è sempre molto elegante ! In questo capitolo è il personaggio che più preferisco anche se a tratti si discosta dal vero Girodel (che non passerebbe mai per le cucine a chiacchierare quasi con fare fraterno con André)
Mi piace perchè con garbo e classe racconta il succo della questione a tutti:
"non tutti possono permettersi lo zucchero. Per fortuna c’è il miele.”
"E’ un buon surrogato. Ognuno prende ciò che può. Oppure fa a meno. Non siamo più bambini mi pare.” In sostanza tutti i presenti amano chi non possono avere e si accontentano di qualcun altro oppure stanno soli.
Quando poi parla con André è favoloso davvero ! 
Con la metafora degli scacchi sembra che voglia dirgli "ascolta André, io e te amiamo da anni Oscar e siamo stati alle regole, il Conte in tre minuti è tornato dall'America è ha vinto la partita. Rassegnati come ho fatto io! Ti va di andartene e rifarti una vita che non hai?"
Ma André che di solito è perspicace quì è una testa di legno e non capisce.

Anzi,  il finale del capitolo è ancora peggio perchè André fa una cosa che il personaggio originale non farebbe mai: arrendersi e dire "se Oscar vuole Fersen chi sono io per giudicare?" sapendo che non la ama e la tratterebbe alla stregua di qualsiasi altra donna con cui va per dimenticare la regina.
Eppure quando sembra che voglia prendere le parti di Fersen in realtà non fa che sottolineare ad Oscar questa cosa e ciè che Fersen tiene questa lista e non ne fa mistero proprio per difendere lei dallo scandalo e va con altre donne per dimenticarla, quindi ama ed amerà solo la regina e mai Oscar...

E poi, se Oscar lo cerca in cucina, gli si avvicina, gli sfiora il polso e si lascia accarezzare vorrà pur dire qualcosa...

Mah ! Resto in attesa del seguito.

Grazie e scusa la lungaggine !  ;)
Sei bravissima. Come vedi stimoli ragionamenti e curiosità nei lettori...
Eledhwen71



 

Recensore Junior
02/09/18, ore 12:30

Fa davvero un grande dispiacere vedere il modo in cui André si sta crogiolando nella propria inadeguatezza... e Fersen qui mi è stato antipatico, anche se non credo che volesse lanciare una frecciata con quella cosa del chiedergli della sua lista- dal suo punto di vista sarà stata solo una battutina, tanto cosa ne sa lui della vita inesistente di André (e cosa gli interessa del fatto che André non può rispondere?)? Ma insomma, il punto di vista attraverso cui leggiamo non sia presta a farlo stare simpatico. Anche se poi André gli para un po' il culo parlando con Oscar (certo che gli piace soffrire!) giustificando lui e la sua lista...

Non avevo pensato che potesse voler offrire qualcosa di tangibile a Oscar, con quella cosa dei bambini. Ma è vero, André non può competere con qualcuno che potrebbe darle un futuro tangibile- è una cosa a cui non si pensa mai, perché tanto sono morti appena si sono messi insieme, ma non c'era granché in serbo per Oscar e André come coppia...

Girodel in tre secondi ha capito praticamente tutta la dinamica- ed è stato molto carino da parte sua offrire ad André la possibilità di allontanarsi da questa situazione difficile. Spero che André riconsideri e finisca per accettare, nessuno merita di sentirsi il terzo incomodo a tempo indefinito. Ma non sarebbe André se non sguazzasse almeno un po' nell'autocommiserazione, quindi direi che è probabile resti lì a tormentarsi e a sentirsi subumano mentre Oscar e Fersen flirtano...
(Recensione modificata il 02/09/2018 - 12:33 pm)

Nuovo recensore
01/09/18, ore 18:40

I think you are used to me telling you how much I like the way you portray Girodelle in your fics. Here reminds me of the same character you depict in ,,Una mano tesa” ( by the way, are you going to continue this story that I adore?), with his hair too long and his enigmatic speech (the same ..capelli tropo lunghi e la sue frase oblique” from ,,Una mano…). Here he tells André about a memory from his childhood, regarding the game of chess, in the other fic, he is asking Oscar if she is playing cards. In both stories, it seems that only he knows the rules…
And of course he is way too gentleman to have a list of his sexual conquests (learn this lesson, Fersen!).
I appreciated in the scene with André the talent you have in combining the tragic (André’s situation ) with the comic (André’s thoughts about Giro: ,, Aveva sempre sospettato che il Conte non ci stesse poi tanto con la testa, forse per via di quei capelli lunghissimi e dei vestiti elaborate’’).
P.S.1: Madame de Tourvelle seems to be the exact opposite of the pious Madame de Tourvel from Dangerous Liaisons by Pierre Ambroise François Choderlos de Laclos. Did you choose this name on porpose?
P.S.2: Have you seen this new fic from EFp with Victor? I believe you would like it (Audrey writes very well, beautifully, in my opinion):
Quegli occhi che mi fecero innamorare, Audrey 89
https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3780761&i=1
(Recensione modificata il 01/09/2018 - 07:22 pm)

Recensore Master
01/09/18, ore 15:41

Credo che Oscar sia presa da Fersen più di quanto si potesse evincere dai capitoli precedenti. Ha rovistato fra le cose di lui? Lo ha pedinato? Sta di fatto che ha scoperto la lista e gli ha rivolto una domanda piccata. Si è, poi, risentita quando André le ha fatto notare che la lista potrebbe essere uno schermo per deviare l'attenzione della gente da Maria Antonietta. Oscar rischia di diventare l'ennesima donna schermo, l'ennesima partita di miele e, 'sta volta, ci sarebbe un gran bel parlare, visto il soggetto singolare che Fersen si è andato a scegliere. La reputazione di Maria Antonietta sarebbe salva per un bel po'.

André sembra essere stato sostituito: Oscar va allo stagno con Fersen, sfida a cavallo Fersen, si sdraia sull'erba con Fersen e lui li pedina da lontano.
E' diventato una via di mezzo fra l'incompreso e l'uomo invisibile. Nessuno si accorge che si è tagliato il dito insieme al formaggio. Persino il segugio di casa, se si fa male a una zampina, attira l'attenzione ed è medicato.
E' diventato anche molto paranoico e vittimista.
Oscar mira a Fersen e non ad André.
E' ora che quest'ultimo si metta seriamente in testa l'idea di ridefinire la propria vita e i propri obiettivi.

Sul più bello, arriva Girodel che parla per enigmi, con frasi apparentemente senza senso e scollegate l'una dall'altra.
Forse, vuole mettere sull'avviso Oscar, dicendo che sta rischiando di diventare il cliente dell'oste e la prossima partita di miele, ma finisce col fare da punching ball.
Si rivolge anche ad André, dicendogli che non sa giocare a scacchi, invitandolo a stare fuori da certi giochi e offrendogli un lavoro, forse per dargli un'opportunità di cambiare aria e di rifarsi una vita, ma André non capisce.

Recensore Master
01/09/18, ore 12:25

Incredibili cose in questo capitolo: Oscar che rimbecca Fersen e André che invece lo difende! Solidarietà maschile? Mah..

Recensore Veterano
01/09/18, ore 08:10

Questo capitolo mi ha fatto ricordare un disegno di Kodemari in cui Oscar è in compagnia di André Alain e Girodelle con lo sfondo il baldacchino del letto. Basta togliere Alain e metterci Fersen.

Tutti qui stanno giocando. Da un lato Fersen e Girodelle con le loro esperienze e dall'altra Oscar e André che non ne hanno. Oscar sembra voler esplorare diverse cose, ma allo stesso tempo rifiuta Fersen perché non le va giù la lista o perché è troppo promiscuo? André è l'unico a non giocare ed è l'unica vittima della situazione, a non capire che Oscar indicandolo come l'unico a non scrivere liste era un po' il suo strano modo di provarci... André prima fa di tutto per fermarla dal finire a letto con Fersen ed ora siccome pensa che è quello che lei vuole sembra darle il consenso per farlo. È un uomo confuso, con o senza liste.

Mme de Tourvelle sembra essere sulla bocca di tutti, come anche certe parti del suo corpo...

Recensore Master
01/09/18, ore 01:45

Sì, lei è il suo zucchero. Ma lui è diabetico, non ha il permesso di assaggiarlo. E l'altro che assaggia dolci tutto dove può vorrebbe anche il suo. Girodelle ha capito e cerca di spiegarglielo, ma André si sente ancora il cagnolino di Oscar e lo difende quasi il conte, che c'è di male in una lista? Poi è lei che lo cerca, lo consola quasi. Ma è lui che la blocca. Non ho capito la reazione di Oscar, vuole avvicinarsi ad André ma non sa ancora come? Mi lasci in sospeso, lui tutto solo in cucina che avverte ogni cosa di Oscar mi mette il magone.
Brava come sempre, solo una piccola nota di disattenzione, hai scritto M. Girodelle anziché M. Jarjayes. A presto 💓
In una risposta mi hai chiesto su cosa baso la scelta delle storie, be' dall'autore, se conosco un po' lo stile vado sulla fiducia, però prima mi informo della trama, se è nelle mie corde quella sera allora vado avanti. Non guardo la cronologia, a meno che non sia importante per dare un senso alla storia stessa, e non guardo "l'età" della storia, se la storia non mi piace molto non recensisco né in positivo né in negativo, non mi esprimo perché preferisco non ferire le persone, perché ogni scritto, anche "brutto" è costato fatica, così al massimo suggerisco di controllare la grammatica o cose così, ma la recensione è sempre positiva, preferisco la critica costruttiva.
Forse ho un criterio strano ma mi sento artista e così giustifico le mie stranezze. Buona notte 😘
(Recensione modificata il 02/09/2018 - 10:33 pm)

Recensore Master
29/08/18, ore 08:05

Eppure a dispetto del titolo qualcosa è cambiato anche in questo capitolo... perché se André non può fare a meno di essere tormentato dai propri sentimenti persino nel sonno, c'è in lui una sorta di tentativo di ritornare dei ranghi e cercare di rassegnarsi quasi commovente, tanto più che Oscar volente o nolente non è più la sua esuberante compagna di giochi ma una donna che sta passando un momento. .. particolare (?) e sembra voler giocare con il fuoco. A questo riguardo, la dicitura è OOC e in effetti in questa storia Oscarina risulta piuttosto audace, tuttavia tu la rendi credibile più che in tante fanfictions e, ti dirò, vedo in lei degli aspetti che mi ricordano il personaggio originale: la fragilità mascherata dall'indisponenza, il desiderio di sedurre che la porterà nell'anime a indossare vesti femminili e potrei continuare. Quanto a Fersen, credo sia molto simile al personaggio storico e qui più che in altre storie incredibilmente odioso, anche se penso che anche lui abbia le sue motivazioni per questo ''crollo morale'' che lo porta a voler infrangere la sua amicizia con Oscar giusto per togliersi lo sfizio.
La storia continua dunque a essere davvero intrigante, sia per contenuti sia per il tuo stile accattivante che coinvolge il lettore (come non identificarsi con André che rosica ma stoicamente comunica di sapere qual è il suo posto andando a svuotar pitali?), per di più con citazioni classicheggianti o anche più leggere che solo noi ''antiche''(lo so, tu dirai che siamo vintage e non antiche) possiamo forse davvero capire (vedi film Celentano-Moro, ce lo vedo Fersen nei panni del Molleggiato 😂). Insomma una bella storia, che seguo volentieri e che spero non lascerai a metà 😉
(Recensione modificata il 29/08/2018 - 11:49 pm)

Recensore Junior
28/08/18, ore 11:21

Bel capitolo.
Scrivi molto bene, davvero.
Un André così depresso , demoralizzato e con poca stima di se stesso non lo aveo mai visto !
E' il mio personaggio preferito e mi piace perchè i sentimenti che prova per Oscar sono veramente puri e cristallini e incorruttibili nel tempo. E' una persona onesta, forte delle sue idee, gentile e rispettoso con tutti e molto, molto affascinante e coraggioso.
E' in netto svantaggio con i sui rivali in amore per via del suo status sociale e del ruolo di attendente-servo- subalterno che ha sempre ricoperto a fianco ad Oscar ed è difficile scrollarsi di dosso questo peso e rivendicare la proria identità e dignità di uomo.
Però quì mi sembra proprio frustrato.
Non riesco a capire se Oscar è attratta anche da lui o solo ci sta giocando, forte anche di questa situazione che le da un ruolo di superiorità e di comando.
Fersen è dannatamente sfacciato.
Aspetto il seguito.
Molto bello. Grazie
Eledhwen71

Recensore Master
27/08/18, ore 01:23

André non è messo tanto bene: si paragona a un cane e finisce per ricoprire lo stesso ruolo anche nei sogni (o negli incubi), dove, volendo, ci sarebbe un ventaglio di scelte più ampio. Male gli va nei sogni e male gli va nella vita, peggio di così!
Rispetto all'originale, però, sembra avere una maggiore autocoscienza e anche un sarcasmo tutto speciale: ciò che gli compete è svuotare pitali.

Oscar non l'ho capita molto. Tenta l'approccio con Fersen, fa gli occhi dolci, ma non troppo, ad André e non si capisce bene cosa voglia. La sensazione, per ora, è che si diletti a giocare su due tavoli o anche su tre, se arrivasse Girodel.
Intanto, è pallida, diafana in un modo che piace ai poeti, ma non ad André e ha gli occhi cerchiati per la stanchezza e gli stravizi.
E' alla ricerca di qualcosa e, al contempo, è alquanto autodistruttiva.
Se avesse scoperto, in anticipo, di essere malata e cercasse di recuperare in poco tempo ciò che non ha vissuto, con atteggiamenti estremi e provocatori?

Fersen è quello che è apparso di meno e non si capisce cosa voglia dalla vita, in generale e dalla situazione, in particolare.
André nutre per lui un livore che, dal cartone animato, non traspare.
Per ora, è Gargantua, è uno sterminatore di anatre ed è una iena ridens.

Recensore Junior
26/08/18, ore 23:39

Oscar vuole del sesso (o magari vuole solo delle esperienze extracurricolari??), e non sembra necessariamente da Fersen. Non so se lo vorrebbe da André (forse non lo sa neanche lei)- con lui si comporta in modo davvero estremamente disinvolto, ma potrebbe anche essere la disinvoltura verso un amico di vecchissima data. Per André è la disinvoltura di una padrona verso un cane o uno schiavo, ma dato come sta lui penso che questo sia solo un riflesso della sua poca autostima e del senso di claustrofobia e di insoddisfazione verso la propria vita. Neanche in sogno riesce a lasciarsi andare, sente troppa distanza tra sé stesso e Oscar.

Fersen non riesco a inquadrarlo, perché è filtrato attraverso l'antipatia e la gelosia che prova André. Ma non mi sembra che abbia cattive intenzioni- okay, le guarda il sedere, e se lei ci stesse ci starebbe anche lui, e non c'è niente di male. Certo, parlare di figli come nello scorso capitolo potrebbe essere preso come un tentativo di raccontare palle, di offrire a Oscar una promessa vuota- ma magari se la stava raccontando da solo perché le cose non vanno troppo bene neanche a lui. Non mi sento di giudicarlo, per ora.

Questa storia mi sta piacendo davvero molto- è originale, è complicata il giusto, e (lo dico di nuovo) è scritta molto, molto bene.

Recensore Veterano
26/08/18, ore 18:14

Fantastico il pensiero di Andrè su Fersen non più Lancillotto ( anche se non lo è mai stato!) e divenuto adesso Gargantua.
Il paragone la dice tutta sui timori di Andrè, considerato il suo status, Fersen come Gargantua nel suo “paese” utopico può fare tutto ciò che vuole, può prendersi tutto, volendo può prendersi anche Oscar, potrebbe pure “ mangiarselo in un’ insalata “.
Vedremo ..... non credo che Oscar sia una preda facile, anzi credo proprio che non sia proprio d’accordo. Bello vedere il conte, per una volta ( due capitoli ) senza la così detta “ fettina di prosciutto “ sui suoi begl’occhi del nord, e non importa che sia forse bugiardo, non entro in quelli che potrebbero essere i suoi secondi fini (ammesso che ne abbia... suppongo ne scriverai !) si è accorto di lei, ai suoi occhi Oscar non è più il suo migliore amico. È una donna finalmente e come tale va rimirata sinceramente ed in tutta la sua interezza dalle caviglie in su.
Andrè al momento sembrerebbe farne le spese, non tutto è ciò che appare però! Affido le mie speranze ed Andrè ad Oscarina e alle sue piccole mani, di certo troppo scaltra per farsi irretire da un baccalà scongelato! 
L’olezzo , inconfondibile, si eleva già alto alle mie narici.

Aspetterò con una certa impazienza il proseguio. 
Ciao


 

Recensore Veterano
26/08/18, ore 14:36

Tanto di sottinteso in questo secondo capitolo. Il desiderio di André che non può controllare. Ma anche un uomo aspro. Quel suo continuo pensare ad esserle il cane fedele che scondinzola e non fa altro che starle appresso. Uno poi che non ha niente tra le gambe. È molto duro André con se stesso, molto frustrato anche.

Fersen è intento a tornare all'attacco. Niente occhiate dolci o parole nascoste... ma va dritto al punto perché può, perché sa che anche a Oscar non dispiacerebbe quel contatto con un uomo.

È Oscar che mi sorprende. Lei che dice di volere il sesso, quel motore che fa girard il mondo, ma io credo che neanche lei sappia esattamente cosa vuole. La sua vicinanza con André il suo desiderio di toccarlo, il suo volergli stare accanto. Sembra chiaro che non vuole essere lsciata da sola con il conte, ma con André non le dispiace stare da sola. Sta forse giocando? Come gioca con il lupo e la nonnina?

Mi piacciono questi rimandi a fiabe e mitologia che intrecci all'interno del racconto, ma che sembra abbiano sempre un secondo significato, che non posso comprendere a pieno, ma sento che c'è. Nel mondo in cui racconti parole e frasi non sono messe lì a caso e sempre con questo sfondo di ironia molto particolare. Quell'André o era Sisifo a capire che stava per alzarsi il vento, il gioco sui reumatismi della nonnina...