Recensioni per
Fino alla fine del tempo
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 79 recensioni.
Positive : 79
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
21/10/18, ore 12:34

Lascia che io prenda fiato prima di immergermi nel mito.
Credo di aver sempre desiderato una storia del genere, magari anche inconsapevolmente, perché la trovo bellissima e necessaria. Ci regali un mito che riprende vita tra le righe digitali ed è di una tale forza e di una tale veridicità che non ti si può dire se non "Grazie". Ancora una volta intrecci con maestria i caratteri sfaccettati dei protagonisti per farli vivere e agire davanti ai nostri occhi con tutta la drammaticità del mito che diventa carne: il dramma di due fratelli legati da questo sentimento ambivalente, il ruolo di Odino, del padre che scende a patti col re, di Loki, fiero principe mago che rimpiange una morte violenta rimanendo ferocemente legato alla vita, ecco, trovo tutto veramente speciale. Noto, e spero di non sbagliare, un ritmo cadenzato e ripetitivo su alcune parti, tipico del linguaggio epico, tipico degli aedi che al pubblico presentavano il personaggio sempre con lo stesso epiteto perché fosse chiaro e lampante il riferimento: per una classicista come me è stata ambrosia per occhi.
Se dovessi valutare questo primo capitolo, lo definirei sicuramente il perfetto preludio a una tempesta, tempesta incarnata nel vestito di Sigyn.
Ma di questo è giusto parlare nel luogo opportuno...
Ci vediamo al cap. 2!
🌻
Grande scrittrice!

Recensore Junior
21/10/18, ore 11:39

Ciao, ho apprezzato molto questa storia dal sapore mitologico in due capitoli.
Il primo è cadenzato in un moto lento, quasi sinuoso e ha dato al lettore il tempo di rabbrividire all'orrore della tortura inflitta da Odino. Al giungere di Sigyn ho avuto un sussulto, non già perché non conoscessi il suo ruolo in quell'orribile teatro di posa del supplizio, ma perché nella versione comic (non ti specifico il volume perché vi metterei una giornata a rintracciarlo...) ad ella é stata tagliata da Odino la lingua perché non possa consolare in alcun modo il suo amato. È stato un sollievo sentirla parlare. Una cosa per me molto interessante riguarda il tuo serpente che é un immobile e cheto comprimario di questa scena, considerato che Sigyn può posizionare la bacinella e medicare gli occhi di Loki e non viene detto esso si muova in modo improvviso. Così ecco che c'è spazio per poche parole intense, in una composizione che mi ha ricordato la statica mobilità del gruppo del Laocoonte, diciamo principalmente nella figura del figlio sulla destra.
Nel secondo capitolo si prende una boccata d'aria dal nefasto odore del veleno che cola, misto alla dolcezza di vaniglia e miele, che io penso provenisse si dalla protagonista ma anche tanto dalla mente e ricordi del dio dell'inganno. Viene narrata la vicenda del carteggio e non banalmente. Complimenti per esser riuscita a togliere ogni ombra di falsa galanteria da quell'inganno. Cadere nel facile cliché: "ha finto di esser un altro ma scriveva a me, amava solo me e gli perdono tutto" sarebbe potuto essere facile. Invece hai saputo dare peso alla gravità delle menzogne, al sadico compiacimento di un Loki nelle sue vesti più complete e quindi incostanti. Sigyn non cede all'ultimo compromesso ma poi, col tempo, concede ancora una possibilità.
Io apprezzo sempre vi sia un po' di speranza alla fine. I miei complimenti più sinceri.

Recensore Master
21/10/18, ore 10:18

Cara Autrice,
questo primo capitolo, intenso e bellissimo, è pregno di tematiche care alla tua poetica che, ancora una volta, dispieghi dinanzi agli occhi del tuo Lettore con la perizia estrosa del cesellatore ispirato: il rapporto con il fratello amato ed odiato insieme, la fierezza del cuore Asi, la punizione terribile che segue alla ribellione più ardita, la perdita di ciò che è tanto agognato da rinnegarne l' importanza.
Hai saputo, ancora una volta, dipingere con forme nuove ed originali l' animo tormentato del Cadetto dinanzi ai propri innegabili e sempre ascoltati desideri. Con tocco sapiente hai descritto il tormento del Guerriero ribelle che brama l' onore di una morte dignitosa ed eroica, anche perchè il prezzo della vita salvata sarà l' atroce punizione di Padre Tutto, lo spietato Forcaiolo, che non conosce uguaglianza nelle sue sentenze. Hai narrato della vigliaccheria di un Fratello incapace di dare la morte liberatrice perchè il prezzo da pagare sarebbe stato, qui, la consapevolezza di aver stroncato la speranza di una redenzione, di un pentimento forse tardo, ma possibile. E la speme, si sa, è l' ultima dea ad abbandonare un cuore generoso. Non mi sento di dare torto al Tonante, nonostante capisca profondamente le ragioni dell' Ingannatore.
Comprendo anche quella nota di dolore con cui hai tratteggiato Odino giudice, diverso, nella realtà del suo compito, dalla spietata e, temo, parziale analisi che ne compie il sempre Secondo diamante di Asgard: ho colto il tormento di Padre Tutto nel suo necessario asservimento alla coerenza della legge o, come in realtà sospetto, il suo rifiuto dell' idea di comminare la pena capitale al Figlio ingannato. Come Thor, esattamente come il Fulgido, Odino non è semplicemente in grado di decretare la morte di Loki, ma un bando, come fu per il primo figlio, non è contemplabile come monito ad azioni similari: la ferocia di un popolo merita punizioni altrettanto spietate.
Ma, poi, alla fine arriva un Quid che potrebbe sparigliare tutta la partita: è Sigyn, è l' amore, è la dolcezza che con lei giunge come balsamo per l' anima tormentata, sollievo alla mente quasi resa folle dalla prigionia, protezione e cura contro le ferite che il veleno provochi.
E scopriamo che vi è stato un matrimonio d' amore, desiderato, forse imprevisto, che è finito nella lontananza, nel rinnegamento dei vincoli, in una fuga. Cosa sarà accaduto?
La malinconia dolce che permea le parole di Sigyn e Loki è capace di creare un' atmosfera bellissima, irreale, sospesa, in cui l' immagine di loro è restituita circonfusa di una luce di innegabile romanticismo.
Ecco la parola: romanticismo! In questo primo capitolo ne dai un assaggio, o Autrice, ma volo alla seconda parte della storia per scoprirne gli esiti nelle azioni dei nostri beniamini.

Recensore Master
21/10/18, ore 00:48

Mia cara Autrice,
anche se la notte è calata sulle nostre teste, non posso esimermi dal lasciarti almeno un breve pensiero su questo primo capitolo così fitto di introspezione psicologica e di romanticismo: è davvero bellissimo! Mi riservo, domattina, di modificare la recensione per esprimerti in modo dettagliato e puntuale i miei pensieri in proposito, che ora esporre i in modo troppo stringato. A domattina, allor!
E, come promesso, eccomi qui.
Cara, cara Autrice,
come non leggere tra le tue righe il leitmotiv del pensiero di Protagora di Abdera: l' Uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono, in quanto non sono"? I tuoi personaggi, qui, mentono? No, mia diletta Autrice. Semplicemente e fatalmente, aggiungo, seguono la loro soggettiva realtà, i loro desideri più inconfessabili, la loro parziale visione delle cose, cercando di mantenersi in piedi.
Sigyn, però, ha confessato di aver amato un' ombra: un innamorato scomparso, perduto, celato. Ella, pur ipotizzando di aver intessuto un discorso di amorose epistole piene di arguzie e sentimenti, dissertazioni e commenti sagaci, con un Uomo che non fosse semplicemente Theoric, non ha la capacità di vedere davvero la realtà, ma non perchè sia vigliacca, no, non per quello. Ella risponde soltanto ad un vecchio motto popolare che dice quanto l' amore più bello e perfetto sia quello che mai si è vissuto, ma solo ipotizzato.
Per questo l' Ingannatore è geloso. Egli estremizza ogni sentimento , come suo solito, fino a sfilacciarne le conseguenze, in una contrapposizione rarefatta e crudele, prima di tutto con se stesso: accusa, rivela, distrugge, schernisce, rompe, sconquassa il giovanissimo cuore della Sposa che, sebbene in passato innamorata di un inganno a doppio taglio, ha scelto consapevolmente di amare lui, l' Obliquo.
Un amore finito con un' accusa. Come il rapporto con il Padre Tutto.
Ho amato moltissimo questo parallelismo, in cui Loki somiglia dolorosamente ed incredibilmente a quell' Odino che rubò una reliquia e poi se ne innamorò e tacque. Il Fabbricante di bugie ha taciuto, pur sapendo, perchè, come quel suo Padre bramoso, non ha saputo rinunciare a nulla, men che mai a Lei.
Bella, bellissima questa riflessione così profonda del carattere di Loki, questa introspezione rigorosa eppure poetica, delicata sebbene esatta fino al suo midollo.
Così come non posso frenare il plauso per questa tua Sigyn, così reale, così plausibile nelle sue reazioni, nelle sue scelte, in ogni sua emozione. Tratteggiata e poi sfumata con tocchi sapienti, essa emerge dal tessuto della trama come un ricamo a rilievo che impreziosisce il racconto e rende giustizia all' amore vero: è una donna sincera , Sigyn, fedele a se stessa, ma che è capace di analizzare il suo cuore ed agire di conseguenza.
Ella chiede, prega, implora grazia, muove e commuove ed ottiene.
Ella spera e comprende, ama e si innamora di nuovo, combatte e vince con la grazia del suo animo coerente. Non ha bisogno di parlare, di spaccare in quattro il più fine ragionamento come fa Loki. Lei è donna di azione, come e più degli indomiti Asi: ella conclude inutili elucubrazioni con la diretta, semplice, definitiva risposta che è perfetta, qui nelle tue righe, da dare al Cuore Oscuro di Asgard. Un bacio.
O Autrice, grazie di queste tue magnifiche righe!
Ho amato tutto, in questa tua storia: la dolcezza delle immagini, la levità dello stile che accarezza le scene, le vivifica e le plasma creando atmosfere vivide di pathos, la sapienza della introspezione psicologica, l' originalità potente pur nella ispirazione colta e variegata, il filone romantico in cui sembra tu ti stia affacciando.
Tutto ciò fa di questa storia un piccolo, prezioso gioiello da conservare nel cuore. Perchè sebbene più intimista e malinconico, questo nuovo filone della tua poetica è permeato di speranza che si afferma potente nel finale. Perchè l' Amore è forza. Sempre e comunque.
(Recensione modificata il 21/10/2018 - 12:06 pm)

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