Recensioni per
Fino alla fine del tempo
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 79 recensioni.
Positive : 79
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/01/19, ore 23:04

Ciao, cara!
Non mi sono pentita della scelta per aver cominciato a leggere questa mini long.
Loki è un personaggio fantastico e insieme a Sisyn sono la tenerezza.
Una scena davvero emozionante e quella di Sisyn che vuota il contenitore con il veleno di serpente.
Loki è sempre stato un personaggio incompreso e devo dire che c'è sempre stata disparità tra lui e Thor.
Suo padre Odino è stato molto duro con la punizione, ma per fortuna Sigyn è con lui
Lei è una luce in mezzo all'oscurità
Questa prima parte è stata davvero stupenda.
Alla prossima :)

Recensore Master
03/12/18, ore 18:52

Cosa, ma io che ti devo dire?
Sono arrivata alla fine della storia con il cuore colmo di amore, ma una mera malinconia ad avvolgermi come una coperta.
Guccini, poi, non è d'aiuto... va a chiudere un quadro già perfetto; ne salda la cornice così effimera e delicata.
Sì, perché malgrado dentro il racconto vi siano tanti inganni e tanti rancori, è tutto così bilanciato da lasciarmi scorrere i brividi sulle braccia.

Ci hai portati in un viaggio nel tempo, dove un amore tormentato ha inizio e dove le bugie di entrambi la fanno da padrone. Sigyn ha agito sempre con una purezza d'animo quasi impossibile da credere, anche quel suo "Ho deciso che ti sposerò, Loki", è una decisione importante, presa perché per lei è la decisione più giusta; e lo è anche per lui. Forse, solo per lui.
Amo da morire come il tuo modo di narrare questa storia abbia messo in luce sia le cose che li accomunano che quelli che li dividono. In questo capitolo, però, li scopriamo poi non così diversi.
Sigyn è brava con le parole, eppure Loki è in grado di togliergliele dalla bocca, e quel bacio dato come risposta. al suo "Cos'è cambiato?", ne è la prova.
Loki non cambia, è sempre lui. Prendere o lasciare... lei invece è così devota, così fedele, che decide di trasformarsi come un mutaforme, per lui. Solo per lui. Perché sa che è l'unico modo.

Perché lo ama anche per la sua anima marcia, che lo porta a fare cose a volte, così crudeli da sembrare quasi impossibili da credere.
E, finalmente, leggo del ballo. mi dispiace di non aver letto prima di disegnare... avrei potuto provare a farle un abito color tempesta. Il tempo è stato quello che è stato, ma non significa che in futuro non si possa ripetere un disegno che ne sia totalmente fedele. Ora so.
E so anche che quella tempesta non sta solo nell'abito di Sigyn, ma anche nel suo cuore, e nella testa di Loki.

Sigyn ha messo da parte quelle corrispondenze, ma è impossibile non pensarci. Loki è l'uomo che ama, ma ammette che dietro a quei modi irresistibili si nasconde una persona capace anche di farle del male... cosa che Theoric, invece, non sembrava in grado di poter fare. Buffo, un altro inganno, che mette i sentimenti di Sigyn quasi contro un muro. Ed era sempre lui, sempre Loki.
Mi viene da pensare che abbia agito così per sentirsi migliore di come è, come se avesse voluto provare l'ebrezza di essere una persona diversa, più sentimentale e meno razionale, meno legata all'ossessione di volere tutto e subito.
Gli anni passati a scriverle ne sono la prova. Ha avuto la pazienza di farlo e di dedicarsi, ed era partito solo come un gioco, che poi ha rovesciato tutto. Persino il suo cuore.
Ma il dio degli inganni è imprevedibile. Glielo dice, e Sigyn è troppo colpita, troppo mortificata da quel fatto, così tanto che non ci vuole credere. In più, detto in un letto, in un posto intimo che viene condiviso. E qui vengono condivise pure le bugie, quelle di entrambi.

Loki ha sicuramente agito con crudeltà, non aspettandosi niente meno che l'allontanamento di lei, ma perché? Perché sa di non poter essere Theoric, sa di non poter essere Thor... di non poter essere quella persona migliore, che Sigyn merita. Lei la sua fedeltà dovrebbe dedicarla ad altri, non al dio degli inganni, no? Sono troppo diversi, forgiati da ideali diversi, pronti a combattere per convinzioni diverse, eppure...

Poi torniamo in una prigione, che logora Loki ogni istante di più, con la consapevolezza che non merita la vicinanza di Sigyn, dopo quello che le ha fatto.
Eppure lo ama; malgrado quello che è stato capace di fare e che probabilmente farà, lei lo ama.
Ecco, la fregatura dell'amore, che ci sono delle cose, anche terribili, su cui si riesce a sorvolare, perché al cuor non si comanda, e se la mente non riesce a razionalizzare, si finisce solo per vivere con un rimorso e con tanti di quei "e se?" da farsi male.
Sigyn è tornata, perché è fedele, perché l'allontanamento da Loki l'ha distrutta, e allora è meglio vivere con la consapevolezza di venire ferita e poter perdonare, che niente.
L'amore. L'amore è davvero tutto, totalmente. La distruzione e la completezza di due essere umani (o divini) che senza non sarebbero niente.
Lei sa che lui non cambierà mai, e sarà sempre pronta ad essere lei, quella che cambia e gli fa quella promessa.
Non lo vuole lasciare da solo, malgrado forse lo meriti pure.
E non vuole stare con lui per un po', ma per sempre, fino in fondo... Fino alla fine del tempo.
Ed ecco che il titolo acquisisce un signfiicato ancora più forte, perché per delle divinità eterne, fino alla fine del tempo significa che una fine non c'è.
Poi quel bacio? Dato per consolidare la promessa? Come se fosse un interruttore che viene premuto per ricominciare?
Sì, forse... forse è così. Ci sono talmente tanti significati dietro quel gesto, che mi ci perdo. Probabilmente ancora domani ne penserò altri.

Cosa, io davvero... non so che dire e fare. È un racconto pieno di tutto, pieno di amore, rancore, di passi indietro e bugie, che poi porta comunque ad un'unica soluzione: quell'amore che ti sfianca, ti delude a volte e ti frustra... eppure è così essenziale.
Mi hai dato così tanti spunti di riflessione che penso ce l'avrò in testa per un po'. Un insegnamento su quanto quel sentimento non sia per tutti. Solo per pochi.
Che meraviglia, sono ammaliata. Innamorata delle tue parole.
Un lavoro perfetto,
un abbraccio,
Miryel (cosetta tua)

Recensore Master
02/12/18, ore 14:40

Ciao!**
Eccomi qui a leggere e recensire il secondo capitolo... e wow, mi hai tenuta incollata al testo dall'inizio alla fine.

Non so quanto ci sia di canonico e quanto sia inventato da te, ho letto le note ma non avendo visto i film non riesco a cogliere gli eventuali riferimenti. Lo scambio epistolare, le lettere, Loki che diventa vittima del suo stesso inganno finendo per innamorarsi davvero, è tutto così intenso... se hai inventato ogni cosa da zero, devo davvero farti i complimenti per la creatività e per come sei riuscita a mettere per iscritto questa idea.
In fondo è proprio quello che è successo: Loki è il Dio dell'inganno e la sua identità (ed entità) non può cambiare, ma nel mettere qualcosa di suo in quelle lettere ha fatto una scelta pericolosa, e pian piano le bugie sono diventate realtà, almeno in parte.
È così che ha rischiato di perderla, anni dopo, ammettendo che quell'amante di uno scambio epistolare avvenuto anni prima non era mai esistito. Meravigliosa la scena in cui lei rilegge le lettere, rendendosi conto che ci sono dei dettagli nella scrittura che in effetti richiamano quella di Loki.
È questo, quindi, il motivo per cui Sigyn rimane con lui anche dopo la prigionia, a raccogliere il veleno del serpente. Wow. Il primo capitolo era basato sul mito originale, lo approfondiva ma c'era già una buona base su cui lavorare, qui hai fatto molto di più. Hai integrato, ampliato questo universo, e tutto in modo ottimo.
Non so perché nel MCU non abbiano citato un mito tanto importante, forse il più famoso legato a Loki, ma devo dire che scegliere di basarti proprio su questo per la tua oneshot è stata un'idea vincente.
Sullo stile, rinnovo i complimenti dell'ultima volta. È ricco, dettagliato, davvero bello da leggere.

Grazie per la bella lettura,
A presto!<3

Valeria

Recensore Master
27/11/18, ore 18:52

Ciao gemella <3 sono qui per il solito scambio di recensioni dal gruppo Boys love.

Ogni storia che scrivi è magica e puntualmente riesci a dare una vitalità a dei personaggi che, grazie all'AU, risultano originali e ben caratterizzati. L'associazione di idee, nomi, situazioni, luoghi denota uno studio a fondo veramente impressionante; questa cura dei dettagli così minuziosa è sinonimo di impegno, e tu sei veramente bravissima nello scrivere in generale come nel creare trame ben articolate. Quindi inizio decisamente con dei complimenti.

Mi piace il gioco su Theoric/Thor per due motivi:
1. Beh, i nomi sono simili e quindi... ben fatto!
2. Sappiamo che Loki ha sempre invidiato Thor in qualche modo, quindi scegliendo proprio Theoric come pseudonimo per corteggiare la donna dei suoi sogni, ha in qualche modo lasciato intendere la sua gelosia, o meglio, bramosia di ottenere il tutto come suo fratello.

Molto bello anche il fatto che Loki si sia nascosto dietro una maschera per conquistare Sigyn, e contemporaneamente Loki stesso diventa vittima del suo inganno; la sua bella, bellissima Sigyn, è innamorata di un suo alter ego che non riesce a far uscire se non dentro a qualche lettera di corteggiamento.

Sei bravissima.
Complimenti <3

Recensore Master
24/11/18, ore 15:18

Ciao!
Eccomi qui per la recensione ❤

Ho scelto questa storia perché la citavi come prioritaria, e devo dire di esserne stata molto felice perché... wow. È splendida.
Non ho visto il film su Thor del MCU, però conosco la mitologia norrena, o almeno ne ho un'infarinatura. Questa storia si rifà ad uno dei miti più importanti, l'imprigionamento di Loki, quindi non ho avuto difficoltà nel leggerla, né a capire cosa stava succedendo e le dinamiche del tutto.
Il tuo stile è meraviglioso. È ricco, ricercato, dettagliato, e bellissimo da leggere. Sei riuscita a rendere nuovo, fresco e molto coinvolgente un vecchio mito.
Hai inserito un sacco di flashbak e riferimenti, e non ho potuto che apprezzare, hanno reso la storia molto più completa.
Ora sono curiosa di scoprire come hai gestito il prossimo capitolo, e quello che succederà!

Grazie per la bella lettura,
Valeria

Recensore Master
18/11/18, ore 17:48

SECONDA CLASSIFICATA:
Fino Alla Fine del Tempo di SHYLISS




♦ Grammatica e stile: 9,8/10 (4,8/5 di Grammatica e 5/5 di Stile)

Sul fattore grammaticale devo solo segnalare l’incongruenza della parola “adesso” in un contesto dov’è usato il tempo passato: “Adesso Sigyn gli era tanto vicina…” (– 0,2)
Per quanto riguarda lo stile, invece, non ho nulla da togliere né da aggiungere: sai decisamente come scrivere una storia che colpisca il cuore e lo spezzi in mille schegge di tristezza, malinconia e amore che, nonostante ogni prova che affronti, non se ne vuole andare.
I tuoi personaggi lottano, soffrono, amano, cadono e si rialzano in ogni singola parola che tu scriva, respirano nelle frasi e ti mostrano tutto il loro mondo anche in un’unica espressione; perché centri sempre il bersaglio e senza tanti giri di parole, caricando di pathos e sentimento ogni paragrafo tanto da spingere a consumare la pagina nel desiderio che questa non raggiunga mai la parola fine.
Dire che sei poetica è riduttivo, posso avvicinarmi all’idea che mi sono fatta solo scrivendo con sicurezza che si vede quanto ami, curi e stimi non solo la tua adorata coppia di Asi, ma tutto quello che anche pur minimamente li riguarda, e per loro raggiungi livelli sempre più alti di lirismo e coinvolgimento.



♦ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10

Rispetto alle altre tue storie che finora ho letto, hai scelto di dare una chiave ancora più tenebrosa a questa storia: un’altra strada a quella che la MCU ha percorso, o meglio un frammento che si inserisce in questa, ma che ci porta tutti su un altro piano.
Loki ha sempre la potenza e profondità che ho imparato ad apprendere dalle tue storie: trickster eccellente, imprendibile e dalle mille risorse, qui si carica di un’altra qualità, ovvero di essere la prima vittima dei suoi stessi inganni, e di perdere più di quanto non voglia o ammetta.
Sembra che l’intera sua sorte sia una menzogna, dalla verità sulle sue origini, ai vari voltafaccia che attua, fino all’atto criminale che lo distanzia dalla sua adorata Sigyn; ed è proprio di questo che volevo parlare, perché, invece di leggere crudeltà ed egoismo nel gioco intrapreso da lui e Thor, quando diventa il solista di tale recita dimostra tutta la grande ricerca d’amore e di realtà certa che non ha mai avuto. Sigyn è valsa la pena della menzogna, un inganno che nasconde sotto di sé tutto l’aspetto della preghiera non di un silenzio, ma di una presenza costante e calda; una bugia che, nella sua oscura traccia, porta tutto il segno del sentimento perché i motivi che l’hanno spinta a procedere sempre più avanti non fondano nel disprezzo, ma nel sincero desiderio.
È come se Loki non sapesse muoversi, nel bene e nel male, senza di esso; una mossa che si ritorce contro egli stesso dal momento che le sue azioni non vengono comprese, o riconosciute solo quando è troppo tardi.
Ed è questo il punto in cui interviene l’ingannata: la dolce, cara Sigyn, che troppo tardi si rende conto di essersi innamorata non di un’ombra né di qualcosa distante da lei, ma di aver portato la sua verità nella menzogna.
La naturalezza dei sentimenti, la forza di come ci vengono raccontati e le reazioni dei loro possessori sono semplicemente stupefacenti: la risposta al dolore, alla divisione, al bisogno l’uno dell’altra rende questa coppia viva e vera, tanto da riuscire a cambiare almeno la loro realtà; la caparbietà fiera di Loki si fonda così con la dedizione della dea della fedeltà, e invece di separare l’inganno si ritrova a riunire.
La sofferenza è portatrice di realizzazione non a caso: svela il punto in cui si ferma il falso e inizia l’autentico, e anche quanto siamo disposti a perdere o a non lasciar andare; e tu dai la tua personale, toccante risposta a questo con tutta la grazia di cui sei capace – che, credimi, è tanta.



♦ Introspezione: 10/10

Più che le azioni sono i pensieri a svelare il nucleo della questione: gradualmente ci trascinano nel fondo e rivelano dinamiche e moti dell’animo, con tanta precisione da far male, e non tralasciano nulla, anzi.
E cosa succede, poi? Che invece di dire “quest’introspezione è abbastanza, poteva anche metterne di meno”, mi sono trovata a sperare che fosse il triplo.
La mia empatia per certi pg è vergognosa – o forse è la bravura di chi l’indaga a essere illegale… il tempo ci dirà chi ha ragione.



♦ Gradimento personale: 5/5

Non posso non adorare ogni tua storia su questa coppia, è più forte di me.
Tutte le volte è un’accezione in più, un’altra sfumatura di uno stesso volto, che le dai; ed è proprio questo il bello, scoprire nuovi lati di qualcosa che credi di sapere già… ed è come vivere davvero con una persona che ami, e con la quale ogni giorno è un passo verso qualcosa di nuovo, senza mai fine.
Forse per questo non riesco mai a leggere di Loki e Sigyn senza versare qualche lacrima, anche fosse sola ammirazione.


TOTALE: 34,8/35

Recensore Master
16/11/18, ore 10:57

Ciao! Sono qui per lo scambio della settimana scorsa. Ho aspettato un po' per Tesori, ma probabilmente la leggerò la settimana prossima e quindi ho deciso di iniziare con questa qui, eh eh.

Che dire... hai scritto tutto in maniera cruenta, concentrandoti sul punto di vista di un Loki distrutto sia nel corpo che nello spirito. La sua reazione mi ricorda la massima del mio vecchio medico di base, ossia: "il dolore toglie la dignità all'uomo". Un Loki molto serpeverde nel pensiero, che nonostante tutto tiene alla sua famiglia pur odiandola, poiché tra loro c'è un legame complesso fatto di odio e inganni.

"No, Loki Laufeyson non voleva morire: la voglia di vivere era ancora una bestia rabbiosa che gli mordeva il cuore impaziente" ho trovato questa frase molto bella, poiché lui, perso nel suo dolore, cerca di concentrarsi su quella fiammella d'istinto di sopravvivenza per cui spera di potersi salvare per continuare ad odiare chi di dovere.

Poi arriva Sygn, e con lei tutto l'angst: "Lei esitò a lungo sulla risposta da dargli. “Cosa ci siamo fatti,” soffiò infine."
E cosa si sono fatti?
Beh, Loki l'ha ingannata e l'ha usata un po' come valvola di sfogo. Lei gli resta accanto nonostante questo poiché è innamorata e decisa a restargli vicino e a dargli il suo sopporto. Nonostante le ingiurie e le lamentele lei resta lì, proprio dove ha sempre voluto: al suo fianco.

In questa storia, almeno per ora, pare che Loki pensa di non meritare l'amore di Sygn che invece glielo butta in faccia.

Tutto molto bello, incluse le parole e le piccole minuziosità che hanno reso questo primo capitolo veramente fantastico.

Recensore Master
15/11/18, ore 17:17

Cosetta!
So che questa recensione sarà un totale delirio, che forse non era nemmeno il momento giusto di lasciarla, ma volevo... perché nel momento che sto vivendo, questa storia mi ha aiutata a dimenticare per un attimo, ad entrare per un effimero istante nel tuo mondo, di nuovo... mi ha dato modo di provare delle cose, delle emozioni, che forse mi servivano e, credimi, ti sono grata per ciò che indirettamente hai fatto... ma la voglio smettere subito di fare la sentimentale e voglio passare alla storia (sono o non sono una cosa di Roma?? Daje, tiramo fori sta coattaggine).

Ho innanzitutto amato da impazzire il modo crudo e velenoso che hai usato nella narrazione, un potente e forse punto di vista di Loki. Di un Loki distrutto, pervaso dalla rabbia e dal rancore, che ancora e ancora si crogiola per ciò che è la sua famiglia, che lui ha tradito e da cui si sente tradito.
Un Thor che è sempre con lui, che lo aiuta, che lo salva ma che non lo porta via da quella schifosa gattabuia in cui è stato sbattuto. Che sembra fregarsene ma non è così... che malgrado pecchi di molte cose, Thor non ha mai peccato di infedeltà... come come Sigyn non lo ha fatto e mai lo farà.
Loki può dire tutto ciò che vuole, con quella bocca velenosa che si ritrova. Con quel rancore sputato a zero sulle uniche persone che davvero lo hanno a cuore, che darebbero la vita per proteggerlo, ma che agiscono di pazienza...e lui questa pazienza la prende come un tradimento, come un abbandono.
Odia tutto, non ama più niente. Persino se stesso.
ma Sigyn...
Il modo in cui hai descritto questo dio cieco, che riconosce il suo amore dall'odoro, che non può scansarla mai. La sua fedele Sigyn... ma che riempie di cattiverie, che prova a mandarla via, che prova ad accusarla di cose che sa che lei non farà mai.
Non ha voglia di ascoltare ciò che potevano essere, perché sai di aver distrutto tutto, ma si conosce e sa che rifarebbe gli stessi errori anche un altro miliardo d volte. Perché lui è così.

Sai cosa è forte? Il magnetismo.
Più lui sputa sentenze, più lei cura le sue ferite. Più lui la accusa, più lei si dimostra fedele, e per nulla toccata...
Non sa nemmeno se è reale, se è autentica, se è frutto della sua pazzia, se ciò che ha davanti, e quell'odore troppo buono, sia solo mera immaginazione data da troppo tempo passato a pensare e ad odiare.

Lei è la sua moglie fedele, che ha rinnegato per salvarla e l'ha liberata da ciò che lui crede sia solo una trappola... un inganno, l'ennesimo.
Ma lei... lei è lì, non demorde, non vuole farlo. lo ama, lo ama davvero con tutta se stessa e malgrado ammetta il dolore che è stato capace di farle provare, sa che quello è il suo posto.
Forse sa anche di essere l'unica donna in grado di ristabilire in lui un equilibrio, nella testa, nel suo odio, nella sua oscurità più insipida e intrinseca.

Questo concetto di magnetismo mi piace da morire, specie perché il loro scontro verbale è un perpetuo flash di luci e ombre che si scontrano, di odio che l'amore di Sigyn riesce a dissipare, a illuminare...

Il punto era che Sigyn non gli era mai appartenuta fino in fondo, così come non era stato davvero suo il posto alla sinistra di Odino ai banchetti e sulla scala che conduceva al trono d’oro degli Asi: come ogni cosa, anche quella si era rivelata l’ennesima illusione. Ma se il fiero dio degli inganni aveva tentato con ogni fibra del suo essere di pareggiare i conti con l’astuto genitore adottivo – prova ne era quell’inenarrabile supplizio cui era costretto – con Sigyn non c’era stato mai alcun chiarimento, e lei era rimasta un discorso sospeso che ora tornava a tormentarlo proprio mentre scontava la sua pena. Per un ingiusto contrappasso, sua moglie incarnava, allo stesso tempo, la salvezza e la perdizione.

Questa immagine che Loki ha di Sigyn, quasi come se non la meritasse. Quasi come se, dopotutto, quell'odio che le ha sputato addosso fosse in realtà rivolto solo verso se stesso...
poi ci lasci in sospeso, e l'idea che sia solo frutto della sua immaginazione diventa potente... ed io voglio sapere, devo sapere, perché tanta malinconia e decadenza, devono portare a qualcosa di forte, e non mi importa se sarà altro dolore. Io devo sapere.

Cosetta, che dire... tralasciando la recensione assolutamente calda e di petto, scritta di getto in un momento di quasi pace, spero di non aver detto solo un mucchio de fregnacce, ma questo è quello che nella mia mente è passato e o ce stai o me dici che ho detto, appunto, na cifra de calle...
Ho adorato questo velo d'oro che mi ha ricoperta, come ho adorato il contrasto tra i due, un eterno scontro tra luce ed ombra, destinati poi a stare insieme per sempre...
Pura poesia.
A presto cosetta, io ti amo, sappilo! Sei la scoperta più bella di questo mio pazzo anno, vorrei lo sapessi.
Miry

Recensore Master
14/11/18, ore 22:32

Ok, questa storia è stata molto molto potente e ho in testa mille domande e pensieri, supposizioni e dubbi (Santo Cielo, Loki, cosa hai fatto questa volta alla povera e santa Sygn? Ti strozzo un po’ eh!), perché il finale di questo primo capitolo è perfetto e lascia una suspence intollerabile che fa interessare alla storia, fa voler leggere di più e sempre di più, di continuare e scoprire la verità! Che cosa è mai successo? Come si è arrivati a questo punto? In parte abbiamo risposte e in parte no, proprio come Loki stesso.
Ho apprezzato molto la parte iniziale con il confronto (nella mente di Loki naturalmente) con il fratello, quel ricordarsi di come ha provato a rinfacciargli la verità, la sua verità, e soprattutto le sue parole che aprono la storia e che sembrano quasi un’oscura maledizione lanciata non solo contro Asgard ma contro l’umanità, contro ogni civiltà ed essere vivente. Mi è piaciuto come hai ripreso tutti i film, uno dopo l’altro, in particolare il primo Thor sia con il riferimento al cambiamento di Thor che con Loki che cade dal ponte che è una delle immagini più belle su cui poter riflettere poeticamente (Loki che insegnava a Sygn che era giusto cadere per imparare a pattinare *_*) sia con il primo Avengers, in cui in un modo o nell’altro Thor ha salvato anche suo fratello. E Loki definito reliquia? Penso sia un’accezione sempre perfetta da lui, così perfetta da essere, non lo so, quasi creata su misura per lui. E sono andata in brodo di giuggiole nella descrizione del modo in cui bisogna ingannare perché trovo sia una descrizione vera e geniale: l’ingannatore deve un po’ ingannarsi, l’inganno deve essere verosimile. Un po’ come una volta aveva detto Sherlock, la bugia bisogna incartarla con la verità e solo così sarà creduta da chiunque. 
La ripresa di Pascoli :) non possono sfuggirmi i riferimenti alle sue poesie! ‘L’atomo opaco del male’ :) Adoro i riferimenti classici, non posso farci nulla! 

Credo questa recensione stia divenendo più un delirio su tutto ciò che ho apprezzato, ma sappi che mi piace molto il modo in cui è stato portato avanti l’inizio di questa storia e la presenza di tanti personaggi che non sono tecnicamente in scena ma che sono nei pensieri e nelle accuse di Loki e tanto basta a renderli di carne. Ma di carne vera è Sygn è il suo arrivo è stato dolcissimo e tormentato allo stesso tempo, con delle frasi che scaverebbero dentro l’anima di chiunque e che in un modo o nell’altro hanno colpito anche lo stesso Dio degli Inganni, anche se continua a farle del male. Ma cosa ha fatto per allontanarla del tutto? Hai creato tanto pathos, sono curiosa. 
Ma una FanArt anche su questo momento? È doloroso e molto mitico (Un Loki cieco mi stringe il cuore sia per il suo triste destino sia perché mi ricorda come tale è sempre stata la sua condizione, alcune cose non è mai davvero riuscite a vederle. Lo dico citando un personaggio che con lui non c’entra nulla, ma la tragicità del tutto mi ha ricordato Edipo e la sua tardiva cecità) però credo che ci sarebbe chi ti creerebbe qualcosa di particolare e perfetto :) 
Complimenti come sempre e scusa per il ritardo immenso! 
A presto! 

Recensore Veterano
14/11/18, ore 20:59

Carissima Shilyss,

Eccomi qui, alla fine del tempo — del breve, brevissimo tempo vitale di questa storia che volge al Ragnarok.

Mi ha colpito come la brevità di due “soli” capitoli racchiuda in cerchio ogni momento, ogni battito della storia: gli albori, il crepuscolo, la notte più buia. Come un serpente che si morde la coda, crea un circolo perfetto, lasciando al domani il compito di spezzarlo. Fino ad allora, Sigyn rimarrà al fianco del marito, avvinto dalle catene dei suoi stessi tranelli. Sulla sincerità della decisione della dea, non v’è il minimo dubbio.  Come non c’è dubbio che per l’ennesima volta mi hai sbriciolato il cuore e l’hai riparato all’ultimo secondo, sia per la magnifica scelta di citazioni, che per la tua capacità di mantenere perfetto controllo di una trama così complessa e densa di sottotesti, senza farla diventare una trappola per il lettore. Ci vuole abilità, impegno e talento, e una dose incondizionata di amore per Loki e i suoi inganni — la sua incapacità di non ferire anche dalla sua bocca rovinata dall’ago esce la verità. La dura, crudele verità. 
Se anche Theoric fosse stato interamente partorito dalla tua immaginazione, piuttosto che semplicemente (e mi vergogno a usare questa parola, perché non ci vedo nulla di semplice) una rielaborazione di uno spunto tratto dall’universo Marvel, non avrei trovato meno credibile la sua comparsa, né la fedeltà che Sigyn continua a nutrire nel profondo del cuore per quello che è stato il suo primo innamorato. Per quanto tormentoso sia il suo sentirsi spezzato, una simile resilienza è insita nella sua natura, e sono certa che fra tutti Loki ne sia il più consapevole.
Ecco perché ho trovato estremamente realistico che proprio lui che la ama così profondamente, proprio lui che sa quanto la stoffa stessa del loro essere — Aesir, divinità, Asgardiani, che dir si voglia — sia una forza immutabile, proprio lui decida di accanirsi in maniera così abbietta e gelosa sul legame tra la sua Sigyn e l’inesistente Theoric. Perché Loki ha disperatamente bisogno che qualcuno lo accetti per com’è, non come la semplice ombra di Thor. Perché nella sua ottica, posso immaginare quanto arda lo smacco di vedere la propria creatura d’inchiostro associata al suo perfetto, indegno fratello — consapevole oltretutto di quanto in fretta si sia stancato di lei, il dorato principe di Asgard. L’offesa è comprensibile in entrambi i versi, e questo è un enorme pregio di questa storia. Dà ancor più lustro ai passi di Sigyn, quando tornano al fianco del marito, senza mai essersi allontanati davvero.
Magnifica, magnifica, magnifica. 

A rileggerci presto, darling <3

Kei
(Recensione modificata il 14/11/2018 - 09:02 pm)

Recensore Master
13/11/18, ore 21:33

Il fatto che la storia abbia lo stesso titolo dell'ultima frase detta da Sygil fa sì che ami ancora di più questo piccolo racconto, una perla rara devo dire. Personaggi (Thor e Loki) mantenuti perfettamente. Ciò non posso dire di Sygil. Non perché non sia perfetta la tua ma perché si conosce poco e nulla di questa persona. Ciò non toglie il fatto che hai fatto uno splendido lavoro e sono felice di averti scoperta con questa storia. Il fatto che a te piaccia Loki tanto quanto me - uno dei villain per eccellenza - mi fa amare ancora di più il mondo XD
Ti auguro la vittoria con questa storia, perché la meriti davvero tanto!
missredlights

Recensore Master
13/11/18, ore 20:52

1° posto al contest "La guerra del Raiting" indetto da missredlights sul forum di EFP


Fino alla fine del tempo – Shilyss - 39,9/40



Grammatica e stile di scrittura: 9.9/10
Penso che non te lo dirò mai abbastanza quanto il tuo stile di scrittura mi piaccia. Le parole ricercate che utilizzi, le pause che crei fra una frase e l'altra, fra un paragrafo e un altro. Non lasci niente al caso, fai sì che ogni cosa abbia il suo tempo e il suo spazio, descrivendolo a pieno e non con fugaci parole. Di una scorrevolezza disarmante, poi. Nemmeno ci si rende conto delle parole, delle pagine o dei capitoli che si leggono, perché la scrittura scorre talmente fluida che l'unica cosa che vuoi è sapere che cosa succederà dopo. Tant'è che da questo punto di vista ho da farti solo tantissimi complimenti! Anche la punteggiatura, poi, è praticamente perfetta, come anche la grammatica. L'unica cosa che davvero ho trovato fuori posto è un “adesso” usato in un contesto al passato.

“Adesso Sigyn gli era tanto vicina…”

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Non potevo non metterti il massimo in questo punto. Davvero io non so come tu faccia a renderli così perfetti, tanto da chiedersi se davvero non si legga un libro di mitologia nordica o si veda uno dei film di Thor. Ma partiamo dall'inizio. Quello da cui voglio iniziare è Padre Tutto che, con la sua implacabilità ha condotto suo figlio a un triste fato. Colui che sa tutto, infatti, non ha un cuore benevolo e guarda/distrugge tutti coloro che si mettono sul suo cammino, tant'è che a Loki lo lega e lo tortura fino a quasi alla follia. Lo avrebbe anche ucciso, e ne sono convinta al 100%, se non fosse stato per Thor e Sigyn. Il primo, anche con poche parole, viene descritto perfettamente. Il figlio prediletto, nonché erede al trono, anche se molte volte si trova in disaccordo col fratello non può fare a mano di aiutarlo nei momenti di pericolo, salvandosi l'un l'altro in molte occasioni. Sigyn, invece, per quel poco che sappiamo di lei dalla mitologia, è la moglie fedele del Dio dell'Inganno. Sappiamo poco di lei, eppure tu l'hai arricchita di un carattere tutto suo, dandole spessore e consistenza. Non è solo una moglie fedele, è molto di più di questo, qualcuno che ama e che lotta, qualcuno che si farebbe uccidere pur di abbandonare il proprio amato. Lo si nota soprattutto nella cura che presta a Loki affinché il veleno non gli faccia del male. Quest'ultimo è praticamente perfetto. Cinico, arrogante, incline all'inganno e al non chiedere scusa, altezzoso, astuto come una volpe, che cerca a tutti i costi un modo per poter salire al trono, anche se, se non fosse stato per suo fratello e sua moglie, avrebbe dovuto pagare con la vita.

Ambientazione/metodi di approccio/situazione: 10/10
Il fatto che tu abbia ambientato la storia in una cella sotterranea, dimenticata da anima viva e con un Dio in preda all'agonia, che sia dovuta intervenire sua moglie e suo fratello affinché gli sia salvata la vita dalla collera e l'ira del padre, con un serpente che fa gocciolare il veleno che potrebbe ucciderlo. Ma io cosa potevo chiedere di più? Abbiamo tutto, davvero, e la trama si dispiega parola dopo parola, così come le situazioni, le relazioni coi personaggi. Hai fatto uno splendido lavoro, molto accurato.

Gradimento personale: 5/5
Questa, a mio dire, è la storia che più ho amato fra le tue che ho letto, e considera che ne ho letta forse più di metà. Hai messo praticamente tutto, curando ogni minimo particolare e non lasciando nulla in sospeso. Questa storia è piena di significati, di relazioni, di sentimenti e situazioni in cui potremmo trovarci anche noi. Sta nello scrittore saper scrivere con maestria, e tu ci sei riuscita perfettamente.

Titolo e impaginazione: 5/5
Tutto perfetto, dal titolo all'impaginazione curatissima nei minimi particolari. Non ho nulla da aggiungere qui se non complimenti!

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Cosa hanno appena letto i miei occhi *_______*
A parte che Loki è il mio preferito in assoluto, a pari merito con Wolverine, ma qui, questa storia è semplicemente Wow.
Non ho parole, davvero. Per il linguaggio utilizzato, per le parole, per lo scandire del tempo e dei paragrafi, per la storia che viene rivelata a poco a poco, facendo sì che tu rimanga inchiodato allo schermo perché vuoi sapere, vuoi sapere cosa succederà a Loki, al dio degli inganni che ha perso tutto, privato di ogni onore e gloria, nonché orgoglio.
Non ho che mille mila complimenti, sia per la scelta del personaggio, che per tutto. Senza contare che partecipi allo stesso contest in cui partecipo anche io, con l'unica differenza che la tua storia è di un altro livello xD
Non mi resta che leggere la fine!
missredlights
(Recensione modificata il 27/03/2019 - 06:43 pm)

Recensore Veterano
13/11/18, ore 20:05

Shyliss cara, ho voluto partire da questa storia perché questo capitolo io lo lessi già tempo fa, e mi piacque tanto quanto il primo, solo che era sera tarda, io ero stanca e ricordo che, finita la lettura, mi ero ripromessa di lasciare un commento, solo che alla fine non l'ho mai fatto. Poi il tempo, le altre cose da fare, da guardare, da scrivere hanno mandato i miei buoni propositi a farsi benedire... Ma ora recupero.
Questa mini long è davvero un crogiolo di emozioni, due capitoli ti sono bastati per creare una storia avvincente e romantica, con un colpo di scena che personalmente mi ha preso del tutto alla sprovvista (intendo il fatto che Loki e Theoric sono la stessa persona). I personaggi sono semplicemente perfetti, Loki è proprio lui, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, mentre Sigyn non può che essere così come l'hai interpretata tu, non mi vengono in mente altre possibili alternative, deve essere così!! :)
E poi il tutto è impreziosito dal tuo modo di scrivere che, come ti ho detto, non ha nulla da invidiare a uno scrittore professionista, anzi!
Complimenti davvero, recensione nr. 20 super meritata! ^^

Recensore Master
13/11/18, ore 09:11

Buongiorno :)
In realtà ho letto il capitolo ieri sera e preso un paio di appunti, ma ero troppo stanca per terminare la recensione e alla fine sono andata a dormire, anche perché in alternativa avrei probabilmente scritto solo cose senza senso xD
Come al solito scrivi anche troppo bene. Quando leggo le tue descrizioni, che siano inerenti all'ambiente circostante o più introspettive, penso sempre che non mi stancherei mai di vederti dipingere questo mondo, raccontare queste storie. Non so mai quanto ci sia di tuo, quando non leggo una AU, a livello di trama, ma con le note mi sono fatta un'idea e credo sia geniale il modo in cui sei riuscita a combinare tutto e renderlo così credibile, reale, plausibile. 
Ribadisco che la punizione che è stata data a Loki mi è piaciuta un sacco, il fatto che Sigyn sia lì nonostante tutto a raccogliere il veleno del serpente è un dettaglio che ho amato. 
Imparo a conoscere Loki e a capire, un po' per volta, perché viene chiamato Dio degli inganni. E il suo inganno qui mi ha lasciata praticamente allibita, non mi aspettavo potesse fare una cosa del genere a lei. Questo passaggio mi è piaciuto troppo: "Sei sempre stata innamorata di uno dei miei inganni, e non hai saputo vedere, riconoscere che ero io.", in generale la storia delle lettere è bellissima e ho trovato curioso poi sapere che hai collegato tu il personaggio di Theoric a Thor. 
Il modo in cui descrivi sia Loki che Sigyn è sempre bellissimo. Si percepisce l'amore che senti verso questi personaggi in ogni riga.
Con quest'ultima parte della storia ammetto che mi hai... scombussolata, credo. Perché non mi aspettavo che tutto prendesse questa piega, ed è difficile lasciarmi così, spesso intuisco come andranno le cose già dal principio. 
Il finale l'ho amato. Non credevo che dopo tutto quello che è successo Sigyn sarebbe rimasta con lui, eppure l'ha fatto. Loki rimarrà in quella grotta a scontare la sua pena chissà per quanto tempo, ma Sigyn sarà sempre lì e questo mi consola un minimo, ecco.
Ho adorato, tra l'altro, il fatto che hai inserito il titolo della storia alla fine, lasciando un senso anche a questo.
Ah, quasi dimenticavo: le citazioni sono azzeccatissime. ^^
Detto questo, ti auguro una buona giornata e rinnovo i miei soliti complimenti, sei troppo brava *^*
Alla prossima,
fumoemiele

Recensore Junior
12/11/18, ore 22:50

Ok stavolta l’inganno meschino e crudele di Loki supera ogni limite. E ben gli sta che gli si rivolga contro. Troppo egoista per rinunciare al rapporto falsificato che sta vivendo con Sigyn, lo porta fino all’estremo finendo per restare impigliato nella tela che sta intessendo, perché per poter irretire bisogna esporsi, aprirsi, lasciarsi sedurre. E quando lei diventa sua moglie davvero, finisce vittima della gelosia verso se stesso, perché lei di quell’ombra che lui ha inventato si era innamorata. Come sempre Loki, cercando di avere tutto, finisce per perdere ogni cosa.
E decide di lasciarla, o meglio di farsi lasciare, ferendola nel modo più crudele che trova. Accusandola di essere stata falsa e cieca. E si convince di averla persa.
Sigyn invece lo ha amato davvero, e quando ha creduto di averlo perso, e credo solo per quel motivo, nel dolore trova la forza per cercare di capire. Bellissima la frase “S’innamorò di nuovo e bruciò ogni cosa.”, mi ha commosso.
E di nuovo Loki cerca di allontanarla. Consapevole che la sua pena potrebbe essere eterna, nonostante il tentativo di Thor e Sigyn stessa di scagionarlo, cerca di nuovo di allontanarla. Ma stavolta, Sigyn sa di amarlo e non vuole lasciarlo, perché rimane fedele a quell’amore che adesso sa essere davvero solo per lui.
Bello che nei momenti topici lei non lasci spazio per parlare alla Lingua d'argento, ma lo zittisca con un bacio. In fondo, ci sono sentimenti che non hanno bisogno di parole, soprattutto di quelle beffarde e bugiarde del Dio degli Inganni.