Recensioni per
Plaisir D'Amour
di Ellie_x3
Lui e il principe T., nella lunga separazione, sembravano non vedersi da millenni: com'era, allora, che il viso di D'Ovigny rimaneva così familiare a Rossignol, così chiaramente delineato nonostante non lo vedesse dallo stesso tempo? |
Buonasera cara, eccomi qui per poter continuare la lettura di questo tuo progetto che ho cominciato qualche tempo fa con entusiasmo. Incredibile come in una sola sera Rossignol sia diventato non solo centro d’interesse per un uomo che ben troppo tardi ha scoperto la triste quanto imbarazzante verità, ma pure ha colpito la Regina che si è divertita alquanto a scoprire della scommessa. È arrivato a lei dunque ed il fatto che sarà presente pure il principe T. mi stuzzica alquanto la curiosità. D’Artois si perde nella luuunghissima lista di cose da poter fare e non fare al cospetto della regina, e sono decisamente tante, anzi, troppe direi. Tutto ed il contrario di tutto, ma sono sicura che il ragazzo saprà cavarsela alla grande. L’incontro è stato interessante, animato da dialoghi incalzanti, situazioni imbarazzanti e risolini divertiti e coinvolti; anche l’incontro tra Rossignol e T. è stato piacevolmente seguito come gossip in mezzo alla Polignac e Antoniette, colorando d’entusiasmo un incontro già di per sé intrigante ed allusivo, considerando la proposta fatta dalla regina stessa a cui il ragazzo non ha certo potuto dire no. Anzi sembra che non dispiaccia affatto, e le reazioni del principe come il rossore in più occasioni sono curiose e comprensibili. Ma non solo quello, mi sembra che l’interesse per l’ex Charlotte attuale ragazzino non sia sparito, anzi: noto che lui è al centro delle mire di tutti, compreso D’Ovigny. T mi sembra si senta minacciato, come non sopportasse l’idea che qualcun altro potesse allungare le mani su di lui. |
Ciao, tesoro! Eccomi finalmente da te, ti chiedo scusa per il mio solito ritardo osceno ma ho passato le ultime giornate nel tentativo di creare dell’aria condizionata artigianale tipo MacGyver. |
Buon pomeriggio. |
Ciao tesoro ** |
Ciao cara :) Bando alle ciance e immergiamo subito a riflettere su quanto meravigliosa sia questa storia e quanto enormemente mi sia mancata. Tu sei sicuramente una delle autrici che sono così tanto, ma così tanto felice di aver scoperto grazie alle iniziative del Giardino. Ogni volta che ti leggo è un piacere per la mente, per il flusso dei pensieri, quasi per il corpo. Non esagero: io quando leggo qualcosa di bello mi rilasso e sorrido, mi sento finalmente in pace con il mondo. Quindi sedermi sul divano e leggerti, dopo diverso tempo poi, è stato meraviglioso. Poche righe ed ero già immersa nell’atmosfera di Versailles e negli intrighi di corte da te tanto magistralmente descritti. Il nostro protagonista ha un forte confronto con D’Artois, un confronto che io ho amato soprattutto per due caratteristiche: il modo efficace in cui ci hai reso la vera anima di D’Artois (un uomo che ama essere il burattinaio nei suoi momenti di svago, manovrare a proprio piacimento le persone come marionette: e hai espresso tutti questi concetti in una frase breve, concisa, un’icona praticamente) e per l’attenzione maniacale dei dettagli. La lettera, il modo in cui viene mostrata la lettera, il collo arrossato, il modo in cui gratta la camicia, il fazzoletto su un vassoio d’argento, i paggi, l'età dei paggi, l’etichetta. Magnifico, mi sembrava realmente di essere lì con loro, di respirarne gli odori, di patire l’afa di una stanza chiusa e del dolore dell’incertezza. C'è amicizia tra i due, a parer mio, e l’incontro/scontro tra R e il principe T l’ho trovato sublime. Ammettiamolo, R civetta tantissimo. Ma questa sua comprensione lo porta a fuggire, a scappare dal triangolo in cui è caduto volente o nolente (quadrato se consideriamo Madame Dorianne che ancora lo attende). Tanto è che lui stesso pensa ad un “loro”, non voleva e non vuole recare dispiacere a nessuno di loro. È un percorso di formazione anche, quello del nostro protagonista, una scoperta di se stesso e un voler migliorare. E se poi tu mi inserisci tutte queste lettere così belle, perfette, rese magnificamente e con un eloquio tale... come si fa a non amare visceralmente questa storia? Le ho adorate tutte, tutte. Mi sono immaginata anche R con le mani sporche di inchiostro, il suo capo biondo chino a scrivere, scrivere, scrivere. Crei delle immagini bellissime che sono anche arte, non c'è che dire. Come la descrizione del piccolo Remis, il modo in cui lo hai reso, ti cito, una “ramificazione” di R. La sua serietà, compostezza, il suo background da te accennato con maestria e senza appesantire la lettura o senza subissare il lettore di informazioni. |
Avrebbe dato qualsiasi cosa per vivere sempre così, senza fiocchi e in maniche di camicia, perché tutto il resto lo stancava più di quanto riuscisse ad esprimere a parole. → ho AMATO questo piccolo pezzo, descrive appieno la sensazione di oppressione che prova Rossignol e diamine, lo capisco fin troppo bene, in un certo senso. Questa voglia di evadere, di sentirsi finalmente liberi, di volare lontano… di essere se stessi al cento percento, se così possiamo dire, senza nessuno pronto a puntare il dito contro o a guardarti male. Bello, bello, BELLO. Mi è piaciuto da morire. |
Ciao, cara! |
Buonasera, piacere sono Stefy e sono contenta di essere riuscita a trovarti sul gruppo del Giardino. Ultimamente mi sono approcciata con maggior passione alle original, e ora che ne vedo una storica dalle note slash sono assolutamente curiosa di scoprire di cosa si tratta e come hai gestito il tutto in un passato lontano ed in altri contesti. Innanzitutto voglio farti i complimenti per la scelta studiata e minuziosa di linguaggio che sa d’altri tempi, di parole ricercate, con una presenza tale di particolari da permettermi di immaginare ogni singola scena davanti agli occhi senza nessuna fatica. Un protagonista fuori dalle regole, giovane ma non troppo, già risoluto e con un istinto e un carattere degni del più grande dei doppiogiochisti, senza contare la sua maschera d’angelo utilizzata a più riprese per i più loschi affari e le migliori perdizioni. |
“Vedete, io credo in una cosa: se noi umani ci proteggiamo a vicenda, l'occhio di Dio mancherà di vederci.” → mi sono FOLLEMENTE INNAMORATA di questa frase. E niente, è la seconda volta che inizio una recensione in questo modo, con un piccolo sclero, e devo dire che non mi dispiace affatto. In ogni capitolo trovo sempre qualcosa che mi colpisce e che amalgama l'insieme degli avvenimenti accaduti in maniera spettacolare. |
Skiff??? Ma stiamo scherzando? Io amo questa storia, lo sai vero?? Bene, perché vorrei aggiungere che aspetto i tuoi aggiornamenti un po' come Rossignol aspetta le lettere di T., in particolare quando questo smette di scrivergli. ;) |
Ciao Ellie, eccomi qui con una tempistica più o meno decente! |
Ma ciao <3 |
Buongiorno. |
“Potrò insegnare a Notre Majestè dei giochi di prestigio con le carte.” |