Recensioni per
Plaisir D'Amour
di Ellie_x3

Questa storia ha ottenuto 76 recensioni.
Positive : 76
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
27/07/19, ore 23:02
Cap. 6:

Lui e il principe T., nella lunga separazione, sembravano non vedersi da millenni: com'era, allora, che il viso di D'Ovigny rimaneva così familiare a Rossignol, così chiaramente delineato nonostante non lo vedesse dallo stesso tempo?
Era come se qualcuno avesse sfumato i contorni di ogni ricordo che il ragazzo condivideva con il principe e, se erano mai stati reali, non aveva più importanza. → okay, allora, momento. Momento, momento, MOMENTO. Non so ancora cosa accadrà da qui in poi, infatti è una reazione decisamente troppo a caldo [si dice così? OMG, non ricordo], ma sono balzata in piedi dalla sedia e ho pure spaventato il mio cane che riposava sotto al tavolo – dettagli. No perché se sarà ciò che penso, io sclererò di brutto, SALLO – italiano perfetto. E avrei voluto citare anche altre frasi prima di questo pezzo, but non voglio fare il passo più lungo della gamba, quindi cercherò di stare buona e di proseguire senza montarmi troppo la testa.

“Volete dirmi cosa vi è successo, Rossignol? Sembrate sofferente.”
“Lo sono,” ammise il ragazzo, in un sussurro. “Ma non ha importanza. Con voi qui per un po', posso dimenticarmene.” → URLO – e meno male che dovevo restarmene buona buona, ne.

Stare in piedi come sciocchi, l'uno con le mani sulle spalle dell'altro, sorprendentemente non gli causava alcun imbarazzo. → MI STO EMOZIONANDO TANTISSIMO, ANCHE SE SONO CONSCIA DEL FATTO CHE MI STO ILLUDENDO ANCHE TANTO, CREDO.

Sì, aveva rischiato molto; e per mandare tutto à la merde sul finale, che ironia. → non c'entra nulla, but mi sono immaginata Captain America urlare “LINGUAGGIO!”

Non sono innamorato di D’Ovigny.
Mai il giovane si sarebbe immaginato di finire intrappolato in un tale scherzo del destino. → il mio cuore potrebbe non fare più “crack”. Io ci spero ancora.

GLI AGGIORNAMENTI, QUELLI MERAVIGLIOSAMENTE BELLI.
DEAR, eccomi qui a recensire il nuovo capitolo di questa storia che, ormai, mi è talmente entrata nel cuore che non ne posso più fare a meno.
Da quel che ricordo non manca molto alla fine e sono sempre più curiosa di scoprire come finirà – da brava stalker quale sono, ho visto che è presente anche su Ao3 completa, but per una volta eviterò di farmi spoiler perché voglio gustarmela come si deve.
Ora, direi che prima di iniziare la recensione vera e propria ho sclerato per bene, lol.
Ti dirò, c'è la fujoshi che vive in me che sta ballando la hola, mentre la mia parte più razionale, ovviamente segregata in una prigione angusta perché quando sclero chi la sente, che tenta appunto di farmi ragionare, ma con scarsi – scarsissimi – risultati.

Fa conto che il dialogo nella mia testa è più o meno questo:
Fujoshi: Alain e Rossignol hanno fatto COSE, SI VOLAAA!!!
Razionalità: Ma era solo un ripiego, Rossignol prova qualcosa per T.!
Fujoshi: Ma lui e Alain hanno comunque fatto COSE, c'è speranza!
Razionalità: Ma hai letto di come Alain si è adombrato in un certo punto, non ti sei messa in guardia?!
Fujoshi: … MA HANNO COMUNQUE FATTO COSE! :D
Razionalità: Io ci rinuncio.

Ebbene, sono più che consapevole che pur avendo fatto ciò che hanno fatto, tra Alain e Rossignol non vi è una relazione romantica, né si sono dichiarati o altro.
E sono anche ben consapevole che di certo Rossignol non si è buttato tra le lenzuola con Alain perché se ne è perdutamente innamorato, anzi, lui stesso è dispiaciuto perché è conscio del fatto che, in fin dei conti, lo stia usando come ripiego.
Come se ciò non bastasse, prima T. si allontana da Rossignol, poi torna da lui domandandogli scusa.
MA CHE COMPORTAZIONE È MAI QUESTA? (-cit)
Più che altro, ti giuro che non me lo sarei mai aspettata, davvero.
T. si è tirato indietro nel momento migliore e allo stesso tempo peggiore.
(Poi voglio anche capire il perché Alain si sia adombrato tutto d'un tratto, ho molta ansia per quanto riguarda questa cosa).
Il dialogo che hanno avuto T. e Rossignol alla fine mi ha sconvolta e, come se ciò non bastasse, ormai abbiamo appurato che T. è proprio perso per lui.
Mentre Alain nutre un sentimento genuino per Rossignol, T. ha raggiunto un livello di passionalità e disperazione impossibile da debellare.
E tutto ciò mi incuriosisce, perché voglio scoprire come si muoveranno tutti i personaggi d'ora in avanti.
Tantissimi complimenti per questo capitolo, dear, ne è stra valsa l'attesa!
Alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
27/07/19, ore 21:54
Cap. 2:

Buonasera cara, eccomi qui per poter continuare la lettura di questo tuo progetto che ho cominciato qualche tempo fa con entusiasmo. Incredibile come in una sola sera Rossignol sia diventato non solo centro d’interesse per un uomo che ben troppo tardi ha scoperto la triste quanto imbarazzante verità, ma pure ha colpito la Regina che si è divertita alquanto a scoprire della scommessa. È arrivato a lei dunque ed il fatto che sarà presente pure il principe T. mi stuzzica alquanto la curiosità. D’Artois si perde nella luuunghissima lista di cose da poter fare e non fare al cospetto della regina, e sono decisamente tante, anzi, troppe direi. Tutto ed il contrario di tutto, ma sono sicura che il ragazzo saprà cavarsela alla grande. L’incontro è stato interessante, animato da dialoghi incalzanti, situazioni imbarazzanti e risolini divertiti e coinvolti; anche l’incontro tra Rossignol e T. è stato piacevolmente seguito come gossip in mezzo alla Polignac e Antoniette, colorando d’entusiasmo un incontro già di per sé intrigante ed allusivo, considerando la proposta fatta dalla regina stessa a cui il ragazzo non ha certo potuto dire no. Anzi sembra che non dispiaccia affatto, e le reazioni del principe come il rossore in più occasioni sono curiose e comprensibili. Ma non solo quello, mi sembra che l’interesse per l’ex Charlotte attuale ragazzino non sia sparito, anzi: noto che lui è al centro delle mire di tutti, compreso D’Ovigny. T mi sembra si senta minacciato, come non sopportasse l’idea che qualcun altro potesse allungare le mani su di lui.
Ed infine, gli scrive e si incontrano: qui vedo due persone differenti rispetto a quelle che si erano parlate fino a poco prima. Qui T. da spazio e voce al suo cuore, non per prenderlo in giro e vendicarsi, no affatto, anzi… gli dice di provare qualcosa per lui, al di là di Charlotte, al di la dello scherzo e degli abiti femminili. C’è altro e riguarda due uomini, un adulto ed un ragazzo, che appartengono a due idee differenti ma che trovano un punto d’incontro. Solo che uno si apre e da tutto se stesso, e l’altro, l’altro finge e secondo me un po’ si spaventa. Perché non credo che qualcuno sia stato mai così diretto e sincero nel cuore con Rossignol, tanto da farlo desistere, e non la prende affatto bene.
La piega che sta prendendo questa storia è sfiziosa ed interessante, proprio come piace a me: la lettura scivola piacevolmente dall’inizio alla fine senza incappare in refusi e la trovo decisamente in linea con quello che potrebbe essere il periodo storico. I dialoghi sono intriganti e molto ben costruiti, e questa storia mi ha completamente catturata, infatti non vedo l’ora di poter procedere con la lettura dei capitoli successivi. Alla prossima cara, ti auguro buon lavoro! :3

Recensore Veterano
26/07/19, ore 17:02
Cap. 6:

Ciao, tesoro! Eccomi finalmente da te, ti chiedo scusa per il mio solito ritardo osceno ma ho passato le ultime giornate nel tentativo di creare dell’aria condizionata artigianale tipo MacGyver. 
Ma non indugiamo oltre. 
Aspettavo questo aggiornamento come un marmocchio aspetta Babbo Natale *-* Penso che ripeterei all’infinito quanto ormai io sia innamorata di tutta questa storia, del triangolo, dei deliri di Rossignol, della gente che cospira per la sua attenzione, dell’atmosfera generale, del tuo stile, di tutto. 
Questo capitolo è ricchissimo (oltre che splenidamente lungo, per la mia gioia, perché penso potrei andare a nozze con le pippe mentali di Rossignol per eoni) dei personaggi principali e aw, sì, mi erano mancati. 
Ti supplico di perdonarmi la volgarità, ma la prima impressione che ho avuto nel comportamento di T. quando ha inizialmente respinto le ormai conquistate e tanto agognate attenzioni di Rossignol è stato: MA COSA FAI L’ARRIZZACAZZI IN QUESTA MANIERA, EH, “LANCI /LA MANO/ E NASCONDI /IL SASSO/?” (Cit.) A parte la mia delicatezza, devo dire che il signorino sta decisamente imparando a farsi desiderare. Peccato abbia giocato con la persona sbagliata. 
Per quanto, da un lato, il comportamento di T. Mi abbia fatto sogghignare, dall’altra ci sono rimasta piuttosto male per Rossignol: è appena tornato a Versailles dopo aver cercato di allontanarsi da tutti quei giochetti e sotterfugi ed ecco che, invece, fa appena in tempo a sistemarsi nelle sue stanze che non riesce a trovare un po’ di pace. Si era fatto dei progetti e sì, sono sicurissima che finalmente avesse piacere nel concedersi ai corteggiamenti del principe. È tornata la frustrazione del Rossignol che desiderava ritirarsi in campagna e qualcuno lo protegga, non merita di piangere, povero cuoricino. FORTUNA CHE C’E’ ALAIN, TSK. 
Ribadisco il mio tifo per la Rossignol/D’Ovigny, oltre al mio amore per questo patatino. Mi dispiace che Rossignol abbia pensato a lui come un ripiego dalla delusione avuta con l’altro uomo, soprattutto considerando che anche i sentimenti di D’Ovigny sono genuini tanto quanto quelli di T., ma d’altronde non mi aspettavo nemmeno che cadesse innamoratissimo così, al primo colpo. Specialmente quando sta ancora a pensare allo scherzetto giocato dal Principe. MA PERCHÉ IL DUCA SI OFFESO, AIUTO. 
La ciliegina sulla torta di questo capitolo è stato senz’altro il vis à vis di T. e Rossignol. Premesso che trovo incredibilmente romantico il fatto che lui abbia avuto la decenza di presentarsi di persona per scusarsi, amore bello, che t’aspettavi? Finalmente quello si era convinto, ‘azzi tua se hai deciso di fare il prezioso. 
In ogni caso, ho amato tantissimo il loro dialogo, lo scontro tra la richiesta di perdono di T. e le ragioni di Rossignol, ferito nell’orgoglio e sì, probabilmente anche sentitosi manipolato e preso in giro, perché senz’altro i sentimenti coltivati in tutto quel tempo hanno un po’ più di peso rispetto al suo scherzo al principe all’inizio della storia che ha dato il via il tutto. 
Spero che T. possa riuscire a farsi perdonare, anche perché il suo amore nei confronti del ragazzo è arrivato a un livello quasi imbarazzante. 
Menzione speciale a D’Artois che è sempre nel mio cuore ed è riuscito a spingere la mia OTP nello stesso letto. 

Vorrei urlarti di aggiornare presto prestissimo che sto già in astinenza, ma farò la persona matura e NON VEDO L’ORA CHE AGGIORNI MADONNA IO SARO’ SENZ’ALTRO QUI CON LE BANDIERE. 
Fine sclero. 
Sipario. 
Un bacione, tesoro (e grazie per la tua bellissima recensione) 

Lion. 

 

Recensore Master
22/07/19, ore 14:06
Cap. 6:

Buon pomeriggio.
Be', la vicenda qui sa quasi di love story, le vite si intrecciano in una corte prossima alla rovina, e come se fossero gli ultimi fiori da raccogliere ecco che tante storie si intrecciano, amori complicati, situazioni di cuore spinose... e loro sono fortunati, che sono nobili, figuriamoci i poveretti che stanno fuori dalle mura dorate.
Quasi soap opera, se mi permetti, e senza alcuna offesa; nel senso buonissimo del termine ^^
Apprezzo le apparizioni della regina.

Recensore Master
22/07/19, ore 10:39
Cap. 6:

Ciao tesoro **
Mamma mia che bellissimo e struggente capitolo, piango tutte le mie lacrime. Rossignol in questo capitolo mi è sembrato una creatura così malinconica, nulla a che vedere a com'era all'inizio, ma quella era solo la facciata esterna, man mano l'hai approfondito, facendomi empatizzare con lui sempre di più. Soprattutto all'inizio, soffre di un pesante senso di abbandono da parte del Principe T da cui ha ricevuto una lettera e a quel punto Rossignol non può che provare che dolore, ma anche rabbia, dandogli del codardo e insultandolo malamente. In compenso può "godere" della compagnia di D'Ovigny. Ho anche avuto l'impressione che volesse tentare di "convincersi" di provare qualcosa proprio per quest'ultimo, dopotutto D'Ovigny è lì, può asciugare le sue lacrime, il Principe T. invece è lontano, non può vederlo e la cosa lo frustra terribilmente (e frustra anche me, sigh). Comunque la compagnia di D'Ovigny sembra fargli bene, perché poi Rossignol scrive una lettera di risposta al principe, lettera che vorrebbe essere un addio, poichè non accetterà ulteriori risposte.
E QUESTO PORTA ALL'AFFETTO CONTRARIO.
Non sono innamorato di D’Ovigny. - e no. No che non lo sei, ma mi piace che lo abbia ricordato a se stesso nel momento in cui vede il principe T, ammetto che il mio cuore ha sussultato. CIOE' LUI VA DA ROSSIGNOL perché deve parargli, visto che tanto le lettere non lo accetta. Comprendo la rabbia di Rossignol ma io era super sciolta quando il principe si è presentato. I loro dialoghi mi hanno ucciso, attimo dopo attimo. Sono entrambi così palesemente innamorati e ad un passo dal lasciarsi andare. Ho proprio visto Rossignol quasi vacillare, eppure si riprende e per il "bene" di entrambi decide che è meglio se lui e il principe T. stanno lontani. Io SO come vanno queste cose, non POSSONO stare lontani. Alla fine è il principe T. ad essere la figura malinconica che si strugge nel ripensare a Rossignol.
“Verrò ucciso in una lite da taverna per Rossignol, secondo te?” domandò, ridendo della probabilità di quelle stesse parole.
Per Rossignol l'avrebbe fatto.
Sarebbe morto ogni giorno per lui. - qui sono io che ci lascio la pelle, altrochè. CON QUANTO ARDORE LO PUO' AMARE?
Non possono stare separati, NO. Rossignol, FATTI FORZA.
Perché ho l'impressione che sarà D'Ovigny a consolarlo? Oh beh, starò a vedere. Bellissimo capitolo, a presto <3

Nao

Recensore Master
21/07/19, ore 19:45
Cap. 4:

Ciao cara :) Bando alle ciance e immergiamo subito a riflettere su quanto meravigliosa sia questa storia e quanto enormemente mi sia mancata. Tu sei sicuramente una delle autrici che sono così tanto, ma così tanto felice di aver scoperto grazie alle iniziative del Giardino. Ogni volta che ti leggo è un piacere per la mente, per il flusso dei pensieri, quasi per il corpo. Non esagero: io quando leggo qualcosa di bello mi rilasso e sorrido, mi sento finalmente in pace con il mondo. Quindi sedermi sul divano e leggerti, dopo diverso tempo poi, è stato meraviglioso. Poche righe ed ero già immersa nell’atmosfera di Versailles e negli intrighi di corte da te tanto magistralmente descritti. Il nostro protagonista ha un forte confronto con D’Artois, un confronto che io ho amato soprattutto per due caratteristiche: il modo efficace in cui ci hai reso la vera anima di D’Artois (un uomo che ama essere il burattinaio nei suoi momenti di svago, manovrare a proprio piacimento le persone come marionette: e hai espresso tutti questi concetti in una frase breve, concisa, un’icona praticamente) e per l’attenzione maniacale dei dettagli. La lettera, il modo in cui viene mostrata la lettera, il collo arrossato, il modo in cui gratta la camicia, il fazzoletto su un vassoio d’argento, i paggi, l'età dei paggi, l’etichetta. Magnifico, mi sembrava realmente di essere lì con loro, di respirarne gli odori, di patire l’afa di una stanza chiusa e del dolore dell’incertezza. C'è amicizia tra i due, a parer mio, e l’incontro/scontro tra R e il principe T l’ho trovato sublime. Ammettiamolo, R civetta tantissimo. Ma questa sua comprensione lo porta a fuggire, a scappare dal triangolo in cui è caduto volente o nolente (quadrato se consideriamo Madame Dorianne che ancora lo attende). Tanto è che lui stesso pensa ad un “loro”, non voleva e non vuole recare dispiacere a nessuno di loro. È un percorso di formazione anche, quello del nostro protagonista, una scoperta di se stesso e un voler migliorare. E se poi tu mi inserisci tutte queste lettere così belle, perfette, rese magnificamente e con un eloquio tale... come si fa a non amare visceralmente questa storia? Le ho adorate tutte, tutte. Mi sono immaginata anche R con le mani sporche di inchiostro, il suo capo biondo chino a scrivere, scrivere, scrivere. Crei delle immagini bellissime che sono anche arte, non c'è che dire. Come la descrizione del piccolo Remis, il modo in cui lo hai reso, ti cito, una “ramificazione” di R. La sua serietà, compostezza, il suo background da te accennato con maestria e senza appesantire la lettura o senza subissare il lettore di informazioni. 
Ma soprattutto, tornando indietro... come posso io non amare i tuoi riferimenti classicheggianti? Dire che R si è innamorato di un Dedalo è maestria pura, questa immagine buca la pagina, mi fa impazzire. Un ragazzo che non sapendo attendere la sua Ginevra, si è perso per Lancillotto. Io vado in brodo di giuggiole se leggo certe cose, e soprattutto se le leggo SCRITTE COSÌ. 
Complimenti per il tuo talento, sei seriamente fenomenale.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo che mi riservo per un altro giorno :) 
A presto! 

Nuovo recensore
06/07/19, ore 22:25
Cap. 5:

Avrebbe dato qualsiasi cosa per vivere sempre così, senza fiocchi e in maniche di camicia, perché tutto il resto lo stancava più di quanto riuscisse ad esprimere a parole. → ho AMATO questo piccolo pezzo, descrive appieno la sensazione di oppressione che prova Rossignol e diamine, lo capisco fin troppo bene, in un certo senso. Questa voglia di evadere, di sentirsi finalmente liberi, di volare lontano… di essere se stessi al cento percento, se così possiamo dire, senza nessuno pronto a puntare il dito contro o a guardarti male. Bello, bello, BELLO. Mi è piaciuto da morire.

“Mi ferite," dichiarò.
“Una vecchia matrona di bordello, ecco cosa siete.”
“Addirittura?” replicò d’Artois, con una risata.
“Siete fortunato che non vi dica di peggio.[…] → qui ho letteralmente perso i polmoni, HELP.

“Ma non sono in alcun modo innamorato di D’Ovigny.” → lo senti? Questo scricchiolio in sottofondo… ecco, è il mio cuore che si frantuma.


DEAR!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino, arrivo proprio all'ultimo (ultimamente io e le tempistiche non andiamo proprio d'accordo, RIP), but finally eccomi qui a recensire *^*
Questo capitolo è stato… WOW, non so nemmeno come definirlo dal gran che l'ho amato.
E no, non fa affatto skiff, ma come ti viene in mente???
Le lettere. Io ho gli occhi a cuoricino quando leggo le lettere che Rossignol spedisce e riceve, perché sono scritte divinamente e mi danno la sensazione di vivere veramente quell'epoca, di respirare la carta profumata e di ammirare la grafia elegante.
Poi, in questo capitolo mi è quasi sembrato che D'Artois abbia calcato ancora di più la mano e ci abbia messo il doppio dello zampino, tanto da mettere Rossignol praticamente alle strette.
Tutto ciò si ricollega al mio cuore che si frantuma in mille pezzi perché già la mia OTP suprema non sarà mai canon, ora pure qui sento che ormai non si realizzerà più nulla, RIPPISSIMO.
Secondo me è un compl8 (complotto... mamma mia, quanto sono pessima) contro di me, sono destinata a non vedere realizzate le coppie che amo.
E pensare che inizialmente credevo (quasi) fermamente che il principe T. fosse solo una comparsa nel primo capitolo (semplicemente colui che subisce la beffa di Rossignol) e che tutto ruotasse invece sulla travagliata e passionale storia tra Rossignol e D'Ovigny.
Mamma mia, quanto ci ho visto male, LOL.
Ma questo non toglie nulla alla storia, ANZI, tutto si sta rivelando ancora più interessante.
Ti giuro che una risposta del genere da parte del principe T. proprio non me l'aspettavo, ha colto di sorpresa pure me - e intanto Rossignol sclera e va nel panico, giustamente.
Il suo piano è andato proprio a farsi benedire e quello che doveva essere un modo per esortare T. a dimenticarlo è diventato nientepopodimeno la prova definitiva che per Rossignol è proprio perso.
Così, mentre Rossignol inizia a pensare a mille cose in una volta, tra i sentimenti che prova per T. e per quelli che non prova nei confronti di Alain, ecco che deve tornare a Versailles per cause di forza maggiore.
E l'ultima parte mi ha messo ansia, davvero, senza contare che mi sono sentita Rossignol per tutto il tempo anche nei confronti di monsieur Du Lac.
Io davvero, non vedo l'ora del nuovo aggiornamento perché voglio assolutamente sapere cosa accadrà una volta che Rossignol tornerà a corte.
Tantissimi complimenti e alla prossima!

Harriet;

Nuovo recensore
28/06/19, ore 10:19
Cap. 4:

Ciao, cara!
Eccomi qui, finalmente passo per lo Scambio Libero e aiuto, quanto mi era mancato Rossignol *^*
Inizio subito col dirti che questo capitolo l'ho davvero amato e che ha dato una vera e propria svolta all'intera storia.
Le conseguenze di ciò che D'Artois ha fatto nello scorso capitolo si sono riversate all'inizio di questo, ma anche poi per tutta la sua durata.
“Voleva essere, ed era, mastro di marionette.” → ho davvero AMATO questa frase, perché descrive appieno ciò che è l'essenza di D'Artois, personaggio che sto amando sempre di più.
Il confronto che ha avuto con Rossignol mi è piaciuto davvero molto perché, ancora una volta, abbiamo avuto modo di vedere due personalità tanto forti entrare in collisione, senza contare il fatto che sono letteralmente innamorata del loro rapporto e vederli interagire è sempre bello, soprattutto le argomentazioni prendono una piega decisamente più seria, come in questo caso.
Per non parlare del fatto che poi Rossignol va a scontrarsi nientepopodimeno che con il Principe T., il quale ancora non lo ha dimenticato e pensa costantemente a lui.
Il paragone che Rossignol fa delle loro entità, paragonandole ad un demone per quanto riguarda se stesso e un abate per quanto riguarda il Principe T., l'ho trovato maledettamente azzeccato.
Senza contare che Rossignol conclude la conversazione dicendo che ha in serbo una sorpresa per lui. E niente, impazzisco.
Così Rossignol parte, non prima di aver avuto un altro dialogo con D'Artois, e giunge in campagna, isolato dallo sfarzo della corte e dalle conversazioni con il Principe T. e Alain, che per me rimane sempre il numero uno per quanto riguarda i pretendenti di Rossignol – mi dispiace, Principe T., but per il momento proprio non riesco a vederti o quantomeno immaginarti trionfante in questo triangolo amoroso.
Le lettere che Rossignol ha spedito a tutti quanti sono stante sensazionali.
Okay, è assolutamente vero che a quei tempi le lettere erano scritte proprio in quel modo, con un linguaggio forbito e sicuramente anche una grafia molto elegante, ma non posso fare a meno di pensare che Rossignol si sia impegnato parecchio per scriverle, perché sapendo come è fatto il suo carattere, basta veramente poco per far sembrare il tutto “sopra le righe”.
È stato davvero bello, soprattutto perché le lettere spedite e T. e ad Alain le ho trovate perfette.
Menzione speciale a Remis, personaggio che ho adorato tantissimo, soprattutto quando dice “Nel modo più assoluto.” in risposta alla domanda di Alain sul voler bene a Rossignol.
E così si conclude questo capitolo, con Rossignol che propone ad Alain di incontrarsi una volta tornato dalla campagna e, sempre Rossignol, che nella lettera al Principe T. gli propone di trascorrere del tempo con Madame Dorianne, nella tacita speranza che con le possa dimenticarlo.
Da notare anche il modo in cui Rossignol la descrive, proprio per renderla meravigliosa agli occhi - e ai desideri - del Principe T.
Una gran trovata, non c'è che dire.
È stato davvero un bellissimo capitolo che ho amato leggere dall'inizio alla fine.
Inoltre, sono ancora più curiosa di scoprire come si evolverà l'intera situazione *^*
Tantissimi complimenti e alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
22/06/19, ore 23:50
Cap. 1:

Buonasera, piacere sono Stefy e sono contenta di essere riuscita a trovarti sul gruppo del Giardino. Ultimamente mi sono approcciata con maggior passione alle original, e ora che ne vedo una storica dalle note slash sono assolutamente curiosa di scoprire di cosa si tratta e come hai gestito il tutto in un passato lontano ed in altri contesti. Innanzitutto voglio farti i complimenti per la scelta studiata e minuziosa di linguaggio che sa d’altri tempi, di parole ricercate, con una presenza tale di particolari da permettermi di immaginare ogni singola scena davanti agli occhi senza nessuna fatica. Un protagonista fuori dalle regole, giovane ma non troppo, già risoluto e con un istinto e un carattere degni del più grande dei doppiogiochisti, senza contare la sua maschera d’angelo utilizzata a più riprese per i più loschi affari e le migliori perdizioni.
Una scommessa dunque? Interessante quanto deliziosa trovata, chissà cosa accadrà dunque mi vien da pensare. Il fatto che il ragazzo non risenta minimamente di quello che definirei un “crossdressing d’altra epoca” rende il tutto più stuzzicante ancora, e vediamo dunque dove porterà questo non facile tranello per il recupero d’un bel gruzzolo.
Come controparte perfettamente opposta e bilanciata abbiamo il misterioso T., unico nome non svelato al momento nella trama, rispetto a tutti gli altri personaggi, e non solo i principali, che ne possiedono pure accompagnati da cognome e titolo nobiliare. Già questo lo fa spiccare in curiosità e colpo d’occhio, e riesce a notare questa minuta meravigliosa femminilità che si muove leggiadra e tremante in quel mondo dorato d’apparenza e quasi nulla virtù. Un momento perfetto, il caso che gioca le sue carte su di loro. Tanto romanticismo, inneggiamento all’amore con la A maiuscola, sciogliersi di cuore e mente per il principe T., emozione e battiti, per poi scoprire che… no dai, questa cosa non me l’aspettavo: geniale! Uscito allo scoperto il baro, si beffa del povero uomo che tanto aveva sperato in lei e per lei, prima di riconoscere il volto maschile sotto la maschera. Non me l’aspettavo, mi hai colta alla sprovvista e mi hai fatta sorridere sincera, in una scena che meritava essere vista e rivista.
Persino il duca D’Ovigny era caduto nella trappola tessuta ad hoc, ma fortunatamente ha ascoltato una conversazione galeotta che lo ha risvegliato dall’inganno di tale incantevole fanciulla che altri non è che uno dei migliori mascheratori che si potrebbero incontrare. Uno se lo è levato il pensiero dai.
Il trucco è andato alla grande, se un uomo si è portato avanti con il protagonista fino al calare della maschera. Povero lui!
Un primo capitolo intenso, costruito nella maniera in cui ci si aspetterebbe per uno storico, ma non pesante e neppure troppo ricercato: datato bene nello stile, si nota la ricercatezza per l’ambiente, le abitudini e la moda, i personaggi di rilievo e tutto il resto. Ho trovato i dialoghi vivi e in linea con il contesto che hai creato, perfetti fino alla stoccata finale di Rossignol, volutamente più grezzo nell’esprimersi che stacca così bene dal precedente parlare. Sono contenta tu abbia riportato qui su EFP questa storia, perché ho trovato davvero una bella lettura per questa serata. Alla prossima, mi auguro di poter avere ancora possibilità di tornare qui. Buon lavoro. :3

Nuovo recensore
08/06/19, ore 16:23
Cap. 3:

“Vedete, io credo in una cosa: se noi umani ci proteggiamo a vicenda, l'occhio di Dio mancherà di vederci.” → mi sono FOLLEMENTE INNAMORATA di questa frase. E niente, è la seconda volta che inizio una recensione in questo modo, con un piccolo sclero, e devo dire che non mi dispiace affatto. In ogni capitolo trovo sempre qualcosa che mi colpisce e che amalgama l'insieme degli avvenimenti accaduti in maniera spettacolare.

Le introspezioni di Rossignol sono sempre meravigliose perché lo rendono più umano di quanto appaia agli occhi degli altri.
E non nego assolutamente che esista qualcuno che conosca bene Rossignol e che in un qualche modo riesca a tenergli testa, per carità, ma è anche vero che spesso questa creatura angelica e diabolica al tempo stesso viene osservata da occhi fin troppo superficiali e che non colgono le giuste sfumature.
Di conseguenza, i crucci che Rossignol si fa a riguardo, sentendo il peso dei pettegolezzi sul suo conto, lo rendono più umano – azzarderei anche: a tratti innocente, più o meno – di quanto non sembri.

Maria Teresa è la bambina più dolce di questo mondo, già la adoro – e te lo sta dicendo una che generalmente odia i bambini, lol.
Ad ogni modo, ho apprezzato tantissimo la sua caratterizzazione, così come il suo rapporto con Rossignol, il quale si addolcisce a livelli estremi in sua presenza.
Sono davvero molto carini insieme.

“Vedete, io credo in una cosa: se noi umani ci proteggiamo a vicenda, l'occhio di Dio mancherà di vederci.”
… io lo so che già l'ho citata questa frase, MA NON NE POSSO FARE A MENO, TI GIURO.
Anche perché ora arriviamo proprio al punto in cui Alain e D'Artois – portatore di queste parole – discutono proprio di Rossignol.
Ed è proprio D'Artois che, strano ma vero, offre consigli ad Alain circa il modo in cui dovrebbe approcciarsi al ragazzo.
Sono rimasta sorpresa quanto Alain, lo ammetto, e proprio per questo mi è piaciuto TANTISSIMO.
Inoltre, ho amato anche le descrizioni che ci hai offerto dei due uomini a cavallo: un Alain che soffre e che quasi non vede l'ora di scendere e, per contro, un D'Artois che in sella ad un cavallo pare quasi viverci, come se fosse la cosa più naturale al mondo.
È una differenza che mi è piaciuta molto, così come il modo in cui hanno interagito, anche perché hanno tergiversato giusto un attimo, ma poi hanno dialogato senza peli sulla lingua.

La lettera è stata bellissima e piacevolissima da leggere.
Davvero, l'ho trovata ben scritta e perfettamente in linea, come sempre, col personaggio di Alain e col periodo storico nel quale questa storia è ambientata.
Sofisticata, sì, ma al contempo gentile e delicata, forse anche un po' ingenua.
Ma soprattutto cristallina e discreta al tempo stesso: Alain esprime ciò che prova ma sempre con un occhio di riguardo per non far provare disagio al suo destinatario, il quale, invece, sclera di brutto.

… ecco, io lo sapevo che prima o poi avrei abbandonato il bel linguaggio usato fino ad ora per dire una cavolata.
Però, davvero, immaginarmi Rossignol che si altera e si dispera a causa della lettera è stato veramente buffo, anche se comprendo il suo stato d'animo.
Anche se… colei che mi ha fatto più tenerezza è nientepopodimeno che la povera Madame Dorianne, la quale si stava godendo il dolce contatto fisico con Rossignol per poi essere interrotta a causa proprio della lettera.
Mi sento una persona orribile perché sì, ho provato tenerezza per lei, però frattanto ridacchiavo, un po' come il post che ho condiviso prima su SnK, lol.

Insomma, questo capitolo mi è piaciuto tantissimo e già non vedo l'ora di proseguire la lettura ANCHE SE ho visto che hai pubblicato una OS nel fandom di Bungou Stray Dogs e niente, sclero il doppio.
Ad ogni modo, continuerò questa storia, anche perché stiamo entrando sempre più nel vivo delle vicende e mi sto seriamente esaltando a riguardo.
Tantissimi complimenti e alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
04/06/19, ore 20:01
Cap. 5:

Skiff??? Ma stiamo scherzando? Io amo questa storia, lo sai vero?? Bene, perché vorrei aggiungere che aspetto i tuoi aggiornamenti un po' come Rossignol aspetta le lettere di T., in particolare quando questo smette di scrivergli. ;)
Ma partiamo dall'inizio.
Ciao tesoro!
Finalmente sei tornata!
Il giovane francese in ritiro nella tenuta di campagna della sua famiglia, a far nulla se non passatempi oziosi, in maniche di camicia e capelli al vento. Immagine bellissima, quella che descrivi. Dopotutto ce lo vedo, questo ragazzo annoiato dall'etichetta e dalle costrizioni della vita di corte, che improvvisamente scopre Il piacere della semplice vita all'aperto, lontano da intrighi e pettegolezzi. Peccato che l'ambito D'Artois sia comparso a cavallo col solo risultato di irritarlo e prendersi una bella sfuriata. Del resto Rossignol aveva tutte le ragioni per avercela con lui, dopo un po' qualsiasi gioco smette di essere divertente e il duca ha veramente esagerato.
Nelle note dici che il giovane è confuso, eppure secondo me i suoi sentimento sono fin troppo chiari...T. è senza dubbio al centro dei suoi pensieri, soprattutto ora che, dopo l'esperienza con Madame Dorianne e l'ennesimo suo rifiuto, ha smesso di corrispondere con lui.
A questo punto non posso far altro che aspettare e vedere cosa succederà, adesso che è stato costretto a tornare a Versailles. E, ancor di più, sono curiosissima di conoscere il ruolo di D'Ovigny in tutto ciò. Del resto, ci sarà una threesome, giusto? *__*
Oddio, non vedo l'ora di arrivare al momento in cui accadrà! XD
Che dire? Adoro tutto. TUTTO, davvero!
Il tuo stile, la trama, i personaggi. Ogni cosa è così meravigliosamente concepita da darmi l'impressione di avere la scena davanti agli occhi, anzi, di esserci proprio immersa!
Mi hai fatto entrare da subito nel vivo della storia, mi hai conquistata con l'atmosfera rococò, i personaggi storici (qui nomini anche Hans Haxel Von Fersen, cioè, non so se è chiaro ma io sono saltata sulla sedia) e quelli che sono mero frutto della tua immaginazione, così reali, così tridimensionali!
E niente, io sono in brodo di giuggiole per tutto ciò. Ho bisogno di altro slash settecentesco. Al più presto *_*
Grazie per avermi allietato questa giornata, ho letto con estremo piacere e non vedo l'ora di leggere il seguito!
TU. SEI. FANTASTICA.
A prestissimo
Bacioni
MissAdler

Recensore Veterano
03/06/19, ore 18:12
Cap. 5:

Ciao Ellie, eccomi qui con una tempistica più o meno decente!
Sono davvero contenta di non aver dovuto aspettare tanto tempo tra questo capitolo e il precedente -nessuna fretta da importi, cara, semplicemente sono davvero troppo presa e innamorata da questa storia da avere sempre una gran voglia di leggerla. E non pensare minimamente che questo capitolo possa fare SKIFF! Perché, per l'ennesima volta, mi sono innamorata del tuo stile, delle parole ricercate dell'aristocrazia francese, del modo in cui riesci sempre a trasportarmi nel Settecento. Non solo attraverso lo stile e la tua accurata conoscenza del periodo storico, ma anche attraverso i fatti realmente accaduti che riporti all'interno dei capitoli. Qui, in particolare, ho apprezzato moltissimo come hai accennato -brevemente ma efficacemente- al discontento del popolo ridotto alla fame, un piccolo preludio alla Rivoluzione. E la risposta di Rossignol a queste notizie mostrano perfettamente come, in effetti, ai nobili tale disperazione non tangesse minimamente. E dal "Lanciategli mangime" al "Che mangino brioche" è un attimo!
Fammi dare un piccolo kudos alle citazioni sul conte Fersen (i miei Lady Oscar feels mi fanno battere il cuore <3) e alla battaglia di Yorktown che mi ha fatto salire l'Hamilton pesante.
Come al solito, devo donare tutto il mio amore agli scambi epistolari. Mi fa sempre sorridere il pensiero che le lettere erano considerate all'epoca praticamente quello che per noi ora è WhatsApp -in questo caso, direi che T. ha visualizzato senza rispondere e giustamente Rossignol dà di matto, muahahah. Scherzi a parte, adoro come in esse inserisci non solo scambi di informazioni e notizie che giungono da Parigi e dalla frenesia di corte, ma anche semplici intermezzi in cui Rossignol parla della propria vita quotidiana. A volte penso che solo aprirsi con qualcuno a proposito di quello che si fa in giornata dice molto di una persona. Anche se certamente non si può dire lo stesso del nostro usignolo preferito: giustamente, come dici anche tu nelle note, ha le idee decisamente confuse! Mi ha fatto sbellicare come sembra prendere piano piano coscienza sul fatto che T. non gli è indifferente. Decisamente il principe ha giocato una pedina molto efficace: lo ha fatto ingelosire e imbarazzare con la sua ultima missiva e poi lo ha lasciato completamente sulle spine. Bravo T., fatti desiderare!
I pensieri di Rossignol dedicati ad Alain, invece, mi hanno fatta sciogliere come sempre succede quando si mette di mezzo il caro D'Ovigny. Anche se devo dire che qui un po' mi è mancato, menomale che D'Artois ha fatto la sua piccola apparizione <3
Non vedo l'ora di scoprire come tutti si rivolgeranno a Rossignol non appena lo vedranno tornare a Parigi e -suppongo- a Versailles. Adoro come chiunque sembri aver assimilato la notizia dell'inciucio amoroso, ma al tempo stesso un po' mi preoccupa per ovvi motivi. Ma tra tutto il "camp" che aleggiava alla corte di Maria Antonietta, chissà! Di sicuro il triangolo amoroso farà scalpore, in particolare m'aspetto su Alain.
Ora  mi toccherà aspettare e, come sempre, I can't wait perché sono sempre più felice di aver scoperto il gruppo del Giardino e, ancora di di più, aver iniziato questa storia che mi ha preso come non mai. Come sempre, tantissimi complimenti per tutto <3

Baciones
Lion.

Recensore Master
02/06/19, ore 18:28
Cap. 5:

Ma ciao <3
Rossignol è un adorabile caso umano, come diamine faccio a non amarlo?
Ho adorato questo capitolo e ho adorato gli scambi epistolari tra Rossignol e il Principe T. E' una cosa che proprio mi fa spuntare gli occhi a cuoricino. In questo caso poi è ancora peggio, perché Rossignol si è allontanato convinto che in questo modo avrebbe smesso di pensare al suo principe, invece ha ottenuto l'effetto contrario. Tra l'altro amo il fatto che con lui sia tutto caloroso e contento nelle lettere, mentre invece con Madame Dorianne anche no xD
E D'Artrois, anche lui, come si fa a non amarlo? Quando "litiga" con Rossignol io me lo immagino proprio bene, con un sorrisetto compiaciuto e l'altro che lo insulta malissimo facendo la figura dello tsundere isterico xD
Infatti: Rossignol era arrivato a credere che per d'Artois fosse uno spasso tormentarli tutti...
MAI PAROLE FURONO PIÙ SAGGE.
Un plauso anche al personaggio di Remis, che mi ha fatto una tenerezza assurda, me lo sono immaginata come il bff sfigato e occhialuto del protagonista negli anime <3
E poi beh, il principe smette di rispondere ed è tipo PANICO per Rossignol. per l'amor di Dio che torni e che si rincontri con la sua fiamma, noi qui ne abbiamo bisogno. E pure lui mi sa.
E' stato bello leggere questo capitolo, atteno trepidante il prossimo <3
A presto,

Nao

Recensore Master
02/06/19, ore 15:21
Cap. 5:

Buongiorno.
I personaggi si muovono in modo chiaro come non mai.
Ti sei veramente adagiata e ambientata in quest'epoca storica e nella tua storia, che ormai prosegue con decisione, con cura e senza perdere un sol dettaglio.
A livello di trama, mi sembra un testo scritto tempo fa, antico. Non ha particolare azione, ma è attenta ai dettagli, alle descrizioni e alle varie scene.
Buona domenica :)

Nuovo recensore
24/05/19, ore 21:48
Cap. 2:

“Potrò insegnare a Notre Majestè dei giochi di prestigio con le carte.”
D'Artois rise, battendo il pugno sul tavolo.
“Ah, so già come finirà. Farete di 'Toinette un'eretica, Rossignol.”
“No, vi sbagliate. Farò sì che per lei il tempo non esista, che le ore durino istanti e che la notte sia come il giorno; credo che sia questo ciò che mi riesce meglio.”

Non potevo non iniziare la recensione con questo piccolo stralcio del capitolo.
Non so bene cosa sia scattato in me, ma me ne sono completamente innamorata, tanto che l'ho riletto più e più volte prima di proseguire la lettura e ancora prima copiarlo nel Documento Word per la recensione.
In particolare, è l'ultima frase di Rossignol ad avermi stregata, perché ha avuto modo di perpetrarsi per tutto il capitolo, a mio avviso.
E non è accaduto solo alla Regina in persona, ma anche a T., il quale si ritrova a vorticare in una tempesta di emozioni contrastanti, prendendo per mano – anzi, strattonando – Rossignol e trascinando anche lui.
Inizio col dirti che ormai ho appurato che T. non è quel personaggio secondario da una semplice comparsa che credevo fosse; T. persiste, ESISTE e soprattutto è molto più complesso e sfaccettato di quanto credessi.
Si è rivelato, dunque, una piacevolissima sorpresa e adesso sono sempre più convinta che quel “Triangolo” tra gli avvertimenti si rifarà a T., Rossignol e Alain, il quale in questo capitolo non ha un POV tutto suo, ma è visto attraverso gli occhi di T. e Rossignol.
Il primo lo vede come una vera e propria minaccia, un ostacolo da superare per avvicinarsi completamente a Rossignol. In particolare, è accecato dal fatto che Alain sia riuscito ad entrare nelle grazie di Rossignol davvero con poco, mentre lui si danna e si strugge osservandoli da lontano.
Rossignol, invece, in Alain vede un'ispirazione, un uomo da ammirare e ne è completamente rapito, tanto che non nega nemmeno l'attrazione che prova nei suoi confronti, anche se per ora tutto mi è parso velato, almeno per il momento.
Apro giusto una parentesi prima di passare alla parte finale, più che altro perché mi sono buttata a capofitto direttamente nella parte centrale perché mi aveva davvero presa: il rapporto tra Rossignol e d'Artois.
Mi è davvero piaciuto e sono riuscita a vedere tutti i termini col quale è stato descritto attraverso i loro gesti, il loro modo di interagire e di capirsi al volo – e perché no, anche coprirsi l'un l'altro, in particolare d'Artois con Rossignol.
È stato davvero BELLO, e sì, lo scrivo a caratteri cubitali perché l'ho davvero amato.
L'ultima parte, devo essere onesta – e non è una critica, ANZI –, nonostante sia stata alquanto eloquente, l'ho trovata allo stesso tempo anche criptica, quasi difficile, ma non intendo nulla di negativo.
Più che altro, è perché hai fatto interagire due personalità davvero forti e tra T. e Rossignol è davvero difficile decretare chi abbia avuto la meglio su chi.
Sicuramente hanno vinto e perso entrambi, perché tutti e due avevano diverse frecce per il loro arco e lo dimostra il modo in cui si sono risposti l'un l'altro nel loro confronto/scontro.
Inutile dire che abbia amato anche questo secondo capitolo, si è rivelato una piacevolissima lettura, anche molto intensa, soprattutto per l'ultima parte.
Non vedo l'ora di proseguire con la lettura! **
Tantissimi complimenti e alla prossima,

Harriet;