Recensioni per
Plaisir D'Amour
di Ellie_x3

Questa storia ha ottenuto 76 recensioni.
Positive : 76
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/09/19, ore 22:05

Ciao cara, ho letto il capitolo qualche ora fa mo ho dovuto aspettare un attimo prima di recensire perché tutto ciò che è accaduto mi ha davvero spiazzata. E non in senso negativo eh davvero, semplicemente sei riuscita a coinvolgermi talmente tanto in questa storia da farmi provare emozioni molto forti e to garantisco che non mi succede spesso, quindi complimenti, perché significa che hai fatto davvero un ottimo lavoro.
Rossignol, Alain, il povero principe T., D'Artois e perfino Marie Antoinette mi sono entrati nel cuore e nella mente, li hai caratterizzati talmente bene, hai conferito loro tanto realismo, umanità e imperfezione da rendermi il saluto finale davvero difficile.
I toni leggeri e quasi civettuoli dei capitoli precedenti sono ormai trasformati, tutto è più cupo, malinconico, non velato dal solito colore pastello che quasi mi sembrava di vedere sulle varie scene che mi figuravo, quasi come fossero quadretti in stile rococò.
Qui invece abbiamo la madre di Rossignol che emana stanchezza, indifferenza, grigiore. Abbiamo la regina che ha perso ogni buon proposito, che rimanda a domani, che soffre per la perdita di un parente, come una donna comune, le gote arrossate, le lacrime nascoste.
Abbiamo D'Artois che ha perso ogni spavalderia, la sua loquacità e che a malapena riesce ad informare Rossignol di ciò che è accaduto al principe. Cosa che in realtà, nel profondo, egli intuisce al primo sguardo perché è ciò che teme più d'ogni altra cosa.
Sa di averlo ucciso lui e non con un rifiuto, bensì con un capriccio, con un gioco sadico a cui il principe non sapeva giocare. Lui, anima pura e tormentata, troppo onesto e buono per gli intrighi di corte.
È davvero toccante la reazione di Rossignol, mi ha fatto davvero commuovere.
Non penso sia davvero colpa sua, rifiutare coloro che non amiamo è lecito al 100%, anzi! Il problema è che Rossignol lo amava e il suo era solamente eccesso di orgoglio.
Non riesco ad immaginare la portata del suo rimpianto.
E la visita di D'Ovigni lo mette in crisi ancor di più perché sa di non amarlo, si ritrova a pensare che preferirebbe invertire i loro destini, che Alain fosse morto e che T. vivesse (oddio, mi sembro molto Denetor che parla di Boromir e Faramir XD), ed è qualcosa di tremendo eppure così dannatamente ineluttabile per lui. È quello che sente e non può farci niente.
Ora però voglio leggere il messaggio di T. Assolutamente. Sono troppo curiosa, nonostante so già che farà malissimo.
Insomma, io un po' me la aspettavo che si sarebbe ucciso, ma ammetto che un po' speravo in una dichiarazione dell'ultimo minuto.
Che illusa! T___T
Hai creato una trama coinvolgente e originale e dei personaggi meravigliosi. Non ci credo che il prossimo capitolo sarà l'ultimo... mi mancheranno tantissimo.
Tu poi sei bravissima, davvero, scrivi magnificamente e spero tanto che ci regalerai un'altra originale storica, ne sarei felicissima. Leggerei tutto ciò che c'è nel tuo profilo se conoscessi i fandom.
Complimenti di cuore, te li meriti tutti!
Un bacione e alla prossima!
S.
(Recensione modificata il 11/09/2019 - 10:07 pm)

Recensore Master
09/09/19, ore 11:14

Tesoro T_T
Mamma mia, CHE CAPITOLO. L'ho amato davvero tanto... ho sofferto, sebbene immaginassi un risvolto del genere per il povero principe, diciamo che per com'era finito lo scorso capitolo, era immaginabile... ma questo non ha lenito molto il mio dolore. Ho apprezzato tanto che tu sia partita da Maria Antonietta, che è una figura storica che amo molto (e difatti mi divoro sempre il film (quello del 2006). Attraverso la notizia che le viene data, apprendiamo la terribile verità, e ovviamente non possiamo fare a meno di chiederci come la prenderà Rossignol. Che tenerezza che mi ha fatto quest'ultimo. Rossignol che sente un moto di tenerezza nello stringere sua nipote è amore, così com'è amore lui che cerca un dialogo, un confronto, una conversazione con la madre, una donna forse troppo segnata dalla perdita degli amati figli. Ma dopotutto Rossignol vuole subito essere amato, eppure si ritrova davanti ad un muro di freddezza. E mi è dispiaciuto tanto, perché non è la cosa peggiore che gli succede. Oh no, la cosa più terribile è apprendere che il principe è morto, si è tolto la vita. E allora nessuno può togliergli dalla testa che sia stato lui a ucciderlo, seppur indirettamente. Giuro, ho sentito il cuore spezzarsi in mille pezzi, perché la realtà dei fatti è questa e non può essere cambiata. Perfino Rossignol stesso si rende conto poi di quanto sia ironico parlare del principe proprio con D'Ovigny, che in tutto ciò non ha smesso di essere innamorato e arriva addirittura a chiedergli un bacio. E poi, il giorno dopo, apre una lettera dello stesso Alain, il quale lo informa che è dovuto partire, ma che sicuramente un giorno si rivedranno (anche se tutto ciò mi sa di addio per sempre, arrivati a questo punto). Lo stato d'animo di Rossignol mi è piaciuto un sacco... è realistico, perché si sente in colpa, verso il principe che è morto, e verso Alain, perché sente di averlo preso in giro. E ho trovato incredibilmente umano il suo pensiero finale, quello in cui pensa che sarebbe bello se la situazione fosse "inversa". Non lo direbbe mai ad alta voce, ma sa che è così. Entrambe le persone con cui si era trovato molto vicino, sono andate, e mi chiedo cosa succederà nell'epilogo, forse ci sarà un salto temporale? Non lo so, ma sappi che qualunque sarà il finale, io lo amerò.
Complimenti davvero <3

Nao

Recensore Master
06/09/19, ore 07:19

Buongiorno.
Un capitolo lunghissimo ma bellissimo!
Ci sono scene costruite magistralmente, con una cura impressionante, che ti fa onore.
Quella che mi è piaciuta di più è stata quella riguardante l'incontro con la madre.
Ma anche Antonietta qui è stata perfetta nel suo ruolo e nella sua parte.
Complimenti.

Recensore Master
02/09/19, ore 00:14
Cap. 4:

Buonasera cara, eccomi qui per continuare questa storia che ammetto stava cominciando a mancarmi. Amo ogni scena in cui D’Artois e Rossignol interagiscono e conversano, si scopre così tanto di uno e dell’altro ad ogni incontro. I loro dialoghi sono di alto livello, si comprende esattamente come si sentano, il mondo in cui stanno vivendo e soprattutto – importantissimo – la differenza di età che intercorre tra i due. Ogni emozione che prova il ragazzino è chiara, direi cristallina mentre l’uomo sembra nascondere sempre parte del suo essere.
Ed arriva l’incontro scontro con il principe, e qui già i toni di Rossignol cambiano, o almeno lui cerca di sembrare cinico ma finisce per civettare con lui, come amerebbe definire quel preciso comportamento D’Artois. C’è una chimica incredibile tra lui, un sentimento acerbo e non possibile da esprimere da parte del giovane.
Mi fa stare male l’idea che Rossignol abbia deciso di partire, di lasciarsi dietro alle spalle Parigi: è un ambiente che ama e che desidera vivere fino in fondo, per tutto il tempo che può. Eppure si è reso conto che ha creato un gran bel guaio, a detta sua, e che deve allontanarsi non per il bene suo ma per quello degli altri; ci sono più persone coinvolte e vista la giovane età presumo non sia ancora in grado di gestire sentimenti tanto complessi e tagliare i ponti con gli interessati. Che amara delicatezza in questo pensiero anche perché sta male, si nota da come parla e come si rivolge a D’Artois prima di andarsene. Sono contenta di sapere comunque che ha davvero scritto le lettere a chi tiene maggiormente per avvertire dell’improvviso spostamento, cambio di vita; il paggio che manda a consegnare proprio a D’Ovigny la missiva è di una tale tenerezza e schiettezza che è in grado di comprendere secondo me la mimica e le sensazioni che traspaiono dal suo giovane padrone. La prima lettera che scrive lascia intendere non una conclusione, un brusco addio, bensì un arrivederci accorato e delicato, e figurarsi se l’uomo non si perde letteralmente in quelle parole scritte e in quel profumo di lavanda che tanto ricorda e adora.
Sembra faccia bene comunque la pausa al ragazzino e mai avrei creduto faticasse tanto scrivere al principe: parole più difficili da esprimere forse, anche se effettivamente vuole solo esprimere ciò che di più vero pensa. Ho adorato il concetto che hai espresso qui, dove hai sottolineato che: credere che esprimere la verità sia la scelta più facile è sbagliato, e questo si nota dalla gran fatica che Rossignol ha vissuto nel mettere su carta ciò che lo soddisfa in tale situazione.
L’ultima missiva è una parte che ho davvero apprezzato, ed il fatto che voglia rivederlo al suo ritorno è una cosa che un po‘ mi aspettavo e un po‘ no: cerca di staccarsi da tutto per quello che è successo, ma in realtà non credo ne sia letteralmente in grado. Un dolce pensiero all’amica che sente la solitudine più di ciò che vorrebbe dare a vedere conclude questo capitolo che ho mangiato parola dopo parola, incantata dall’atmosfera che hai saputo ricreare, le ambientazioni, il linguaggio ed ogni posa, gesto, azione studiati e ben gestiti. L’introspezione dei personaggi è parte importante di questa opera, e mi auguro di poter continuare presto con la lettura dei successivi capitoli. Alla prossima cara, ne approfitto per augurarti buon lavoro e pure la buonanotte! :3

Recensore Master
15/08/19, ore 19:39
Cap. 7:

Ciao cara! E buon Ferragosto!
Anch'io giungo tardissimo in questa settimana frenetica, ti chiedo scusa.
Sono felicissima che tu stia aggiornando rapidamente, sai quanto mi piaccia questa tua storia e ormai ci sono caduta con tutte le scarpe.
I personaggi...io li amo immensamente, sono tutti così perfettamente delineati che per me potrebbero tranquillamente prendere vita. E lo fanno, accidenti se lo fanno!
Ho il cuore a pezzi per il povero T., hai saputo curare la sua introspezione talmente bene da farmi provare un po' di quel dolore.
Arrivata a questo punto comincio a temere davvero per la sua vita, soprattutto perché on riesco davvero a capire l'ostinazione di Rossignol, possibile che sia così deciso a finire con una persona che non ama solo per una questione d'orgoglio?
Nemmeno Madame D. gli interessa più, mi domando quanto ancora potrà durare la finzione con D'Ovigny che, per carità, mi fa anche tenerezza, però Rossignol di certo non lo ama.
Insomma, questo capitolo è stato davvero tosto, ho sofferto con T. ed è tutto merito della tua bravura nel gestire i pov e nel descrivere le emozioni, le sensazioni e i sentimenti di questi meravigliosi personaggi.
Di fronte a quell'uomo armato che apre bocca solo per dire cose orribili che probabilmente lo feriscono molto più di quanto farebbe il coltello che stringe nella mano, il principe non fugge, non indietreggia nemmeno, è semplicemente ferito, disperato, stupito e senza parole. E l'ultima frase che pronuncia il tizio con la coda bionda è il colpo di grazia. Aaargghhh! Che dolore! L'ho sentito io per lui! Bravissima!
E ora è davvero distrutto. Deciderà di togliersi la vita? Andrà fino in fondo? Non è che in tutto ciò c'è lo zampino di qualcun altro? Mmmm...
Vedremo! :)
Per quanto riguarda gli altri personaggi, volevo fate una piccola menzione a Remis, che è fantastico, stavo mentalmente battendo le mani quando ha detto a T. dove trovare il suo signore, mi piace un sacco anche come l'hai caratterizzato, è un personaggio che viene da prendere subito in simpatia.
Ah! (e perdonami se salto da una cosa all’altra, mi vengono in mente troppe osservazioni da fare e spero di ricordarle tutte) sai un’altra cosa che mi fa impazzire?
Utilizzi in maniera eccelsa i mormorii di corte, i pettegolezzi che ci fai origliare attraverso i personaggi, in questo caso tramite il principe. Lo trovo perfetto e molto azzeccato. Versailles, forse più di altre regge dell’epoca, era proprio così e sicuramente è un ottimo strumento narrativo, un espediente di cui fai un ottimo uso. Complimenti.
Certo, il mio cuoricino si spezza ancora di più a pensare a quel poveraccio nascosto a spiare quelle conversazioni con la faccia triste triste.
Spero proprio che non andrà fino in fondo e che in qualche modo le cose con Rossignol si aggiusteranno.
La mia shipper interiore grida THREESOME! XD
Il tuo stile è come sempre impeccabile, mi catturi totalmente e anche grazie a questo, oltre alla trama in sé. Una bella storia dev’essere sempre resa nel migliore dei modi e tu ci riesci magnificamente!
Insomma, sei bravissima e io adoro questa storia! Complimenti per tutto e alla prossima!
Bacioni
MissAdler

Recensore Master
11/08/19, ore 20:39
Cap. 7:

Il mio cuore si è spezzato, ho sentito proprio un crack e un pezzettino è rimasto tra le righe di questa storia, forse tra le mani del Principe T che io tanto amo e che mi è stato strappato via. Si intende che sono completamente dentro la storia ed è merito tuo lo sgorgare di tutti questi miei sentimenti? Sai, è bellissimo provare una stretta al petto mentre si legge. Provare emozioni, leggere velocemente una riga dopo l’altra per capire come andrà a finire e poi tornare indietro e gustarsi ogni metafora, ogni immagine, ogni situazione creata. Io ho pianto per pochi libri, in questa mia “breve vita”. E pochi libri mi hanno fatto male al cuore. Sappi che sei una delle tre autrici su Efp che è riuscita seriamente a farmi commuovere. Lo so di star partendo dalla fine, ma sono sconvolta dalle ultime parole, dalla scena finale, dal dolore di T. Tutto il capitolo è dedicato a lui, è il SUO capitolo più che mai, con un Pov che mi ha fatto impazzire di piacere. È un disperato d’amore, è uno di quei personaggi che io adoro visceralmente e su cui mi piace indagare. Immaginati che felicità mettermi a leggere un’introspezione così ben accurata, così sentita. T ha perso Rossignol. E come? Per un momento di titubanza, perché ha avuto paura, lui che è un essere fragile e quindi si è palesato davvero fino a quale punto. Ha bisogno però di rimediare, ha bisogno di fare ammenda e di provare a vivere con il suo amore. Il suo amore che non cede dinanzi a nulla: neppure davanti alla certezza che R è l’amante di un altro uomo. Ciò, ripeto, mi fa impazzire, soprattutto con un’atmosfera del genere. È difficile dirti quale delle tante immagini da te dipinte sia la più poetica e toccante del capitolo, perché le ho amate davvero tutte e sono tutte scolpite nella mia mente. Forse, per il mio animo da classicista, la metafora con Ifigenia. L’estremo sacrificio. Il Principe T è così innamorato da... ormai credo sarà così: da uccidersi per la serenità di R, così come almeno pensa lui. C'è una strana serenità nella sua decisione, prova dolore sì per il rifiuto, ma all’ultimo c’è un’accettazione più profonda nel suo cuore e nel suo animo. Sarà per questo motivo che mi sono commossa tanto. Menzione anche al dialogo di R con D’Ovigny, perché secondo me hai reso benissimo un concetto chiave: con D’Ovigny è tutto più facile perché non c'è amore. Non c'è, a me sembra così, è credo anche il nostro protagonista lo sappia benissimo. 
Meraviglioso capitolo (come il piccolo Remis che mi fa sempre sorridere, non potevo non citarlo!) e meravigliosa storia con una piaga molto drammatica (per me) e anche un po’ inaspettata. 
Non vedo l’ora di leggere il seguito :) 
A presto! 

Recensore Master
11/08/19, ore 16:18
Cap. 7:

Ma ciao carissima, inizio questa recensione con una frase che mi ha davvero colpita: "“Vi è mai capitato di essere spaventato dall’intensità dei vostri stessi sentimenti?”. Non potevo non citarla, perché è spesso ciò che ruota anche ai miei personaggi, ed è veritiera, alle volte i sentimenti sono così profondi da spaventarci. A questo giro non saprei dirti chi ho amato di più fra Alain, T. e Rossignol, a modo loro li ho tutti apprezzati maledettamente. Parto proprio da Alain, che si merita tutto l'affetto di questo mondo e che mi giusto un po' mandato in crisi, perché io ho sempre shippato Rossignol con il principe T. il problema è che io ho la sindrome del friendzonato, e quando c'è un triangolo tendo sempre a tifare per quello che non viene ricambiato. Questo è un problema, perché Alain merita un po' di felicità, ora come non mai ho capito quanto sia vero l'amore che prova nei confronti di Rossignol, di lui conosce tutto, perfino il profumo. E Rossignol d'altro canto se ne rende conto. L'amore di Alain è diverso dall'amore del principe, lui stesso lo definisce più "confortante". Solo io ora a che punto posso fidarmi? Non lo so, è tutto così incerto che se mi trovassi nei panni di Rossignol, non saprei dove sbattere la testa. E' chiaro che si trova al centro fra due fuochi, ha compreso i sentimenti di Alain nei suoi confronti, tuttavia come lasciarsi andare?
E infine c'è il 'principe T., già nello scorso capitolo avevo detto che era una figura malinconica che si struggeva, qui peggio di peggio. A parte che deve anche avere a che fare con i pettegolezzi, e la prima persona di cui si preoccupa è proprio Rossignol, piuttosto che se stesso, cosa che in genere non farebbe, poi lui è così irraggiungibile, questa mi sa tanto di discesa giù per la follia. Cioè, qui siamo oltre l'ardore e tutto, e sinceramente non lo vedo messo bene. Non morirà, vero? No, perchè me la prenderei troppo male, e poi sono passata dal fluff all'ansia. Ora che diamine succederà? Muoio dalla curiosità, non vedo l'ora T_T
A presto <3

Nao

Nuovo recensore
10/08/19, ore 22:53
Cap. 7:

DEAR.
Solitamente inizio le recensioni citando i pezzi che più ho amato o che mi hanno fatto sclerare, ma in questo caso avrei citato praticamente l'intero capitolo, quindi niente, ho cercato in modo e maniera di trattenermi, anche se è stato assai difficile.
Che capitolo, mamma mia, CHE CAPITOLO.
Che SIGNOR capitolo, davvero.
Già penso al fatto che ne mancano solo due per concludere questa bellissima storia e mi domando in quale altro modo mi sconvolgerai coi due capitoli che restano; perché sì, questo capitolo è stato sconvolgente e ancora fatico a credere a quanto è accaduto.
Partendo dal male minore, se così possiamo dire, ovvero i pettegolezzi a corte.
Ora, io purtroppo non so una cippa di cose del genere, o meglio, ho sì studiato Storia a scuola e all'università, ma mai in maniera tanto approfondita.
Il fatto che tu sia riuscita a ricreare perfettamente anche due persone a corte che spettegolano, se la ridono e fanno insinuazioni poco carine sulle vittime delle dicerie è incredibile.
Non ho mai visto due nobili a corte spettegolare o comunque parlottare in allegria; pertanto, il fatto che grazie a te riesca ad avere uno squarcio anche della parte più superficiale della corte – che poi sono sempre i pettegolezzi a creare i casini più immensi, si sa – è davvero bello.
Senza contare che il diretto interessato è proprio il principe T., personaggio che si aggiudica una parte importante del capitolo, dato che il suo POV è stato molto presente.
Ma prima di arrivare alla parte finale che mi ha fatto perdere un numero spropositato di battiti cardiaci che non mi verranno mai più restituiti, parliamo un po' della OTP – perché sì, io ci spero ancora, anche se ormai penso sia alquanto palese il fatto che tra Rossignol e D'Ovigny non ci sarà nulla se non… qualcosa che non vada oltre la canonizzazione [?]
E parliamo di questi due, così belli, sempre, che hanno modo di discutere e confrontarsi.
Una cosa positiva e molto bella che ho apprezzato tanto è sicuramente il fatto che Rossignol ha compreso che i sentimenti che D'Ovigny prova nei suoi confronti siano veri e romantici nel vero senso della parola.
Alain è veramente innamorato di Rossignol, qualcosa che non si limita solo ai doni, ai favori e ai bei vestiti – comunque un pianoforte potrebbe comprarlo pure a me, che imparare a suonarlo è il sogno di una vita –, bensì va oltre, ma senza esagerare.
Che Alain sia un uomo passionale, lo sappiamo.
Ma sappiamo anche che è pacato, composto (nei limiti concessi, perché in fin dei conti è un essere umano anche lui) e soprattutto che è sincero – ma a questo ci arriverò dopo, sulla questione “sincerità”.
E sicuramente il suo romanticismo è ben diverso da quello del principe T., sentimento del quale, di romantico, resta forse solo l'ombra.
Non voglio sminuire i suoi sentimenti, solo ormai possiamo dire che lo abbiamo quasi perso, visto quanto accade.
Non ho nulla contro T., nel senso che non voglio gli capiti qualcosa di male, proprio non ci tengo, è solo che non riesco ad immaginarlo insieme a Rossignol allo stesso modo in cui lo immagino con Alain, rip.
Ad ogni modo, recuperando il filo del discorso, stavo dicendo che appunto Rossignol ha compreso la veridicità e la profondità dei sentimenti che Alain prova nei suoi confronti, anche se per lui, a quanto pare, non prova nulla.
Ebbene, secondo me sotto sotto – ma molto sotto – non è così, but ovviamente attenderò i prossimi due capitoli per comprenderlo e scoprirlo appieno.
Inoltre, ho apprezzato tantissimi la sensibilità di Alain, soprattutto quando gli dice che è il profumo di lavanda a precedere Rossignol, come se in quel profumo potesse sempre trovarlo.
COME SI FA A NON AMARE TUTTO CIÒ, DICO IO.
E arriviamo alla parte finale.
ME LA STAVO PER FARE ADDOSSO, SALLO – NEL MIO ITALIANO PERFETTO.
No perché T. ormai è messo alle strette e non solo, sta seriamente rischiando la vita pur di avere la possibilità di parlare con Rossignol?
Le ultime frasi, poi, mi hanno messa sull'attenti – per non dire che sono stra allarmata – perché, da quel che ho potuto capire, la sorte di T. è a rischio, cioè, okay che volevo che uscisse di scena per lasciare Alain e Rossignol liberi di fare COSE senza essere disturbati, MA NON FINO A QUESTO PUNTO, HELP.
Ed è proprio qui che un po' mi sono insospettita, perché l'uomo armato ha detto che è stato Rossignol ad impartirgli quegli ordini, però… se il principe T. avesse ragione?
Se il suo dubbio fosse fondato?
Se dietro quegli ordini ci fosse ALAIN?
Ed è qui che ho messo in dubbio la parola “sincerità” attribuita a lui.
E niente, io non vedo l'ora di scoprirlo, infatti spero aggiornerai presto perché ormai vivo anche per questa storia, quindi leggere un nuovo capitolo è sempre bellissimo.
Tantissimi complimenti, dear, e alla prossima!

Harriet;

Recensore Veterano
10/08/19, ore 16:04
Cap. 7:

Tesoro, eccomi!! Sarei passata prima, da te e dai tuoi meravigliosi francesi disagiati che mi mancavano come l’aria, ma purtroppo questa settimana è stata disastrosamente impegnata. Non ho nemmeno finito le tue drabble, shame on me. 
Bando alle ciance, ci stiamo avvicinando alla fine di questa storia (a quanto ricordo volevi farla di nove parti, giusto?) e io sto già piangendo al pensiero di dire addio ai tuoi personaggi. Ormai sono totalmente affezionata a ognuno di loro, ma soprattutto a Rossignol che ha avuto un character development stupendo e, ciononostante, non ha abbandonato la sua verve ironica che lo caratterizza dall’inizio del capitolo. L’esperienza sentimentale turbolenta, comunque, secondo me lo sta facendo maturare come persona, sia quando è nella ragione che nel torto. Insomma, è sempre stato un ragazzo molto sveglio per la sua età, ma al momento lo trovo più consapevole, non tanto dei sentimenti perché é chiaramente ancora arrabbiato con il principe T., ma è comunque deciso a non farsi trattare come un giocattolo con cui scherzare. 
In ogni caso, il mio cuore si è sciolto durante l’incontro tra Rossignol e ALAIN (MI GRIDANO OTP DA TUTTI I PORI GIA’ DA MO’, I CAN’T). A parte che Rossignol ha chiaramente daddy issues da risolvere, trovo molto dolce che abbia compreso che l’amore che prova il duca nei suoi confronti sia vero, sincero e, soprattutto, parecchio da donargli. E sono contenta che Alain non sia rimasto stizzito come nello scorso capitolo. 
Joke’s on T., questa volta. Ammetto che mi è dispiaciuto tantissimo tutto ciò che si è dovuto sorbire in questo capitolo. Non solo ha finito per origliare pettegolezzi che non avrebbe certamente voluto udire. Addirittura, si scopre che Rossignol ha assoldato una guardia del corpo per tenerlo a bada, THE SHADE OF IT ALL! Mi domando se quel dannato ragazzino sia davvero ancora così fuorioso oppure, sotto sotto, nasconda il desiderio di vederlo fare pazzie per lui. E mi aspettavo le facesse, a dirla tutta: se T. molla così la presa è perché, fino ad ora almeno, si è ufficialmente sentito sconfitto. 
Come sempre, la menzione d’onore spetta al tuo stile sempre perfettamente curato, coerente ed immersivo. Avendo letto anche le tue originali ambientate in Giappone, è una sensazione bellissima passare dall’essere completamente presenti nella realtà di un certo Paese in un particolare periodo storico, al tornare poi in questa Francia pre-rivoluzione e non rischiare di sentirsi mai spaesati perché, semplicemente, hai conoscenze e padronanza di ogni ambientazione che usi nelle tue storie. E questa è una cosa che mi piace da morire in un’autrice come te, mai ripetitiva e, anzi, sempre in grado di trasportarci in storie ed epoche differenti, farle vivere allo spettatore nero su bianco. Cosa per nulla semplice, visti gli strafalcioni presenti nella sezione storica. Sono sempre felicissima, invece, di poter andare sul sicuro con te e avere effettivi spezzoni di un’epoca mai vissuta ma che, tramite i tuoi scritti, sembra invece così palpabile *-* 
Ne approfitto per ringraziarti per la tua meravigliosa recensione, I’m not worthy. 
Un bacione enorme, a te e all’usignolo biondo che ormai ho adottato ufficialmente <3 
Lion. 

Recensore Master
10/08/19, ore 07:09
Cap. 7:

Buongiorno.
Sempre calatissima nella parte, sempre sul pezzo!
I tuoi personaggi restano vivi e indelebili.
Lettura piacevole come sempre; sono dinamiche in evoluzione continua, che intrattengono a dovere il lettore :)

Recensore Master
07/08/19, ore 23:22
Cap. 3:

Buonasera cara, mi spiace d’essere arrivata in ritardo per questa recensione ma ho avuto qualche piccolo problema che fortunatamente ho risolto, ed eccomi qui più carica di prima per poter continuare la lettura della tua long.
Vorrei, devo sapere come continua la vita di Rossignol alla corte, e di come quell’amore sbocciato per caso ma comunque presente, riuscirà ad influenzare la sua vita ed i suoi pensieri adesso. Noto che la presenza costante di T. nella sua mente se ne va solo nel momento in cui sfortunatamente si imbatte in una conversazione intima tra donne, in cui appare come figura centrale ed argomentazione interessante. Non capisco bene se lo trattano con il dovuto rispetto o se lo stanno, perdona il francesismo, prendendo per il c.lo, però è anche da dire che la facciata che porta davanti alla gente può portare a molti di quegli atteggiamenti. Mi sono immaginata il momento ilare in cui la piccola principessina di corte lo trova smascherandole la presenza dinanzi al gruppo nobiliare: si saranno sentite prese in causa e non nel modo positivo, sapendo d’essere state origliate tutto il tempo. Il lieve disagio del ragazzo davanti a tutte quelle parole spese per lui mi dimostra che anche lui è umano e sensibile, a tratti emotivo e che si sconforta a volte per ciò che gli altri pensano; come avesse un riflettore perennemente puntato addosso, si è sentito additato e giudicato. Un po’ mi spiace per ciò che ha sentito, forse sarebbe stato meglio non avesse origliato.
E questo suo mal d’essere lo porta a raggiungere la protettrice dei suoi segreti, colei che immagino l’abbia iniziato a un certo tipo di mondo e che comunque ha sempre una buona parola ed un buono sfogo, un luogo in cui rifugiarsi e scappare anche dal pensiero di T. che a quanto pare non lo lascia ancora in pace.
Rossignol abita il cuore e la mente non solo del sopra citato uomo che nonostante l’offesa non può fare a meno del pensiero di lui, ma pure quello di Alain che non manca di parlarne con l’amico e confidente D’Artois: gli ha aperto il cuore e praticamente ha dichiarato i suoi sentimenti, cercando conforto in colui che lo conosce e sa come è fatto il ragazzo. Si trova in mezzo e dispensa consigli, gli da carica ed infonde consapevolezza e positività: che sia la volta buona che Alain prenda il coraggio e scriva al ragazzo? La frase finale di questa parte mi è piaciuta molto, l’affermazione dell’uomo nella protezione a vicenda di questo segreto: un ragionamento arguto che andrebbe comunque contro i canoni della Chiesa, ma osservata dal suo punto di vista mi ha dato una sensazione di complicità stretta e sincera. Spero di non sbagliarmi.
La lettera ha il sapore autentico di un amore sofferto e profondo, un uomo che ha la consapevolezza di non piacere o non essere al centro degli interessi del ragazzo, eppure apre il suo cuore ed il suo mondo con quelle parole gentili che toccherebbero il cuore di chiunque. Chiunque tranne Rossignol che si incazza tremendamente per quella che lui ritiene una maledizione ripetuta – considerando la recente conversazione con T. Come andrà a finire l’appuntamento? Si incontreranno? E che si diranno? Intanto Dorianne è ancora sola, offesa ma malinconica per la partenza di lui, chissà che tipo di legame c’è tra i due in realtà.
Quanto adoro tutte queste vicende, gli intrecci di corte, amanti, sentimenti puri che cercano risposte in lettere sospirate, affiancati a palesi bugie e giochi di potere. Insomma, come non si può apprezzare tutto questo? La lettura di questa tua long scorre che è un piacere, riesce a mantenere sempre alta l’attenzione del lettore ed è in grado di risvegliare curiosità ed intesa con i personaggi. I dialoghi sono ben costruiti e fluidi, oltre ad essere i personaggi stessi affascinanti ed intriganti. Alla prossima cara, come sempre è un piacere essere qui, buon lavoro! :3

Recensore Master
04/08/19, ore 22:42
Cap. 6:

Ciao cara :) Finalmente eccomi qui. Spero aggiornerai presto perché non vedo l’ora di sapere come continua questa storia, il Principe T sta riuscendo sempre di più a conquistare il mio cuore. I suoi modi, il suo amore tormentato, il modo in cui hai approfondito la sua psicologia e tutte le sfumature e sfaccettature del suo carattere... bellissimo, sono estasiata, adoro il percorso dei tuoi personaggi. Tifando per il Principe T e per Rossignol, ammetto che è stata una botta di angst non indifferente leggerlo tra le braccia di D’Ovigny. Certo, così ha ascoltato i consigli del suo amico, così sembra momentaneamente aver trovato un po’ di pace e poi è stata la lettera del Principe a buttarlo tra i desideri di un altro uomo, ma comunque ho sofferto e mi sono dispiaciuta perché, come successivamente ammette anche lo stesso Rossignol, il suo è stato solo un ripiego poi rimpianto ben presto. Ha agito spinto dalla rabbia, dalla cocente delusione, da uno spirito quasi vendicativo. Perché non poteva accettare di aver ceduto, di essersi mostrato debole, di aver fatto intendere finalmente di ricambiare un affetto e un sentimento che fino a quel momento aveva sempre rigettato. Non per altro è il dialogo tra i miei due favoriti ad avermi fatto impazzire come non mai, la mia parte preferita dell’intero capitolo: T non riesce ad abbandonare realmente Rossignol. L’ardore del suo amore, ripeto, mi commuove tantissimo. Soffre al pensiero che Rossignol lo odi, la descrizione fisica del dolore che prova è perfetta e sentita, e poi ricorda i loro unici momenti in cui si sono sfiorati. E tutte le negazioni di Rossignol adesso sono un’affermazione, riaccendono una speranza che viene subito soffocata perché non sanno giocare alle regole della Corte, alle regole di Parigi. Mi sono emozionata troppo, c'è poco da fare e da dire, penso anche si senta. Ciliegina sulla torta è il personaggio di Remis che trovo reso meravigliosamente, anche lui mi piace tantissimo: fedele e leale fino allo spasmo, giovanissimo, consigliere  attento. E la parte finale mi dice che si sta avvicinando una burrasca fortissima... Spero di sbagliarmi! Capitolo come sempre superbo, sei fantastica e non smetti mai di stupirmi con le tue capacità. Migliori di capitolo in capitolo, è ancora plauso per il lessico utilizzato che ricrea la giusta atmosfera di questo genere e che trasforma le battute in qualcosa di eccezzionale. 
Complimenti, sei sempre sempre sempre bravissima :) 
A presto! 

Recensore Master
30/07/19, ore 19:30
Cap. 6:

Ellie *_*
Non sai quanto ho aspettato questo sesto capitolo, mi sono mancati questi zucconi!
La trama sta diventando più avvincente che mai, con Rossignol che torna dalla campagna e si decide ad affrontare finalmente le questioni rimaste in sospeso da troppo tempo.
Quando ho letto la lettera di T. mi è salito un nervoso che non ti dico. Io capisco tutto eh, però il tempismo, cavolo! E poi non può tirarsi indietro così, porca miseria.
"Infine, quando l'aveva esposto, si tirava indietro.
Rossignol aveva la bizzarra sensazione d’essere stato abbandonato su una scogliera un istante prima di buttarsi. Si trovava preda del vento battente, solitario, lasciato a sentirsi sciocco in egual maniera per i rischi assunti e le speranze disattese."
Questo passaggio è perfetto, una metafora davvero riuscita.
Capisco bene il povero Rossignol, è capitato anche a me che certi soggetti dovessero far pace col cervello e che io ne abbia fatto le spese.
Però il ripiego non me l'aspettavo.
O meglio, so che ci sarà una cosetta a tre, quindi ero preparata ad una cosa del genere, però mi è comunque dispiaciuto per il povero D'Ovigny. Spero che più avanti riceverà un po' più di considerazione da questo confuso Rossignol. Anche perché l'epilogo della loro serata insieme non è stato dei migliori.
Mi è piaciuta moltissimo la parte con Madame Bertin, è tipo il mio mito, quella donna, quindi sono felicissima che tu l'abbia citata.
Adoro quando tratteggi la regina, lo fai meravigliosamente, con poche delicate pennellate nei punti giusti.
E ora veniamo al pezzo forte. L'incontro tra Rossignol e T.
"Non sono innamorato di D'Ovigny".
Alleluia! E quindi? Sei innamorato di T.? No perché, sai com'è, Ross, vabbè che hai rosicato ma a casa mia questo tuo rifiuto potrebbe essere considerato un autogol, alla luce di ciò che ovviamente provi per lui. XD
È palese, ma proprio trasparente, che questi due si vogliano tantissimo, e leggere tutto questo desiderio e questo amore, celati dietro la disperazione di uno e l'arroganza dell'altro fa davvero male.
L'orgoglio ferito è sempre difficile da riparare ma spesso l'ostinazione a non perdonare nuoce solamente a se stessi.
Spero davvero che Rossignol lo capisca e si lasci finalmente andare.
Anche perché T. è innamorato perso, pronto addirittura a farsi ammazzare per il bel biondino.
Adoro questa storia e adoro il tuo modo di narrativa, sei davvero bravissima!
Questi personaggi bucano letteralmente lo schermo del mio telefono e prendono vita nella mia testa con un realismo sconvolgente.
Ammirevole, davvero.
Tanto di cappello anche per i dettagli storici.
Mi raccomando, non farci aspettare troppo ;)
Nel frattempo, tantissimi complimenti e un bacio grande
Tua grande fan
MissAdler ;)

Recensore Master
30/07/19, ore 08:30
Cap. 1:

Eccomi qui per lo scambio del giardino. Ma tu? Da dove spunti fuori con questa storia?
Era da un po' che non trovavo una storica così accattivante e che mi tenesse attaccata allo schermo. Scritta benissimo hai dosato pause e parole, personaggi ben strutturati e che si intersecano fra loro. La scommessa l'ho trovata tanto geniale quanto crudele. Rossignol mi darà grande soddisfazione, ne sono sicura.
Niente ti seguirò con molto piacere e spero di trovarti al prossimo scambio del giardino.
A presto
Missredlights

Recensore Master
28/07/19, ore 18:26
Cap. 5:

Ciao mia cara! Che bello tornare a leggerti, ormai la domenica pomeriggio è da dedicare a te e alle tue storie, trovo anche un bel po’ di conforto e tranquillità, come ti avevo già accennato nella scorsa recensione. Certo, la situazione di R e del Principe T si complicano, io patteggio tantissimo per loro due, e le emozioni si accavallano l’una dietro l’altra in un climax stupendo. R è fuggito, non per pochi giorni, non è semplicemente un colpo di testa: ha bisogno di riflettere, di uscire dal cerchio opprimente della Corte, deve tornare a respirare, a scegliere da solo. Eppure è proprio l’arrivo sia di lettere che di alcuni amici che cambia e schiarisce la situazione posta sul tavolo: a parer mio il nostro protagonista prova ben più di un’infatuazione per il principe T. Sono da cellulare e quindi non riesco a riportarti il paragrafo esatto, ma le sue riflessioni sul modo in cui vede T, come è curioso e spaventato, ma anche intrigato dal modo in cui T prova un sentimento dirompente per lui: non lo fa dormire, tutto ciò è sempre nella sua testa. Una delle mie considerazioni sull’amore è che l’amore è già racchiuso nel pensiero. È qualcosa di un po’ arzigogolato, ma leggendo di R era come leggere le prove del suo interesse profondo per T, anche se lui non può comprenderlo perché innamorato non lo è stato mai, e lui è costretto a giocare ad un gioco di cui non conosce realmente tutte le carte, tutte le regole. Si pesta i piedi da solo, scopre i suoi piani, forse anche per  l’irruenza della sua giovane età. Il non amare D’Ovigny, il modo in cui lo dice, è affermare di amare un’altra persona. Persona che sembra mostrarsi fedele, che non ha ceduto neppure alle avances di Madame. E allora? Cosa lo frena? Il pensiero di non sentirsi al sicuro, di poter “perdere” qualcosa di se stesso in una relazione dove ai suoi piedi c’è in gioco anche il suo cuore? Mi sono lasciata un po’ troppo prendere la mano con le considerazioni personali, ma tutte le lettere presenti in questo capitolo sono sublimi e mi hanno fatto volare con la fantasia. La storia è superba e io non vedo l’ora di continuarla, ne ho davvero bisogno. 
Complimenti, sei sempre immensamente fantastica :)
A presto!