Ciao, cara!
Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino, finalmente inizio questa storia che, ti dirò, mi ha già conquistata.
Dopo essere rimasta tremendamente soddisfatta della mini-long Horror, non potevo non restare incantata anche da questa storia ambientata in un altro periodo storico, venendo catapultata nella Francia a – quasi – fine settecento.
Come ben sai, ho un debole soprattutto per l'Inghilterra Vittoriana e sono abbastanza informata a riguardo; in questo caso, invece, baso tutta la mia conoscenza su ciò che ho studiato alle superiori, quindi ti chiedo scusa in partenza se non potrò aiutarti molto per quanto riguarda il periodo storico, ma posso assicurarti che, pur non conoscendolo benissimo, mi sono ugualmente sentita parte integrante della storia, come se io stessa fossi lì, in quell'immensa sala, e osservassi gli invitati dietro la mia maschera.
Proprio per questo, ci tenevo a farti i miei complimenti anche per il registro linguistico da te utilizzato, perfettamente in linea coi personaggi e il contesto sociale dell'epoca.
E sì, concordo perfettamente con ciò che hai scritto nel tuo Angolo Autrice: hai fatto più che bene ad attenerti a questo registro linguistico perché ci sono diverse storie che, pur essendo ambientate in un periodo storico a noi lontano – quindi con altri usi, costumi, modi di dire e forme lessicali che si discostano dall'attualità nella quale viviamo – appaiono comunque troppo “moderne” pur trattando di un altro tempo e altri luoghi.
Ho letto diverse storiche qui su EFP e quelle che più ho apprezzato sono proprio quelle che si adattano all'epoca narrata in tutto e per tutto, registro linguistico compreso.
Inoltre, grazie a te, leggendo questo capitolo mi sono segnata due o tre termini che non conoscevo, quindi ho anche avuto modo di ampliare il mio vocabolario personale **
Già ho una crush potentissima per Rossignol… ho ADORATO la sua caratterizzazione, così come la sua descrizione fisica.
Questo ragazzo riesce ad adattarsi praticamente a tutto e soprattutto SA che può farlo, perché la sua fisicità e le sue movenze glielo permettono.
E in tutto questo, in questo gioco di apparente innocenza e fragilità, il povero T. viene completamente travolto, ritrovandosi a danzare con una Charlotte che in realtà non esiste.
Ti dirò, inizialmente mi sono allarmata [?], o meglio, mi sono più che altro incuriosita, perché credevo che fosse proprio T. quell'Alain di cui hai parlato nell'introduzione alla storia.
Di conseguenza, collegando i pochi pezzi che inizialmente avevo, mi sono ricostruita le vicende nella mia mente in questo modo: T. balla con Charlotte, questa si rivela un questO, ma a T. non importa perché ne è rimasto completamente ammaliato e inizia a mettere in dubbio tutta la sua vita fino a quel momento.
Poi, colpo di scena finale: T. è semplicemente T., niente di più, niente di meno.
È solo un principe che è servito per far capire fino in fondo l'inganno di Rossignol magistralmente orchestrato dalla marchesa De La Motte (ho adorato anche lei) e per far palesare Alain proprio alla fine, attraverso quella lettera che ha scritto a sua madre.
Inizialmente avevo pensato che la lettera di Alain fosse, sotto un certo punto di vista, “falsa”.
Mi spiego: ero ancora fermamente convinta che Alain e T. fossero la stessa persona, per questo, avendo vissuto sulla propria pelle quella bizzarra esperienza ma non volendolo ammettere in maniera esplicita, aveva dunque optato di scrivere la lettera da osservatore esterno, un po' come quelli che alla fine di una domanda dicono sempre “chiedo per un amico/un'amica”.
Ora, non so se il palesarsi alla fine di Alain fosse studiato o meno come colpo di scena o se fosse una cosa normale, nel senso che si capiva fin da subito che T. era tutta un'altra persona e quindi io ho fatto una brutta figura, ma sappi che il modo in cui hai intrecciato tutte le vicende mi è piaciuto tantissimo e sono solo al primo capitolo, quindi non oso pensare – in positivo – a cosa leggerò nei prossimi.
Mi viene dunque da pensare che T. sia stato solo un personaggio secondario e che forse non avrà più spazio all'interno della storia, però chissà, leggendo l'avvertimento “Triangolo” potrebbe essere coinvolto anche lui, o magari per altro.
Diciamo che lo abbiamo lasciato altamente disgustato e sbigottito, poverino, lol.
Non so quanto ci sia di sensato in questa recensione perché credo di essermi espressa veramente male – quando mi lascio prendere dall'entusiasmo non riesco più ad esprimermi.
Ad ogni modo, sappi che ho AMATO questo primo capitolo e ti ringrazio per la piacevolissima lettura, ormai per me tuoi scritti sono una garanzia e sono sempre felice di leggerti ^^
Già non vedo l'ora di proseguire nella lettura *^*
Tantissimi complimenti e alla prossima!
Harriet; |