Recensioni per
Di spettri oscuri e di racconti sussurrati
di shilyss
Allora allora, finalmente approdo anche in questa storia il cui titolo mi incuriosisce da tempo ma che non avevo filato per restare fedele al mio iniziale proposito di andare in ordine e finalmente ci sono arrivata. È lunga e un po' intricata, ma non è difficile da comprendere (anche perché tu già nelle note ci riveli che Sophie è Sigyn, prima ancora che lo faccia la storia stessa xd) e l'inizio è simile ad alcuni film sequel di cartoni animati, in cui la protagonista, dopo aver vissuto un'esperienza fuori dal comune (a Oz o nel Paese delle Meraviglie) viene creduta pazza da tutti e trattata come se lo fosse. Ma almeno Sophie può restare a casa sua e non viene internata da nessuna parte, tu sei stata più buona e almeno non le hai fatto rischiare l'elettroshock. In compenso l'hai raggirata per bene. È partito tutto da una persona di cui si fidava, suo zio, che ha trovato un medaglione in vendita da un mendicante e si è fatto accompagnare da lei per compiere un rito che non ha avuto gli effetti sperati. Questo è il primo inganno, poiché il mendicante non era solo un semplice mendicante, se ho capito bene. Il fatto che specifichi che fosse orbo mi fa pensare che dietro le sue spoglie si celasse nientemeno che Odino, anche se non posso fare a meno di chiedermi per quale motivo Padre Tutto abbia corso il rischio di fare circolare un amuleto che, se compreso e attivato, avrebbe potuto liberare uno dei suoi nemici. Forse sperava che non fosse compreso e andasse perso? O forse mi sbaglio e il mendicante che ha venduto il medaglione in realtà è solo un semplice mendicante che è stato usato da Loki come tramite per i suoi raggiri. Il secondo inganno è che il rito non ha avuto gli effetti desiderati e non ha funzionato. Loki lo fa credere a tutti, ma in realtà è solo un trucco per ottenere quello che vuole senza troppi ostacoli. E quindi si rivela a Sophie, le spiega di cosa ha bisogno e lei fa di tutto per respingerlo ma nel contempo lo fa restare, ascolta le sue storie e lascia che la irretiscono. E Loki è bravo con le parole, sa usarle per ottenere quello che vuole e sceglie sempre quelle giuste per confonderla, riesce a farle mettere in dubbio che l'esperienza che sta vivendo sia solo un sogno, a farla staccare dalla realtà e a farla fidare di lui. Bisogna dargli atto che sa davvero scegliere sempre le parole giuste e che i racconti sono davvero coinvolgenti e chiamando Sophie con un altro nome per tutto quel tempo, lei comincia a convincersi che in realtà sia quello il suo nome. E alla fine, Loki ottiene quello che voleva e anche più di quello che ha rivelato: viene liberato e riesce a riunirsi a Sigyn, che ritrova grazie al suicidio di Sophie, ormai troppo assorbita dalla realtà creata dai suoi racconti per essere davvero lucida e consapevole. E infatti solo dopo la morte, quando Sigyn riesce a prendere il sopravvento e a riunirsi all'uomo che ama, viene svelato il resto: che lei era stata felice anche come Sophie, che però è felice anche di essersi riunita a Loki. E che lui non avrebbe avuto nessun bisogno del suo aiuto e che quei tre mesi trascorsi con Sophie non servivano ad essere liberato, ma a portare lei a desiderare la morte come dono supremo a Loki per permettergli di riunirsi con colei che davvero amava. Peccato che si sia fatta irretire, era partita proprio bene. Complimenti comunque per l'idea, davvero originale e ben congegnata, chissà cosa avrai escogitato per le prossime. Non vedo l'ora di scoprirlo :) alla prossima :) |
Mia Luce, buon lunedì *^*! |
Non sono solita infilarmi in fandom che non conosco – è uno dei tanti motivo per cui ti ho sempre osservata da lontano, leggendo di tanto in tanto le cose che lasciavi sparse nel gruppo di Facebook, un po' gelosa di non poter capire la bellezza della tua scrittura. Dovrei fare una precisazione: i film di Thor li ho visti, ma è passato talmente tanto tempo che sembra una vita fa. E davanti a ciò che leggevo a sprazzi mi sentivo innaturale, stonata per così dire. |
WOW |
Ciao, ho deciso di passare di qui perché di questa storia m'attirava molto il titolo e anche il genere angst. Comincio con il dirti che mi piace moltissimo il tuo stile di scrittura perché usi sempre delle parole ricercate e ogni volta che ti leggo imparo almeno una parola nuova. In generale le atmosfere che descrivi riescono a essere sempre molto incisive e poetiche, molto eleganti. Secondo me è anche merito dei contesti che scegli, sai scegliere molto bene i luoghi e i tempi in cui ambientare le tue storie. |
Per una volta, apro la recensione con una diretta citazione tratta dal tuo testo: "No, il suo vizio capitale era racchiuso e definito dall’incapacità di accontentarsi, dalla tensione che lo spingeva a ottenere un risultato e a volerlo superare un momento dopo. Un difetto che gli aveva infettato il cuore, lasciandolo perennemente affamato di gloria e assetato di conoscenza, rendendo la sua esistenza divina simile all’instancabile ricerca dei midgardiani di cui parlava con tono tanto beffardo – di lei. Il destino di Loki era tentare di spegnere un fuoco che avrebbe bruciato per sempre e che, per questo, era ancora più splendido." |
Con questa mi hai letteralmente lasciata senza parole. Il Loki che descrivi è quello che abbiamo visto nel canon, certo, eppure l'analisi che fai del personaggio non si sofferma in superficie, ma scava a fondo, andando ad esaminare i suoi desideri più profondi, quell'avidità che non è solo di potere o vendetta ma è un desiderio di avere tutto, ogni cosa voluta o meno, e la fine non fa altro che rafforzare questo concetto, una fine che in realtà non mi aspettavo, ma poi leggendo l'ultimo paragrafo è come se mi dicessi "non ho fatto che avvertirti per tutto il corso della storia" e nonostante questo hai saputo cogliermi di sorpresa, lasciandomi letteralmente a bocca aperta. Forse perchè quello che inbastisci per tutta la shot è un complicato gioco psicologico con il quale Loki non cattura solo Sygn ma il lettore stesso e non so, alla fine ci credevo anche io che Loki volesse solo la sua libertà e magari sì, continuare ad essere presente nella vita della ragazza, ma non mi aspettavo che in realtà non avesse mai avuto bisogno di lei per liberarsi e tutto quello che ha fatto, il suo passare cento notti a raccontare di sè, non fosse altro che un astuto modo per prendersi anche Sygn, perchè la vuole possedere proprio come tutto il resto. Mi è piaciuta questa concezione meno romantica del loro rapporto, questo legame che è più fisico, mentale, perchè dopotutto è la mente il principale parcogiochi in cui Loki ha sempre amato dilettarsi. E Sygn non ha scampo, perchè anche se all'inizio tenta di resistervi, alla fine cede e anche se in un certo senso viene presa in giro, non ho avvertito rabbia o risentimento da parte sua, perchè è un po' come se quello che è accaduto alla fine lo volesse anche lei, ammaliata da Loki, dalle sue storie, da quel legame eterno che sembra legarli. |
Eccomi qui, in pauroso ritardo, questa settimana, ma ci sono, come sempre! :) |
Ciao! |
Ciao! |
Ciao! |
allora, oggi sono in vena di recensire, come avrai notato...Avevo questa storia da un po' nelle ricordate e finalmente mi sono ritagliata un po' di tempo per leggerle. All'inizio non ho potuto fare a meno di notare il riferimento al mito, Loki incatenato nel Sogno (tra l'altro ho da poco finito di leggere il Canto del Ribelle, quindi era inevitabile), che ho apprezzato molto. Quando ho letto "Sophie" è stata una sorpresa perchè da te mi aspetto sempre e solo Sigyn, poi tutto si è fatto più chiaro e misterioso allo stesso tempo. E, ovviamente, intrigante. Mi è piaciuta davvero molto e mi ha molto affascinato, Complimenti Vivissimi!!! |
Ciao, carissima! |
Ciao cara, eccomi qui per festeggiarti! |
"Cos’ho fatto per Asgard? Tutto." |