Recensioni per
Anime di luce e di ombre
di QueenVictoria

Questa storia ha ottenuto 247 recensioni.
Positive : 247
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/03/22, ore 17:43
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia merita tanto. Lo stile è sempre chiaro anche se molto dettagliato, non si dilunga in una narrazione eccessivamente complicata e anzi rimane semplice, concreta.
La trama poi è presentata bene e si sviluppa in maniera regolare mantenendo sempre chiaro il punto centrale di ogni capitolo e della storia principale.

Quello che mi ha colpito molto in positivo di questa storia è la sicurezza con cui decide di raccontare di luoghi ed eventi reali, cosa che ho sempre trovato da ammirare in un fan work; è chiaro che l'autrice abbia fatto le sue ricerche e si sia informata a dovere sulla geografia e la storia delle aree presentate, e anche così il modo in cui è passata alle descrizioni "tecniche" è stato naturale e sempre ben incluso all'interno della narrazione, senza stravolgerla assumendo toni troppo impersonali.

La storia prende per mano il lettore e lo accompagna in un viaggio fantastico, fatto di trame complicate e scontri intensissimi, presentandogli i personaggi poco per volta e distinguendoli per bene tra loro. Anche una persona totalmente estranea al fandom (come il sottoscritto, del resto) può apprezzarla enormemente, e gli sforzi dell'autrice nel rendere il tutto accessibile a chiunque con immagini all'interno del testo e nelle note a fondo pagina, oltre che a vere e proprie spiegazioni all'interno della narrazione, sono una dimostrazione della sua cura nei dettagli e voglia di far bene e meritano il giusto riconoscimento.

Ad essere completamente onesto, questa storia mi ha fatto venire voglia di conoscere meglio il fandom di Saint Seiya, con il quale non ero mai entrato in contatto prima d'ora, e penso che sia un ottimo modo per presentare a un nuovo fan i personaggi e la storia in maniera diversa dal solito, per catapultarlo quindi nella serie originale.
Altair13Sirio

Recensore Veterano
22/03/22, ore 23:23
Cap. 1:

Ciaooooooooooo!!! Eccomi qui <3

Ho scelto questa storia, perché l’hai curata in modo che chi non è frequentatore di questo fandom, possa leggerla tranquillamente. Inoltre un plauso va al fatto che hai messo delle immagini dei personaggi che aiutano a creare una “regia mentale”, come la chiamo io.

Iniziamo con gli incubi… bhe io che amo i generi angst, triste, drammatico… direi che prospetta bene HIHIHI!!
Mi piace come hai descritto in poche righe, senza essere ridondante, il risveglio tormentato di Mu, soffermandoti su dettagli importanti come il respiro, il sudore, la paura. È stato semplice immaginare la scena grazie al tuo stile.

Ho amato anche la presentazione dei personaggi, ti assicuro che è stata illuminante per me, anzi fondamentale, è un modo per conoscere di chi stiamo parlando. Tante folte nelle fanfiction si dà per scontato che il lettore sappia di chi stiamo parlando… poi capita una forestiera come me… e bhe, questo genere di introduzione è una manna dal cielo. Credimi 😉

Kiki lo trovo di una dolcezza indescrivibile, certo è un bambino, però ha già vissuto esperienze non molto belle, sembra di intuire, il fatto di essere orfano non deve essere stato facile per lui. Tuttavia in Mu ha trovato un fratello maggiore che lo accudisce con affetto.

Si evince, da questa prima stesura che i protagonisti, Mu in particolare, hanno avuto un passato tormentato, fatto di morte e tradimenti. Direi che l’inizio della loro storia non è dei migliori (metaforicamente parlando) ma ora hanno tutto da vivere e da giocarsi. Ho amato che hai descritto il passato attraverso i ricordi di Dohko, vedere il primo incontro tra lui e Mu. Non so perché, ma in questo momento mi viene spontaneo associarlo al Genio delle Tartarughe di Dragonball (ok, sto andando fuori pista XD).

In generale l’ho trovato un bell’inizio, certo la storia deve iniziare, si capisce che è un capitolo che ti prepara ai fuochi d’artificio 😉
Complimenti per l’idea delle immagini, sul serio, sono state di grande aiuto (almeno per me che adoro immaginare). Non ho trovato errori di battitura e se ci sono stati e mi sono sfuggiti è solo perché la storia mi ha letteralmente catturata! <3

Sono felice di questo scambio, trovo interessante passare in nuovi fandom e conoscere non solo gli autori e le loro storie, ma anche nuove idee e stili. È un bel modo per crescere e migliorarsi!

Ti saluto per adesso, sono certa che ci rivedremo molto presto.
Un abbraccio!!
Elena.

Recensore Master
22/03/22, ore 13:16
Cap. 13:

E' arrivata la fine di quest stupenda storia, e posso affermare con certezza che questo ultimo capitolo è stato perfetto. Si tratta esattamente di quello che speravo di trovare, ma andiamo con ordine.

Trovo giusta l'aggiunta del fattore dolce-amaro della situazione di Malika e del suo villaggio: i Cavalieri hanno lottato per difendere tutti loro indipendentemente dal fatto che quella non fosse necessariamente la loro battaglia, ma non possono aspettarsi di essere accolti da quella gente sapendo ciò che hanno fatto. Giusta la riflessione di Mu sulle colpe delle due parti, chi ha agito facendosi condizionare e chi lo ha fatto senza cercare alternative; alla fine, un po' come per la vita, non tutti finiscono per essere completamente felici. I lieti fini possono essere scontati, mentre un finale giusto sa anche far male quando serve, e trovo che questa fosse la scelta giusta per questa storia.

Alla fine i Cavalieri sono partiti per una missione e hanno finito per combinare di tutto; hanno riportato l'acqua in una valle ormai deserta e la speranza in quei popoli costretti a vivere di stenti. Ho apprezzato tanto l'accoglienza calorosa (come sempre) al villaggio di Aimira e anche i piccoli momenti di relax tra i protagonisti, come la scena del latte di cammella, e come sempre ho trovato ben inserita l'immagine per aggiungere immersione alla lettura.

Il confronto di Mu con Aphrodite l'ho trovato molto più forte e sensato di quanto mi sarei aspettato. Inizialmente avevo visto lui e gli altri Cavalieri "ambigui" del suo gruppo come troppo avversi, troppo distaccati da quello che dovrebbe essere il loro ruolo, e in fondo è strano pensare che una dea che ha seguito lo stesso ciclo per migliaia e migliaia di anni adesso abbia del tutto abbandonato le persone fedeli ad essa, ma considerato il caos nato anni prima è comprensibile una divergenza del genere da alcuni Cavalieri. Detto questo, il discorso di Aphrodite l'ho trovato davvero bellissimo, è riuscito a mostrare il suo punto di vista restando onesto e senza risultare antagonistico nei confronti di Mu; è un personaggio molto interessante, lo avevo sottovalutato, e adesso mi ritrovo a pensare che avrei voluto vederlo in azione di più...

Un ultimo saluto a Erkut e Aleksandra, che hanno sopportato le stramberie dei Cavalieri restandogli sempre fedeli nonostante i pericoli, e i nostri possono tornare a casa. Non mi aspettavo che riparare le armature sacre (in questo caso farle rinascere, oserei dire) richiedesse una procedura così spossante, ma ha senso. Ha senso anche che Mu abbia fatto tutto da solo, è il tipo da fare una cosa estremamente stupida senza farlo sapere a nessuno, e ovviamente Aiolia è il tipo da offrirsi per fare lo stesso con la sua armatura; in tutto questo abbiamo Aldebaran, che è perfetto così com'è. Ti giuro, è stato nella storia per pochi capitoli ma ogni volta che compariva nella scena portava una ventata di simpatia e dolcezza all'interno della narrazione, è un grande amico e Mu e gli altri sono fortunati a poter contare su di lui!

Era prevedibile che il Gran Sacerdote reagisse male alla notizia. Nonostante tutto ha continuato a fare buon viso a cattivo gioco, ora sono curioso di sapere quale sarà la sua decisione, se mai ce ne sarà una visto il personaggio particolare...
Una cosa che invece avrei dovuto aspettarmi e invece mi ha colto di sorpresa è stato sapere che Dohko stava osservando tutto quanto da lontano. Comprendo il suo pensiero di voler lasciar fare ai ragazzi, ma lì i Cavalieri hanno rischiato seriamente di lasciarci le penne! Insomma, mi piacerebbe avere la serenità del vecchio Cavaliere... XD

E arrivati all'ultimo capitolo, la storia si conclude come era iniziata, nel migliore dei modi, con Kiki e Mu che tornano a casa, un po' più vicini l'uno all'altro. E' un piccolo momento di dolcezza, forse non necessario a livello di trama, ma che racchiude molto bene il percorso del protagonista e che sa dare la giusta conclusione alla storia. E io sono veramente contento che tu l'abbia aggiunto.

Che dire? A leggere le tue note sembra che ci sia altro in programma, e spero veramente di poter leggere presto un seguito di questa storia per approfondire la questione del Sacerdote e conoscere meglio tutti i Cavalieri (Shaka e Aldebaran su tutti <3 ) ma nel frattempo sono felicissimo che questa storia sia cresciuta tanto da quei quattro o cinque capitoli programmati all'inizio!
Hai un tratto gentile, profondo, che esplora i sentimenti dei personaggi riuscendo a tirare le corde del cuore di chi legge, ma in questa profondità riesci con facilità a riemergere per raccontare scene più spensierate o comunque più incentrate sull'azione. E in tutto questo, da completo estraneo del fandom non mi sono mai sentito fuori posto (anche grazie alle tue spiegazioni nelle risposte alle mie recensioni.)
Mi ritrovo dunque a ringraziarti per avermi permesso di scoprire questa storia e farti i complimenti per il tuo ottimo lavoro! Spero di poter leggere presto qualcosa di nuovo da parte tua!

Altair13Sirio

Recensore Master
21/03/22, ore 19:23
Cap. 1:

Ciao, come ti avevo scritto tempo fa ero molto curiosa di leggere questa tua storia incentrata completamente sui Cavalieri d'Oro, proprio perché non li conosco bene come quelli di Bronzo e quindi sono felicissima di averla iniziata!
Come ben sai, io conosco bene la serie classica, in particolare le prime due stagioni e quindi ricordo benissimo l'evento scatenante, il Cavaliere del Sagittario che viene accusato di aver cercato di rapire la bambina, reincarnazione di Athena, per ucciderla. Non ricordavo, invece, che Mu vi fosse rimasto coinvolto e che avesse assistito ai fatti, ancora bambino, che qualcuno avesse ucciso il suo Maestro, quindi ti devo subito fare una domanda: questa parte legata a Mu e al suo Maestro è canon nella storia oppure è una tua invenzione? Perché io non me la ricordo proprio, ma sono anche passati tanti anni da quando guardavo questo anime! XD
Invece ho trovato bellissimo l'approfondimento del legame tra Mu e Kiki. Non avevo mai capito perché il Cavaliere dell'Ariete avesse "adottato" quel bambino, mi chiedevo se anche Kiki sarebbe diventato, più avanti, un Cavaliere d'Oro, se fosse il fratellino di Mu... insomma, mi ha fatto molto piacere sapere come sono andate le cose e mi è sembrato molto bello che Mu abbia preso con sé Kiki per non lasciarlo solo, così come il suo Maestro aveva fatto con lui. Credo che tu abbia fatto benissimo a scrivere questo capitolo introduttivo anche per chi conosce i personaggi, perché comunque hai raccontato la storia dal punto di vista di Mu e di Dohko e quindi l'hai resa più "personale", hai dato voce alle loro emozioni e sentimenti nei riguardi di ciò che accadde undici anni prima e del loro rifiuto a tornare al Santuario. Mi è piaciuto molto anche il rimorso di Mu per non essere stato vicino all'amico Aiolia dopo la morte del fratello e l'accusa di tradimento, se ci si pensa bene Aiolia è rimasto comunque al Santuario in una situazione complicata, era considerato il fratello del traditore e da una parte era addolorato per questo, dall'altra però si era convinto che fosse andata proprio così e lui stesso aveva dedicato la vita a cercare di "rimediare" a ciò che credeva avesse fatto suo fratello. E, sinceramente, anch'io mi sono sempre chiesta come abbiano fatto i Cavalieri d'Oro a non capire che il Gran Sacerdote non era più lo stesso! In fondo loro avevano la capacità di percepirne il cosmo, non si accorgevano che non era più quello??? Invece solo Mu e Dohko hanno deciso di allontanarsi dal Santuario...
Molto interessante anche la seconda parte, in cui attraverso i ricordi di Dohko racconti la storia dei Cavalieri d'Oro prima di quelli che ho sempre conosciuto. Anzi, devo dirti che mi hai aperto un mondo, non so perché non conoscessi questa parte della storia, ma mi hai chiarito tanti dubbi che avevo sempre quando guardavo l'anime! Ad esempio il fatto che i Cavalieri d'Oro siano legati ad Athena fin dai tempi antichi e che ogni volta che c'è da combattere una lotta contro il male Athena si reincarna in una giovane donna e gli stessi guerrieri si reincarnano in ragazzi che otterranno l'armatura d'Oro e combatteranno di nuovo insieme. Ora ti faccio ridere, ma io mi ero sempre domandata come mai Dohko fosse tanto vecchio rispetto agli altri Cavalieri, visto che pensavo che ognuno di loro fosse "senza età", che provenisse direttamente dalla mitologia e che mantenesse sempre lo stesso aspetto grazie ai propri poteri o a quelli di Athena! E invece Dohko è l'unico sopravvissuto del suo gruppo di Cavalieri d'Oro, ricorda la notte in cui la piccola Athena fu rapita, Aiolos ritenuto traditore e ucciso, il vero Gran Sacerdote ucciso anche lui e sostituito. È molto bello il flashback in cui Dohko rivive il suo incontro con il piccolo Mu, il suo tentativo di incoraggiarlo e consolarlo con la certezza che tutto si chiarirà, che lui non deve vendicare il suo Maestro ma andare avanti e trovare il suo ruolo nella storia presente, che se la bimba è davvero Athena troverà il modo di manifestarsi e di rimettere a posto le cose. Ho amato molto il fatto che, in un certo senso, Dohko sia stato un po' il secondo Maestro di Mu e che per questo siano rimasti così legati, tanto che adesso che Mu sta per tornare al Santuario Dohko è preoccupato, teme che il Gran Sacerdote possa riconoscerlo e ucciderlo.
Ma i dubbi di Mu sono legittimi, deve conoscere i suoi nuovi compagni e soprattutto capire perché nessuno di loro si è mai accorto del fatto che il Gran Sacerdote è un impostore (come ti ho detto, me lo sono chiesta anch'io tantissime volte!).
Questo primo capitolo mi ha incantata, mi ha fatto ritornare nell'atmosfera di Saint Seiya ma, allo stesso tempo, mi ha chiarito tante cose che non avevo capito quando seguivo l'anime. E questa tua nuova versione, in cui Mu decide di tornare al Santuario, mi incuriosisce tantissimo. Sei veramente bravissima a raccontare le storie ispirate a Saint Seiya, io l'ho amato tantissimo da ragazzina, poi negli anni mi sono interessata più ad altre cose, ma il tuo modo di scrivere di loro è veramente potente e profondo, rende i personaggi più vivi e sfaccettati di quanto non potessero essere in un anime e... insomma, adoro le tue storie e spero che dopo questa ce ne saranno altre, perché mi piace tantissimo come scrivi!
A presto!
Abby

Recensore Master
12/03/22, ore 16:29
Cap. 12:

Ciao e complimenti per questo capitolo spettacolare!
Hai saputo veramente dare quel senso di battaglia epica fantasy che meritava l'intera scena!

E' stato veramente uno scontro estremo, si poteva vedere come i Cavalieri fossero allo stremo e alla fine si siano salvati per un soffio (grazie anche all'intervento di un deus ex machina non indifferente...)
Ma andiamo per gradi, partendo da come hai presentato la situazione all'inizio del capitolo.

E' tornata a farsi sentire prepotentemente la difficoltà dei Cavalieri di collaborare, anche quando si tratta solo di decidere come agire; il gruppo di Mu aveva trovato una sorta di equilibrio ma con l'aggiunta dei Cavalieri che erano rimasti al tempio le cose si sono fatte più complicate ed è subito tornato il caos. Per fortuna Shaka (<3) ha saputo comportarsi da vero leader e così facendo è stato decisivo per mantenere la calma all'interno del gruppo; già vedevo volare gli schiaffi...
Che poi non si tratta nemmeno di poca fiducia. A parte alcuni membri, i Cavalieri sono troppo "egoisti" se mi passi il termine, per riuscire a collaborare, o almeno è quello che ho pensato leggendo questa storia. Non sono abituati a fare affidamento l'uno sull'altro, e credo che l'assenza di figure come Shion e Dohko, con molta più esperienza di loro, abbia influito su questo aspetto: dopo il tradimento i ragazzi, ancora quasi tutti molto giovani se non sbaglio, si sono dovuti fare carico di prendere ruoli a loro ancora non consoni, crescendo troppo in fretta e imparando a fare le cose da soli, fidandosi solo di sé stessi in alcuni casi. Così l'inesperienza di alcuni di loro si fa sentire nelle situazioni critiche.
L'uso dei dialoghi per esprimere questo concetto, all'inizio del capitolo, credo che sia stato veramente ottimo ed esperto in questo senso; ti sono bastate poche frasi a riportare all'attenzione quel problema mostrato tanti capitoli fa e che alcuni dei Cavalieri non avevano affrontato ancora.

Mi stavo aspettando un intervento della dea Athena, e infatti è comparsa anche solo per un istante, ma l'arrivo di Agni e Surya mi ha veramente sorpreso in positivo! Alla fine gli dei sanno essere complessi e incomprensibili come certi umani, hanno affidato i propri poteri a Mu e Aiolia con tutta la buona volontà, forse rendendosi conto del casino ingiustificato scatenato da Indra, e il fatto che fossero legati a loro dalle loro vite precedenti deve essere stata una delle ragioni principali di questa scelta.

E dire che i ragazzi non se la stavano cavando poi così male all'inizio, unendo le forze erano quasi riusciti a difendersi dagli attacchi di Indra! Poi però il Crystal Wall è stato frantumato e le armature si sono spezzate... Devo ammettere che è stato veramente uno shock, e il modo in cui hai raccontato della "morte" dell'armatura di Mu ha saputo veramente colpire il punto giusto, l'hai resa quasi umana, come se fosse un vero e proprio personaggio della storia ad averci lasciato.
E' stato davvero bello poi vedere proprio Mu e Aiolia unire le forze per affrontare Indra, un'immagine simbolica che spero segni l'inizio di un nuovo capitolo per la loro amicizia interrotta!

L'intervento non solo degli allievi di Jaman, ma dell'intero villaggio ai piedi della montagna poi, è stato un colpo di scena. Una situazione un po' da Sfera Genkidama, un tocco molto carino secondo me e pieno di significato: quella gente non sapeva neanche chi fossero Mu e gli altri, tutto ciò che potevano fare era affidarsi a loro come qualunque divinità venerassero, e l'unico modo che conoscevano per farlo era pregare; e qui le preghiere si sono trasformate in un aiuto concreto per i guerrieri, attraverso quel cosmo che non ho ben compreso, ma che si esprime e racconta veramente bene attraverso la tua mano! Davvero brava!

Che dire a questo punto? Saori si è potuta prendere una piccola vacanza in questo caso, il suo intervento è stato rimandato dall'entrata in campo dei fratelli di Indra e così Athena non ha voluto mettere mano allo scontro, ma ha dimostrato di essere sempre presente per i suoi Cavalieri (e chissà quanto deve aver significato per loro vederla in quel momento, quanta sorpresa e quanto sollievo provato in quei momenti...)

Prima di chiudere la recensione devo farti un'altra volta i complimenti per l'azione narrata, lo scontro è stato dinamico e carico di tensione! E' stato tutto perfetto! Mentre leggevo, ho vissuto ogni singolo momento vissuto dai protagonisti, e hai saputo tenermi con il fiato sospeso fino all'ultimo istante! Davvero complimenti per tutto l'impegno messo nel raccontare questa storia!

Ho trovato anche molto interessanti le note a fondo pagina e i chiarimenti su Mu e Shion; qualche piccola incongruenza può capitare anche nelle grandi opere e noi scrittori di fanfiction non possiamo che adattarci ad esse! XD

Adesso non resta che il finale della storia! Mi immagino già le facce di Aleksandra ed Erkut dopo questo macello XD e si prospetta anche un lieto fine per il popolo di Malika, che ho nuovamente apprezzato molto in questo capitolo: non posso biasimarla per l'odio che porta dentro, suo fratello è stato ucciso da quegli stessi guerrieri che hanno salvato il suo villaggio, tutto per una missione che credevano giusta fino a poco tempo fa. Forse non sarà in grado di perdonarli, ma nonostante tutto ha mostrato una grande maturità e coraggio nell'affidarsi a loro.

Dunque, la voglia di fare casino di Indra è stata placata e i Cavalieri hanno imparato una nuova lezione in questa battaglia... Adesso li aspetta un rientro trionfale, e molti di loro potranno finalmente chiarirsi, magari finalmente Mu sarà visto come un amico e non più come un estraneo...
Complimenti ancora, non vedo l'ora di vedere come si concluderà questa storia!
Altair13Sirio

Recensore Master
27/02/22, ore 09:51
Cap. 12:

Cara QueenVictoria!

Scusami se passo tardissimo, ma durante la settimana il tempo per leggere e recensire per qualche motivo si restringe anche se faccio di tutto per organizzarmi al meglio. Ma andiamo a noi. Indra, Agni, Athena sono dèi e, in quanto tali, posseggono quella noncuranza che tu hai tanto ben spiegato in questo capitolo. Indra è di una potenza molto al di là dei Cavalieri e li sfida semplicemente perché sono un piacevole intermezzo. Se fossero più deboli – come si presume che siano Dimitri e Malika – non ci farebbe neanche caso, ma l’improvvisa manifestazione di forza di Mu si è rivelata una ragione valida per giocare un po’. Mi piace anche che la cosmogonia indiana e quella ellenica siano esaltate dai loro punti di contatto – e quindi Agni può aiutare il Leone. Questo principio riesce a collegare più realtà esistenti e a inserirsi meglio nella realtà – meglio di quanto non abbia fatto Kurumada con le sue idiosincrasie, soprattutto.

L’intervento breve ma intenso di Athena è propedeutico alla storia perché qui lei è ancora una bambina che potrebbe essere la reincarnazione della dea. Prima di questo svenimento improvviso possiamo dire che Kido non aveva avuto una prova tangibile della divinità nascosta in Saori, ma questo evento rafforza la sua fiducia e mi consente di ricollegarmi a un altro momento topico, quello in cui Mu e gli altri cavalieri riflettono su come le loro anime mantengano una firma, un’impronta del tempo passato. È un elemento che trovo sempre molto suggestivo e che è inserito con grande lirismo, perché si tratta di concetti che anche un cavaliere di Athena ha difficoltà a elaborare – l’idea che le nostre anime siano state uguali e diverse a ora. Hai dato grande importanza all’intervento delle preghiere della gente attorno alla montagna. Anche questo elemento mi è piaciuto molto perché rende conto dell’esistenza di un mondo oltre i cavalieri, che pur non sapendo cosa stia succedendo trova conforto e offre sostegno nell’unico modo che conosce, col loro spirito. Resta aperta la questione dei ragazzini che seguivano Jaman, privi di una guida e lasciati allo sbando…
Insomma, un capitolo davvero bello!
Un abbraccio e a presto,
Shilyss

Recensore Master
24/02/22, ore 13:47
Cap. 11:

C'era da aspettarselo che Indra non sarebbe andato via tanto facilmente, ma non pensavo che quella testa calda di Malika sarebbe andata a cercare di parlargli, facendolo infuriare definitivamente.
Perlomeno non sembra tanto arrabbiato; diciamo che ha più sonno che rabbia, e un dio assonnato può essere un po' scorbutico... XD
Era ovvio che il suo potesse non fosse minimamente comparabile con quello dei Cavalieri, ma è stato comunque disarmante vedere come abbia deviato e ignorato gli attacchi di tutti quanti. Vedere Shaka così sconfortato è stato il colpo più duro.
Nonostante la resistenza inutile dei guerrieri di Athena, le scene di azione sono state molto emozionanti e cariche di tensione. Ancora una volta, è stato veramente facile immaginare lo svolgersi della scena in tutto il suo dinamismo, quindi complimenti per il modo in cui hai affrontato la cosa.

Anche se sono letteralmente inutili alla battaglia in corso, i ragazzini che hanno seguito Jaman hanno saputo insegnare qualcosa ai Cavalieri, indirettamente. E qui si ritorna al punto da cui è partita questa storia, la mancanza di fiducia che scorre nel gruppo di Mu, un problema che sembra andare avanti da molto più tempo che dall'arrivo dell'Ariete a causa del tradimento di Aiolos, anni prima...
E proprio a questo tradimento si riallaccia il capitolo, in maniera inaspettata ma molto ben fatta. Trovo il momento veramente adatto, una pausa con un completo cambio di scena che cozza con il caos che sta avendo luogo dall'altra parte del mondo e prepara quindi al culmine dell'azione.
Scopriamo quindi che l'incarnazione di Athena è salva, questo Kido ha incontrato quello che immagino fosse Aiolos (scusa se sbaglio il nome, è passato un po' di tempo e non è stato più nominato nella storia) nella notte del tradimento, e lui gli ha affidato tutto quanto; un perfetto sconosciuto che ha tra le mani il destino del suo ordine. Non che avesse molte altre opzioni, la bambina doveva essere portata al sicuro a qualunque costo, e fortunatamente ha incontrato una persona come Kido!
E c'è di più, perché Kido sembra star cercando di imitare l'ordine dei Cavalieri di Athena per poter proteggere la sua amata nipotina, anche se i suoi potrebbero essere considerati alquanto discutibili...
A questo punto mi chiedo se la scelta di mostrarci questi due nuovi personaggi sia stata un caso oppure si stia preparando il risveglio di Athena, che magari interverrà proprio nella battaglia con Indra...

Ritornano anche i fedelissimi del Sacerdote, che non hanno idea del casino che li aspetta. E' stato divertente vedere Death Mask commentare stizzito il tempismo della chiamata di Shaka, sono molto curioso di vedere la sua reazione e quelle degli altri al loro arrivo dai loro compagni.
E magari nel prossimo capitolo rivedremo anche Aldebaran!

La storia si sta veramente preparando a un finale coi fiocchi, non vedo l'ora di scoprire cosa hai in mente!
Come al solito è un grande piacere leggere i tuoi capitoli, e apprezzo sempre molto l'aggiunta a fine pagina delle immagini dei personaggi mostrati nel capitolo!
Complimenti ancora una volta, e a presto!
Altair13Sirio

Recensore Master
22/01/22, ore 13:27
Cap. 10:

Fortunatamente lo scontro con il dio non è arrivato, ma ne siamo davvero sicuri? Quando ho detto che non mi aspettavo di vedere Mu e gli altri affrontare una divinità non significava per forza che loro avrebbero avuto l'occasione di combattere... XD

“Chi sei tu, per rendere grande il nome di un dio?” tuonò in risposta la voce.
Effettivamente, non credo che a Indra serva molto aiuto...
Insomma, Jaman sarà riuscito anche a ingannare dei ragazzini disperati, ma pensava davvero di passarla liscia con Indra? Nonostante ciò, come ha anche analizzato Mu in seguito, comprendo la sua testardaggine nel non abbandonare l'armatura che sarebbe stata l'unica cosa che gli avrebbe permesso di poter finalmente attuare la sua vendetta (e non solo, aggiungerei che grazie ad essa è anche riuscito a tornare a camminare normalmente! Mi viene da pensare a quanto ci si debba sentire felici nel vedere la propria disabilità sparire nel nulla, con uno schiocco di dita... E a quanto debba essere difficile rinunciare a questa sensazione.)

Devo dire che nella chiusura dello scorso capitolo avevo immaginato esattamente la scena così come si è svolta: Jaman che diventa nient'altro che cenere, senza neanche il tempo di difendersi. Lo scontro con un dio... E' semplicemente qualcosa di troppo grande da immaginare per una persona come lui o i Cavalieri, ancora inesperti pur con tutte le loro abilità.
Bisogna aggiungere che, fortunatamente, Malika e gli altri ragazzini sono stati risparmiati, ma è veramente così? Non ho fatto caso se il testo abbia indicato che a un certo punto si siano tolti le altre armature, e potrebbe essere proprio per questo che Indra ancora non sembra essersi calmato.

E' così ingiusto però. I discepoli di Jaman volevano un mondo migliore per il loro popolo; avevano buoni propositi, ma hanno seguito la strada sbagliata e adesso che è tutto finito non solo se ne tornano a casa a mani vuote e con le vite dei loro compagni a pesargli sulla coscienza, ma rischiano anche di essere bersaglio dell'ira di un dio bellicoso che credevano di star aiutando. Spero che, se le cose si metteranno male, i Cavalieri riescano ad aiutarli...

Piccola parentesi per come hai descritto il villaggio della cugina di Erkut e Aleksandra: non solo, come al solito, hai raccontato alla perfezione gli ambienti in cui si è svolta la scena, ma hai anche trasmetto quel senso di amorevolezza, di famiglia che queste popolazioni così povere non possono che condividere con chiunque faccia loro visita. Anche quando Mu e gli altri sono arrivati al primo villaggio c'è stata una gran festa, se non ricordo male, e infatti è proprio questo a farlo sentire "in debito" con quella gente.
Credo poi che i prossimi capitoli saranno di aiuto a Mu a riavvicinarsi ad alcuni dei suoi compagni. Fino ad ora sono stati troppo occupati a combattere e cercare i loro nemici, ma adesso Aiolia ha sollevato la questione di dover rimettere le cose in ordine e Mu potrebbe appoggiarlo e mostrare di essere una persona giusta, di cui fidarsi.

Complimenti ancora una volta per questo capitolo!
Altair13Sirio

Recensore Master
15/01/22, ore 11:17
Cap. 9:

Bé, avrei iniziato questa recensione dicendo che non potevo andare a dormire senza aver finito di leggere e commentare questo capitolo, ma il mio computer ha deciso di darmi il benservito quando avevo quasi finito, quindi...

Parto dal dire che adoro Erkut e Aleksandra, ormai lo sai. Leggerei una storia intera dedicata a loro che assistono alle stranezze dei Cavalieri e ne rimangono spiazzati, sono semplicemente troppo divertenti! Ogni volta sembra che abbiano visto di tutto, ma poi succede qualcosa di ancora più sconvolgente!
Poverini.

Le scene di combattimento sono state spettacolari! Credo che tu ti sia superata con questo capitolo, è stato veramente tutto così fluido e naturale che mi è sembrato di vivere la battaglia in prima persona, dall'inizio fino al momento in cui Jaman è stato messo in ginocchio! Lo scontro è stato descritto con frasi precise, dettagliate al punto giusto senza appesantire il testo, rendendo la scena chiara e dinamica.
Complimenti davvero!

Ammetto che i seguaci di Indra mi hanno fatto un po' pena. Sono solo dei ragazzini, forse lo erano anche i loro compagni mandati a morire al Santuario, e sono stati sfruttati senza il minimo scrupolo; menti facilmente influenzabili, come si è visto dall'odio che hanno mostrato nei confronti di Mu e dei suoi compagni, che non avrebbero dovuto trovarsi in una situazione così pericolosa. Alcuni di loro sembravano anche dubitare del loro capo da un po' di tempo, viste le parole di uno dei ragazzi alla fine della battaglia...
C'è poi da dire che adesso saranno quasi sicuramente i primi bersagli di un dio particolarmente incacchiato, visto che indossano le sue armature. Spero solo che non gli succeda niente di brutto...

Io continuo ad essere sempre più un fanboy di Shaka, è inutile negarlo! XD Costui toglie la vista alla gente a suo piacimento e lo dice come se fosse una cosa da niente! In più continua a dimostrare la sua grande saggezza e agisce come un vero leader frapponendosi tra il nemico e i suoi compagni.
È semplicemente un piacere vederlo in azione (e questo è anche, in gran parte, da attribuire alla tua penna che lo ha reso così interessante! Ti ricordo che sono totalmente estraneo al fandom, quindi farmi appassionare così tanto a un personaggio non era mica facile!)

La storia di Jaman è triste, difficile non empatizzare con lui, specialmente sapendo quello che sa Mu, e cioè che non tutti al Santuario sono esattamente dei santi... Ma è anche vero che, se non sta mentendo, questa storia avrebbe avuto luogo prima della notte dell'inganno. Chissà, magari Mu ha conosciuto Jaman nel suo addestramento e non lo ricorda...
In ogni caso, l'odio dell'ex cavaliere (o ex adepto, visto che tecnicamente non è mai diventato un Cavaliere?) è in parte giustificato, ma non tanto da lasciare che scateni il caos cosmico sulla terra!
Ho il sospetto che, comunque vada, lui non ne uscirà tutto intero...

Non mi aspettavo che sarei arrivato a vedere i nostri eroi affrontare una divinità, ma non è detto che si arriverà a uno scontro vero e proprio... Il cliffhanger con cui hai chiuso il capitolo è stato veramente emozionante!

Avevo notato qualche piccolo refuso in più del solito, ma leggendo le note ne ho capito subito il motivo. In ogni caso, il testo è sempre molto ben curato!

Ti chiedo scusa se ci ho messo un po' di tempo a passare da te e se la recensione ti sarà sembrata un po' striminzita; le cose non mi vengono mai bene quando devo scriverle da zero per la seconda volta...
Ti auguro un buon lavoro, non vedo l'ora di scoprire cosa accadrà nel prossimo capitolo!
Altair13Sirio

Recensore Master
24/12/21, ore 16:38
Cap. 8:

Ottimo capitolo, tranquillo e dettagliato nei contenuti; pur essendo breve, ha raccontato molto con estrema chiarezza! Come hai detto tu c'era qualche errore di ortografia in giro, ma veramente roba di poco conto.

La situazione è meno disperata di quanto sembrasse all'inizio, almeno i nostri eroi hanno una pista da seguire, ma non è detto che troveranno il loro obiettivo prima che le cose si mettano male...
Mi piace come proprio quello che se ne sta con gli occhi chiusi abbia notato l'aspetto fisico dell'uomo che li ha attaccati XD Grande Shaka, come al solito!

La scena del monastero è stata molto esaustiva a livello di trama ed estremamente dolce quando Mu ha assistito ai discorsi di Kiki. C'era da aspettarselo che il ragazzino vedesse in un modo simile a un fratello in cavaliere, mi chiedo se finirà per avere un ruolo più importante in questa storia, in futuro, visto il forte legame con Mu...

Il ritorno dai Cavalieri ha finalmente dato un barlume di speranza e un nuovo obiettivo alla squadra. C'è da dire che, come ha pensato anche Mu, il Gran Sacerdote non sembra essere particolarmente interessato alle loro imprese e una reazione come quella dei Cavalieri quando Shaka ha detto che non fosse necessario avvisarlo della situazione mi fa pensare che non sia tanto comprensivo con chi sbaglia... Mu deve riuscire a risolvere questa situazione se vuole guadagnarsi la fiducia degli altri e, in particolare, dei sostenitori del Sacerdote!

Le scenette comiche con Erkut e Aleksandra mi fanno sempre morire dal ridere, mi sto affezionando ai due fratelli, che ne stanno vedendo di tutti i colori con le stranezze dei loro ospiti. Saranno anche seguaci del tempio, ma anche con questo sono pur sempre delle persone normali, quanti spaventi che si stanno prendendo! XD

Mi chiedo se sarà approfondita la ragione per cui il misterioso assalitore possieda un odio così profondo (verso il tempio, i Cavalieri o magari proprio il Sacerdote?) Nel frattempo, il piano di Mu sembra il più equilibrato e promettente, ma il tutto si basa sulla speranza che gli Ari si trovino proprio dove li andranno a cercare...

Come al solito, è un piacere leggere le tue storie! Ti auguro un buon Natale e tanta buona ispirazione! Ci vediamo presto!
Altair13Sirio

Recensore Junior
13/12/21, ore 16:10
Cap. 13:

Ciao, carissima! Mi è piaciuto moltissimo questo capitolo conclusivo, e sono felice di scoprire che avrà un seguito. Ci sono così tante premesse per un lavoro intrigante ma soprattutto in merito agli sviluppi della storia, alle relazioni interpersonali tra i personaggi, alla trama che ha un intreccio complesso. Sei davvero brava a muovere tanti personaggi tutti insieme e a caratterizzarli in modo approfondito senza mai lasciarti prendere la mano sfociando nell'ooc, (Non che non mi piaccia l'occ se usato con criterio).Non è affatto facile ma tu riesci a renderli coerenti nonostante i conflitti interiori e le situazioni complicate che vanno via via ad affrontare.
Vediamo nella prima parte del capitolo come la furia del dio si sia placata e la missione dei nostri sembri apparentemente conclusa, lasciando segni tangibili in ciascuno di loro. Li ritroviamo arricchiti di una nuova esperienza.
Shaka, Mu sono pragmatici, così come lo è Camus rispetto a Milo e ad Aiolia, i quali sono personaggi più passionali, diretti,  sanguigni - emblematica a questo proposito la scena in cui assaggiano del latte di cammella.
Poi mi è piaciuto come hai gestito Aphrodite perché con brevi pennellate lo hai caratterizzato a dovere, per com'è realmente. Ligio ai suoi ideali, devoto, intelligente al punto di mettere in discussione la sua fedeltà alla dèa stessa. Lui, sappiamo, è fedele al Sommo Sacerdote poiché detiene l'autorità e con essa la forza necessaria che - secondo il Santo dei Pesci - è indispensabile a un vero leader. Senza la forza non sei in grado di proteggere nessuno. La giustizia, di conseguenza, viaggia pari passo con la forza. Lo stesso cammino hanno intrapreso Shura e Death Mask, con le stesse o con motivazioni diverse, lasci intendere.
È una personalità complessa, determinata e coerente, quella di Aphrodite. Sono felice che tu non l'abbia sottovalutato.
Di contro Vediamo la fedeltà "cieca" degli altri, soprattutto di Mu che è così devoto da essere riuscito a percepire l'esistenza tangibile della dèa Athena. Trovo fondamentale questo passaggio perché mette in risalto il concetto di fede che non dovrebbe mai venir meno - concetto che riprendi in un passaggio finale della storia. Credere non implica necessariamente "vedere" o avere prove concrete.

Mi piace la sensibilità dei Santi, i quali provano tristezza e rammarico nei confronti della gente del posto che "a causa loro" ha perso i loro cari. È una sensibilità che non ti aspetteresti in guerrieri del genere, ma è del tutto plausibile e li rende umani. È bello ritrovare questa umanità quando l'autore dell'opera originale non si è minimamente preoccupato di farlo delineando ritratti grossolani dei vari personaggi, secondari e non.
Questo capitolo è veramente ricco di spunti di riflessione e ci fa riscoprire aspetti più profondi delle personalità di ciascuno. Ho apprezzato il cameratismo tra Mu e Aiolia e anche la presenza di Aldebaran, un altro personaggio purtroppo trascurato dal fandom. Sono solidali tra loro come mi sarei aspettata di vedere nell'opera originale dove, secondo me, questo genere di cameratismo tra cavalieri non viene approfondito abbastanza.
Mi aspettavo il sacrificio di Mu in questo senso. Donare il proprio sangue è un po' come suggellare alleanza, amicizia, stima reciproca, fino alla morte.

Bello anche l'incontro tra Mu e Dohko, soprattutto la riflessione del vecchio maestro che ci dà una spiegazione accettabile sul perché alcuni cavalieri, lui compreso, - nonostante sapessero/sospettassero la verità - abbiano preferito rimanere in disparte. Un gesto che io, personalmente, non gli ho mai perdonato ma che qui trovo condivisibile.
Dohko riflette anche sul comportamento di Shion nei confronti di Jaman, giungendo a una conclusione plausibile. L'armatura non potrebbe mai scegliere come possessore un Santo che porta rancore o almeno, in qualche modo, sia incapace di metabolizzare il sentimento negativo e superarlo.
Dolcissima poi la parentesi con Kiki che, in quest'occasione, mi fa tanta tenerezza. Lui vede Mu come un fratello e non esita a farglielo notare a modo suo.
Che dire, in conclusione? Bellissima storia, godibilissima, scritta bene e con il pregio di non indulgere nel fanservice, il che riesce a farmela apprezzare doppiamente. Davvero complimenti per questa perla, spero di ritrovarti al più presto con il sequel.

Ti faccio di auguri di Buon Natale in anticipo, spero a presto, un bacio! 🌹

Recensore Master
25/11/21, ore 13:36
Cap. 13:

Buongiorno cara! Eccomi qui per la continuazione della lettura, arrivano al tredicesimo e ultimo capitolo della long. Il riassestamento della situazione di tensione c’è, ed è anche comprensibile come sia andata: mantenere l’anonimato, far credere alla vallata che il merito è di Indra e pace, cosicché la vita possa continuare relativamente tranquilla su quelle terre. Credo sia la soluzione più giusta e uno spunto di riflessione non indifferente per i cavalieri.
Un punto a favore per Aphrodite che ha espresso un pensiero che presumo i Gold non dovrebbero mai porsi nei confronti di Athena: effettivamente la sua non è mancanza di fiducia ma bisogno concreto di conoscere maggiormente colei per cui si lotta e si dona la propria vita. Come dargli torto? Il suo ragionamento è schietto e senza mezze misure ma ci sta tutto. Naturalmente non tutti possono pensarla a questa maniera, anzi lui sembra una mosca bianca, ma tanto di cappello per la modellabilità di pensiero. Anche perché se tra i presenti solo due hanno intravisto, o solo Mu addirittura, la figura lucente della donna, è difficile pensare a una manifestazione fisica. Ricordo? Soggezione? Bisogno di conforto? Troppe variabili, e quindi il silenzio è la soluzione migliore quando ancora non c’è certezza.
Tutto poi torna alla normalità concentrandosi sul dopo, sul tornare alle Case, alle proprie mansioni ma ci sono momenti di riflessione interessanti da parte di Mu, protagonista di questa ultima fase: il suo temperamento si mostra al momento dell’aggiustare l’armatura, di come interagisce con fli altri cavalieri, col secondo maestro, con Kiki… tutto porta a comprendere il ragazzo che sta dietro all’armatura, non più il cavaliere. Perché qui abbiamo a che fare con giovani che hanno fede cieca in una dea che ancora non si è manifestata, seguendo un sacerdote complesso e non profondamente puro, lottando per qualcosa più grande di loro, e stavolta davvero troppo oltre le loro capacità.
Questo primo arco della storia mostra già una crescita interiore delle persone coinvolte, a livello emotivo e d’esperienza e consapevolezza: i caratteri forgiati dalle battaglie sono entrati in sintonia per una volta e un bene più grande, e per qualche manciata di minuti hanno saputo appianare orgoglio e lingua per unirsi ed evitare il disfacimento. Penso che almeno a qualcuno di loro questo abbia insegnato qualcosa, ma mi piace come tu abbia infine mostrato una normalità ritrovata, con qualche dubbio in più nel cuore, ma delle consapevolezze nuove.
Il testo è maturato nel corso della stesura dei capitoli, i contenuti sono sempre coerenti e mai appesantiscono la lettura, dai spazio all’azione abbinata a quiete di riflessione e dialoghi via via sempre più scorrevoli e godibili. Sai, sono contenta di sapere che non è finista qui e che la storia continuerà, non vedo l’ora di leggere il sequel! Alla prossima cara, e buona ispirazione! :3

Recensore Master
24/11/21, ore 13:11
Cap. 7:

Ehilà! E' passato davvero tanto tempo, mi era mancato il tuo stile così pulito e sapiente con cui accompagni il lettore nella tua storia! In particolare, ho apprezzato molto le descrizioni: come al solito hai un ottimo occhio per la rappresentazione del mondo in cui si spostano i personaggi, con gli accenni sull'abbigliamento dei locali o piccoli dettagli sulla cultura del luogo che non fanno che rendere ancora più interessante la narrazione...

Trovo davvero divertente la reazione dei due fratelli che non stanno capendo niente di quello che succede, quando a un tratto si vedono svanire davanti i Cavalieri, così come lo sbigottimento mostrato quando Shaka ha letto la mappa ad occhi chiusi! XD
E' divertente e allo stesso tempo interessante vedere persone "normali" che hanno a che fare con un mondo di cui non fanno parte, ma che accettano senza troppe domande.

Lo scontro è stato più breve del previsto e di questo devo dire che due cose mi hanno colpito in particolare: prima il crescendo di tensione che ha portato all'incontro con il misterioso mendicante, con il silenzioso inseguimento di Aiolia e lo scambio avuto tra i due, e poi la rappresentazione ottima degli animi di tutti i ragazzi presenti alla sparizione del nemico; sei riuscita a mostrare le reazioni di tutti senza sembrare fuori luogo o interrompere la narrazione, lasciando trasparire alla perfezione l'indole di ognuno di loro: c'è Aiolia che è furioso con sé stesso, Camus che riesce a mantenere il controllo nonostante la situazione lo abbia a sua volta sconvolto, Shaka che come al solito è perfettamente razionale e riesce anche a tranquillizzare Mu e Aiolia facendogli capire che non è stata colpa loro se hanno perso la pietra, il tutto in una situazione di caos generale. Complimenti, perché più si fanno concitate le scene e più diventa difficile avere il controllo dei propri personaggi!

Una volta lasciato il paese c'è questa frase che mi ha colpito particolarmente, non so esattamente perché: "Quel posto era talmente desolato da non offrire neppure un sasso decente da prendere a calci." Sei riuscita a trasmettere tutta la frustrazione di Milo e allo stesso tempo hai dato un'ottima descrizione del luogo in cui si trovavano i Cavalieri e dell'atmosfera attorno a loro...

Alè, per aggiungere al trauma dei due fratelli che non avevano mai assistito a niente di così inusuale, mettiamoci anche un fulmine a ciel sereno per farci localizzare! XD Scherzo, l'ho trovata un'idea molto scenica e interessante; in fondo conoscendo i loro ospiti, Aleksandra ed Erkut si saranno aspettati altre stranezze... E poi i Cavalieri saranno stati parecchio irritati in quel momento, anche io potendo avrei lanciato un fulmine per scaricarmi un po' dopo quello che era successo! XD

Insomma la missione è stata un fallimento, ma forse non tutto è perduto? Il focus sull'inesperienza dei Cavalieri lo trovo corretto fino a un certo punto; ho come il sospetto che il Sacerdote non abbia commesso un errore a mandarli allo sbaraglio in questo modo, ma abbia avuto una parte più attiva nel causare il fallimento dei Cavalieri... Ma queste sono solo supposizioni che si basano sul nulla, e immagino che saranno smentite già dal prossimo capitolo...

E' sempre un grande piacere leggere le tue storie, sono contento di essere tornato e spero di poter passare ancora più spesso da te!
Complimenti come al solito!
Altair13Sirio

Recensore Master
14/11/21, ore 11:48
Cap. 12:

Buonasera cara, eccomi qui per continuare la lettura della tua storia e scopro di essere al penultimo capitolo. Qui si sta per procedere verso la fine, quindi questi capitoli finali sveleranno l’intento stesso del racconto e non vedo l’ora di scoprire di cosa si tratta. Caspita che capitolo! La situazione sembra davvero critica, e ci sta: apprezzo quando non ci sono power up a cazzo come negli shonen, e che sia giustificato ciò che sta accadendo: non sarebbe stato credibile che dei cavalieri d’Athena ora avrebbero contrastato un dio antico dell’epoca della dea stessa.
No, infatti non è questo lo scopo della tua storia, del loro combattimento: hanno semplicemente avuto la sfiga grandissima di trovare un emerito str*nzo che si è svegliato incazzato a bestia, e che adesso vuole rendere meno patetico il suo risveglio inutile. Ho apprezzato l’apparizione delle altre due figure che portano chiarezza in ciò che sta succedendo: si comprende si tratta di esseri al di sopra di ogni singolo essere umano o cavaliere che sia, ma sono tipo “guarda, abbiamo un fratello deficiente, vi aiutiamo così poi si leva dalle balle”.
Non so se sono le vibes giuste che ho colto di loro, ma pare proprio la leggerezza a muoverli.
I legami tra le due tradizioni con il fuoco e il sole creano una sorta di sintonia che unita al lavoro di squadra dei cavalieri d’oro, riesce a soddisfare abbastanza Indra da farlo tornare a casa stanco e soddisfatto. Da una parte la profondità del legame, il mettere da parte glli screzi, i caratteri differenti, la malavoglia per poter creare un potere più grande in grado di scalfire un dio… un passo avanti incredibile, una cosa nnuova, mai vista e inimmaginabile, un messaggio bellissimo di unità e fratellanza. Dall’altra? Esseri senzienti che si sgranchiscono le gambe, o le multiple braccia: sembrava d’avere seriamente a che fare con due fratelli maggiori e uno minore che voleva giocare. Due pesi due misure, ma fanno ricordare agli umani quanto siano piccoli.
L’aggiunta delle preghiere al cosmo dei combattenti mostra una interprertazione interessante che da spunti di riflessione, ognuno ha fatto la sua parte nel suo piccolo, e secondo me è un particolare che ha impreziosito la lettura. Sicuramente ogni personaggio ne uscirà fortificato, cambiato, maturato, e trovo sia una conclusione più che degna per un percorso lastricato di abilità singole, scontri e orgoglio furente e fiammeggiante. Non vedo l’ora di leggere l’ultima parte cara, alla prossima e buona ispirazione! :3

Recensore Master
06/11/21, ore 18:16
Cap. 11:

Cara buonasera! Eccomi qui per continuare la lettura della tua long. Allora, di fatto abbiamo a che fare con un dio permaloso, annoiato e con voglia di giocare o sbaglio? No dico perché sembra davvero che a sto tizio non passi proprio niente, come per dire “mi avette svegliato, il mio popolo non c’è più perché non ci sono guerre quindi perché sono qui?”
In un certo senso ha più o meno ragione, penso: era lì che dormiva beatamente, viene buttato giù dal letto tipo orso svegliato molto prima della fine del letargo, e gli girano. Visto e considerato che ti sei collegata a una tradizione di dei non propriamente benevoli e al di sopra del bene e del male, gli son girate le palle. Ci sta, amo immensamente l’idea di esseri superiori con caratteristiche umane che sono superficiali e si considerano al di sopra di tutto: questo rende molto più facile il dare il via a atteggiamenti come il suo, spiegati con un “mi annoio, giochiamo un po’?”
Stronzo, ecco il giusto aggettivo, non fosse un dio guerriero dalle capacità antichissime e al di fuori della gestione dei cavalieri… la sua stronzaggine quindi è pericolosissima, anzi, peggio… e qui cascano i cavalieri che fortunatamente sono riusciti a salvare i seguaci di quel finto buon cavaliere cacciato dalla Grecia, che li ha convinti a lottare per una causa non loro riempiendoli di belle parole e di fatti inconcludenti. Apprezzo come tu non disegni i ragazzini come semplici esseri passivi che si lasciano travolgere da tutto, perché insieme effettivamente sanno cavarsela; ecco il punto, i seguaci di Athena dovrebbero imparare proprio da loro la collaborazione e la fusione, avrebbero fatto sicuramente più bella figura con Indra senza rischiare di rimetterci le penne con i loro stessi poteri.
Le scene di combattimento sono chiare, sfruttano il terreno circostante e fanno ben comprendere come la situazione sia grave per i protagonisti, che subicono le conseguenze delle loro stesse tecniche: un colpo duro all’orgoglio e nel corpo, ma dovranno inventarsi qualcosa direi, altrimenti rischieranno di perire per un semplice gioco andato troppo oltre, loro e tutti gli abitanti della zona.
Il piccolo spaccato dedicato a Saori mi fa capire come in questa storia sia partito tutto l’arco dei cavalieri di bronzo, e perché il nonno abbia scelto di mandare dei bambini – non sempre con la benevolenza – ad allenarsi, o a morire, per un bene superiore. Quindi lui ha gestito la faccenda come meglio credeva, così ora abbiamo lei da una parte ancora bambina, e dall’altra i cavalieri d’oro a risolvere un problema enorme che potrebbe essere potenzialmente mortale per tante, troppe persone.
Sai cosa noto in questa storia più di tutto? Quanto ti piaccia il fandom e quanto tu ami ciò che scrivi: c’è attenzione, cura nel dettaglio, una gestione dei dialoghi naturale e spontanea, e sempre la presenza dell’azione calibrata ad altri capitoli più calmi e riflessivi. Spero di tornare presto da te, alla prossima e buona ispirazione! :3