Recensioni per
La Morta Innamorata
di CyanideLovers

Questa storia ha ottenuto 59 recensioni.
Positive : 59
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/11/19, ore 12:31

Daii che ce la fanno questi due!!! Mamma mia come sto penando, ma sono felice di vedere dei piccoli miglioramenti da parte di Crowley. Aziraphale è un angelo letteralmente fino al midollo, il modo in cui si prende cura del suo demone, di come gli resta sempre a fianco in qualunque momento è semplicemente miele. Probabilmente Crowley non sarà più lo stesso, ma ci sarà Aziraphale con lui ad affrontare ogni ostacolo, adesso ne può star certo. La scena in cui Aziraphale parla a Crowley mentre si specchia mi ha spezzato il cuore, perché il fatto che l'angelo debba riferirsi al riflesso del demone in terza persona e spiegare a Crowley di non fargli del male, rende perfettamente la gravità dello suo stato. Stavo soffrendo un sacco, accidenti a voi! ahaha
Non vedo l'ora di leggere l'ultimo capitolo! 
Un grosso abbraccio, e buona guarigione!

Nanami 
(Recensione modificata il 04/11/2019 - 12:32 pm)

Recensore Veterano
30/10/19, ore 19:19

Ciao!

Dopo dieci giorni, finalmente, eccomi qua a darti il mio parere assolutamente entusiasta per questo nuovo capitolo - che ho letto quando è stato pubblicato, ma che ho voluto riassaporare per bene prima di recensirlo.
Apprezzo innanzitutto la scelta di voler dividere l'epilogo in più parti: in questo modo dài tutto il tempo al lettore di metabolizzare un certo numero di informazioni senza che tutte le grandi rivelazione della storia si accumulino insieme alla fine di un solo capitolo.
La conversazione iniziale di Anathema e Aziraphale su Crowley è stata eccellente. L'ho trovata un espediente narrativo assolutamente ottimo per far capire al lettore tutto quello che non aveva capito o che aveva solo cominciato a ipotizzare dagli sviluppi precedenti: Anathema è come noi, sta esprimendo il nostro punto di vista e le nostre perplessità sulla vicenda, mentre Aziraphale gioca dalla tua parte, conosce tutti (o quasi tutti) i fili del discorso, che ora si dipanano, e ce li comunica con paziente semplicità. La chiave era l'immaginazione! Ma certo! Come dice Aziraphale, è semplice ma anche complicato. Non ci sarei mai arrivata del tutto, davvero, e ti faccio i miei complimenti per questa soluzione: sei stato geniale ad escogitarla.
Mi piace la tua riflessione sul senso di colpa di Crowley nei confronti dell'umanità. E' molto interessante, davvero. Anche qui, però, condivido il pensiero espresso da Anathema: Crowley ha dato una scelta all'umanità. Lo avevo scritto qualche recensione fa: per me il peccato originale è una grande benedizione, un atto di libertà per uscire da quell'universo di necessità che Dio ha creato. Se fosse stato davvero malvagio, Dio avrebbe cancellato l'Eden per rifarlo da capo. Per carità, è ineffabile e tutto quanto, però non s'è fatta tanti scrupoli con il Diluvio Universale! Il punto di vista di Crowley, tuttavia, è più che comprensibile!
La descrizione dei primi tre risvegli del demone mi è piaciuta molto. Mi sono piaciute la similitudine del computer per il primo (molto appropriata per il personaggio di cui stiamo parlando), le immagini del fuoco per il secondo e l'idea di aver tentato un umano per il terzo. Più di tutto, però, mi è piaciuto come il ricordo di Aziraphale si sia modificato nelle tre fasi. All'inizio Crowley non si sofferma troppo sul fatto di averlo ucciso, poi sì, lo ricorda, ma è così felice di sentirlo, nonostante tutto, che quasi si confessa. Al terzo risveglio l'abnegazione che lui mostra nei confronti di Aziraphale mi ha commossa. Ecco, da qui ho cominciato a commuovermi.
Sono contenta che tu abbia deciso di mostrarci uno scorcio dei pensieri di Aziraphale durante la cura. Sono felice che tu l'abbia dipinto forte e agguerrito, pronto a rimandare il crollo fisico e mentale pur di aiutare prima Crowley, decisamente più bisognoso al momento. Le ali del demone sono state uno spettacolo terribile da sopportare. La reazione dell'angelo è stata forse ancora più tremenda, con tutta quella autocommiserazione. Fortunatamente c'è Anathema ad aiutare: se non fosse stato per lei, probabilmemte questo capitolo non sarebbe esistito.
Il nuovo risveglio di Crowley mi ha sciolta. Hai descritto in maniera splendida quel momento per cui già altre volte ti ho fatto i complimenti, cioè Aziraphale che lava il corpo del demone e che lo osserva con devozione, con quell'amore puro che li lega, con quel rispetto incondizionato che, davvero, mi ha fatto scendere più di una lacrimuccia. Così come la resa totale di Crowley, che non è un atteggiamento malato, ma la manifestazione della forma più pure di fiducia: Crowley sa che da Aziraphale non riceverà alcun male, mai, e in nome di questo è pronto a rinunciare anche alla propria libertà di movimento perché è al sicuro. Sei davvero bravissimo nel rendere questi concetti attraverso i gesti e nell'essere sempre estremamente conscio della purezza di questi atti.
Gli stralci di conversazione che Anathema riesce a percepire sono stati bellissimi. Crowley e Aziraphale mi hanno fatto una tenerezza incredibile: due creature così vecchie che si chiedono perdono a vicenda e che credono allo stesso tempo che l'altro non debba scusarsi di nulla. Hai fatto benissimo ad arricchire le descrizione che dài dei gesti con delle indicazioni sul fatto che vadano comunque al di là di ogni comprensione umana. Sono entità sovrannaturali che non riusciamo ad immaginare se non negli atteggiamenti umani (volendo, è il più grande limite del linguaggio umano, della comunicazione tra esseri umani che, una volta privata dei suoi riferimenti, di ciò a cui può rimandare, perde di senso e significato), ma quei piccoli accenni a qualcosa che Anathema non coglie sono sufficientemente utili per non far perdere di vista al lettore la vera natura dei protagonisti.
La dichiarazione d'amore continua a farmi piangere dopo dieci giorni. Io ti giuro che non sono così romantica, ma qui è inevitabile! E' una dichiarazione quasi superflua (Crowley e Aziraphale si amano tanto e lo si nota da tutto quello che fanno l'uno per l'altro, da come passano il tempo insieme, da come si rispettano e si adorano), ma in questo contesto è stato come un sigillo, qualcosa di cui avevano bisogno entrambi per rimarcare il senso del loro perdono reciproco, per porre una sorta di rimedio sentimentale alla tragedia appena vissuta. Non l'ho trovata fuori luogo né eccessivamente sdolcinata: semplicemente ottima, capace di far ritrovare il sorriso ad un Aziraphale stanco e provato - e pure a me che ho seguito la vicenda. 
Il paragrafo finale è stato una degna conclusione del capitolo: sommesso, pacato, una specie di sommario dell'esistenza di Crowley che funge da intermezzo tra questo e la prossima parte dell'epilogo. Il riferimento a Crawly (che mi ero permessa di dimenticare per tutto il resto del capitolo) mi inquieta un pochino, perché in fondo tu puoi ancora farmi soffrire tanto.
Ti faccio i miei più sentiti complimenti e ti ringrazio tantissimo per aver scritto questo capitolo. Davvero, mi hai fatto provare emozioni bellissime e pure che non possono che commuovermi!
Un abbraccio e alla prossima (spero con meno ritardo)!

Menade Danzante

Nuovo recensore
22/10/19, ore 14:03

Ho scoperto per caso questa bellissima storia e davvero, non ho parole. l'ho letta ieri sera e mi ha totalmente rapita, avrei perfino dimenticato di cenare se non fosse stato per mia madre che mi ha chiamata, davvero scrivi in modo eccezionale.
quest'ultimo capitolo è mostruosamente perfetto, dolce e triste allo stesso momento, adoro il modo in cui descrivi Crowley e Aziraphale.
non so cosa dire, l'idea è geniale, quel plot twist del capitolo precedente mi ha fatto urlare.
sarò onesta, avevo già visto la storia e mi aveva incuriosita ma dopo il primo capitolo mi sono distratta e l'avevo abbandonata. GRAVE ERRORE.
i personaggi sono tutti in IC, la storia è così strana da tenerti incollata a leggere ogni capitolo con il fiato sospeso (ho letto per circa tre volte il capitolo dell'intermezzo tanto era bello) il tuo modo di descrivere è superlativo, riesci a bilanciare la suspance e le pause in modo eccelso.
ho così tante domande, devi concedermi un momento per rispondere a tutti i miei dubbi perchè non riesco a fare a meno di questa storia. spero solo che aggiornerai presto perchè questa storia mi sta ossessionando.

questo capitolo poi è dolce e delicato tanto quanto fa male: male perchè è doloroso vedere Crowley così perso e confuso, Aziraphale disperato, e in tutto questo anathema è l'unica che riesce a consolare l'angelo. adoro tutto di questa storia e davvero, non so più cosa dire senza sembrare banale.

Nuovo recensore
22/10/19, ore 11:27

Un giorno dovremmo discutere del tuo piacere sadico nel farmi soffrire. Davvero, questo capitolo mi ha segnata profondamente, Crowley sta così male, eppure ama così tanto Aziraphale che non può fare a meno di fare tutto quello che l'angelo gli chiede. davvero, mi hai uccisa.
Ma torniamo un'attimo indietro.
onestamente, credo che la prima parte sia perfetta. mi ha fatto ridere il fatto che Anathema alla fine finisca per dire le stesse cose di crowley
"Aziraphale la guardò e sorrise teneramente. Era un sorriso che diceva: Ecco che ci risiamo.
“Ohhh” disse lei, stupita “Bhè, che diamine, questo è un po’ come barare.”
E nessuno dei due disse altro ma rimasero tranquilli a sorseggiare la loro tazza di cioccolata calda."
Davvero, molto in stile Good Omens.
La spiegazione è molto chiara, Crowley si è costruito un fantasma su misura per proteggere la sua bugia, ma allo stesso tempo è diventato un mezzo di sfogo per tutti i suoi sensi di colpa. il fatto che questa spiegazione leghi tutta la storia è fantastico, sei un genio.

Tutte quelle scene di Crowley che si sveglia e si riaddormenta fanno male al cuore.
"ti prego, ti prego scusa. Ti amo così tanto, avrei voluto tenerti al sicuro finché il sole non si fosse spento ma c’è un serpente dentro di me ed è malvagio. Combatte e divora, urla e sibila, le sue scaglie graffiano e lacerano e io non so come salvarti. Non ne ho più le forze." TU SPIEGAMI COSA HO FATTO DI MALE PER SOFFRIRE COSì TANTO.
Il tuo Aziraphale è un personaggio così complesso e io lo amo ogni capitolo sempre di più. amo come lo hai descritto mentre vorrebbe curare Crowley ma non sa se può farlo. Le sue paure sono più che giustificabili, in questo capitolo poi è così umano e spaventato, davvero non ho parole.
Anathema è una manna dal cielo, la adoro, la venero, davvero l'ho amata nella serie ma in questa storia è troppo perfetta. lei che abbraccia Aziraphale e tutti i suoi commenti in generale mi colpiscono al cuore.

Onestamente, tutta la conversazione tra Aziraphale e Crowley colpisce a livelli altissimi, è qualcosa di troppo dolce, troppo bello, troppo elegante, troppo. è stata la mia parte preferita (ma è difficile da dire questo capitolo è stato perfetto in tutto e per tutto) l'idea di guardare i due dal punto di vista di Anathema è bellissimo e ci da una visione di loro due dall'esterno. La conversazione è bellissima, spezza il cuore, e adoro Aziraphale che fa una vera e propria analisi del personaggio di Crowley.
L'ultima parte è bellissima. questa immagine di Crowley che fluttua nello spazio è incantevole, il fatto che ripensi costantemente ad Aziraphale è meraviglioso e dolce.

davvero, non ho più parole per te, chiaramente hai preso sul personale l'idea di farmi soffrire, la tua ragazza ha sempre ragione comunque eh ahahah
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo anche se so già che mi spezzerà il cuore.
ChalkOutline

Nuovo recensore
21/10/19, ore 22:30

Oddio, ma come ti permetti di scrivere cose così dolci e farmi piangere mentre sono in tram?
questa è pura cattiveria, la tua ragazza ha ragione diavolo.

la prima parte è stata illuminante. A-D-O-R-O Anathema che ripete per filo e per segno quello che ha detto Crowley subito dopo aver tentato Adamo ed Eva perchè hanno entrambi così ragione...in più dimostra come Crowley pensi come un umano.
davvero, tutta la spiegazione è così logica e collega praticamente tutta la storia: Crowley ha una grande immaginazione, si sente in colpa per aver ucciso la donna, si ritaglia una mostro su misura che lo tormenta per A) il suo senso di colpa e B) perchè, come detto nel capitolo precedente, la paura fortifica l'immaginazione. geniale.

la seconda parte è qualcosa di fantastico. Il risveglio di Crowley è qualcosa di Graduale e in un certo senso terrificante perchè da una parte sembra ancora convinto di aver ucciso Aziraphale (povero cuore mio) dall'altra parte non si rifiuta mai di accontentare l'angelo, anche se ne è spaventato.

La reazione di Aziraphale mi ha fatto piangere. questa cosa che non sa se è sicuro toccare Crowley, il voler toccare ma non poterlo fare, mi ha spezzato il cuore. La sua paura nel non sapere come fare a proteggerlo (perchè non può proteggerlo da se stesso) è dolce e triste allo stesso tempo. da una parte, è dolce il fatto che sia pronto a combattere chiunque pur di salvarlo, dall'altra il fatto che non ci sia nessuno da combattere è disarmante. capisco le sue paure, anche questa volta molto umane, giustificabili.
Anathema è una santa. non avevo grandi sentimenti nei suoi confronti prima di questa storia ma davvero, è una mano santa in questo momento, sempre pronta ad aiutare i due.

il dialogo condiviso tra Aziraphale e Crowley è qualcosa di dolce e straziante allo stesso tempo. sei riuscito ad infondere dolcezza e grazia in un momento così difficile e strappalacrime.

"Aziraphale dice: Ascoltami bene, Crowley.
Dice: Ci ho messo tanto a capirlo— è una cosa che tu mi hai insegnato— Inferno e Paradiso, angeli e demoni, sono solo nomi per due fazioni. Non ci definiscono.
Dice: Tu sei una buona persona perché lo sei; perché anche se sei un demone hai deciso di avere il libero arbitrio. Hai immaginato così intensamente di averlo che alla fine l’hai ottenuto. Lo hai usato per fare scelte giuste.
Dice: Tu sei un demone e una buona persona e io ti amo per questo, mio caro."
Davvero, questa è la migliore analisi del personaggio di Crowley che avessi mai visto, nel libro è proprio così, decide lui di avere un libero arbitrio, quindi anche se è un Demone decide di fare la cosa giusta (anche se maschera sempre le sue azioni dietro finte azioni malvagie)
Azzeccato e perfettamente nel personaggio, così come Aziraphale, Anathema e tutti gli altri.
L'ultimo passaggio è strano. non che non sia bello, anzi è molto poetico e delicato, ma comunque mi lascia con una domanda. in tutto questo, dato che ormai conosco il tuo stile e so che tutto ha un significato, che ne è stato di Crawly?
ti odio e ti amo allo stesso tempo per questa storia perchè dio mio è bellissima.

un salutone, spero che aggiornerai presto perchè da una parte non vedo l'ora di sapere il finale ma dall'altra non voglio che finisca.
Julian

Recensore Junior
21/10/19, ore 09:40

Oddio, eccoci quasi alla conclusione di questa bellissima storia.
Quest'ultimo capitolo è qualcosa di bellissimo - anche gli altri lo sono eh, ma il mio cuore si è sciolto nel leggere questo in particolare.
Hai reso perfettamente l'amore e la cura che Aziraphale prova per Crowley, anche quando lascia che sia Anathema a medicarlo. Alla fine amare una persona significa anche ammettere quando è il momento di "spostarci" e di non stargli sempre addosso. Anche il fatto che si trattenga dal piangere per non cedere alla debolezza per lui... è sul serio una dimostrazione d'amore molto potente.
La spiegazione che hai dato per tutti gli avvenimenti successi, della forte immaginazione di Crowley che ha permesso tutto questo... DIVINA. Il riferimento alla Bentley in fiamme è una vera chicca, complimenti.
Ora che entrambi si stanno piano piano riprendendo sono curiosa di leggere come reagiranno ai reciproci sentimenti. Dopotutto si sono dichiarati così, in uno stato non proprio di salute, anche se immagino che già sapessero di ciò che l'altro provasse, ancor prima di tutto questo.

Come sempre, mi trovi d'accordissimo con quello che dice la tua ragazza AHAHAHAH. Gliene hai fatte passare di cotte e di crude a sti poveri cristiani, ma ti perdono dai!

Ancora complimenti, non vedo l'ora del prossimo aggiornamento!

Mirea.

Recensore Veterano
20/10/19, ore 22:00

Mi hai ucciso con questo capitolo, mio caro(Citiamo il nostro angelo). Mi rendo conto solo ora quanto Crowley sia la cosa più adorabile e fragile di questo mondo. Quando hai descritto le sue ali devastate, ho sentito male anche io, come se ne possedessi un paio. Aziraphale che va a piangere lontano dagli occhi di Anathema l'ho trovato così perfetto, cosi umano; una cosa che senz'altro avrei fatto anche io, chiunque. Anathema dovrebbe ricevere una statua d'oro e un Nobel per il l'aiuto prezioso che sta dando, sa bene che Aziraphale da solo non avrebbe potuto mai farcela. Le fa veramente onore, grande ragazza!
La questione dell'immaginazione mi ha lasciato veramente scioccata. Tutto il discorso delle anime che non potevano sfuggire a Morte e tutto ciò che si era immaginato Crowley funzionava alla perfezione, tornava tutto! Mi sono sentita molto stupida a dir la verità per non averci pensato prima ahah; quando ho letto quel passo mi sono resa conto di quanto tutto avesse un senso adesso e di quanto fosse corretto il tuo ragionamento. A Morte NON può sfuggire nessuno, Crowley non è mai stato perseguitato da un fantasma perché i fantasmi non possono esistere!
Geniale, davvero.
Ora vado a riprendermi in attesa del prossimo capitolo.

Un abbraccio
Nanami
(Recensione modificata il 20/10/2019 - 10:03 pm)

Nuovo recensore
14/10/19, ore 18:13

Ammetto di non aver letto il capitolo con la musica come da te consigliato perchè ero in treno ma poi otrnata a casa mi sono presa un momento per rileggerlo con la musica (stupido youtube che non ti permette di ascoltare la musica mentre sei su un'altra applicazione) e mi sono pentita di non aver resistito ed aspettato per leggere il capitolo con la musica.
la musica parte tranquilla e poi diventa sempre di più vivace e a tratti inquietanti e si vede che l'hai ascoltata mentre scrivevi (o almeno così immagino) perchè è quasi inquietante quanto bene si incastri con il ritmo della storia (da calmo ad ansiaansiaansia a dudun, panico a dadadan! colpo di scena! ahah)
sono esterefatta dal modo che hai di esprimere così bene la musica anche per una che non la stava ascoltando: adoro il fatto che invece di dire semplicemente che la musica è dolce e malinconica tu la descrivi con una serie di immagini. davvero, sono stupita e meravigliata dal tuo talento e voglio assolutamente un ultimo capitolo con le note per sapere da dove ti sei ispirato, come hai scritto, ma sopratutto PERCHè MI STAI FACENDO SOFFRIRE TANTO. ho bisogno di sapere da dove è uscita fuori questa donna perchè davvero, non ho parole ahah
come già detto nelle nostre lunghe conversazioni (scusa se ti ho assillato, spero che la tua ragazza non sia gelosa di me a questo punto...ho una ragazza anche io, giusto per mettere in chiaro le cose ahah)
ma a parte gli scherzi parliamo di cose serie: Anathema! la adoro e tu la rappresenti così bene perchè ovvio che Anathema si sarebbe messa a blaterale sul patriarcato in una situazione del genere (focus girl!)
Aziraphale che conduce Crowley in una specie di viaggio ipnotico e gli fa raccontare come siano andate veramente le cose è unico e meraviglioso.
Ti odio profondamente per il senso di colpa che mi hai provocato per questa povera Elisabetta che ho odiato fino a questo capitolo, poverina, tutte a lei.
(Se mi hai mai amato, Crowley, devi ricordare) Aziraphale che getta benzina (acqua santa) sul fuoco giusto per un bene superiore è da applaudire, ecco che torna la sua vena bastarda. 100L, davvero.

tutta la conversazione tra hastur e Crowley mi ha confusa all'inizio ma poi man mano che si andava avanti mi ha davvero lasciato senza parole perchè Crowley e Hastur sono come tutti gli altri personaggi in IC, ma Hastur ha quella nota più inquietante che mi ha fatto tremare. 

il plot twist neanche lo commento, davvero eccezionale e da far girare la testa, ho letteralmente urlato quando ho letto la fine del capitolo BITCH YOU REALLY GOT ME THERE 
davvero non ho parole. adesso, posso solo presupporre che i problemi non siano finiti, giusto?
voglio dire, Crowley non ama la violenza, men che meno uccidere, e se si sentiva in colpa per aver causato il suicidio della ragazza di certo sarà anche peggio adesso che sa di averla uccisa lui. non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo! 
davvero, ho bisogno di un po' di hurt/comfort per crowley ahah
adoro questa storia a livelli elevatissimi, vorrei stamparmela e rilegarla per leggerla su carta ahah
un saluto grande
chalk

Recensore Junior
14/10/19, ore 10:15

Inizio la recensione dicendoti: ottima scelta della musica, ho ascoltato il brano che hai linkato per tutta la lettura. Azzeccato sia per la melodia che per il titolo, complimenti!
Detto ciò... Un capitolo degno di te.
Ma andiamo con ordine.
Il povero Aziraphale che prova a consolarlo e a fermare tutto questo mi ha scaldato il cuore. Tesoro di un angelo.
Tremendo il dialogo tra Crowley e Hastur. So che sono demoni ed è nella loro "natura" ragionare in un determinato modo, ma in questo pezzo Hastur mi ha dato particolarmente fastidio.
Menzione speciale per Crowley che prova ad imitare Aziraphale nel consolare la sposa... tesoro, il fatto che lo pensi spesso mi commuove sempre. Riesce ad avere un pizzico di romanticismo in ogni contesto, grazie a lui. E infatti paragona l'amore che la sposa ha provato per il compositore con il loro, con quello che prova per il suo angelo... Piango.

Pezzo preferito:
E una voce dice: No, no mio caro.
Dice: non hai fatto altro che proteggermi per tutto questo tempo.
Dice: continua ad andare avanti, ci sei quasi, ci sei quasi.

La lotta che hanno Crowley e la sposa per il possesso della pistola, pieno d'ansia.

Ma ora, passiamo alla cosa importante di questo capitolo...
QUINDI MI STAI DICENDO CHE LA MORTA INNAMORATA ERA TUTTO FRUTTO DELLA TESTA DI CROWLEY??  Aiuto, ma sto malissimo. Ti giuro che non ci ero arrivata minimamente, mi sento troppo stupida AHAHAH
Ho avuto dei dubbi quando tra i primi paragrafi Aziraphale continuava ad insistere e nel dire che lui non aveva colpe. Sì ok, è compito di un angelo cercare di alleviare le pene altrui, ma non è da Aziraphale "mentire" così... Mi sembrava strano... 
E INFATTI.
Mi fa piacere il ruolo che ha avuto Dio, nel dirgli che in realtà la sposa è in paradiso e il nostro demone non ha avuto colpe (sì, insomma..)

Concordo pienamente con quello che ha detto la tua ragazza, cioè: Leggere questo capitolo è stato come guardare per cinquant’anni Beautiful per poi scoprire che era tutto un sogno di Brooke Logan.

Però in senso buono. Cioè, a me piace tantissimo assistere a questi colpi di scena, quindi l'ho molto apprezzato.
Ora mi devo preparare psicologicamente per i prossimi capitoli, che a quanto ho capito saranno ancora pieni di angst. Ce la farò a sopravvivere per leggere come finirà? Speriamo AHAHAH

Complimenti per come sta procedendo la storia e per questo bellissimo capitolo, sei veramente una garanzia, adoro il tuo stile di scrittura.
Alla prossima!

Mirea.

Nuovo recensore
13/10/19, ore 10:49

Ok...questo non me lo aspettavo.
io davvero non ho parole, questa storia è fantastica, assurdamente geniale, non capisco come tu possa mantenere i personaggi in IC in queste situazioni, voglio dire, la conversazione su dio, la reazione di Anathema...è lei!

Le tue descrizioni giuro che sono qualcosa di meraviglioso, poetiche, così suggestive e vive, non ti limiti a descrivere la musica ma le emozioni che uno prova ascoltando la sonata e dio, davvero eccezionale. ho letto il capitolo prima senza musica (perchè ero sul tram) e poi con la musica e mi sono pentita di non aver aspettato di arrivare a casa. davvero, esperienza mistica.

"Tu lo sai che i fantasmi non esistono, sono tutta una superstizione degli umani"
ok, da fan di horror psicologici posso dirti che ho intuito qualcosa non appena ho letto questa frase, tu hai mantenuto la tensione fino alla fine ma io letto quattro volte "La psicologa" di wulf dorn e quindi mi sento quasi laureata ahahah. Nonostante questo hai mantenuto la tensione fino alla fine e davvero, sono incantata.

Ok, però non è giusto, ho pianto tantissimo per elisabetta, me l'hai fatta odiare fino alla fine e adesso che fai, mi fai sentire in colpa? mi sa che tuo fratello ha ragione ahah
Crowley che cerca di salvarla ma fallisce miseramente (anche se in realtà le ha salvato l'anima) è dolcissimo e davvero, la parte finale mi ha stretto in cuore. spero davvero in un lieto fine ma con te non mi sento sicura ahah

un saluto

Nuovo recensore
13/10/19, ore 10:37

Parto con il dire che sono stata molto impegnata e solo adesso ho trovato il tempo di rileggermi gli ultimi tre capitoli...che dire, ne è valsa la pena. 
tutta la storia si sta muovendo in modo imprevisto, non come me lo ero immaginata (piango ancora per la morte di Aziraphale) e devo dire che la prima parte del capitolo mi ha davvero tenuta con il fiato sospeso perchè fino ad ora ero convinta che avrebbe avuto un finale triste. adesso ho un po' più di speranze. 
adoro la prima parte, le nostre tradizioni sono bellissime ma quelle sulla morte...sono troppo inquietanti ahhah
Adoro l'apparizione di Morte, anche se mi ha messo molta ansia. la donna è una grandissima stronza ma che stile ragazzi, adoro la sua crudeltà quasi ironica, davvero tanto di cappello.
quando gli ordina di scavare la propria tomba mi sono sciolta, finalmente un cattivo come si deve. 

Aziraphale e Anathema sono eccezionali. lei bellissima, bravissima, superba, tutta la conversazione con dio è incredibile, così suggestiva e romantica (romantica perchè sembra uscire da un romanzo, vorrei davvero sapere da cosa ti sei ispirato per scrivere questa storia) e ti devo fare i complimenti perchè, letteralmente, ho potuto immaginare senza problemi azira con un'armatura d'oro.
Anche il suo conflitto iniziale è interessante, davvero adoro tutto di questa storia, ci sarebbe troppo da dire. 
spero davvero che alla fine scriverai un capitolo solo con le note perchè è tutto molto interessante e non vedo l'ora di capire cosa sia veramente successo!
a presto

Recensore Veterano
12/10/19, ore 21:51

Eccomi!

Parto subito dalle note: ma quali combattimenti epici, io voglio il dramma psicologico tutta la vita! E la tua ragazza ha dato la giusta nota ironica a un capitolo veramente degno di lode: ha riportato Good Omens alla sua vena comica originaria con questo meraviglioso parogone con Beautiful.
Ho letto il capitolo ascoltando Il trillo del Diavolo e devo dire che ho letteralmente sperimentato l'esperienza di una song-fic davvero straordinaria.
L'incipit mi ha fatto sorridere molto: Aziraphale che non si rende conto di come la percezione di Dio - donna, per di più - per un umano sia una cosa leggermente terrificante è adorabile. Mi ha ricordato l'Aziraphale del libro quando possiede gente a caso nel mondo e comincia a spiegare l'Apocalisse in TV. Tutto regolare! Anathema è una boccata d'aria fresca in ogni momento in cui appare e qui mi è piaciuta tantissimo in questo slancio nervoso contro il patriarcato. Di nuovo l'ho trovata perfettamene IC: nonostante il colpo al cuore per la situazione, è in grado di riprendersi o comunque di accantonare lo shock per il tempo necessario alla riuscita dell'operazione.
Mi è piaciuta molto la descrizione che hai fatto della Sonata. Hai usato immagini capaci di suscitare tutte le emozioni che il brano trasmette e non è mai una cosa facile o scontata.
Da qui in poi l'approccio di Aziraphale mi ha fatto venire i brividi. Potrebbe liberare la sua essenza e costringere il demone a smettere di suonare, ma sa bene che non ha senso utilizzare la violenza contro Crowley per distoglierlo dal suo intento: il demone crede profondamente in quello che sta facendo, crede di meritare la punizione che sta scontando e portarlo via dal cimitero con la forza ritarderebbe solo il momento della sua totale degradazione. Aziraphale deve parlare, deve far capire al demone quello che ha capito lui e deve farlo con calma, nonostante non ci sia tempo.
Crowley che ripete quello che la donna morta dice mi ha ricordato l'effetto degli Horcrux sui personaggi di Harry Potter. L'ho odiata tantissimo, probabilmente più qui che in tutti gli altri capitoli. Inutile dirti il senso di colpa arrivata alla fine del capitolo: povera stella, si è beccata ingiustamente gli insulti di tutti i tuoi lettori! Mi dispiace tantissimo, l'ho detestata troppo e invece...!
Da quando Aziraphale dice "Tu lo sai che i fantasmi non esistono, sono tutta una superstizione degli umani" ho cominciato a dubitare di tutto quello che avevo letto nelle puntate precedenti. Questo campanellino d'allarme mi ha fatto leggere tutto il seguito con un'aspettativa e una tensione che ha giocato davvero un ruolo meraviglioso. Come sempre, hai gestito benissimo tutti gli elementi a tua disposizione, hai dosato le informazioni e hai costruito il disvelamento del colpo di scena con una maestria notevole.
"Se mi hai mai amato, Crowley, devi ricordare": il lato bastardo di Aziraphale che si fa sentire quando serve! Bravo, angelo! Si fanno così i ricatti, era ora!
Il ricordo è stato una continua sorpresa. Sono stata felicissima di trovare la citazione del libro sui demoni dalla mente da quattordicesimo secolo! E' stato un momento in cui mi sono dimenticata di star leggendo qualcosa di drammatico. Questo, comunque, ha contribuito a costruire la differenza fondamentale tra Crowley e tutti gli altri demoni dell'Inferno.
Quando ho visto comparire Crowley in veste femminile ho seguito la scena con moltissima curiosità, certa che avresti rivelato il senso della visione di Aziraphale, in cui comparivano due donne. Mi è piaciuto tanto il fatto che Crowley ed Elisabetta si siano parlati prima in un colloquio così pieno di emozioni. Elisabetta è una persona che si sfoga in preda allo sconforto, al dolore, e questo la porta a straparlare, a formulare desideri in cui non crede veramente: un comportamento del tutto umano, comprensibile. Crowley, dal canto suo, non riesce più a pensare di poterla indurre al suicidio perché non se lo merita, perché non è un'anima crudele, ma solo innamorata, come lui. Non può condannarla all'Inferno perché moralmente Crowley non riesce a sopportarlo.
Da qui la questione si è fatta sempre più chiara, ma sono rimasta con il fiato sospeso fino alla fine della rivelazione, fino al tragico sparo di Crowley (che lì per lì non ho messo nella giusta luce, perché ho dovuto riflettere dopo con Aziraphale sulla relatività di tempo e morale) e alla frase del demone: si è uccisa.
Quindi veramente Crowley ha provato a riscrivere sé stesso in funzione di una bugia che ha dovuto raccontare per l'Inferno, che ha dovuto far passare per verità a tutti i costi, anche a quello di perdersi, di rifiutarsi come buono! Ha protetto lei, ha salvato l'anima della donna dannando la sua per la seconda volta, se così possiamo dire, solo che adesso il giudizio non è venuto da Dio, ma dallo stesso demone.
Tra l'altro mi viene in mente ora una cosa: Crowley ha ucciso un'illusione di Aziraphale... Era una sorta di risposta al trauma che si è inflitto da solo? In quel momento Crowley si era ribellato, aveva deciso di agire d'istinto e di opporsi ai fantasmi del passato (sia Crawly che Elisabetta). In quell'atto di improvvisa consapevolezza Crowley stava ricordando la versione corretta dell'episodio con cui si è condannato, ma in una luce del tutto diversa? Mi è venuto questo parallelismo perché qui tu hai descritto Elisabetta bella come un angelo, con gli occhi blu e i capelli biondi come il suo angelo. Certo, Elisabetta meritava di essere salvata ed essendo ormai giunta a un passo dal suicidio, l'omicidio di Crowley acquista una connotazione positiva, mentre la morte di Aziraphale è terribile, l'angelo non deve essere salvato, quello sarebbe esattamente il crimine doloroso che hai sapientemente descritto in passato; però è anche vero che, nel momento in cui l'ha uccisa, Crowley non si è reso pienamente conto del bene che ha fatto, ha subito riscritto quel ricordo... Non so, queste sono le mie solite ipotesi che ti lascio sempre perché i tuoi capitoli mi fanno riflettere e ispirano collegamenti e rimandi, ma l'ultima parola è la tua!
Che dire di più? Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo. Attenderò con pazienza il tuo lavoro. Intanto ti faccio tantissimi complimenti per questo!
Alla prossima!

Menade Danzante

Recensore Veterano
05/10/19, ore 15:11

Eccomi qui, di nuovo tardi!

Allora, io ho subitissimo una cosa da dire: quando questa storia sarà completa (o comunque quando non ci sarà pericolo di spoiler, anche adesso volendo) vorrò sapere il finale alternativo con Aziraphale morto e Crowley chissà! Non fraintendermi: questo capitolo è bellissimo e l'ho adorato dalla prima all'ultima riga, nulla da dire, ma l'idea che ci sia un'altra versione dello sviluppo degli eventi mi intriga moltissimo, anche se lì hai ucciso il mio angioletto del cuore! Voglio dire: dopo tutto quello che hai fatto passare a Crowley vuoi che me la prenda per l'ennesima batosta?! Ma no, figurati, sarebbe ingenuo da parte mia! Ormai sono abituata!
Ma adesso veniamo al capitolo. Mi è piaciuto tantissimo il fatto che tu abbia iniziato con lo scorcio sulle tradizioni italiane. Trovo che tu abbia costruito benissimo questo passaggio, soprattutto in relazione alla chiusura del precedente capitolo. Ci hai lasciati con una disperazione grandissima per la fine di Aziraphale e il dolore di un Crowley ormai arreso al pensiero della sua morte perché non ha più niente per cui continuare a vivere. Questo incipit disteso ha bloccato la narrazione e ha spiazzato il lettore, che si è ritrovato (almeno, io mi sono ritrovata) a chiedersi dove stessi andando a parare: diamine, c'era un demone disperato in chiesa, vogliamo continuare da lì?! Il tutto ha aumentato la tensione con un effetto particolarmente straniante e questo mi è piaciuto da morire. Così come ho adorato l'arrivo di Morte che è così democratica! Il fatto che ami e rispetti tutte le tradizioni legate al suo culto è un tocco di classe: credo che tu abbia presentato il personaggio nella maniera più rispettosa e reverenziale possibile.
Lo sguardo su Crowley è stato di nuovo terribile, perché a quel punto della narrazione non avevo idea che Aziraphale fosse vivo, quindi ho apprezzato la ripresa dell'angoscia di "Ouroboros" con un elemento in più: Crowley ama la donna, ma solo perché lo separa dal fantasma di sé stesso, da quella faccia della medaglia che ha cercato di cancellare e di annullare, in funzione della quale ha provato a riscriversi. Arrivato a questo punto, Crowley è disposto ad amare la causa di tutto quel dolore che lo perseguita da trecento anni. E' un amore tossico, ma è davvero l'ultima cosa che gli sia rimasta.
E finalmente rivediamo Anathema e Aziraphale! Ho pensato per un attimo che ci avresti fatto vedere il momento prima della sua morte, invece mi hai sorpresa! Aziraphale così coraggioso e combattivo per salvare Crowley è bellissimo. La minaccia a Morte mi ha fatto venire i brividi. Tutti fraintendono questo Cavaliere. Povero incompreso, veramente, però la scena è stata davvero molto potente e ben costruita, un'evoluzione di un'immagine che ci hai già dato, ovvero Aziraphale che protegge Crowley dallo stupro in discoteca: anche lì i pensieri dell'angelo erano volati per un attimo alla possibilità di uccidere. E' una costante: per Crowley potrebbe farlo, potrebbe davvero rinunciare a tutti i suoi principi per salvarlo, soprattutto in un contesto post-Apocalisse-mai-avvenuta in cui l'angelo ha scelto la sua fazione, che è quella con Crowley. E' un pensiero forte, ma che ora può sostenere in nome dell'amore che lo lega al demone.
Il discorso che l'angelo fa di fronte a Dio mi ha commossa profondamente. Quello è lo stadio finale dell'evoluzione di Aziraphale: per Crowley può anche rischiare di Cadere, perché niente è come il demone, perché non ama nessuno - nemmeno Dio - come ama lui. Aziraphale non sta chiedendo perdono di fronte a Dio perché ama il nemico: sta mettendo in chiaro la situazione, sta avvisando Dio delle sue intenzioni e le sta chiedendo un ultimo favore. Che faccia di bronzo, signori! Adorabile e a mio avviso perfettamente IC. Mi hai fatto spuntare veramente i lacrimoni.
Dio non li ha abbandonati! Mi è piaciuto molto il modo in cui hai fatto interagire i personaggi con Lei e Lei con loro: apprezzo il tuo coraggio di metterti nei panni di Dio e capire cosa avrebbe fatto! :') I flash delle immagini che vedono Anathema e Aziraphale hanno inevitabilmente richiamato il primo capitolo, la scena in cui la donna maledice Crowley e si spara. Però non mi tornano le due donne: nel primo capitolo ti sei riferito al demone con il maschile, perciò le due donne forse sono qualcosa di diverso? In più, la donna "indecente", per indicarla con i pensieri di Anathema, è una maschera che nasconde amore e dolcezza, mentre l'altra è stanca e malata. Che si stia parlando rispettivamente di Crawly e Crowley? Perché Dio sa che Crawly non è mai stato malvagio, sa che ha pianto per i bambini dell'arca, sa che non è mai stato troppo vicino all'Inferno e potrebbe aver suggerito questa sensazione ai personaggi... No? Non lo so, sto facendo supposizioni: l'importante è che abbia capito tutto Aziraphale perché la vita di Crowley è nelle sue mani, non nelle mie! :P
Sono curiosissima di vedere come procederà la vicenda! Questo capitolo mi ha trasmesso grande positività per il futuro, positività che tu distruggerai, ne sono convinittima, ma sono anche pronta a reggere il peso delle prossime rivelazioni.
Complimenti vivissimi anche stavolta! Alla prossima!

Menade Danzante

Nuovo recensore
03/10/19, ore 11:15

Ci sono molte cose che vorrei dire e quindi credo che rileggerò il capitolo e andrò per gradi:
1) La prima parte è superba. adoro come descrivi le tradizioni in Italia, io sono di Siracusa e posso dire che da noi si sentono ancora molto questo genere di tradizioni, nella mia famiglia non si seguono molto ma le trovo estremamente affascinante.
2)la scena della tomba è incredibilmente suggestiva. l'idea di Crowley che ama questa donna che non ha fatto altro che tormentarlo è così malinconica, disperata, l'idea di fargli scavare la propria tomba? eccezionale, maligna.
Amo questa donna nella sua perfidia, un personaggio geniale.
3) Delle dinamiche tra Aziraphale e Anathema adoro sopratutto come tu descrivi questo piccolo gesto di Aziraphale che mette una mano davanti al corpo di Anathema come per proteggerla. sembra una stupidaggine ma è effettivamente un gesto istintivo che Aziraphale farebbe...tipo quando la mamma mette un braccio davanti al corpo del bambino quando sono in macchina e deve frenare bruscamente. credo che quello sia il punto dove riesci meglio ad esprimere il concetto "Aziraphale è nato per difendere e proteggere." In generale, tutte le volte che leggo di lui che, nonostante sia preoccupato a morte per Crowley, trova un momento per assicurarsi che lei stia bene. eccezionale.
4) tutta la conversazione con Dio: ammetto che non amo quando fanno parlare Dio nelle fanfiction, diventa subito fuori personaggio, invece l'idea che si esprimi solo per sensazioni e immagini è spettacolare. anche l'idea della polgere che sembra diventare d'oro o i ricordi della mamma di Anathema...ti fanno emozionare perchè in fondo anche Dio è una madre. davvero calzante e suggestivo.
5)"
Anathema lo guardò e per un momento l’angelo non era più il soffice proprietario di una libreria polverosa ma sembrò l’antico cavaliere di un libro medievale: poteva immaginarlo indossare un’armatura d’orata con una spada stretta in pugno, l’espressione decisa di chi non permetterà mai che alcuna ingiustizia rimanga impunita davanti ai suoi occhi. L’angelo davanti a lei sembrava la più divina delle creature, in ginocchio con la testa poggiata delicatamente contro il bordo dell’altare, i capelli come fili d’oro che brillavano alla luce, gli occhi chiusi e le ali spiegate all’indietro." Non credo di aver bisogno di aggiungere altro, questa è la più bella descrizione di Aziraphale che io abbia mai letto, il tuo modo di descrivere è così suggestivo che puoi letteralmente immaginare le scene.
6) Tutta la conversazione in generale mi ha fatto strizzare il cuore, perchè sembra una conversazione che potresti trovare in uno di quei libri storici, (molto in personaggio Aziraphale che parla come in un romanzo comunque ahah)
7) dato che me ne ero dimenticata, amo Morte alla follia, adoro il tuo modo di descriverla, però mi mette ansia.
8) AZIRAPHALE, MA CHE HAI CAPITO? CHE HAI CAPITO DIMMELO, COME DIAMINE FINISCE QUESTA STORIA, QUALCUNO SALVI CROWLEY, FATEMI CAPIRE QUALCOSA AZIRAPHALEEEEEEE
e questa è stata la reazione per la fine del capitolo.

onestamente, non riesco a provare pietà per te, tuo fratello e la tua ragazza hanno 100% ragione, come hai osato uccidere Aziraphale? Mostro.

Recensore Junior
03/10/19, ore 10:17

Quanto sto amando tutto ciò.
Finalmente un po' di "pace" per il mio adorato Aziraphale, che a quanto pare dopo il colloquio con Dio sembra aver trovato una soluzione. Anche se ho il sospetto che dal prossimo capitolo ritorneremo a soffrire, o sbaglio?
Mi è piaciuto tantissimo la piccola comparsa di Morte, è il mio Cavaliere dell'Apocalisse preferito e in questa storia ci sta a pennello. Spero che abbia un ruolo più di risalto prossimamente!
Fantastico anche Aziraphale che torna l'angelo guerriero di un tempo. Lui è il mio personaggio preferito di Good Omens, merita solo cose belle, e vederlo risplendere fiero è una gioia per il mio povero cuoricino.
Quindi se non è morto tra le braccia di Crowley... Cos'è successo veramente? La Morta Innamorata gli ha fatto avere una "visione" per condurlo alla pazzia e al suicidio?
Menzione d'onore per Anathema, la povera cristiana che si è ritrovata in mezzo a tutto questo casino. La adoro.

Per i tuoi problemi con la tua fidanzata... Che ha detto quando ha letto questo capitolo? Le è piaciuto? Scusami ma sinceramente non me la sento di biasimarla, anche io ti avrei minacciato se avessi letto della morte di Aziraphale AHAHAHAH

In ogni caso, ancora complimenti per come sta procedendo la storia. Si percepisce che ormai siamo arrivati al climax e muoio dalla voglia di leggere come si svilupperà questa "battaglia" finale.

Alla prossima!

Mirea.