Recensioni per
Mio blu
di padme83

Questa storia ha ottenuto 60 recensioni.
Positive : 60
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/10/19, ore 15:37
Cap. 3:

Carissima Padme,
leggerti è sempre una fortissima emozione e non solo per gli echi di Pavese, ma perché hai interiorizzato il concetto di anime gemelle, di metà di una stessa mela. Platone pensava alla Grindeldore mentre scriveva perché loro sono così, due metà della stessa anima separata, destinata a ritrovarsi a prescindere dal posto o dal contesto, fino alla fine del tempo, appunto (e questa frase mi è particolarmente cara, come la storia omonima, è un pezzo di cuore da cui, a un anno di distanza, ancora non riesco a separarmi ♥). I momenti intimi di Silente e di Gellert sono sempre caratterizzati da una passione travolgente, esasperata a mio parere (spero che ciò ti dia lo spunto per altre meravigliose raccolte <3 dal fatto che è un amore proibito. Lungo tutta una vita, separata dalla forza di Albus di non cedere alle lusinghe di un potere che, pure, potrebbe avere con facilità e che nemmeno la morte necessaria del preside saprà spezzare – ecco che vuol dire amare veramente – e nemmeno il destino avverso. Una cosa che mi è piaciuta particolarmente è l’accezione del verbo penetrare.

Essendo la shot arancione non ci sono descrizioni effettive della passione e questo verbo è usato in maniera decisamente più intrigante e sensuale, nell’accezione di “penetrare la mente,” con riferimento sia al tuo headcanon circa la lettura della mente e la connessione sempre presente tra i due abilissimi maghi, sia a una commistione di pensieri e idee. La figura retorica che crei è forte e intensa e rende benissimo la passione che vediamo consumata, ma mai sazia e che lascia i due innamorati stesi su un letto a cercarsi e a ricercarsi ancora – e allora come non citare, sempre e per sempre, il nostro amato Catullo? I pezzi finali sono un colpo al cuore: c’è, sì, la speranza di un incontro che attraversi il tempo e che prevede una commistione tra le anime, ma c’è anche la durezza del tempo che trascorre e tutta una serie di parole che tornano (bredhu, mio blu) che contribuiscono a creare un vero e proprio linguaggio d’amore tra Gellert e Silente. La cosa bella è che si tratta di un linguaggio amicale e virile.

Dire a una persona “sei il mio blu” significa dargli dell’immenso, perché il blu è il colore del cielo e dell’oceano e dello spazio. Un linguaggio fatto d’amore, personale, intimo, privato nell’accezione di segreto, che fa riferimento a Petrarca e alla Woolf: un mondo loro, fatto per loro, a misura loro. La delicatezza e la dolcezza della tua penna sono qualcosa di prezioso. Trova sempre il tempo per scrivere.
Un abbraccio,
Shilyss ^^

Recensore Master
10/10/19, ore 14:54
Cap. 2:

Buongiorno cara, eccomi qui a procedere con la lettura di questa tua piccola raccolta di tre storie, di cui la prima mi ha letteralmente stregata. Come potrei non continuare dunque anche con questa?
Io quando leggo queste cose mi sento trasportata letteralmente in un altro mondo: e non sto parlando del mondo canonico del fandom, ma di quello che tu hai ricreato attorno a questi protagonisti. Le sfumature, i colori e gli odori, le ambientazioni, mi è tutto chiaro e nitido, dalle tinte alle luci, dai gesti persino agli abiti ed ai particolari dei tuoi personaggi. Ogni singola cosa al suo posto a fare da cornice a queste persone che si cercano, si rincorrono, si desiderano segretamente e lontano da tutti, dal mondo. Le occasioni non mancano, ma affrontarle è dura e si nota da come vivono, pensano e reagiscono anche quando sono soli. Vedere lui così coinvolto che si strazia solo in camera è stato un momento malinconico, emotivo che mostra molto di ciò che di solito è costretto a mantenere nascosto: uno spiraglio nel suo animo così diverso dal ruolo che sta rivestendo.
Lo so, di norma non lo farei credimi, ma devo, DEVO riportare questo pezzo perché orca miseria veramente mi ha aperto il cuore:
“Tu conosci l’amore, quello vero, (…) ha mai veramente amato, non ha mai veramente vissuto.“ Qualcosa di straordinario, qualcosa che hai concepito con delle frasi da lasciarmi il fiato a metà strada perché mi sono dovuta fermare un attimo a rileggerlo ancora un paio di volte e capire davvero quanta bellezza tu abbia inserito tra queste parole.
Per un attimo questo ritmo melodico dolce e lento viene spezzato dalla coscienza stessa del protagonista che parla attraverso i suoni di Gellert, e qui si percepisce una lieve differenza, come se realmente qualcun altro abbia ricreato quel pensiero. Una differenza fine, ben articolata. Differenza che poi aumenta particolarmente nell’ultima parte, un altro universo, un’altra presenza, quella dell’amore vero, suo, a cui non può resistere che è fatto di carne e fuoco, passione e desideri. Un altro modo di scrivere e gestire le scene, altri ritmi, il tutto più rapido e bisognoso, l’amore di e per Gellert che lo rende quello che Adelaide non sarebbe mai riuscita a fare.
Bellissimo, questo modo che hai di trovare e descrivere diverse scene a seconda di ciò che vogliono mostrare lo adoro, l’ho sempre adorato in te come la scelta accurata delle parole, la musicalità delle frasi, la coerenza e l’accuratezza della stesura, senza contare la correttezza – cosa che per me conta, in quanto rende più godibile il tutto. Davvero, non vedo l’ora di poter leggere l’ultima parte di questa storia introspettiva che sa regalare emozioni. Alla prossima cara, e buon lavoro! :3

Recensore Master
10/10/19, ore 01:34
Cap. 3:

Carissimo tesoro del mio cuore,
giungo a te con immenso ritardo, ma col cuore gonfio. Sì, perché è così che mi sento, alla fine di questa lettura. Gonfia e satolla di troppe emozioni, date da questa tua ineccepibile capacità di racchiudere l'amore in poche righe. L'unica persona in grado di farlo in così poco, creando quelli che sono mondi, oltre che frammenti di vita, di passione, che esplodono, rompono il tempo e lo spazio, e non lasciano scampo al mio povero cuore. Poesia pura, le tue storie. Non sono storie, sono diamanti. Diamanti che brillano, ma sono così delicati che solo tu puoi maneggiarli. Io ho sempre paura di rompere tutto, quando ti leggo. Ho sempre paura di distruggere un equilibrio. Mi spiazzi.

Il flusso di questa raccolta è una corda appesa al cuore e alla mente; all'anima. Un percorso fatto di amore, visto in tutte le sue chiare ma anche oscure sfaccettature, che hai concluso spezzandomi il cuore, sono con quelle semplici frasi: la supplica di Albus a Severus e l'Avada Kedavra che gli ha spezzato la vita per sempre... e il parallelismo di un Gellert che ricorda il suo blu, il suo tutto, che malgrado il distruttivo corso degli eventi e le differenti strade intraprese, non ha mai dimenticato.
Ma la bolla di sicurezza sta in quella mansarda, dove il letto è lontano; un posto troppo difficile da raggiungere, quando la passione è così tanta da esplodere, da doverla riversare su un pavimento. La spensieratezza di un amore che non bada ai dettagli, ma che racchiude il qui e ora come unica regola da seguire. Come la passione. Una religione, che va praticata, ovunque ci si trovi. Senza perder tempo; questo tempo, prezioso, che forse entrambi sanno troppo breve... e che va ottimizzato sempre, insieme, senza perdersi un secondo. Senza badare al resto e perdendosi nelle iridi dell'altro come se fosse l'unica ancora di salvezza. E forse lo è. L'erotismo che ogni volta riesci a descrivere, è spiazzante. Tu mi spiazzi (come fa un certo ragazzino del Queens con un certo playboy miliardario filantropo di mia conoscenza ♥), e mi travolgi. L'erotismo dei movimenti, della pelle, delle lingue, dei baci, dell'attesa, delle domande. E questo piccolo frammento di vita lascia scorrere battute scanzonate ("Che ci facciamo seduti a terra?") e bellissime suppliche che sembrano ordini ("Vieni qui e prendimi"). Risate, baci, sospiri e tocchi, sono la ricetta che ha finito di uccidermi. E tu, mia cara, carissima padme, lo fai sempre nel modo più dolce possibile.
L'amore come lo racconti tu è altro. Qualcosa che è vero, esiste, e non dimentica né la sofferenza, né la passione, né l'egoismo, né niente. Poca gente ci riesce come ci riesci tu. Perciò ti prego continua a raccontarci di loro. Te lo chiedono Albus e Gellert, di continuare a cantare di loro... e te lo chiedo io, che ne ho un bisogno fottuto.
A presto, mio tesoro, non smettere mai di incidere le emozioni su questi fogli. Sarebbe un mondo peggiore, se smettessi.
Un abbraccio,
da una Miryel che si sente profondamente fortunata, ad avere il privilegio di leggerti ♥

Recensore Junior
08/10/19, ore 19:05
Cap. 1:

Bella bella bella o cielo così bella! Sì senz'altro poesia, quella citata ma anche tutto il resto che è tuo. Ho letto questa prima shot due volte di fila perché sentivo il bisogno di rifarlo ad alta voce, sentendo il suono delle frasi. Loro sono meravigliosi, la tua scrittura è meravigliosa, mio blu è un soprannome meraviglioso... Che altro potrei dire di più? Sono così romantici, loro, di quel romanticismo di una volta, fatto di lacrime e sangue, sogni di gloria, sconfitte e tormenti... E tu lo hai saputo rendere benissimo in poche parole... e in tutto questo non sei stata neanche pesante, insomma, con questa atmosfera ottocentesca il rischio c'era, eppure sei riuscita a mantenere una freschezza e un ritmo molto equilibrati. Si è capito che mi è piaciuta?
(Recensione modificata il 08/10/2019 - 09:03 pm)

Recensore Master
05/10/19, ore 16:18
Cap. 3:

Mia cara Padme, ormai sarai abituata ai miei ritardi ma mi scuso lo stesso.
Non vedevo l'ora di fiondarsi su questo capitolo conclusivo e, appena ho visto il link sullo scambio a catena, non ci ho pensato un secondo e ho colto la palla al balzo.
Diciamo che gli scambi sono un buon incentivo per continuare a leggere anche se il tempo è poco e la stanchezza è tanta, ma sappi che se avessi più tempo non mo perderei assolutamente niente di ciò che scrivi, perché sai quanto io adori ogni singola storia uscita dalla tua testa.
Detto ciò, e scusa lo sproloquio, torniamo a noi, a questo capitolo che è come sempre un piccolo capolavoro. Ho amato i riferimenti alle tue altre storie, al primo capitolo di questa stessa raccolta, che tu chiudi come un cerchio perfetto, ricordandoci al presente, alla morte di Albus per mano di Piton, che comunque sarebbe stata inevitabile, vista la maledizione che avanzava, a Gellert che si trova a Nurmengard e ricorda l'antica promessa di ritrovarsi, in questa vita o nell'altra.
Ok, ora piango, è dannatamente triste il destino riservato a questi sventurati amanti.
C'è un contrasto fortissimo tra quest'ultima parte, che è tristemente canon, e quella narrata all'inizio di questo capitolo, e comunque in tutti gli altri. È come se davvero si trattasse di poter essere davvero se stessi, felici e innamorati, solo in quella bolla, creata da loro stessi per proteggersi ed essere liberi di amarsi nonostante tutto.
La lemon è pregevole, come tutte le tue, ormai non so più che parole usare per non risultare monotona, però è vero, cavolo, sai trattare l'erotismo con un'eleganza che è molto raro trovare su efp, o comunque su piattaforme simili. Io sono sempre più strabiliata e non mi stancherò mai di dirtelo, sei bravissima.
Le citazioni infilate sapientemente qua e là, certi passaggi che sono meravigliosamente evocativi, la seconda persona utilizzata dal personaggio stesso, come se tutto fosse un flusso di coscienza che accompagna la scena dall'inizio alla fine, ho amato tutto, ogni singolo particolare.
Mi pare di vederli, quegli occhi che han dentro l'oceano, e che osservano Gellert dall'alto, mentre Albus si prende il tempo necessario a farlo impazzire... ma awww! Io non ce la faccio con questi due, li amo troppo, soprattutto raccontati da te!
Non vedo l'ora di ritrovarti, nel frattempo penso proprio che recupererò le altre tue storie e lo farò con immenso piacere!
Complimenti, come sempre!
Sei bravissima
Bacioni
S.

Recensore Master
04/10/19, ore 23:36
Cap. 3:

Ciao!
Siamo giunti dunque alla fine di questa OS dove ci sono romanticismo e erotismo: la perizia dei dettagli con cui descrivi il rapporto fisico tra i due è la degna continuazione di quanto visto nei capitoli precedenti. E' evidente che i confini della mera passione siano stati superati, come già abbiamo visto i due si amano di un amore struggente, di quelli che distruggono ma che al contempo resistono alla distruzione che alla fine comportano, in un delicato ossimoro di azioni e reazioni. La chiosa finale la dice lunga al riguardo: Gellert percepisce la fine del "suo blu" ma ha l'assoluto certezza che si ritroveranno. E noi condividiamo questa convinzione.
Un caro saluto e a presto!

Recensore Master
04/10/19, ore 15:08
Cap. 3:

Eccomi carissima! Scusa il ritardo, ma sono mezza malata e incasinata con asilo di Airis e lavoro del marito...
Comunque, eccomi qua per davvero.
Vedere questi due fare l’amore è sempre qualcosa di struggente è bellissimo, ma lasciami dire che, questa volta ciò che mi ha colpito sono i dialoghi, gli scambi di battute divertenti, struggenti, fameliche, li ho adorati.
Come quel “cosa ci facciamo sul pavimento?” Che testimonia quanto si desiderino entrambi e quanto sia totalizzante il loro bisogno di sentirsi, amarsi, volersi.
Bello, bello anche quando Albus temporeggia toccando il corpo di Gellert, Dio che brividi mi ha dato ragazza, tu sì che sai cos’è l’erotismo...
Poi ho amato alla follia il finale, col ritorno al presente e quel pensiero triste, malinconico, ma determinato che ricorda la promessa che si sono fatti quasi un secolo prima...
È stata una piacevolissima lettura e credimi ne avevo bisogno, per non sentirmi un rottame ambulante. Mi hai risollevato lo spirito e non solo...
Questi due sono calamite bollenti ed è degno di nota come tu pur descrivendo i loro momenti più erotici e passionali, non cadi mai nel volgare.
Ti ammiro, mi piacerebbe saper scrivere anche solo un decimo di come scrivi tu.
Un abbraccio!
Tua Ladyhawke83

Recensore Veterano
03/10/19, ore 18:27
Cap. 1:

Sono passata a dare un'occhiata alle tue storie e sono stata subito colpita. Che dire? Ho quasi timore di recensire questa splendida storia per paura di non renderle giustizia. Le parole appassionate di Gellert sono poesia allo stato puro. A volte nelle mie recensioni cito frasi che ho trovato particolarmente profonde o che mi hanno impressionato in qualche modo, ma qui ce ne sarebbero decisamente troppe. Hai uno stile particolare, molto evocativo e struggente. Anche nel suo "inno d'amore" Grindelwald rimane coerente con la sua caratterizzazione. Nel frequente richiamo alla semi-divinità sua e di Albus è possibile leggere aspirazioni da Übermensch che tanto bene si addicono al suo personaggio. Particolarmente azzeccato è poi il parallelismo con il Grindelwald ormai anziano che contempla le ceneri ormai spente del camino, ma ancora ricorda vivamente il fuoco dell'amore. Oltre alle citazione che hai molto appropriatamente inserito sul finale in quel "vestito di Sole" mi è parso di riconoscere un richiamo all'Apocalisse e alla donna vestita di sole che ha tanto ispirato il buon Blake. E' possibile? Comunque mi complimento davvero con te! Ben fatto!

Recensore Master
02/10/19, ore 16:55
Cap. 3:

Appena ho visto che avevi aggiunto un altro capitolo a questa storia, non ho potuto fare a meno di venire a leggerla.
La parte finale è intensa e struggente. Immagino Grindelwald nella sua prigione, a fissare il cielo, perso in un miscuglio di ricordi e fantasie, innamorato come quando era un ragazzo... sigh.
Immagino anche lo strazio di Silente nel trascorrere la vita lontano da lui (ma non si sa nulla se sia mai andato a trovarlo o simili? >.< Spero che la Rowling ce lo sveli, perché è troppo crudele questa cosa).
Tornando a noi, invece, la prima parte, nella soffitta, è quasi giocosa, è dinamica, persino nelle prime righe si percepisce la vitalità di due ragazzi che vivono una quotidianità normale e felice (per quanto possa esserlo trattandosi di loro), inconsapevoli di cosa accadrà loro.
Come sempre riesci a essere struggente e raffinata, e ogni volta che leggo di loro nelle tue storie mi innamoro un po' di più anche io.
Bravissima.
Alla prossima. ^^

Recensore Master
01/10/19, ore 16:31
Cap. 3:

Questa mi è piaciuta particolarmente.


Forse più delle altre a dirla tutta.


Anche perché si sente la smania di possesso, l'ardore di Albus e Gellert, la passione che ci mettono nel fare l'amore...



È uno spaccato di vita altresì fantastico e inebriante.


Che ogni volta mi incanta e seduce.


Ottimo lavoro come sempre e a presto! 😍
(Recensione modificata il 01/10/2019 - 04:32 pm)
(Recensione modificata il 01/10/2019 - 04:33 pm)
(Recensione modificata il 01/10/2019 - 04:33 pm)
(Recensione modificata il 01/10/2019 - 04:34 pm)

Recensore Master
26/09/19, ore 11:44
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio a catena del Giardino, è la prima volta che passo da te e mi fa piacere averti conosciuta come autrice, e devo dire che sei molto brava!
Detto ciò passo a commentare questo primo breve racconto, e che dire, mi è piaciuto un sacco, hai uno stile molto coinvolgente ed io personalmente amo l'introspezione, e quando si cerca di trasmettere le emozioni dei personaggi. Inoltre amo questo mondo magico, e nonostante sia un personaggio piuttosto ambiguo, amo anche Grindelwald, e tu sei riuscita a rappresentare bene i suoi sentimenti, cosa non facile dato il tipo di personaggio che è, ma nonostante ciò, tutto quello che ha detto risulta credibile. Non hai idea di quanto shippo Gellert con Albus, la frase "mio blu" che si ripete più volte nella storia ha un forte effetto nostalgico, si trascina dietro il ricordo del suo amore come se fosse quasi una maledizione, e niente, mi hai fatta soffrire perché io vorrei tanto vederli insieme un giorno. Mi è piaciuto molto il vortice di emozioni che hai voluto rappresentare e non saprei neanche descriverti ciò che mi suscitano questa coppia, poi ho adorato anche la canzone che hai citato, in my veins è bellissima e struggente e rispecchia perfettamente l'atmosfera che hai rappresentato in questo breve ma potente racconto. Non posso che farti i miei complimenti e alla prossima!

Shakana

Recensore Veterano
22/09/19, ore 21:54
Cap. 1:

Oh my god.

Ti giuro, questa è stata la prima cosa che ho pensato non appena sono entrata dentro alla storia.

Ho aperto youtube, cercato la canzone di sottofondo, e poi ho cominciato con la lettura... Credo che le mie pupille si stessero dilatando sempre di più, riga dopo riga... Non per nulla questa storia è finita dritta dritta nelle preferite (e nelle ricordate, che io uso per dirmi "ricorda di passare da queste storie!!!"... Sì, appena avrò tempo andrò a leggermi anche la seconda storia/capitolo...)

Hai presente quella sensazione... Stai per entrare in casa e all'improvviso qualcuno ti chiude la porta in faccia? ...No? Beh, in effetti non è una sensazione troppo comune, ma è così che mi sento.

Poi io, io AMO le poesie e me ne ritrovo una all'inizio e una citazione a Pavese al fondo. Tu mi vuoi morta! :'-)

Insomma, ho provato una sensazione così scombussolante (in senso positivo), ma così scombussolante che credo di star ancora sorridendo come un'idiota allo schermo del PC.

Okay, cerco di riprendermi e poi ti faccio una recensione come si deve.

Allora, inizialmente pensavo che il narratore fosse Albus, perchè mi sono sempre immaginata che vedesse Grindelwald come un dio. Non so perchè. Forse perchè hai scritto crudele, come tu, soltanto tu, sai essere, ma non ne sono sicura. Poi, poco dopo, ho scoperto che il narratore era Gellert. Sono rimasta sorpresa ma poi ci ho pensato, e la cosa funzionava. Insomma, mi sono fatta i filmoni sul fatto che Albus alla fine avesse battuto l'uomo e che quindi non dovesse essere poi così sottomesso come me lo ero sempre immaginata senza alcuna ragione.
Questo nuovo Albus che mi hai mostrato mi piace un sacco, così come le parole che usi per descriverlo.
Rapace.
Fattelo dire: ti esprimi in modo sublime. 
Siamo dei all’alba del mondo: questa frase è Grindelwald, l'ho pensato subito, appena l'ho letta. Sul serio, descrive la sua psiche alla perfezione.
Insomma, come puoi aver capito, mi hai davvero stupita.


L'unica critica che posso farti................... è che la storia è finita troppo presto :'-)
 

Recensore Master
21/09/19, ore 14:38
Cap. 2:

Carissima Padme, lo so, arrivo tardissimo, non sto qui raccontarti le peripezie affrontate in questi giorni ma sappi che sarei passata molto prima se avessi potuto. Questa storia mi aveva già stregato dal primo capitolo e non vedevo l'ora di leggere il seguito.
In ogni caso eccomi qui, in ritardo, ma ce l'ho fatta! ^_^
Non è un mistero che io adori TUTTO quello che scrivi. Il tuo stile è qualcosa che mi lascia sempre a bocca aperta, mi ammalia completamente e quando termino la lettura ho una voglia incontenibile di mettermi a scrivere anch'io. Miracolo, perché in questo periodo non ho molta ispirazione, quindi tutto ciò non può che sorprendermi! ^_^
Mi piace che tu abbia trattato l'amore in modo così particolare, diverso, dandogli quest'accezione dolorosa, triste, malinconica, nella prima parte della storia. Abbiamo una terza persona che pare quasi riuscire ad intromettersi tra due anime che sono ormai legate in eterno, che sembra riuscire a catturare Albus con la sua positività, la freschezza, la purezza, e che infine non riesce a distoglierlo da quelli che sono i suoi veri sentimenti per un'altra persona, che noi conosciamo benissimo.
Adelaide è giovane, intelligente, sveglia, forse potrebbe rendere felice il suo professore e per un istante egli crede che sia così, finché quel volto e quella voce tanto amata non tornano a tormentarlo, a perseguitato con infinita dolcezza, mentre, nel buio della sua stanza, la disperazione pare divorarlo.
Non si può sfuggire ad un legame del genere, ad un amore così potente e profondo, anche se controverso ed oscuro.
L'amore non è sempre facile, anzi, forse non lo è mai, e non si può decidere chi amare, tuttavia si può scegliere dove lasciare il proprio cuore e lui sceglie Gellert, nonostante tutto.
La storia si conclude proprio con loro due insieme, con quel bacio che fa malissimo e che ciononostante è tutto, vuol dire tutto ed è necessario come respirare.
Ho adorato, davvero. Mi sono davvero emozionata.
Come sempre ho amato i richiami a De André e Guccini, le citazioni e ogni singola parola da te scelta con minuzia per trasmetterci tutte queste profonde emozioni.
Sai parlare al cuore delle persone ed è un talento raro, non ricordo se te l'ho già detto ma l'ho sempre pensato. Complimenti sinceri e alla prossima!
Leggerò con piacere altre storie scritte da te.
Bacioni
S.

Recensore Master
20/09/19, ore 19:07
Cap. 2:

Mio dolce amore
In un ritardo mostruoso – più che mostruoso, infine giungo anche io da te, col cuore che palpita e gli occhi che brillano. Per quanto mi riguarda la fine del mondo può arrivare anche domani, ora come ora, per il senso di assoluto fascino che mi hai lasciato addosso oltre che, dentro, la consapevolezza che l'amore è questo. Che l'amore non è solo uno sguardo dolce, occhi che ardono, sorrisi scambiati e un cuore caldo. Amore significa struggersi, morire, andare in fiamme e perdere se stessi, certe volte.
chi non ha mai veramente amato, non ha mai veramente vissuto
Esattamente ciò. Non è forse ciò che colpisce, ferisce, taglia, che lascia il segno di una cicatrice indelebile? Non è forse un colpo al cuore a dimostrare quanto si è vivi? Per amore si vive, si muore e si sopravvive e, in questa meravigliosa OS, inno e manifesto di quanto questo sentimento può essere oscuro, ma anche una luce che abbaglia, ne è la prova.
Si vacilla, a volte. E Albus lo fa, perché Adelaide è agli antipodi dell'amore della sua vita, tutt'altra cosa; sorridente, luminosa, pura, genuina. Ma, ahimè, non è d'obbligo che questo faccia di lei l'altra parte della mela, quella che si incastra perfettamente alla sua. E allora il modo migliore è dirsi bugie, credere che si possa ricominciare o cominciare una vita nuova; ma come si può, se quella vecchia, malgrado tutto, ci piaceva così com'era, con una persona che è tutto, davvero tutto?
E qui la consapevolezza che se si vacilla, se si pensa oltre a ad altro, non significa che si è perduto ciò che si aveva, o ciò a cui si teneva anzi, forse proprio l'umanità di cedere, si tentennare, rende le risposte ancora più chiare. E Albus, la sua risposta, la trova nel momento esatto in cui la sua unica possibilità di prendere o lasciare Adelaide, gli si palesa davanti. Un treno solo, una possibilità unica e lui non cede (♥)

Per quanto riguarda Adelaide, l'ho trovato un personaggio carismatico, maturo, che a quello che vuole e non ha paura di esporsi nei riguardi di questo concetto. Però è rispettosa, vorrebbe che fosse lui a darle la conferma che sì... è così per tutti e due, che il desiderio c'è e lei sta solo aspettando la sua conferma. È un personaggio di contorno, è l'ostacolo, è la scissione mancata. È una novità ma non stona, sembra esserci sempre stata e si condensa bene, ma non è una vittima sacrificale. I questo racconto lo sono tutti, vittime dell'amore. Lei, Gellert e Albus, schiavi di un sentimento che, alla fine,fa soffrire sempre, in ogni caso. Infine, i tuoi blu si riscoprono, si rivelano, e l'urgenza che trapela da ogni singola riga, io l'ho amata alla follia. I toni cambiano, si scaldano, ma la sofferenza, la frustrazione, il peso di quell'amore così forte sono assolutamente il punto fermo di questa storia, che racconta l'amore per ciò che è e non per ciò che vorremmo che fosse. Mi capita sempre più spesso di leggere di amori idilliaci, perfetti, che nelle loro risoluzioni finali trovano la felicità e va bene così. Qui concludi con sguardi, odori e corpi che si intrecciano e si fondono, ma nulla toglie che le fiamme, le ferite e il dolore faranno sempre parte di quel sentimento complesso, che non tutti sanno descrivere. Beh, tu sì. Tu si .

Mia carissima Padme, che dirti ancora? Primo grazie per i ringraziamenti finali ma sono io che devo ringraziarti... per una quantità di cose che nemmeno ti immagini. Tu, intanto, non smettere mai, eh? C'è sempre bisogno di annegare nei tuoi blu.
A prestissimo mio dolce tesoro,
Miry

Recensore Master
17/09/19, ore 10:38
Cap. 2:

Ciao!
Lo avevo chiesto ed eccolo qui, il punto di vista del grande Albus Silente. E' stato combattuto, molto combattuto ma alla fine ha fatto quello che farebbe ogni buon romantico: prediligere l'amore struggente ed "eterno" (poco importa se proibito dalle convenzioni sociali o da molto altro ancora) rispetto ad un altro, probabilmente più plausibile (per quanto possa esserlo per un professore costruire una relazione con una sua allieva, ora ex) ma non altrettanto devastante e non altrettanto foriero di dolori lancinanti ma anche di gioie dalla simile intensità. E il "suo blu" giunge puntuale a richiamare la sua vittoria; effimera purtuttavia visto che sappiamo che il loro amore sarà tutt'altro che eterno e non passerà molto che arriveranno a combattersi, ma dopotutto non è forse questa la fine di tutti questi amori struggenti che non sanno fare altro che bruciare senza riuscire a trasformarsi in qualcos'altro? L'intensità del primo capitolo è stata pienamente condivisa in questa parte finale perciò ti rinnovo i miei complimenti!
Un caro saluto a presto!