Recensioni per
The stars, like dust
di GladiaDelmarre

Questa storia ha ottenuto 49 recensioni.
Positive : 49
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/04/20, ore 22:19
Cap. 2:

Ciao cara! Eccomi qui finalmente per l’ABC delle recensioni!
Allora appena ho visto che avevi aggiornato questa raccolta ho deciso di avventurarmi un po' su questa e lasciare per un giro quella incentrata sui cinque sensi, memore di una OS che avevo letto e amato tantissimo in un altro scambio!
Non c’è niente da fare, ogni volta che mi trovo a leggere una tua storia rimango affascinata dal tuo stile come se fosse la prima. Mi coinvolge e mi colpisce dentro come poche cose al mondo! Ormai se una garanzia per me! So già che qualsiasi cosa scriverai, mi coinvolgerà emotivamente e mi farà innamorare!
Il fatto è che sei in grado di esprimere la profondità e la bellezza dei sentimenti umani con un lessico ricercato e metafore auliche, pur mantenendo la narrazione fluida, leggera, senza per forza appesantirla di elementi superflui rispetto al fulcro, che rimane sempre l’interiorità dei personaggi. È come se arrivassi all’essenza stessa delle cose e poi la mettessi su carta, rendendola intellegibile.
Non è roba da tutti, si vede che c’è un gran lavoro dietro, che ogni parola è sentita e pensata.
Questo si avverte e da minimo 100 punti in più alla storia.

La shot parte da un gesto semplice, Crowley e Aziraphale sono seduti vicini su una panchina, in silenzio, in attesa dell’autobus. L’ambiente intorno a loro sembra statico, quasi inconsistente rispetto al turbinio di pensieri e di emozioni che invece stanno attanagliando l’angelo in quel momento ed è proprio su di questi che intendi focalizzarti.
Ci troviamo dopo la sventata Apocalisse e Azi non ha più niente, ha perso tutto, non ha più un posto sulla Terra e nemmeno in Cielo, l’unico appiglio che gli è rimasto è Crowley che gli è sempre stato accanto, fin dalla notte dei tempi, mai lo ha abbandonato e mai lo abbandonerà.
E forse è proprio questo pensiero che spinge l’angelo a lasciarsi andare.
Nei pensieri di Aziraphale c’è malinconia, ma anche il candore di chi sta appunto per buttarsi nel vuoto e non vuole più combattere, non vuole più aggrapparsi a delle stupide scuse. Il palazzo dorato e irraggiungibile dove si era barricato ormai è caduto e alla fine, Crowley non ha mai smesso un solo giorno di aspettarlo al di fuori di esso, fin dalla notte dei tempi.
Ormai ci sono soltanto loro due, insieme a consapevolezze nuove e mi piace come i sentimenti di Azi diventino a mano a mano più nitidi di pari passo a piccoli dettagli di Crowley ai suoi occhi, come la linea del collo, della schiena quando infine salgono sull’autobus.
La trovo una cosa molto tenera, tipica delle persone sinceramente innamorate! :)

La parte finale mi ha fatta sciogliere, con loro vicini come non lo sono mai stati, in viaggio verso una nuova vita. D’altronde è questo che sta succedendo, Azi ha fatto una scelta, rimanere nel mondo degli umani pur avendo perso tutto. Dovrà ricostruire d’accapo tutto quanto, ma forse ciò ne che verrà fuori sarà ancora migliore, per il fatto che finalmente si è lasciato andare, si è arreso e ha smesso di combattere, accettando quello che desidera da Crowley.
Le loro mani si stringono ed è un inizio tutto nuovo, tutto per loro.
Ed è bello proprio per questo, anche più bello dell’Eden stesso! <3

Come avrai capito, questa OS mi è piaciuta veramente tantissimo ed è stato un vero piacere leggerla e lasciarti un segno del mio passaggio! Si vede che hai interiorizzato questi due fantastici personaggi e li descrivi ormai come se fossero tuoi, scovandone tutte le sfumature.
Ti rinnovo i complimenti e ti mando un abbraccio virtuale
A presto, Violet :)

Recensore Master
28/04/20, ore 22:40
Cap. 2:

Eccomi di nuovo per lo scambio ABC!
Qui se ho capito bene abbiamo fatto un salto in avanti di qualche tempo e siamo dopo gli eventi del libro. So che non c'era un momento preciso per il capitolo precedente, ma ho come la sensazione che l'avventura che hanno vissuto insieme abbia in qualche modo "sbloccato" la loro relazione e quindi nella mia mente immagino il primo capitolo precedente alla non-apocalisse.
Prima abbiamo visto un Crowley che credeva di non avere nulla, adesso un Azraphel che crede di avere perso tutto. O meglio, non tutto... solo la sua vita di prima.
Mi è piaciuta moltissimo questa frase e l'ho trovata estremamente significativa: "Forse è bruciato il suo passato, ma non il suo futuro, che siede accanto a lui". Dai Azi! Io ci vedo dei sentimenti potenti in questa frase, se questo è il pensiero dell'angelo.
Il paragrafo in cui Azi prende in esame la sua amicizia millenaria con Crowley mi ha fatta commuovere, è un passaggio bellissimo anche se sono solo poche righe, è il momento in cui l'angelo capisce veramente chi ha accanto e smette di pensare a loro in termini di schieramenti e comincia a pensare solo in termini di... loro come persone, se si può definirli persone.
In effetti Crowley è sempre stato un demone meno demone di quanto Azi fosse un angelo, questo nel libro è chiaro fin dall'inizio quando Crow viene definito uno che "non era proprio caduto, era più andato giù a zonzo". Se solo ci fosse spazio, fra il paradiso e l'inferno, per qualcuno che non è un assoluto.
Quello spazio in realtà c'è ma è solo per gli umani, e solo fintanto che sono vivi, se crediamo ai miti.
Adesso uno spazio simile si è aperto anche per quei due, eccezionalmente (perché è proprio un'eccezione, la conseguenza di eventi fuori dall'ordinario). Cosa intenderà fare Azi di quella finestra che si è aperta per loro?

Adoro il modo in cui Azraphel continua a mettere in discussione la sua vita e quello che è stato: sì, uno che strappava un po' di elasticità alle regole, per una cioccolata o un sushi o un corso di ballo, ma non qualcuno che vi si oppone davvero perché lui è un angelo. Io non credo che la sua fosse solo supponenza: Azi è tenero e sincero come un bambino in questo: a lui piace essere un angelo, ci crede, crede in un bene superiore che però è anche superiore ai suoi capi. Ricordo quando voleva parlare con Dio e non con il Metatron. Niente intermediari. Azi non crede nelle gerarchie e forse sotto sotto nemmeno nelle regole, crede nel Bene. Però come puoi non avere dei dubbi e delle paure, quando sai che per i tuoi simili il Bene e la Legge vanno così tanto a braccetto? Crowley non è veramente malvagio eppure è un diavolo. Azi aveva tutte le ragioni di temere che, se avesse infranto le regole, sarebbe Caduto. Nonostante il suo cuore buono. Un conto è infrangere le regole per stare con Crowley, un altro conto è mettere a rischio la tua intera identità. Non è un rischio da poco, Crowley non aveva nulla da perdere ad amare Azi (anche se la cosa lo faceva soffrire, questo non lo nego, ma non aveva nulla da perdere perché già non aveva nulla), Azi aveva tutto da perdere.

Adesso, dopo la non-apocalisse, secondo me tutto è cambiato. Azraphel ha infranto le regole ed è ancora un angelo, il Paradiso non lo vuole più ma non per questo è Caduto. L'inferno non vuole più Crowley (si può Cadere anche dall'inferno?) e questi eventi hanno dimostrato prima di tutto che le due fazioni non sono poi così dissimili (e se penso al modo meschino con cui hanno cercato di uccidere i due fuoriusciti! In effetti se hanno cercato di uccidere Azi è proprio perché ai suoi capi ci rode il culo che non è Caduto); e secondo, ha dimostrato che anche a tirarsi fuori dal meschino gioco del potere fra Paradiso e Inferno non ci si perde nulla, tranne che di dire "addio" a una manica di stronzi.

Adesso c'è una sola fazione, la loro, e spero davvero che siano felici. Bene, immagino che lo scoprirò nel prossimo capitolo. =) Che sarà l'ultimo, vero? Questa è una storia conclusa?
(Recensione modificata il 28/04/2020 - 10:42 pm)

Recensore Master
28/04/20, ore 11:46
Cap. 2:

Tesoro buongiorno ♥
Io… sono senza parole. Non dovrei più stupirmi perché ti leggo da un bel po' di tempo, conosco il tuo prezioso stile di scrittura e sono innamorata dei tuoi lavori. Eppure anche questa volta sono sbalordita, incantata dalla sensibilità e dall’amore che ci metti e ci trasmetti attraverso i tuoi scritti. Hai descritto i pensieri di Aziraphale con una delicatezza ed una naturalezza che, ragazza mia credimi, pensavo fosse proprio lui. Permettimi di dire che quando ho letto “pensieri di Aziraphale un attimo prima di tuffarsi nel vuoto” me la sono fatta sotto, pensando per un momento che stesse per uccidersi. Fortunatamente non è stato così, ma sappi che mi è venuto un colpo.

Questa volta è stato facile immaginare la scena perché riprende proprio una delle scene presenti nell’ultima puntata. Ho rivisto loro due aspettare l’autobus sotto un lampione ed immaginato Aziraphale osservare attentamente Crowley mentre fa queste profonde riflessioni sul loro futuro. È meraviglioso leggere del momento esatto in cui l’angelo si rende conto che Crowley non è solo un compagno di avventure ma è il compagno della sua vita, colui che ha pianto quando è sparito, colui che gli ha proposto di scappare insieme su una stella per salvarsi dall’imminente Apocalisse, colui che è rimasto sempre al suo fianco e non l’ha mai tradito.

È vero, credo che Aziraphale abbia peccato di superbia nell’eseguire il suo lavoro di Principato, sempre perfettino, buono ed impeccabile. Forse è stato questo che gli ha impedito di vedere quello che stava succedendo realmente e non rendendosi conto del sentimento che Crowley prova per lui. Eppure è sempre il demone che prendere l’iniziativa e non si arrende di fronte all’ingenuità di Aziraphale, chiedendogli di andare a vivere insieme. È proprio grazie a questa proposta che l’angelo comincia a riflettere sulla loro “amicizia” e a comprendere che non esiste più nessuna fazione ma solo loro due insieme. La parte finale è la perfezione perché rappresenta l’inizio della loro storia d’amore. Non c’è bisogno di aggiungere altro, ci sono solo loro due e finalmente vivranno insieme per l’eternità. Che meraviglia!

Bravissima, davvero. Ormai sei una garanzia di bravura, emotività, eleganza. Non vedo l’ora di leggere la parte finale. Un abbraccio tesoro.

Recensore Master
18/04/20, ore 09:33
Cap. 2:

Buongiorno cara! Avevo voglia di un po' di ineffabile dolcezza, perciò eccomi qui.
Mi è piaciuto tanto il fatto che il capitolo precedente fosse interamente incentrato su Crowley, sui suoi pensieri le sue emozioni, mentre questo è dal punto di vista di Aziraphale.
In pratica sei partita dalla fine della serie, da qiellautobus atteso sulla panchina dopo aver evitato l'apocalisse.
È così realistica quella stanchezza, quel silenzio, quelle considerazioni nella mente dell'angelo. È proprio vero, ora non ha più alibi né scuse, non può più ignorare i sentimento che prova per l'unico che gli è sempre stato accanto dall'alba dei tempi.
Sei stata davvero brava anche nella ressa dei pensieri, si vede che sono IC anche quelli, il flusso è differente da quello di Crowley, che abbiamo visto nello scorso capitolo, e ho apprezzato molto questa attenzione.
L'introspezione è appropriata per il personaggio.
Mi sono piaciute anche le brevi descrizioni che hai dato di alcuni dettagli: le rughe sul volto di Crowley, la giacca troppo larga sulle spalle, la camminata "ingobbita" sull'autobus, il calore dei palmi delle mani.
Molto bello questo gesto finale, li riporta alla loro essenza, che è sempre stata legata, in qualche modo, unendoli per l'eternità.
Mi è piaciuto tutto tantissimo! Grazie per questi piacevole risveglio.
Complimenti!
S.

Recensore Master
17/04/20, ore 20:04
Cap. 2:

Ma ciao Gladia!
Da dove inizio? Dall’angelo Azipharale che si lascia cadere, quasi a voler replicare la caduta fiera del demone disobbediente? Dal punto di vista di un angelo che si rende conto di quanto lui e Crowley siano una coppia, una squadra, una fazione? Dalla mano tesa di Crowley, sempre presente, talmente tanto da chiedergli di fuggire su una stella? Azipharale non ha più niente, ha sventato l’apocalisse con l’amico di una vita, con l’amore della vita, e ora guarda il demone con occhi nuovi, accorgendosi della propria superbia passata e della mano tesa dell’altro, del suo camminare sempre in salita, per citarti, che lo rende più magnifico e tragico, come un eroe scespiriano.

Azipharale credeva di essere nel giusto, in una lettura che fa degli angeli delle creature vagamente superbe (ma capaci di riconoscere, come in questo caso, il loro peccato) ma ora che il mondo come lo conoscevano non esiste più, almeno dal punto di vista soprannaturale, adesso che una vita angelica di robe collezionate è cenere restano loro, privi degli eserciti di cui erano i rappresentanti. Attraverso Azipharale vediamo Crowley ed è bellissimo osservare il demone dagli occhi pieni d’amore e di devozione di Azipharale. E l’assurdo (perché scritto oggettivamente bene e il contrasto colpisce) è che Crowley rifulge, brilla, nonostante abbia momentaneamente perso la sua verve più sagace. È curvo, stanco, esausto e le sue parole suonano non come beffe o come raggiri, ma come una verità che c’è sempre stata. E la sincerità è una condizione essenziale per un rapporto, soprattutto se è un’amicizia che è sempre stata venata d’amore. Ho amato il loro riunirsi e andare via insieme, finalmente insieme nell’Eden ritrovato, sulla terra solo loro dove hanno passato seimila anni o poco più. È struggente, potente e hai creato delle scene d’impatto visivo, facilmente immaginabili. E l’amore annulla il tempo passato, caccia via la stanchezza, rende loro la freschezza della giovinezza. Non so che altro dire se non che sono belli, scritti da te, che li capisci – come pochi, che amo leggerli. Buona serata, grazie per questa storia e per tutte le altre <3
A presto,
Shilyss

Recensore Master
05/04/20, ore 21:08
Cap. 2:

Dopo aver letto la prima parte di questa breve raccolta, ero rimasta curiosissima di leggere la versione speculare in cui la parola sarebbe passata ad Aziraphale. Ero certa che non mi avrebbe delusa e così è stato. Non importa quanti tuoi scritti leggo: nonostante l'impronta e lo stile siano sempre riconoscibili, c'è sempre qualcosa di nuovo che emerge e qualcosa in più su questi due che cogli e riveli. 
Questi pensieri di Aziraphale sull'orlo della fine del mondo sono preziosi: è l'idea della novità, del salto nel vuoto che spaventa, un vuoto che però non è totale ma che inevitabilmente reca il segno di Crowley. Mi è piaciuto tantissimo come la fine di ogni fazione corrisponda curiosamente a una fusione tra loro: Crowley gli ha detto che ormai hanno una sola fazione, e sono loro due. Insieme. E' Crowley stesso, allora,  il vuoto in cui si abbandona - di cui ha paura e del quale allo stesso tempo cerca rassicurazione. Le frasi finali con quelle implorazioni in corsivo e tra parentesi arrivano veramente dritte al cuore e le ho trovate potentissime.
Forse però devo dirti che l'immagine che più mi ha catturato è stata quella sottile che hai posto all'inizio: Aziraphale non ha più nulla eccetto i ricordi - ma nella frase successiva dici che non ha più un passato ma solo un futuro. Ho trovato davvero interessante quest'idea che ciò che rimane sono i ricordi e al tempo stesso il futuro: due idee inconciliabili che però curiosamente assumono senso.
Come sempre declini pensieri in maniera meravigliosa e mi offri nuovi spunti di riflessione. Davvero complimenti!
Un abbraccio e alla prossima!

Recensore Veterano
16/03/20, ore 21:07
Cap. 2:

Tesoro, non ti scusare mai più per un ritardo perché io sono davvero imperdonabile, come al solito (anche se stavolta ho la reale scusa che non mi funziona bene il computer e quindi non posso usarlo per più di tot tempo. E mi rifiuto assiduamente di recensire dal cellulare). 
Ho voluto continuare con questa raccolta 1) perché la prima parte come ben sai mi aveva conquistata e 2) ero curiosa, invece, di leggere il POV di Aziraphale e la sensazione che ho avuto l'ultima volta che sono passata di qui non è cambiata, anzi: se è possibile si è pure intensificata. 
Aziraphale è davvero uno dei miei personaggi preferiti in assoluto nel mondo della letteratura e questa sua "ricostruzione", giusto per citare la tua sinossi, è davvero perfetta. Perfetta. Ci sono quei pensieri inizialmente impregnati di rimpianto, del non aver colto l'occasione al volo durante tutte le volte che Crowley gli aveva teso la mano -ma, d'altronde, era davvero il tempo giusto? Sappiamo che il nostro demonietto preferito corre troppo e a volte con Aziraphale bisogna rallentare un po'. 
Il canone è davvero simpatico e adatto al loro teasing continuo nel bel mezzo dell'Apocalisse, ma solo questo non-Armageddon poteva fare in modo che si unissero davvero, che con l'inizio di un nuovo mondo potessero finalmente avere un inizio nuovo anche loro e i sentimenti che hanno sempre galoppato nel corso dei secoli. Molto bello e azzeccato il paragone con Adam che, come un normalissimo essere umano, ha scelto di mantenere l'equilibrio tra Bene e Male, mentre loro sono l'assoluto concretizzarsi di quell'equilibrio -alla fine è ciò che ho sempre amato di questi due, il loro essere la rappresentazione di una metafora che mantiene vivo tutto l'universo: semplicemente, non possono esistere l'uno senza l'altro ♥ 
Al solito, tanti complimenti e tante grazie per la tua capacità di farmi sempre innamorare di loro. Leggerti è sempre un vero piacere ed è davvero bello sapere che il tuo profilo è ancora così ricco di cose da leggere ♥ 
Un baciones enorme xx 

Recensore Master
04/03/20, ore 14:03
Cap. 2:

Cara,
che bello è leggerti, ma sopratutto che bello è entrare nelle tue introspezioni.
Questa shot in particolare è un mix di consapevolezze e di malinconia, di prese di coscienza, di occasioni perse e nuove occasioni, di passati che se ne vanno e futuri incerti ma che ci sono. Ho adorato come hai mischiato i gesti, le azioni che compiono a una profondissima tela di pensieri che albergano la mente di Aziraphale, che oggi rinasce, capisce molte – troppe cose, per il quale prima era cieco.

Il momento in cui ha perso la sua libreria, che il fuoco ha mangiato, anche parte di sé è andata perduta. E quando si perde qualcosa che era una sicurezza, che dava molto, troppo... ci si rende conto di quanta poca importanza le si dava e quanto necessaria fosse. E ho trovato questo ragionamento in parallelo con i pensieri di Azi nei riguardi di Crowley, del suo esserci sempre stato, in silenzio... di aver intrapreso quelle salite solo per lui, faticosamente; di avergli dedicato ogni frammento della sua anima, di aver sacrificato molto, mentre lui era lì cieco, a bearsi della sua presenza senza capire quanto in realtà l'altro stesse facendo per lui.

Infine, la caduta, seguita da quelle frasi che disperatamente dicono tutto di loro, ma lo fanno tra parentesi, come se non volessero imbrattare le emozioni, ma rimanere in disparte, ma in realtà quell'amore urla nel vuoto e quella richiesta di essere salvati, esplode come una bomba... e copre ogni cosa. L'amore copre ogni cosa. Il loro amore lo fa... e sono così profondi e meravigliosi, nelle tue mani, che è difficile anche solo immaginarli separati.
Un abbraccio, tesoro, e a presto ♥
sei la mia garanzia emozionale,
Miry

Recensore Master
25/02/20, ore 11:05
Cap. 2:

Buongiorno mia cara <3
Ho deciso di proseguire con la lettura di questa raccolta perché la prima one-shot mi era piaciuta davvero moltissimo, e quindi avevo aspettative altissime anche per questa - che non sono state smontate, affatto, mi hanno solo confermato che sto adorando questa raccolta **
Tralasciando che amo le tue descrizioni e penso di avertelo ormai detto almeno una decina di volte, il modo in cui riesci a tratteggiare Aziraphale e Crowley è sempre bellissimo. Non hai mai bisogno di scritti chilometrici e capitoli infiniti; in poche parole, sempre mirate ed efficaci, tratteggi tutto e penso ci sia molta abilità, in questo. Tipo, io se non uso una miriade di parole non riesco mai a creare niente di concreto, giro troppo intorno alle cose, invece tu centri sempre il punto ed è molto bello perché i tuoi testi sono sempre molto scorrevoli, li si legge in un batter d'occhio eppure ti lasciano tantissimo, soprattutto perché sai scavare davvero bene nella mente dei due, le tue introspezioni sono qualcosa di pazzesco **
Ho sofferto immensamente quando è stata tirata fuori la libreria di Aziraphale che ha preso fuoco, insieme a tutti i libri. E' una sciagura, questa; mi dispiace tanto per lui, se la mia libreria prendesse fuoco penso che morirei con lei.
La dolcezza di cui questa OS è intrisa è tantissima, e l'ho adorata. Rendi sempre il loro rapporto così speciale, così particolare; si completano, pur essendo due esseri totalmente diversi. 
Ho amato in particolare il punto in cui hai inserito quelle frasi fra parentesi, è una scelta che rende benissimo e anticipa un finale che mi è piaciuto moltissimo, mi hai rallegrata da una giornata che era partita un po' cupa e triste. E' un finale che dà speranza, armonia, che ci mostra l'angelo e il demone che si tengono per mano e sono pronti a stare insieme, nei secoli, senza stancarsi mai l'uno dell'altro e continuando a starsi a fianco, ancora e ancora. 
In questa os c'è dolcezza, c'è malinconia, c'è una punta d'angst qui e lì che serve ad approfondire e caratterizzare sempre di più i due personaggi. C'è tenerezza, amore, un velo di fluff. E' un caleidoscopio di emozioni intensissime e sei riuscita a farmele arrivare tutte.
Non è una recensione lunghissima ed è più un insieme di complimenti in disordine ma spero di aver centrato il punto, mi è piaciuta davvero tantissimo *^*
A presto <3
fumoemiele

Recensore Master
23/02/20, ore 10:34
Cap. 2:

Tesoro <3
Mamma mia, questa storia è di una dolcezza disarmante, malinconica e tenera. Se nella precedente il punto di vista era quello di Crowley, qui è di Aziraphale, che tra l'altro è super IC nei suoi pensieri. Questa storia parla del "gettarsi" a capofitto in qualcosa. Aziraphale si è sempre trattenuto con Crowley, questo è abbastanza evidente, sia per la loro natura diversa, sia perché in quanto angelo c'erano delle regole che doveva rispettare. Diciamo che ha sempre cercato di comportarsi come il suo ruolo voleva, ma non aveva tenuto conto di lui. Crowley è davvero il compagno che gli è sempre stato accanto fin dall'inizio, c'è stato davvero SEMPRE, se si allontanavano poi comunque si ritrovavano. E mi piace, perché questo pare l'esatto momento in cui Aziraphale si rende conto di tutto. Non sono più un angelo e un demone che dovrebbero farsi la guerra perché di natura "è così che deve essere", loro sono loro, così unici. E Aziraphale si sente anche in colpa, perché si rende conto di quanto tempo abbia passato a fingere di non vedere. Una cosa che mi ha molto colpito è che ad un certo punto lui si sente in colpa perché - nel profondo - aveva quella presunzione che lo faceva sentire migliore di lui (visto che è un angelo e quindi si pensa che gli angeli siano "migliori" dei demoni). Quando invece sono uguali, terribilmente umani, con i loro pregi e i loro difetti. Si è nascosto dietro questa facciata per troppo tempo e finalmente adesso sta crollando tutto: adesso c'è Crowley, che gli chiede di venire da lui, gli chiede di restare, per l'ennesima volta gli porse ancora la mano. Aziraphale finalmente si getta e si lascia andare e il momento in cui si stringono le mani dice tutto, anche senza parole. Veramente troppo dolce, ho adorato visceralmente tutto, fai un'introspezione dei personaggi che è pazzesca.
Grazie davvero.
A presto :*

Nao

Recensore Master
11/02/20, ore 22:59
Cap. 2:

E questa volta è il turno di Aziraphale in un’analisi completamente dedicata a lui e alla profondità di un personaggio che non è per niente facile. A differenza di Crowley, infatti, secondo me Azi è quello più complesso e controverso – perché è buono, perché è angelico, perché è luminoso e puro, ma proprio per questo riesce a toccare (bel bene e nel male) le corde dell’animo di Crowley come nessuno. E l’ha deluso così tante volte, in fondo, con la sua esitazione, con i suoi dubbi e il suo tirarsi sempre indietro, anche sapendo come il demone gli fosse sempre rimasto vicino e ci fosse stato sempre per lui.
Ma ora che l’Apocalisse è finito, la biblioteca è bruciata e non hanno più un paradiso o un inferno in cui tornare, sono rimasti loro due da soli, una squadra di due persone. E non poteva esserci momento migliore per Aziraphale per cedere con quella bellissima scena sull’autobus, mentre Crowley scivola seduto e lui incrocia le dita e unisce il palmo con quello del demone.
Aww, la tenerezza.
Mi è proprio piaciuto questo capitolo, il modo in cui sei andata a fondo nell’animo di Aziraphale, ma anche come hai saputo dipingere i modi e l’immagine tutta spigoli del corpo sottile e dinoccolato di Crowley/Tennant, come quando scrivi che il demone scivola sinuoso tra i sedili o è seduto mollemente. Hai reso perfettamente la scena!

Complimenti davvero!

Recensore Junior
07/02/20, ore 17:25
Cap. 2:

Come sempre sai descrivere sentimenti complessi.
Tanto ho amato la descrizione della sofferenza di Crowley, tanto mi fai percepire l'introspezione di Aziraphale, la sua presa di coscienza, il suo bisogno improrogabile di dire alla sua anima gemella quello che prova.
Mi piace molto leggere quello che scrivi, al di là del racconto, dei personaggi e dei fatti descritti, si sente la tua sensibilità nel descrivere questo, e in me fai provare belle sensazioni.

in pillole:
"ti prego, prendimi al volo, non farmi cadere",
"cadi con me, ti amo"
(paura, fiducia, aspettative, rimpianti e molto ancora)!

... come un gatto, faccio le fusa....
e attendo con curiosità il seguito. <3

Recensore Master
06/02/20, ore 11:56
Cap. 2:

OMGOMD!!!!
Posso dirti che è la cosa tua più bella che abbia letto in tema Good Omens? Ecco l'ho detto...
ora mi riprendo... sono ancora scossa.. è tutto così aawwww, l'analisi pazzesca che fai ogni volta... mi lascia basita, la cura che ci metti nello scavare fra le emozioni dei personaggi per portarle a galla ... waahh
ti avviso, sarà pieno di quote, perché devo, perchè meritano, perché sì <3

* Quasi tutto, si corregge mentalmente. Forse ha perduto la libreria, tutte le sue preziose prime edizioni, tutti i suoi ninnoli e la tazza da the con le ali. Ma non certo i ricordi. Forse è bruciato il suo passato, ma non il suo futuro, che siede accanto a lui e lo guarda con un sorriso tirato, stanco.
Aziraphale lo osserva tendersi verso di lui, come Crowley ha fatto per tutta la vita. *

la consapevolezza di Azi che le cose materiali importano meno in uanto tali e che Cro sia il suo presente e futuro è <3 <3 <3

* Come sa, purtroppo, di essere stato molto meno onesto nei suoi confronti. Si è nascosto per millenni dietro la sua facciata bianca e lustra. Le sue buone maniere, la sua presunzione, nel fondo del suo cuore, di essere migliore di lui. È quella notte, su quella panchina, che tutte le sue barriere cedono. Non riesce più ad ignorare che è Crowley ad essere stato il suo compagno sin da quando il mondo era ancora giovane. È Crowley ad aver pianto la sua scomparsa e ad aver affrontato l’incendio nella libreria per lui. È sempre lui ad essersi ubriacato fino alle lacrime, è lui ad avergli chiesto di scappare insieme su una stella, una volta. Ed è lui ad averlo convinto, tanto tempo addietro, a diventare amici.

Crowley non ha fatto altro che tendergli la mano. Con ogni mezzo, sempre in modo discreto, sempre silenziosamente accanto a lui. *

questa analisi è un capolavoro assoluto, quanto è vero.. Azi meno angelo di quanto voglia farci credere... ma l'ho sempre pensato quando nella serie trova il libro di Agnes e non gli dice nulla (che poi, nella cruciale scena del parchetto musicale, da come gli dice le cose pare che Cro a un certo punto lo sappia che glielo ha tenuto nascosto ) ... e amo ancora di più come si senta in colpa per questo e di quanto tutto ciò in contrapposizione esalti le virtù di Crowley... in un certo senso è più angelico lui nell sua pazienza, nella sua devozione e (diciamolo già) nel suo amore per Azi

e tu sei stata magistrale.

* Mentre sale quei due gradini e si aggrappa al corrimano, comprende quanto Crowley abbia camminato in salita, sempre, per secoli. Non ha fatto altro che raggiungerlo. Mentre lui se ne stava in un palazzo dorato, circondato dalle sue cianfrusaglie e i suoi tesori, fiero della sua natura. Comportandosi da bravo angelo, pieno di sciocche regole e affettazione, solo quando era più semplice. *

quest’immagine di Crowley che ha sempre camminato in salita, per raggiungerlo è… toccante, bellissima, struggente e vera.
la consapevolezza di Azi lo è ancora di più, è un momento emozionatissimo.

Come quello in cui Crowley sceglie per entrambi e salgono su quell’autobus demonicamente miracolato <3

* Aziraphale salta nel vuoto, perché dietro di lui non ha più terra a sorreggerlo (ti prego, prendimi al volo, non farmi cadere).
C’è solo Crowley, davanti a lui, seduto mollemente su quel sedile, che lo sta attendendo (cadi con me, ti amo).

Quando Aziraphale si siede, stavolta accanto a lui, senza pensare allunga la mano e gliela prende. Incastra le dita e i loro palmi caldi si toccano.
In quel momento, sancisce il patto e la sua appartenenza all’altro (mi hai preso, mi hai scelto) . *

qui ho proprio pianto di gioia, sappilo <3 è tutto perfetto, in una cornice impeccabile, hai catturato il momento e tutte le profonde emozioni che ne scaturiscono è l’inizio di qualcosa di importante per entrambi, eterno, duraturo e stupendo.

e la chiusa col ritorno al giardino e l’immagine di due ragazzini che si tengono per meno tornando a casa… è pura magia.

Complimenti infiniti, non dico tanto per dire, credo che tu stavolta ti sia superata!!
Tu adoro, ma già lo sai

Recensore Junior
06/02/20, ore 08:12
Cap. 2:

Oh.
Oh, l'ho letta ieri notte prima di addormentarmi, e non ero riuscita a elaborare come si deve.

Sai che amo le tue introspezioni; eccoci, ecco il pezzo gemello che aspettavamo.
Scusa se vado un po' in ordine sparso.

...il sorriso con cui Crowley lo guarda dopo la mancata apocalisse è il più dolce, il più nudo, e il meno teso, forse.
"Eccomi, ho scalato la montagna per te (ho camminato in salita per secoli) ho versato l'ultima goccia del mio sudore e del mio sangue."

Ma qui voglio parlare di Aziraphale. Aziraphale e l'amore che non osa dire il suo nome. Aziraphale imprigionato dal controllo del Paradiso, Aziraphale consumato dal senso di colpa, Aziraphale che oggi per la prima volta ha scoperto cosa vuol dire scrollarsi di dosso le catene.

Ci struggiamo sempre tanto per Crowley, perché il dolore di Aziraphale è muto. È ben nascosto dietro il gilet liso, non può neppure ammettere la propria esistenza.
Ma ogni tanto mi ricordo di come deve essersi sentito in trappola, senza avere scelta, senza neppure la consolazione di protestare, e mi si spezza un po' il cuore.

L'accorgersi della propria presunzione nel credersi migliore di Crowley, oh.
Questo fa male, ed è umano ed è reale. Quando ti accorgi che hai sottovalutato la persona che hai davanti, proprio come altri hanno sottovalutato te, ti senti un verme della terra.
Quando poi è l'unica persona a cui tieni al mondo, è un tipo di vergogna che brucia in modo tutto particolare, ed è giusto così.
Accettare la propria imperfezione davanti al Cielo E davanti a Crowley credo sia un passo di crescita importante per Aziraphale.
È buffo, ma non è anche meraviglioso? Dopo seimila anni hanno ancora qualcosa da imparare.

E specularmente troviamo tutta la delicatezza di Crowley, che ha imparato a distogliere lo sguardo, a rispettare la complicata danza di Aziraphale intorno alle regole, a non mettere il dito sulle sue contraddizioni (se non in modo lieve, ridendo, "A moral argument..?")

E quando Crowley gli dice che può stare da lui, se vuole (anything you want, sempre), è l'ultima dimostrazione del suo mettersi ai piedi di Aziraphale, anche adesso, anche nel mondo che è ricominciato.

E poi "mi hai scelto" un'altra cosa che mi uccide.
Sì, si sono scelti. Liberamente. Non perché dovevano, non perché erano costretti.
Sono l'uno la prima manifestazione della libertà dell'altro, la prima cosa bella.

E questo riavvolge il tempo, segna l'inizio di un nuovo mondo, è davvero di nuovo il giardino dell'Eden, ma questa volta è per loro.

Sigh.
È bella, dearest.

(Attenta solo a un giro di frase, "Aziraphale lo osserva tendersi verso di lui, come Crowley non ha fatto altro per tutta la vita.", forse è meglio "come Crowley ha fatto per tutta la vita", oppure spezzare la frase mettendo un punto, "Aziraphale lo osserva tendersi verso di lui. Crowley non ha fatto altro per tutta la vita").

Sigh. Come sono belli ;____;

💛
(Recensione modificata il 06/02/2020 - 08:14 am)

Recensore Master
05/02/20, ore 23:48
Cap. 2:

Amore, tantissimo. Ho gli occhi a cuore, e l'animuccia nera e satanica (mi credi, sì? ùù) gonfia di gioia
L'ultima riga, dove ho visto il mio indegno nome dopo quello che hai scritto, mi ha fatto venire le lacrime agli occhi.
Lo stupido angelo ha capito, ha accettato non Crowley - era la parte più facile - ma se stesso, di riconoscere la sua non-perfezione. Che sarebbe inutile, fredda, piena di umidità di nuvole e terrificanti visioni di The Sound of Music in loop. Io mi sparerei.
Ha capito che c'è una creatura che ha bisogno di lui, quanto è li per ogni cosa che gli serva. Lo salva, lo accudisce, lo protegge, prende l'autobus per lui ;) Non tanto style, ma un mare d'amore, quello vero.
Innocente come il mondo appena creato, perché il povero sfortunato serpente non è certo più cattivo di chi lo condanna
Crowley che non osa sperare, tanto che una barriere di carta velina ancora basta a schermare i dubbi di Azirapahle.
Che si è nascosto per millenni dietro il "non devo" per non sbagliare, perchè un buon angelo non lo fa, vero? E il bambino che ha appena visto scegliere qualcosa di così grande? Si è preso più responsabilità di lui
Ora rimedia, però, e il solo piccolo gesto di prendergli la mano è l'inizio di una nuova era
Quello che hai scritto è delizioso, dolcissimo, mi sta abbracciando il cuore, è un mare di tempo che qualcuno non scrive per me, dai tempi di TVD... non so come ringraziarti, ne avevo così bisogno.
Poi una storia così tanto bella... mi vergogno di essere arrivata su questo fandom, tu a l'altra Piumetta mi commuovete sempre
Oddio, oppure o Satana, non posso smettere, sparami alle gambe, guarda! Li vedo, su quella panchina, e la mia giornata così triste all'improvviso ha un finale positivo. E non me lo aspettavo così presto! stavo per chiudere... la sorpresa! Mi sento così coccolata, mi fa così bene
Sei un tesoro, e Azi è diventato più intelligente, da stasera!
Do un bacio al PC con la storia sullo schermo e uno a te
GRAZIE.
tua, sognante Setsy